THE PLACE
di Isabella Aguilar e Paolo Genovese
Personaggi: luomo Ettore: il poliziotto che vuole ritrovare suo figlio Marcella: lanziana signora che vuole veder guarire il marito malato di Alzheimer Gigi: il giovane padre che vuole veder guarire il figlio malato di cancro suor Chiara: la suora che vuole sentire nuovamente la voce di Dio Martina: la ragazza che vuole diventare pi bella Odoacre: il meccanico che vuole avere una notta con la pin-up del calendario della sua officina Fulvio: il non vedente che vuole riacquistare la vista Azzurra: la donna che vuole riconquistare il marito Alex: il rapinatore Angela: la barista del The Place |
Scena 1
La scena si apre allinterno del bar The Place. mattina e il bar affollato di clienti per la colazione.
Luomo seduto a un tavolino, sorseggia una bevanda e consulta una grossa agenda nera, sulla quale prende qualche appunto di tanto in tanto.
Entra Ettore dalla porta dingresso del bar con aria accigliata. Attraversa la sala e si va a sedere di fronte alluomo.
Ettore: Ho fatto quello che mi hai chiesto.
uomo: Che cosa hai fatto esattamente?
Ettore: Quello che mi hai chiesto! Ho picchiato a sangue un tizio.
uomo: Chi hai picchiato?
Ettore: Ma che cazzo te ne frega chi ho picchiato? Lho fatto basta. No?
uomo: Abbassa la voce. Voglio i dettagli. Fa parte dellaccordo.
Ettore: Cera una manifestazione. C stato qualche tafferuglio e io ne ho approfittato. Cera sto ragazzetto che aveva voglia di menare le mani e io lho accontentato.
uomo: Gli hai fatto male?
Ettore: Abbastanza.
uomo: Abbastanza evidentemente non abbastanza. Altrimenti avresti avuto quello che volevi.
Ettore: Senti io non ho tempo da perdere. Devo trovare quei soldi.
uomo: Tu picchia un uomo a sangue e li troverai.
Buio in scena.
Scena 2
ancora mattina, il bar ancora affollato di clienti.
La signora Marcella (una signora anziana che si muove con lentezza) dentro al bar, si avvicina al tavolo e si va a sedere di fronte alluomo.
uomo: Signora Marcella! (con fare affabile, di saluto)
Marcella: Buongiorno (sedendosi). Come sta?
uomo: giornata piena.
Marcella: Bene! Mi fa piacere.
uomo: Lei come procede?
Marcella: Bene!
uomo: Ha trovato del materiale utile.
Marcella: Si. Guardi sorprendente come su internet si trovi tutto. E poi spediscono anche a domicilio, come il supermercato qui allangolo.
Luomo annuisce
Marcella: Bene. Penso che sar pronta in una settimana.
uomo: Quindi procede spedita. Mi racconti. (aprendo lagenda preparandosi a scrivere con fare interessato).
Marcella: La parte pi difficile naturalmente sono i piccoli pezzi. Non ho pi una buona manualit. Mi tremano le mani. E poi ho difficolt a rimanere concentrata.
uomo: A cosa pensa mentre lavora?
Marcella: Sono spaventata! (pausa) Si Perch penso a tutte le persone che moriranno e mi fa stare malissimo questo. Sa, per loro tutto accade in un attimo. Ma io penso ai loro cari e a tutte le persone che restano. E loro soffriranno. Soffriranno a lungo.
uomo: Pensa ancora di volere andare avanti?
Marcella: Ma certo. Io voglio continuare. Si, si. Io voglio che mio marito torni a casa. Torner Vero? Quando tutto sar finito
uomo: Se lei far quello che le ho chiesto torner.
Marcella: Ma lei obbliga tutti quelli che vengono qui a fare del male?
uomo: No. Solo alcuni.
La signora Marcella si alza dal tavolo ed esce.
Buio in scena.
Scena 3
ora di pranzo, il bar ancora affollato di clienti per il pranzo.Luomo assorto a scrivere qualcosa sullagenda. Si avvicina al tavolo Angela, la barista, che serve alluomo qualcosa che aveva ordinato.
Angela: Ecco qua. Insalata tonno pomodoro e rughetta?
uomo: Grazie.
Angela: E questa e la coca-cola light.
uomo: Grazie.
Angela sorride alluomo e si allontana dal tavolo.
Buio in scena.
Scena 4
Luomo sta ancora consumando il pranzo che gli stato appena servito. Entra dalla porta suor Chiara. Osserva esitante luomo, si mette in disparte e continua a osservarlo, poi titubante si allontana. Entra dalla porta Gigi e si mette a sedere di fronte alluomo.
uomo: Lhai trovata? (continuando a mangiare)
Gigi: Si, sisi, si. (si fruga in una tasca ed estrae un biglietto che consegna alluomo) Questo il suo nome e il suo indirizzo. (balbetta leggermente per lansia)
Luomo prende il foglietto e lo inserisce nellagenda, mentre continua a mangiare.
uomo: Quanto anni ha?
Gigi: Circa sei. piccola.
uomo: Perch lei? Come lhai scelta?
Gigi: una bimba come da accordi.
uomo: Perch proprio lei?
Gigi: Non lo so. molto piccola. Non ha vissuto abbastanza. I genitori sono giovani, avranno tempo per dimenticarla. Non lo so. Lho vista che giocava ai giardinetti. Basta! Ti prego!
uomo: Hai un piano?
Gigi: Li ho seguiti fino a casa, la bambina e i suoi genitori. Ma non so se ce la faccio.
uomo: Ricordati che non sei obbligato.
Gigi: Se non lo faccio mio figlio morir.
Luomo scuote leggermente la testa, come a voler dire che non lo sa, ma potrebbe accadere.
Gigi di alza senza dire altro.
Buio in scena.
Scena 5
Alla nuova luce pomeriggio nel bar, ci sono alcuni avventori ma non molti. Suor Chiara seduta al tavolo davanti alluomo.
suor Chiara: Una cosa per me la deve dire.
uomo: Cosa?
suor Chiara: Come faccio a sapere che lei non il diavolo?
uomo: (ridacchia, sembra riflettere qualche istante sulla domanda, poi risponde) Non lo pu sapere.
Suor Chiara appare toccata da questa risposta. Tocca nervosamente un oggetto sacro.
suor Chiara: Sono suora da quindici anni. Ho sentito la chiamata che ero ancora una bambina. Ho sempre voluto prendere i voti. Sentivo la presenza di Dio. La sentivo ovunque.
uomo: E cosa sentiva esattamente?
suor Chiara: Sentivo lui. Era come un conforto. Costante. E adesso non lo sento pi. Lho perso.
uomo: Vuole lasciare lordine?
suor Chiara: No, no. Voglio sentire di nuovo Dio. Pu aiutarmi?
uomo: Si posso farlo.
suor Chiara: Cosa dovrei fare?
uomo: Ora vediamo.
Luomo apre lagenda. La scartabella, scorre con lindice su una pagina e trova il punto che cerca.
uomo: Deve rimanere in cinta.
suor Chiara: Sono una suora!
uomo: Eh Se vuole sentire nuovamente Dio deve rimanere in cinta.
suor Chiara: Non posso farlo.
uomo: Tecnicamente si (ironico).
suor Chiara: Mi sta chiedendo di andare con un uomo. una richiesta assurda.
uomo: Ma lei mi ha appena chiesto di ritrovare Dio. (pausa) Eh
Suor Chiara rimane qualche attimo in silenzio.
suor Chiara: E se lo faccio sentir di nuovo Dio?
uomo: Come allinizio.
Buio in scena.
Scena 6
Alla nuova luce ancora pomeriggio nel bar e ci sono ancora alcuni avventori, ma non molti. Luomo seduto solo al tavolo. Entra Martina a passo veloce e si siede al tavolo di fronte alluomo.
Martina: Senti io non lo so come si fa a fare una rapina.
uomo: Neanche un neonato sa come si cammina. Comincia.
Martina: Ma che comincio? Dai, dammi unaltra cosa. Non la voglio fare una rapina.
uomo: Non farla.
Martina: Per voglio essere pi bella.
uomo: Allora basta che fai quello che ti ho chiesto. Non mi far perdere tempo, per favore
Martina: Che palle Vabb, senti ci sarebbe questa mia amica, che ha una villa fuori citt. Sabato siamo andate a ballare e mha detto che la nonna le ha lasciato un sacco di gioielli, cose preziose, tipo diamanti. Se io li rubo, poi li vendo a un compro-oro e ci faccio i soldi, vale?
uomo: Vale. Basta che siano centomila
Martina: E cinque centesimi. (interrompendolo) Ho capito. Che ci farai mai tu con questi cinque centesimi?
uomo: Te lho detto, non sono per me.
Martina: Ma tu veramente pensi che io sia in grado di fare una cosa del genere?
uomo: Penso che la gente sia in grado di fare molto di pi di quello che crede.
Martina: Se lo dici tu
uomo: Ma tu pensi veramente che sarai pi felice quando sarai pi bella?
Martina: Si (pausa) E comunque se mi beccano dico che colpa tua che mi hai costretto. (con aria strafottente)
uomo: Non lo farai.
Martina: Si invece.
uomo: Ti assicuro di no.
Martina guarda luomo preoccupata per questa risposta.
Buio in scena.
Scena 7
Alla nuova luce ancora pomeriggio nel bar e ci sono ancora alcuni avventori, ma non molti. Luomo seduto solo al tavolo che prende appunti sullagenda. Odoacre si avvicina e si siede al tavolo.
uomo: Allora Hai deciso?
Odoacre: Si ho deciso. (Odoacre prende dalla tasca un poste piegato che apre sul tavolo). Ho scelto questa.
uomo: Perch proprio lei? (ripiegando il poster)
Odoacre: Mah In officina cho quattro poster. Amanda stata la prima che ho appeso. E tutte le mattine ci prendo il caff insieme. Scegliere unaltra mi sarebbe sembrato scorretto.
uomo: E vada per Amanda. Vuoi che si innamori di te?
Odoacre: No. No, no no. Che innamorare. Non saprei nemmeno come gestirla. Una notte. Una notte intera con lei.
uomo: Una notte. Si pu fare.
Luomo prende lagenda, la scorre, trova il punto che cercava e la chiude di scatto.
uomo: Devi aiutare una bambina.
Odoacre: Aiutare una bambina. (annuisce senza capire bene) A fare cosa?
uomo: Se vuoi passare una notte intera con Amanda, devi entrare nella vita di una bambina e proteggerla. Come un angelo custode.
Odoacre: Proteggerla da cosa?
uomo: Da quello che c la fuori.
Odoacre: Una bambina qualunque?
uomo: No. (prende un foglietto dallagenda e lo porge a Odoacre). Questa.
Odoacre: Ma per quanto tempo?
uomo: Due settimane.
Odoacre: Vabb ci provo.
Buio in scena.
Scena 8
Alla nuova luce ancora pomeriggio nel bar e ci sono ancora alcuni avventori, ma non molti. La signora Marcella seduta al tavolo davanti alluomo.
Marcella: Cosa succederebbe se non lo facessi?
uomo: Le cose seguirebbero il loro corso.
Marcella: E cio?
uomo: LAlzheimer di suo marito potrebbe continuare a peggiorare. Oppure no. Potrebbe anche regredire.
Marcella: I medici dicono che non pu regredire.
uomo: Si dice anche che nessuno si salvi da un incidente aereo. Eppure a qualcuno successo.
Marcella: Ma non potrei fare qualcosa di diverso. Invece di usare questa orribile (pausa) cosa che sto fabbricando.
uomo: No deve usare la bomba. (pausa) Ha gi deciso dove metterla?
Marcella: S. Hanno aperto un nuovo locale, sa, nel quartiere. Si chiama Verdemela, che vegano. Io penso che la metter l. Perch nel fine settimana c un pienone
uomo: Vuole metterla nel fine settimana?
Marcella: S. Cos raggiunger il numero di persone che lei ha chiesto.
Buio in scena.
Scena 9
Alla nuova luce sera nel bar, dalle finestre si percepisce che fuori buio, c una musica di sottofondo di tipo jazz e ci sono numerosi avventori per laperitivo. Luomo sta seduto al tavolo da solo li osserva compiaciuto. Gigi entra nel bar, si avvicina al tavolo e si siede di fronte alluomo.
Gigi: Non voglio che la bambina soffra.
uomo: Sta a te decidere come.
Gigi: Ho pensato a una cosa molto rapida: una busta sulla testa. Potrebbe funzionare? Che ne pensi?
uomo: Tu che ne pensi?
Gigi: Senti, se io uccido la bambina e mi scoprono, mio figlio sopravvive lo stesso, no?
uomo: Si, assolutamente s!
Gigi: E se mi mettono in prigione?
uomo: Devi fare attenzione.
Gigi: Sono un buon padre. Non voglio che mio figlio pensi che io sia un mostro o che mia moglie soffra. Sono queste le cose che volevi sapere? I famosi dettagli a cui tieni tanto?
uomo: Si, sono queste le cose importanti Luigi. I tuoi pensieri.
Luigi si alza con aria contrita.
Buio in scena.
Scena 10
sera tarda nel bar e il locale quasi vuoto. Ettore nel bar seduto al tavolo di fronte alluomo.
Ettore: Questa volta lho fatto davvero. Ho picchiato a sangue un ragazzo.
uomo: Raccontami.
Ettore: (sospira) Facevo il turno di notte in Commissariato. Hanno portato due spacciatori. Uno faceva casino, protestava. Io lho provocato un po. Lui ha alzato le mani e io ho tirato fuori il manganello.
uomo: Davanti a tutto il Commissariato?
Ettore: No, no. Davanti ai suoi amici. Il mio collega era fuori a fumare.
uomo: Ti costato picchiarlo?
Ettore: Lo sai che m costato. Altrimenti non me lavresti chiesto.
uomo: Pensi che sia un sadico?
Ettore: No. Io penso a ritrovare i soldi della rapina. Gli ho rotto un paio di costole, staccato una retina e probabilmente perder locchio. Mi sembra possa bastare. No?
uomo: Direi di si.
Ettore: E allora dove sono i miei soldi?
uomo: Li avrai molto presto?
Ettore: Quando?
uomo: Rispondi.
Ettore: Cosa?
uomo: Rispondi al telefono.
Il cellulare di Ettore si mette a suonare. Ettore fruga in tasca e risponde.
Ettore: Ehi! (pausa mentre qualcuno parla dallaltro capo) Arrivo subito.
Ettore attacca e ripone il cellulare in tasca.
Ettore: Era la centrale. Dice che ci sono sviluppi sulla rapina.
uomo: Avrai i tuoi soldi.
Ettore: Altrimenti ti vengo a cercare.
uomo: Possiamo considerarlo un addio.
Ettore annuisce con un grugnito.
Buio in scena.
Scena 11
ancora sera, lorario di chiusura il bar quasi deserto. Luomo solo al tavolo che prende appunti sullagenda, si avvicina la barista Angela.
Angela: Vuole altro?
uomo: Si. Un altro caff. Grazie.
Angela: Oggi ne ha bevuti sei. (risatina) Sono tanti.
uomo: (guardandola con aria un po sorpresa) Li ha contati?!
Luomo osserva Angela per qualche secondo poi sorride un po compiaciuto.
Angela: un po che se ne sta qui tutto il giorno. Che lavoro fa? Sono curiosa.
Luomo sorride e poi torna a scrivere sullagenda.
Angela: Di poche parole lei ? (pausa) Se indovino? Se indovino da sola? Me lo dice?
uomo: Provi! (alzando un attimo la testa dallagenda)
Angela: Allora (si siede al tavolo) Parla con persone diverse Prende appunti Per me lei una specie di psicologo. Uno che vuole creare un ambiente amichevole. Sai quelle teorie alternative? Ho letto qualcosa su internet. (pausa, lo scruta) Ho indovinato?
uomo: No.
Angela: Lei comunque di amichevole cha ben poco. Se lo lasci dire. (sorridendo)
uomo: Mi dispiace averle dato questa impressione.
Angela: (ride) Mi dispiace averle dato questa impressione. (scimmiottando luomo) Lo sai che non riesco ad inquadrarti? Eppure guarda che sono brava ad inquadrare la gente Ma tu Mi sfuggi.
uomo: Lo prendo come un complimento.
Angela: Prendilo come vuoi. Tanto una qualit che non mi serve a niente. Infatti sto qui. La dice lunga su di me.
uomo: Sei infelice?
Angela: Ma che domande fai? Non si chiede. Non carino eh. come chiedere let. Forse pure peggio.
uomo: Scusa. Scusa, ma sono davvero stanco. Non volevo
Angela sorride. I due si scambiano uno sguardo di intesa.
Buio in scena.
Scena 12
primo mattino, il bar ancora vuoto e un inserviente sta mettendo a posto le sedie che erano state riposte sui tavoli la sera precedente (come si fa solitamente per lavare il pavimento). Odoacre entra nel bar e va a sedersi al tavolo di fronte alluomo.
Odoacre: Lho trovata! (si volta un attimo a verificare che linserviente non lo asccolti) Sono andato allindirizzo che mhai dato. Sono rimasto in macchina a guardare la bambina. Giocava nel cortile del palazzo, con il padre. Un bel posto! La bambina, il padre, il cane. Era come se il vetro della macchina fosse uno schermo e io stessi vedendo un bellissimo film.
uomo: Avresti potuto chiedere anche tu una famiglia felice. Magari con Amanda.
Odoacre: Non sono fatto per quelle cose l. (ridacchia)
uomo: Che tipo di felicit cerchi?
Odoacre: Mah Non cho mai pensato. Ma una famiglia mi spaventa. Preferisco le mie amiche appese al muro.
uomo: Che cosa ti spaventa esattamente?
Odoacre: Dovermi occupare di qualcuno (pausa) Ma c qualcuno che vuole fare del male alla bambina? per questo che mi hai chiesto di proteggerla?
uomo: Non lo so. Non un problema mio.
Odoacre: di chi ?
uomo: tuo. solo tuo. Tocca a te decidere se accettare o lasciar perdere.
Odoacre resta in silenzio riflettendo.
Buio in scena.
Scena 13
met mattina e il bar affollato di avventori per la colazione. Luomo e Fulvio sono seduti al tavolo uno di fronte allaltro. Fulvio ha occhiali scuri e bastone bianco da non vedente. Luomo consulta con attenzione lagenda per qualche secondo, poi la chiude e si rivolge a Fulvio.
uomo: devi violentare una donna.
Fulvio: Come?
uomo: Per ottenere quello che mi hai chiesto devi violentare una donna.
Fulvio: Non farei mai una cosa del genere.
uomo: Daccordo.
Fulvio: Che vuol dire daccordo? Non puoi darmi una speranza e poi levarmela.
uomo: Non te la sto levando. ancora qui. Puoi accettare o non accettare. Dipende da te.
Fulvio: Chi sei tu?
uomo: Questo non ti riguarda.
Fulvio: Hai una voce cos gentile. Perch mi chiedi una cosa cos orribile? Non ha senso.
uomo: Non deve necessariamente averne.
Fulvio: Non puoi cambiarmi compito?
uomo: No.
Fulvio: Non violenter una donna. (pausa) Non sono io.
Fulvio si alza dal tavolo e utilizzando il bastone bianco per guidarsi esce dal bar.
Buio in scena.
Scena 14
sera e nel bar ci sono alcuni avventori, ma non numerosi. Azzurra nel bar, si avvicina al tavolo e si siede di fronte alluomo.
Azzurra: Ho trovato la coppia. Non sono proprio amici. Li conosco abbastanza bene. Abitano nel nostro palazzo. Io e mio marito ogni tanti ci usciamo. Credo che sar facile farli lasciare.
uomo: Facile? Perch? (prende appunti sullagenda)
Azzurra: Perch sono gi scoppiati, si vede. Sono spenti, noiosi. Molto educati tra di loro. Ma chiaro che non c pi passione.
uomo: Hai un piano? (alzando gli occhi mentre scrive)
Azzurra: Si. Lui si chiama Andrea, lavora da casa con il computer, vende polizze online. Io domani gli suono con la scusa che voglio cambiare assicurazione. Tanto la moglie insegna, non c mai la mattina.
uomo: E poi che pensi di fare?
Azzurra: Mi mostro disponibile, lo provoco un po. La sera, poi, gli mando qualche messaggio. Lo invito a casa e faccio in modo che la moglie ci scopra.
uomo: Che vi scopra?
Azzurra: Eh A letto. Non ho intenzione di andare fino in fondo, eh Tanto basta che lei ci scopra mentre lo stiamo per fare. No?
uomo: La cosa importante che uno dei due vada via di casa.
Azzurra: Ma si Sono sicura che lei lo mander via.
uomo: Non ti pesa questa cosa?
Azzurra: No. Te lho detto sono tristi. Penso di fargli un favore.
uomo: Un favore? (si china a scrivere sullagenda)
Buio in scena.
Scena 15
ancora sera e il bar affollato di avventori per laperitivo. Martina entra nel bar e va a passo veloce verso il tavolo, dove va a sedersi di fronte alluomo
Martina: (mentre si siede, eccitata) Ti devo raccontare una cosa.
uomo: Daccordo. (con condiscendenza)
Martina: Sono andata di nuovo a ballare con la mia amica (si guarda attorno con circospezione) Quella che voglio rapinare. La sto vedendo spesso, cos non sembrer strano quando le chieder di andare a dormire da lei.
uomo: Giusto.
Martina: Comunque, in discoteca ho conosciuto un ragazzo.
uomo: Un ragazzo?
Martina: Mi ha dato una pasticca, gratis. Troppo carino. Insomma alla fine gli ho dato il mio numero.
uomo: Che cosa centra questo col nostro accordo?
Martina: E un attimo! Se mi fai finire di parlare te lo dico. (pausa) Siamo usciti, due volte. Ma lui non solo bello, eh, sveglio. Spaccia acidi (sottovoce).
uomo: Ah!
Martina: Fa piccoli furti, cose cos, perch sempre nei casini coi soldi. Quindi ti volevo chiedere, posso farmi aiutare?
uomo: Il come lo decidi tu.
Martina: Va bene, allora glielo chiedo. No?
uomo: Dici che accetter?
Martina: Ma s, un colpo facile. Poi visto che a te non servono, i soldi li lascer a lui.
Buio in scena.
Scena 16
ancora sera, lorario di chiusura il bar quasi deserto. La barista Angela si avvicina al tavolo delluomo, che intento a compilare la sua agenda.
Angela: Vuoi un caff.
uomo: No, no grazie.
Angela rimane vicino al tavolo, come se attendesse qualcosa.
uomo: Devi dirmi qualcosa?
Angela: molto bello come ascolti le persone. Mha colpito. Con te sembrano aprirsi veramente. Quando vanno via sembra che Che siano trafitti.
uomo: Trafitti? una parola curiosa.
Angela: S lo . Non so perch mi venuta.
La barista Angela si allontana a passo lento dal tavolo.
Buio in scena.
Scena 17
mattino nel bar, ci sono avventori che consumano la colazione. Odoacre seduto al tavolo di fronte alluomo. Anche luomo ha appena fatto colazione, di fronte a lui ci sono una spremuta e un cappuccino, che ha spostato di lato per poter scrivere sullagenda, mentre Odoacre gli parla.
Odoacre: Mi sono fatto assumere dal bar che sta proprio di fronte al palazzo della bambina. Da l c una bella visuale.
uomo: Fai il barista?
Odoacre: Part-time. Mi danno una miseria eh... (ride)
uomo: E con il lavoro in officina come fai?
Odoacre: Mi sono organizzato. La mattina seguo la bambina fino a scuola e poi vado in officina. Quando Matilde esce da scuola, la seguo fino a casa e attacco al bar fino alle otto. E da l la tendo docchio.
uomo: Ti stai dando parecchio da fare.
Odoacre: Non crede che mi diverta. Ma cos, avr una ragazza.
uomo: Sei contento di avere un obiettivo?
Odoacre: Mi interessa il risultato a me. Pensi che avr bisogno di unarma?
uomo: Un arma? (con aria un po sorpresa)
Odoacre: Eh Hai detto che la devo proteggere da qualche malintenzionato.
uomo: Io non ho mai detto questo.
Odoacre: Tu non dici mai niente, eh Tu sei furbo!
uomo: Puoi fermarti quando vuoi. Eh
Odoacre: No (scuotendo la testa)
Buio in scena.
Scena 18
met mattina, ci sono alcuni avventori nel bar, ma non molti. Luomo seduto al tavolo sta finendo di mangiare qualcosa. Ettore entra nel bar esi avvicina con fare deciso al tavolo delluomo, andandosi a sedere. Si capisce che luomo non lo aspetta.
uomo: E tu che ci fai qui?
Ettore: scappato.
uomo: Chi?
Ettore: Il tizio che aveva rubato i soldi, quello che stavo cercando.
uomo: Ma hai ritrovato i soldi?
Ettore: Si quelli si.
uomo: quello che avevi chiesto.
Ettore: Volevo anche il ladro.
uomo: Tu hai chiesto i soldi.
Ettore: Credevo che trovando i soldi avrei trovato anche il ladro.
uomo: Non sei stato chiaro.
Ettore: Dimmi dove .
uomo: Non ne ho idea.
Ettore: Col cazzo! Tu lo sai dov.
uomo: No. Non lo so.
Ettore: Tu sai tutto.
uomo: Perch non ti calmi e mi dici come andata.
Ettore osserva luomo per qualche momento, poi inizia a parlare.
Ettore: Ieri notte io e un mio collega eravamo di pattuglia. C stata una soffiata. Siamo andati in questa specie di magazzino. Solo che lui ci ha sentiti arrivare e ha lasciato i soldi per terra ed scappato.
uomo: Perch mi stai mentendo?
Ettore: No. Non sto mentendo.
uomo: Chi il ladro?
Ettore osserva ancora luomo per qualche momento senza parlare.
uomo: Dimmi chi questo ladro?
Ettore: Senti basta con questi cazzo di giochetti. Dimmi dov e chiudiamola qui.
uomo: Ti ho gi detto che non ne ho idea.
Ettore ha uno scatto dira e colpisce un bicchiere sul tavolo, rovesciandolo sul pavimento.
Ettore: Io ho quasi ammazzato una persona per te! (un urlo soffocato, puntando lindice verso luomo)
uomo: Mettiamo le cose in chiaro. Tu hai quasi ammazzato una persona per te. Non per me.
Ettore: Che cosa vorresti tu? Che facessi qualche altra cazzata? Un altro dei tuoi patti di merda? Senti vaffanculo! Scrivilo. (indicando lagenda)
Ettore si alza di scatto, spostando rumorosamente la sedie ed esce rapidamente dal bar.
Buio in scena.
Scena 19
ancora mattina, ci sono alcuni avventori nel bar, ma non molti. Luomo seduto al tavolo e sta leggendo il giornale. Entra suor Chiara che si va a sedere al tavolo di fronte a lui.
uomo: Come va?
suor Chiara: Male.
uomo: Perch? (apre lagenda e prende la penna)
suor Chiara: Sono stata in dei locali notturni. Ma ho trovato una massa di ubriachi che mi voleva soltanto portare a letto.
uomo: Deve solo rimanere in cinta.
suor Chiara: No, cos non voglio. Se lo devo fare, voglio che almeno sia con una persona che mi piace.
uomo: Non serve al nostro accordo.
suor Chiara: Serve a me.
Luomo la guarda in silenzio e poi scrive unannotazione sullagenda.
suor Chiara: troppo difficile trovare un uomo.
uomo: Capisco.
suor Chiara: Capisce? Ma se davvero lei capisce, se veramente lei pu farmi sentire di nuovo Dio, perch non lo fa e basta?
uomo: Perch non posso.
suor Chiara: La prego!
uomo: Lei deve soltanto fare quello che le ho chiesto.
suor Chiara: Non pu costringermi!
uomo: Non la sto costringendo.
suor Chiara: Ho fatto un voto!
uomo: E allora mantienilo e resta senza Dio. (pausa) Oppure rompilo (pausa) E rimani in cinta, partorisci, dai il bambino in adozione, ritrova il tuo signore e torna alla tua vita da suora. Non lo saprebbe nessuno.
suor Chiara: Lo saprei io. E come ha detto lei il mio signore. (pausa) Lei ne ha uno?
uomo: Tutti ne abbiamo uno.
Suor Chiara guarda in silenzio luomo, poi si alza ed esce con passo lento dal locale.
Buio in scena.
Scena 20
sera nel bar, si percepisce che allesterno buio. Luomo seduto al tavolo e di fronte a lui c la signora Marcella. Luomo ha in mando lagenda e prende appunti.
Marcella: Ho finito la bomba.
uomo: Lha finita? (mentre scrive una nota in agenda)
Marcella: Si. E ieri lho portata al Verdemela.
uomo: Ma non lha fatta esplodere? (continuando a scrivere in agenda)
Marcella: Ma chi sono io per uccidere tanta gente, e solo perch rivoglio mio marito?
uomo: Pu sempre scegliere di non farlo.
Marcella: Si, ma poi anche mi sono detta: ma chi sono io per non farlo? C tanta gente che uccide, no? In un modo o nellaltro per ottenere quello che vuole. Allora Passer in quel bar, per il fine settimana.
La signora Marcella si alza ed esce dal bar.
Buio in scena.
Scena 21
ancora sera nel bar, ci sono alcuni avventori, ma non molti. Luomo seduto al tavolo e di fronte a lui c la Gigi.
Gigi: Qualcuno sta sorvegliando la bambina.
Gigi si versa un bicchiere dacqua, poi beve con aria un po tremante mentre luomo lo osserva in silenzio.
Gigi: Un uomo. Lho visto che le ronza intorno. il barista del chiosco di fronte al palazzo. Lo vedo a scuola, sotto casa, quando va a nuoto, ovunque. Dove c lei c anche lui.
uomo: Il barista?
Gigi: Si, lo so, sembra assurdo. Ma sono sicuro che cos. (pausa) Posso cambiare la bambina?
uomo: No!
Gigi: Si invece! (pausa) Devo salvare mio figlio, voglio unaltra bambina.
uomo: Quello che cominci lo devi portare a termine.
Gigi: Ma quel tizio si messo in mezzo.
uomo: Sono le regole del gioco.
Gigi: Forse sa qualcosa. Hai detto a qualcuno di me?
uomo: Non ho detto a nessuno di te.
Gigi: Sicuro?!
uomo: Smettila.
Gigi: Ho notato una cosa. Appena la bambina resta indietro o fa un capriccio qualsiasi i genitori alzano la voce e la picchiano anche.
uomo: La picchiano?
Gigi: A schiaffi proprio. E questo solo quello che si vede in mezzo alla gente. Chiss che fanno a casa.
uomo: Questo ti fa stare meglio?
Gigi: folle lo so.
Buio in scena.
Scena 22
mattino, il bar affollato di avventori per la colazione, anche luomo sta mangiando qualcosa. Odoacre entra nel bar e si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Odoacre: Lho incontrata.
uomo: Chi?
Odoacre: La ragazza del calendario.
uomo: Lhai incontrata?
Odoacre: Si! Questa mattina entrata in officina una macchina, con la gomma a terra. Si apre la portieraEd era lei, proprio lei, Amanda. Io zitto, ho cominciato a mettere la macchina sul ponte, lei ha visto il poster attaccato alla parete e ha detto: Ma quella una foto vecchia. Ma te ne porto una nuova!
uomo: Bene!
Odoacre: stata cordialissima. Mi ha trattato come se non fossi un meccanico. Questa una prova. perch sto facendo bene il mio compito. Vero?
uomo: probabile.
Odoacre: Non sei sicuro?
uomo: Non ho tutto sotto controllo.
Odoacre: Cio?
uomo: Cio le cose non dipendono da me.
Odoacre: Quindi tu Sei solo un tramite.
Luomo osserva Odoacre in silenzio senza rispondere.
Odoacre: E chi sta dallaltra parte non me lo dirai
Luomo continua ad osservar Odoacre in silenzio senza rispondere.
Buio in scena.
Scena 23
tarda mattina, nel bar ci sono alcuni avventori, ma non molti. Ettore che entra nel bar, ha un passo meno deciso e pi calmo del solito, si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Ettore: mio figlio.
uomo: tuo figlio?
Ettore: Si, luomo che sto cercando mio figlio. (pausa) Sono due anni che sta fuori di casa. Non mi parla. Mi manda solo queste provocazioni.
uomo: lui il rapinatore.
Ettore: Non un delinquente. Lo devo trovare subito prima che faccia qualche cazzata o che qualche collega magari gli spari.
uomo: Vuoi fare un nuovo accordo?
Ettore: Mhm (annuendo)
uomo: Mhm (annuendo)
Luomo prende lagenda e comincia a sfogliarla, cercando qualcosa. Lo trova e chiude lagenda di scatto.
uomo: Se vuoi ritrovare tuo figlio, devi insabbiare una denuncia di violenza fatta da una donna.
Ettore: Questa una gran bella stronzata!
uomo: In Commissariato raccogli la denuncia di una donna e poi la insabbi. La fai sparire.
Ettore: Questa una porcata. Direi che ho gi dato. No?
uomo: Nuova richiesta, nuovo accordo.
Ettore: Deve essere per forza una donna? Mhm?
uomo: Si.
Ettore: Perch chiedi cose cos orrente tu?
uomo: Perch c chi disposto a farle.
Buio in scena.
Scena 24
sera nel bar, si percepisce che fuori buio. Martina entrae va a passo veloce verso il tavolo, dove va a sedersi di fronte alluomo
Martina: (mentre si siede, eccitata) Avevo ragione!
uomo: Riguardo a?
Martina: Alex, il ragazzo che ti dicevo.
uomo: Il ragazzetto sveglio che spaccia acidi? (ironico)
Martina: Si. Gli ho chiesto di aiutami a rubare i gioielli e ha accettato.
uomo: E ti senti pi sicura ad avere un complice?
Martina: Certo! Quella casa piena di filippini, non posso farcela da sola. E comunque non un complice. Tu fai sembrare sempre tutto cos losco. Gli ho parlato del mio piano, di andare a dormire dalla mia amica e tutto il resto. Lo sai che ha detto?
uomo: No. Che ha detto?
Martina: Che un ottimo piano e che sono intelligente.
uomo: E sei felice perch ti ha detto che sei intelligente?
Martina: No, non solo per quello. Ti volevo dire una cosa privata.
uomo: Vai! (prende lagenda dal lato del tavolo)
Martina: Ma che prendi la penna. Ti ho detto che privata. (mentre gli ferma il braccio con la mano)
Luomo ripone lagenda a malincuore, con un sospiro.
Martina: Abbiamo fatto lamore. stato bellissimo. Bellissimo e disperato allo stesso tempo.
uomo: Perch disperato?
Martina: Dopo ha pianto. Mi ha tenuta stretta e ha pianto e io con lui. Vorrei che non mi lasciasse mai.
uomo: Se vuoi possiamo cambiare desiderio.
Martina: No, no. Tanto so che anche con la tua magia non funzionerebbe. Mi lasciano sempre. (pausa) Per sono sicura che se diventer pi bella riuscir a tenerlo.
Luomo fa un sorriso comprensivo. Marina sorride di rimando.
Martina: Adesso scusa. Mi sta aspettando.
Martina si alza dal tavolo e corre via con un passo spensierato e felice. Luomo resta al tavolo e prende un sorso di una bevanda.
Buio in scena.
Scena 25
ancora sera e il bar affollato di avventori per laperitivo. Fulvio sta entrando nel bar, cammina con il bastone bianco a fatica fra i tavoli e va a sedersi di fronte alluomo
Fulvio: Gli eschimesi hanno sette parole diverse per dire bianco. Lo sapevi?
uomo: No.
Fulvio: Io invece ho un solo colore. Anzi tecnicamente il nero non nemmeno un colore.
uomo: Hai deciso di accettare il nostro accordo?
Fulvio: Se lunico modo che ho per riacquistare la vista prover a farlo.
uomo: Pensi di non essere in grado?
Fulvio: Anche le cose pi semplici per me diventano un problema. E questa cosa che mi stai chiedendo, oltre a essere orribile, richiede anche un organizzazione molto precisa.
uomo: Hai gi scelto la donna?
Fulvio: No che non lho scelta. Ci ho pensato, enon pu essere una persona che conosco, ovviamente. Ma deve fidarsi di me. Non posso permettermi reazioni improvvise, almeno fino allultimo. difficile.
I due uomini restano qualche attimo in silenzio.
uomo: A che pensi?
Fulvio: Che faccia hai. Che espressione hai in questo momento? Posso toccarti il viso? (fa per allungare la mano)
uomo: No!
Fulvio: (ritraendo la mano) secondo me sei triste.
Buio in scena.
Scena 26
lorario di chiusura e il bar quasi deserto. La barista Angela si avvicina a passo lento al tavolo delluomo.
Angela: Come andata oggi?
uomo: Bene, grazie.
Angela: vuoi un altro caff?
uomo: Magari.
Angela: (ride e tira fuori una tazzina di caff che nascondeva dietro la schiena) Eccolo! Lo sapevo.
uomo: Grazie! (facendo anche lui una risatina compiaciuta)
Angela si siede al tavolo di fronte alluomo, che continua a scrivere sullagenda a testa bassa.
Angela: Perch non vai a scrivere a casa? Non hai nessuno che ti aspetta?
uomo: Ma a tutti i tuoi clienti fai tutte queste domande?
Angela: Tu mi incuriosisci.
uomo: E cosa ti incuriosisce esattamente?
Angela: Sembri stanco, stanchissimo, come se non dormissi da anni.
uomo: In effetti cos.
Angela: Vedi che sono brava ad inquadrare le persone.
Luomo annuisce lentamente.
Buio in scena.
Scena 27
giorno e il bar pieno, c molta gente e la barista impegnata dietro al bancone a servire le colazioni. Azzurra seduta al tavolo di fronte alluomo.
Azzurra: Sono andata da Andrea. Mi ha dato una mano con quella assicurazione, stato gentilissimo. Io mi sono fatta offrire un po di vino, ho fatto la carina e stava flirtando anche lui, ne sono sicura.
uomo: E poi?
Azzurra: E poi la sera gli ho scritto qualche messaggio e lui ha risposto. Era cauto ma intrigato, si vedeva.
uomo: Dimmi i dettagli. (allungala mano per prendere lagenda, la apre e inizia a scrivere)
Azzurra: Allora Io: Ma secondo te esiste unassicurazione sulla felicit?, faccina che ride; lui: Purtroppo no, faccina triste; io: E sullamore?; lui: troppo rischiosa. Perch vorresti assicurarti?; io: Nooo, con tante O, Mi piace rischiare, e poi ho messo il diavoletto. E dopo un po anche lui ha messo il diavoletto. A quel punto con tutti questi diavoletti gli ho chiesto se potevo tornare da lui per capire un po meglio questa faccenda dellassicurazione. E stavolta era chiaro che ero l con una scusa. Solo che appena ho provato a baciarlo si scansato.
uomo: E tu?
Azzurra: E io ho provato a insistere, a minimizzare la cosa, insomma, capita a tutti di concedersi una scappatella ogni tanto, no? Mai lavessi fatto, si irrigidito. Mi guardava come Gli facevo pena.
uomo: Ti ha detto cos?
Azzurra: No. Ha detto che sono ventanni che non guarda altra donna che non sia sua moglie; che felice; e ah..che non rovinerebbe la sua storia per nulla al mondo. Vabb che palle.
uomo: Sei arrabbiata?
Azzurra: E si, mi ha offesa. Poteva anche risparmiarsi di giudicarmi. No? Che comunque, dicendomi tutte quelle cazzate sulla coppia, di fatto mi ha giudicata.
uomo: Ma non esattamente quello che volevi tu? Un marito che amasse follemente la propria moglie.
Azzurra guarda luomo, con aria sconfortata, colpita da questa ultima osservazione.
Buio in scena.
Scena 28
Alla ancora mattina, ci sono alcuni avventori ma non molti. Suor Chiara seduta al tavolo di fronte alluomo.
suor Chiara: Ho conosciuto un uomo.
uomo: Pensavo che avessi rinunciato.
suor Chiara: Non posso rinunciare a Dio.
uomo: Raccontami.
suor Chiara: Ero a messa e cera questo ragazzo seduto in fondo. Lho notato perch stava pregando molto intensamente. Finita la messa mi sono seduta accanto a lui. Ovviamente non gli ho detto che sono una suora. Gli ho detto solo: Ciao. E lui mi ha detto che ho una bella voce. Ha detto che ho una voce pulita. E poi abbiamo parlato tanto e mi sono sentita completamente a mio agio.
uomo: Di cosa avete parlato?
suor Chiara: Di Dio. Strano no?
uomo: Pensi che lo rivedrai?
suor Chiara: Mi ha chiesto se volevo prendere un caff con lui.
uomo: E tu cosa hai risposto?
suor Chiara: Che non bevo caff, che mi rende nervosa. Lui ha riso e ha detto: Allora una centrifuga e mi ha invitato, domani sera, in un posto sotto casa sua.
uomo: Che posto?
suor Chiara: un bar vegano. Si chiama Verdemela. (luomo sussulta leggermente sentendo il nome del locale) Lo conosce?
uomo: Verdemela Si lho sentito.
suor Chiara: Io credo che sia la persona giusta.
uomo: Come fai a esserne sicura?
suor Chiara: Perch con lui non mi vergogno.
uomo: Ah no. E perch?
suor Chiara: cieco.
uomo: Cieco?
suor Chiara: Si.
Buio in scena.
Scena 29
tarda mattina nel bar, ci sono alcuni avventori ma non molti. Martina e Alex entrano assieme nel bar e vanno a sedersi assieme di fronte alluomo.
Martina: (sedendosi) Lui Alex, il ragazzo di cui ti parlavo.
Alex: (sedendosi anche lui) Martina dice che te realizzi i sogni della gente.
uomo: Diciamo che offro delle possibilit.
Alex: Cazzate non ti credo.
Martina: Prova chiedigli qualcosa. Pu farlo vero? (rivolgendosi alluomo)
Alex: E come so che non sei un truffatore?
Martina: Te lo dico io fidati.
Alex: Ok, ok. Dammi una prova.
uomo: Normalmente le persone vengono qui perch lo hanno scelto di loro spontanea volont.
Alex: Senti sono qui perch lho scelto io. Eh? Perch lo voglio io. Ma forza, dammi una prova.
uomo: Dimmi una cosa semplice che vorresti in questo momento.
Alex: I codici di sicurezza per craccare Amazon.
uomo: Ho detto una cosa semplice.
Alex: Vabb, dai. Dei fiori per Martina.
uomo: Mhm Si pu fare.
Luomo apre lagenda e la consulta. Trova quello che cercava e la chiude di scatto.
uomo: Aiuta dieci signore ad attraversare la strada.
Alex: Che cosa? (ridendo divertito)
Martina: Accetta una cosa semplice.
Alex: Ok, va bene. Proviamo.
Buio in scena.
Scena 30
sera nel bar,ci sono alcuni avventori ma non molti. La signora Marcella seduta al tavolo di fronte alluomo.
Marcella: Non riesco a credere che lei mi abbia spinta a fare una cosa cos atroce.
uomo: Io non spingo nessuno.
Marcella: No, no certo. Lei non costringe nessuno. Ma a volte sa non vero che siamo liberi di scegliere. Perch il fatto di avere unopportunit Ehh ci pu spingere in una direzione sbagliata. C qualcosa di di terribile in ognuno di noi. E chi non costretto a scoprirlo molto fortunato. Io sono vecchia e cero quasi arrivata. E invece il mio demone si fatto vivo proprio allultimo. E comunque per domani sera in quel bar. Si tenga pronto a ridarmi mio marito.
Buio in scena.
Scena 31
ancora sera e il bar affollato di avventori per la cena. Odoacre entra dalla porta e si va a sedere al tavolo delluomo che sta mangiando.
Odoacre: Stavo tenendo docchio la bambina, mentre lavoravo al bar. A un certo punto sceso il padre in cortile, lha presa per mano e si sono avviati verso la loro automobile. Io ho visto un tizio che li spiava da unauto.
uomo: Chi te lo dice che stava spiando?
Odoacre: un po che lho notato. Ma l per l non ero sicuro, ma ho avuto una brutta sensazione. Allora ho mollato tutto e mi sono avviato verso la bambina.
uomo: Aspetta. (prendendo lagenda) Che tipo di sensazione?
Odoacre: Beh... Un presentimento. Questo tipo stava in unauto molto pulita. Aveva anche dietro ladesivo Bambino a bordo, hai presente? Per era strano, nervoso, parcheggiato storto. Sembrava fuori posto. Fuori posto.
uomo: Vai avanti.
Odoacre: Ho continuato ad andare verso la bambina. Intanto il tizio ha messo in modo ed partito sgommando.
uomo: Verso la bambina?
Odoacre: Si! Allora io mi sono messo a correre come un pazzo. Lho raggiunta e lho spinta via fuori dalla strada. Il tizio con la Golf mi ha sfiorato e mi ha mancato per un pelo ed scappato. (pausa) Qualcuno la vuole uccidere vero?
uomo: Cos sembra.
Odoacre: Ma tu lo sapevi?
Luomo non risponde e continua a mangiare.
Odoacre batte il pugno sul tavolo in segno di rabbia.
Odoacre: Me lo devi dire!
uomo: S Qualcuno vuole ucciderla.
Odoacre: E quanto avr finito il mio tempo? Ma come far la bambina? Manca solo una settimana.
uomo: Avrai quello che hai chiesto.
Odoacre: E Matilde?
uomo: Continuer a vivere la sua vita.
Odoacre: Aspetta Continuer ad essere in pericolo.
uomo: Siamo tutti in pericolo la fuori.
Odoacre resta basito e non risponde a questa ultima affermazione.
Buio in scena.
Scena 32
sera tarda, il bar quasi deserto. Luomo sta bevendo qualcosa. Entra Ettore che va a sedersi al tavolo di fronte alluomo.
Ettore: Io non la posso fare una cosa cos.
uomo: Perch?
Ettore: Perch complicata. Gi complicato far sparire una denuncia normale. Figuriamoci una per violenza.
uomo: solo questo il problema?
Ettore: Senti io non ho notizie di mio figlio. Magari fa qualche cazzata. Perch non mi dai una mano? Eh?
uomo: Ma perch se n andato?
Ettore: A volte ritornavo dal lavoro stanco. Nervosi, diciamo intemperante. Ogni cazzata che ho fatto, ogni sbaglio li ho riversati su mio figlio. Ma adesso voglio rimediare. O troppo tardi?
uomo: Non tardi, credo.
Ettore annuisce, rassicurato.
Buio in scena.
Scena 33
tarda sera tarda, lorario di chiusura e il bar completamente deserto. La barista Angela si avvicina a passo lento al tavolo delluomo.
Angela: Ciao.
uomo: Ciao.
Angela: Come andata oggi?
uomo: Bene, grazie.
Angela: Mmh.. Hai un attimo per parlare?
uomo: Per parlare?
Angela: Mmh.. (con tono affermativo, annuendo)
uomo: Di solito le persone vengono da me per chiedermi qualcosa.
Angela: Beh Io voglio solo parlare. Lo trovi cos assurdo?
uomo: No. che la gente mi chiede cose pi complicate.
Angela: La gente, la gente, la gente. diversa da me la gente.
uomo: Mi volevi parlare?
Angela: Piacere, mi chiamo Angela. (tendendo la mano)
Luomo le stringe la mano.
uomo: Piacere Angela.
Angela: Eh Tu il tuo nome non me lo dici.
uomo: No Non cos importante.
Angela: Di solito gli uomini amano parlare di s stessi.
uomo: A me interessano pi gli altri.
Angela: E che ci trovi negli altri?
uomo: Di tutto.
Angela: Cose belle o cose brutte?
uomo: Cose inaspettate.
Angela sorride e scuote un po la testa.
Buio in scena.
Scena 34
mattina, il bar affollato per la colazione. Gigi entra nel bar e cammina verso il tavolo barcollando, sembra in stato confusionale. Va a sedersi di fronte alluomo.
uomo: Cosa successo?
Gigi: Ho fatto un casino. (pausa) Non mi sbagliavo su quelluomo.
uomo: Su chi?
Gigi: Il barista.
uomo: Raccontami.
Gigi: Mi stanno cercando. La polizia Sicuramente qualcuno avr visto la targa
uomo: Stai calmo. Raccontami come andata.
Gigi: Ero nella mia macchina, la guardavo dal finestrino. Avevo la gola secca, male alla pancia, stavo quasi per abbandonare. Per poi mi sono detto: se non lo faccio, ogni volta che torner a casa la stanza di mio figlio sar vuota, ogni giorno vuota. E allora, cazzo, ho spinto lacceleratore e ho puntato dritto verso di lei. (pausa) E lei mha guardato. (pausa) La bambina si voltata e mi ha guardato negli occhi. (pausa) Allora quel tizio spuntato fuori dal nulla, lha spinta via e io lho mancata per pochi centimetri. E sono scappato. Poi Ho abbandonato la macchina nel parcheggio di un centro commerciale e sono tornato a casa a piedi. Ho detto a mia moglie che me lavevano rubata. (pausa) Non questo il padre che voglio diventare!
Luomo abbassa la testa sullagenda dove annota con cura. Gigi si alza di scatto ed esce dal bar a passo deciso. Luomo chiude di scatto lagenda.
Buio in scena.
Scena 35
giorno, il bar affollato per il pranzo. Fulvio seduto al tavolo di fronte alluomo.
uomo: Perch lhai cercata in chiesa?
Fulvio: Cero andato per pensare. Per stare un po da solo. lei che si avvicinata a me. stata molto gentile e disponibile. Allora ho pensato che forse con una cos, una che crede, ecco sar pi facile farla fidare di me. (pausa) una cosa orrenda. Vero?
Luomo scrolla le spalle senza dire nulla.
Fulvio: molto magra. Questo importante.
uomo: Perch?
Fulvio: Perch non potr difendersi.
uomo: Come fai a sapere che magra?
Fulvio: Non lho toccata. Le ho toccato il viso le spalle. minuta.
uomo: E lei si lasciata toccare?
Fulvio: molto timida ma le ho spiegato che lunico modo che ho per vedere una persona e me lha lasciato fare. Ieri sera ci siamo visti in un bar sotto casa mia e abbiamo bevuto una cosa.
uomo: Come era? A suo agio?
Fulvio: Sono gi uscito con altre ragazze vedenti, so cosa succede. Si fidano. (pausa) Chiunque si fida di un cieco. (pausa) Un cieco non pu farti del male, Cristo.
uomo: Prossimo passo?
Fulvio: Ci rivedremo domani, allo stesso bar. Ma prima voglio parlarci e basta. Non voglio invitarla subito a casa. Ho pausa che possa rifiutare.
uomo: Come farai a violentarla?
Fulvio: Io non voglio violentare nessuno.
uomo: Rinuncia. Puoi farlo.
Fulvio non dice nulla, si alza e camminando con il bastone bianco esce dal bar.
Buio in scena.
Scena 36
pomeriggio nel bar. Entra la signora Marcella, che si va a sedere con fare concitato al tavolo, di fronte alluomo.
Marcella: Lho fatto! Lho fatto, lho fatto. Ho messo la bomba in quel bar!
uomo: Signora Marcella (con fare imbarazzato)
Marcella: Mio marito ora star bene. Vero? LAlzheimer scomparso? Giusto? Allora potr ritornare a casa, con me. Non cos?
uomo: Signora Marcella
Marcella: S?
uomo: Lei non ha fatto esplodere la bomba.
Marcella: S che lho fatto!
uomo: No non lha fatto.
Marcella: Lho fatto (si arresta come paralizzata dallo sguardo delluomo)
uomo: Altrimenti non sarebbe qui a parlarmi di suo marito e dellAlzheimer.
Marcella: (mettendosi a piangere) Mi dispiace
uomo: Pu decidere di lasciar perdere se vuole.
Marcella: Si? Si, si Lascer perdere. Si (annuendo profondamente)
Dopo qualche istante di riflessione la signora Marcella tende la mano alluomo che gliela stringe con calore.
uomo: stato un piacere.
La signora Marcella si alza con grande tristezza e si incammina mestamente alluscita con passo lento.
Buio in scena.
Scena 37
sera nel bar, si percepisce che fuori buio e ci sono alcuni avventori ai tavoli. Al tavolo sono seduto Martina e Alex di fronte alluomo.
Alex: Come cazzo hai fatto? (con aria irridente)
uomo: Non lho fatto io, lo hai fatto tu.
Alex: Si va bene, io ho preso le vecchiette e gli ho fatto attraversare la strada. Ora per te mi dici come cazzo hai fatto!
uomo: Hai portato a termine il tuo compito e in cambio hai ottenuto quello che hai chiesto.
Alex: No, non ci credo. Lhai organizzata.
uomo: Non crederci Se non vi dispiace, per, io avrei da lavorare. (facendo per congedare i due)
Alex: Va bene. Ok. Ti credo. E voglio chiederti una cosa anchio. Voglio fare un patto. Posso?
uomo: Che cosa vuoi?
Alex: Voglio che mio padre mi lasci stare.
uomo: Che cosa vuol dire?
Martina: Che suo padre uno stronzo.
Alex: un pezzo di merda che ha rovinato la vita a me e a mia madre. E io non lo perdoner mai (pausa) Ma lui mi cerca. Mi perseguita. Usa i suoi trucchetti da poliziotto del cazzo con me per trovarmi. E io voglio che sparisca per sempre dalla mia vita. (pausa) Per sempre!
uomo: Sei sicuro?
Alex: Si
uomo: Si pu fare.
Luomo consulta lagenda, trova quello che cerca e poi la chiude di scatto.
uomo: Devi aiutare Martina.
Alex guarda luomo e poi Martina con aria interrogativa.
uomo: Aiuta Martina a rubare centomila euro e cinque centesimi ed entrambi avrete quello che avete chiesto.
Alex e Martina ridono compiaciuti e sollevati.
Alex: Tutto qui?
Luomo fa un gesto di scrollare le spalle guardando lagenda (come a dire: sta scritto qui).
Alex e Martina si alzano e vanno via felici.
Buio in scena.
Scena 38
ancora sera nel bar e ci sono alcuni avventori. Azzurra seduta al tavolo di fronte alluomo.
Azzurra: Mi ha dato uno schiaffo.
uomo: Come mai?
Azzurra: Ieri sono tornata da lui e questa volta sono stata pi aggressiva.
uomo: E lui ti ha dato uno schiaffo
Azzurra: Gli sono saltata addosso.
uomo: Ah
Azzurra: Non so che mi ha preso... Una specie diDi furia. Mi spogliavo e cercavo di baciarlo. (pausa) E lui mi ha dato uno schiaffo.
uomo: E tu cosa hai fatto?
Azzurra: E gli ho dato uno schiaffo anchio, con tutta la forza che avevo. Ero incazzata nera. (pausa) E poi sono scappata.
uomo: Perch eri cos arrabbiata?
Azzurra: Perch vorrei che anche mio marito fosse cos.
Buio in scena.
Scena 39
ancora sera nel bar e ci sono solo alcuni avventori. Odoacre seduto al tavolo di fronte alluomo.
Odoacre: Oggi in officina tornata Amanda. Si fermata a chiacchierare con me cinque minuti. Mi ha portato una foto nuove e mi ha detto: Le altre falle sparire! Gelosa. Capito? gelosa di me! (pausa) Quando se n andata ho guardato dietro la foto, cera il numero di telefono. (pausa) Porca puttana oh Mi pare che funziona molto bene!
uomo: Ti stai avvicinando allobiettivo. Mancano tre giorni no?
Odoacre: Si ma c un tizio che vuole ammazzare la bambina. Non che la posso abbandonare e fare finta di niente.
uomo: Dillo ai genitori Chiama la polizia
Odoacre: Ma che gli dico? (pausa) Non mi crederanno mai. E lo sai benissimo. (pausa) No Devo fare per conto mio. (pausa) Mi devo procurare unarma. La proteggo io bene, bene, bene, bene.
Luomo osserva Odoacre in silenzio
Buio in scena.
Scena 40
ancora sera nel bar, ci sono numerosi avventori per laperitivo, c musica bossa nova di sottofondo. Luomo solo al tavolo e scrive sullagenda. Entra Ettore con passo svelto che si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Ettore: C stata una complicazione. (pausa) La pistola cazzo.
uomo: Cosa?
Ettore: Mhanno rubato la pistola di ordinanza.
Luomo sorride con condiscendenza e si mette a scrivere nellagenda.
Ettore: Levati sto sorrisetto che ti spacco la faccia. (pausa) Lavrei dovuta mettere in cassaforte. Invece, come un coglione, lho tenuta sul comodino.(pausa) E adesso sono nei casini veri!
Luomo chiude lagenda scrollando le spalle.
Ettore: Centri tu con questa storia?
uomo: Perch pensi questo?
Ettore: Perch sono abituato a farmi le domande. E ancora non riesco a capire tu chi cazzo sei.
Buio in scena.
Scena 41
tarda sera tarda, lorario di chiusura e il bar completamente deserto. Luomo scolo al tavolo e scrive sullagenda. La barista Angela si avvicina a passo lento al tavolo delluomo con un bicchiere di vino in mano e si va a sedere di fronte a lui.
Angela: Ne vuoi un po? (avvicinandogli il calice)
Luomo alza gli occhi un attimo dallagenda, guarda Angela in silenzio, poi torna a scrivere senza dire nulla.
Angela: Alla tua! (alzando il calice) (pausa) Allora ce lhai una donna?
Luomo continua a non rispondere e a scrivere in agenda.
Angela: Vabb.. Te lo dico io. Tu sei sposato, separato da tre o quattro anni, senza figli, con una scottatura che non guarisce. Mhm? (interrogativa)
Luomo continua a non rispondere e a scrivere in agenda.
Angela: Vabb.. Visto che non parli facciamo un gioco. Uno di quelli che facevo quando ero ragazzina. Il gioco del silenzio. Lo conosci? Perde chi ride prima.
Luomo smette finalmente di scrivere, alza la tesa e i due si guardano a lungo. Angela sorridente, lui con unespressione esausta.
Lentamente il sorriso di lei si raggela e la sua espressione si muta in tristezza e inquietudine. Dun tratto Angela si alza dal tavolo e scappa via, spaventata e turbata.
Luomo resta solo a fissare il vuoto.
Buio in scena.
Scena 42
mattina e il bar e pieno di avventori per la colazione. Martina e Alex sono seduti al tavolo di fronte alluomo, che sta facendo anche lui colazione, con spremuta, cappuccino e cornetto.
Alex ha un involto che mostra sotto al tavolo di nascosto alluomo, facendogli vedere che dentro ha una pistola.
uomo: A quanto pare fate sul serio.
Martina: Labbiamo rubata a suo padre.
uomo: Lavete?
Martina: Io facevo da palo, mentre lui entrato dalla finestra. stato fichissimo.
uomo: Per ora suo padre passer dei guai.
Alex: Fatti suoi Comunque per domani sera.
Martina: La mia amica parte con i genitori.
Alex: Martina stata brava. riuscita anche a fare una copia delle chiavi di casa.
Martina: Andr tutto liscio.
Alex: E domani avremo i soldi. (pausa) E io non vedr mai pi mio padre. Corretto?
uomo: Corretto.
Martina: E io diventer pi bella.
Luomo finisce di bere la spremuta guardandoli con un certo scetticismo.
Buio in scena.
Scena 43
ancora mattina e nel bar ci sono numerosi avventori. Entra Gigi che si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Gigi: stata rapita. Qualcuno ha rapito la bambina.
uomo: Cosa? Come rapita?
Gigi: Scomparsa! Da un giorno allaltro (mostra un giornale alluomo)
Luomo esamina larticolo di giornale in silenzio.
Gigi: Tu centri qualcosa con questa storia?
uomo: No
Gigi: No? E io penso di s.
uomo: Ti ho detto di no.
Gigi: Tu mi chiedi di uccidere una bambina e mentre ci provo, prima qualcuno si mette a proteggerla e poi la bambina sparisce. Strano no? Tu centri qualcosa!
uomo: Cosa cambierebbe?
Gigi: Tutto!
uomo: Dimmi come ti senti in questo momento.
Gigi: Lascia perdere i tuoi giochetti di merda! Tu stai giocando con la vita di mio figlio! E io ti ho chiesto di non illudermi.
uomo: Qualcuno sta proteggendo quella bambina.
Gigi: Ma perch?
uomo: Un uomo venuto da me e ha fatto una richiesta. Ho aperto lagenda e dentro cera scritto di proteggere quella bambina.
Gigi: Ma perch proprio la mia?
uomo: Non lo so. Cera scritto cos.
Gigi: Ah s? Cera scritto sullagenda?
uomo: Si.
Gigi: Bene! E vediamo!
Gigi fa per afferrare lagenda. Luomo lo blocca mettendo la mano sulla sua.
uomo: Lascia!
Gigi: Mhai ingannato!
uomo: Lasciala.
I due si fronteggiano con lo sguardo per qualche secondo. Poi Gigi ritrae la mano e luomo ripone lagenda.
Gigi: Ma perch mi hai messo contro quel tizio?
uomo: Non te lho messo contro. Lui non sa niente di te.
Gigi: Tu mi hai affidato un compito che io non posso portare a termine.
uomo: Io non affido incarichi impossibili a nessuno. Pu solo complicarsi. Tutto qui.
Gigi: Io vado alla polizia.
uomo: No, non lo farai.
Gigi si tiene la testa fra le mani pensieroso per qualche secondo.
Gigi: No. Non lo far
Gigi si alza ed esce dal bar.
Da un altro tavolo del bar si alza Azzurra. Era stata ad aspettare che i due finissero e ora che luomo libero si siede di fronte a lui.
uomo: Sei in anticipo.
Azzurra: Ha funzionato!
uomo: i dettagli.
Azzurra: Ieri sono tornata da Andrea, per scusarmi dello schiaffo. Dopo cinque minuti di convenevoli gli ho chiesto se potevo andare in bagno. Invece mi sono infilata nella sua camera. Ho messo un paio di mutandine sotto al letto, qualche capello sul cuscino della moglie. Ho pensato anche al profumo. Cos..una spruzzatina qua la. E niente e bastato questo!
uomo: bastato questo per cosa?
Azzurra: Ieri stavo cenando con mio marito quanto lo chiama Andrea. Saranno stati al telefono unora. Poi lui torna in cucina, provato. La moglie di Andrea lo ha cacciato di casa perch pensa che lui la tradisca.
uomo: E tu che gli hai detto?
Azzurra: Che era vero! E che ne sai tu? E io gli ho detto: Lo so, perch lha tradita con me.
uomo: E perch gli hai detto cos? Non vero.
Azzurra: Perch volevo farlo soffrire!
uomo: E ti piaciuto?
Azzurra: stato incredibile! Invece di arrabbiarsi si messo a piangere. Ha cominciato a dire che era stata tutta colpa sua. Che stato lui ad allontanarsi per primo da me, che aveva rovinato tutto. Era disperato. (pausa) E poi abbiamo fatto lamore come non lo facevamo da tempo.
uomo: Bene! Hai ottenuto quello che volevi.
Azzurra annuisce commossa.
uomo: Direi che possiamo salutarci qua.
Luomo tende la mano ad Azzurra e lei gliela stringe. Poi si alza ed esce dal bar a passo deciso.
Luomo rimasto solo brucia un foglietto in un posacenere.
Buio in scena.
Scena 44
pomeriggio e nel bar ci sono alcuni avventori, ma numerosi. Suor Chiara seduta al tavolo di fronte alluomo e mangia un gelato.
suor Chiara: Ci vediamo tutti i pomeriggi in quel bar.
uomo: Perch sempre l?
suor Chiara: Dice che quel posto ha un buon odore. Dice che anche io ho un buon odore.
uomo: un buon inizio.
suor Chiara: Ieri sera abbiamo fatto tardi. Molto tardi..o molto presto.
uomo: Avete
suor Chiara: No. No, no no. Abbiamo solo parlato. Non mi va di accelerare i tempi. Poi lui allantica. timido, gentile. Io vorrei che fosse lui a fare il primo passo.
uomo: Stai sentendo di nuovo Dio?
suor Chiara: No. Devo prima rimanere in cinta. Il nostro patto prevede questo. Giusto?
uomo: Si, si che ti vedo cos contenta.
suor Chiara: Perch potrei risentire Dio anche senza ?
uomo: Certo! Esistono molte soluzioni allo stesso problema. Io ne offro una delle tante.
suor Chiara: Lei crede in Dio?
uomo: Io credo nei dettagli.
Buio in scena.
Scena 45
sera e fuori buio, nel bar ci sono alcuni avventori, ma non numerosi. Entra nel bar Odoacre che si va a sedere di fronte alluomo.
Odoacre: Ho rapito la bambina.
uomo: Ho letto. Perch?
Odoacre: Per proteggerla.
uomo: Non c bisogno. Hai ottenuto quello che volevi. Hai portato a termine il tuo compito. Ora puoi avere Amanda.
Odoacre: Non posso fregarmene. una bambina.
uomo: Ma ti rendi conto delle conseguenze? La staranno cercando tutti.
Odoacre: Lo so. Mi sono organizzato bene.
uomo: E come?
Odoacre: Non ti voglio dire dove sta.
uomo: sola in questo momento?
Odoacre: Si. al sicuro. Lho chiusa dentro.
uomo: Ti ha visto? Ti ha riconosciuto?
Odoacre: No. Con lei porto sempre una maschera. (pausa) Faccio bene no?
uomo: Perch lhai rapita?
Odoacre: Voglio essere un eroe. Un eroe! Cos potr avere ci che voglio e non dovr chiedere niente a gente come te.
Buio in scena.
Scena 46
ancora sera e nel bar ci sono alcuni avventori. Luomo seduto al tavolo da solo sche scrive allagenda. Entra nel bar Fulvio che avanza lentamente con il bastone bianco e si va a sedere al tavolo delluomo di fronte a lui.
Fulvio: Sono pronto. La inviter a cena.
uomo: Cosa farai esattamente?
Fulvio: Ho studiato tutto nei dettagli. La inviter a casa; una volta entrata la spinger in bagno. un ambiente piccolo, funzioner.
uomo: Perch non lo hai fatto prima?
Fulvio: Te lho detto. Avevo paura che avrebbe rifiutato. Adesso sono sicuro che accetter.
uomo: Come fai ad esserne cos sicuro?
Fulvio: Credo (pausa) di piacerle. (pausa) Le donne di solito scappano da me. Non subito, dopo un po, con mille scuse. Tanto il motivo sempre lo stesso.
uomo: Tu la vorresti una ragazza non vedente se riacquistassi la vista?
Fulvio rimane in silenzio qualche secondo, poi prende il bastone bianco per alzarsi e andarsene.
Fulvio: Tu non hai piet! (alzandosi)
uomo: Spesso neanche voi.
Buio in scena.
Scena 47
tarda sera, il bar in chiusura e non c nessuno, la gran parte dei tavoli ha gi le sedie messe sopra al piano. Luomo seduto al tavolo e si addormentato. Entra Ettore, con passo malcerto e va a sedersi di fronte alluomo.
uomo: Che succede?
Ettore: Mio figlio ha cercato di fare una rapina.
uomo: Tu che ne sai?
Ettore: Lho riconosciuto dalle telecamere di sorveglianza. Erano in due avevano il volto coperto, ma io lho riconosciuto lo stesso. Caveva la mia pistola in mano, cazzo.
uomo: Lhanno preso?
Ettore: No. riuscito a scappare. Ma io lo devo aiutare.
uomo: Finisci il tuo compito e lo riavrai.
Ettore: Ma cos, non lo capisci che non c tempo? Che fuori controllo, che potrebbe finire male, non lo capisci?
uomo: Potrebbe. Tu finisci il tuo compito.
Ettore: Tu non servi a un cazzo. Cos a me non mi servi a un cazzo.
Luomo guarda ettore per qualche istante senza dire nulla. Quindi Ettore si alza di scatto rumorosamente e va via.
Buio in scena.
Scena 48
mattino e il bar affollato di avventori per la colazione. Luomo al tavolo con davanti a s una spremuta e un cornetto. Entra la signora Marcella e si siede davanti alluomo.
Marcella: Mio marito mi ha parlato.
uomo: Sta meglio?
Marcella: No. Ma non lui veramente. Lho sognato e mi guardava e mi diceva: Tienimi con te, non mi lasciare, non mi lasciare andare. Ed era triste, sa. Tristissimo.
uomo: Mi dispiace.
Marcella: Allora io metter la bomba. E lo far veramente.
uomo: Pensavo volesse rinunciare.
Marcella: Beh.. Ho cambiato idea. Posso farlo? Posso ancora far guarire mio marito?
uomo: Si.
Marcella: A volte qualcuno deve morire. No? Perch si ottenga quello che si vuole. Succede da sempre. No?
uomo: Si. cos.
Buio in scena.
Scena 49
ancora mattino e nel bar vi sono diversi avventori. Entra Gigi a passo veloce che si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Gigi: Arrivo ora dallospedale.
uomo: E?
Gigi: Mio figlio sta molto meglio. (pausa) Gli ho raccontato una fiaba e lui non si addormentato fino alla fine. E quando lho preso in braccio mi sembrato gi pi Pi pesante. (pausa) Forse perch ho quasi trovato la bambina.
uomo: Raccontami.
Gigi: Ho scoperto chi lha rapita.
uomo: E chi sarebbe?
Gigi: Il tizio che laveva salvata, il barista del chiosco.
uomo: Mh E come hai fatto?
Gigi: Lho seguito fino a casa sua. Poi quando uscito sono entrato dal retro dellofficina. Ho frugato nella spazzatura. E cera uno scontrino di un negozio di giocattoli. La data era la stessa del giorno in cui hanno rapito la bambina. lui!
uomo: Potrebbe.
Gigi: lui! Ed quello che hai mandato per proteggerla.
Luomo annuisce.
Gigi: Hai mentito! Hai detto che non davi mai dei compiti impossibili. Ma per uno di noi due questo compito impossibile.
uomo: Non doveva esserlo. Quelluomo doveva smettere di proteggere la bambina una settimana fa.
Gigi: Senti Visto che hai fatto questo casino, adesso mi dici dove la nasconde.
uomo: Non lo so.
Gigi: Mi hai mentito. Almeno aiutami.
uomo: molto cauto. Non me lha voluto dire.
Luomo smette di mangiare e prende lagenda.
uomo: Come ti sei sentito quando sei entrato in casa sua?
Gigi: Mi sono sentito Mi sono sentito forte.
uomo: Forte?
Gigi: Ho combattuto per raggiungere un obiettivo. Ho fatto una scelta. In vita mia ho sempre fatto tutte le cose in automatico. Ragioneria, posto in banca, la famiglia. Era sempre la cosa giusta da fare. Ma non ho mai sentito di scegliere. Scegliere qualcosa davvero.
uomo: E com scegliere?
Gigi: Grandioso, cazzo!
Buio in scena.
Scena 50
pomeriggio, nel bar ci sono alcuni avventori, non molti. Fulvio seduto al tavolo, di fronte alluomo.
Fulvio: Lho fatto. (pausa) Lho invitata a cena domani sera.
uomo: Ha accettato? (mettendosi a scrivere nellagenda)
Fulvio: Si. Era felice. Ha detto che sta bene con me. E lassurdo che anche io sto bene con lei. Quando non penso a quello che devo fare. Ho capito che voglio innamorami di nuovo. Non voglio pi avere paura che una donna si stanchi di me. Che stia con me per compassione. Voglio vedere di nuovo. Quindi lo far. Lo far domani sera.
uomo: Cosa pensi di lei?
Fulvio: Che non sar lei.
uomo: Non sar lei cosa?
Fulvio: La donna che amer. Sar la prossima.
Buio in scena.
Scena 51
ancora pomeriggio e nel bar ci sono alcuni avventori. Entra Azzurra con dei pesanti occhiali scuri che si va a sedere di fronte alluomo.
Azzurra: Io non lo voglio pi!
uomo: Non capisco.
Azzurra: Io non voglio pi mio marito.
uomo: Come non lo vuoi? Hai distrutto una coppia per averlo.
Azzurra: Lo so.
uomo: Perch hai cambiato idea?
Azzurra: Perch ho barato. Ora ha gli occhi pieni di amore ma Non mi scaldano. E poi con il tempo torner ad essere come prima. Si annoier, mi tradir. fatto cos, la gente non cambia.
uomo: Se credi davvero che la gente non cambi perch sei venuta da me?
Azzurra: Perch lho capito dopo. Lho capito guardando Andrea, il suo sguardo, lamore per la sua donna. Lui mio marito sono fatti di una materia diversa. qualcosa di troppo profondo per provare a giocarci. Adesso io lo so e non lo voglio pi. (pausa) Sta diventando violento.
uomo: Come violento?
Azzurra si toglie gli occhiali e mostra i segni sul volto delle percosse subite. Luomo osserva in silenzio.
Azzurra: Ieri mi ha picchiata. impazzito. Pensa che continui a tradirlo con il vicino. (pausa) Dice che senza di me non pu vivere. Ma questo non vivere.
Buio in scena.
Scena 52
sera e nel bar ci sono alcuni avventori. Entra Alex a passo molto veloce e si va a sedere di fronte alluomo.
Alex: successo un casino.
uomo: Dov Martina?
Alex: ferita. Niente di grave ma ferita.
uomo: Che cosa successo?
Alex: Te lho detto! Un casino! (pausa) Quel cazzo di cane si messo ad abbaiare e i filippini si sono svegliati e hanno chiamato il vigilante che ci ha beccato. Noi abbiamo cercato di scappare, ma quello stronzo ha sparato un colpo che ha preso Martina al braccio.
Nel bar entrano due poliziotti. Alex si irrigidisce immediatamente.
uomo: Tranquillo, non sono qui per te.
Alex: E che ne sai?
uomo: Lo so. Continua. Non ti voltare.
Alex: Cristo
uomo: Continua.
Alex: Senti, io voglio che Martina rinunci alla sua richiesta.
uomo: Parlane con lei.
Alex: Non ne vuole sentir parlare. Dice che deve essere pi bella, che lo fa per me. Io ho cercato di dirle che a me non me ne frega un cazzo, che per me lei stupenda cos come . Ma non mi d retta. convinta che io la lascer. E sta gi organizzando unaltra rapina. (pausa) Tu devi annullare laccordo!
uomo: Non dipende da me.
Alex: Cazzo! Certo che dipende da te! (alzando la voce)
uomo: Abbassa la voce.
Alex: Fermala. Tu puoi.
uomo: Non posso farlo.
Alex: Ti prego! Ti prego. Io non voglio perderla.
uomo: quello che vuoi veramente?
Alex: Si!
uomo: Ti propongo un accordo. (prende lagenda e la apre)
Alex: Un altro? Quello..quello che abbiamo fatto con mio padre?
uomo: Lo annulliamo. Un accordo alla volta.
Alex: Ok.
Luomo continua a sfogliare lagenda, poi trova quello che cercava e la chiude di scatto.
uomo: Devi vedere tuo padre.
Alex: Che cosa?
uomo: E dirgli che gli vuoi bene.
Alex: Te sei completamente matto. Io una cosa del genere non la far mai!
uomo: E allora non farlo.
Alex: Senti, fammi fare unaltra cosa. Qualunque altra cosa!
uomo: O questo o niente.
Alex: Ok. Ok. Va bene lo faccio.
Alex resta a fissare luomo per diverso tempo.
Buio in scena.
Scena 53
lorario di chiusura, non c nessuno nel bar a parte luomo e la gran parte dei tavoli ha gi le sedie poggiate sul piano per le pulizie. La cameriere Angela mette una musica armeggiando con un jukebox (Sunnydi Bobby Hebb) e si mette a pulire. Luomo la guarda, poi le parla.
uomo: Angela, perch sei cos sola?
Angela: Tu perch lo sei?
uomo: Ho le mie ragioni (stringendo o le spalle)
Angela: Immagino diverse da quelle degli altri.
uomo: Immagini bene. (pausa) Tocca a te.
Angela: Aspetto lamore, da tanto tempo.
uomo: una confidenza che non fai spesso. Vero?
Angela: Non ho nessuno a cui farla.
uomo: Ed sempre stato cos?
Angela lo guarda e per un po resta in silenzio.
Angela: Fino a ieri la mia vita era piena di pioggia poi tu mi hai sorriso e le mie sofferenze sono sparite. (pausa) Questa canzone dice cos.
uomo: Ah
Angela: Ti dispiace se alzo il volume?
uomo: No. Fa pure.
Angela va al jukebox e alza il volume. Quindi continua a pulire e a canticchiare, mentre luomo la guarda.
Buio in scena.
Scena 54
mattino. Il bar pieno di avventori per la colazione. Entra Odoacre e si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
uomo: Hai laria stanca.
Odoacre: Non ho dormito.
uomo: Come sta la bambina.
Odoacre: Sta l. (pausa) Senti non posso restare tanto.
uomo: Ci sono problemi?
Odoacre: Problemi? un cazzo di casino!
Luomo prende lagenda e la apre.
Odoacre: Ieri sono dovuto passare da casa e cera quel tizio, quello che vuole ammazzare la bambina, appostato in macchina davanti allofficina, che mi aspettava. Sono rimasto l nascosto, finch a mollato e se n andato. E allora lho seguito io.
uomo: Lhai seguito?
Odoacre: Si certo! Ora lo so dove abita quel bastardo pedofilo! (pausa) Lo devo uccidere.
uomo: Lo devi uccidere?
Odoacre: Si certo! Lo devo uccidere, altrimenti uccide la bambina. (pausa) A meno che
uomo: A meno che?
Odoacre: A meno che non facciamo un nuovo accordo.
Luomo chiude lagenda e la ripone.
uomo: Cosa vorresti?
Odoacre: Salvare la bambina.
uomo: Non si pu. Non posso dare a nessuno un compito impossibile.
Odoacre: Perch impossibile?
uomo: Se fosse possibile per te salvarla, sarebbe impossibile per lui ucciderla.
Odoacre: Cosa? Quindi sei tu che hai ordinato a quel tizio di ucciderla?
Luomo non risponde e osserva Odoacre.
Odoacre: Ma che razza di bastardo sei?! Ma fammi capire, ma tu da che parte stai?
uomo: (dopo qualche momento di silenzio) Da questa. (indicando il suo lato del tavolo)
Odoacre: Mah E quindi non mi lasci altra scelta.
uomo: Hai molte altre scelte possibili invece,
Odoacre: Si Ma la mia scelta questa: ammazzer il tizio che hai mandato ad uccidere la bambina. (pausa) Io vinco, tu perdi!
Buio in scena.
Scena 55
ancora mattino, nel bar ci sono numerosi avventori. Entra Fulvio che procede concitato con il bastone bianco e si va a sedere al tavolo di fronte alluomo.
Fulvio: Perch non successo niente?
uomo: Sei sicuro di averlo fatto?
Fulvio: Certo che sono sicuro.
uomo: Che cosa hai fatto esattamente?
Fulvio: Quello che dovevo fare. Lho portata in bagno, ho chiuso a chiave, lho buttata per terra, lho violentata. Lei piangeva, mi urlava, mi supplicava di smettere e io non ho smesso.
uomo: Stai mentendo. Non quello che successo.
Fulvio: E invece s.
uomo: Tu non lhai violentata.
Fulvio: Ma si! (d un violento pugno sul tavolo, poi si calma e rimane in silenzio basito)
uomo: Se lo avessi fatto ora saresti qui a guardarmi negli occhi.
Fulvio: (dopo una pausa di silenzio) Dammi unaltra possibilit.
uomo: Era questa la tua possibilit.
Fulvio: Ti prego. (pausa) Voglio vedere.
uomo: Non dipende da me.
Fulvio resta in silenzio schiacciato da questa affermazione delluomo.
Buio in scena.
Scena 56
ancora mattino, nel bar ci sono numerosi avventori. Entra Gigi con passo deciso che va a sedersi rapido di fronte alluomo. Ha delle escoriazioni al collo.
uomo: Che hai fatto l? (indicando il collo di Gigi)
Gigi: Quelluomo, quello che aveva rapito la bambina, ha cercato di uccidermi.
uomo: Quando?
Gigi: Ieri notte. entrato dentro casa mia.
uomo: Cosa successo?
Gigi: Lho accoltellato.
Entra nel bar Alex, che si avvicina a passo rapido al tavolo.
Alex: Ti devo parlare.
uomo: Sono impegnato.
Alex: urgente.
uomo: Devi aspettare.
Alex: Ti dico che urgente.
uomo: Ti dico che devi aspettare.
Alex si allontana dal tavolo e va a sedersi al bancone per aspettare.
uomo: Che vuol dire lhai accoltellato? Dai continua.
Gigi: Aveva un coltello. Mi saltato addosso e abbiamo lottato. Poi sono riuscito a togliergli il coltello dalle mani e glielho Glielho ficcato nello stomaco. svenuto, mia moglie si svegliata, abbiamo chiamato la polizia, lambulanza. Prima per gli ho frugato dentro le tasche e aveva un mazzo di chiavi. E.. nel portafogli aveva anche il biglietto di unagenzia immobiliare. Ho chiamato.
uomo: E?
Gigi: So dove la bambina.
uomo: Che farai ora?
Gigi: Quello che devo fare!
Gigi si alza dal tavolo ed esce. Alex prende rapidamente il suo posto.
Alex: Martina impazzita. Mha rubato la pistola perch vuole rapinare un negozio. Doveva rinunciare! Te lo ricordi questo? Era questo il patto!
uomo: Evidentemente non hai fatto quello che dovevi fare.
Alex: Ma certo che lho fatto e non sai quanto cazzo m costato.
uomo: I dettagli.
Alex: I dettagli Ho visto mio padre, cho parlato e gli ho detto che gli voglio bene, tanto.
uomo: Non basta andare l a dire ti voglio bene e poi andarsene via. Non funziona cos.
Alex: No?
uomo: No. Non funziona cos. Devi sentirlo.
Alex: Te questo non me lo avevi detto.
uomo: Era implicito nella richiesta.
Alex: E come cazzo faccio io eh? Io non gli voglio bene.
uomo: Trova il modo di volergliene.
Alex resta a pensare per qualche istante.
Alex: Tuo padre ti riempiva di botte ogni sera solamente perch finiva la bottiglia?
Luomo resta in silenzio.
Alex: Allora non puoi capire.
uomo: E pensare che tra tutte le cose che poteva chiedermi lo sai cosa voleva?
Alex: Mio padre stato qui da te?
uomo: Lo sai cosa?
Alex: No, non lo so che cosa. E non me ne frega un cazzo. Non lo voglio sapere.
Alex si alza di scatto ed esce fuori dal bar.
Buio in scena.
Scena 57
sera, si percepisce che fuori buio. Nel bar ci sono numerosi avventori per laperitivo. Suor Chiara seduta al tavolo di fronte alluomo.
Chiara: io e Fulvio abbiamo fatto lamore. (pausa) stato bellissimo. (pausa) Allinizio lui era distaccato, confuso, sembrava preda di s stesso. Era agitato. Sbatteva ovunque. (pausa) Io gli ho detto che doveva stare tranquillo. Capito? Io glielho detto. Gli ho preso le mani e gli ho detto che andava tutto bene, che ero felice di essere l con lui.
uomo: Eri davvero felice di farlo?
Chiara: Ero felice di farlo con lui.
uomo: Il nostro accordo prevedeva che tu sentissi di nuovo Dio. Allora? cos? Lo senti?
Chiara: S. Lo sento anche adesso.
uomo: E che dice?
Chiara: Che presto avr un bambino.
Luomo smette di scrivere nellagenda e la chiude.
uomo: Hai detto al ragazzo che diventer padre.
Chiara: No.
uomo: Perch?
Chiara: una sensazione strana. come se dovessi andare avanti da sola.
uomo: Quindi non glielo dirai?
Chiara: No.
uomo: Bene. Noi qui abbiamo finito.
Chiara: Le posso fare una domanda?
uomo: Si, ma non quella che stai pensando. Non potrei risponderti.
Chiara: Grazie!
Chiara si alza ed esce dal bar.
Buio in scena.
Scena 58
ancora sera, nel bar ci sono solo pochi avventori. Ettore seduto di fronte alluomo.
Ettore: Mi ha chiamato mio figlio, siamo usciti. Me lha chiesto lui. Siamo andati a mangiare una pizza. Ha parlato poco. A un certo punto, cos, si alzato, di punto in bianco ha detto: Ti voglio bene.
uomo: Continua.
Ettore: Mentiva.Mentiva, non era sincero. Non mi ha guardato nemmeno negli occhi.
uomo: Perch avrebbe dovuto mentirti?
Ettore: Ma perch voleva qualcosa in cambio. (pausa) figlio di un bugiardo. Che cosa pretendo.
uomo: tornato. Hai avuto quello che hai chiesto.
Ettore: No, non tornato. E poi comunque ho avuto quello che mi merito. (pausa) Sai quella denuncia, quella che ho insabbiato. Era una donna giovane. Diceva che il marito aveva cominciato a picchiarla, che era gelosissimo. Era spaventata. Aveva il dubbio che lei lo tradisse con il vicino di casa. Piangeva, era terrorizzata. Aveva un occhio nero e i lividi su un braccio. E lo sei che ho fatto? Ho aperto il cassetto sbagliato e ho fatto scivolare la sua vita dentro a quello dei furti di motorini. (pausa) Hai capito che merda? Ieri lhanno trovata morta. Fratture multiple al cranio, da percosse. (pausa) Sono stato un pessimo marito, poi pessimo padre e la verit che sono anche un pessimo poliziotto. Niente di buono da me. Voglio parlare con i miei superiori, mi voglio costituire.
uomo: davvero quello che vuoi?
Ettore: Si. quello che voglio, si. Devo ripartire da qualcosa. per farlo stavolta non ho bisogno di te.
Ettore tende la mano alluomo, che gliela stringe.
Buio in scena.
Scena 59
ancora sera, il bar quasi deserto. Entra Gigi, con passo lento e va a sedersi al tavolo di fronte alluomo.
Gigi: Ho trovato la bambina. (pausa mentre si siede) Era in un monolocale orribile, sporca, in mezzo a bambole e pacchi di biscotti. Mi ha guardato e mi fissava. Non diceva nulla. Mi fissava, sperava che fossi andato l per salvarla e invece non ero andato l per salvarla. E mentre camminavo verso di lei con questo straccio per soffocarla (mostra uno straccio che tiene nella mano), ho pensato a mio figlio.
uomo: E?
Gigi: Lho presa in braccio e lho portata via. Ho chiamato la polizia e ho detto che lavevo trovata.
uomo: E tuo figlio?
Gigi: Subito dopo sono andato in ospedale. Pensavo: mi metter accanto a lui e morir mentre lo tengo tra le braccia. Ma Mi hanno detto che il cancro era sparito. Non in remissione. Sparito! Ieri stesso. Miracolo
uomo: Sono contento per te Luigi.
Gigi: Ma io non ho fatto quello che dovevo.
uomo: Non ti ho detto che sarebbe morto se non lo avessi fatto.
Gigi: Ho quasi ammazzato una bambina perch me lo hai chiesto tu.
uomo: Lo hai fatto per te. Ricordatelo sempre.
Gigi: Sei un mostro.
uomo: Diciamo che do da mangiare ai mostri.
Ettore getta sul tavolo lo straccio ed esce a passo lento.
Luomo d lentamente fuoco a un foglietto di carta dentro un portacenere.
Buio in scena.
Scena 60
mattino, nel bar ci sono alcuni avventori. Davanti alluomo sono seduti Martina e Alex. Luomo sbuccia una mela.
uomo: Quindi, altre rapine in vista?
Martina: No. Basta rapine. (si volta verso Alex che le sorride raggiante)
uomo: Rinunci al tuo compito?
Martina: Mh.. (annuendo)
Alex: Abbiamo deciso di andare a vivere insieme.
uomo: Ottima idea. Direi che qui abbiamo finito allora.
Martina: Grazie! (si alza, d un bacio alluomo) E non faccia troppi danni con le sue magie.
Martina e Alex si scambiano un cenno di intesa a voler dire che lui rimane ancora qualche minuto. Martina esce dal bar.
Alex: Ieri ho rivisto mio padre. in stato di fermo, lo sapeva?
Luomo scuote la testa.
Alex: Lho visto al parlatorio del carcere. Si costituito. Dice che una donna morta perch lui ha fatto male il suo lavoro. (pausa) Mi ha fatto pena.
uomo: Pena?
Alex: Pena Per la prima volta in vita mia. Lho sempre e solamente odiato, ma ieri era solo un disperato. Non era neppure mio padre. Era solamente un uomo che Un uomo solo che ha sbagliato tutto. E adesso gli rimango solo io. Giusto?
uomo: probabile, s.
Alex: Al carnefice resta solo la vittima. Sa non glielho detto che gli voglio bene, ma credo che labbia sentito. per questo che Martina ha cambiato idea. Vero?
uomo: Pu darsi.
Luomo taglia una fetta di mela e la addenta. Alex sorride e si alza, uscendo dal bar.
Buio in scena.
Scena 61
ancora mattino, nel bar ci sono alcuni avventori. La signora Marcella sta seduta davanti alluomo.
Marcella: Ho deciso: non metter pi la bomba in quel bar.
uomo: Ah no?
Marcella: No. La metter qui. Questa sera.
La signora Marcella poggia sul tavolo una grossa borsa di cuoio.
Marcella: Ecco! Sente? Sente? Tic-tac, tic-tac, tic-tac. Come nei film E questo (Marcella estrae un radiocomando con un grosso pulsante rosso) Serve per farla esplodere. Vede? Basta schiacciare questo pulsante. (sorride soddisfatta)
Luomo si guarda attorno, quasi a cercare di valutare quante vittime farebbe una esplosione in quel momento.
Marcella: Eh Non mi dica che ora si preoccupa per quelle persone? Eh? (pausa) Sa ci ho pensato tanto e mi sono detta: se devo uccidere tanti innocenti, allora, almeno uccido un colpevole. No? (pausa) Ma poi mi sono detta: ma quando mio marito sar guarito, torner a casa, lucido, seduto sulla poltrona, davanti a me, come lo guarder negli occhi? Che cosa gli dir? Lui sar di nuovo lui. Ma io? Io non sar pi io. Io sar come lei. E lei mi fa orrore.
La signora Marcella si alza e fa per andarsene, poi si volta indietro un attimo.
Marcella: Ah.. Questa la porto via io. (prende la borsa con la bomba) Ha visto mai che le venga la voglia di farla usare a qualcun altro.
La signora Marcella lancia un ultimo sguardo alluomo e poi si avvia verso luscita a passo lento ma sicuro.
Buio in scena.
Scena 62
sera tardi. orario di chiusura, nel bar non c pi nessuno e le sedie sono sul piano dei tavoli. Luomo sta seduto a un tavolo con la testa appoggiata su un braccio, sembra addormentato. Sembra distrutto. La barista angela si avvicina a passo lento, per non disturbarlo e si va a sedere al suo tavolo. Luomo si sveglia di soprassalto.
Angela: Ciao.
uomo: Scusa. Ultimamente non dormo molto bene.
Angela: Finalmente mi dici una cosa privata. Dai, dimmene unaltra. Non hai anche tu un sogno, un desiderio? Prova a raccontarmelo?
uomo: Vorrei smettere di fare quello che faccio. Vorrei non dovere pi sentire i mali del mondo.
Angela: Si pu fare.
Angela prende lagenda alluomo, la apre dinanzi a s inizia a scrivere qualcosa.
FINE
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