UN GIORNO COME GLI ALTRI
COMMEDIA ESISTENZIALISTA
IN DUE ATTI
di Stefania De Ruvo
Un uomo comune scopre di non essere il protagonista della sua vita e che questa guidata dalla volont di uno scrittore. Come fareste voi se foste il protagonisti di una storia grottesca e che dovrete affrontare una serie di sfortunati eventi solo per rallegrare un ipotetico lettore?
Commedia esistenzialista che coniuga situazioni spassose al confine con la commedia nera, momenti romantici e riflessioni profonde.
Personaggi: 2U 3D
MARIO ROSSI 30 - 40 anni (Impiegato in una finanziaria, single, modesto, abitudinario)
FRANCO 20 - 30 anni (Ragazzo delle consegne, studente in letteratura, amico)
CLAUDIA 25 - 35 anni (Donna delle pulizie, aspirante pasticcera)
DARIA / VOCE 30 - 50 anni (Scrittrice di successo in pieno blocco dello scrittore)
ANNA 30 - 50 anni (Assistente della scrittrice)
(INT. Intervistatore: Voce registrata)
N.B. Quando indicato VOCE si intende sempre una voce fuori campo. Il testo di VOCE deve essere letto al momento dallattrice che interpreta DARIA. Solo il monologo finale e lintervista alla radio devono essere registrati.
Scenografia:
Primo atto
Salotto di Mario Rossi con (essenziale) un divano, un tavolino, una sedia, una radioantica.
Secondo atto
Soggiorno della scrittrice con tavolo, sedia da ufficio, portatile e telefono
PRIMO ATTO
SCENA 1
Mario, Voce
Sipario chiuso. Entra in scena Mario, indossa pantaloni ed una camicia,ha una tazza con manico da cui beve sorseggiando. Cammina assonnato.
VOCE Questa la storia di un uomo di nome Mario Rossi. (si ferma un attimo poi avanza per il centro del proscenio mentre la voce parlaed inizia a spazzolarsi i denti molto lentamente) Mario Rossi un uomo semplice ed abitudinario.Tutta la sua vita stata segnata da numeri e gesti ripetuti. Ogni giorno feriale per dodici anni Mario Rossi si alzava alle ore 6:45, beveva una tazza di latte con il caffe si preparava per andare in ufficio.Rimaneva in ufficio fino alle 17:15 prendendosi una pausa pranzo di 45 minuti ed pausa caff di 4 minuti. In una giornata media di lavoro esaminava 7,3 pratiche di prestiti e mutui. Del suo lavoro a Mario Rossi piacevano i numeri ed i calcoli, leggeva attentamente le pratiche ma non dava mai un giudizio sul perch la gente chiedesse i soldi. Basandosi solo su numeri e calcoli, Mario Rossi decideva dei sogni e dei desideri di 7,3 persone al giorno nella sua posizione di responsabile fidi e prestiti della finanziaria dove lavorava da dodici anni. Se glielo avessero chiesto Mario Rossi avrebbe detto che quel mercoled era un mercoled perfettamente uguale a tutti gli altri ed infatti inizi allo stesso (Mario si ferma qualche secondo poi ricomincia) ed infatti inizi allo stesso modo di sempre (Mario si ferma di nuovo, ascolta in giro, ascolta latazza)
MARIO Si? (non sente risposta e si rimette a bere)
VOCE ed infatti inizi allo stesso modo di sempre.
MARIO C nessuno?
VOCE Una qualunque altra persona,
Mario si gira di scatto verso il sipario, la voce tace e riprende quando lui si rigira davanti.
VOCE Una qualunque altra persona starebbe pensando ai vari impegni della giornata, Mario Rossi no, lui contava i sorsi per finire la sua tazza di latte e caff.
MARIO Chi ha detto che conto i sorsi? E come fa a sapere che li conto? Allora?
Silenzio, Mario si volta. Il sipario si apre, facendo vedere il soggiorno di Mario Rossi illuminato (sulla sedia una giacca). Mario si avvia verso il divano dove appoggiata una borsa.
VOCE Era impensabile che,proprio quel giorno (Mario si gira di scatto verso il pubblico con le orecchie tese, poi si rigira e fa altri passi) era impensabile che, proprio quel giorno, i ripetitivi gesti di una vita sarebbero (Mario Rossi si giraverso il pubblico, poi si rigira) diventati linizio di una vita completamente nuova. Come ogni giorno Mario Rossi, prese la sua giacca marrone, (Mario prende la giacca e se la infila)che aveva lasciato sulla sedia la sera prima. (Mario si ferma imbambolato ad ascoltare la voce) A completare la sua dotazione da ufficio, la fidata borsa di pelle marrone, regalo del diploma risalente a tredici anni prima. (Mario si desta dal torpore e prende la borsa)
MARIO Ah, vero! La borsa!(timoroso verso il cielo)Grazie?(apre la borsa e controlla il contenuto)
VOCE La sua vita non brillava di eccitazione, Mario Rossi non la cercava, pensava che questa fosse sopravvalutata. A Mario Rossi piaceva la tranquillit, la routine e la sicurezza dei numeri. Senza timore di smentita Mario Rossi potrebbe essere considerato il classico uomo qualunque, mediocre ed un po sfigato.
MARIO Cosa? Ma
Mario mette gi la borsa, prende il telefono e compone un numero.
MARIO Pronto? Salve sono Mario Rossi, non credo di sentirmi molto bene
VOCE Per la prima volta da dodici anni Mario Rossi quella mattina chiam in ufficio e si diede malato.
Mario si ferma ad ascoltare.
MARIO No, sto decisamente male, oggi non potr venire in ufficio. Le mie pratiche? Beh si, le ho qui con me va bene, mandate qualcuno a ritirarle. A presto, spero.
Mario si siede sul divano, tira fuori dalla borsa delle cartelle e le poggia sul tavolino. Buio per pochi secondi o in alternativa musica mentre Mario scrive sulle cartelle interrompendosi a tratti.
SCENA 2
Mario, Voce, Franco
In scena Mario e la voce fuori campo.
Mario al tavolo con una penna in mano ed un foglio senza scrivere nulla, di fianco una pila di pratiche. Entra Franco, il ragazzo delle consegne con una borsa da pony express.
FRANCO Ciao Mario, sono venuto a prendere delle pratiche. Quali sono?
Marco non risponde.
FRANCO Mario?Come stai?
MARIO Non molto bene. Oggi non vado in ufficio, anzi non credo di poter proprio uscire di casa.
FRANCO Lo vedo. Ma che coshai? E la prima volta che mandi malattia da quando ti conosco. In ufficio successo un pandemonio, volevano mandarti unambulanza. Se Mario non in ufficio gli sar successo qualcosa, lo abbiamo pensato tutti.
MARIO Perch? Potevo essere in ferie!
FRANCO Tu? Quando mai! Tocca chiudere a chiave lufficio per farti stare a casa!Ammettilo, tu vivi per il lavoro, ed a proposito di quello, quali sono le pratiche che devo ritirare?
VOCE Mario non riusciva proprio a concentrarsi, la sua mente era altrove, quando il ragazzo del ragazzo delle consegne gli chiese le pratiche da ritirare, lui fece scena muta.
Mario (scocciato al cielo)Non riesco a pensare mentre parli!
FRANCO Come? Io non ho detto niente! Mario va tutto bene?
MARIO (sussurrando) C qualcuno che mi segue.
FRANCO Come fa a seguirti se non sei uscito di casa?
MARIO Sono seguito da una voce, da una voce di donna.
FRANCO E che ti dice?
MARIO Sta raccontando quello che sto facendo.
FRANCO Se non stai facendo niente!Cosa sta raccontando?
MARIO Stavo compilando delle pratiche, ho dovuto smettere di scrivere. Senti. (riprende a scrivere)
VOCE Il fruscio della penna sulla carta faceva lo stesso rumore della sabbia che scorre dentro una clessidra e quando Mario ci fece caso, si rese conto che in tutti questi anni aveva sentito cos tanta sabbia scorrere da riempire un spiaggia.
MARIO Hai sentito?
FRANCO Cosa? Il silenzio?
MARIO No, la voce.
FRANCO Che voce?
VOCE Sebbene quello fosse un giorno straordinario, che gli avrebbe cambiato la vita, per Mario Rossi quello era un mercoled come un altro.
MARIO (irritato) Non hai sentito! La voce che ha detto: per Mario Rossi quello era un mercoled come un altro.
FRANCO (preoccupato, cercando di calmarlo) Sta tranquillo Mario, ti ho sentito. Hai ragione oggi mercoled, un mercoled come un altro.
MARIO (esasperato)No, non me, ascolta la voce!
FRANCO TI vedo un pochettino fuori fase.
MARIO (si siede quasi in trance) Non sto bene.
VOCE Perch Mario parlasse con il ragazzo delle consegne non era chiaro, non avevano niente in comune ed era una strana persona, secondo i canoni di Mario Rossi.
FRANCO Mario?
VOCE Era una persona con la testa tra le nuvole e amava parlare con le piante.
MARIO Si?Scusa. Non sapevo che ti piacessero le piante.
FRANCO E questo cosa centra?
MARIO Cos, per dire.
FRANCO Che ti succede? Hai bisogno di una vacanza?Da quanto tempo non ti prendi delle ferie?
VOCE Se solo Mario avesse saputo che quello era solo linizio di una serie di sfortunati eventi che lo avrebbe condotto
FRANCO Mario mi stai ad ascoltare?
MARIO Eh? cosa? Che sfortunati eventi? E dove mi devono condurre? Non ho sentito puoi ripetere?
Mario si ferma in ascolto e blocca anche Franco, poi sbotta spazientito.
MARIO E va bene, dove sei? Mario beveva la sua tazza di latte e caff allora parla! Sfortunati eventi, ti ho sentito! (va in giro per la stanza a fare danni e a parlare al posto della voce raccontando le sue azioni)Dai parla!Mario Rossi era una furia, se la prese con un cuscino del divano. Butt le pratiche per terra (sta per buttarle ma si ferma), poggi le pratiche per terra(esegue). Su forza, d qualcosa, d qualcosa!! Mario sconvolto, si sdraia sul divano (si sdraia sul divano, guarda i piedi)senza togliersi le scarpe.
Franco prende una sedia e si siede alla testa del divano, prende un block-notes ed una penna ed incrocia le gambe come fosse uno psicologo.
FRANCO Mario, tu senti le voci?
MARIO Una voce, una soltanto.
FRANCO Credo che tu sia schizofrenico.
MARIO No, non sono schizofrenico, solo una voce nella mia testa.
FRANCO Appunto.
MARIO No!La voce non mi dice di fare qualcosa, mi racconta quello che ho gi fatto, con precisione, ed un vocabolario migliore del mio.
FRANCO Hai una voce che parla con te.
MARIO Non con me. Parla di me.
FRANCO Cambia qualcosa?
MARIO Certo che cambia! Io non so come, ma sono dentro una specie di storia dove sono il protagonista. Come se fossi un personaggio della mia vita.
FRANCO Se la vita tua, dovresti esserne il protagonista, non un semplice personaggio.
MARIO Va bene, sono il protagonista della storia della mia vita.
FRANCO Per tutti cos.
MARIO Lo so, ma a te nessuno te la racconta, a me s.
FRANCO Scusa se insisto, ma questa schizofrenia.
MARIO Non si tratta di schizofrenia.
FRANCO Va bene, ma non ti agitare.
MARIO Prova a credermi per un momento. Se quel che dico fosse vero, se io facessi parte di una storia, tu cosa mi suggeriresti?
FRANCO Di prendere dei farmaci, forti.
MARIO E oltre a questo?
FRANCO Non lo so, ti manderei da un esperto di letteratura.
MARIO Gi, sarebbe una buona idea, (si mette a sedere sul divano) se non passassi il rischio di finire internato.
FRANCO Allora ti posso aiutare io!
MARIO Tu? E come?
FRANCO Credi davvero che la mia massima aspirazione sia quella di fare ilragazzo delle consegneper una finanziaria?
MARIO Ah no?
FRANCO Certo che no! Io sono iscritto alla facolt di lettere, la mia aspirazione quella di diventare uno scrittore. No, in verit io sono gi uno scrittore, la mia speranza di mantenermi scrivendo.
MARIO Non lo sapevo?
FRANCO Non me lo hai mai chiesto!
MARIO Io credevo fossimo amici.
FRANCO Come puoi crederlo? Non sai niente di me come io non so niente di te. Ci incontriamo a mala pena in ufficio.
MARIO Mi saluti sempre.
FRANCO Perch sono una persona educata, ma lamicizia unaltra cosa.
MARIO Capisco.
FRANCO Mi dispiace Mario, non credevo ti importasse avere degli amici. Sembri pi interessato ai numeri che alle persone.
SCENA 3
Mario, Franco, Voce, Claudia
In scena Mario, Franco e la voce fuori campo. Entra Claudia sovra pensiero, (es. ascoltando della musica con le cuffiette), crede di essere sola.
CLAUDIA (sorpresa) Ah!
MARIO Chi lei? E come fa ad avere le chiavi di casa mia?
CLAUDIA Sono Claudia, sono venuta a fare le pulizie.
MARIO La mia donna delle pulizie si chiama Rosa, si sempre chiamata Rosa.
CLAUDIA E si chiama ancora Rosa ma malata e mi ha chiesto di sostituirla.
MARIO Ma io non lo sapevo.
CLAUDIA E non doveva saperlo, a questora lei sempre al lavoro.
MARIO Come lo sa?
CLAUDIA Sono un paio di settimane che vengo io e poi da quello che mi ha raccontato Rosa, lei abbastanza prevedibile.
FRANCO Ci si pu regolare lorologio. Piacere Franco.
CLAUDIA Piacere Claudia.
MARIO Io sono abituato a Rosa, lei sa cosa deve fare.
CLAUDIA Lo so anche io.
MARIO Io non la conosco.
CLAUDIA Se per questo non conosce neanche Rosa. Non vi incontrate mai, comunicate con i bigliettini.
MARIO Rosa le ha detto quello che deve fare?
CLAUDIA Si, stia tranquillo.
MARIO E sicura?
CLAUDIA (scocciata)Mi ha dato tutti i suoi bigliettini! (tira fuori dei foglietti e inizia a leggerli) Ogni mercoled pulire i vetri partendo dallalto verso il basso e verificando di non lasciare aloni. Mai prima di aver passato laspirapolvere per ridurre il depositarsi della polvere sui vetri.
FRANCO Sono davvero tuoi?
MARIO Eh? Cosa? Si, sono i miei.
CLAUDIA Ne ho altri, per il passaggio dellaspirapolvere, per lo straccio sul parquet, per come riordinare i vestiti quello non ho mai dovuto usarlo. Venti in totale.
FRANCO Sono tutti tuoi?
MARIO Sono ventuno.Si, sono miei.
CLAUDIA Perfetto allora inizio. Vado a prendere laspirapolvere. (esce di scena un attimo)
FRANCO Sapevo che eri un precisino, ma cos sei quasi un maniaco.
MARIO Maniaco?
Entra Claudia con laspirapolvere sulla parola maniaco. Mario la fissa.
VOCE Mario aveva difficolt a vedere Claudia come una donna delle pulizie.
MARIO No, non adesso! (alla voce)
CLAUDIA Non vuole che passi laspirapolvere?
MARIO Non dicevo a lei. (Mario rimane imbambolato a fissarla mentre Claudia passa laspirapolvere. Franco assiste alla scena senza dire niente)
VOCE Le sue braccia sottili erano troppo delicate per usare strumenti di fatica. Le sue gambe non ispiravano certo alla pulizia del bagno ma a ben altre attivit. Mario non era tipo da fantasie erotiche ma con lei non riusciva a frenarsi, non poteva fare a meno di immaginarsi Claudia che lo accarezzava su una guancia, immersa nella schiuma della vasca da bagno e naturalmente nuda nel suo letto da scapolo.
CLAUDIA Signor Rossi, lei mi sta fissando le tette.
MARIO Oh, non credo proprio, non potrei mai.
FRANCO Beh, un po la fissavi! Davanti e di dietro.
CLAUDIA Cosa?
MARIO Non dovevi tornare in ufficio!
FRANCO Si.
MARIO Ed allora vai!!
FRANCO Vado! Fammi prendere i fascicoli! Non stai molto bene, e non uninfluenza. Io fossi in te mi farei vedere da uno bravo.(prende i fascicoli perdendo tempo per ascoltare quel che succede)
CLAUDIA Forse il caso che vada anche io. Non credo che sia il caso che rimanga qui, da sola.
MARIO Lo penso anche io. La chiamo io se avessi bisogno.
CLAUDIA Non si preoccupi, Rosa star sicuramente meglio, verr lei. (lascia laspirapolvere ed esce di scena)
SCENA 4
Mario, Voce, Franco
In scena Mario, Franco e la voce fuori campo.
VOCE Tutto dun tratto Mario si ritrov da solo, sconvolto e esasperato
MARIO Falla finita anche tu!
Franco spaventato si tira indietro.
VOCE a maledire il cielo inutilmente
MARIO No, ti sbagli, io non maledico il cielo, maledico te, stupidissima voce! Sta zitta e lasciami in pace! (si butta sul divano) Ho decisamente bisogno di aiuto.
FRANCO Mi sa che hai ragione. (si siede nella sedia accanto al divano come nella scena 2) Va bene, iniziamo.
MARIO Iniziamo cosa?
FRANCO Volevi una consulenza da un esperto di letteratura? Eccomi.
MARIO Cosa devo fare?
FRANCO Sdraiati e raccontami tutto. La voce, questo narratore che dici di sentire
MARIO Lo sento davvero.
FRANCO Certo.Dicevo, questo narratore, ti racconta la tua vita?
MARIO Si.
FRANCO E com?
MARIO Com cosa?
FRANCO La tua vita, una bella vita o no?
MARIO Non saprei, non la racconta tutta, solo man mano che la vivo.
FRANCO Ti avr anticipato qualcosa?
MARIO Una volta mi ha detto che inizieranno con oggi una serie di sfortunati eventi.
FRANCO Sei pazzo? Pensi o sai di essere pazzo o qualcosa del genere?Sai per caso se ci sono dei precedenti in famiglia di malattie mentali? Un lontano cugino, uno zio disperso Si pu fare questa domanda a chi pazzo?
MARIO Non lo so a tutte le domande.
FRANCO Allora com la tua vita?
MARIO Non mi ha detto molto, ed quello che voglio scoprire.
FRANCO Va bene, ma fino ad adesso, com la tua vita?
MARIO Lavoro in una finanziaria.
FRANCO Questo lo so. E lunica cosa che so di te. Sei sposato?
MARIO No, avevo una ragazza, quasi ragazza, ma mi ha lasciato per un musicista.
FRANCO Hai delle passioni?
MARIO Mi piace contare.
FRANCO A parte questo?
MARIO No, nessuna.
FRANCO Animali?
MARIO No.
FRANCO Amici?
MARIO Si, insomma tu. (ci pensa)No, nessuno.
FRANCO Aspirazioni, ambizioni, sogni, desideri.
Mario alza le spalle.
FRANCO Non mi pare ci sia molto da narrare.
MARIO Perch? Da cosa lo ha deciso?
FRANCO Una veloce analisi preliminare. Ed il narratore che tipo di uomo ?
MARIO E una donna.
FRANCO La conosci? Hai riconosciuto la sua voce?
MARIO No.
FRANCO Sei sicuro?
MARIO Certo, la riconoscerei immediatamente se la sentissi altrove.
FRANCO Allora questa voce di donna ti ha detto che sta per iniziare
MARIO Una serie di sfortunati eventi.
FRANCO Ti ha detto quali?
MARIO Non ha aggiunto altro e non lo ha detto a me. Lei non sa che la sto ad ascoltare, almeno io credo sia cos, perch ho provato a chiamarla ma non risponde.
FRANCO Ed ha aggiunto altro?
MARIO Che mi cambier per sempre la vita.
FRANCO Il che non negativo, da quel che ho capito.
MARIO A me piace la mia vita, non completamente, ma come si dice: si sa quel che si lascia e non si sa quel che si trova.
FRANCO Non sei quel tipo di persone che ama rischiare vero?
MARIO Non proprio.
FRANCO E sei convinto che questa voce sia vera?
MARIO Ha indovinato parecchie cose.
FRANCO Del tipo?
MARIO Cosa penso del mio lavoro.
FRANCO Cio che non ti piace, non del tutto almeno.
MARIO Esatto!
FRANCO Beh, non che sia una grande scoperta! La prima cosa che la gente odia il proprio lavoro, la seconda il traffico e la terza i calzini spaiati. Mi dispiace Mario non credo di poterti aiutare.
MARIO Perch?
FRANCO Non sono un esperto di voci. Sto studiando teoria letteraria e fino ad ora non trovo niente di letterario in te. Non dubito che senti una voce ma non credo sia di un narratore perch non c molto da narrare. Secondo me dovresti tenere un diario, scriveretutto quello che dice la vocee riferirlo ad un dottore, uno bravo.
MARIO Non ce la faccio a ricordare tutto. Io ricordo a mala pena Se solo avesse saputo che
FRANCO Come?
MARIO Se solo avesse saputo.
FRANCO Ha detto se solo avesse saputo?
MARIO Si.
FRANCO Accidenti, il se solo avesse saputo apre ad una infinit di scenari. Forse il romanzo della sua vita sta cominciando adesso.
MARIO Adesso? Io sono trentanni che vivo.
FRANCO Non ne sarei cos sicuro. Senti, non so se ti servir a qualcosa ma voglio essere tenuto al corrente.
MARIO Al corrente? Vuoi che ti racconti cosa dice il narratore? Ma io ho bisogno di capire cosa ha intenzione di raccontare prima che lo racconti!
FRANCO Ma io non lo so. Come potrei saperlo.
MARIO Io lo devo sapere!Lei, la voce, vuole stravolgere la mia vita. Serie di sfortunati eventi ricordi? una vita completamente nuova e se fosse peggio di quella che ho adesso?
FRANCO Io studio letteratura non faccio previsioni.Leggo libri, non tarocchi.
MARIO Con in numeri si possono fare delle previsioni. Vedi come va landamento passato ed estrapoli landamento futuro. Non si pu fare lo stesso con la narrativa?
FRANCO Non saprei, ci possiamo provare. Per prima cosa dobbiamo capire se ti troviin una tragediao in una commedia.
MARIO Tragedia o commedia?
FRANCO Per farla semplice: in una tragedia, muori; in una commedia, ti sposi.
MARIO Preferisco la commedia! Ma come faccio a capirlo?
FRANCO La maggior parte dei protagonisti di una commedia,si innamora di una persona che incontra per caso; allinizio lei loodia poi se ne innamora.
MARIO Quindi devo vedere se ho incontrato una donna che mi odia?
FRANCO Oddio, non so se sia pi improbabile che tu incontri una donna o che qualcuno ti possa odiare!
MARIO Non mi sottovalutare! Io autorizzo o nego finanziamenti, mezzo mondo mi odia.
FRANCO Bene! Hai conosciuto di recente qualcuno che qualche donna che ti odia?
MARIO C una ragazza, lho conosciuta a casa mia.
FRANCO Incontri i clienti a casa sua?
MARIO No, la donna delle pulizie.
FRANCO Rosa?
MARIO No, Claudia, la sostituta della donna delle pulizie.
FRANCO La ragazza che appena uscita!
MARIO Si, lei.
FRANCO Ed stato il tuo incontro pi significativo con una donna?
MARIO E stato il mio unico incontro con una donna da da un po.
FRANCO Beh, se non abbiamo niente di meglio! Ma perch dovrebbe odiarti? Non mi dire che le hai negato un finanziamento?
MARIO No, ma non le ho fatto una buona impressione.
FRANCO In effetti.
MARIO Credo di aver fatto la figura del maniaco e non solo dellordine.
FRANCO Beh, direi che questa una commedia, continua cos.
MARIO Cos come?
FRANCO E che ne so io!
MARIO Sei tu lesperto di letteratura.
FRANCO Ma solo di quella scritta e non di quella raccontata, nella mente di qualcuno, che solo lui sente
MARIO Ho capito, ho capito.
FRANCO E unesperienza nuova per me.
MARIO Invece per me normale!
Franco fa spallucce
MARIO No, non normale.
Squilla il telefono di Mario. Mario risponde.
MARIO Pronto? Si sono io, Mario Rossi. Desidera? La polizia? Ma che si ho capito ma io non c entro. Io lho lasciata qui sotto parcheggiata no oggi non lho presa, non mi sento molto bene e sono rimasto a casa. Devo venirla a prendere? Devo pagare le multe? Io?
Mette gi il telefono.
FRANCO Cosa voleva la polizia da te?
MARIO Sembra che mi abbiano rubato la macchina questa mattina ed hanno accumulato 350 euro di multe in due ore prima di lasciarla vicino alla discarica.
FRANCO Tecnicamente non te lhanno rubata, ma solo presa in prestito.
MARIO Li dovrei ringraziare secondo te? 350 euro di multe!
FRANCO Perch le devi pagare tu?
MARIO Perch non posso provare che cera qualcun altro alla guida. Mi hanno consigliato di conciliare.
FRANCO In effetti, una bella sfiga!
MARIO Non ci posso credere, allora la voce aveva ragione! Una serie di sfortunati eventi!
FRANCO Certo una scocciatura, ma da qui a dire che iniziata la predizione della voce! Mario, solo una coincidenza.
MARIO Dici? Io non credo alle coincidenze, preferisco le statistiche.
FRANCO Ed un evento sfortunato non diventa certo serie da solo.
MARIO Hai ragione, tutta questa storia non mi fa pi pensare lucidamente.
FRANCO Mi dispiace Mario ma io devo proprio tornare in ufficio. Se non porto queste pratiche mi licenziano.
MARIO Si, certo. Devi andare. Io star bene. Solo una coincidenza.
FRANCO Solo una coincidenza.
Franco prende le sue cose ed esce di scena.
Buio di pochi secondi o musica.
SCENA 5
Mario, Voce, Claudia
In scena Mario, nervoso, seduto sul divano che tamburella con le dita.
VOCE Mario era immerso nei suoi pensieri, ma per una volta non rincorrevano i solitinumeri che avevano caratterizzato tutta la sua vita. In questo momento i suoi pensierierano rivolti a Claudia, come ad anticipare il suo ritorno inaspettato.
MARIO (scatta in piedi)Cosa? Sta arrivando? Qui?(si precipita alla quinta e si scontra con Claudia)
CLAUDIA Ah! Ma unabitudine.
MARIO Claudia! Che ci fa qui?
CLAUDIA Ho dimenticato la mia borsa.
MARIO Come sta?
CLAUDIA Stanchissima, ho lavorato dalle cinque di questa mattina. Mi fa entrare?
MARIO Certo, scusi e le chiedo scusa anche per prima, avevo dimenticato le buone maniere.
CLAUDIA Scuse accettate, prendo la mia borsa e vado.(Claudia entra, mentre Mario si pone davanti alla porta/quinta, quando Claudia torna indietro con la borsa trova luscita sbarrata)
MARIO Non posso lasciarla andare cos.
CLAUDIA Cosa?
MARIO Le devo aver dato limpressione del maniaco.
CLAUDIA Beh, bloccarmi luscita non aiuta.
VOCE Mario cercava nervosamente di fare conversazione. Provo inizialmente con
MARIO Ha i denti molto simmetrici.
VOCE maldestri complimenti
CLAUDIA (stranita) Grazie?
VOCE ma fall miseramente. Mario calcolallora la probabilit di peggiorare la figura dellidiota in funzione deltempo che rimaneva a chiacchierare e decise di troncare la conversazione.
MARIO (al cielo) Ma io
VOCE sul nascere.
MARIO (sconfitto) Devo tornare a lavoro.(va verso il divano lasciando la porta libera)
CLAUDIA (sulla porta/quinta) Ma non si era preso un giorno di malattia?
MARIO Mi sono portato delle pratiche a casa.
CLAUDIA Dovrebbe riposare o almeno distrarsi.
MARIO In genere non sono cos. Sono una brava persona, tranquilla, forse troppo. Non so cosa mi preso oggi.Lo so in verit, ma difficile da spiegare. Ho avuto una brutta giornata ed solo linizio.
CLAUDIA (prende dalla borsa una bustina con dei biscotti)Tenga. Ne prenda uno. Lei ha avuto una brutta giornata ed io glielho peggiorata, li assaggi. Quando ho una brutta giornata un buon biscotto me la migliora.
MARIO (accetta il sacchetto, prende un biscotto e gli d un morso) Veramente buono.
CLAUDIA Ho imparato a fare i dolci a scuola.
MARIO Alberghiero?
CLAUDIA Medicina, ci riunivamo spesso per studiare. Si dormiva poco e si andava avanti con i caff e con il caffci vuole un dolcetto. Cos prima di ogni incontro io infornavo sempre qualcosa di buono ed alla fine del primo anno mi sono trovata con zero esami ed un blocco pieno di ricette.
MARIO Allora?
CLAUDIA Allora ho lasciato luniversit, perch fare una cosa che non ti piace? La vita una sola per sprecarla. Ho deciso che se volevo aiutare le persone lo avrei fatto con i biscotti.
MARIO E come finita a fare le pulizie?
CLAUDIA Mi servono i sodi per aprire una mia pasticceria. Come sono?
MARIO Buoni.
CLAUDIA Sono contenta. Tenga anche gli altri, li mangia domani nel latte.
MARIO La ringrazio. Quanto le devo?
CLAUDIA Niente, un regalo.
MARIO Ha bisogno di soldi per la pasticceria.
CLAUDIA Me li guadagno i soldi, non ho bisogno dellelemosina.
MARIO Non elemosina, la voglio pagare per i biscotti.
CLAUDIA Sono un regalo, per fare una gentilezza.
MARIO Io posso aiutarla, se ha bisogno di soldi io concedo i finanziamenti, una bella coincidenza che proprio noi ci siamo incontrati.
CLAUDIA Vorrebbe alludere che lho fatto apposta? Che avessi dei piani segreti?
MARIO No, no, che sembra proprio una commedia.
CLAUDIA Cosa?(perplessa)
MARIO (eccitato prende un foglio ed una penna)Il suo lavoro come donna delle pulizie a tempo indeterminato? Lavora in proprio o per unagenzia? Quanto prende allora?
CLAUDIA Se non lo sa lei!E lei che mi paga.
MARIO Oh, si ma certo, che stupido! Ma lavora solo qui?
CLAUDIA No, e la smetta, io non voglio un finanziamento, non da lei. Io volevo solo darle dei biscotti.
Silenzio, Mario poggia foglio e penna.
MARIO Scusi, ho incasinato tutto, lei ha fatto i biscotti per me ed io ho rovinato tutto. Le sembrer strano ma questa una tragedia.
CLAUDIA S, strano. Ho preso la borsa, devo andare adesso. La prossima volta verr Rosa a pulire. (esce di scena)
MARIO Signorina Claudia
Squilla il telefono. Mario risponde di corsa.
MARIO Pronto? La polizia? Si lo so, devo pagare le multe Come non sapete niente delle multe! Sono 350 euro! Non siete la polizia urbana ma quella postale!(ride) Non ho pagato il francobollo? Va bene non si arrabbi non faccio lo spiritoso, una cosa seria. La ascolto. Mi devo sedere?(si siede). Cosa intende per furto di identit?
Rimane imbambolato qualche secondo con la cornetta in mano poi mette gi il telefono.
MARIO (sconsolato, ripete come fosse un mantra)E solo una coincidenza. E solo una coincidenza.(silenzio)Sono solo due coincidenze.Sono solo due coincidenze. (Prende il telefono, al telefono) Franco! Questa una tragedia! E sono due le coincidenze!
Buio o musica.
SCENA 6
Mario, Voce, Franco
Mario seduto sul divano. Entra Franco con la sua borsa da pony express.
FRANCO Mario, che succede? Al telefono sembravi stano, come stai?
MARIO Sto bene.Ma che ci fai qui?
FRANCO In verit stavo gironzolando qui intorno quando mi hai chiamato. Sono preoccupato per la storia del narratore, ci ho pensato molto.
MARIO Sono contento che sei qui. Ti devo parlare.
FRANCO Si, anche io. (senza ascoltarlo, prende una sedia, la mette vicina al divano e si siede)Ho pensato a come scoprire chi il tuo narratore e soprattutto cosa ha in mente per te. Prima di tutto dobbiamo capire se sei un personaggio nuovo o qualcosa di gi pubblicato. Potresti essere anche un liberamente tratto o ispirato a, la ricerca si allargherebbe molto. Sdraiati, mettiti comodo.
Mario si sdraia, si ripropone la posizione vista nella scena 2.
MARIO Franco, devo dirti una cosa.
FRANCOSi, anche io. (senza ascoltarlo, prende un block-notes ed una penna dalla sua borsa)Dimmi: hai mai una voglia irrefrenabile di mordere qualcuno alla gola o uno strano appetito di un esempio cervelli umani?
MARIO Cosa? No, mai!
FRANCO Bene, allora eliminiamo tutta la narrativa su vampiri, licantropi e mostri similari. (tira delle linee sul block-notes)Guarda che abbiamo scartato un terzo della letteratura degli ultimi dieci anni!
MARIO Ne sono sollevato.
FRANCO Anche io, lo ammetto. Essere tuo amico sarebbe stato problematico. Andiamo avanti: nei tuoi approcci con laltro sesso
MARIO Eh?
FRANCO Insomma nei tuoi rapporti sessuali lascia perdere. Cancelliamo anche la letteratura erotica, soft, hard, di qualunque genere. Stiamo andando bene!(tira delle linee sul block-notes)
MARIO Credi?
FRANCO Assolutamente.
MARIO Assolutamente s o assolutamente no?
FRANCO Ti piacciono gli omicidi? Risolverli, farli esserne in qualche modo implicato?
MARIO No, a volte vedo i telefilm.
FRANCO Quello non conta. Hai un buon rapporto con tuo padre?
MARIO Si, ma tutte queste domande cosa servono?
FRANCO A determinare in quale storia ti trovi ed in quale non ti trovi. Non sembra, ma ho appena escluso tutta la letteratura fantastica, erotica, i gialli,e buona parte diquella classica. Volevi dirmi qualcosa?
MARIO Franco,ho rovinato tutto con la storia commedia o tragedia ed adesso le piaccio ancora di meno di prima.
FRANCO Stai parlando di Claudia vero?
MARIO Lunica donna che mi interessa.
FRANCO Gi, dimenticavo. Credo sia perfetto.
MARIO Come pu essere perfetto? Ho rovinato tutto!
FRANCO E una buona notizia, hai dimostrato che la voce condizionata da quello che fai.Pu darsi che sei tu che fai procedere la storia.
MARIO Dici? Ed una buona notizia?
FRANCO Certo. Sarebbe abbastanza ovvio per chiunque altro ma nel tuo caso
MARIO Ovvio?
FRANCO Che ognuno sia lagente che fa andare avanti la propria storia. Dai Mario! Sono le scelte che facciamo a determinare il resto della nostra vita.
MARIO Ma nel mio caso?
FRANCO Ammettilo, non sei mai stato un tipo molto decisionista, pi correntista.
MARIO Correntista?
FRANCO Nuova parola, coniata per loccasione. Perfetta per descrivere chi segue la corrente, poi hai notato il doppio senso finanziario!
MARIO Franco! E adesso che faccio?
FRANCO Visto che comandi tu, io ti suggerirei di fare qualcosaltro.
MARIO Per esempio?
FRANCO Niente.
MARIO Niente?
FRANCO Si, niente.
MARIO Neanche con Claudia?
FRANCO Scordatela.
MARIO Devo dimenticarmela?
FRANCO Esatto. Non fare niente domani, anzi incomincia adesso a non fare niente.
MARIO E come faccio a non fare niente?
FRANCO Decidi di non fare niente. Non vedrai pi Claudia, non ti relazionerai con altre persone
MARIO Che persone?
FRANCO Gi. (ci pensa)
MARIO Allora torno alla vita di prima?
FRANCO No, a meno della vita di prima. Non andare in ufficio. Non dareassolutamente niente da raccontare al narratore, vediamo come se la sbroglia con la trama, insomma, vediamo chi comanda.
MARIO Va bene, se quello che serve, mi fido.
Marco si mette a sedere. Franco va a sedersi accanto a lui. Entrambi immobili in silenzio.
FRANCO Dispiace se accendo la radio? Cos sento un po di musica mentre non facciamo niente. (accende la radio, che trasmette una musica di sottofondo)
Silenzio, possibile mimica es. Mario batte il piede con nervosismo e Franco lo ferma, Mario si gratta la testa e Franco lo guarda spazientito.
VOCE In quel giorno la vita di Mario Rossi sembrava avere avuto una svolta, lincontro con Claudia e le emozioni che lei risvegliava in lui avevano acceso un piccola nota di colore nella monocromatica routine vissuta fino al giorno prima. Troppo per Mario Rossi, spaventato dal cambiamento, quelle piccole fiammelle di emozioni avevano avuto leffetto opposto facendo piombare Mario Rossi in una apatia quasi assoluta.
MARIO La voce!
FRANCO Silenzio!Nulla, non devi fare nulla.
VOCE Mario Rossi non era in grado di cambiare la sua vita, di dargli un senso. Forse il destino era stato troppo clemente con Mario, lasciandolo galleggiare nella sua indolenza. Forse per Mario sarebbe servito uno scossone maggiore per destabilizzarlo nelle sue certe certezze.
MARIO No, la voce!
FRANCO Hai sentito la voce, allora chi comanda?
MARIO Non lo so, ma vuole destabilizzarmi.
FRANCO Destabilizzarti?
MARIO Non te la prendere con me. Te lo avevo detto che ha un vocabolario migliore del mio.
FRANCO Cosa vuole da te?
MARIO Dice che sono indolente.
FRANCO In effetti.
MARIO E vuole darmi uno scossone. Uno ancora pi forte. Franco, ho paura.
Squilla il telefono e Mario salta nervoso, guardando il telefono con sospetto.
MARIO Ahh!!
FRANCO E solo il telefono!
MARIO No, il mezzo della voce per destabilizzarmi.
Il telefono continua a squillare
FRANCO Non vuoi rispondere?
MARIO No, se non strettamente necessario! Smetter.
Il telefono continua a squillare
FRANCO Non sembra averne lintenzione.
MARIO Smetter prima o poi. Basta aspettare.
FRANCO Vuoi fare lindolente? Ma se quello che ti ha messo nei guai!
Il telefono continua a squillare
FRANCO Mi stai facendo impazzire. (prende il telefono) Pronto? (lo allunga a Mario) per te.
MARIO No, non ci sono!
FRANCO Mario!
MARIO No.
FRANCO (al telefono) In questo momento il Signor Rossi non in casa, si fuori, ma fuori completamente! Pu dire a me? Ah, ok, si, ah ah (ascolta al telefono e fa cenni di assenso con la testa poi mette gi) Riferir, grazie.
MARIO Che succede questa volta?
FRANCO Oh niente di grave, la finanza vuole controllare la tua dichiarazione dei redditi.
MARIO Ah beh!(rincuorato)
FRANCO Degli ultimi dieci anni.
MARIO Cosa? Questa non una coincidenza, lei che mi vuole rovinare la vita!
FRANCO Mi dispiace amico mio, ma sembra proprio che non sei tu a controllare il tuo fato. E Il tuo narratore a gestire tutto. Ti suggerisco di dimenticare tutta questa storia ed andare a vivere.
MARIO Di andare a vivere? Io la mia vita la vivo.
FRANCO Allora vivila di pi, pi intensamente, datti da solo uno scossone, se hai paura di quello che vuole darti la narratrice. Potrestipartire per unavventura!Sconvolgi le tue abitudini, che ne so cambia il look, ti vedrei bene con i capelli biondi ed un paio di tatuaggi da motociclista sulle spalle.
MARIO Non scherzare!
FRANCO Stavo facendo delle riflessioni.
MARIO Questa non filosofia o una teoria letteraria,questa la mia vita!
FRANCO Hai ragione, scusa.Volevo dirti solo questo: Vivila tua vita come hai sempre voluto viverla. Meglio di come lhai vissuta.
Parte unintervista registrata tra un intervistatore e la scrittrice.Mario riconosce la voce. Lintervista registrata prosegue mentre Mario e Franco parlano, fino a quando Franco spegne la radio.Non importante capire cosa dice lintervista.
INT. (voce registrata)Riprendiamo lintervista alla scrittrice Daria Mazzante. Benvenuta.Come e quando si accorta di essere una scrittrice?
VOCE (voce registrata) Fin da piccola.Mia nonna ricopiava i miei temi su un quaderno molto elegante e li leggeva alle sue amiche, ma siccome mi era facile non pensavo fosse qualcosa con un grande valore.
INT. (voce registrata)Mi ha colpito molto il realismo limpido con cui ha scritto il suo primo romanzo. Ha seguito un modello letterario, sispira a qualche autore in particolare?
VOCE (voce registrata)Non ho avuto dei modelli concreti. Per c sempre un autore che leggi pi di altri; io ho sempre letto tanto e ho tante storie che si sono fermate nella testa. Siamo un mix di tutte le letture che abbiamo fatto nella nostra vita.
INT. (voce registrata)Ha un luogo o una stanza dove preferisce scrivere?
VOCE (voce registrata)S, nel mio soggiorno, sul mio pc.
MARIO Oh no, adesso sono due!
FRANCO Cosa sono due?
MARIO Le voci! Non c solo la mia narratrice ma c anche unaltra voce ma non sta raccontando della mia vita o meglio si, parla del racconto della mia vita, ma la sta presentando allaltra voce.
FRANCO E unintervista.
MARIO Si, esatto, cosa vorr dire?
FRANCO O che sono pazzo anche io o che questa volta la voce, o meglio le voci, non sono solo nella tua testa. Le sento anche io.
MARIO E schizofrenia?
FRANCO No, la radio. (tocca la manipola della radio sul tavolino ed alza il volume)
Lintervista prosegue, Mario e Franco stanno ad ascoltare.
INT. (voce registrata)Ha rituali propiziatori che segue?
VOCE (voce registrata)No ma ho bisogno di sentire quello che scrivo, cos scrivo ad alta voce; mentre scrivo, leggo contemporaneamente.
INT. (voce registrata)Prepara una scaletta prima di scrivere un romanzo o va dove la porta la storia?
VOCE (voce registrata)Fino ad ora ho completato sei romanzi, per tutti avevo gi la storia, e si trattato solo di scegliere cosa narrare e cosa omettere. Il romanzo che sto scrivendo ora invece nato da unispirazione veloce, che mi sta portando dove vuole lei. Ho solo qualche vaga idea di quello che finir per fare il protagonista.
INT. (voce registrata)Quando e com nata lidea per il nuovo romanzo?
VOCE (voce registrata)Lidea di base mi giunta un giorno quasi per caso. La mia storia si concentra sulla vita di un uomo qualunque, in un giorno come gli altri che finisce per cambiargli la vita.
INT. (voce registrata)E come gliela cambia la vita?
VOCE (voce registrata)Non lo so ancora, vedr mentre scrivo.
INT. (voce registrata)Non ci ha detto come si intitoler.
VOCE (voce registrata)Il titolo sar appunto Un giorno come gli altri.
INT. (voce registrata)Ringraziamo ancora una volta Daria Mazzante ed a noi non ci resta che aspettare e vedere cosa succeder a come si chiama il suo nuovo protagonista?
VOCE (voce registrata)Mario, Mario Rossi.
FRANCO Sei tu, oh mio dio! Sei tu!
MARIO E lei, oh mio dio!La voce lei.
Sipario
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
Sipario. Soggiorno della scrittrice, con tavolo, portatile e molta confusione. Sul tavolo una brocca dacqua con dei bicchieri, varie cartacce e sopra tutto un faldone.
SCENA 7
Daria, Anna, Mario
In scena Daria,nervosa, al tavolo. Entra Anna.
ANNA Piacere, io sono Anna la sua nuova assistente
DARIA (senza guardarla) Daria, ma questo lo sa gi.Non ho chiesto nessunassistente.
ANNA Mi manda il suo editore.
DARIA Che, da sciacallo della peggior specie, preoccupato perch non ho ancora finito il nuovo libro.
ANNA Non tanto nuovo, ci sta lavorando da sei anni e sono due anni che non manda pi neanche un capitolo.
DARIA Sei venuta per offendere?Volete sentirmelo dire tu e lo sciacallo? E va bene ve lo dico: Ho il blocco dello scrittore, contenti? Non so come far proseguire il libro, puoi riferirlo a chi ti ha mandata ed ora puoi anche andartene.
ANNA Io sono qui per aiutarla.
DARIA E come? Se lei non ha mai scritto due righe nella sua vita! Di quale ispirazione pu farmi dono?
ANNA Io lavoro da ventanni con gli scrittori, ne ho aiutato a decine ad uscire dal loro momento di crisi. Mi parli del libro.
DARIA Dovresti essere la mia assistente e non hai letto quello che ho scritto?
ANNA Certo che lho letto, ma voglio sentirlo raccontato da lei.
DARIA E un libro che parla di un uomo qualunque, che fa una vita qualunque.
ANNA Non c molto da narrare, forse per questo che si bloccata.
DARIA Non esistono solo gli eroi o i dannati, la maggior parte delle persone li fuori sono persone comuni con una vita comune ed di questo che volevo scrivere. Voglio scrivere di ci che rende una vita degna di essere vissuta.
ANNA E per farlo ha scelto di raccontare una vita squallida e piatta?
DARIA E facile scrivere un romanzo su di una vita straordinaria ed altrettanto facile capire il senso di quella vita. Ma non siamo tutti cos, non lo siamo quasi mai. Considera il significato delle parole, essere il protagonista della tua vita ormai lo trovi scritto pure sul cartone del latte, ma che vuol dire? Se la vita tua per forza ne sei il protagonista. Ma siamo veramente i protagonisti della nostra vita o ci facciamo trascinare passivamente dagli eventi? E se questi eventi non ci portano a niente?
ANNA Questo quello che vuoi fare con il tuo personaggio?
DARIA Forse, per adesso sono stata a guardare.
ANNA Ed quasi interessante nella sua totale mancanza di tutto. Ma non pu continuare cos.
DARIA Lo so anche io.
ANNA Dove vuoi arrivare?
DARIA Non lo so.
ANNA Serve una svolta.
DARIA (ironica) Se non me lo dicevi tu
ANNA Riprendi a scrivere, fatti portare dalla narrazione, qualcosa ne uscir.
Daria si mette a scrivere al portatile leggendo a voce alta quello che scrive.
DARIA Mario Rossi non capiva del tutto quello che gli stava capitando, sapeva solo che quello non era e non sarebbe stato un giorno come gli altri.
ANNA Mi stai leggendo quello che scrivi?
DARIA Non per te, per me. Lo faccio sempre, mi aiuta a capire se quel che scrivo quello che ho in testa. Ti disturba? (ironica)
ANNA No, no fai pure.
DARIA (ironica)Grazie. (si ferma) Ecco, non so come proseguire.
ANNA C praticamente tutto, manca il finale.
DARIA E ti sembra poco?
ANNA Fallo morire!! Una morte sempre una bella soluzione.
DARIA Lo dici a me? Io uccido sempre i miei protagonisti.
ANNA E allora? Che problema c? E quello che si aspetta il suo pubblico. Lo faccia morire, lo uccida e chiudiamo il libro.
DARIA Anche se mi piacerebbe, non posso semplicemente buttare gi Mario dal venticinquesimo piano. Mi serve un perch, una ragione che lo porti alla morte, o meglio, che porti la narrazione alla sua morte. Non si pu chiudere una vita inutile con una morte altrettanto inutile, non in un romanzo almeno.
ANNA E questi fogli?(prende dei fogli dalla scrivania ed inizia a leggerli)
DARIA (stizzita) Sono solo una traccia.
ANNA E il finale!Allora lha gi scritto il finale!
DARIA Non definitivo.
ANNA E una possibile fine. Bene, meglio di niente. (si mette a sedere e continua a leggere)
DARIA Si, ma non so, c qualcosa che non mi convince. Non cos semplice.
ANNA Devi solo unire quello che hai scritto con questo finale ed avrai finito.
Daria si mette a scrivere al computer.
DARIA In una corsa forsennata contro il tempo ed un nemico misterioso Mario prese il telefono e compose il numero con una convinzione che non credeva fosse sua.Il telefono squill. (si sente uno squillo di telefono, la scrittrice allunga la mano verso il telefono che tace, poi torna alla tastiera e continua a scrivere) Il telefono squill ancora (un altro squillo, la scrittrice allontana le mani dalla tastiera, spaventata, guarda il telefono poi si riavvicina e scrive un tasto per volta)squill per la terza volta. (ring) Ahhh!!!!
ANNA Rispondi. E metti il viva voce.
DARIA (prende la cornetta, schiaccia dei tasti e poi la ripone)Pronto?
MARIO (voce fuori campo) Parlo con DariaMazzante?Sono Mario Rossi e credo che lei stia scrivendo la mia storia.
DARIA (al telefono) Cos uno scherzo?
MARIO (voce fuori campo)No, mi chiamo veramente Mario Rossi e quando scrivo Il fruscio della penna sulla carta fa lo stesso rumore della sabbia che scorre dentro una clessidra.
DARIA (al telefono)Come fa a sapere quello che ho scritto?Non lho ancora fatto leggere a nessuno, a parte (verso Anna) Tu o lo sciacallo avete diffuso il mio lavoro?
ANNA Assolutamente no.
DARIA (al telefono) Non so chi lei sia e come abbia fatto ad entrare in possesso dei miei scritti ma sappia che la posso denunciare per furto!
MARIO (voce fuori campo)Non ho rubato niente a nessuno. E stata lei a leggerlo.
DARIA Io?
MARIO (voce fuori campo)Le posso spiegare tutto di persona, sono sotto il suo portone.
DARIA Cosa?
Suona il campanello.
ANNA Che faccio?
DARIA Fallo entrare.
Annapoggia i fogli nel faldonesulla scrivania, va alla quinta e fa entrare Mario.
ANNA Salve, sono Anna lassistente di Daria Mazzanti.
MARIO Io sono Mario, il suo protagonista.
Daria si alza dalla sedia.
DARIA Oh mio Dio, sei uguale a lui, i capelli, gli occhi, le mani,lo stesso maglione, pure le scarpe
MARIO Salve, io sono Mario Rossi.
DARIA Lo so.
Mario avanza verso Daria.
DARIA Oh, mio Dio, anche landatura la stessa.
MARIO (si ferma)La stessa di chi?
DARIA La stessa nella mia testa!Come mi ha trovata?
MARIO Aveva chiesto un finanziamento dieci anni fa e lho trovata nel nostro archivio.
DARIA Lei lavora in una finanziaria! E tutto cos strano(va da lui ed inizia a toccarlo in volto, prima con un solo dito poi tirando come fosse una maschera)
MARIO E lo dice a me?
DARIA Non ha creduto di essere pazzo?
MARIO Pi o meno. Ma lei indovinava tutto quanto, tutto quello che provavo. Lei capisce che dovevo trovarla e chiederle di non rovinarmi?
DARIA Cosa?
MARIO Lho sentita dire che voleva (come se cercasse di ricordare le parole) destabilizzarmi nelle mie certezze, ha detto cos, non sono cose belle da fagli agli altri!
DARIA Quelle erano solo riflessioni, se ne fanno spesso nei libri.
MARIO Mica tanto solo riflessioni. Oggi mi hanno rubato, no hanno preso in prestito la mia macchina e devo pagare 350 euro di multe, poi dovr subire un controllo della finanza degli ultimi dieci anni e se non bastasse ho scoperto che c un certo Signor Mario Rossi che va in giro spacciandosi per me e dandosi alla bella vita.
DARIA Cavolo! E quello che ho scritto.
ANNA Magari sono solo delle
MARIO (interrompe) Non dica che sono solo coincidenze!
DARIA Non sembrano coincidenze, ma assurdo!Com possibile?
MARIO Non lo chieda a me! Io sono solo la vittima! La sua vittima.
DARIA Mi dispiace ma io sono solo una scrittrice.
ANNA Ha gi ricevuto una chiamata dallufficio catastale?
MARIO No, non mi hanno chiamato, perch? Lo faranno? E cosa vogliono da me?
DARIA La sua casa come dire
Squilla il cellulare di Mario. Mario risponde.
MARIO Pronto il catasto? Come lo sapevo? E una storia lunga. Mi lasci indovinare riguarda la mia casa. No, non me lo ha detto nessuno. E solo una coincidenza! Ma mi dica (cambia faccia, sconvolto) E fino a quanto posso restare?
Mette gi il telefono.
DARIA A mia parziale discolpa, i referti trovati sono una eccezionale scoperta archeologica, la pi grande degli ultimi cinquantanni.
MARIO Hanno espropriato la mia casa! Sono per strada! Certo che ne ha di fantasia!Manca qualcosa? Deve succedermi ancora qualcosaltro?
DARIA Beh! In effetti!
MARIO Non me lo dica, adoro le soprese.
DARIA Per la verit, lei le odia le sorprese. Io lho scritta cos.
ANNA Daria ragiona, tu hai scritto solo un romanzo!
MARIO Che mi sta rovinando la vita!
ANNA Per fortuna che hai deciso di non ucciderlo!
MARIO Cosa? Uccidermi perch?!?
DARIA Era solo una possibile fine!
ANNA In genere lei li conclude tutti cos i suoi romanzi!
MARIO No! Non giusto!
ANNA Ma non questo il caso, stia tranquillo!
MARIO Ed io che pensavo dovessi preoccuparmi solo della serie di sfortunati eventi! (simula uno svenimento)
Anna lo fa sedere, gli d una busta per respirare dentro.
ANNA Respiri, cos bravo.
MARIO Allora?Non ha ancora scritto la fine? Insomma, ora che ci siamo conosciuti e vede che io esisto, non intende rovinarmi vero? Non pi di cos! E neanche uccidermi?
DARIA No, non uccido nessuno, non questa volta almeno!
MARIO Lha gi scritto?
DARIA Eh?
MARIO Il finale, lo ha gi scritto?
DARIA No,si, soltanto una traccia.
MARIO Soltanto una traccia.
DARIA Si, pi o meno.
MARIO Pi o meno? E che mi succede?
ANNA Faglielo leggere Daria, faglielo leggere.
DARIA E quello l, lo prenda.
MARIO No, non ce la posso fare! Ho bisogno di aiuto! (prende il telefono) Pronto Franco? Sono Mario, decisamente una serie di eventi ed io non ce la faccio da solo. (mette gi il telefono)
Anna sventola Mario, gli fa bere dellacqua, Daria ogni tanto lo tocca a provare che vero. Mario giace imbambolato.
SCENA 8
Mario, Franco, Daria, Anna
Mario seduto con la testa dentro un sacchetto di carta per respirare, Anna lo sta sventolando. Daria alla scrivania. Entra Franco.
FRANCO Scusate se sono entrato ma era aperto, sto cercando un
MARIO Sono qui Franco.
FRANCO Appena mi hai chiamato sono corso.
MARIO Grazie. Ma come fai ad arrivare cos in fretta!
FRANCO Non ero molto lontano. Mi sono preso un giorno di ferie, quando mi ricapita una storia del genere!
MARIO Non ho fatto in tempo neanche a dirti lindirizzo!
ANNA Gi, come lo ha trovato senza lindirizzo?
FRANCO Ehm! Ti stavo pedinando. Sapevo che volevi trovare la Signora Mazzante ed io volevo tanto conoscerla. (verso Daria) E un onore per me! Ho letto tutti i suoi libri: Morte e nebbia, la ballata della morte, io, te e la morte sono i miei preferiti!
MARIO Allora vero che li uccide tutti! (e rimette la testa nel sacchetto per respirare)
ANNA (verso Franco) Non credo sia il caso di continuare lelenco! Desidera qualcosa?
FRANCO Oh no, niente!Sto benissimo cos. Una cosa mi piacerebbe, potrei avere un autografo? Lo sa che ho fatto una tesina alluniversit su di lei?
DARIA Addirittura! Che spreco di energie!
FRANCO Non lo dica neanche, stato un onore poter studiare i suoi romanzi.
MARIO Scusate, ci sono anche io!
FRANCO Certo, scusa Mario! Come stai?
MARIO Sconvolto grazie. Se vuoi leggere c quello. (indica il faldone)
FRANCO Cos?
MARIO E la mia vita.
ANNA E lultimo romanzo di Daria, quello non ancora pubblicato.
FRANCO Un giorno come gli altri?
DARIA Un giorno come gli altri
FRANCO Posso?
DARIA Prego.
Franco prende il faldone come fosse una reliquia.
FRANCO Posso leggerlo tutto?
MARIO Linizio lo conosci gi, leggi il finale.
DARIA Vi lasciamo comodi, se permettete ho bisogno di un po daria. Vieni Anna, lasciamoli alla lettura.
Anna e Daria escono di scena. Musica. Franco sfoglia lentamente alcune pagine mentre Mario, si serve da bere, si asciuga la fronte, ecc
MARIO Allora? Lha finito?
FRANCO Si.
MARIO E com?
FRANO Tu non lo hai letto?E il racconto della tua vita.
MARIO Ho tentato, ma non ci sono riuscito. Ho preferito che lo leggessi tu. Allora?
FRANCO E un capolavoro. il pi bel romanzo degli ultimi anni, anzi decenni.
MARIO Franco, cosa devo fare?Posso scamparla?Ho una speranza?
FRANCO Mario mi dispiace. Te ne succederanno di tutti i colori!!
MARIO Cosa? Ma non si pu fare niente per evitarlo?
FRANCO Ascoltami Mario. Fino ad adesso la tua presenza in questa mondo non ha lasciato segni, non ha cambiato vite.Se non seguigli eventi di questo libro,te ne andrai come hai vissuto, senza lasciare traccia n memoria di te.
MARIO Ma io posso cambiare da solo! Sono gi cambiato. Ho intenzione di lasciare illavoro!Posso andare via, posso diventare qualcunaltro.Franco, mi sono innamorato!
FRANCO Sono contento per te.
MARIO Posso cambiare io la mia vita, renderla speciale, degna di essere vissuta. Non ho bisogno di una serie indicibile di sfortunati eventi per rendermi conto di cosa ho sprecato fino ad adesso. Lho gi capito.
FRANCO Devifidarti. Hai sempre cercato la tranquillit, in verit ti sei sempre fatto trasportare dalla corrente. Se lasci fare alla Sig.ra Mazzantela tua vita sar sconvolta ma sar epica! E poi come protagonista di questo romanzo rimarrai nella storia una volta morto!
MARIO Morto? Perch?Devo morire? C scritto che devo morire?
FRANCO No, lo giuro, non muori alla fine!Sar dura ma alla fine sopravvivi!
MARIO Cosa? Sopravvivere! (si risiede e riprende la busta per respirare dentro)
FRANCO Nessuno vuole morire ma sfortunatamente tutti moriamo. Limportante come si vissuto. Fino ad adesso non hai fatto una gran lavoro ma se segui questo romanzo, ti garantisco che non potrai mai avere una vita n poetica, n rilevante come quella scrittaqui.
MARIO LEGGE IL COPIONE? SAPRA QUALE SARA IL SUO FUTURO?
SE SI
Francoporge il faldone a Marioche avanza in proscenio, si chiude il sipario. Mario al centro, musica di sottofondo, Mario apre il faldone, si ferma qualche secondo sul primo foglio e poi lo lascia cascare per terra, e si ferma sul secondo, poi lascia cadere anche quello, buio. Mario porta fuori scena il faldone.FINE SE SI
SE NO
Franco porge il faldone a Mario.
FRANCO Lo vuoi leggere?
MARIO E sapere quello che mi si prospetta nel futuro?
FRANCO Era quello che volevi, quello che mi hai chiesto fina dallinizio di questa storia!
MARIO Lo so, ma adesso non mi sembra molto corretto.
FRANCO Prendilo, in fondo tuo. Se cambiassi idea
Sipario.FINE SE NO
SCENA 9
Mario, Claudia
Luce sul sipario chiuso. Mario entra in scenadavanti al sipario da una quinta e passeggia con le mani in tasca fino al centro e poi guarda fisso in platea con aria felice. E vestito casual.
VOCE Mario, da quel mercoled si promise di fare cose nuove, cose che gli erano sfuggite per tanti e tanti anni. Andr al cinema, si fermer a chiacchierare con le persone, andr a passeggiare senza meta nei parchi della sua citt. (si avvia verso laltra quinta) Mario aveva iniziato avivere la sua vitachesarebbe stata piena di momenti banali ma anche di momenti significativi, come quello, quando arriv sotto casa di Claudia e suon il campanello.(suono del campanello)
MARIO (verso la quinta) Salve Claudia, sono Mario, sono passato a trovarla. Se non ha niente da fare, le andrebbe di fare una passeggiata?
Mario aspetta. Entra Claudia, con una bustina di biscotti.
CLAUDIA Le ho portato altri biscotti. Mi era sembrato che le fossero piaciuti laltra volta.
MARIO Li ho adorati. Mi hanno cambiato la vita.
CLAUDIA Addirittura!Questi sono al cioccolato con le mandorle ed una punta di peperoncino.
MARIO Ho una bella notizia per lei. Ho trovato i soldi per la sua pasticceria.
CLAUDIA Le ho gi detto che non voglio avere niente a che fare con la finanziaria dove lavora, anzi non capisco come fa ancora a lavorare li, sono degli strozzini che approfittano delle debolezze della gente, mentre lei, in fondo, mi sembra una brava persona.
MARIO Non le sembro pi un maniaco?
CLAUDIA No. Non pi. Non roviniamoci la serata parlando di soldi. Non un problema suo. Passeggiamo?
Iniziano a camminare verso laltra quinta.
MARIO Mi pu dare del tu.
CLAUDIA Mi piace come ci diamo del lei, un po retr ma crea un certa atmosfera, come di un corteggiamento di altri tempi.
MARIO Mi sta corteggiando?
CLAUDIA Perch lei no?
MARIO (Imbarazzato) Comunque, non pi la mia finanziaria. Mi sono licenziato.
CLAUDIA Cosa ha fatto?
MARIO Mi sono licenziato ed stata colpa sua.
CLAUDIA Mia?
MARIO No colpa, merito. E stato merito suo.
CLAUDIA Io non ho fatto niente.
MARIO Ha fatto tanto invece, mi stata desempio. La vita una sola, ricorda? Perch sprecarla? Tornando ai soldi per la pasticceria, non centra la finanziaria, un anonimo finanziatore che si trovato con una discreta somma di denaro da investire.
CLAUDIA Davvero cos anonimo?
VOCE Mario cap che quel momento era speciale, che lui lo aveva reso tale e cap che lei si stava innamorando di lui.
Mario e Claudia escono di scena. Si apre il sipario.
SCENA 10
Daria, Anna, Mario
Sipario aperto. Luce. In scena Daria e Anna.
DARIA Quante persone ho ucciso secondo te?
ANNA Coshai fatto?
DARIA Nei miei libri, quante ne ho uccise?
ANNA Ah! Nei libri. Non lo so.
DARIA Otto, le ho contate, ho ucciso otto persone.
ANNA Non sono persone,sono personaggi immaginari.
DARIA Mario non immaginario, e se neanche gli altri lo erano allora ho ucciso otto persone ed erano tutte bravissime persone.
ANNA Daria, anche se Mario fosse davvero il personaggio del tuo libro
DARIA E uguale identico a quello che ho immaginato e poi lui sente
ANNA Dice di sentire.
DARIA Sente la mia voce leggere il romanzo.
ANNA Va bene, ipotizziamo che per qualche strano motivo Mario sia il personaggio del tuo libro, lo solo lui, intendo dire che un caso unico.
DARIA Sei sicura?
ANNA Certo, esiste la narrativa da quando luomo ha scoperto la scrittura e non si sono visti in girotanti Dorian Gray, Amleto o Anna Karenina.
DARIA E se fosse una caratteristica solo mia?
ANNA Come Mario si presentato alla porta, lo avrebbero fatto anche uno degli altri ed invece non successo.
DARIA Perch sono morti, forse non hanno fatto in tempo.
ANNA Di che ti preoccupi, Mario non lo uccidi!
DARIA Non di consolazione, gli far passare dei gran brutti guai!
ANNA Guai che comunque superer e che gli renderanno la vita spettacolare hai sentito anche il ragazzo il pi bel romanzo degli ultimi anni ed io sono daccordo.
DARIA Sono lusingata degli apprezzamenti ma qui non si tratta di narrativa, non solo di quella. Questo romanzo sta decidendo della vita di unaltra persona.
ANNA Se si fosse preso cura della propria vita,da solo,non sarebbe stato necessario il tuo intervento.
DARIA Questa storia non far bene al mio blocco dello scrittore.
ANNA Non lasciarti condizionare.E Mario. E lui quello speciale.
Squilla il citofono. Va Anna.
ANNA (a Daria) E Mario.
DARIA Si ho capito, lui quello speciale.
ANNA No, Mario al citofono! Che faccio?
DARIA Fallo salire.
Entra Mario trafelato con il faldone in mano.
SE SI
MARIO Lho finito. SignoraMazzante,lho appena finito. Lho letto tutto dun fiato ed bellissimo.
DARIA Oh grazie ma
MARIO Senta, io lho letto ed stupendo e quello lunico possibile sviluppo. Io non sono un critico letterario ma la cosa mi pare semplice. Adoro il suo libro e credo che lei lo debba finire.
DARIA Come?
MARIO Esattamente come lo ha scritto.
DARIA E se questo volesse dire che lei andrebbe incontro a Potrei buttare via tutto e lasciarla alla sua vita di sempre!FINE SE SI
SE NO
MARIO Non lho finito, non lho neanche iniziato. Ma mi fido di Franco, sicuramente un capolavoro.
DARIA Oh grazie ma
MARIO Senta, io non sono un critico letterario e sapere in anticipo quello che mi succeder mi sa di sbagliato.
DARIA Cosa vuole che faccia?
MARIO La cosa mi pare semplice. Se Franco adora il suo libro credo che lei lo debba finire.
DARIA Come?
MARIO Esattamente come lo ha scritto.
DARIA E se questo volesse dire che lei andrebbe incontro a
MARIO Peggio di quello che mi successo oggi? No, non me lo dica, non lo voglio sapere.
DARIA Potrei buttare via tutto e lasciarla alla sua vita di sempre!FINE SE NO
MARIO Oggi stato un giorno speciale, iniziato allo stesso modo di sempre ma mi ha cambiato la vita. Non tornerei mai indietro anche se questo significasse superare tutto quello che ha scritto per me. Mi serviva che qualcuno leggesse a voce alta la mia vita per capire che la stavo sprecando.
DARIA Mi dispiace.
MARIO Di cosa? Non colpa sua se ho sprecato trentanni. Da solo non riuscivo a vederlo, vivevo la mia vita senza esserne il protagonista. Lei mi ha dato linizio una vita nuova.
DARIA Che non sar semplice.
MARIO Ma sar vissuta, e poi rimarr nella storia. Il pi bel romanzo degli ultimi anni, anzi degli ultimi decenni e sono io il protagonista. Dora in poi Mario Rossi sar conosciuto alla stregua di Don Chisciotte, del giovani Holden e del dottor Jekyll con il signor Hyde.
Mario lascia il faldone nelle mani di Daria ed esce di scena. Silenzio.
DARIA Vuole continuare. Non sa quello che lo aspetta. (SE SI) Oh no, invece lo sa!
ANNA Non detto che succeda tutto tutto quello che hai scritto, il tuo solo un libro!
DARIA E se succedesse? E esattamente come nel mio libro.
ANNA In questo caso lo ha scelto lui. Vuole lui quel finale! Lo hai sentito. E se vuole il finale deve accettare anche il percorso.
DARIA Ma proprio tutto?
ANNA Cosa succede? Non vuoi completare il romanzo?
DARIA Devo completarlo, in un modo o nellaltro.(silenzio, poi riprende a scrivere senza parlare)
ANNA Se cambi il percorso, cambierai anche la fine.
DARIA Va bene, ma non obbligatorio che faccia tutto da solo.
Musica, Daria continua a scrivere mentre Anna le gironzola intorno, va fuori scena e torna con un caff, sistema la sala ecc.
DARIA Ho finito. Vieni a leggere.
Anna si avvicina al computer e legge nella mente.
DARIA Allora?
ANNA ... ok.
DARIA Non eccezionale.
ANNA No, ok, non male. Non il pi brillante contributo alla letteratura degli ultimi anni, ma ok.
DARIA Sai una cosa? Mi sta bene che sia solo ok.
ANNA Non affatto coerente con il resto del libro ma
DARIA No, non ancora; devo riscrivere il resto.Sei la mia assistente, puoi andare dalleditore a chiedere una proroga?
ANNA Certo. Ma perch?
DARIA Perch ho bisogno di tempo per scrivere.
ANNA No, Perch ha cambiato il capitolo finale?
DARIA Per molte ragioni. Mi sono resa conto che non ce la facevo.
ANNA Perch lui esiste?
DARIA Perch era un libro che parlavadi un uomo, che aveva sprecato gran parte della sua vita senza accorgersene e che si trova ad affrontare una serie di incredibili disavventure per riuscire a capire come dare un senso alla sua esistenza.
ANNA E allora?
DARIA Adesso diventata la storia di un uomo, che sa di aver sprecato gran parte della sua vita ed pronto ad affrontare tutte le sfide che gli si porranno davanti, per dare un senso alla propria esistenza. Non vorresti aiutarlo almeno un po?Non fargli affrontare tutto da solo?
ANNA Dal punto di vista narrativo perde dinteresse. Non sar pi leroe solitario.
DARIA Non sar il libro del secolo, pazienza. Tutto si supera meglio se non siamo soli.
Buio, sipario.
SCENA 11
Mario, Franco, Daria, Anna, Claudia
Musica bassa di sottofondo, parte il monologo registrato.
Entra Mario con il pacchetto di biscotti, si ferma al centro e si mette a mangiare un biscotto. Poi entrano alternati dalle due quinte gli altri attori; Claudia, Franco, Anna ed infine Daria. Ad ognuno Mario da un biscotto che mangiano scambiandosi abbracci e strette di mano.
VOCE (registrata)Quando Mario si svegli il giorno dopo e fece colazione con i biscotti che gli aveva dato Claudia ebbe l'impressione che tutto sarebbe finito per il meglio. Qualche volta, quando ci ritroviamo persi,tra routine e monotonia,fra paura e frustrazione, dobbiamo ringraziare per l'invenzione dei biscotti al cioccolato. E, anche in mancanza di biscotti, possiamo sempre fare affidamento sul tocco di una mano amica, su un gesto gentile osu un abbraccio spontaneo. Per non parlare del piacere che d una fila che scorre,lerba tagliata di fresco, la pioggia in unestate torrida, la prima giornata di sole primaverile, la pasta avanzata del giorno prima condivisa con un amico. Nei momenti di difficolt dobbiamo ricordare che tutti gli attimi, sia quelli significativi che quelli banali vanno vissuti fino in fondo insieme a chi ci caro e cos saranno loro a dare significato alla nostra vita.
Si alza la musica.
Saluti.
FINE
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