Mai stata sul cammello?

Stampa questo copione

MAI STATA SUL CAMMELLO

MAI STATA SUL CAMMELLO?

di ALDO NICOLAJ

Commedia in due tempi

PERSONAGGI:

OLGA

ELSA

IRIS

LA SCENA:

Ampio soggiorno pieno di mobili di un certo tono. Quadri e specchi alle pareti, divani, poltrone, tavoli, televisore, giradischi, ecc. Pu anche esserci una finestra. Dietro un tramezzo una cucina praticabile, visibile al pubblico quando si apre la porta che la separa dal salone. Da un lato si intravede una piccola anticamera dove c' la porta d'ingresso, dall'altro lato la porta che d nella zona notte.

primo tempo

La scena vuota. Si sente aprire la porta dall'esterno e poi chiuderla sbattendola. Elsa, che ha superato la cinquantina ma che porta con disinvoltura la sua et, piacevole, elegante, molto curata entra in scena.

ELSA ( affannata, ansante. Si guarda attorno con angoscia chiamando con voce sempre pi concitata) Mamma?!? Mamma?!? Dove sei, mammina? Rispondi... Mamma, ti prego rispondi... (cerca la madre nel soggiorno, poi in cucina, guarda da ogni parte poi, continuando a chiamare, sparisce nella zona notte. Si sente il rumore di porte che si aprono e che si chiudono sbattendo insieme a quello dei suoi passi concitati sui tacchetti. La sua voce si fa sempre pi disperata e si incrina anche di pianto) Mamma? ! ? Mamma, dove sei?... Mamma... mamma... mamma(ritorna in scena, si lascia andare su una poltrona scoppiando in singhiozzi)

OLGA (vivacissima, sulla novantina viene fuori da dietro il piccolissimo spazio in cui s'era nascosta dietro una poltrona) Cuc!

ELSA (sobbalza trasecolata)

OLGA Eccomi qui. Ciao... ciao... ciao... ciao... (manda schioccanti baci all'indirizzo della figlia) Se non venivo fuori, non mi avresti trovata, (ride soddisfatta e tirando fuori le stampelle nascoste sotto un divano) Allora, eh? (si avvicina alla figlia) Ho vinto io... ho vinto io!

ELSA (non ha il coraggio di alzarsi, ancora sotto lo choc) Mamma... perch? Mi hai messo addosso una paura...

OLGA Pensavi fossi morta? (ride soddisfatta)

ELSA (esasperata e dura) Tu non muori. Fai crepare me.

OLGA Non devi. Altrimenti chi si occupa di me?!?

ELSA (non risponde e va al bar prende una bottiglia e un bicchiere. Siede in poltrona e si versa da bere)

OLGA E per tua madre? Niente? (va a prendere un bicchiere anche lei e si versa da bere... Dolcissima) Sei in collera con me, Elsina?

ELSA Non ho fatto che telefonarti. Perch non rispondevi? (beve d'un sorso)

OLGA (alza le spalle) Non mi andava.

ELSA Cerca di capire, mamma. So che non esci. Cosa potevo pensare? Che ti fosse successa una disgrazia! (Olga ride e fa le corna) Mettiti nei miei panni, mamma. Quando sono fuori l'unico modo per sapere se stai bene telefonarti. Se non rispondi, logico che pensi al peggio. Guidando come una matta, sono corsa a casa e...

OLGA Dov'eri? In ufficio?

ELSA S.

OLGA Bugiarda! Non vero. In ufficio, oggi, non ci sei andata. Non negare. Lo so. Lo so. Lo so.

ELSA Non devo rendere conto a te di quello che faccio, mamma. Se ho altro da fare e... (realizza) Ecco perch non hai risposto al telefono. Per spaventarmi. Per punirmi. Per farmi tornare a casa col cuore in gola.

OLGA Non c' motivo di spaventarti. Sto bene, come vedi.

ELSA Hai pi di novant'anni, mamma...

OLGA E con questo? Le statistiche dicono che la percentuale delle persone che muoiono a novant'anni bassissima.

ELSA Perch ci arrivano in poche.

OLGA (con un giuoco mimico, abituale tra di loro, indica la borsa di Elsa, posata sul tavolo. Elsa apre la borsa e fa vedere che vuota) Nemmeno un dolcino?

ELSA Con lo spavento che mi hai fatto prendere, altro che pensare ai dolci. (Olga si versata ancora da bere e beve d'un fiato) Non bere cos; ti fa male. Lo dice anche il medico...

OLGA Un medico sempre malato che mi cura con le supposte. (e fa per versarsi ancora da bere)

ELSA (le prende di mano la bottiglia e va a riporla) Ma come devo fare con te?!? E poi non vorresti che andassi in collera...

OLGA (infantile) Sono una biricchina?

ELSA No, sei sciagurata.

OLGA Un mio innamorato diceva sempre che ero biricchina. Un bel giovanotto biondo con gli occhi blu. E con certe spalle... Dio, che fisico aveva... Lo sentivo arrivare dall'odore... (annusa l'aria)... Come i cani. Si chiamava... si chiamava... Alberto no... Aldo nemmeno... Un nome che cominciava con A... Adriano non si chiamava... Adolfo meno che mai...

ELSA Potremmo vivere cos bene insieme, mamma. Non ci manca nulla. Sto con te tutto il tempo libero...

OLGA Lo so, Elsina, hai ragione. Tutti i giorni ti faccio andare in collera. Non so nemmeno perch. Eppure ci vogliamo bene...

ELSA Io te ne voglio. Tu... non so...

OLGA ... tu mi trascuri. Stamattina non mi hai nemmeno aiutata a pettinarmi. Guarda, guarda come sono in disordine i miei capelli... (si toglie di tasca un pettine e glielo d)

ELSA (si alza e comincia a pettinarla amorosamente} Sei egoista, troppo. Pensi soltanto a te stessa. Non posso sacrificarti completamente la mia vita. Faccio anche troppo. Tu sei testarda; capricciosa e sempre imprevedibile. Qualche volta penso persino che tu sia cattiva...

OLGA Tu che mi tiri i capelli sei cattiva...

ELSA Non puoi trattarmi come una ragazzina, ho una certa et e ho diritto di fare quello che mi pare. No ne posso pi dei tuoi capricci, smettila di tormentarmi e lasciami tranquilla.

OLGA (lamentosa) Mi lasci sempre sola...

ELSA (ha finito di pettinarla) Ho anche il mio lavoro. Lo so che la tua non una vita piacevole e continuo a dirti che staresti meglio in un pensionato in compagnia di altre signore della tua et, ma non vuoi...

OLGA Bella compagnie! Delle vecchie!

ELSA Non vorrai che ti metta in collegio con le ragazzine?!?

OLGA Le suore sono cattive, severe. Ti puniscono, ti mettono in castigo, ti fanno dire il rosario... Suor Giuseppina mi faceva sempre inginocchiare sui gusci di noci, dopo che le noci se le era mangiate lei.

ELSA Ci sono ottimi pensionati laici con personale specializzato...

OLGA Non ci vado. Voglio stare qui. Questa casa mia. Di mia propriet. E mi mantengo coi soldi miei. Non peso su di te. Ho la mia rendita e un capitale ben investito.

ELSA Se vuoi stare qui, ti devi calmare, capito? Invece ogni giorno me ne combini una. La settimana scorsa hai persino chiamato la polizia ed ho trovato una pantera sotto casa e la casa piena di poliziotti...

OLGA ... bei ragazzi che mi hanno tenuto compagnia...

ELSA Un mese fa hai chiamato i pompieri...

OLGA E con questo? Svolgono un servizio pubblico, sono a disposizione di chi ha bisogno. Si pagano le tasse anche per questo. Su, Elsina, non essere in collera, altrimenti ti vengono le rughe... Invece sei ancora cos carina... (la fa sedere accanto a lei e le accarezza i capelli) Che bei capelli, hai! Fini... cos fini... sembrano di seta. Nessuno direbbe che sono tinti. (Elsa si alza di scatto e va nel reparto notte) Io li ho grigi, tu bianchi, (ride) Alla tua et io ero ancora uno splendore... Certo che lo ero...

ELSA (sulla porta infilandosi una vestaglia) La ragazza alla pari non l'hai voluta...

OLGA Alla pari... alla pari... Pari a chi? A me no di certo, (imitando una persona che non sa l'italiano) Puosso far potteto fraitte... Meglio Iris, allora. Sa la lingua. La capisco.

ELSA Iris non pu stare tutto il tempo qui.

OLGA Nessuno viene pi a trovarmi. Nemmeno le mie amiche...

ELSA Sono morte, mamma.

OLGA Cos giovani?

ELSA Avevano la tua et.

OLGA Giorgina aveva due anni di meno. E non si fa nemmeno pi vedere il prete che mi portava i santini...

ELSA morto investito da un camioncino...

OLGA Voleva preparare a una buona morte me ed morto lui. (ride) Meglio cos. Requiescat in pace, amen, (pausa) Mi prendeva per il ganascino, mi infilava la mano sotto la gonna... mi dava pizzicotti e pacche sul sedere...

ELSA II prete?

OLGA II prete?!? Il biondino. Anselmo... Angelo... Arturo, chiss come diavolo si chiamava. Sar morto anche lui. Un giorno venuto a salutarmi ed partito. Per chiss dove. Gli piaceva viaggiare a quel bandito...

ELSA Anch'io voglio viaggiare quando smetto di lavorare.

OLGA Sei gi cos vecchia? Vai gi in pensione?...

ELSA (non raccoglie) sempre stato il mio sogno viaggiare. E lo far. Trover qualcuno che si occupi di te e via... l'America... l'Asia... l'Africa soprattutto...

OLGA Perch l'Africa? Per via dei negri?

ELSA Mi piace il caldo, il sole... Voglio vedere il deserto... andare sul cammello... Non ci sono mai stata.

OLGA Mai stata sul cammello?

ELSA No. E ci andr. Il primo viaggio che far sar in Africa.

OLGA Ormai non c' pi gusto. Viaggiano tutti.

ELSA Tu il mondo lo hai visto, io no.

OLGA Una volta non era come adesso. Si viaggiava su grandi navi... si era serviti e riveriti... ci si divertiva... C'erano feste... musiche... gli ufficiali... (si rivolge in un giuoco che tra di loro dev'essere abituale) Quando passeremo l'Equatore, capitano? (Elsa esita a rispondere. Piano) Su, rispondi...

ELSA (entrando nel giuoco) Domani, verso mezzanotte.

OLGA E ci sar un ballo? Elegante con cotillons, premi e fuochi d'artificio?

ELSA Lei vincer il primo premio perch la signora pi bella e pi elegante. Lo champagne scorrer a fiumi...

OLGA Baller anche con lei, capitano?

ELSA Sempre ai suoi ordini, signora.

OLGA Vorrei averla sempre vicino, capitano. Quando sono sola mi viene la malinconia. Invece lei mi da sicurezza. Se la nave affondasse lei mi salverebbe?

ELSA Questa nave non affonda, finch ci sono io, signora.

OLGA Lei bravo. Come mai cos giovane gi capitano?

ELSA Per i miei meriti, (si mette sull'attenti) Mi scusi, ma ora la nave ha bisogno del suo capitano... (va nella zona notte) ?

OLGA (presa dai ricordi) come. mi piaceva stare sul ponte, al chiaro di luna, gli occhi al cielo a cercare la croce del sud... Dai saloni arrivava la musica... (modula una canzone) II mare... il mare In aeroplano... velivoli, prima li chiamavano velivoli... che senso ha viaggiare? Due giorni in America... tre giorni in Cina... un giorno in Scandinavia che gusto c'? E, poi, gli aerei cadono... (prende un oggetto lo alza come per farlo volare e lo lascia cadere di scatto)Disastro aereo. Morti tutti.Nessun superstite.

ELSA (rientra massaggiandosi con una crema il viso) Mi domando perch non me ne sia andata per il mondo anch'io...

OLGA ... per non lasciarmi sola.

ELSA Mi sono accorta un giorno, all'improvviso, che la parte migliore della mia vita se n'era andata.

OLGA Rassegnati, fai come me.

ELSA E dire che ero carina...

OLGA Io ero pi bella. Tu hai preso da tuo padre. Hai anche i baffi come lui.

ELSA (istintivamente s tocca sotto il naso) Non vero.

OLGA Te li radi. Col rasoio. Ti ho vista. Sei vecchia anche tu, ormai.

ELSA E me lo dici tu che hai novant'anni?

OLGA Dopo i cinquanta si vecchi, Elsina.

ELSA Oggi non pi come ai tuoi tempi.

OLGA (cambia tono) Hai ancora delle speranze Elsina? Magari un grande amore...

ELSA Pourquoi pas?

OLGA Brava, dillo in francese. Hai ragione, finch c' vita c' speranza.

ELSA Se per Io meno mi fossi sposata...

OLGA (con improvvisa cattiveria) Nessuno ti ha voluta.

ELSA Non vero ne ho avute, di occasioni. Vittorio, per esempio... te lo ricordi? Occhi grigi... denti candidi... Mi avrebbe sposata ad occhi chiusi...

OLGA ... ma li ha aperti.

ELSA Ed Andrea? Con quel fisico... Era di una simpatia... Insisteva per sposarmi...

OLGA ... per la dote.

ELSA Non ho mai avuto dote.

OLGA Per questo non ti ha sposata.

ELSA Ed Enrico? Mi avrebbe portato in Africa...

OLGA Saresti morta di malaria o morsicata da un serpente. E cos'avrebbe fatto tua madre in Africa senza di te?

ELSA Mi voleva bene. Ed era colto, intelligente...

OLGA Io sono stata felice solo con uomini stupidi.

ELSA Pap era intelligente.

OLGA Appunto.

ELSA (dopo un silenzio) Devo farmi un controllo medico... Sono depressa... gi di tono. Qualche volta ho dei giramenti di testa. Dev'essere la pressione. O troppo alta... o troppo bassa... Mi devo fare un check-up.

OLGA Cosa diavolo ti vuoi fare?

ELSA Un check-up. Le analisi. La settimana ventura prendo l'appuntamento.

OLGA Con chi?

ELSA ... col medico.

OLGA Perch? Sei malata?

ELSA Te l'ho detto, non mi sento in forma.

OLGA Per star bene una donna dovrebbe fare l'amore almeno una volta al giorno. Se avessi la tua et...

ELSA Non disperare, (cerca di fare la spiritosa come la madre) Anche oggi una vecchia signora stata violentata nel suo appartamento.

OLGA Fortune che non capitano a tutte, (reazione di Elsa) Sarebbe una nuova esperienza, Elsina. Sono sempre stata consenziente. Tu no?

ELSA (ride) Anch'io.

IRIS ( una ragazza senza et, infantile ma con una sua scaltrezza. entrata con le chiavi di casa) Mi scusino. Mia cognata mi ha detto di aver visto passare la signorina molto angosciata...

ELSA ... la mamma non rispondeva al telefono... il vostro era occupato... Non sapevo cosa pensare...

IRIS Ero io al telefono. Ho parlato fino a poco fa con Luciana. Di Astrid. Ma lo sa cosa le ancora successo? Da non crederci. Gliene capitano di tutte. Era disperata perch le era arrivata la notizia che Ron era morto in un incidente ed invece non era vero. Era stata quella strega di Marga a farle arrivare la notizia. Capisce a che punto di perfidia? Stavo appunto raccontandolo a Luciana, che non aveva visto l'ultima puntata, (ad Olga) Ma perch, signora Olga, non rispondeva al telefono?

OLGA per il terrore che fossi tu e mi raccontassi di Astrid... (esce dalla stanza)

IRIS Cos' successo?

ELSA Mi ha cercata in ufficio e, saputo che non c'ero, ha trovato la maniera per farmi tornare pi presto a casa.

IRIS A una certa et, si diventa possessivi. Anche il nonno di Astrid le fa fare una vita d'inferno. Ron sarebbe dell'idea di metterlo in un pensionato, ma Astrid non vuole. Ha un cuore tenero come il suo, signorina Elsa.

ELSA Avrei dovuto decidermi prima. Ora mi fa pena. Con l'et che ha...

IRIS Ha un fisico di ferro. Quando si rotta il femore, pensavamo che non si sarebbe ripresa, invece... si abituata alle stampelle come ci fosse nata... Ha fatto la polmonite e non ne ha avuto conseguenze. Quando avete mangiato quel precotto avariato, lei signorina, rimasta in clinica due settimane e sua madre, dopo una lavanda gastrica, stava meglio di prima. Ringraziando il cielo sta bene, per le rende difficile la vita.

ELSA Un pensionato risolverebbe, ma portarla via da questa casa dove ha tutti i suoi ricordi...

IRIS E, poi, sua madre.

ELSA Sempre sola, sempre in casa, con qualcuno deve pure prendersela. Non la giustifico ma, in fondo, la capisco. Era abituata a un'altra vita... viaggi... feste... inviti. E, poi, quando si vive insieme a un'altra persona, vengono sempre fuori contrasti.

IRIS Lo dicevano anche ieri in tiv, nella vita a due ci sono sempre dei conflitti. E, poi... lei deve considerarsi fortunata, alla sua et, avere ancora la mamma.

ELSA Quando lo dico, mi guardano a bocca aperta. Come fossi centenaria.

IRIS Gli anni che ha, non li dimostra proprio.

ELSA ... e nemmeno mia madre. Ha una voglia di vivere che le invidio. Sempre di buonumore, allegra, sorridente... Non pensa che a ridere e a scherzare, (e scoppia a piangere)

IRIS Signorina, cosa le prende? Piange?

ELSA ... niente. Un momento di malinconia.

IRIS Qualche dispiacere?

ELSA Di dispiaceri, ce ne sono sempre.

IRIS Non ci pensi. Lei sta vivendo un momento cos bello... una vera love-story. Di che cosa si preoccupa? Quel signore cos innamorato di lei...

ELSA ... vero. Il nostro un grande amore. Sembriamo fatti l'uno per l'altra. Siamo quello che si dice una coppia L'altra sera eravamo in un baretto a prendere un cappuccino, lui mi guardava con tenerezza e a me sembrava di essere... non so dove... al Waldorf Astoria... La gioia che sentivo, mi dava questa sensazione Non che mia madre stia ascoltando?

IRIS (va a vedere nel corridoio) No, dev'essere in camera sua (invece il pubblico deve rendersi conto che Olga ascolta i discorsi della figlia) O in bagno, (dopo qualche secondo si sentir lo sciacquone)

ELSA Anche se l'amore va a gonfie vele... ci sono problemi. Il suo governo ne ha richiesto l'estradizione, altro che permesso di soggiorno. L'abbiamo saputo oggi. Perci la situazione precipitata.

IRIS Ma perch?

ELSA Perch... perch... Politica. C'entra sempre la politica. Chi al potere non ama le idee che lui professa. Nel suo paese, voglio dire. Perci stato fatto una specie di complotto con false accuse per poterne chiedere l'estradizione.

IRIS E... c' pericolo?

ELSA Spero di no. Ad ogni modo, qualsiasi cosa succeda gli sono io vicino.

IRIS Ma lei non pu rischiare.

ELSA Sar prudente.

IRIS Lei contenta di rischiare con lui.

ELSA Non abbiamo da temere. Siamo innocenti.

IRIS Ma lui ricercato...

ELSA L'ho convinto a nascondersi in campagna, in una casa di amici. Fino a quando si chiarir la situazione. Lo accompagno io domani, approfittando del week-end. A mia madre dico che ho un invito.

IRIS Ho visto qualche mese fa una storia del genere in tiv. Lui era un ragazzo bellissimo, bruno con gli occhi verdi, che si nascondeva, ora qui ora l, perch la polizia gli stava alle calcagna. Alla fine la polizia riusciva a localizzarlo e nella sparatoria la sua ragazza veniva fulminata da una pallottola. Perci stia attenta...

ELSA II solo rischio che corro lasciare sola mia madre. Chiss cos' capace di combinarmi.

IRIS A sua madre posso pensare io. Tanto Piero, in questo fine settimana, di servizio in caserma.

ELSA Poi ti far un regalino.

IRIS Non dico di no, perch con le esigenze della vita, mi devo un po' arrangiare. Mia cognata non che sia generosa con me.

OLGA (entra facendo notare che si sta avvicinando)

ELSA (cambia discorso)... allora, se vai a farmi un po' di spesa mi fai un regalo. Sai tu cosa devi comprare: formaggio, prosciutto, frutta...

OLGA (avvicinandosi)... e marmellata. Finita.

ELSA Ne ho comprato sei barattoli qualche giorno fa.

OLGA Mi lesini anche la marmellata? Ho bisogno di nutrirmi. (con improvvisa violenza) Perch mi guardate cos? Complottate sempre tra di voi, chiss cosa avete da dirvi. Non colpa mia se sto bene, se sono sana, se sono lucida. Non muoio, cosa ci posso fare se non muoio?

ELSA Cosa ti prende, mamma?

OLGA Se la mia presenza vi da tanto fastidio, me lo dite e mi butto dalla finestra. Tu, Elsa, sai che sono capace di farlo.

IRIS Vorrebbe fare come Lolita Mendez che si sfracellata al suolo perch suo marito la tradiva? Non lo ha visto il telefilm di ieri sera?

OLGA (alza le spalle, poi drammatica e lirica) Cosa posso farci se vivo ancora? Siamo come molecole vaganti nello spazio. Qualcuna si dissolve prima, altre dopo. Non siamo noi a decidere del nostro destino. la natura. E cosa volete che significhi per la natura novanta, cento anni in confronto all'eternit?!?

IRIS (ammirata) Ma lo sa che sta dicendo cose meravigliose? cos. Siamo delle molecole. Questa non l'avevo mai sentita ma giusta. Ci rifletter sopra, mentre vado a fare la spesa.

OLGA Prendimi anche delle riviste...

IRIS Di che genere?

OLGA ... di sesso!

IRIS (guarda Elsa che le fa cenno di non darle retta. Poi) Speriamo che quella povera mamma riesca a trovare il suo bambino. Ormai un bel po' che non ne sa pi nulla. Ha gli occhi secchi per il gran piangere. Stasera alle nove sul secondo canale c' la settima puntata. Poi c' Astrid. (esce)

OLGA immorale.

ELSA Che cosa?

OLGA ... che, invece che con un maschio, vada a letto con un televisore.

ELSA una brava ragazza, ha un cuore d'oro.

OLGA di una noia con la sua Astrid e le sue Marghe... Ha l'anima della serva. E tu, stupida, le dai sempre dei soldi. Magari fosse come Valentina, te la ricordi? Lei s che sul lavoro rendeva e sapeva fare di tutto. E non infastidiva con le sue chiacchiere perch, grazie al cielo, era sordomuta. Magari tornasse.

ELSA Saranno trent'anni che morta.

OLGA Tu hai la mania di far morire tutti, amiche... parenti... cameriere... Perch, bambina?

ELSA Non chiamarmi bambina.

OLGA Anche se sei vecchia, per me resti la mia bambina, (segue Elsa che andata in cucina) Cosa stai facendo, ora?

ELSA Una minestra per cena.

OLGA (pestando i piedi come una bambina capricciosa) La minestra... no! Non la voglio! Non la mangio! Non la mangio!

ELSA (capisce che la madre ha cominciato un altro giuoco e l'asseconda) Devi mangiarla, invece. Ti fa bene, ti fa crescere sana e forte...

OLGA Non la voglio. Mi fa schifo la minestrina.

ELSA Ma io faccio quella che piace a te: coi pisellini... le patatine... le carotine... E mentre la mangi, ti racconto una favola...

OLGA Quella della principessa che si mangiava allo spiedo il cuore dei suoi innamorati.

ELSA (uscendo dal giuoco) Te la faccio o no?

OLGA Che cosa?

ELSA La minestrina.

OLGA Raccontami prima cos'hai mangiato a colazione.

ELSA ... pesce lesso e patate bollite.

OLGA Cattiva! Cattiva! Io ti aspetto con l'acquolina in bocca per sapere cos'hai mangiato di buono e tu pesce lesso e patate bollite. Che schifo. Avrai preso un dolce, almeno...

ELSA Troppe calorie.

OLGA Non mi hai portato nemmeno un dolcetto?

ELSA Ti fanno male.

OLGA la tua maledetta avarizia che mi fa male. Crepa, crepa,

ELSA E se crepo chi si occupa di te?

OLGA Basta pagare e si trova, (pausa) Voglio lo zabaione.

ELSA C' un budino nel frigo.

OLGA C'era. Mangiato a merenda.

ELSA Tutto? (Olga fa cenno di s) Ma sai di quante uova era?

OLGA Conti i bocconi a tua madre? Mangio perch ho fame, mangio perch consumo, mangio perch ne ho bisogno. E mangio del mio perch con le mie rendite, non peso su nessuno, (perentorio) Per cena devi farmi lo zabaione.

ELSA Non protestare. Mettiti tranquilla in poltrona. Ti accendo il televisore.

OLGA Non sono Iris.

ELSA Qualche buon programma c'.

OLGA Soltanto sparatorie... ammazzamenti... rapine... aggressioni... violenze...

ELSA Viviamo in un'epoca di violenza, mamma.

OLGA Anche ieri sera inchiodavano uno sulla croce.

ELSA Era un film sulla Passione, mamma.

OLGA E dovevano inchiodarlo proprio mentre eravamo a tavola, povero Cristo? E con tutte quelle pie donne attorno a curiosare. Invece di starsene a casa a preparare la cena ai mariti...

ELSA Sei blasfema, mamma, (comincia a sbattere le uova) Per il centurione era un pezzo d'uomo... Bellissimo.

OLGA Se il maschio ti piace ancora, non fartelo mancare, Elsina. Sarebbe un peccato avessi rinunciato alla vita. Fai ancora la tua figura...vestita.

ELSA Non sono da buttare nemmeno spogliata.

OLGA S, dovresti ancora piacere...

ELSA Li porto bene, i miei anni. Me lo dicono tutti.

OLGA Le tue amiche non sono meglio di te... quella che ti porti dietro al cinema un mostro.

ELSA Loro sono gi rassegnate alla vecchiaia. Io no.

OLGA Scommetto che la tua vita sentimentale non vuota come vorresti farmi credere.

ELSA (schermendosi) Ti assicuro, mamma, che non ho nessuno...

OLGA Ti conosco troppo bene. Ti ho fatta io. Un uomo nella tua vita c'. Quando ti innamori cambi tutta. E questa volta sei innamorata. Ci metterei la mano sul fuoco. Su, racconta: chi ? Com'? Dove lo hai conosciuto?

ELSA solo una conoscenza. Una persona, squisita, dolce, affettuosa. Mi tratta come una ragazzina.

OLGA debole di vista? Com' fisicamente?

ELSA Ha delle bellissime mani. Piccole... strette... lunghe... Unghie rotonde, trasparenti, ovali... Una delle cose che mi ha sempre pi attratta in un uomo sono le mani. E a te cos' che ti attirava?

OLGA Indovina! (ridono tutte e due maliziosamente) Ma anche a te, vero? (Elsa si schernisce) Su, dimmi qualcosa di pi su questo signore che ha delle belle mani...

ELSA Non ho nulla da dire...

OLGA Su, su, tua madre curiosa come una scimmia...

ELSA (quasi senz'accorgesene) straniero. Ha dovuto lasciare il suo paese per motivi politici.

OLGA Un profugo?!?

ELSA Qui non ha nessuno, perci ha bisogno di affetto, di calore umano... di comprensione. cos solo...

OLGA Come me?!?

ELSA (rimestando sul fuoco lo zabaione) La nostra soltanto una buona amicizia...

OLGA Lo credo. importante l'amicizia. Come andare a letto insieme, se non c' un po' di amicizia?

ELSA (dopo un silenzio) Mi sento troppo grassa. Dovrei perdere qualche chilo. Fare un po' di palestra... qualche sauna... dei massaggi... Il vestito nero m' diventato stretto... mi tira sui fianchi... Ma stasera lo metto lo stesso...

OLGA Esci anche stasera?

ELSA venerd, mamma. Al venerd vado al concerto e dopo al cineclub. Stasera c' la Bergman in Per chi suona la campana...

OLGA Venerd era ieri, Elsina. Oggi sabato.

ELSA Se fosse sabato non sarei andata a lavorare.

OLGA Infatti... non ci sei andata.

ELSA ... perch ho chiesto un permesso, (le fa vedere un giornale) Toh, guarda la data. Oggi venerd.

OLGA il giornale di ieri.

ELSA L'ho comprato stamattina.

OLGA Ti hanno dato un giornale vecchio.

ELSA Mi prendi per scema, mamma?

OLGA (alza le spalle e lascia perdere) Tu che sei pi giovane e hai pi memoria, non ricordi come si chiamava?

ELSA Chi?

OLGA II biondino.

ELSA Che biondino?

OLGA Quel bandito che mi toccava sotto il portone...

ELSA Ti toccava? Quando?

OLGA Avr avuto sedici anni.

ELSA Non ero nata, mamma, (toglie il pentolino dal fuoco e versa il suo contenuto in una tazza) Lo zabaione pronto.

OLGA Dammelo.

ELSA No, per cena. Lo lascio a raffreddare e vado; a vestirmi.

OLGA Esci? Dove vai?

ELSA Al concerto.

OLGA Non c' concerto. sciopero.

ELSA Sciopero degli orchestrali?

OLGA ...e dei direttori d'orchestra. Li ho visti al telegiornale. Sfilavano per la strada con la bacchetta in mano, tutti neri, in frac. Sembravano scarafaggi.

ELSA (sfoglia il giornale) II giornale non ne parla.

OLGA Perch tu leggi soltanto giornali reazionari...i giornalidei padroni. E i padroni sono contro gli scioperi, lo sai.

ELSA (intanto ha fatto un numero al telefono) Pronto? Vorrei sapere a che ora c' il concerto, (pausa) Grazie, (riattacca) Tutto regolare.

OLGA Avrebbe potuto essere vero.

ELSA Bastano quelli che abbiamo, di scioperi.

OLGA Si dovrebbe fare lo sciopero dei pensionati.

ELSA Bisogna svolgere un lavoro per farlo, altrimenti che sciopero ?

OLGA E noi faremo il contrario, ci metteremo tutti a lavorare. Vedresti che pandemonio!

ELSA Far tardi, perch dopo vado al cineclub.

OLGA (pausa) Beata te che vai al cinema, ai concerti... Anch'io ci andavo una volta. C'era un direttore d'orchestra bravissimo, ma cos piccolo, cos piccolo che per farlo dirigere gli avevano costruito una predella altissima. Ma lui, un giorno, nella foga di dirigere caduto gi ed scomparso nella fossa. Lo hanno scoperto tre giorni dopo le donne delle pulizie spazzando. Era diventato ancora pi piccolo, ma piccolo... un cosetto cos.

ELSA (che sta facendosi il viso) Cosa stai dicendo?

OLGA (gridando) Non mi senti? Sei diventata sorda? Dicevo che... (e muove la bocca senza emettere suono)

ELSA Cosa dici? Non sento. Parla pi forte.

OLGA Se sei sorda cosa ci vai a fare al concerto? Solo per stare col tuo ganzo?

ELSA (seccata) Lasciami in pace, mamma.

OLGA (cambiando tattica) Scusa, scusa... Sto diventando egoista. Scusa, scusa... devi divertirti fin che puoi... Se non avessi queste stampelle verrei con te... Quando tu esci, la sera, a me prende come un'ansia... un affanno... Penso a quello che mi ha detto la zingara...

ELSA La zingara? Che zingara?

OLGA Quand'ero giovinetta una zingara mi ha detto che sarei morta in casa mia, un venerd sera, vecchia, sola come un cane...

ELSA Sola o in compagnia, quando si muore, si muore. Chedifferenza fa?

OLGA Si vorrebbe vicino qualcuno che ti vuoi bene... un distacco, Elsina.

ELSA Non ci pensare. La morte pu capitare in qualsiasi momento.

OLGA Vale per me come per te.

ELSA Non rinuncio ad uscire perch una zingara ti ha detto una cretinata ottant'anni fa.

OLGA Mangiatelo tu, il tuo zabaione. Non lo voglio. Digiuno. Voglio morire di fame.

ELSA Non una bella morte.

OLGA E quando mai la morte bella, stupida? Vai a divertirti, ma il rimorso ti manger il cuore e ti far cadere i capelli e resterai calva. Vai. Quando rientrerai mi troverai morta di fame.

ELSA Con un budino di sei uova sullo stomaco. Mamma, vuoi proprio litigare?

OLGA S. (dopo un silenzio) Se non litigo con te, con chi? Sono sempre sola.

ELSA (intenerita l'abbraccia) Mamma... mamma... Anch'io devo vivere la mia vita...

OLGA Allora... mi vuoi un po' di bene?!? (Elsa fa cenno di si) Anche se ti faccio andare in collera? E quanto bene mi vuoi? Come la mia mamma?

ELSA come la tua mamma.

OLGA ...lei non mi lasciava sola, di notte, per andare coi profughi.

ELSA (si alza di scatto e va a vestirsi)

OLGA (prende un oggetto o un gomitolo e ci giuoca come fosse una palla) Oh, che bella palla... S mia... No, con te non giuoco... Questa palla me l'ha regalata la mia mamma... No, la mia mamma non vuole che giuochi con le brutte bambine cattive come te... (l'oggetto le sfugge di mano) La mia palla... la mia palla... Mamma, la bambina cattiva mi ha portato via la palla... una brutta bambina, in vestaglia... coi capelli un po' spettinati... si chiama Elsa. Vive nelle baracche insieme ai profughi, (si lascia andare sul divano, si irrigidisce) Morta. Sono morta, (finge che qualcuno venga a vedere la salma) Povera signora, tanto buona...Quando morta?Ieri,mentre la figlia era al cineclub con un profugo... Vergogna, il rimorso le manger il cuore... Le cascheranno i capelli e diventer calva...Quanti anni aveva la signora? Novant'anni, tremesi due giorni e qualche ora...Davvero? Sembrava pigiovane della figlia...Perch lei era bella, sua figlia no!(canta con voce flebile una canzoncina, poi si zittisce ed come se si addormentasse. Ma ogni tanto emette come un lamento)

ELSA (in nero, vestita per uscire) Stai poco bene, mamma? (silenzio. La porta si apre ed entra Iris con la spesa)

ELSA Hai fatto presto.

IRIS A me diverte andare al supermercato. Ci va sempre anche Astrid per comprare i succhi di frutta. Ron ne va ghiotto, (indica Olga) Si addormentata?

ELSA Si assopita.

IRIS Questi biscotti sono tali e quali a quelli che Marga offre alle sue amiche per il t. Piacciono anche ad Astrid, ma lei non ha mezzi e non pu comprarseli. Ho preso anche tre barattoli di marmellata.

ELSA Lasciane fuori uno, gli altri nascondili dietro ai piatti. Ti sono bastati i soldi?

IRIS Ecco il conto e il resto.

ELSA II resto tienitelo.

IRIS (intascando il danaro) Non troppo?

ELSA Ti compri qualcosa.

IRIS Susi aveva una camicetta di lam molto scollata, che mi piaceva molto al cocktail dei Connor. Ne vorrei una cos. Certo io non vado ai parties dei Connor. Hanno una villa con due piscine, una ovale e l'altra a forma di cuore. E vedesse che panorama... Si vede tutta San Francisco... I colori sono bellissimi... Ha bisogno d'altro?

ELSA Grazie, messa a posto la roba, puoi filartela...

IRIS Se vuole dopo cena posso fare un salto su. Piero di servizio. Potrei uscire con dei suoi amici, ma il sesso per il sesso non mi interessa...

ELSA Di Piero sei innamorata?...

IRIS Ma le pare che mi innamori di uno come Piero?!? Mi piace fare l'amore con lui. E basta. Domani va in campagna... lontano questo posto dove va?

ELSA ... una cinquantina di chilometri.

IRIS Come la invidio. Lei, anche questa volta, vive una vera storia d'amore. Piacerebbe anche a me. Invece, devo accontentarmi di un militare. Io l'ho visto una sera che l'accompagnava. Un bell'uomo...

ELSA molto colto... informato...

IRIS E non nemmeno molto scuro di pelle... Non che sia razzista. Ron, per esempio, nero sul serio. Lui, invece, come fosse molto abbronzato.

ELSA Viveva vicino al deserto. Mi racconta che da piccolo lo portavano a scuola sul cammello... (guarda la madre) Mi pare abbia fatto un calo, poverina...

IRIS vispa... lucida...

ELSA Diventa sempre pi debole... pi fragile... (Olga ha delle reazioni che solo il pubblico pu vedere) Quando non ci sar pi mi lascer un grande vuoto... questa casa senza di lei non avr pi senso...

IRIS Ma lei se ne andr con lui... In Africa tra le palme, vicino al deserto... Ne sono sicura. Io la vedo come un'eroina...

ELSA S, bell'eroina. Vai, ora. Domani mattina porta qualche dolcetto per la colazione... Perch mi guardi cos? Non sto bene?

IRIS Perch si veste sempre di nero? Con dei bei colori avrebbe un look diverso, come si dice. Dovrebbe mettersi addosso vestiti pi giovanili... pi moderni...

ELSA La roba firmata costa...

IRIS Ma non bisogna comprare da quelli troppo famosi. C' uno stilista, per esempio, che amico di un mio amico, nessuno lo conosce ancora, ma fa dei prt--porter che sono una meraviglia... Tutto in stile militare. Buona serata! (esce)

ELSA A domani, (si passa la lacca sulle unghie. Olga riprende a lamentarsi) Cosa c', mamma? Non stai bene?

OLGA Dove sei, Elsina?

ELSA Qui, mamma.

OLGA Dove? Non ti vedo...

ELSA (si avvicina alla madre) Eccomi, mamma.

OLGA Ma dove sei?

ELSA Qui accanto a te. (le prende la mano)

OLGA Mi fai male coi tuoi anelli, (pausa) Dove sono?

ELSA Sei a casa tua. Sul divano del soggiorno, (si china su di lei) Mi vedi?

OLGA No. (pausa) Che buon profumo. Cos'?

ELSA II mio.

OLGA ... lo tieni sotto chiave per non farmelo usare, (pausa) Sento il tuo profumo ma non ti vedo...

ELSA Non mi vedi davvero? Mamma, non mi spaventare... Non mi vedi proprio?

OLGA buio. Perch cos buio?

ELSA Meglio che chiami il medico...

OLGA Non lo voglio. Resta qui, vicino a me.

ELSA Non mi vedi proprio? Ti senti male?

OLGA II cuore. Una fitta. Qui.

ELSA La fronte fresca... il polso regolare...

OLGA Questa volta muoio. Forse.

ELSA Non dire cos, (fa per staccarsi da lei)

OLGA Dove vai? Non mi lasciare.

ELSA Non ti lascio. Resto qui, accanto a te.

OLGA Me lo giuri?

ELSA Certo, mamma.

OLGA Resti qui con me?

ELSA S.

OLGA Non vai pi al concerto?

ELSA (capisce d'essere stata di nuovo giuocata e con violenza) Ci vado, invece. Ci vado anche se crepi, (e si allontana da lei)

OLGA (si alza e siede sul divano) Cattiva! Cattiva! Cattiva!

ELSA (esasperata) Sei una vecchia commediante... non hai un briciolo di cuore... di comprensione... II tuo egoismo fa paura...

OLGA Era un giuoco, Elsina. Ci sei cascata. Ci sei cascata, (batte le mani divertita)

ELSA Tutti dicono che dovevo metterti in un ritiro. Avevano ragione. E lo far. Ti giuro che lo far. Domani stesso.

OLGA Non vai pi in campagna?

ELSA (insospettita) In campagna? Chi ti ha detto che vado in campagna?

OLGA Iris.

ELSA Ascolti dietro le porte, come sempre... Ma ora finita. O me ne vado io o te ne vai tu. Cos non pu continuare.

OLGA Era il giuoco del dottore e della malata, Elsina. Lo abbiamo fatto tante volte...

ELSA Me ne vado... me ne vado... Ti lascio anche la casa.

OLGA mia.

ELSA Ti arrangerai. Non potrai pi contare su di me. Questa volta ho deciso. Non voglio morire d'infarto per causa tua. Bisogna finirla una volta per tutte...

OLGA Sei pi bella quando ti accalori... E ti dona il nero. Ti dona molto. Sembri pi giovane... molto pi giovane... Dimostri gli anni che hai, non di pi. (vedendola buttarsi il mantello sulle spalle e dirigersi verso la porta) Non andartene cos, Elsina... Prima facciamo la pace... Dammi un bacino... il bacino della buonanotte... Tu vai a divertirti e io resto sola... Sono la tua mamma, in fondo. E di mamma ce n' una sola.

ELSA Per fortuna, (ed esce sbattendo la porta)

OLGA Elsa? Elsina? (nessuna risposta. Alza le spalle) Ed ora cosa faccio? (ritorna alla sua poltrona) Sono sola. Vecchia e sola. Nessuno mi vuole bene. Nessuno... nessuno. Che faccio al mondo? Morire, meglio morire, ormai... (vede la tazza dello zabaione nella cucina, la mette su di un vassoio con dei biscotti portati da Iris, posa il vassoio vicino alla poltrona sul tavolino, siede, si mette il vassoio sulle ginocchia, accende la radi o il giradischi, si sente un reggae e al ritmo selvaggio della musica si mette ad inzuppare biscotti nello zabaione mangiando golosa ed allegra)

FINE DEL PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

Olga in camicia da notte e vestaglia sta facendo colazione. Sul vassoio oltre la tazza del caff ed i biscotti ci sono anche i tre barattoli di marmellata, comprati da Iris la sera prima. Olga passa da un barattolo all'altro col cucchiaino e la sua espressione dimostra che le marmellate sono di suo gusto.

IRIS (entra con un pacchetto di dolci e la posta) Buongiorno, dormito bene? Mi pare che non le manchi l'appetito...

OLGA ... mai!

IRIS Eccole dei dolcetti per la colazione.

OLGA Dai qui. (scarta il pacchetto e divora i dolci)

IRIS C' anche la posta, (gliela consegna) Solo stampe.

OLGA (facendo vedere una busta) Questa una partecipazione. (l'apre, legge qualcosa e la posa con un sospiro) Un'altra bara.

IRIS (che sta lavorando in cucina) morto qualcuno?

OLGA No.

IRIS Perch, allora, un'altra bara?

OLGA Perch venuta al mondo un'altra creatura: Alessandro.

IRIS Non vedo la relazione, scusi, tra una nascita e una bara.

OLGA Chi nasce deve pure morire, no? Perci ogni nascita anche una partecipazione di morte, (assaggia una marmellata) Buono il lampone.

IRIS Ha aperto tutti e tre i barattoli! La signorina vuole che ne consumi uno per volta.

OLGA Ha le sue superstizioni, povera figlia. E poi non mi vede. Dorme.

IRIS Stanotte avr fatto tardi...

OLGA uscita tutta in nero. Di sopra e di sotto.

IRIS Io la trovo eccitante...

OLGA Non pi biancheria, ma nereria.

IRIS Un collant pi pratico. S'immagini quando le donne usavano tutte quelle sottane? Un uomo, per spogliarle, ce ne metteva, di tempo. Ora ci si tira gi il collant e si pronte.

OLGA Ormai anche la donna un... fast-food.

IRIS Silvana continua a cercare il bambino e non riesce a trovarlo. Ieri andata persino all'obitorio. Niente da fare.

OLGA Ma da quanto lo sta cercando?

IRIS Sono sei puntate... Non sa dove sia, noi si. Perch mentre lei va cercandolo da un posto all'altro, a noi ce lo fanno vedere. Vorrei tanto tranquillizzarla dicendole che il bambino in casa di un nobile che ha perduto il figlio in un incidente...

OLGA (mangiando) Buono il ribes, ma meglio il lampone.

IRIS Ieri sera la signorina era in collera. (Olga alza le spalle) Ha i nervi a pezzi. Poverina, non ha una vita facile. Ha delle gioie ma anche tanti dolori...

OLGA Per forza, va a scegliersi un profugo!

IRIS (stupita) L'ha messa al corrente?

OLGA Mi racconta sempre tutto. Ma non vuole che gli altri, te compresa, lo sappiano. Un carattere cos. Suo padre sputato.

IRIS Filava tutto cos liscio... Era cos felice di avere conosciuto un uomo cos delicato... cos gentile...

OLGA ... e con delle belle mani. (Iris la guarda stupita) A te non ha detto che ha delle belle mani? A me s. Ma sono mani di profugo.

IRIS Sempre casi difficili. L'uomo di prima era un divorziato che metteva in croce lei perch la moglie non gli faceva vedere i figli... Ora... uno straniero. Che sono diversi da noi. Per forza, altrimenti non sarebbero stranieri. La polizia ora lo ricerca. Lei lo nasconder in una casa di campagna, ma lui non potr starsene l all'infinito. La prima imprudenza che far... addio.

OLGA Dalle tu dei consigli...

IRIS Io?!? Ma che esperienza ho?

OLGA Non fai che stare davanti alla tiv. La tiv educativa.

IRIS Certo, si vedono tanti casi umani e qualcosa si impara. Mio cognato non lo capisce. La tiv, la guarda solo per le previsioni del tempo e le partite di calcio.

OLGA (sentendo muoversi nel corridoio Elsa) Si alzata.

IRIS Deve uscire presto, mi ha detto.

OLGA Stalle vicino. Da pi retta a te che a me. Cosa vuoi? Sono vecchia. I vecchi sono noiosi... Anche quando io non ci sar pi, non abbandonarla. Ti sar riconoscente. Vedrai che regalo ti far...

IRIS Un regalo? A me? Quando?

OLGA Quando sar morta. Mi sono ricordata di te nel testamento.

IRIS Oh, grazie. Ecosa mi lascer?

OLGA Se te lo dico ora, non c' pi gusto. Dopo, avrai la sorpresa. Per devi promettermi di fare tutto quello che ti ho spiegato tante volte. D'accordo?

IRIS Stia tranquilla... ci conti...

OLGA Vediamo se ricordi tutto.

IRIS S, mi ricordo di tutto. Non ricominciamo anche stamattina, mi da malinconia.

OLGA Ti faccio le domande e tu rispondi.

IRIS Non pu farmi l'interrogatorio ogni giorno.

OLGA Mi da tranquillit.

IRIS Le so a memoria, le sue domande.

OLGA Cominciamo. Quando muoio dove mi metterete?

IRIS (come ripetendo una lezione) Sulla coperta di damasco verde del suo letto.

OLGA Con quale vestito?

IRIS ... quello di seta color prugna col collettino bianco.

OLGA Ai piedi?

IRIS ... le scarpine di raso.

OLGA ... che sono?

IRIS Nella scarpiera nel piano basso.

OLGA Nei capelli?

IRIS Un nastro di velluto color prugna come il vestito. La prego, signora, a me fanno impressione questi discorsi di primo mattino...

OLGA (implacabile) Al collo?

IRIS ... la collana di perle.

OLGA ... ricordati di togliermele quando chiudono la cassa, altrimenti Elsa capace di farmi dissotterrare.

IRIS Pu mettersi quella di perle false.

OLGA No, le vere. Sono mie. Poi? Cos'altro devi fare?

IRIS ... controllare che la scala sia pulita... il pianerottolo in ordine, i passamano lucidi. E devo mettere sottochiave tutti gli oggetti di valore.

OLGA Certo, perch c' sempre chi approfitta di certe circostanze.

IRIS Sar. Ma a me sembra improbabile che uno...

OLGA C' chi si fatta una collezione di tabacchiere antiche, tutte rubate nelle camere ardenti. Ecco perch le camere ardenti, ora, le fanno negli ospedali dove non c' niente da rubare.

ELSA (entra pronta per uscire) Buongiorno.

OLGA (a testa bassa la sbircia per vedere di che umore )

IRIS Ha dormito bene? Ha un viso riposato. Gi pronta?

ELSA Grazie, ho dormito. Ma non molto.

OLGA Io benissimo. Ho la coscienza tranquilla, io.

ELSA (non raccoglie) Posso avere un caff?

IRIS Tra un minuto pronto.

OLGA Ho anche fatto dei bellissimi sogni. Anche tu, Elsina?

ELSA Non sogno mai, io.

OLGA Impossibile. Sogniamo tutti. Meno i militari.

IRIS I militari no?

OLGA Proibito dal regolamento. In caserma la fantasia un'infrazione. (Elsa scoppia a ridere)

IRIS Non lo sapevo. Piero non me lo ha mai detto.

ELSA Si vede che non ti dice tutto, (ride)

OLGA (vedendo che Elsa di buonumore e non le serba rancore rinfrancata) Quando ridi sei tale e quale a mia madre. A tua nonna, voglio dire. Le stesse occhiaie, le stesse rughe, (reazione di Elsa) Ma tu sei tanto pi giovane, Elsina.

ELSA Qualcuno mi ha chiamata ieri sera?

OLGA II telefono non ha fatto che squillare...

ELSA E chi era?

OLGA Non lo so. Non ho mai risposto.

IRIS (servendole il caff) Si divertita ieri sera?

ELSA II concerto era splendilo. E il film anche. Tanta gente. Il locale era pieno di giovani.

OLGA Ti sarai sentita a disagio...

ELSA No, affatto.

OLGA Si saranno sentiti a disagio i giovani, allora.

ELSA Tutti cos allegri, gentili. Il film, lo conosco a memoria. Eppure ancora riuscito a commuovermi. Quando siamo usciti, la notte era cos bella... Una coppietta che si messa a parlare... raccontava cose cos buffe.. Sulla piazza i caff erano pieni di gente... C'era una tale gioia di vivere, attorno a noi...

IRIS Invece quella povera mamma... Non ancora riuscita a trovare il suo bambino... Continua a cercarlo...

OLGA Se guardasse la tiv saprebbe dov', (alla figlia) Gi vestita di tutto punto? Te ne vai di gi?

ELSA Lo sai che devo passare fuori il fine settimana. Torno domani. Mi spiace ma non posso farne a meno. Se hai bisogno, c' Iris.

IRIS Ogni tanto salir per darle uno sguardo.

OLGA Uno sguardo... si da ai morti.

ELSA Un impegno che non posso rimandare. Vado in campagna da amici. Non posso dire di no.

OLGA (le fa una carezza) Due giorni in campagna ti faranno bene... Hai bisogno di distrarti, di aria buona... In citt c' un'aria talmente inquinata... Vai... vai... (riprende il giuoco) Ma non fare imprudenze, mi raccomando... Non correre per i campi... Non sudare... Tienti sempre la maglia di lana... E non fare troppe capriole... E non arrampicarti sugli alberi...

ELSA (accetta il giuoco) Ma io voglio prendere i nidi...

OLGA Lascia stare i nidi... E fa attenzione alle vipere... non giuocare coi cani...

ELSA E un ovetto fresco posso succhiarlo nel pollaio?

OLGA Portali a casa, gli ovetti freschi, ( uscita dal giuoco)

ELSA Mi spiace doverti lasciare. Di solito la domenica stiamo sempre assieme...

OLGA Sempre?

ELSA Qualche volta vado dalla Mimma

OLGA Sei stata con lei al concerto, ieri?

ELSA Prima al concerto poi al cineclub.

OLGA Sempre con la Mimma...?

ELSA S.

OLGA Diglielo un'altra volta. Lei non lo sapeva.

ELSA Ha chiamato qui?

OLGA No, l'ho chiamata io. (con dolcezza) Mi racconti sempre delle bugie. Finir che il naso ti diventer lungo, lungo, come quello di Pinocchio...

ELSA Hai ragione, mamma. Scusami. Non so mai come comportarmi con te. Se devo dirti la verit o no. (prende il cartoncino della partecipazione) Di chi questa partecipazione?

OLGA nato un bambino. Alessandro. Lo hanno chiamato cos.

ELSA (legge la partecipazione) Valerio annuncia con gioia la nascita del fratellino Alessandro.

OLGA Caino annuncia con gioia la nascita del fratellino Abele. (poi) Chi Alessandro?

ELSA II bambino di Roberto.

OLGA E Roberto chi ?

ELSA II figlio di Giuliana.

OLGA E da dove spunta questa Giuliana?

ELSA la figlia di tua sorella, tua nipote. Mia cugina, che ha un figlio Roberto, sposato con Mariana. Dal matrimonio nato prima Valerio ed ora Alessandro.

OLGA (batte le mani contenta) Come sono contenta... come mi fa piacere... (prende da un cassetto un quadernetto e una matita e comincia a scrivere) Alessandro... Proprio Alessandro... Prima c'era solo Valerio, ora anche Alessandro...

ELSA Scrivi l'albero genealogico della famiglia?

OLGA Per cautelarmi. Nel caso succedesse una disgrazia...

ELSA A te?

OLGA A te. Non sei pi giovane. Se morissi, toccherebbe a mia nipote Giuliana di occuparsi di me. E se morisse Giuliana toccherebbe a suo figlio Roberto. Ma se anche lui morisse, potrebbe avere un incidente con la moglie Mariana e restare secchi tutti e due, allora...

ELSA Ma tu vuoi l'ecatombe della famiglia...

OLGA Io suppongo. Suppongo solo. Ma non voglio lasciarmi prendere alla sprovvista. Dunque, se loro due muoiono, sar Valerio che dovr occuparsi di me. Ma se morisse anche lui...

ELSA Mamma, ha quattro anni...

OLGA E con questo? Si muore a tutte le et. I bambini, poi, scappano di mano... attraversano le strade senza guardare... precipitano dalle finestre e dai balconi... si fulminano con l'elettricit, perci potrebbe morire anche Valerio. Ma se muore, ora c' Alessandro che potr occuparsi di me...

IRIS (dalla cucina dove sta rigovernando) appena nato...

OLGA Crescer, si far uomo. E se non ci sar pi nessuno della famiglia, toccher a lui occuparsi di me. (mette via il quaderno.) Non sono soltanto i vecchi a morire, (ed esce d scena)

ELSA (controlla che se ne sia andata e chiude la porta) Meno male. Pensavo a una scenata, invece si svegliata di buonumore, stamattina...

IRIS Era dispiaciuta per averla fatta andare in collera...

ELSA Pu darsi che sia colpa mia, che abbia esagerato. Ho i nervi a pezzi. Da una parte un sollievo mettere Ahmed al sicuro. Per mi mancher.

IRIS uscita con lui, ieri sera?

ELSA ... con un batticuore... Ero terrorizzata che lo fermassero e gli chiedessero i documenti. Ma ha voluto passare la serata con me. Al concerto siamo entrati quando gi abbassavano le luci ed usciti ai primi applausi. Al cineclub siamo entrati quand'era buio. Ma quando siamo usciti, lui, quell'incosciente, ha voluto fare quattro passi... I caff erano pieni di gente... gente serena, contenta... E io avevo il cuore che mi scoppiava dalla paura... L'ho accompagnato a casa. In una nuova pensione, sotto falso nome, ho garantito per lui che ha detto di aver perduto i documenti...

IRIS E se lo scoprissero?

ELSA ... Io rimpatriano, sotto scorta. E l non sono teneri. Lo hanno accusato di distorsione di danaro pubblico e di altri reati. Calunnie. Ma si chiariranno. Tutto si chiarir. L'importante che se ne stia nascosto, al sicuro. Non sar nemmeno troppo lontano, una cinquantina di chilometri, posso sempre andarlo a trovare dopo l'ufficio, se voglio. Si porter da leggere... Sta anche scrivendo.

IRIS Un romanzo d'amore?

ELSA Un memoriale per smascherare quei vigliacchi che lo hanno accusato di reati, che non ha commesso.

IRIS Anche Marga meriterebbe di essere smascherata. Ieri ne ha combinata un'altra. Ha persuaso Joseph che Lily lo tradisce. Gli ha insinuato il sospetto, capisce? Il mondo pieno di gente malvagi... Ma quel signore non sarebbe pi al sicuro qui, in casa sua?

ELSA Con mia madre? Ma se riuscita a far andare viapersino la ragazza alla pari chiudendola nell'armadio a muro?!? Se non ti spiace, vai a preparare il borsone. Ho messo quello che mi occorre sul com...

IRIS Stia attenta... non si fidi di nessuno... Sapesse quante Marghe ci sono attorno a noi... Ma come ha saputo che vogliono rimpatriarlo?

ELSA Un amico della sua ambasciata lo ha avvertito... Perci deve nascondersi

OLGA (rientra .vestita con un bell'abito giovanile) Di che state parlando?

IRIS un'altruista, la signorina. Pensa agli altri e mai a se stessa.

OLGA vero, Elsina. Sei troppo buona, troppo generosa...

ELSA Cosa ti succede, mamma? Non sei mai stata cos gentile...

OLGA Ho riflettuto. Vai, pensa a te stessa, divertiti. Fai attenzione a non tornarmi incinta.

ELSA Alla mia et?!? (ride)

OLGA Si resta incinte a qualsiasi et.

ELSA Non dire sciocchezze, mamma.

OLGA proprio cos, invece. Capita che un ovulo dispettoso si nasconda... chiss dove... e che se ne stia l, tra le cose, le mucose, per anni ed anni. Finch gli pare. Poi, all'improvviso, un bel giorno, quando la donna, ormai, crede di averla fatta franca, anche perch ha una certa et, il dispettoso salta fuori e si rimette in circuito.

ELSA Ma chi ti ha raccontato queste storie?

OLGA scientifico. Lo ha detto la tiv!

IRIS Dalla tiv se ne imparano di cose, (esce)

OLGA Allora parti. Starai fuori...?

ELSA Oggi e domani.

OLGA E con chi vai?

ELSA Con un amico.

OLGA Lasciami il telefono, per lo meno.

ELSA Non ti serve. Chiamo io.

OLGA E se dovessi comunicarti qualcosa d'urgente?

ELSA Lo dici ad Iris e lei me lo fa sapere.

OLGA Di lei ti fidi, di me no. Infatti a me non racconti nulla.

ELSA Non ho niente da raccontare.

OLGA Continua a dir bugie, vedrai come ti si allungher il naso. Sei ancora in collera con me?

ELSA Dovrei metterti in castigo.

OLGA ... come suor Maria Elisabetta. E sai perch lo faceva? Perch passeggiavo nuda, la sera, nei corridoi. Le mie compagne si facevano certe risate... Pallettini Ernesta... Giodazzi Camilla... Vialetti Aida...

ELSA Io non sono in collera, mamma, ma promettimi di stare tranquilla in questi due giorni...

OLGA Giuro, (mette le dita a croce e le bacia come i bambini)

ELSA Quando torno ti porto un regalino.

OLGA La torta coi canditi. Come quella che faceva la nonna. Te la ricordi. Pensa come sarebbe bello se con noi abitasse ancora la nonna, la mia mamma... zia Matilde che era tanto buffa... (secca) E magari anche il tuo profugo.

ELSA Non preoccuparti per lui.

OLGA (con tenerezza) Speriamo ti faccia felice. E che questa storia duri tutta la vita. Hai bisogno anche tu di un poco di gioia.

ELSA (l'abbraccia commossa) Oh, mamma... non so come finir.

OLGA Finir come deve finire, non preoccuparti. E... come si chiama il tuo profugo?

ELSA Che importanza ha?

OLGA Dimmi il piccolo nome. Cosa ti costa? Sono curiosa.

ELSA Si chiama Ahmed.

OLGA Un negro?

ELSA Arabo.

OLGA Amanti straordinari, gli arabi. Giovane?

ELSA (riluttante)... un po' pi di me.

OLGA Di molto?

ELSA ... di quindici anni.

OLGA Potrebbe essere tuo figlio, (reazione di Elsa) No, scusa, Elsina... Scherzavo. Gli vuoi bene? Gli vuoi molto bene? (Elsa fa cenno di s) Molto, molto, molto?

ELSA S, mamma, (l'abbraccia ancora) Ora che lo sai, mi sento meglio.

OLGA Rispondimi. Se sulla torre ci fossimo io e questo Ahmed e tu dovessi buttare gi uno di noi, chi butteresti? Me o Ahmed?

ELSA (imbarazzata) Mamma, che discorsi... una domanda sciocca...

OLGA Non sciocca, Elsa. Rispondimi, (silenzio) Butteresti gi me, vero? Butteresti gi tua madre che ti ha cresciuta per salvare l'arabo?!?

ELSA Mamma, ti prego...

OLGA vero che butteresti gi me?

ELSA (stringendola) No, mamma, mai.

OLGA Non cos... Mi spettini... Parlami di Ahmed, com'? Bello? Il corpo lucido, lucido... Sar nero come un corvo.

ELSA M'ero promessa che non ti avrei mai parlato di lui. Ma con te impossibile tenere un segreto. Temevo le tue reazioni... Qualche volta sei comprensiva, altre imprevedibile... E so anche perch. Sei gelosa. Sei gelosa come...

OLGA ... come Otello, il moro di Venezia. Gelosa dell'arabo.

ELSA Abbiamo passato la vita insieme... dovrei conoscerti, ormai, eppure...

OLGA Sei innamorata, sei corrisposta, ma sei anche inquieta. Perch?

ELSA Non sono tranquilla... ho paura per lui...

OLGA Perch?

ELSA Se n' andato dal suo paese e sperava di rifarsi una vita qui

OLGA Invece?

ELSA Il suo paese lo rivuole e ne ha chiesta l'estradizione.

OLGA Ti sei messa con una testa calda? Un delinquente?

ELSA Gli addossano colpe che non ha. Lui onesto. Per ora deve starsene nascosto. Il governo del suo paese finir per cadere. Un colpo di stato metter di nuovo tutto a posto. E lui potr ritornare a testa alta, per incarichi importanti. Lo accompagno in una casetta di campagna, dove potr starsene al sicuro.

OLGA Oh, la campagna... Da quanto tempo non la vedo... Devessere bella di questa stagione... i prati verdi... i campi pieni di fiori... O non ci sono pi fiori dopo le radiazioni? E le farfalle? Ci sono ancora le farfalle. Da anni non si vede pi una farfalla, qui... Non esco pi.

ELSA Sei tu che non vuoi...

OLGA E dove mi porteresti? Ai giardini pubblici. Come un soldato in libera uscita. E, poi, uscire perch? Il mondo non credo sia diventato migliore... Non pensare a me. Sono abituata a stare sola. D'accordo? (dopo un silenzio) Ma se lo riportassero al suo paese, cosa gli succederebbe? Lo condannerebbero a morte?

ELSA (spaventata) A morte!?! No... questo no. Gli farebbero un grande processo... lo metterebbero in prigione...

OLGA gi tanto se non lo condannano a morte. In quei paesi non scherzano. Ad ogni modo, Elsina, per il tuo bene... non ti ci affezionare troppo...

ELSA Gli voglio bene. come se fosse la prima volta che mi innamoro.

OLGA Quando ci si innamora, sembra sempre la prima volta. Nella casa dove lo porti c' il telefono? (Elsa fa cenno di s) Scrivimelo sulla lavagnetta con gli altri numeri di emergenza. Per mia tranquillit.

ELSA Meglio di no, mamma.

OLGA Se avessi bisogno di raggiungerti in qualche modo?

ELSA Lo dici ad Iris e ci penser lei. Non perch non mi fidi. Non voglio che questo numero sia scritto in casa mia. Non si sa cosa possa succedere. Scusami, mamma.

IRIS (rientra con la borsa da viaggio preparata} Ci ho messo dentro tutto. Ci ho aggiunto due asciugamanini. Astrid quando fa la valigia per Ron lo fa sempre. Possono servire.

ELSA Grazie, Iris.

OLGA Mi lasci gi?

ELSA Scendo appena suonano al citofono.

OLGA Potrebbe essere il postino.

IRIS Signora Olga, stasera posso venire a vedere la tiv da lei. Potremmo scegliere insieme un bel programma... Ma senza saltare da un canale all'altro come fa sempre.

ELSA Grazie, Iris... Sei gentile...

OLGA una gentilezza che costa

ELSA Parto pi tranquilla, se ti so con lei.

IRIS Un amico di Piero voleva portarmi al cinema. Gli ho detto di no, perch uno di quei pettegoli che se andiamo a letto, lo racconta subito a Piero, che poi si secca. I militari non sogneranno, ma sono cos gelosi (suona il citofono. Tre volte) Rispondo?

ELSA Faccio io. (risponde al citofono) Sonopronta, scendo, (saluta la madre) Mi raccomando, mamma...

IRIS Stia tranquilla. E cerchi di essere serena...

ELSA Ciao, mamma. Grazie Iris, (esce)

OLGA (la saluta miagolando) Miao... miao... miao... (appena uscita) Un arabo riesce a farle dimenticare anche sua madre.

IRIS L'amore importante. Da muovere il mondo, dice Piero.

OLGA Dice cos? Per essere un militare ha anche troppo cervello.

IRIS Non si preoccupi per il mangiare. Le porter su qualcosa di buono.

OLGA Cosa... cosa?

IRIS Un pollo con una salsa speciale. L'hanno insegnata in tiv.

OLGA Attenta! Insegnano anche a preparare il veleno per topi.

IRIS Avrei finito. O le serve altro?

OLGA La cera. Ricordati di passar bene la cera.

IRIS Dove?

OLGA Qui.

IRIS Qui?!?

OLGA ... quando sar morta!

IRIS Lei ci sotterrer tutti, signora Olga.

OLGA Magari. (Iris sta per uscire) Oh, che sbadata!

IRIS Chi?

OLGA Mia figlia.

IRIS Perch?

OLGA Se n' andata senza lasciarmi il telefono.

IRIS Non si preoccupi, ce l'ho io.

OLGA Scrivimelo sulla lavagnetta...

IRIS La signorina d'accordo?

OLGA Pensi che lo dia a te e non a sua madre?

IRIS (va a prendere la lavagna e scrive il numero) Certo...

OLGA Controlla i numeri, non li sbagliare...

IRIS Qualche volta li sbaglio?

OLGA ... facendo i conti sempre in tuo favore.

IRIS Ecco fatto, signora.

OLGA Dove porti la lavagnetta? Lasciala l, accanto alla mia poltrona...

IRIS Quando pensa di chiamarla?

OLGA Non ci penso a chiamarla. Ma mi da tranquillit avere il suo numero. Vai... vai...

IRIS Appena posso, torno.

OLGA Non preoccuparti per me.(appena Iris uscita, siede sulla poltrona si prende la lavagnetta sulle ginocchia, guarda il telefono, esita, poi lentamente fa il numero)

BUIO

La sera dello stesso giorno

OLGA (culla una bambola di stracci cantando una canzonano. Si interrompe perch)

IRIS (entra) Come sta la signorina? Non riesco a convincermi di quello che successo. Un'avventura, una brutta avventura.

OLGA (filosoficamente) la vita.

IRIS Cosa fa? Riposa?

OLGA Tenta.

IRIS L'ho vista passare, era pallida come una morta. Non aveva la forza di parlare. Dev'essere stato terribile. Lei sa come successo? Io s. La polizia ha circondato il villino ed ha intimato a quel disgraziato di venir fuori. Erano arrivati da un paio d'ore... Come avr fatto la polizia a sapere? Qualcuno deve aver fatto la spia...

OLGA Solo tu sapevi dov'era...

IRIS Mi giudica capace di un'azione del genere? Col bene che voglio alla signorina. E, poi, io non sapevo nemmeno dove fosse quel villino...

OLGA Avevi il numero del telefono. Alla polizia basta per risalire al proprietario o alla casa...

IRIS Quel numero l'ho dato anche a lei.

OLGA Me l'hai dato? Ne sei sicura?

IRIS Gliel'ho scritto sulla lavagnetta.

OLGA Pensa un po'! Me l'ero dimenticato.

IRIS Come avr fatto la polizia a...

OLGA ... la polizia ha mille occhi, come Argo. Sa tutto, prevede tutto, scopre tutto. Hanno degli informatori... lo avranno pedinato...

IRIS ... come fa l'ispettore Klauss... lui paga dei tipi della malavita che lo informano... Per questo riesce sempre a scoprire il colpevole. straordinario l'ispettore Klauss.

OLGA Non sfugge nulla alla polizia...

IRIS Povera signorina, l'hanno interrogata per ore! La faranno vedere anche al telegiornale?...

OLGA ... in manette.

IRIS Sceglie sempre uomini che le vogliono bene, ma che non hanno fortuna. Come Astrid...

OLGA Speravo che questa fosse la volta buona e che con l'arabo potesse costruirsi una vita. Quando non ci sar pi, come far da sola?

IRIS Speriamo riesca a riprendersi...

OLGA Chi?

IRIS La signorina.

OLGA Che signorina?

IRIS La signorina Elsa.

OLGA Signorina per il postino. Ma a che proposito?

IRIS Stavamo parlando di quello chele successo.

ELSA (appare, avvilita, invecchiata) Iris, sei tu...

IRIS Povera signorina...

OLGA venuta a prendere tue notizie...

IRIS Al telegiornale non l'ho vista. Passer in quello della notte.

ELSA Per carit... per carit... (siede)

OLGA Vicino a tua madre. Non hai pi che me, ormai.

IRIS Ma dopo che li ha presi la polizia che cosa...

OLGA Non farla parlare. Lasciala in pace.

IRIS Le faccio una camomilla. La calma, (va in cucina)

OLGA Ci vorrebbe l'olio di ricino. Dopo uno spavento, mia madre me ne dava sempre due cucchiaiate, (silenzio) In che stato sei, bambina mia... sembri pi vecchia di me... Cerca di riprenderti... Lo so, al cuore non si comanda. Ha ragione la canzone: (canta)

Plaisir d'amour

ne dure qu'un moment

Chagrin d'amour

dure toute la vie...

(pausa) Anche a me successo di trovarmi in situazioni difficili. Ma me la sono sempre saputa cavare... Tu, invece...

IRIS (dalla cucina) Dipende dalla posizione astrale... il congiungimento dei pianeti... la disposizione delle stelle...

ELSA Eravamo l da qualche ora appena...

OLGA Siete stati sicuramente pedinati...

ELSA Gli occhi... rivedo soltanto i suoi occhi... Terrorizzati. Li avr davanti tutta la vita.

OLGA stato tremendo anche per te, immagino.

ELSA finita per me. La mia vita non potr pi avere un senso. Non posso dimenticare... non dimenticher mai...

OLGA Passer. Tutto passa, Elsina.

IRIS Anche Astrid, dopo che le era morto il primo fidanzato, pensava non avrebbe pi potuto riprendersi. Invece... E lei era orfana di padre e di madre...

OLGA Tu, invece, hai la tua mamma...

ELSA Ne parleranno anche i giornali... non avr pi il coraggio di guardare in faccia nessuno...

IRIS Non si preoccupi degli altri. La gente gode delle disgrazie altrui.

ELSA Quello che si dir nel mio ufficio...

OLGA E tu non ci andare pi. Non che abbia bisogno di guadagnare. Con le mie rendite viviamo in due.

ELSA (a Iris che le ha portato la camomilla) Non mi va... non mi va...

IRIS Le fa bene. La calma.

OLGA Prenditi anche un tranquillante, (le da un tubetto che ha sul tavolo) In ufficio non mi farei pi vedere. Non ti manca molto per la pensione. La chiedi in anticipo...

IRIS E lascia il posto a uno giovane.

OLGA Io non esco mai e sto benissimo. Potrai fare altrettanto. In due ci facciamo compagnia. Iris ci da una mano...

ELSA Speriamo che non l'ammazzino... che almeno non l'ammazzino...

OLGA Cosa te ne importa? Per te gi morto.

ELSA Non dire cos... non dire cos...

IRIS Sua madre ha ragione. Non lo vedr mai pi. Lo dimentichi.

ELSA Non posso... non posso...

OLGA Quando un uomo non ti pu dare pi nulla, bisogna toglierselo dal cuore. Ho sempre fatto cos.

IRIS E ne ha avuti molti, di uomini?

OLGA Molti? Moltissimi. Dimenticati. Tutti.

ELSA Ho voluto bene a lui pi che agli altri. Sentivo sarebbe stato l'ultimo uomo della mia vita.

OLGA Questo certo. Un altro non lo troverai pi.

IRIS Ma perch dice questo? La signorina ancora cos graziosa... (lunga pausa)

OLGA Avrei voglia di un gelato. Un bel gelato al limone.

ELSA (a se stessa) finita... finita...

OLGA II gelato al limone disseta... tonifica... pulisce la bocca...

ELSA Lo caricheranno su di un aereo ed addio.

OLGA Ma dev'essere fatto di veri limoni.

IRIS Un'avventura tremenda, signorina, ma lei ha vissuto veramente la vita.

ELSA Mi diceva che ero carina... che gli piacevo... E io avevo bisogno di crederci... di sentirmelo dire... Ed ora... ora... cosa faccio?

OLGA Mangia!

IRIS Un poco di pollo? buono. L'ho fatto io.

OLGA ... l'ha fatto con una salsetta televisiva. Non male.

ELSA ... Al cinema, mi stringeva la mano forte, forte...Dio, se ci penso. Era soltanto ieri sera!., ieri sera...

OLGA Lascia perdere il cineclub. Troppi ricordi. Non andare pi ai concerti...

ELSA (disperata) Per me Ahmed era tutto.

OLGA Che ci vuoi fare? Buttato dalla torre. Sulla torre sono rimasta io.

ELSA Dovrei buttarmi gi io, dalla torre...

IRIS No, signorina, no, per favore... Non pensi queste cose...

OLGA E, poi, io ho bisogno di te. Cosa farei senza la mia bambina? Sono vecchia... stanca... cammino con le stampelle... Ho bisogno di te. Come tu, ormai, hai bisogno di me.

ELSA (con improvviso sospetto) Mamma, per caso, non sei stata tu che...

IRIS (ha lo stesso sospetto) Madonna Santa...

OLGA (impassibile) Io che cosa, Elsina?

ELSA Mamma devi dirmi se...

OLGA Che cosa vuoi che ti dica, Elsina? Sei tu che devi parlare... che devi sfogarti... raccontandomi tutto... Se non parli con me con chi vuoi farlo? Del resto io non so niente di voi... di lui... niente... n di che paese era... n di dove veniva... n cosa faceva di mestiere... Neanche il suo nome, conosco... So solo che cominciava con A come quel biondino.

ELSA (continua a guardarla con sospetto)

IRIS ( sconcertata)

OLGA Perch mi guardi cos? Cosa ti prende? stata una brutta avventura, ma ci sono io qui... la tua mamma disposta a fare tutto quello che pu per te. E c' Iris e Iris giovane, mentre io sono vecchia. Lei ti potr aiutare... tenere compagnia... Potr lasciare la portineria e vivere con noi... Le daremo tutto quello che giusto... il denaro che le serve. vero, Iris, che non ci lascerai sole? (fa dei segni ad Iris)

IRIS No di certo, (ha capito e, senza che Elsa se ne accorga porta via la lavagnetta e cancella il numero scritto sopra)

OLGA Questa storia devi dimenticarla.

ELSA (esce dalla stanza)

OLGA Elsa... Elsina? Vieni qui, dove vai? Cercheremo di fare qualcosa per liberarlo, Elsina... Andremo in Africa... discuteremo con quelli del governo... Andremo tutti e tre. Verr anche Iris con noi...

IRIS Ha sentito, signorina Elsa? Sarebbe meraviglioso...

OLGA ... e l discuteremo... parleremo... qualcosa faremo. Troveremo il modo di portarlo con noi... Non sognavi l'Africa, Elsina? Ti porter tua madre, anche con le stampelle... Vedrai la casbah... le palme... le dune... il deserto... Mai stata sul cammello? Ebbene, ci andrai. Ed abbracciato a te ci sar lui...

ELSA (entra con una valigia.. Si avvicina a sua madre, le da un bacio in fronte ed esce)

IRIS Signorina... ma che fa, signorina? Dove va?

OLGA Dove vuoi che vada, Iris? Al pi tardi domani torna. Perstare con noi. Con la sua mamma... Per sempre!

FINE

    Questo copione è stato visto: