L’uccellino azzurro

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LUCCELLINO AZZURRO

DI

MAURIZIO MAETERLINCK

Questo poema drammatico delluccellino Azzurro il prodotto pi semplice e puro della filosofia di Maurizio Maeterlinck. Indagatore sottile di tutti i problemi dello spirito, esploratore minuto di tutto locculto dellanima, capace dindicare e cogliere le pi recondite pieghe dogni atteggiamento psichico, con una disamina che ha della divinazione, il poeta, cui la profonda conoscenza filosofica non ha inaridito, anzi ha rafforzato le facolt creative, intesse una fiaba duna cos straordinaria ricchezza di motivi fantastici, e pur duna cos assoluta semplicit di linee, che credo nulla le possa stare a paragone o avvicinar lesi nella letteratura antica e moderna.

Immaginazione soverchiale che tratta i globi degli spazi stellari come balocchi, fantasia strabocchevole che spiega paesaggi prodigiosi, penetrazione profetica che spinge gli occhi nel pi remoto futuro, abbassando enormi sipari di nuvole e aprendo infinite successioni di aurore., il Maeterlink con una facolt ch dei pi grandi creatori, riduce lo spirito vivo e operante nella selva delle cose a un simbolo, e il simbolo chiude nel cerchio di poche fulgide parole immortali.

Dietro sta lenorme conoscenza di tutti i problemi spirituali, nelle loro pi intricate diramazioni, chiusa ermeticamente ai meno acuti: innanzi e chiaramente visibile a tutti, l loro significazione spirituale col nome dun essere umano, dun animale o dun oggetto.

Importa per larte che lessere umano, lanimale e loggetto vivano. E nella poesia del Maeterlink vivono con unenergia superiore alla realt, rompendo la scorza del verosimile, per mostrarsi nella candida raggiante nudit delle verit indistruttibili.

questo lincanto dellUccellino Azzurroche esercita un egual fascino su una duplice categoria di lettori. Grandi e piccini.

C una letteratura infantile che si affanna a rimpicciolirsi, a camuffarsi, a deformarsi in ogni maniera per varcar la soglia ed entrare nella dimora dellinfanzia felice. Sono infinite le contorsioni alle quali ricorre per introdurvisi e raggiungerla. Ed ecco qui un poema filosofico, onusto di tutti i pi gravi problemi umani, che vi entra pari pari senza rinunciare ad una sola sillaba di tutte le sue qualit originarie. Cos vi potrebbe entrare Omero, se non si trattasse di un mondo morto e sepolto; cos vi entra Swift, nonostante le molteplicit delle grosse questioni politiche e morali che esso adombra.

il trionfo della linea semplice. La verit duna limpidezza cristallina quando trova il poeta che sa inquadrarla e liberarla dalle incrostazioni che la deformano. E il poeta, che ne sa tracciare la linea elementare, quella, si direbbe , necessaria e fatale, riesce a toccare ugualmente tutti i cuori, con una gamma deffetti che va dalle pi semplici sensazioni, ma pur profonde, delle anime ingenue, alle complicate rispondenze e simpatie dei raffinati dogni grado.

Linsegnamento che si raccoglie dal poema di Maurizio Maeterlinck pu aver la venerabile et di Epitteto, di Marco Aurelio e di tutta quella schiera di filosofi, che non sallontan mai molto di casa per cercare la fonte della felicit: ma il suo maggior valore, come in tutto ci che arte, dato dalla rappresentazione, dai motivi drammatici su cui impalcato. Le verit filosoficamente formulate hanno la labile efficacia delle parole: vellicano per un momento la nostra coscienza sensitiva, e poi si dileguano come vano soffio di zeffiro, le verit viste in atto sabbarbicano alla nostra realt pi profonda e la irrobustiscono, e allargano, temprandola per le tempeste e per oltre le tempeste.

LUccellino Azzurro non soltanto una prodigiosa fiaba alla quale i piccini assistono con gli occhi sgranati dalla meraviglia, ma un magico filtro che acqueta i nostri pi sottili tormenti.

SILVIO SPAVENTA FILIPPI

PERSONAGGI

In ordine di entrata in scena

LA MADRE TYL ENRICHETTA

TYLYL LA NOTTE

MYTYL IL SONNO

LA FATA LA MORTE

IL PANE IL RAFFREDDORE DI TESTA

IL FUOCO I FANCIULLI AZZURRI

LACQUA IL RE DEI NOVE PIANETI

IL LATTE LINNAMORATO

LO ZUCCHERO LINNAMORATA

IL CANE IL TEMPO

LA GATTINA IL FRATELLINO CHE DEVE ANCORA NASCERE

LA LUCE I GUARDIANI

LE ORE LA PRIMA DELLE GRANDI FELICITA

IL PADRE TYL LE ALTRE FELICITA

LA NONNA TYL LE PICCOLE FELICITA

IL NONNO TYL GLI ADOLESCENTI

PIERINO LA PRIMA DELLE FELICITA

ROBERTO LA FELICITA DI STAR BENE

GIANNINA LA FELICITA DELLARIA PURA

MADDALENA LA FELICITA DI AMARE I GENITORI

PIERINA LA FELICITA DEL CIELO AZZURRO

PAOLINA LA FELICITA DEL BOSCO

LA FELICITA DELLE ORE DI SOLE LA GIOIA DI ESSERE BUONO

LA FELICITA DELLA PRIMAVERA LA GIOIA DELLA GLORIA

LA FELICITA DEL TRAMONTO DEL SOLE LA GIOIA DI PENSARE

LA FELICITA DI VEDER SORGERE LE STELLE LA GIOIA DI COMPRENDERE

LA FELICITA DELLA PIOGGIA LA GIOIA DI VEDERE LE COSE BELLE

LA FELICITA DL FUOCO DINVERNO LA GIOIA DI AMARE

LA FELICITA DEI PENSIERI INNOCENTI LAMORE MATERNO

LA FELICITA DI CORRERE A PIEDI NUDI LE GIOIE SCONOSCIUTE

LA FELICITA DI CORRERE SULLA RUGIADA LA VICINA BERLINGOT

LA GIOIA DESSERE GIUSTO LA FIGLIUOLA

3ATTO PRIMO

QUADRO I

LA CASA DEL TAGLIALEGNA

Il teatro rappresenta linterno di unabitazione di taglialegna, semplice, rustica, ma non troppo povera. Nel camino con la cappa arde fiocamente un ceppo. Utensili da cucina, credenza, madia, orologio a pendolo, arcolaio, fontana, ecc. Su una tavola una lampada accesa. Ai pi della credenza, ai due lati, addormentati, raggomitolati, col naso sotto la coda, un Cane e una Gattina. In mezzo ad essi un gran pane di zucchero bianco e azzurro. Appesa al muro una gabbia tonda con una Tortorella. In fondo due finestre con le persiane interne chiuse. Sotto una delle due finestre, uno sgabello. A sinistra, la porta dingresso armata dun grosso catenaccio. A destra unaltra porta. Scala che conduce al granaio. A destra ancora, due lettini da bambino, accanto ai quali, su due sedie, dei vestiti accuratamente piegati.

Al levar del sipario, Tylyl e Mytyl sono profondamente addormentati nei loro lettini. Tyl, la madre, rimbocca le coperte per lultima volta, si china su di essi, contempla per un momento il loro sonno, e fa cenno con la mano a Tyl, il marito, che fa capolino per la porta socchiusa. Tyl, la moglie, si mette un dito sulle labbra, imponendogli di far silenzio, poi esce a destra in punta di piedi, dopo aver spenta la lampada. La scena resta un istante alloscuro, poi una luce, la cui intensit aumenta a poco a poco, filtra attraverso le stecche delle persiane. La lampada sul tavolo si riaccende da s, ma la fiamma dun colore diverso di quando Tyl, la madre, lha spenta. I due bambini sembrano svegliarsi e si mettono a sedere sul letto.

TYLTYL

Mytyl?

MYTYL

Tyltyl?

TYLTYL

Dormi?

MYTYL

E tu?

TYLTYL

Ma no, no. Se ti parlo, come posso dormire?...

MYRYL

Natale, di?....

TYLTYL

Non ancora, domani. Mail vecchio Natale non porter nulla questanno

MYTYL

Perch?

TYLTYL

Ho sentito dire la mamma chessa non ha potuto andare in citt ad avvertirloMa verr questaltranno.

MYTYL

Quanto civuole per questaltranno?

4

TYLTYL

Eh, parecchioMa questa notte egli andr in casa dei bambini ricchi.

MYTYL

Ah?....

TYLTYL

Guarda!...La mamma ha dimenticato la lampada!...Mi viene unidea

MYTYL

?....

TYLTYL

Alziamoci.

MYTYL

vietato

TYLTYL

Ma se non c nessunoVedi le persiane?

MYTYL

Oh! Come sono luminose!...

TYLTYL

Sono i lumi della festa.

MYTYL

Quale festa?

TYLTYL

Di rimpetto, in casa dei piccoli ricchi. C lalbero di Natale. Apriamo.

MYTYL

Ma si pu, poi?

TYLTYL

Certo, giacch siamo soliSenti la musica? Alziamoci

I due bambini si alzano corrono a una delle due finestre, salgono sullo sgabello e spingono le persiane. Una viva luce si diffonde nella stanza. I fanciulli guardano avidamente al di fuori.

TYLTYL

Si vede tutto!...

MYTYL

(che trova che non sta a suo agio sullo sgabello) Io non veggo

TYLTYL

Nevica!...Ecco due vetture a sei cavalli!

5

MYTYL

Ne escono dodici ragazzi!

TYLTYL

Stupida!...Sono bambine

MYTYL

Hanno i calzoni

TYLTYL

Tu non te ne intendiNon mi spingere cos!...

MYTYL

Se non ti ho nemmeno toccato.

TYLTYL

(che occupa da solo lo sgabello) Prendi tutto il posto tu

MYTYL

Ma se io non ci posso stare1

TYLTYL

Zitta dunque, si vede lalbero!

MYTYL

Qual albero?

TYLTYL

Ma lalbero di Natale!...Tu guardi il muro!...

MYTYL

Guardo il muro perch non mi fai posto

TYLTYL

(cedendo un po di posto sullo sgabello) Ecco!...Ne hai abbastanza adesso? Ne vuoi di pi?...Quanti lumi! Quanti!

MYTYL

Che fanno, dunque, quelli che strepitano tanto?

TYLTYL

Suonano la musica.

MYTYL

Sono in collera, forse

TYLTYL

No, ma sono seccati.

MYTYL

Unaltra carrozza con i cavalli bianchi!...

6

TYLTYL

Zitto!...Guarda!...

MYTYL

Che roba quella che pende, luna lucente doro, dai rami?

TYLTYL

Ma i balocchi, per bacco!...Sciabole, fucili, soldati, cannoni.

MYTYL

E bambole, di, non ce ne sono?....

TYLTYL

Bambole?...Roba sciocca che non li diverte.

MYTYL

Intorno alla tavola, che cosa c蒅

TYLTYL

Torte, frutta, pasticcini alla crema

MYTYL

Ne ho mangiati una volta quando ero piccola

TYLTYL

Anchio: sanno meglio del pane, ma te ne danno cos poco.

MYTYL

Ma essi ne hanno a volonttutta la tavola pienaCredi mangeranno?

TYLTYL

Certo, che vuoi che ne facciano?...

MYTYL

(meravigliata) Non hanno fame?..Perch?

TYLTYL

Oh, bella, mangiano quando vogliono

MYTYL

(incredula) Tutti i giorni?

TYLTYL

Dicono

MYTYL

Mangeranno tutto?...Non ne daranno nulla?

TYLTYL

A chi?..

7

MYTYL

A noi

TYLTYL

Non ci conoscono

MYTYL

E se si chiedesse loro qualche cosa?

TYLTYL

Non si pu

MYTYL

Perch?

TYLTYL

Perch vietato

MYTYL

(battendo le mani) Oh! Come sono belli!

TYLTYL

(entusiasta) E ridono, ridono!

MYTYL

E i piccini che ballano!...

TYLTYL

S, s, balliamo anche noi!...(essi battono i piedi con gioia sullo sgabello).

MYTYL

Oh! Com divertente

TYLTYL

Si distribuiscono i pasticcini!...Essi possono toccarli!...Mangiano! Mangiano! Mangiano.

MYTYL

Anche i pi piccoli!...Ne hanno due, tre, quattro!...

TYLTYL

(ebbro di gioia) Oh com buono!...Com buono! Com buono!

MYTYL

(contando i dolci immaginari) Io ne ho avuti dodici!..

TYLTYL

E io quattro volte dodici1Ma ne dar un po a te.

(Si picchia alla porta di casa)

TYLYTL

(che a un tratto s calmato, intimorito) Chi sar?

8

MYTYL

(spaventata) Sar pap!...

Siccome tardano ad aprire, veggono il grosso catenaccio spostarsi da s, stridendo; la porta si socchiude per lasciar passare una vecchietta vestita di verde e coperta di un cappellone rosso. E gobba, zoppa e cieca dun occhio. Ha il naso e il mento che sincontrano, ed ella cammina curva sul bastone. Non c alcun dubbio che sia una fata.

LA FATA

Avete qui lerba canterina o luccellino azzurro?

TYLTYL

Abbiamo dellerba, ma non canta

MYTYL

Tyltyl ha un uccellino.

TYLTYL

Ma non posso regalarlo

LA FATA

Perch?

TYLTYL

Perch mio.

LA FATA

una buona ragione, certo. Dov questuccellino?...

TYLTYL

(mostrando la gabbia)

Nella gabbia

LA FATA

(mettendosi gli occhiali per esaminare il volatile) Non lo voglio; non abbastanza azzurro. Bisogna che andiate a cercarmi quello di cui ho bisogno.

TYLTYL

Ma io non so dove sia

LA FATA

Neanchio. Perci bisogna cercarlo. Posso infine fare a meno dellerba canterina; ma mi occorre assolutamente luccellino azzurroPer la mia bambina che tanto malata.

TYLTYL

Che ha?

LA FATA

Non si sa precisamente; vorrebbe essere felice

TYLTYL

Ah?...

9

LA FATA

Sapete chi sono?...

TYLTYL

Rassomigliate un po alla nostra vicina Berlingot

LA FATA

(offendendosi improvvisamente) Ma niente affattoNon vi alcun rapportoE ignobileIo sono la fata Beriluna

TYLTYL

Ah! Benissimo

LA FATA

Bisogner partire immediatamente.

TYLTYL

Verrete con noi?

LA FATA

M addirittura impossibile per la minestra che ho messa sul fuoco questa mattina e che saffretta a traboccare tutte le volte che massento per pi di unora. (Mostrando successivamente il soffitto, il camino e la finestra) Volete uscire di qua, di l o di l?....

TYLTYL

(mostrando timidamente la porta) Vorrei uscire di l

LA FATA

(di nuovo offendendosi improvvisamente) E assolutamente impossibile, ed una abitudine deplorevole!...(Indicando la finestra). Usciremo di lEbbene?...Che aspettate?...Vestitevi immediatamente(I fanciulli obbediscono e si vestono rapidamente9 Aiuter Mytyl..

TYLTYL

Non abbiamo scarpe

LA FATA

Non importa. Io vi dar un cappellino meraviglioso. Dove sono i genitori?

TYLTYL

(mostrando la porta a dritta)

Sono di l. Dormono

LA FATA

E il nonno e la nonna?..

TYLTYL

Sono morti

TYLTYL

Sono morti

10

LA FATA

E i fratellini e le sorellineNe avete?...

TYLTYL

S,s; tre fratellini

MYTYL

E quattro sorelline

LA FATA

Dove sono?

TYLTYL

Morti anche loro

LA FATA

Volete rivederli?...

TYLTYL

Oh s!...Subito!...Fateceli vedere!

LA FATA

Non li ho in tascaMa capita a proposito: li vedrete passando nel Paese del Ricordo E sulla strada dellUccellino Azzurro. Subito a sinistra, dopo il terzo crocicchio. Che facevate quando ho picchiato?

TYLTYL

Giocavamo a mangiar dolci.

LA FATA

Avevate dei dolci?...Dove sono?

TYLTYL

Nel palazzo dei bambini ricchiVenite a vedere, cos bello!...(trascinando la Fata verso la finestra).

LA FATA

(alla finestra) Ma sono gli altri che li mangiano!...

TYLTYL

S; ma giacch si vede tutto

LA FATA

Tu non li invidii?

TILTYL

Perch

LA FATA

Perch essi mangiano tutto. Trovo che fanno male a non darti nulla

TYLTYL

Ma no, essi sono ricchiEh! Che bellezza in quella casa!

11

LA FATA

Non ci si sta meglio che in casa tua.

TYLTYL

Eh, noDa noi tutto pi nero, pi piccolo, e non abbiamo dolci

LA FATA

E assolutamente la stessa cosa, soltanto che tu non lo vedi

TYLTYL

Ma s, ci vedo benissimo, e ho unottima vista. Leggo le ore sul quadrante della chiesa e il babbo no

LA FATA

(offendendosi improvvisamente) Ti dico che non ci vedi! Come mi vedi tu? Come sono fatta? (Silenzio impacciato di Tyltyl) Ebbene, rispondi! Che io sappia se tu vedi!...Sono bella o brutta? (Silenzio sempre pi impacciato). Non vuoi rispondere? Sono giovane o vecchia? Sono rosea o gialla?..Ho la gobba, forse?

TYLTYL

(conciliante) No, no non tanto grande

LA FATA

Ma s, a vedere la tua aria, si crederebbe che io labbia enormeHo il naso a uncino, e locchio sinistro cieco?...

TYLTYL

No, no, non dico questo..Chi che te lha accecato?

LA FATA

(sempre pi irritata) Ma non cieco!..Insolente! miserabile!...E pi bello dellaltro, pi luminoso, e azzurro come il cieloE i miei capelli, li vedi?...Sono biondi come le spighe di granosi direbbero delloro filato!...E ne ho tanti e tanti che la testa mi pesaMi sfuggono da per tutto..Li vedi sulle mie mani?...(Ella mostra due misere ciocche di capelli grigi).

TYLTYL

S, ne veggo alcuni.

LA FATA

(indignata) Alcuni?...Dei mazzidelle bracciate, dei ciuffi, dei flutti doro!...So bene che la gente dice di non vederli; ma tu, credo, non sei di quelle cattive persone orbe

TYLTYL

No, no, io veggo benissimo quelli che non si nascondono

LA FATA

Ma bisogna vedere gli altri con la stessa audacia!...Come son strani gli uomini!...Dopo la morte delle fate, non veggono pi affatto, e non lo sospettanoFortunatamente ho sempre addosso ci che ci vuole per riaccendere gli occhi spentiChe cosa cavo fuori di questo sacco?...

TYLTYL

Oh! Che bel cappellino verde!....Che quel che luccica sulla coccarda?

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LA FATA

Il gran diamante che fa vedere

TYLTYL

Ah!

LA FATA

S; quando si ha il cappello in testa, si gira un po il diamante: da destra a sinistra, per esempio, to, cos vedi?Allora esso si appoggia su un bernoccolo della testa che nessuno conosce, e che apre gli occhi

TYLTYL

Non fa male?

LA FATA

Al contrario, fatatoSi vede immediatamente ci che vi nelle cose: lanima del pane, del vino, del pepe, per esempio

MYTYL

Si vede anche lanima dello zucchero?

LA FATA

(immediatamente offesa)

Naturale!..Non mi piacciono le domande inutili..Lanima dello zucchero non pi interessante di quella del pepeEcco, io vi do ci che vi pu aiutare nella ricerca dellUccellino AzzurroSo bene che lAnello che rende invisibile o il Tappeto volante vi sarebbero pi utili; ma ho perduta la chiave dellarmadio dove li ho serbati!...Ah! mi dimenticavo(mostrando il diamante). Quando lo tieni cos, vedivoltandolo un po pi si rivede il passatoVoltandolo ancora un po, si vede lavvenireE curioso e pratico e non fa rumore

TYLTYL

Pap me lo prender

LA FATA

Non lo vedr; nessuno pu vederlo, fin che lo porti sulla testaVuoi provare? (Essa copre Tyltyl col cappellino verde) Ora gira il diamante e poi

Appena Tyltyl ha girato il diamante, un cambiamento improvviso e prodigioso si opera in tutte le cosa. La vecchia Fata a un tratto una bella e meravigliosa principessa, le pietre di cui son fatti i muri della casa silluminano, mandando riflessi azzurri come zaffiri, diventano trasparenti, scintillanti, abbaglianti come le pietre pi preziose. I rozzi mobili sanimano e risplendono; la tavola di legno bianco si presenta con la gravit e la nobilt di una tavola di marmo, il quadrante dellorologio strizza locchio e sorride con piacevolezza, mentre la porticina, dietro la quale oscilla il pendolo, si socchiude e lascia sfuggire le Ore che, tenendosi per mano e ridendo a crepapelle, si mettono a danzare al suono duna musica deliziosa. Stupore legittimo di Tyltyl, che esclama mostrando le Ore:

TYLTYL

E chi son mai tutte queste belle signore?...

LA FATA

Non aver paura, le ore della tua vita, felici di essere libere e visibili un istante.

TYLTYL

E perch i muri son cos luminosi?sono forse di zucchero o di pietre preziose?...

13

LA FATA

Tutte le pietre sono simili, tutte le pietre sono preziose, ma gli uomini non ne veggono che poche

Mentre parlano cos. la fantasmagoria continua e si completa. Le anime dei Pani-da-quattro-libbre in forma di fantocci in maglia color crosta di pane, stupiti e impolverati di farina, si districano dalla madia e sgambettano intorno alla tavola dove sono raggiunti dal Fuoco, che esce dal focolare in maglia gialla e vermiglia, e li insegue, contorcendosi dal ridere.

TYLTYL

Chi sono quei brutti fantocci?...

LA FATA

Niente di grave: le anime dei Pani-da-quattro.libbre che approfittano del regno della verit peR uscire dalle madie dove si trovano pigiati

TYLTYL

E quel gran diavolo rosso dal cattivo odore?...

LA FATA

Zitto!...Non parlare troppo forte, il Fuoco. Ha un cattivo carattere.

Questo dialogo non ha interrotto la fantasmagoria. Il Cane e la Gattina, raggomitolati a pi della credenza, cacciando simultaneamente un ululo, scompaiono in un trabocchetto, e al loro posto sorgono due personaggi, di cui luno porta una maschera da Bulldog, e laltro una testa di gatto. A un tratto lomino dalla maschera di bulldog che noi chiameremo da ora in poi Cane si precipita su Tyltyl e lo bacia violentemente e lo ricopre di rumorose e impetuose carezze, mentre il personaggio dalla maschera di micio che noi chiameremo pi semplicemente la Gattina si d una pettinatina, si lava le mani e si liscia i mustacchi prima di avvicinarsi a Mytyl.

IL CANE

(urlando, saltando, scompigliando tutto, insopportabile) Idolo mio1Buon giorno, buon giorno, idolo mio!..Finalmente, finalmente, si pu parlare!...Avevo tante cose da dirti!...Avevo un bellabbaiare e scodinzolare!...Tu non comprendevi!...Ma ora!...Buon giorno, buon giorno!...Ti voglio bene, ti voglio bene!...Vuoi che faccia qualche cosa di meraviglioso?...Vuoi che io faccia il bellimbusto?...Vuoi che cammini sulle mani o che balli sulla corda?

TYLTYL

(alla Fata) Chi mai quel signore dalla testa di cane?

LA FATA

Ma non vedi?...E lanima di Tylo che tu hai libarata

LA GATTINA

(avvicinandosi a Mytyl e tenendole la mano cerimoniosamente, con circospezione). Buon giorno, signorinaCome sei bella questa mattina!...

MYTYL

Buon giorno, signora(alla fata) Chi ?...

LA FATA

Che, non lindovini? E lanima di Tylette che ti stende la manoBaciala..

14

IL CANE

(urlando la Gattina) Anchio!...Io bacio il mio idolo!...Bacio la bambina!...Bacio tutti!...Magnifico!..Ci divertiremo!...Ora faccio paura a TyletteUh!...Uh!...Uh!...

LA GATTINA

Signore!...Io non vi conosco

LA FATA

(minacciando il Cane con la sua bacchetta). Sta a posto, tu; se no, rientrerai nel silenzio fino alla fine dei secoli..

Intanto la fantasmagoria ha seguito il suo corso, lArcolaio s messo a girar vertiginosamente nel suo angolo, filando splendidi raggi di luce; la Fontana, nellaltro angolo, comincia a cantare con voce acutissima, e trasformandosi in Fontana luminosa, inonda lacquaio di cascate di perle e di smeraldi, a traverso le quali si slancia lanima dellacqua simile a una ragazza grondante, scarmigliata che va subito a battersi col fuoco.

TYLTYL

E quella signorina tuta inzuppata dacqua?...

LA FATA

Non aver paura, lacqua che esce dalla chiavetta

Il recipiente del latte si rovescia, cade dalla tavola, si rompe sul pavimento, e del latte sparso si leva una forma bianca e pudibonda che sembra aver paura di tutto.

TYLTYL

E quella signora in camicia che ha paura?...

LA FATA

E il latte che ha rotto il suo recipiente

Il Pan-di-zucchero posato ai piedi della credenza ingrandisce, sallarga e spacca il suo involucro di carta, donde emerge un essere dolciastro e sornione, vestito dun camiciotto bianco e azzurro, che savanza sorridendo beatamente verso Mytyl.

MYTYL

(con agitazione) Che vuole?

LA FATA

Ma lanima dello zucchero!...

MYTYL

(rassicurata) Ha forse lo zucchero dorzo?

LA FATA

Ma se non ha altro in tasca, e ha le dita tutte di zucchero dorzo!

La lampada cade dalla tavola, ma appena caduta, la sua fiamma si raddrizza e si trasforma in una fanciulla luminosa dincomparabile bellezza. E vestita di lunghi veli trasparenti e abbaglianti, e rimane immobile in una specie di estasi.

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TYLTYL

E la regina!..

MYTYL

E la Santa Vergine!

LA fata

No, cari, la luce

Intanto le casseruole e gli scaffali girano come trottole olandesi, larmadio della biancheria sbatte gli sportelli, e comincia un magnifico spiegamento di stoffe color di luna e di sole, a cui si mischiano, non meno splendidi, stracci e cenci che discendono le scale del granaio. Ma ecco che tre colpi abbastanza forti sono picchiati alla porta di destra.

TYLTYL

(spaventato)

E pap!...Ci ha sentiti!...

LA FATA

Gira il diamante!...Da sinistra a destra!...(Tyltyl girando rapidamente il diamante). Non cos presto!...Mio Dio! Troppo tardi!..Lhai girato troppo forte. Non avranno il tempo di riprendere il loro posto, avremo molte seccature(La Fata ridiventa una vecchietta, nei muri della capanna si estingue ogni splendore, le Ore rientrano nellorologio, larcolaio si ferma, ecc. ma nella fretta e nel disordine generale, mentre il Fuoco corre follemente attorno alla camera, in cerca del focolare, uno dei Pani-da-quattro-libbre, che non ha potuto ritrovare posto nella madia, scoppia in singhiozzi, cacciando urli di spavento) Che succede?...

IL PANE

(in lagrime) Non vi pi posto nella madia!

LA FATA

(chinandosi sulla madia) Ma s!...ma s(spingendo gli altri pani che hanno ripreso il loro posto). Vediamo, presto, accomodatevi..

IL PANE

(sperduto, sforzandosi vanamente di rientrare nella madia). Non possibile!...Sar mangiato per primo!...

IL CANE

(sgambettando intorno a Tyltyl) Idolo mio Io sono ancora qui!...Posso ancora parlare! Posso di nuovo baciarti!...Ancora! Ancora! Ancora!

LA FATA

Come, anche tu?...Sei ancora qui!...

IL CANE

Sono fortunato!...Non ho potuto rientrare nel silenzio; la botola s richiusa troppo presto

LA GATTINA

Anche la miaChe accadr?..C pericolo?

LA FATA

Mio Dio, debbo dirvi la verit; tutti quelli che accompagneranno i due fanciulli morranno alla fine del viaggio

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LA GATTINA

E quelli che non laccompagneranno?

LA FATA

Sopravvivranno alcuni minuti

LA GATTINA

(al Cane)

Su, rientriamo nella botola

IL CANE

No, no!...Non voglio!...Voglio accompagnare lidolo mio!...Voglio parlargli sempre!...

LA GATTINA

Imbecille! (Si batte alla porta)

IL PANE

(piangendo a calde lacrime) Non voglio morire alla fine del viaggio!..Voglio rientrare subito nella madia.

IL FUOCO

(che non ha cessato di percorrere vertiginosamente la camera cacciando sibili dangoscia) Non trovo il focolare!...

LACQUA

(che tenta invano di rientrare nella chiavetta). Non posso pi rientrare nella chiavetta!...

LO ZUCCHERO

(che si agita intorno al suo cartoccio) Io ho rotto il mio involucro di carta.

IL LATTE

(linfatico e pudibondo) Mhanno rotto il vaso!...

LA FATA

Che stupidi, Mio Dio!...Stupidi e vili!...Preferireste dunque continuare a vivere nelle vostre brutte scatole, nelle vostre botole e nella vostra chiavetta per non accompagnare i bambini che vanno a cercare luccello?

TUTTI

(tranne il cane e la Luce)S! S! Subito, immediatamente!...La mia chiavetta!...La mia madia!...Il mio focolare!...La mia botola!...

LA FATA

(alla luce che guarda pensosamente i resti della sua lampada) E tu, luce, che ne dici?...

LUCE

Accompagner i bambini

IL CANE

(urlando di gioia) Anchio! Anchio!...

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LA FATA

Ecco i pi bravi. Del resto, troppo tardi per indietreggiare, non c pi da scegliere, uscirete tutti con noiMa tu, Fuoco, non ti accostare a nessuno; tu, Cane, non tormentare la Gattina, e tu, Acqua tienti dritta e cerca di non sgocciolare da per tutto(Colpi violenti sono di nuovo battuti alla porta di destra)

TYLTYL

(ascoltanto) Ancora pap!...Questa volta si alza, lo sento camminare

LA FATA

Usciamo dalla finestraVerrete tutti a casa mia dove vestir a dovere gli animali e i fenomeni(Al Pane) Tu, Pane, prendi la gabbia dove si metter luccellino AzzurroTi sar dato in custodiaPresto, presto non perdiamo tempo

La finestra sallunga rapidamente, come una porta. Escono tutti, e quindi la finestra riprende la sua forma primitiva, richiudendosi innocentemente. La camera ridiventata oscura, e i due lettini sono immersi nellombra. La porta a destra si socchiude e nellapertura appaiono le teste del padre e della madre.

IL PADRE

Non niente..E il grillo che canta

LA MADRE

Li vedi?

IL PADRE

Certodormono tranquillamente

LA MADRE

Li sento respirare

La porta si chiude.

SIPARIO

18 ATTO SECONDO

QUADRO II

In casa della Fata

Un magnifico vestibolo nel palazzo della Fata Beriluna: colonne di marmo chiaro dai capitelli doro e dargento, scale, portici, balaustre, ecc.

Entrano dal fondo, a destra, sontuosamente vestiti, la Gattina, lo Zucchero e il Fuoco. Escono da un appartamento donde emanano raggi di luce; la guardaroba della Fata. La Gattina ha indossato il costume classico della Gattina con gli stivali, lo Zucchero un abito di seta bipartito di bianco e di azzurro tenero, e il Fuoco, un cappello dai piumini multicolori, e un lungo mantello cremisi, foderato doro. Essi attraversano tutta la sala e discendono al primo piano, a destra dove la Gattina li riunisce sotto il portico.

LA GATTINA

Da questa parte. Conosco tutti i labirinti di questo palazzo..La Fata Beriluna lha ereditato da Barba Turchina..Mentre i bambini e la Luce fanno visita alla figliuola della Fata, approfittiamo del nostro ultimo momento di libertVi ho fatti venire qui per discutere sulla situazione in cui ci troviamoSiamo tutti presenti?...

LO ZUCCHERO

Ecco il Cane che esce dalla guardaroba della Fata.

IL FUOCO

Come diamine s vestito?...

LA GATTINA

Ha preso la livrea di un valletto della carrozza di CenerentolaProprio ci che ci voleva per luiEgli ha unanima servileMa nascondiamoci dietro la balaustraHo una strana diffidenzaSarei pi contenta che non udisse quello che ho da dirvi

LO ZUCCHERO

E inutileCi ha scopertiGuarda, ecco lAcqua che esce contemporaneamente dalla guardarobaDio! Com bella!...

Il cane e lAcqua raggiungono il primo gruppo.

IL CANE

(sgambettando) Ecco!...Ecco!...Non sono bello? Guardate questi pizzi e poi questi ricami!...Sono doro vero!...

LA GATTINA

(allAcqua) E la veste color del tempo di Pelle dAsino?...Mi sembra di riconoscerla

LACQUA

S, quella che mi sta meglio

IL FUOCO

(tra i denti) Ella non ha il parapioggia

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LACQUA

Che dici?...

IL FUOCO

Niente, niente

LACQUA

Credevo parlassi dun naso rosso che ho visto laltro giorno

LA GATTINA

Via, non ci bisticciamo, abbiamo qualche cosa di meglio da fareNon aspettiamo che il Pane: dov?

IL CANE

Non la finiva pi di fare lo schifiltoso per scegliersi il costume

IL FUOCO

Mette proprio conto, quando si ha quellaria idiota e un pancione che

IL CANE

Finalmente s deciso per un abito turco, ornato di pietre preziose, una scimitarra e un turbante

LA GATTINA

Eccolo!...Ha indossato la pi belle veste di Barba Turchina

Entra il Pane nel costume gi descritto. Labito di seta a fatica allacciato sul gran pancione. Tiene con una mano lelsa duna scimitarra passata nella cintura e con laltra la gabbia destinata allUccellino Azzurro.

IL PANE

(dondolandosi vanitosamente) Ebbene?Come vi sembro?...

IL CANE

(sgambettando attorno al Pane) Com bello! Com stupido! Com bello! Com bello!

LA GATTINA

(al pane) I bambini sono vestiti?

IL PANE

S, il signor Tyltyl ha preso la veste rossa, le calze bianche e i calzoni azzurri di Puccettino, e la signorina Mytyl labito di Gretel e le pantofole di Cenerentola..Ma il grande problema stato quello di vestire la Luce!

LA GATTINA

Perch?

IL PANE

La Fata la trovava cos bella che non voleva vestirla affattoAllora io ho protestato in nome della nostra dignit di elementi essenziali e eminentemente rispettabili; e ho finito col dichiarare che a queste condizioni rifiutavo di uscire con lei

IL FUOCO

Bisogna comperarle un paralune!...

LA GATTINA

E la Fata che ha risposto?

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IL PANE

Mi ha dato delle bastonate sulla testa e..sulla pancia

LA GATTINA

E allora?

IL PANE

Mi sono lasciato convincere; ma, allultimo momento, la Luce s decisa per un abito color di luna che si trovava in fondo alla cassa dei tesori di Pelle dAsino

LA GATTINA

Via, s chiacchierato abbastanza, il tempo stringeSi tratta del nostro avvenireAvete sentito? La Fata ha detto: la fine di questo viaggio segner contemporaneamente la fine della nostra vitaSi tratta dunque di prolungarlo finch possibile e con tutti i mezzi possibilima c ancora dellaltro; bisogna che pensiamo alla sorte della nostra razza e al destino dei nostri figli.

IL PANE

Brava! Brava!...La Gattina ha ragione!...

LA GATTINA

AscoltatemiNoi tutti qui presenti, animali, cose ed elementi, possediamo unanima che luomo non conosce ancora. E per questo che noi godiamo un resto dindipendenza; ma se trova lUccellino Azzurro, egli sapr tutto, vedr tutto, e noi saremo completamente in sua baliaQuesto mi stato rivelato dalla mia vecchia amica la Notte, che anche la custode dei misteri della VitaE dunque nel nostro interesse di impedire in ogni modo che si trovi questUccellino, anche a costo di mettere in pericolo la stessa vita dei bambini

IL CANE

(indignato) Che dice costei?...Ripeti un po, perch io comprenda bene di che si tratta!

IL PANE

Silenzio!...Tu non hai la parola!...Lassemblea la presiedo io

IL FUOCO

Chi ti ha nominato presidente?

LACQUA

8al Fuoco) Silenzio! Che centri tu?...

IL FUOCO

Altro che centro!...Io non sopporto osservazioni da te.

LO ZUCCHERO

(conciliante) PermetteteNon ci bisticciamoLora graveSi tratta dintenderci sui provvedimenti da prendere

IL PANE

Io sono interamente del parere dello Zucchero e della Gattina

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IL CANE

E stupido tutto questo!...C lUomo, ecco tutto!...Bisogna obbedirgli e fare tutto quello che egli vuole1Ecco ci che c di vero!...Io non conosco che luiViva lUomo!...Per la vita, per la morte, tutto per lUomo

IL PANE

Io sono dello stesso parere del Cane.

LA GATTINA

Bisogna dire le proprie ragioni.

IL CANE

Non vi sono ragioni!...Amo lUomo, questo bastaSe fate qualcosa contro di lui, prima vi strangolo, e poi vado a dirgli tutto

LO ZUCCHERO

(intervenendo con dolcezza). Permettete..Non ci allontaniamo dalla nostra discussioneSotto un certo aspetto avete ragione luno e laltroVi il pro e il contro

IL PANE

Io sono interamente del parere dello Zucchero!...

LA GATTINA

Forse che tutti qui, lAcqua, il Fuoco, e voi, Pane e Cane, non siamo tutti vittime di tirannia senza nome?...Ricordate il tempo in cui, prima della venuta del desposta, noi eravamo liberi sulla faccia della Terra?...LAcqua e il Fuoco erano i soli padroni dl mondo, e vedete che cosa ormai sono diventati!...Quanto a noi, miseri discendenti delle grandi fiereAttenti!...Facciamo finta di nullaVeggo venire la Fata e la LuceLa Luce s messa dalla parte dellUomo; la nostra peggiore nemicaEccole!...

Entrano da destra la Fata e la Luce, seguite da Tyltyl e da Mytyl.

LA FATA

Ebbene?...Che c?...Che fate in quellangolo? Avete laria di cospirareE tempo di mettersi in viaggio. Ho deciso che la Luce sar la vostra guidaLe obbedite tutti come a me stessa, e le confido la mia bacchettaI bambini visiteranno questa sera i loro nonni che sono mortiVoi non li accompagnerete, per discrezionePasseranno la sera in seno alla loro famiglia defuntaIntanto preparerete tutto quello che bisogna per la tappa di domani che sar lungaSu, in piedi, avanti e ciascuno al suo posto!...

LA GATTINA

(ipocritamente) E appunto ci che stavo loro dicendo, signora FataLi esortavo a compiere coscienziosamente e coraggiosamente il loro dovere, disgraziatamente il Cane che minterrompeva a ogni pi sospinto

IL CANE

Che dici?...Aspetta un po!....

Sta per slanciarsi sulla Gattina, ma Tyltyl, che ha preveduto il suo movimento, lo ferma con un gesto minaccioso.

TYLTYL

Gi, Tylo!...Bada, se mostri ancora una volta di

31

IL CANE

Idolo mio, non sai, lui che.

TYLTYL

(interrompendolo) Taci

LA FATA

Via, finiamolaIl Pane questa sera consegni la gabbia a TyltylE possibile che lUccelino Azzurro si nasconda nel Passato, presso i nonni..In ogni modo una probabilit che non bisogna trascurareEbbene..Pane, questa gabbia?...

IL PANE

(solennemente) Un momento, per favore, signora Fata(come un oratore che prende la parola). Voi tutti siate testimoni che questa gabbia dargento che mi fu affidata per

LA FATA

8interrompendolo) Basta!...Non facciamo frasi..Noi usciremo di l, mentre i bambini usciranno di qui

TYLTYL

(molto agitato) Usciremo soli?...

MYLTYL

Ho fame!...

TYLTYL

Anchio!...

LA FATA

(al Pane) Apri la tua veste turca, e d loro una fetta della tua buona pancia

IL PANE

(apre la veste, trae la sua scimitarra, e si taglia dal pancione due panini che offre ai bambini)

LO ZUCCHERO

(avvicinandosi ai bambini) Permettetemi di offrirvi ora degli zuccherini(Rompe a uno a uno le cinque dita della sua mano sinistra e li offre in dono)

MYTYL

Che fa?...Si rompe tutte le dita?...

LO ZUCCHERO

Assaggiate, sono eccellentiVero zucchero dorzo

MYTYL

(succhiando un dito allo Zucchero). Dio, come buono!..Ne hai molti?

LO ZUCCHERO

(modesto) Ma s, finch ne voglio

MYTYL

Ti fanno molto male, quando te le rompi cos?

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Ma cheAl contrario, fa bene, rispuntano immediatamente e in questo modo ho sempre le dita pulite e nuove

LA FATA

Vedete, bambini, non mangiate troppo zucchero. Non dimenticate che fra poco cenerete dai vostri nonni

TYLTYL

Sono qui?...

LA FATA

Li andrete a vedere subito

TYLTYL

Come li vedremo, se sono morti?

LA FATA

Come possono esser morti, se vivono nel nostro ricordo? Gli uomini non sanno questo segreto perch sanno ben poche cose; invece tu, grazie al Diamante, vedrai che i morti, di cui ci ricordiamo, vivono felici, come se non fossero morti

TYLTYL

La Luce viene con noi?

LA LUCE

No, pi conveniente che vi troviate soli fra persone di famigliaIo aspetter qui vicino, per non sembrare indiscretaNon mi hanno invitata

TYLTYL

Per dove bisogna andare?

LA FATA

Di quiSiete sulla soglia del Paese del Ricordo. Appena avrai girato il Diamante, vedrai un grosso albero con un cartello, che ti dir che sei arrivatoMa non dovete dimenticare tutti e due che dovete tornare alle nove meno un quartoE importantissimoSoprattutto siate esatti, perch tutto sarebbe perduto se foste in ritardoArrivederci(Chiamando la Gattina, il Cane, la Luce, ecc). Di qui e i piccini di l

Esce a destra con la luce, gli animali, ecc., mentre i bambini escono a sinistra.

SIPARIO

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QUADRO III

Nel Paese del Ricordo

Una fitta nebbia, donde emerge, a destra, al primo piano, il tronco dunaq grossa quercia munita dun cartello. Luce lattea, diffusa, impenetrabile.

Tyltyl e Mytyl si trovano a pi della quaercia.

TYLTYL

Ecco lalbero!

MYTYL

C il cartello?

TYLTYL

Non posso leggere..Aspetta, salgo su questa radiceE proprioC scritto Paese del Ricordo

MYTYL

E qui che comincia

TYLTYL

S, c una freccia

MYTYL

Ebbene, dove sono il nonno e la nonna?

TYLTYL

Dietro la nebbiaLi vedremo

MYTYL

Non veggo nienteNon mi veggo neppure le mani e i piedi(Piagnucolando) Ho freddo!...Non voglio viaggiareVoglio tornare a casa

TYLTYL

Via, non piangere sempre, come lacquaNon te ne vergogni?...Sei grande!...Guarda, la nebbia gi si diradaVedremo che cosa c dentro

Infatti la nebbia s messa in movimento; si alleggerisce, si rischiara, si disperde, sevapora. Subito in una luce sempre pi trasparente si scopre sotto una volta di verzura una ridente casetta di contadini coperta di piante rampicanti. Le finestre e le porte sono aperte. Si veggono gli alveari delle api sotto la tettoia, vasi di fiori sulle finestre, una gabbia dove dorme un merlo, ecc. vicino alla porta una panca, sulla quale sono profondamente addormentati un vecchio contadino con la moglie, cio il nonno e la nonna di Tyltyl.

TYLTYL

(riconoscendoli a un tratto) Sono il nonno e la nonna!...

MYTYL

(battendo le mani). S, s!...Sono essi!...Sono essi!...

TYLTYL

(ancora un po diffidente) non si sa ancora se si muovono..Restiamo dietro lalbero

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La nonna Tyl apre gli occhi, alza la testa, caccia un sospiro, guarda il nonno che si sveglia anche lui lentamente.

LA NONNA

Ho lidea che i nostri nipotini che sono ancora in vita ci verranno a trovare oggi

IL NONNO

Sicuro, pensano a noi, perch mi sento un formicolio per le gambe

LA NONNA

Credo siano vicini, perch lagrime di gioia mi danzano davanti agli occhi.

IL NONNO

No, no, son molto lontaniMi sento ancora debole

LA NONNA

Ti dico che son qua: ho gi tutta la mia forza

TYLTYL E MYTYL

(precipitandosi di dietro la quercia) Eccoci!...Eccoci!...Nonno!...Nonna!...Siamo noi!...Siamo noi!...

IL NONNO

Vedi!...Ecco! che ti avevo detto?...Ero sicuro che venivano oggi

LA NONNA

Tyltyl!...Mityl!...sei tu!..E lei!...sono loro!...(Sforzandosi di correre loro incontro) Non posso correre..Ho sempre i reumi.

IL NONNO

(correndo zoppiconi anche lui) Anchio..Per la mia gamba di legno che sostituisce sempre quella che mi ruppi cadendo dalla gran quercia

I nonni e i fanciulli si baciano follemente.

LA NONNA

Come ti sei fatto grande e forte, Tyltyl mio!...

IL NONNO

(accarezzando i capelli di Mityl). E Mityl!...Guarda un po!...Che bei capelli!...Che begli occhi!...E com buona!...

LA NONNA

Baciamoci ancora!...Venite sulle mie ginocchia

IL NONNO

E a me niente?...

LA NONNA

No, no, prima a meCome stanno pap e mamma?

TYLTYL

Benissimo, nonnaDormivano quando siamo usciti

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LA NONNA

(contemplandoli e soffocandoli di carezze) Dio mio, come sono belli e tutti lindi!...E stata la mamma a vestirvi? E le calze son bucate?...Prima le rammendavo ioPerch non ci venite a trovare pi spesso?...Ci farebbe tanto piacere..Passano mesi e mesi che ci dimenticate e noi non vediamo nessuno

TYLTYL

Non possiamo, nonna; la Fata che oggi

LA NONNA

Noi siamo sempre qui in attesa di una visitina dei ViviVengono cos di rado..Lultima volta che siete venuti stataaspettaquando fu? Fu a Ognissanti, quando son la campana della chiesa.

TYLTYL

A Ognissanti?...Ma se quel giorno non uscimmo, perch avevamo un forte raffreddore.

LA NONNA

E vero, ma avete pensato a noi

TYLTYL

S.

LA NONNA

Ebbene, tutte le volte che pensate s noi, ci svegliamo e vi rivediamo.

TYLTYL

Come, basta che

LA NONNA

Come, sai pure

TYLTYL

No, che non so

LA NONNA

E straordinario, lassNon sanno ancora..Non imparano dunque nulla?

IL NONNO

Proprio come ai tempi nostriI Vivi sono cos sciocchi quando parlano degli Altri

TYLTYL

Voi dormite sempre?

IL NONNO

S, dormiamo dolcemente, aspettando desser risvegliati da un pensiero dei ViviAh! che bellezza dormire quando la vita finita. Ma risvegliarci di tanto in tanto neanche ci dispiace

TYLTYL

Allora, non siete morti per davvero?

IL NONNO

Che dici?..Che cosa dice? Ecco che usa dei termini che non comprendiamo pi..E forse una parola nuova, una invenzione nuova?...

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TYLTYL

La parola morto?

IL NONNO

S, proprio questa.Che vuol dire?...

TYLTYL

Ma vuol dire che non si vive pi

IL NONNO

Sono sciocchi lass!...

TYLTYL

Allora qui si sta bene.

IL NONNO

Ma s; benino, benino, e poi se si pregasse ancora

TYLTYL

Il babbo mha detto che non bisogna pregare

IL NONNO

Ma s, ma sPregare e ricordarsi

LA NONNA

S, s, andrebbe tutto bene, se veniste a vederci pi spessoTi ricordi, TyltylLultima volta, avevo fatto una bella torta di meleTu ne mangiasti tanta e poi tanta che ti fece male

TYLTYL

Ma dallanno scorso non ho mangiato mai pi la torta di meleQuestanno non si son viste le mele.

LA NONNA

Non dire sciocchezzeQui ve ne sono sempre.

TYLTYL

Non lo stesso.

LA NONNA

Come? Non lo stesso?Ma tutto lo stesso se ci possiamo baciare

TYLTYL

(guardando prima il nonno, poi la nonna) Tu non sei cambiato, nonno, per nulla, per nullaE neppure la nonna cambiata per nullaMa siete pi belli

IL NONNO

Eh! Si sta beninoNon invecchiamo piMa voi invece vi fate grandiAh, s, andate di un passo!...Vedete, l, sulla porta, c ancora il segno dellultima volta Fu a OgnissantiSu, sta dritto. (Tyltyl si mette dritto contro la porta). Quattro dita!...E enorme!...(Anche Mytyl si poggia dritta contro la porta) E Mytyl quattro e mezzo!...Ah! Ah! Lerba cattiva! E quella che cresce, quella che cresce!...

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TYLTYL

(guardandosi intorno estasiato) Come tutto tal quale, come tutto a postoMa come tutto pi bello!...Ecco lorologio al quale io ruppi la punta della lancetta grande.

IL NONNO

Ed ecco la zuppiera che rompesti con un urto.

TYLTYL

Ed ecco il buco che feci alla porta, il giorno che trovai il succhiello.

IL NONNO

Ah s! Ne facesti dei guasti!...Ed ecco il susino dove tarrampicasti sempre quando non cero! Ho ancora le sue belle susine rosse

TYLTYL

Ma sono molto pi belle!

MYTYL

Ed ecco il vecchio merlo!...Forse canta ancora. (Il merlo si risveglia e si mette a cantare a squarciagola)

LA NONNA

Lo vediAppena si pensa a lui

TYLTYL

(notando con stupore che il merlo perfettamente azzurro) Ma azzurro!...Ma lui lUccellino Azzurro che debbo portare alla Fata!...E non mi dicevate che lavevate qui! Oh! Come azzurro, azzurro, azzurro, come una pallina di vetro azzurro. (Supplichevole) Nonno, nonna, volete darmelo?

IL NONNO

Bene, forse sChe ne pensi tu, cara mia?

LA NONNA

Ma s, sA che serve qui?...Non fa che dormireNon si fa sentir mai

TYLTYL

Io lo metter nella mia gabbiaTo, dovla gabbia? Ah, vero, lho dimenticata dietro quel grande albero(corre allalbero, ne riporta la gabbia e vi chiude il merlo). Allora davvero, me lo date davveroLa Fata ne sar tanto contenta!...E la Luce poi!

IL NONNO

Sai, delluccellino non garantisco nullaTemo che non possa abituarsi pi alla vita agitata di lass, e che se ne ritorni qui col primo vento favorevoleMa si vedrLascialo l, per ora, e vieni a vedere la mucca

TYLTYL

(osservando le arnie) E le api, di, come vanno?

IL NONNO

Non c maleNeanche esse vivono pi, come voi dite laggi; ma lavorano con ardore

TYLTYL

(avvvicinandosi alle arnie) Oh s!...Si sente odor di mieleLe arnie debbono essere pesanti!...Tutti i fiori sono cos belli!...E le mie sorelline morte sono anchesse qui?

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MYTYL

E i miei fratellini, che erano stati seppelliti, dove sono?

A queste parole sette bambini di statura ineguale, a mo di canne di siringa, escono a uno a uno dalla casa.

LA NONNA

Eccoli, eccoli! Come uno ci pensa, come uno ne parla, eccoli apparire tutti!

Tyltyl e Mytyl corrono incontro ai bambino. Tutti si urtano, si baciano, ballano, turbinano, cacciando grida di gioia.

TYLTYL

To, Pierino!...(Si accapigliano). Ah! stiamo per picchiarci ancora come una voltaE RobertoBuongiorno, Giovanni!...E la trottola dove lhai? Maddalena e Pierina, Paolina e poi Enrichetta

MYTYL

Oh! Enrichetta, Enrichetta!..Cammina ancora con le mani e coi piedi!...

LA NONNA

S, ella non cresce pi

TYLTYL

(osservando il cagnolino che abbaia intorno a essi) Ecco Chich a cui tagliai la coda con le forbici di PaolinaNeanche lui cambiato

IL NONNO

(silenzioso) No, qui nessuno cambia

TYLTYL

E Paolina ha sempre quel foruncoletto sul naso?...

LA NONNA

S, non se ne va, non c rimedio

TYLTYL

Oh! Che bella cera che hanno, come son grassi e lucenti! Che belle guance tonde! Tutti ben pasciuti

LA NONNA

Stanno molto meglio da quando non vivono piNon c da aver paura pi di nulla, non si cade mai malati, non si hanno pi inquietitudini

Lorologio suona le otto.

LA NONNA

(stupita) Che cosa mai?

IL NONNO

Veramente non soDevessere lorologio

LANONNA

Impossibilenon suona mai

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IL NONNO

Perch non pensiamo pi allora..Chi ha pensato allora?

TYLTYL

Io, ci ho pensatoChe ora ?

IL NONNO

Veramente, non soHo perduto labitudineOtto colpidebbono essere le otto, come dicono lass..

TYLTYL

La Luce maspetta alle nove meno un quartoE per la FataE cosa importantissimaScappo

LA NONNA

Non ve nandrete cos al momento della cena!...Presto, presto, mettiamo tavola innanzi alla portaHo una magnoifica minestra di cavoli e una bella torta di susine

Si piglia la tavola, si imbandisce innanzi alla porta, si portano i tondi, i piatti, ecc. tutti danno una mano.

TYLTYL

Veramente, giacch ho lUccellino AzzurroE poi la minestra di cavoli, gi tanto tempo!...Da quando sono in viaggioNegli alberghi non si trova

LA NONNA

Ecco!...E gi fattoA tavola, bambiniSe siete pronti, non perdiamo tempo

Si accesa la lampada e vien servita la minestra. I nonni e i bambini seggono intorno alla mensa, fra urti, rimbrotti, grida e risa di gioia.

TYLTYL

(mangiando avidamente) Com buona!...Dio mio, com buona!...Ne voglio ancora! Ancora. (Impugna il cucchiaio di legno e batte rumorosamente il piatto)

IL NONNO

Su, su, silenzioSei sempre lo stesso maleducatofinirai col rompera il piatto.

TYLTYL

(levandosi a mezzo sullo sgabello)

Ne voglio ancora, ancora!

Raggiunge e tira a s la zuppiera che si rovescia, spandendo la minestra sulla tavola e quindi sulle ginocchia dei convitati. Grida e urla di scottati.

LA NONNA

Vedi!...Te lavevo detto

IL NONNO

(dando a Tyltyl un solenne schiaffo)

Piglia questo!...

TYLTYL

(un istante sconcertato, portandosi poi la mano alla guancia, con estasi). Oh! S, erano cos gli schiaffi che mi davi quanderi vivoNonno, che bello schiaffo e come fa bene!...Ti voglio baciare!...

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IL NONNO

Bene, bene, ve ne sono degli altri, se ti fanno piacere (Suonano le otto e mezzo)

TYLTYL

(con un balzo) Le otto e mezzo! (Getta uil cucchiaio). Mityl, non c tempo da perdere

LA NONNA

Su!...State un altro pocoLa casa non ardeCi vediamo tanto di rado

TYLTYL

No, non possibileLa Luce cos buonaE glielho promesso..Su, Mytyl, su!...

.IL NONNO

Dio, come i vivi sono antipatici con tutte le loro faccende e le loro agitazioni.

TYLTYL

(prendendo la gabbia e abbracciando tutti in fretta) Addio nonnoAddio nonnaAddio, fratelli e sorelle, Pierino, Roberto, Paolina, Maddalena, Enrichetta e anche a te, ChichMaccorgo che non possiamo pi rimanere quiNon piangere nonna, verremo spesso.

IL NONNO

Venite tutti i giorni!...

TYLTYL

S, s1 verremo pi spesso che potremo

LA NONNA

E la nostra unica gioia, ed una festa tale quando il nostro pensiero ci visita!...

IL NONNO

Non abbiamo altre distrazioni

TYLTYL

Presto, presto!... La gabbialUccellino

IL NONNO

(dandogli la gabbia). EccoliSai, non garantisco nulla, e se il colore non regge

TYLTYL

Addio! Addio!...

I FRATELLI E LE SORELLE TYL

Addio, Tyltyl!...Addio Mityl!...Pensate allo zucchero dorzoAddioVenite spesso, venite!....

Tutti agitano i fazzoletti, mentre Tyltyl e Mytylaallontanano lentamente. Ma gi, durante le ultime battute, la nebbia dellinizio gradatamente riapparsa, e il suono delle voci s indebolito, di guisa che alla fine della scena, tutto scomparso nella bruma e nel momento della calata del sipario Tyltyl e Mytyl sono gli unici visibili sotto la grossa quercia.

TYLTYL

Da questa parte, Mytyl

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MYTYL

Dov la Luce?

TYLTYL

Non so(Guardando l uccello nella gabbia). To! luccellino non pi azzurro!...E diventato nero!...

MYTYL

Dammi la mano, fratellinoHo paura e sento freddo

SIPARIO

ATTO TERZO

QUADRO IV

Il Palazzo della Notte

Una vasta e prodigiosa sala duna magnificenza austera, rigida, metallica e sepolcrale, che d limpressione dun tempio greco egiziano, le cui colonne, gli architravi, le lastre del pavimento fossero di marmo nero, doro e debano. La sala in forma di trapezio. Gradini di basalto, che occupano quasi tutta la sua larghezza, la dividono in tre piani successivi che sinnalzano gradatamente verso il fondo. A destra e a sinistra, fra le colonne, porta di bronzo scuro. In fondo, porta di bronzo monumentale. Solo una luce diffusa che sembra emanare dallo stesso splendore del marmo e dellebano rischiara il palazzo.

Al levarsi del sipario, la Notte, in persona duna vegliarda coperta di lunghe vesti nere, seduta sui gradini del secondo piano, tra due bambini, dei quali luno, quasi nudo, come lAmore, sorride in un profondo sonno, mentre laltro se ne sta in piedi, immobile e velato dai piedi alla testa. Entra, a destra, al primo piano, la Gattina.

LA NOTTE

Chi va l?...

LA GATTINA

(abbandonandosi spossata sui gradini di marmo). Sono io, mamma Nottenon ne posso pi.

LA NOTTE

Che hai dunque, figliola mia?...Sei pallida, dimagrata e infangata fino ai mustacchiTi sei ancora azzuffata sulle grondaie, sotto la neve e la pioggia?

LA GATTINA

Lasciamo stare le grondaie!...Si tratta del nostro segreto!...E il principio della fine!...Ho potuto svignarmela un momento per venire ad avvertirti, ma temo molto che non ci sia proprio nulla da fare

LA NOTTE

Come?...Ma che accaduto dunque?

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LA GATTINA

Ti ho gi parlato del piccolo Tyltyl, il figlio del taglialegna, e del Diamante meravigliosoEbbene, egli vien qui per pigliarsi lUccellino Azzurro

LA NOTTE

Non lha ancora

LA GATTINA

Lavr presto, se non facciamo qualche miracoloEcco che accade; la Luce, che lo guida e che ci tradisce tutti, perch essa s data animo e corpo al partito dellUomo, la Luce ha saputo che lUccellino Azzurro, il vero, il solo che possa vivere al chiarore del giorno, si nasconde qui, fra gli uccelli azzurri dei sogni che si nutrono di raggi di luna e muoiono non appena scorgono il sole. Essa sa che le vietato di varcare la soglia del tuo palazzo; ma ella vi manda i bambini; e siccome tu non puoi impedire allUomo daprire le porte dei tuoi segreti, non so veramente come andr a finireA ogni modo, se avessero la disgrazia di mettere la mano sullautentico Uccellino Azzurro, non ci rimarrebbe che sparire.

LA NOTTE

Cielo, cielo!...In che tempi si vive!...Io non ho pi un minuto di riposoNon comprendo pi lUomo, da alcuni anniChe vuole poi?...Bisogna dunque che egli sappia tutto?...S gi impadronito del terzo dei miei misteriTutti i miei Terrori hanno paura e non osano pi uscire, i miei Fantasmi sono in fuga, la maggior parte delle mie Malattie non stanno bene

LA GATTINA

Lo so, mamma Notte, lo so, i tempi son duri, e noi siamo quasi soli a lottare contro lUomoMa li sento avvicinarsiIo non veggo che un mezzo. Siccome sono bambini, bisogna loro incutere tanta paura che non oseranno insistere n aprire la gran porta del fondo, dietro la quale se ne stanno gli uccelli della Luna..I segreti delle altre caverne basteranno a stornare la loro attenzione o ad atterrirli

LA NOTTE

(dando orecchio a un rumore dal di fuori). Che c?...Sono dunque in parecchi?

LA GATTINA

Non niente, sono amici nostri: il Pane e lo Zucchero; lAcqua indisposta e il Fuoco non ha potuto venire, perch parente della LuceNon v che il Cane che non sia dei nostri; ma non c modo di allontanarlo

Entrano timidamente, a destra, al primo piano, Tyltyl, Mityl, il Pane, lo Zucchero e il Cane.

LA GATTINA

(precipitandosi incontro a Tyltyl) Da questa parte, da questa parte, caro padroncinoHo avvertito la Notte, che felice di riceverviBisogna scusarla, un po sofferente, perci non ha potuto venirvi incontro

TYLTYL

Buongiorno, signora Notte

LA NOTTE

(offesa) Buongiorno? Non ti capiscoPotresti dirmi: buona notte, o almeno buona sera

TYLTYL

(mortificato). Vi chieggo scusa, signoraNon sapevo(indicando i due bambini). Sono i vostri piccini?...Graziosi davvero

43

LA NOTTE

S, ecco il Sonno

TYLTYL

Perch cos grasso?...

LA NOTTE

Perch dorme saporitamente

TYLTYL

E laltro che si nasconde?...Perch si vela il viso?E malato forse?...Come si chiama?

LA NOTTE

E la sorella del SonnoE meglio non dire il suo nome.

TYLTYL

Perch?

LA NOTTE

Perch un nome che non si vuol sentireMa parliamo daltroLa Gattina mha detto che venite qui in cerca dellUccellino Azzurro?...

TYLTYL

S, signora, se permetteteVolete dirmi dov?

LA NOTTE

Non ne so nulla, piccino mioTutto ci che posso dire si , che non quiIo non lho visto mai

TYLTYL

S, sla Luce mi ha detto che qui, ed ella sa ci che dice, la Luce. Voleta darmi le vostre chiavi?

LA NOTTE

Ma, piccino mio tu comprendi bene che non posso dare cos le mie chiavi al primo venutoIo faccio la guardia a tutti i segreti della Natura, ne sono responsabile e m assolutamente vietato affidarli a chicchessia, specialmente a un bambino.

TYLTYL

Voi non avete il diritto di rifiutarli allUomo che li domandalo so

LA NOTTE

Chi te lha detto?

TYLTYL

La Luce

LA NOTTE

Di nuovo la Luce! E sempre la Luce!..Di che si va intrigando poi?...

IL CANE

Vuoi che glieli tolga per forza, mio piccolo idolo?...

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TYLTYL

Taci, sta al tuo posto e cerca di essere cortese(Alla Notte). Su, Signora, datemi le chiavi, per piacere

LA NOTTE

Hai il segno, almeno?...Dov?...

TYLTYL

(toccandosi il cappello). Vedete il Diamante

LA NOTTE

(rassegna dosi allinevitabile) BenissimoEcco quella che apre tutte le porte della salaTanto peggio per te se ti capita una disgraziaIo non rispondo di nulla

IL PANE

(molto agitato) Che? C pericolo?

LA NOTTE

Pericolo?...Ma se neppur io so come me la caver quando alcune di queste porte di bronzo si apriranno sullabissoSon l, intorno intorno alla sala, in ciascuna di quelle caverne si basalto, tutti i mali, tutti i flagelli, tutte le malattie, tutti gli orrori, tutte le catastrofi, tutti i misteri che affliggono la vita dal principio del mondoSo ben io quel che mi tocc di soffrire per chiuderli l dentro con laiuto del Destino; e m abbastanza penoso, ti assicuro, mantenere un po dordine fra simile genia indisciplinataSapete benissimo che accade quando qualcuno se la svigna e si mostra sulla terra

IL PANE

I miei anni, la mia esperienza e la mia devozione fanno di me il protettore naturale di questi due bambini; perci, signora notte, permettetemi di farvi una domanda

LA NOTTE

Dite

ILPANE

In caso di pericolo, per dove bisogna fuggire

LA NOTTE

Non c via di scampo

TYLTYL

(prendendo la chiave e salendo i primi gradini). Cominciamo di quiChe cosa c dietro questa porta di bronzo?....

LA NOTTE

Credo che ci siano i FantasmiE gi da parecchio che non apro, e chessi non sono usciti

TYLTYL

(mettendo la chiave nella toppa) Voglio vedere. (Al Pane). Hai la gabbia dellUccellino Azzurro

IL PANE

(battendo i denti). Non perch io abbia paura, ma non credi che sarebbe meglio non aprire, e guardare per il buco della serratura?...

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TYLTYL

Io non ti domando il tuo parere

MYTYL

(mettendosi a un tratto a piangere). Ho pauraDov lo Zucchero?...Voglio andare a casa

LO ZUCCHERO

(sollecito, ossequioso). Qui, signorina, sono quiNon piangere, mi taglier un dito per offrirvi uno zucchero dorzo

TYLTYL

Finiamola (Gira la chiave ed apre cautamente la porta, che rimane socchiusa. Immediatamente, nescono cinque o sei spettri di forme diverse e strane che si spandono da tutti i lati. Il Pane, atterrito, getta la gabbia e va a nascondersi in fondo alla sala, mentre la Notte, dando la caccia agli spettri, grida a Tyltyl):

LA NOTTE

Presto! Presto!...Chiudi la porta!...Fuggirebbero tutti e non potremmo riacchiapparli pi!...Sannoiano l dentro, da quando lUomo non li prende pi sul serio(Essa d la caccia agli spettri, sforzandosi, con laiuto duno staffile composto di serpenti, di ricondurli verso la porta della loro prigione). Aiutatemi!...da questa parte!...Da questa parte!...

TYLTYL

(al Cane). Aiutala, Tylo, corri

IL CANE

(abbaiando e saltando). S, s, s!....

TYLTYL

E il Pane, dov?

IL PANE

(dal fondo della sala). Quipresso la porta per impedir loro duscire. (Siccome uno degli Spettri si dirige da quel lato, egli fugge a gambe levate, cacciando urla di terrore).

LA NOTTE

8 tre Spettri che ha afferrato per il bavero). Voi, da questa parte!...(A tyltyl). Riapri un po la porta(Spinge gli Spettri nella caverna). Qui, benissimo(Il Cane ne riconduce altri due). E questi altriSu, presto, a postoSapete pure che non potete uscire che a Ogni Santi(Chiude la porta).

TYLTYL

(andando a unaltra porta). E qui che c?...

LA NOTTE

A che serve?...Te lho gi detto, lUccellino Azzurro qui non mai venuto Del resto come vorraiAprila, se ti piaceCi sono le Malattie

TYLTYL

8con la chiave nella toppa). E necessario stare attenti aprendola?...

LA NOTTE

No, non mette contoSono tranquillissime, le povere piccineNon sono feliciLUomo, da qualche tempo, muove loro una guerra talespecialmente dopo la scoperta dei microbiApri, dunque, vedrai

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Tyltyl spalanca la porta. Non si vede apparire nulla.

TYLTYL

Non escono?....

LA NOTTE

Te lho detto, sono tutte sofferenti e scoraggiateI medici non sono gentili con esseEntra un momento, vedrai

Tyltyl entra nella caverna e ne esce subito.

TYLTYL

LUccellino Azzurro non cHanno una cera assai patita, le vostre MalattieNon hanno neanche levato il capo(Una piccola Malattia, in pantofole, veste da camera e berretto do cotone, fugge dalla caverna e si mette a sgambettare nella sala). Toun Malanno che se la d a gambe levate!...Chi mai?...

LA NOTTE

Chi vuoi che sia? Il pi piccolo dei malanni, il RaffreddoreE uno dei meno perseguitati e che sta meglio(Chiamando il Raffreddore). Qui, qui vecchio. E troppo presto, bisogna aspettare linverno.

Il Raffreddore, starnutendo, tossendo e soffiandosi il naso, rientra nella caverna, e Tyltyl chiude la porta).

TYLTYL

(passando alla porta vicina). Vediamo questaChe c?

LA NOTTE

Bada. Ci sono le GuerreSono pi terribili e pi potenti che maiDio sa che cosa accadrebbe se una di esse se la svignasseFortunatamente sono abbastanza obese e mancano dagilitMa teniamoci pronti a respingere la porta tutti insieme, mentre tu darai una rapida occhiata nella caverna.

Tyltyl con mille precauzioni apre la porta in maniera che non vi sia uno spiraglio, donde egli possa guardare. A un tratto, indica il dorso gridando:

TYLTYL

Presto! Presto!...SpingeteMhanno vistoVengono tutteAprono la porta!

LA NOTTE

Su, tuttiSpingete fortesu, Pane, che fai? Spingete tuttiesse hanno una forza!...Ah! ecco! E fatto!...cedonoera tempo!...hai visto?...

TYLTYL

S, s!...sono enormi, spaventevoli!...Non credo chesse abbiano lUccellino Azzurro

LA NOTTE

Certo che non lhannoSe lo mangerebbero immediatamenteEbbene, sei persuaso?Hai visto che non c nulla da fare?

Bisogna che io vegga tuttoLha detto la Luce

LA NOTTE

Lha detto la Luce!...E facile dirlo quando si ha paura e si resta al sicuro in casa propria..

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TYLTYL

Andiamo allaltra portaChe c?....

LA NOTTE

Qui, chiudo le Tenebre e le Paure

TYLTYL

E perch non apriamo?...

LA NOTTE

Come vo piaceSono abbastanza tranquillecane le Malattie

TYLTYL

(socchiudendo la porta con una certa diffidenza e arrischiando unocchiata nella caverna). Non vi sono?...

LA NOTTE

(guardando a sua volta nella caverna). Ebbene, Tenebre, che fate?...Uscite per un momento, vi giover e vi sgranchirE le Paure ancheNon v nulla da temere(Alcune Tenebre e alcune Paure, in effigie di donne coperte, le prime di veli neri, le ultime di veli verdastri, arrischiano lentamente qualche passo fuori della caverna, e a un gesto appena accennato da Tyltyl rientrano precipitosamente). Su, senza timoriSi tratta dun bambino, che non vi far del male. (A Tylty) Sono diventate incredibilmente timide: eccetto le grandi, quelle che vedi in fondo

TYLTYL

(guardando verso il fondo della caverna). Oh! Come son orridde!

LA NOTTE

Sono incatenateSono le sole che non abbiano paura dellUomoMa richiudi la porta, per non irritarle

TYLTYL

(andando alla porta seguente). To!...Questa pi scuraChe c?

LA NOTTE

Dietro questa porta, vi son parecchi misteriSe assolutamente ci tieni, posso anche aprirlaMa non entrareAbbi molta prudenza, e poi prepariamoci a respingere la porta, come abbiamo fatto per le Guerre

TYLTYL

(aprendo uno spiraglio con la massima precauzione, e facendovi capolino con molto timore). Oh!...Che freddo!...Mi bruciano gli occhi!...Chiudete prestoSpingete dunque! Si spinge di dietro!...(La Notte, il Cane, la Gattina e lo Zucchero fan forza contro la porta). Oh! Oho visto!...

LA NOTTE

Che cosa mai?...

TYLTYL

(sconvolto). Non souno spavento1 eran tutti seduti come mostri senzocchiQual era il gigante che voleva prendermi

LA NOTTE

Probabilmente il Silenzio: egli di guardia a questa portaTi parso terribile..Sei ancora pallido e tremi ancora

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TYLTYL

S, non lo avrei mai creduto. Non avevo mai vistoE ho le mani ghiacciate

LA NOTTE

Sar molto peggio fra poco, se continui

TYLTYL

8alla porta seguente). E questa?...E terribile anche questa?...

LA NOTTE

No, v un po di tuttoIo vi metto le Stelle senza impiego, i miei Profumi personali, i Chiarori che mappartengonoi quali i Fuochi fatui, i Bruchi fosforescenti, le Lucciole, vi si trova anche la Rugiada, il Canto degli Usignoli, ecc.

TYLTYL

Appunto, le Stelle, il Canto degli Usignolidevessere questa

LA NOTTE

Apri dunque, se vuoi, tutta roba che non ha nulla di male.

Tyltyl spalanca la porta. A un tratto le Stelle, in forma di belle fanciulle velate di splendori cangianti, fuggono dalla loro prigione, si spandono nella sala e formano sui gradini e intorno alle colonne graziosi circoli bagnati duna specie di luminosa penombra. I Profumi della notte, quasi invisibili, i Fuochi fatui, le Lucciole, la Rugiada trasparente, si uniscono ad esse, mentre il Canto degli Usignoli, uscendo a fiotti dalla caverna, inonda il palazzo notturno.

MYTYL

(estasiata, battendo le mani). Oh le belle signore!...

TYLTYL

E come ballano bene!...

MYTYL

E che buon odore che hanno!...

TYLTYL

E come cantano bene!....

MYTYL

E che quella roba che si vede appena?...

LA NOTTE

I Profumi della mia ombra

TYLTYL

E quella roba laggi di vetro filato?

LA NOTTE

La Rugiada delle foreste e delle pianureMa basta adessoNon la finirebbero piNon facile rientrare, una volta che si son messe a ballare(Battendo le mani) Su..presto Stelle!...Non il momento di ballare.il cielo coperto, vi sono delle grosse nuvolesu, presto, dentro!...Se no, vado a cercare un raggio di sole

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Fuga sgomenta delle Stelle, dei Profumi, ecc., che si precipitano nella caverna. La Porta si richiude dietro di essi. Nello stesso tempo cessa il Canto degli Usignoli.

TYLTYL

(dirigendosi alla porta del fondo). Ecco il portone centrale

LA NOTTE

(grave). Non laprire

TYLTYL

Perch?...

LA NOTTE

Perch vietato

TYLTYL

Allora qui che si nasconde lUccellino Azzurro; me lha detto la Luce

LA NOTTE

(con accento materno). Ascoltami, figlio mioIo sono stata buona e compiacenteHo fatto per te ci che non avevo fatto finora per nessunoTho affidato tutti i miei segretiIo ti voglio molto bene, ho piet della tua fanciullezza e della tua innocenza, e ti parlo come una madreAscoltami e credimi, figlio mio, rinuncia, non andare pi innanzi, non tentare il Destino, non aprire quella porta

TYLTYL

(abbastanza scosso). Ma perch?

LA NOTTE

Perch non voglio che tu ti perdaPerch nessuno di quelli, mi senti? Nessuno di quelli che lhanno aperta, non fosse che per lo spessore dun capello, nessuno tornato vivo alla luce del giorno.perch tutto ci che si pu immaginare di spaventevole, perch tutti i terrori, tutti gli orrori di cui sulla terra si parla, non son nulla in confronto di quelli che assalgono un uomo non appena il suo sguardo sfiora le prime minacce dellabisso al quale nessuno osa dare un nomeTanto che io stessa, se tu tostini, nonostante tutto, a toccare questa porta, ti chieder daspettare che io sia al riparo nella mia torre senza finestreOra rifletti tu, fa tu

Mytyl, tutta in lagrime, caccia grida di terrore inarticolate e cerca di trascinare Tyltyl.

IL PANE

(battendo i denti). Non lo fare, padroncino!....(Inginocchiandosi). Abbi piet di noi!...Te lo domando in ginocchioComprendi che la notte ha ragione

LA GATTINA

Sacrificando te, sacrificheresti la vita di noi tutti

TYLTYL

Debbo aprirla

MYTYL

(battendo i piedi e singhiozzando). Non voglio!...Non voglio

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TYLTYL

Che lo Zucchero e il Pane prendano per mano Mytyl e si mettano al sicuro con leiIo debbo aprire

LA NOTTE

Si salvi chi pu!...Prestosenza perder tempo! (Fugge)

IL PANE

(fuggendo pazzamente). Aspetta almeno che noi siamo allestremit della sala!...

LA GATTINA

(fuggendo pazzamente anche lei). Aspetta! Aspetta!...

Si nascondono dietro le colonne allaltro capo della sala. Tyltyl rimane solo col Cane, presso la porta monumentale)..

IL CANE

(anelando e singhiozzando di terrore soffocato). Rimango io, rimango ioNon ho pauraRimango!...Rimango accanto al mio idolo!...Rimango!...Rimango

TYLTYL

(accarezzando il Cane). Benissimo, Tyl, benissimo!...BaciamiSiamo in due..E ora avanti!...(Mette la chiave nella toppa. Un grido di terrore parte dallaltro capo della sala ove son riparati i fuggitivi. Non appena la chiave ha toccato la porta, i larghi e alti battenti saprono per il mezzo, scivolano lateralmente e scompaiono, a destra e a sinistra, nello spessore dei muri, scoprendo a un tratto, irreale, infinito, ineffabile, il pi inatteso dei giardini di sogno e di luce notturna, dove fra le stelle e i pianeti, illuminando tutto ci che toccano, volando continuamente da un mucchio di pietre preziose a un altro, di raggio di luna in raggio di luna, dei fantastici uccellini azzurri volteggiano perpetuamente e armoniosamente fino ai confini dellorrizzonte, innumerevoli tanto che sembrano essere il soffio, latmosfera turchina, la sostanza stessa dek giardino meraviglioso. Tyltyl, abbagliato, smarrito, in piedi nella luce del hiardino): Oh!...il cielo!...(Volgendosi verso i fuggitivi). Venite presto!...Sono quiSono essi! Sono essi! Sono essi!...Li abbiamo finalmente!...Migliaia duccellini azzurri!...Azzurri!...Milioni!...MiliardiVe ne saranno troppi!...VeniteMytyl!...Vieni, TylVenite tutti!...Aiutaremi! (Slanciandosi fra gli uccelli). Si prendono a mani piene!...Non sono selvaticiNon hanno paura di noi!...Da questa parte! Da questa parte! (Mytyl e gli altri corrono. Entrano tutti nel giardino abbagliante, tranne la Notte e la Gattina). Vedete!... Sono troppi!Mi vengono fra le mani!...Guardate dunque, mangiano i raggi di luna!...Mytyl, dove sei dunque?...Vi sono tante ali azzurre, tante piume che cadono, che non ci si vede pi affatto!...Tyl, non li mordereNon far loro dl male!..Prendili con delicatezza!...

MYTYL

(avvolta di uccellini azzurri). Ne ho gi presi sette! Oh! Come battono le aliNon posso pi tenerli!...

TYLTYL

Neanche io!...Ne ho troppiSe ne volano via!...Ritornano!...Anche Tyl ne ha presi alcuni!...Stanno per trascinarciper portarci in cielo!...Vieni, usciamo da questa parte!...La Luce ci aspetta!...Sar contenta! Da questa parte, da questa parte!

Vanno via dal giardino, le mani piene duccellini che si dibattono, e, traversando tutta la sala, fra lo scompiglio delle ali azzurrine, escono dalla destra, di dove sono entrati, seguiti dal Pane e dallo Zucchero, che non hanno acchiappato alcun uccellino. La Notte e la Gattina, rimasti soli, risalgono verso il fondo e guardano con ansia nel giardino.

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LA NOTTE

Non lhanno preso?...

LA GATTINA

NoLo veggo l su quel raggio di lunaNon hanno potuto raggiungerlo, si librava troppo in alto

Cala il sipario. Subito dopo, innanzi al sipario calato, entrano simultaneamente, a sinistra la Luce, a destra Tyltyl, Mytyl e il Cane interamente coperti dai molti uccellini catturati. Ma gi questi sembrano inanimati, e, la testa penzoloni e le ali rotte, non sono pi nelle loro mani che delle spoglie inerti.

LA LUCE

Ebbene, lavete preso?

TYLTYL

S, s!...Tanti, tanti!..Migliaia!...Eccoli!...Li vedi? (Guardando gli uccellini che tende verso la Luce e accorgendosi che sono morti). Tnon vivono piE perch mai?Anche i tuoi, Mytyl?...Anche quelli di Tyl? (Gettando in collera gli uccellini morti). Ah, no, uno schifo!...Chi che li ha uccisi?...Sono troppo disgraziato!...

Si nasconde la testa sotto il braccio, sembra tutto scosso dai singhiozzi.

LA LUCE

(abbracciando maternamente) Non piangere, figlio mioTu non hai preso quello che pu vivere in piena luce..E andato altroveLo ritroveremo

IL CANE

(contemplando gli uccelli morti) Saran poi buoni da mangiare?...

Escono tutti da sinistra.

QUADRO V

La foresta

Una foresta. Annotta. Chiaror di luna. Vecchi alberi di diverse specie; particolarmente: una quercia, un faggio, un olmo, un pioppo, un abete, un cipresso, un tiglio, un castagno, ecc. (Entra la Gattina)

LA GATTINA

(salutando gli alberi in giro). Salute a tutti gli alberri!...

MORMORIO DI FRONDE

Salute!

LA GATTINA

Solenne giorno, questo!...Il nostro nemico viene a liberare le vostre energie e ad asservir s stessoE Tyltyl, il figlio del taglialegna che vi ha fatto tanto maleCerca lUccellino Azzurro che voi nascondete allUomo dal principio del mondo, e che sa solo il nostro segreto(Mormorio di foglie). Che cosa?...Ah! parla il PioppoS, egli possiede un diamante che ha la virt di liberare allistante i vostri spiriti, egli pu costringerci a dare lUccellino Azzurro, e noi allora saremmo definitivamente alla merc

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dellUomo(Mormorio delle foglie). Chi parla?...T, la Quercia!...Come stai?...(Mormorio nelle foglie della Quercia). Sempre raffreddata! Non ti fa pi bene la liquerizia?...Credimi. quello che ti fa male il musco: te ne metti troppo sui piedi..LUccellino Azzurro sempre fra di voi?...(Mormorio nelle foglie della Quercia). Che cosa dici?...S, non tempo di esitazioni, bisogna approfittare del momento, bisogna chegli scompaia8Mormorio nelle foglie). Che dici?...Corromperlo?...ImpossibileHo provato tutto(Mormorio nelle foglie). Ah, sei tu, Abete? S, prepara quattro tavoleS, vi ancora il Fuoco, lo Zucchero, lAcqua, il PaneSono tutti con noi, eccetto il Pane, che abbastanza sospettoSolo la Luce con lUomo; ma essa non verrIo ho fatto credere ai piccini che dovevano fuggir di nascosto mentre ella dormiva..Loccasione unica(Mormorio nelle foglie). To, la voce del Faggio!...S, hai ragione: bisogna che si avvertano gli animaliil Coniglio ha il tamburoE qui fra voi?...Bene, che suoni lappello immediatamenteEccoli

Si sente il rullo del tamburo del Coniglio allontanarsi. Entrano Tyltyl, Mytyl e il Cane.

TYLTYL

E qui?

LA GATTINA

(ossequiosa, con affettata dolcezza, precipitandosi incontro ai bambini). Ah!, eccoti, padroncino! Che bella cera che hai e come sei bello stasera!...Ti ho preceduto per anunziare il tuo arrivoTutto va beneQuesta volta son certo che lUccellino Azzurro non ci scappaHo ordinato or ora al Coniglio di suonare lappello per convocare i principali animali del paeseSenti!...A traverso le foglie si avverte gi il loro scalpiccio..Sono un po timidi e non osano avvicinarsi(Rumori diversi, quali di buoi, porci, cavalli, asini, ecc. Sottovoce a Tyltyl, conducendolo in disparte). Ma perch hai condotto il Cane?Te lho gi detto, egli in discordia con tutti, perfino con gli alberie temo che la sua odiosa presenza mander a monte tutto

TYLTYL

Non ho potuto sbarazzarmene(Al Cane, minacciandolo). Te ne vai o no, brutta bestia?...

IL CANE

Chi?...IoPerch钅E che cosa ho fatto?...

TYLTYL

Ti dico di andartene!...Non so che farne di te, semplicissimoCi secchi, se vuoi saperlo!...

IL CANE

Non dir nullaTi seguir da lontanoNessuno mi vedrVuoi che faccia il bellimbusto

LA GATTINA

(sottovoce, a Tyltyl). E tolleri una simile disubbidienza?...Dagli qualche bastonata sul muso, veramente insopportabile.

TYLTYL

(battendo il Cane). Cos imparerai a ubbidir presto!...

IL CANE

(urlando) Ahi! Ahi! Ahi!

TYLTYL

Va bene cos?

IL CANE

Bisogna che ti baci perch mi hai battuto! (Bacia e carezza fortemente Tyltyl)

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TYLTYL

SuBeneBastaVattene!

MYTYL

No, no; voglio che restiHo paura di tutto, quandegli via

IL CANE

(saltando e quasi rovesciando Mytyl, che opprime di carezze precipitose e fervorose) Oh! Che buona bambina!...Come bella! Come buona!...Come bella, com dolce!...Bisogna che la baci! Ancora! Ancora! Ancora!

LA GATTINA

Che idiota!...Ma vedremo poiNon perdiamo tempoGira il Diamante.

TYLTYL

Dove mi debbo mettere?...

LA GATTINA

In questo raggio di lunaCi vedrai meglioSu, gira con grazia

Tyltyl gira il Diamante, a un tratto un lungo fremito agita i rami e le foglie. I tronchi pi secchi e pi solenni si aprono per dar varco allanima che ciascuno dessi rinserra. Laspetto di ciascun anima varia secondo laspetto e il carattere dellalbero che rappresenta. Quella dellOlmo, per esempio, una specie di gnomo bolso, panciuto, burbero: quella del Tiglio placida, familiare, gioviale; quella del Faggio, elegante e agile, quella della Betulla, bianca, riservata, inquieta, quella del Salice, rattratta, scapigliata, lamentosa; quella dellAbete, lunga, sfiancata, taciturna; quella del Castagno, pretenziosa, un po affettata, quella del Pioppo, allegra, ingombrante, ciarliera. Alcune escono lentamente dai tronchi, aggranchite, stirandosi come dopo una prigionia o un sonno secolare, le altre si dietrigano dun tratto, rapide, sollecite, e tutte vanno a schierarsi intorno ai due bambini, pur tenendosi per quanto possibile in vicinanza dellalbero donde sono uscite.

IL PIOPPO

(accorrendo prima e gridando a squarciagola). Degli uomini! Degli Omettini!...Si potr finalmente parlare con loro!...E finito il Silenzio!...E finito!...Donde vengono?...Chi costui?...Chi son essi?...(Al Tiglio che vien innanzi fumando tranquillamente la pipa9. Li conosci tu, caro Tiglio?...

IL TIGLIO

Non rammento di averli mai visti

UN PIOPPO

Ma s, ricordama s! Tu conosci tutti gli UominiTu vai sempre a passeggio intorno alle case loro

IL TIGLIO

(osservando i bambini) Ma no, ti assicuroNon li conosco..Sono troppo piccoli ancoraNon conosco bene gliinnamorati che vengono a vedermi al chiaror della Luna; o i bevitori di birra che trincano sotto i miei rami

IL CASTAGNO

(seccato, aggiustandosi il monocolo). E che gente questaDei poveri campagnoli

IL PIOPPO

Oh! Voi, signor Castagno, da quando non frequentate che i viali delle grandi citt

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IL SALICE

(facendosi innanzi in zoccoli e gemebondo). Dio mio, Dio mio!...Che vengano di nuovo a tagliarmi la testa e le braccia per fare dei fasci?...

IL PIOPPO

Silenzio!...Ecco la Quercia che esce dal suo palazzo!...Ha laria sofferente questa seraNon vi pare che sia invecchiata?...Quanti anni pu avere?LAbete dice che ha quattrocento anni; ma credo che esageriZitti, ci dir come stanno le cose

La Quercia si fa innanzi lenta. E favolosamente vecchia, coronata di vischio e vestita di una lunga veste verde velata di musco e di lichene. E cieca. I suoi capelli bianchi ondeggiano al vento. Si appoggia con una mano su un bastone nodoso e con laltra su un giovane Querciolo che le fa da guida. LUccellino Azzurro le sta accoccolato sulla spalla. Al sui avvicinarsi, movimento di rispetto fra gli alberi che si schierano e sinchinano.

TYLTYL

C lUccellino Azzurro!...Presto! presto!...Da questa parte!...Datemelo

GLI ALBERI

Silenzio!...

LA GATTINA

(a Tiltyl) Scopriti, la Quercia!...

LA QUERCIA

(a Tyltyl) Chi sei tu?

TYLTYL

Tyltyl, signoraquand che potr prendermi lUccellino Azzurro?

LA QUERCIA

Tyltyl, il figlio del taglialegna?...

TYLTYL

S, signora

LA QUERCIA

Tuo padre ci ha fatto del gran maleNella mia sola famiglia egli ha messo a morte seicento dei miei figli, quattrocentosettantacinque zii e zie, mille e duecento cugini e cugine, trecentottanta nuore e dodicimila nipotine!

TYLTYL

Non so, signoraNon lavr fatto apposta

LA QUERCIA

E tu che vieni a fare qui, e perch hai fatto uscire le nostre anime dalle loro dimore?

TYLTYL

Signora, chieggo scusa dellincomodo che vi ho datoLa Gattina mha detto che ci avreste detto dove si trova lUccellino Azzurro

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LA QUERCIA

S, lo so, tu cerchi lUccellimo Azzurro, cio, il gran segreto delle cose e della felicit, perch gli uomini rendano sempre pi crudele la nostra schiavit

TYLTYL

Ma no signora: per la bambina della Fata Beriluna, che tanto malata

LA QUERCIA

(imponendogli silenzio). Basta!...Io non sento gli animaliDove sono?...In tutto questo essi sono interessati al pari di noiNon bisogna che noi, gli alberi, assumiamo soli la responsabilit delle gravi misure che si impongonoIl giorno in cui gli Uomini apprenderanno che noi abbiamo fatto ci che stiamo per fare, vi saranno delle terribili rappresaglieConvien dunque che il nostro accordo sia unanime, perch il nostro silenzio lo sia egualmente

LABETE

(guardando di sopra gli altri alberi). Gli animali arrivanoSeguono il ConiglioEcco lanima del Cavallo, del Toro, del Bue, della Vacca, del Lupo, del Montone, del Porco, del Gallo, della Capra, dellAsino e dellOrso

Ingresso successivo delle anime degli animali, che a misura che sono enumerate dallAbete, si fanno innanzi e vanno a sedersi tra gli alberi, tranne lanima della Capra che va vagando qua e l, e quella del Porco che fruga fra le radici.

LA QUERCIA

Sono presenti tutti?....

IL CONIGLIO

La Gallina non poteva abbandonare le uova, la Lepre in corsa, il Cervo ha male alle corna, la Volpe sofferenteecco il certificato medico..lOca non ha compreso e il tacchino s messo in collera.

LA QUERCIA

Queste astensioni sono sommamente deplorevoliA ogni modo siamo in numero sufficienteVoi sapete, fratelli, di che si tratta. Il bambino qui presente pu, merc un talismano sottratto alle potenze della Terra, impadronirsi del nostro Uccellino Azzurro e strapparci il segreto da noi conservato fin dallorigine della vitaOra noi conosciamo abbastanza lUomo per non avere alcun dubbio sulla sorte riserbataci il giorno chegli si trover in possesso di questo segreto. Mi sembra perci che ogni esitazione sarebbe stupida e delittuosaLora grave, bisogna che il bambino scompaia prima che sia troppo tardi.

TYLTYL

Che cosa ha detto?

IL CANE

(gironzolando intorno alla Quercia e mostrando i denti). Li vedi i miei denti, vecchia bacucca?...

IL FAGGIO

8indignato). Costui insulta la Quercia!....

LA QUERCIA

Chi , il Cane? Venga espulso!...Non bisogna tollerare un traditore fra di noi.

LA GATTINA

(sottovoce a Tyltyl) Allontana il Cane..E un malintesoLasciami fare, accomoder io le coseMa allontanalo al pi presto

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TYLTYL

(al Cane). Te ne vai o no?

IL CANE

Lascia che laceri le pantofole di musco di quella vecchia gottosa!...Ci sar da ridere!...

TYLTYL

Vuoi tacere o no?...E vatteneMa vattene, brutta bestia!...

IL CANE

Bene, bene, me ne andrTorner quando tu avrai bisogno di me

LA GATTINA

(sottovoce, a Tyltyl). Sarebbe pi prudente incatenarlo, se no far delle sciocchezze: gli Alberi si adireranno e poi finir male

TYLTYL

Come fare?...Ho smarrito il guinzaglio

LA GATTINA

Ecco appunto lEdera che si fa innanzi coi suoi forti legami

IL CANE

(brontolando). Torner, torrner!...Vecchia bacucca rattrappita!..Mucchio di vecchimucchio di vecchie radiciC la zampa della Gattina in tutto questoMa la pagherChe hai da bisbigliare a quel modo, Guida, Tigre, Gano di Magonza?...Vedrai, vedrai! U, u, u!

LA GATTINA

Non lo sentite, come insulta tutti!...

TYLTYL

E vero, insopportabile, e non ci comprendiamo piSignora Edera, volete incatenarlo?...

LEDERA

(avvicinandosi con un certo timore al Cane). Non morder, poi?...

IL CANE

(brontolando). Ma che mordere!...Ti bacer!...Su, vieni qui che ti baci!...Avvicinati, avvicinati, dunque, mucchio di spago vecchio!

TYLTYL

8minacciandolo col bastone). Tyl!...

IL CANE

(strisciando ai piedi di Tyltyl e agitando la coda). Che bisogna fare, idolo mio?...

TYLTYL

Sdraiati a pancia a terra!...Obbedisci allEderaLasciati legare, o se no

IL CANE

(digrignando i denti mentre lEdera lo lega). Spago vecchio!...Corda dappiccatiCavezza dasini!...Idolo mio, guarda!...Mi taglia le zampeMi strangola

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TYLTYL

Tanto peggio!...Lhai voluto tuZitto, tu sei insopportabile

IL CANE

A ogni modo, tu hai tortoEssi hanno delle brutte intenzioniBada, idolo mio!...Mi si chiude la bocca!...Non posso pi parlare.

LEDERA

(che ha legato il Cane come una salciccia). Dove bisogna portarlo?...Lho imbavagliato ben beneNon fiater pi.

LA QUERCIA

Che venga attaccato solidamente laggi, dietro il mio tronco, alla mia grossa radiceVedremo in seguito che bisogner fare(LEdera, aiutata dal Pioppo, porta il Cane dietro il tronco della Quercia). E stato fatto?...Bene, ora che ci siamo sbarazzati di questo incomodo testimone e di questo rinnegato, deliberiamo secondo la nostra giustizia e la nostra verit La mia commozione, non ve la nascondo, profonda e penosaE la prima volta che c dato di giudicare lUomo e di fargli sentire la nostra possanzaNon credo che dopo il male che ci ha fatto, dopo le mostruose ingiustizie da noi sofferte, rimanga il minimo dubbio sulla sentenza che gli tocca

TUTTI GLI ALBERI E TUTTI GLI ANIMALI

No! No! No!...Qual dubbio!...Limpiccagione!...La morte!...Ha commesso troppe ingiustizie!...Ha commesso troppi abusiE da quanto tempo?...Venga schiacciatoVenga divoratoImmediatamente!...Immediatamente!...

TYLTYL

(alla Gattina). Che hanno dunque?Non sono contenti?...

LA GATTINA

Non timpietosire!...Sono un po irritati perch la Primavera in ritardoLascia fare a me, accomoder tutto io

LA QUERCIA

Questa unanimit era inevitabileSi tratta ora di sapere, per evitare rappresaglie, qual genere di supplizio sar pi pratico, pi comodo, pi spiccio e pi sicuro, quello che lascer meno tracce rivelatrici quando gli uomini ritroveranno i corpicini nella foresta

TYLTYL

Che significa questo?...A che sintende arrivare?...Comincio ad averne abbastanzaPoich ha lUccellino Azzurro, che me lo dia

IL TORO

(facendosi innanzi). Una cornata bene assestata nel cavo dello stomaco sarebbe il mezzo pi pratico e sicuroChe dite, gliela do?...

LA QUERCIA

Chi parla cos?

LA GATTINA

E il Toro.

58

LA VACCA

Farebbe meglio a star chetoIo, poi, non voglio mischiarmeneDebbo brucare tutta lerba della prateria che si vede laggi, nel chiarore della lunaHo abbastanza da fare per me

IL BUE

Anchio. D altra parte, approvo tutto senzaltro

IL FAGGIO

Io poi offro il mio ramo pi alto per impiccarlo

LEDERA

E io il nodo scorsoio.

LABETE

E io le quattro tavole per la piccola cassa.

IL CIPRESSO

E io la concessione in perpetuo

IL SALICE

Sarebbe pi semplice annegarlo in uno dei miei fiumiMe ne icarico io

IL TIGLIO

(conciliante) Su, su!...Non proprio necessario di ricorrere a questi estremi! Sono ancora tanto giovaniSi potrebbe semplicemente impedir loro di nuocere mantenendoli prigionieri in un recinto che io mincarico di costruire piantandomi intorno intorno.

LA QUERCIA

Chi parla a questo modo?...Credo di riconoscere la voce melata del Tiglio

LABETE

Infatti

LA QUERCIA

Fra noi dunque v un rinnegato, come fra gli animali?...Finora non avevamo che a deplorare la definizione degli alberi fruttiferi, i quali, poi non sono dei veri alberi

IL PORCO

(girando gli occhietti ghiottoni). Io invece credo che bisogna prima mangiare la bambina.Deve essere tenerissima.

TYLTYL

Che dice quello l?...Aspetta un po, brutto

LA GATTINA

Non so che abbiano; ma la cosa prende una brutta piega

LA QUERCIA

Silenzio!...Si tratta di sapere chi di noi avr lonore di dare il primo colpo, chi allontaner dalle nostre cime il pi gran pericolo corso da noi dal tempo della nascita dellUomo

59

LABETE

Questonore tocca a te, nostra madre e regina

LA QUERCIA

E lAbete che parla?...Ahim, sono troppo vecchia! Son cieca, inferma, e le braccia aggranchite non mi obbediscono piNo, tocca a te, fratel mio, sempre verde e sempre dritto, tocca a te, che vedesti nascere la maggior parte di questi alberi, la gloria del nobile gesto della nostra liberazione

LABETE

Io ti ringrazio, venerabile madre..Ma siccome avr gi lonore di seppellire le due vittime temerei di eccitare la giusta gelosia dei miei confratelli; e io credo che dopo di noi, il pi antico e il p degno, colui che possiede la clava migliore, sia il Faggio

IL FAGGIO

Lo sapete che son tarlato e che la mia clava non affatto sicuraMa lOlmo e il Cipresso hanno armi poderose

LOLMO

Non domanderei di meglio, ma appena mi tengo in piediUna talpa, questa notte, mha rotto lalluce

IL CIPRESSO

Quanto a me, sono prontoMa, come il mio buon fratello lAbete, avr, se non il privilegio di seppellirli, il vantaggio, se non altro, di piangere sulla loro tombaSarebbe un cumulo illegittimoDomanda al Pioppo.

IL PIOPPO

A me?...E c da pensarci?...Ma il mio legno pi tenero della carne dun bambino!...E poi, non so che cosa abbiaTremo dalla febbreVedete le mie foglieStamane, al levar del Sole, ho dovuto prender freddo.

LA QUERCIA

(accesa dindignazione). Voi avete paura dellUomo!...Perfino questi bambini soli e inermi vi ispirano il terrore misterioso che ci rese sempre quegli schiavi che noi siamo!...Ebbene, no! Bisogna finirla! Giacch si a questo punto, giacch lora unica, andr sola, vecchia rattrappita, tremante, cieca, contro il nemico ereditarioDov?...

Appoggiandosi al bastone e andando tentoni si dirige verso Tyltyl.

TYLTYL

(cavando di tasca il coltello). Lha con me, quella vecchia col bastone?...

Tutti gli altri alberi, cacciando un grido di spavento alla vista del coltello, si frappongono e trattengono la Quercia.

GLI ALBERI

Il coltello!...Bada!....Il coltello!....

LA QUERCIA

(dibattendosi). Lasciatemi!...Che mimporta!...Il coltello o laccetta!...Chi mi trattiene?...Che! voi siete tutti quiChe? Vi volete tutti(Gettando il bastone). Ebbene sia!...Ricada su di noi la vergogna!...Che ci liberino gli animali!...

IL TORO

Va beneMe ne incarico io!...E con una sola cornata!...

60

IL BUE E LA VACCA

(trattenendolo per la coda) Di che timmischi tuNon fare bestialit1La cosa finir maleE a scontarla saremo noiLascia dunqueChe se la sbrighino gli animali selvaggi.

IL TORO

No, no!...Ci penso io!...Aspettate!...Ma trettenetemi dunque o qui succede una disgrazia!...

TYLTYL

(a Mytyl che strilla a perdifiato). Non aver paura!...Mettiti dietro di me!...Ho qui il coltello

IL GALLO

Che piccino ardimentoso!

TYLTYL

Allora, proprio cos, a me che se ne vuole?

Lasino

Ma certo, caro piccinoC voluto tanto per accorgertene?...

IL PORCO

Puoi pregare, se ti pare; la tua ultima oraMa non nascondere la bambinaVoglio allietarmi gli occhiE lei che manger prima

TYLTYL

Che cosa mai ti ho fatto?

IL MONTONE

Ma proprio nulla, piccino mioHai mangiato il mio fratellino, le mie due sorelle, i miei tre zii, mia zia, mio nonno, mia nonnaAspetta, aspetta, quando sarai per terra, vedrai che ho i denti anchio.

LASINO

E io gli zoccoli!...

IL CAVALLO

(alteramente scalpitando). Il bello vien adessoPreferite che lo laceri a morsi o che ve lo finisca a calci? (Si fa innanzi solennemente verso Tyltyl che laffronta levando il coltello. A un tratto, il Cavallo, preso da panico, volta la groppa e fugge a galoppo serrato). Ah! Ma no!...Non giustoNon nelle regole!...Lui si difende.

IL GALLO

(non potendo nascondere la sua ammirazione). Comunque, il piccino non ha paura!...

IL PORCO

(allOrso e al Lupo). Precipitiamoci tutti insiemeIo vi sosterr per di dietroLo butteremo a terra e ci divideremo la bambina quando essa sar per terra..

IL LUPO

Tu distraili da questa parteed io far un movimento aggirante.(Gira intorno a Tyltyl e lo attacca per di dietro, rovesciandolo a mezzo).

61

TYLTYL

Giuda!...(Si rialza su un ginocchio, brandendo il coltello e coprendo come meglio pu la sorellina, che caccia urli angosciosi. Vedendolo a met rovesciato, tutti gli animali e gli alberi si avvicinano e cercano di assalirlo. Disperatamente, Tyltyl chiama aiuto) Qua! Qua!...Tyl! tyl!...Dov la Gattina? Tyl!...Tyl!...Tylette!...TyletteVieni, vieni!

LA GATTINA

(ipocritamente, in disparte). Io non possoMhanno pestata la zampa

TYLTYL

(difendendosi come meglio pu dai colpi). Qua!...Tyl! Tyl!...Non ne posso pi!...Son troppi!...LOrso, il Porco, il Lupo! LAsino! LAbete! Il Faggio!...Tyl! Tyl! Tyl!

Trascinado i suoi vincoli rotti, il Cane salta di dietro il tronco della Quercia e, urtando alberi e animali, si getta innanzi a Tyltyl che difende con rabbia.

IL CANE

(mentre distribuisce enormi morsi). Eccomi! Eccomi! Idolo mio!...Non aver paura!...Avanti!...Ho le mascelle vigorose! Piglia, questo per te, Orso, in codesta tua groppaccia!...Su, chi altri ne ha bisogno?...Piglia, questo per te, Porco, e questo per il Cavallo e la coda del Toro! Ecco! Ho strappato i calzoni al Faggio e la veste alla QuerciaLAbete se la d a gambe

TYLTYL

(abbattuto). Non ne posso pi!...Il Cipresso mha data una gran bastonata in testa.

IL CANE

Ahi!...Una botta del SaliceMha rotto una zampa!...

TYLTYL

Ritornano alla carica!...Tutti quanti insieme?...Stavolta il Lupo

IL CANE

Aspetta, che lo accomodo!...

IL LUPO

Idiota!...Nostro fratello!...I suoi parenti hanno annegato i tuoi piccini.

IL CANE

Hanno fatto bene! Tanto meglio!.... Perch ti rassomigliano!

TUTTI GLI ALBERI E TUTTI GLI ANIMALI

Rinnegato!...Imbecille!...Traditore! Fellone! Sciocco!...Giuda!...Lascialo! E la morte! Vieni con noi!

IL CANE

(ebbro dardire e di devozione) No! No!...Solo contro tutti!...No! No!...Fedele agli dei! Ai migliori! Ai maggiori. (Tyltyl) Bada, ecco lOrso!...Diffida del Toro!...Gli salter alla gola!...Ahi!...Un calcio!...LAsino mha rotto due denti!...

TYLTYL

Non ne posso pi, Tyl!...Ahi!...Un colpo dellOlmoGuarda mi sanguina la manoE stato il Lupo o il Porco.

62

IL CANE

Aspetta, idolo miolascia che ti baci. Ecco ti lecco la feritati far beneStatti al riparo dietro di meNon osano pi avvicinarsiSEccoli di ritornoQuesta volta, la cosa seria!...Resistiamo con fermezza

TYLTYL

(lasciandoli cadere al suolo). No, non pi possibile!...

IL CANE

EccolaLa sento, lannuso

TYLTYL

Ma dove?...Ma chi?...

IL CANE

L l!...E la LuceCi ha ritrovati!...Siam salvi, mio piccolo reBaciami!...Salvi!...Guarda!...I nemici arretrano, sallontananoHanno paura!...

TYLTYL

Luce!...Luce!...Vieni dunque!...Affrettati!...C una rivoltaTutti contro di noi!...

Entra la Luce, mentre si fa innanzi, lAurora si leva sulla foresta che si rischiara.

LA LUCE

Che cosa mai?...Che c?...Ma disgraziato! Non sapevi dunque!...Gira il Diamante! Cos rientreranno nel Silenzio e nellOscurit; e tu non vedrai pi i loro sentimenti

Tylty gira il Diamante a un tratto le anime di tutti gli Alberi si precipitano nei tronchi che si rinserrano Anche le anime degli animali scompaiono; e lontano una Vacca e una Pecora pascolano tranquillamente, ecc. La Foresta ridiventa innocente. Stupito. Tylty si guarda dattorno.

TYLTYL

Dove sono?Che avevano?...Erano pazzi forse?...

LA LUCE

Ma no, sono sempre cos; non lo si sa, perch non si vedeTe lavevo detto io: pericoloso risvegliarli in mia assenza

TYLTYL

(asciugando il coltello). A ogni modo, senza il Cane e senza il coltelloNon avrei mai creduto che fossero cos cattivi!...

LA LUCE

Come vedi lUomo solo soletto contro tutto in questo mondo

IL CANE

Non ti sei fatto molto male, idolo mio?...

TYLTYL

Nulla di graveMeno male che Mytyl non stata toccataMa tu, mio buon Tyl?...Hai la bocca che ti sanguina, e la zampa rotta

63

Il cane

Non mette conto di parlarneDomani, sar tutto finitoMa la cosa era seria

LA GATTINA

(uscendo dal folto del bosco zoppicando). Lo credo bene!...Il Bue mha dato una cornata nel ventreDi fuori non si vede, ma mi fa tanto male. E la Quercia mha rotto la zampa

IL CANE

Mi piacerebbe saper quale

MYTYL

(carezzando la Gattina) Mia povera Tylette, veroDove stavi dunque?...Io non tho veduta

LA GATTINA

(ipocritamente) Mammina, sono stata ferita immediatamente, non appena ho assalito il brutto Porco che voleva mangiarti stato allora che la Quercia mha dato quel gran colpo che mha stordita.

IL CANE

8alla Gattina, tra i denti). Sai tu, ho da dirti due paroleNon perderai nulla, aspettando.

LA GATTINA

(lamentosamente, a Mytyl). Mammina, minsulta!...Vuol farmi del male

MYTYL

(al Cane). Vuoi lasciarlo stare, s o no, brutta bestia

Escono tutti.

SIPARIO

QUADRO VI

Davanti al sipario

Entrano Tyltyl, Mytyl, la Luce, il Cane, la Gattina, il Pane, il Fuoco, lo Zucchero, lAcqua e il Latte.

LA LUCE

Ho ricevuto due paroline dalla Fata Berluna che mi dice che lUccellino Azzurro si trova probabilmente qui

TYLTYL

Dove?

LA LUCE

Qui, nel cimitero che dietro questo muro..Pare che uno dei morti di questo cimitero lo nasconda nella sua tombaResta da saper chi siaSar necessario passarli in rassegna

TYLTYL

In rassegna?...E come bisogner fare?...

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LA LUCE

Semplicissimo; a mezzanotte, per non dar loro troppo incomodo, tu girerai il Diamante. Si vedranno uscire di sottoterra, oppure si scorgeranno in fondo alle tombe quelli che non usciranno

TYLTYL

E non sirriteranno?

La luce

Ma che! Non se ne accorgeranno neppureNon vogliono essere scomodati: ma siccome, a ogni modo, a mezzanotte son soliti uscire, non risentiranno disturbo di sorta

TYLTYL

Perch il Pane, lo Zucchero e il Latte sono cos pallidi e perch non dicono nulla?...

IL LATTE

(vacillando). Sento dandare a male

LA LUCE

(sottovoce, a Tyltyl). Non ci badare..Hanno paura dei morti

IL FUOCO

(sgambettando). Paura, io?...Ma io ho perfino labitudine di bruciarliNei tempi antichi, li bruciavo tutti; era pi divertente di oggi

TYLTYL

E perch Tyl trema?...Che abbia paura anche lui?...

IL CANE

(battendo i denti) Chi trema? Io? Io non ho mai paura!...ma se tu te ne andassi, me ne andrai anchio

TYLTYL

E la Gattina non dice nulla?

LA GATTINA

(misteriosa) So io di che si tratta

TYLTYL

(alla Luce) Verrai con noi, tu?

LA LUCE

No, preferibile chio rimanga alla porta del cimitero con le Cose e gli AnimaliQuesti avrebbero troppa paura, e le altre, temo, non si condurrebbero a modoIl Fuoco, specialmente, vorrebbe bruciare i morti come in antico, e ci non si usa pi. Resterai tu solo con Mytyl

TYLTYL

E Tyl non pu venire con noi?

IL CANE

S, s, vengo vengocon te, idolo mio!

LA LUCE

Impossibile!...Lordine della Fata perentorio, del resto, non c paura di nulla

65

IL CANE

Bene, bene, tanto peggioSe essi sono cattivi, idolo mio, non hai da fare che cos (fischia), e vedraiAvverr come nella forestau, U, U!...

La luce

Su, addio, piccini mieiIo non sar lontana(Bacia i bambini). Quelli che mi amano e che io amo mi ritrovano sempre. (Alle Cose e agli Animali). E voi, da questa parte

Ella esce con le Cose e gli Animali. I bambini soli in mezzo alla scena. Si leva il sipario per scoprire il settimo quadro.

QUADRO VII

Il cimitero

E notte, Luce lunare. Un cimitero do campagna. Molte tombe, progetti derba, croci di legno, pietre sepolcrali, ecc. (Tyltyl e Mytyl sono in piedi presso un cioppo).

MYTYL

Ho paura!...

TYLTYL

(neanche lui bene in gamba). Io non ho paura, invece

MYTYL

Di, i morti sono cattivi?

TYLTYL

Ma come? Se non sono pi viventi!

MYTYL

LIi hai visti mai tu?

TYLTYL

S, una volta, molto tempo fa, quando ero piccino piccino

MYTYL

E come sono, di?

TYLTYL

Bianchi bianchi, calmi calmi, freddi freddiNon dicono una parola

MYTYL

E di, li vedremo?...

66

Certamentece lha detto la Luce

MYTYL

E dove sono i morti?

TYLTYL

Qui sotto lerba e sotto quelle grosse pietre

MYTYL

E son sempre l?...

TYLTYL

S.

MYTYL

(mostrando le pietre sepolcrali). Sono le porte delle case loro?

TYLTYL

S.

MYTYL

E quando fa bel tempo, escono?

TYLTYL

Non possono uscire che di notte

MYTYL

Perch?

TYTYL

Perch sono in camicia!

MYTYL

E quando piove non escono?...

TYLTYL

Quando piove, se ne rimangono a casa

MYTYL

Si dice che le stanze siano come tante scatolette

MYTYL

E ci sono dei bambini?...

TYLTYL

Ma sicuro: ci sono tutti quelli che muoiono

MYTYL

E di che vivono?...

TYLTYL

Mangiano radici

67

MYTYL

E li vedremo?...

TYLTYL

Certo, si vede tutto, quando si gira il Diamante.

MYTYL

E che diranno?

TYLTYL

Non diranno nulla, giacch non parlano

MYTYL

Perch non parlano?..

TYLTYL

Perch non hanno nulla da dire

MYTYL

Perch non hanno nulla da dire?...

TYLTYL

Sai che sei seccante?...(Silenzio)

MYTYL

E il Diamante quando lo girerai?...

TYLTYL

Sai che la Luce ha detto di aspettare la mezzanotte, perch allora si d meno disturbo

MYTYL

Perch si d meno disturbo?

TYLTYL

Perch lora in cui escono a prendere aria.

MYTYL

E ora non mezzanotte?..

TYLTYL

Lorologio della chiesa lo vedi?

MYTYL

S, veggo perfino la lancetta piccola.

TYLTYL

Ebbene, mezzanotte sta per suonareEcco!..Listante precisoSenti? (Si sentono scoccare i dodici tocchi di mezzanotte).

MYTYL

Io voglio andarmene!...

68

TYLTYL

Non questo il momentoora debbo girare il Diamante

MYTYL

No, no!...Non lo fareVoglio andarmene!...Ho tanta paura, fratellino!...Tanta, tanta paura!...

TYLTYL

Ma non c pericolo

MYTYL

Non voglio vedere i mortiNon voglio vederli!...

TYLTYL

Bene, non li vedraiChiuderai gli occhi

MYTYL

(aggrappandosi alle vesti di Tyltyl). Tyltyl, non possoNo, non possibile!...Usciranno di sotterra!...

TYLTYL

Non tremare cosNon usciranno che un momento

MYTYL

Ma anche tu tremi!...Saranno spaventosi

TYLTYL

E tempo, lora passa

Tyltyl gira il Diamante. Terrificante minuto di silenzio e dimmobilit; dopo di che, lentamente, le croci vacillano, i poggetti saprono, le pietre sepolcrali si sollevano.

MYTYL

(rannicchiandosi presso Tyltyl). Escono!...Son qui!...

Allora, da tutte le tombe spalancate sale gradatamente una fioritura in principio sottile e timida come vapor dacqua, poi bianca e verginale e sempre pi fitta, sempre pi alta, sovrabbondante e prodigiosa, che a poco a poco, irresistibilmente, invadendo ogni cosa, trasforma il cimitero in una specie di giardino fatato e nuziale, sul quale non tardano a levarsi i primi raggi dellalba. La rugiada scintilla, i fiori si espandono, il vento mormora sulle foglie, le api ronzano, gli uccelli si svegliano e inondano lo spazio delle prime ebbrezze dei loro inni al sole e alla vita. Stupefatti, abbagliati, Tyltyl e Mytyl, tenendosi per mano, fanno alcuni passi tra i fiori cercando la traccia delle tombe.

MYTYL

(cercando nellerba). Dove sono i morti?...

TYLTYL

(cercando anche lui). Non vi sono morti

SIPARIO

69 QUADRO VIII

Innanzi al sipario che rappresenta delle belle nuvole.

Entra Tyltyl, Mytyl, la Luce, il Cane, la Gattina, il Pane, il Fuoco, lo Zucchero, l Acqua e il Latte.

LA LUCE

Credo che questa volta avremo lUccellino Azzurro. Avrei dovuto pensarci fin dalla prima tappaSolo questa mattina, riprendendo lena con laurora, mi lampeggiata lidea, come una luce celesteSiamo allingresso del giardino incantato, ove si trovano riuniti sotto la guardia del Destino, tutte le gioie e le Felicit degli uomini

TYLTYL

Ve ne sono molte? E le prenderemo? Sono piccine forse?

LA LUCE

Ve ne son piccole e grandi, grosse e delicate, bellissime e meno belleMa le pi brutte furono, tempo fa, espulse dai giardini, e cercarono rifugio presso le Disgrazie. Bisogna notare che le Disgrazie abitano in un antro vicino in comunicazione col giardino della Felicit. Ne separato da una specie di vapore o di leggero sipario, che il vento, che soffia dalle altezze della Giustizia o dal fondo dellEternit, solleva ogni momentoOra si tratta dorganizzarsi e di prendere certe precauzioni. In generale le Felicit sono molto buone, ma ce n qualcuna molto pericolosa e pi perfida delle stesse Disgrazie

IL PANE

Ho unidea! Se sono pericolose e perfide, non sarebbe meglio attendere tuti alla porta, per essere in grado di prestar man forte ai fanciulli che fossero costretti a fuggire?...

IL CANE

Ma che! Ma che!...Voglio andare da per tutto con i miei piccoli dei!... Tutti quelli che hanno paura restino pure alla porta!...Noi non abbiamo bisogno (guardando il Pane) n di vili, (guardando la gattina) n di tradittori

IL FUOCO

Io ci vado!...Deve essere divertente!...Si balla sempre

IL PANE

Si mangia anche?...

LACQUA

(gemendo). Non ho conosciuta mai neppure la pi piccola Felicit!...Voglio finalmente vederne una!...

LA LUCE

Silenzio! Nessuno domanda il vostro parereEcco quello che ho deciso: il Cane, il Pane e lo Zucchero accompagneranno i bambini. LAcqua non entrer, perch troppo fredda, e neppure il Fuoco che troppo turbolento. Prego vivamente il Latte di restare alla porta, perch troppo impressionabile; in quanto alla Gattina far, quel che vorr

IL CANE

Ho paura!

LA GATTINA

Passando andr a salutare alcune Disgrazie che sono mie vecchie amiche e abitano vicino alle Felicit

70

TYLTYL

E tu, Luce, non vieni?...

LA LUCE

Non posso entrare cos dalle Felicit, la maggior parte di esse non regge alla mia vistaMa ho qui il fitto velo con cui mi copro quando visito le persone felici(Spiega un lungo velo con cui savvolge accuratamente). Bisogna che neppure un raggio del mio animo le spaventi, perch ci sono molte Felicit che hanno paura e non sono beateEcco: in questo modo dalle pi piccole alle pi grandi non avranno nulla da temere

Sapre il sipario per scoprire il nono quadro.

QUADRO IX

I giardini delle Felicit

Quando sapre il sipario, si scopre, sul primo piano dei giardini, una specie di sala formata da alte colonne di marmo tra cui, celando lo sfondo, sono tesi pesanti drappi di porpora, sostenuti da cordoni doro. Larchitettura ricorda i momenti pi sensuali e pi sontuosi del Rinascimento veneto o fiammingo (Veronese e Rubens). Ghirlande, corni dabbondanza, torciglioni, vasi, statue, dorature, prodigate da per tutto. In mezzo, massiccia e fantasmagorica tavola di diaspro o di argento dorato, ingombra di cristalli, vasellame doro e dargento, e sovraccarica di piatti favolosi.

Attorno alla tavola mangiano, bevono, urlano, cantano, sagitano, si rotolano o saddormentano fra la selvaggina, i frutti miracolosi, le brocche e le anfore rovesciate, le pi grandi Felicit della terra. Sono enormi, inverosimilmente obese e rubiconde., coperte di velluti e broccati, coronate doro, di perle e di pietre preziose. Delle belle schiave portano continuamente piatti infiorati e bevande spumanti. Musica volgare, ilare e brutale, in cui dominano gli ottoni. Una luce pesante e rossa illumina la scena.

Tyltyl, Mytyl, il Cane, il Pane e lo Zucchero, da principio molto timidi, fan ressa a destra, al primo piano, attorno alla Luce. La Gattina, senza dir niente, si dirige verso il fondo, egualmente a destra, solleva un pesante panneggio e scompare.

TYLTYL

Chi sono quelle grosse persone che si divertono e mangiano tante belle cose?

LA LUCE

Sono le Grandi Felicit della Terra, quelle che si possono vedere a occhio nudo. E possibile, bench poco probabile, che lUccellino Azzurro, si sia un momento smarrito fra di esse. Perci non girare ancora il Diamante. Prima di tutto esploreremo, tanto per fare, questa parte della sala.

TYTLTIL

Ci possiamo avvicinare?

LA LUCE

Certo. Non sono cattive, bench volgari, e di solito molto male educate.

MYTYTL

Che belle torte ci sono!...

71

IL CANE

E caccia! E salcicce! E cosciotti dagnello e fegato di vitello!...(Declamando). Non v niente di meglio al mondo, nulla di pi bello nulla che valga il fegato di vitello!

IL PANE

Eccetto il pane-di-quattro-libbre impastato col pi fino fiore di farina! Ce ne sono di magnifici!...Come sono belli! Come sono belli!...Sono pi grossi di me!...

LO ZUCCHERO

Scusate, scusate, scusate tasntoPermettetemi, permettetemiNon vorrei offendere nessuno; ma non dimenticate i dolci che sono la gloria di questa tavola e che, per splendore e magnificenza, sorpassano, se oso esprimermi cos, tutto quello che v in questa sala e forse in ogni altro luogo

TYLTYL

Qui sembra che tutto spiri gioia e felicit!...Gridano!...Ridono!...Cantano!...Credo che ci abbiano visto

Infatti una dozzina di Grandi Felicit si sono alzate da tavola e savanzano a stento, reggendosi lepa, verso il gruppo di fanciulli.

LA LUCE

Non temere nulla, sono molto ospitaliProbabilmente inviteranno a pranzoNon accettare, non accettare nulla, per non dimenticare la tua missione

TYLTYL

Come? Neppure un pasticcino? Sembrano cos buoni, cos freschi, cos ben ghiacciati di zucchero, ornati di frutta candita, traboccanti di crema!...

LA LUCE

Sono pericolose e fiaccherebbero la tua volont. Bisogna saper sacrificare qualche cosa al dovere che si compie. Rifiuta gentilmente, ma con fermezza. Eccole

LA GRAN FELICITA

(tendendo la mano a Tyltyl) Buongiorno, Tyltyl!...

TYLTYL

(meravigliato). Che? Mi conoscete?...Voi chi siete?

LA GRAN FELICITA

Sono la pi grande delle Felicit, la Felicit-desser-ricchi, e vengo a nome delle mie sorelle, a pregare voi e la nostra famiglia donorare con la vostra presenza il nostro pasto infinito. Vi troverete in mezzo a quanto c di meglio tra le vere e grandi Felicit di questa Terra. Permettete che ve ne presenti le principali. Questa mia nuora, la Felicit-desser-proprietari, che ha il ventre a pera. Questa la Felicit-della-vanit-soddisfatta, che ha il viso graziosamente paffuto. (La Felicit-della-vanit-soddisfatta saluta con aria protettrice). Ecco la Felicit-di-bere-quando-nonsi-ha-pi-sete e la Felicit-di-mangiare-quando-non-si-ha-pi-fame, che sono gemelle e hanno le gambe a maccheroni. (Esse salutano barcollando). Ecco la Felicit-di-non-saper-niente, che sorda come una campana, e la Felicit-di-non-capire-niente. Che cieca come una talpa. Ecco la Felicit-di-non-far-niente e la Felicit-di dormire-pi-del-necessario, che hanno le mani di mollica di pane e gli occhi di gelato di pesca. Ecco la Risata-Grassa, aperta fino alle orecchie, alla quale niente pu resistere..(La Risata-Grassa saluta torcendosi).

72

TYLTYL

(indicando una Gran Felicit che si tiene un po in disparte).e quella che non osa avvicinarsi e che ci volge le spalle?

LA GRAN FELICITA

Non insistere, un po impacciata e non presentabile ai bambini(Prendendo le mani di Tyltyl). Ma venite dunque! Ricominciamo il festinoE la dodicesima volta dellaurora. Non si aspetta che voiNon sentite che tutte vi reclamano a gran voce?...Non ve lo posso presentare a una a una, sono innumerevoli(Offrendo il braccio di due fanciulli). Permettetemi di condurvi ai due posti donore

TYLTYL

Vi ringrazio tanto, signora Gran FelicitMi dispiace moltoOra non posso..Abbiamo tanta fretta. Cerchiamo lUccellino Azzurro. Non sapreste per caso, dove si nasconde?...

LA GRAN FELICITA

LUccellino Azzurro?...AspettateS, s, mi ricordoMe ne hanno parlato una voltaCredo che non sia un uccello commestibileIn ogni modo, non mai apparso sulla nostra tavolaVuol dire che tenuto in poca stimaMa, non vi prenderte pena, abbiamo delle cose molto miglioriState per entrare nella nostra vita e vedrete quel che facciamo

TYLTYL

Che fate?

LA GRANFELICITA

Siamo sempre occupate a non far nienteNon abbiamo un minuto di riposoBisogna bere, bisogna mangiare, bisogna dormire. Ci vuole molto tempo..

TYLTYL

Ed divertente?

LA GRAN FELICITA

Ma sCertamente, non v altro sulla Terra

LA LUCE

Credete?

LA GRAN FELICITA

(indicando col dito la Luce, piano a Tyltyl). Chi quella ragazza maleducata?

Durante tutta la conversazione una quantit di Grandi Felicit di secondo ordine s occupata del Cane, dello Zucchero e del Pane, e li ha trascinati verso lorgia. Tyltyl scorge improvvisamente questi ultimi, che, seduti a tavola fraternamente con le loro ospiti, mangiano, bevono e si agitano follemente.

TYLTYL

Vedi dunque, Luce!...Sono a tavola!...

LA LUCE

Richiamali!...altrimenti finir male!

TYLTYL

Tyl!...Tyl! qui!...Vieni qua, subito, hai capito!...E voi, laggi, Zucchero, Pane, chi vi ha dato il permesso di lasciarmi? Che cosa fate l, senza permesso?

73

IL PANE

(a bocca piena). E tu non potresti parlarci pi gentilmente?

TYLTYL

Come? E ol Pane che si permette tanta confidenza?...Ma che ti prende?...E tu, Tyl!...Cos si obbedisce? Su, viene, qua, in ginocchio, in ginocchio!...E immediatamente!...

IL CANE

(a mezza voce dal fondo della tavola). Io, quando mangio, non ci sono per nessuno, e non sento pi nulla

LO ZUCCHERO

8mellifluamente). Scusaci, non sapremo abbandonare cos, senza offenderle, ospiti cos amabili

LA GRAN FELICITA

Vedete! Vi danno il buon esempioVenite, vi aspettanoNon ammettiamo rifiutiVi faremo dolce violenzaSu, Grandi Felicit, aiutatemi!...Spingiamoli a forza verso la tavola, perch siamo felici anche contro loro voglia.

Tutte le Grandi Felicit, con grida di gioia, sgambettando del loro meglio, trascinano i fanciulli che si dibattono, mentre la Risata-Grassa afferra vigorosamente per la vita la Luce.

LA LUCE

Gira il Diamante, ora!

Tyltyl fa quel che ordina la Luce. Immediatamente la scena sillumina di una luce ineffabilmente pura, divinamente rosea, armoniosa e leggera. I pesanti ornamenti del primo piano, i pesanti panneggi rossi si staccano e scompaiono svelando un favoloso e dolce giardino di pace leggera e di serenit, una specie di palazzo di verzura dalle armoniose prospettive, dove la magnificenza del fogliame, potente, luminoso, esuberante, eppure disciplinato, dove lebbrezza verginale dei fiori e la fresca letizia delle acque che scorrono, gocciolanti e zampillanti da ogni parte, sembrano portare fino ai confini dellorizzonte lidea stessa della felicit.

La tavola dellorgia sparisce senza lasciar traccia; i velluti, i broccati, le corone delle Grandi Felicit, al soffio luminoso che invade la scena, si sollevano e si squarciano, mentre cadono contemporaneamente le maschere ilari ai piedi delle Grandi Felicit sbalordite. Queste si gonfiano a vista docchio, come vesciche bucate,, si sogguardano, sbattono le palpebre sotto glignoti raggi che le feriscono e, vedendosi finalmente come sono in realt, cio nude, odiose, flaccide, lacrimevoli, cacciano urli di vergogna e di spavento, fra i quali si distinguono chiaramente quelli della Risata-Grassa, che dominano tutti gli altri. Solo la Felicit-di-non-capire-niente, sta perfettamente calma, mentre le sue compagne sagitano perdutamente, cercano di fuggire e si nascondono nei cantucci che credono pi oscuri. Ma non v ombra nel giardino abbagliante. Cos la maggior parte si decidono a varcare, disperate, il sipario, che, minaccioso in un angolo a destra, chiude la volta della caverna delle Disgrazie. Ogni volta che una desse, nel panico, solleva un lembo di quel sipario, si sente levarsi dalle cavit dellantro una tempesta dingiurie, dimprecazioni, di maledizioni. In quanto al Cane, al Pane e allo Zucchero, essi, a orecchie basse, raggiungono il gruppo dei ragazzi, e molto confusi si nascondono dietro di essi.

TYLTYL

(guardando fuggire le Grandi Felicit). Dio, come sono brutte?...Dove vanno?...

LA LUCE

In fede mia, credo che abbiano perduto la testaSi vanno a rifugiare dalle Disgrazie, e temo molto che vi rimangano definitivamente

74

TYLTYL

(guardandosi intorno meravigliato). Oh! Che bel giardino! Che bel giardino!...Dove siamo?

LA LUCE

Non abbiamo cambiato posto; sono i tuoi occhi che hanno cambiato sferaNoi vediamo ora la verit delle cose, e vedremo lanima delle Felicit che sopportano la luce del Diamante.

TYLTYL

Com bello!...Com bello!...Pare dessere in piena estateguarda! Si direbbe che savvicinino e che vogliano occuparsi di noi

Infatti i giardini cominciano a popolarsi di forme algebriche, che sembrano uscire da un lungo sonno e scivolare armoniosamente fra gli alberi. Sono vestite di abiti luminosi, di leggere e soavi sfumature: risveglio di rose, sorriso dacqua, azzurro daurora, rugiada ambrata, ecc.

LA LUCE

Ecco che savvicinano alcune simpatiche e curiose Felicit che sinformeranno.

TYLTYL

Le conosci?...

LA LUCE

S, le conosco tutte; vengo spesso da loro, senza che esse sappiano chi io sia.

TYLTYL

Quante! Quante! Escono da tutte le parti!...

LA LUCE

Una volta ce nerano di piLe Grandi Felicit hanno fatto loro molti torti.

TYLTYL

E lo stesso ne sono restate non poche

LA LUCE

Ne vedrai molte altre, a misura che linflusso del Diamante si sar diffuso per i giardiniSi trovano sulla Terra molte pi Felicit che non si creda; ma la maggior parte degli uomini non le scoprono

TYLTYL

Eccone delle piccole che savanzano, corriamo loro incontro

LA LUCE

E inutile; quelle che cinteressano passeranno di qui. Non abbiamo il tempo di fare la conoscenza di tutte le altre

Una schiera di Piccole Felicit, sgambettando e ridendo da sbellicarsi, accorrono dal fondo delle verzure e danzano un ballo tondo intorno ai fanciulli.

TYLTYL

Come sono graziose, graziose! Donde vengono, chi sono?

LA LUCE

Sono le Felicit dei bambini.

75

TYLTYL

Possiamo interrogarle?

LA LUCE

E inutile. Cantano, ballano, ridono, ma non parlano ancora

TYLTYL

(irrequieto). Buongiorno! Buongiorno!....Oh! quella grande, l, che ride!...Che belle guance hanno, che belle vestine!...Qui sono tutte ricche?...

LA LUCE

Ma no, qui, come da per tutto, vi sono pi poveri che ricchi

TYLTYL

Dove sono i poveri?

LA LUCE

Non si possono distinguereLa felicit dun bambino sempre vestita di ci che v di pi bello sulla terra e in cielo.

TYLTYL

(non potendo pi star fermo). Vorrei ballare con loro

LA LUCE

E assolutamente impossibile, non abbiamo tempoVeggo che non hanno lUccellino Azzurro..del resto, hanno fretta. Vedi, sono gi passateNeppure loro hanno tempo da perdere, perch linfanzia brevissima.

Unaltra schiera di Felicit, un po pi grandi delle precedenti, si precipita nel giardino cantando a squarciagola: Eccoli! Eccoli! Ci veggono! Ci veggono!... danzano attorno ai fanciulli una gioiosa farandola, finita la quale, quella che sembra a capo della schiera savanza verso Tyltyl, tendendogli la mano.

LA FELICITA

Buongiorno, Tyltyl!

TYLTYL

Unaltra che mi conosce!...8Alla Luce). Mi cominciano a conoscere un po da per tuttoChi sei?

LA FELICITA

Non mi riconosci?...Scommetto che non riconosci nessuna di quelle che sono qui?

TYLTYL

(molto imbarazzato). Ma nonon soNon mi ricordo di avervi viste

LA FELICITA

Sentite?...Ne era sicura!...Non vi ha mai viste!...(Tutte le altre Felicit della schiera scoppiano a ridere). Ma ,piccolo Tyltyl, tu non conosci che noi!...Ti siamo sempre attorno!...Noi mangiamo, beviamo, vegliamo, respiriamo, viviamo con te!...

TYLTYL

S, s, giusto, so, mi ricordoMa vorrei sapere come vi chiamano

76

LA FELICITA

Veggo che non sai proprio nienteIo sono la prima delle Felicit-di-casa-tua; e tutte queste sono le altre Felicit che labitano.

TYLTYL

Ci sono delle Felicit in casa mia?

Tutte le Felicit scoppiano a ridere.

LA FELICITA

Lo sentite!...Se ci sono le Felicit in casa tua!...Ma, disgraziato, se ne cos piena da far saltare porte e finestre!...Ridiamo, cantiamo, creiamo tanta gioia da spingere i muri, da sollevare i tetti; ma abbiamo un bel fare, tu non vedi niente, non senti nienteSpero che in avvenire sarai un po pi ragionevoleIntanto tu stringerai la mano alle pi notevoliQuando sarai tornato casa, le riconoscerai pi facilmenteE poi, alla fine duna bella giornata, saprai incoraggiarle con un sorriso, ringraziarle con una parola buona, perch fanno veramente tutto quello che possono per renderti la vita facile e deliziosaIo, prima delle altre, tua serva, la Felicit-di-star-beneNon sono la pi bella, ma la pi seria. Mi riconoscerai?...Ecco, la Felicit.dellaria.pura, che quasi trasparenteEcco, la Felicit-damare-i-genitori, che vestita di grigio e sempre un po triste, perch non la guardano maiEcco, la Felicit-del-cielo-azzurro, che naturalmente vestita di azzurro; e la Felicit-della-foresta, che, non meno naturalmente, vestita di verde, e che rivedrai tutte le volte che ti metterai alla finestraEcco la Felicit-delle-ore-di-sole, che color diamante, e quella della Primavera, che di smeraldo smagliante

TYLTYL

E siete cos belle tutti i giorni?

LA FELICITA

Ma s, tutti i giorni domenica, in tutte le case, quando si aprono gli occhiE poi, quando viene la sera ecco la Felicit-del-tramonto, che pi bella di tutte le regine del mondo, e segue la Felicit-del-levarsi-delle-stelle, dorata come una dea del passatoPoi, quando fa brutto tempo, ecco la Felicit-della-pioggia, coperta di perle, e la Felicit-del-fuoco-dinverno, che apre alle mani gelate il suo bel mantello di porporaE non parlo della migliore di tutte, perch sorella delle grandi Gioie limpide, che presto vedrete, ed la Felicit-dei-pensieri-innocenti, fra noi la pi fulgidaE poi, ecco ancoraMa veramente, sono troppe!...Non la finiremmo pi, ed io debbo avvertire prima di tutto le agarandi Gioie, che sono lass, in fondo, vicino alle porte del cielo, e non sanno ancora che siete arrivati voiInvier la Felicit-di-correre-a-piedi-nudi-nella-rugiada, che la pi agile.(Alla Felicit che ha nominata, e che s fatta avanti facendo una capriola). Va!

In quel momento una specie di diavoletto in maglia nera, urlando tutto, e cacciando grida inarticolate, savvicina a Tyltyl, e sgambettando follemente, gli assesta un monte di buffetti, scapaccioni e agilissimi calci.

TYLTYL

(sbalordito e profondamente indignato). Ma chi questo selvaggio?

LA FELICITA

O bella! E ancora

Il Piacere-dessere-insopportabile, che fuggito dalle caverne delle Disgrazie. Non si sa dove chiuderlo. Sfugge da per tutto, e le stesse Disgrazie non vogliono pi tenerlo.

Il diavolo continua a tormentare Tyltyl che tenta invano di difendersi; poi, improvvisamente, scoppiando a ridere, sparisce senza ragione, come venuto.

77

TYLTYL

E cosha? E un po pazzo?

LA LUCE

Non so. Sembra che anche tu sia cos, quando non sei buono. Ma intanto bisogner informarsi dellUccellino Azzurro. Forse la prima delle Felicit-della-tua-casa non ignora dove si trova

TYLTYL

Dov?

LA FELICITA

Non sa dove si trova lUccellino Azzurrro!...

Tutte le Felicit-della-casa scoppiano a ridere.

TYLTYL

(irritato) Ma no, non soNon c da ridere

Nuovo scoppio di risa.

LA FELICITA

Vediamo, non ti offenderee poi, siamo seriNon lo saChe vuoi, non pi ridicolo della maggior parte degli uominiMa ecco, la piccola Felicit-do-correre-a-piedi-nudi-sulla-rugiada ha avvertite le Grandi Gioie che vengono qui.

Infatti, alte e belle figure angeliche, vestite di abiti luminosi, savvicinano lentamente.

TYLTYL

Come sono belle!...Perch non ridono? Non sono forse felici?

LA LUCE

Non quando si ride che si pi felici

TYLTYL

Chi sono?

LA FELICITA

Sono le Grandi Gioie

TYLTYL

Sai il loro nome?

LA FELICITA

Naturalmente, giuochiamo spesso con loroEcco prima di tutte, avanti alle altre, la Grande-Gioia-desser-giusta, che sorride tutte le volte che uningiustizia stata riparata; io sono troppo giovane e non lho ancora veduta sorridere. Dietro di lei c la Gioia-desser-Buona, che la pi felice, ma la pi triste; e ce ne vuole per impedirle dandare dalle Disgrazie cessa vorrebbe consolare. A destra c la Gioia-del-lavoro-compiuto accanto alla Gioia-di-pensare. Poi c la Gioia-di-comprendere, che cerca sempre sua sorella, la Felicit-di-non-comprendere-nulla

TYLTYL

Ma io lho vista sua sorella!...E andata dalle Disgrazie con le Grandi Felicit

78

LA FELICITA

Ne ero sicura!...E riuscita male; le cattive compagnie lhanno interamente pervertitaMa non ne parlare a sua sorella. Essa vorrebbe andare a cercarla, e noi perderemmo una delle pi belle gioieEcco ancora, fra le pi grandi, la Gioia-di-vedere-le-cose-belle, che aggiunge tutti i giorni un raggio alla luce che regna qui

TYLTYL

E l, lontano, nelle nuvole doro, quella che posso a stento vedere, drizzandomi pi che posso in punta di piedi?...

LA FELICITA

E la grande Gioia-damare; ma inutile che ti sforzi! Sei troppo piccolo per vederla tutta quanta

TYLTYL

E laggi, in fondo, quelle velate e che non si avvicinano?...

LA FELICITA

Sono quelle che gli uomini non conoscono ancora

TYLTYL

E quelle altre?...Perch si tirano da parte?...

LA FELICITA

Si tirano da parte innanzi a una nuova Gioia che savanza, forse la pi pura che abbiamo qui.

TYLTYL

Chi ?

LA FELICITA

Non la riconosci ancora? Ma guarda bene, apri dunque tutti e due gli occhi, fino in fondo allanima!...Ti ho visto!...Viene tendendoti le braccia!...E la gioia di tua madre, la Gioia-impareggiabile-dellamor-materno!

Dopo averla acclamata, le altre Gioie, accorse da tutte le parti, fanno ala in silenzio innanzi alla Gioia-dell-amor-materno.

LAMOR MATERNO

Tyltyl! E poi Mytyl!...Come, siete voi, siete voi che ritrovo qui!...Non me laspettavo!...Ero sola soletta in casa, ed ecco che tutti e due voi salite fino in cielo ove risplende nella Gioia lanima di tutte le madri!...Ma, prima di tutto, baci, baci, baci, pi baci possibile!..Tutte e due nelle mie braccia: non v nulla al mondo che dia maggiore felicit!...Tyltyl, tu non ridi? E neppure tu, Mityl?...Non conoscete lamore di vostra madre?...Guardatemi, dunque, non sono i miei occhi, le mie labbra, e le mie braccia?...

TYLTYL

Ma s, io ti riconosco, ma non sapevoTu rassomigli alla mamma, ma sei molto pi bella

LAMOR MATERNO

Evidentemente, io, non invecchio piE ogni giorno che passa mi porta forza, giovent, felicitOgnuno dei tuoi sorrisi mi alleggerisce di un annoIn casa questo nono si vede, ma qui si vede tutto, ed la verit

TYLTYL

(meravigliato, la contempla, e la bacia a volta a volta). E questa bella veste di che fatta? E forse di seta, dargento, o di perle?

79

LAMOR MATERNO

No, di baci, di sguardi, di carezzeogni bacio che si d le aggiunge un raggio di luna o di sole

TYLTYL

E strano, non avrei mai creduto che tu fossi mai cos riccaDove la nascondevi?...Era nellarmadio di cui ha la chiave il babbo?

LAMOR MATERNO

Ma no, lho sempre, ma non si vede, perch non si vede niente quando si hanno gli occhi chiusiTutte le mamme sono ricche, quando amano i loro bambiniNon ci sono n povere, n brutte, n vecchieIl loro amore sempre la pi bella delle Gioie..E quando sembrano tristi, basta un bacio, ricevuto o dato, perch tutte le loro lagrime diventino stelle in fondo agli occhi loro

TYLTYL

(guardandola sbalordito). Ma s, vero, i tuoi occhi sono pieni di stelle..E sono i tuoi occhi, ma sono pi belliEd la tua mano anche, ha il suo anellinoHa la scottatura che ti facesti una sera accendendo il lumeMa molto pi bianca e ha la pelle pi fine!...Si direbbe che sia trasparentenon lavora come quella di casa?

LAMOR MATERNO

Ma s, la stessa. Non hai mai notato che diventa pi bianca, e si riempie di luce quando taccarezza

TYLTYL

E meraviglioso, mamma, la tua voce anche; ma tu parli meglio che in casa

LAMOR MATERNO

In casa si ha troppo da fare, e non se ne ha il tempoMa quello che non si dice, si capisce egualmenteOra che mi hai vista, mi riconoscerai, sotto le mie vesti lacere, quando domani tornerai alla capanna?...

TYLTY

Non voglio tornareGiacch sei qui, ci voglio rimanere anchio, finch ci sarai tu

LAMOR MATERNO

Ma la stessa cosa, laggi che sono io, laggi che siamo noiTu non sei venuto qui che per renderti conto, e per apprendere finalmente come bisogna vedermi quando mi vedi laggiCapisci, Tyltyl?...Tu ti credi in cielo; ma il cielo dovunque ci baciamoNon vi sono due mamme, e tu non ne hai unaltraOgni bimbo non ne ha che una e sempre la stessa e sempre la pi bella; ma bisogna conoscerla e saper guardareMa come hai fatto per arrivare qui a trovare una via che gli uomini van cercando da quando abitano la Terra?

TYLTYL

(mostrando la Luce, che per discrezione s un po appartata). E lei che mi ha condotto

LAMOR MATERNO

Chi ?

TYLTYL

La Luce.

LAMOR MATERNO

Non lho mai vistaMi hanno detto che vi ama e che molto buona..Ma perch si nasconde?...Non mostra mai il viso?

80

TYLTYL

S; ma teme che le Felicit abbiano paura se veggono troppa luce

LAMORE MATERNO

Ma non sa che non aspettiamo che lei!...(Chiamando le altre Grandi Gioie). Venite, venite, sorelle! Venite, accorrete tutte, la Luce che viene finalmente a visitarci!...

Fremiti fra le Grandi Gioie che si riavvicinano. Voci: La Luce qui!...La Luce! La Luce!

LA GIOIA-DI-COMPRENDERE

(allontanando le altre per abbracciar la Luce). Voi diete la Luce e non lo sappiamo! E sono anni, anni ed anni che vaspettiamo! Mi riconoscete?...E la Gioia-di-comprendere ch stata sempre in cerca di teSiamo molto felici, ma non vediamo di l di noi stesse

LA GIOIA-DESSERE-GIUSTA

(abbracciando a sua volta la Luce). Mi conoscete?...E la Gioia-dessere-giusta che tinvoca sempreNoi siamo molto felici, ma non vediamo di l delle nostre ombre

LA GIOIA-DI-VEDERE-LE-COSE-BELLE

(abbracciandola egualmente). Mi riconoscete?...E la Gioia-delle-bellezze che vi ha tanto amataNoi siamo molto felici, ma non vediamo di l dei nostri sogni

LA GIOIA-DI-COMPRENDERE

Vedete, vedete, sorella, non ci fate pi aspettareSiamo abbastanza forti, siamo abbastanza pureSollevate dunque codesti veli che ci nascondono le ultime verit e le ultime felicitVedete, tutte le mie sorelle si prostrano ai vostri piediSiete la nostra regina e la nostra ricompensa

LA LUCE

Sorelle mie, mie belle sorelle, obbedisco al mio SignoreLora non venuta, forse soner ed io torner senza timori e senza ombre. Addio, rialzatevi, baciamoci come sorelle ritrovate, aspettando il giorno che tosto spunter

LAMOR MATERNO

(baciando la Luce). Siete stata buona con i miei poveri piccini.

LA LUCE

Sar sempre buona con quelli che si vogliono bene.

LA GIOIA-DI-COMPRENDERE

(avvicinandosi alla Luce). Che lultimo bacio sia impresso sulla mia fronte.

(Si baciano lungamente, e quando si separano e alzano il capo, luccicano le lagrime nei loro occhi).

TYLTYL

Perch piangete?...(Guardando le altre Gioie). To! piangete anche voiMa perch tutte hanno le lacrime agli occhi?

LA LUCE

Taci, bimbo mio

SIPARIO

81

ATTO QUINTO

QUADRO

Il regno dellavvenire

Le sale immense del Palazzo Azzurro ove attendono i bambini nascituri. Infinite prospettive di colonne di zaffiro che sostengono le volte di turchese. Tutto qui, dalla luce e dalle lastre di lapislazzuli fino alle pulverulente del fondo in cui si perdono le ultime arcate, fino ai minimi oggetti, dun azzurro irreale, intenso, indescrivibile. Solo i capitelli e gli zoccoli delle colonne, le chiavi di volta, alcuni seggi, alcuni banchi circolari sono di marmo bianco o dalabastro. A destra, fra le colonne, grandi porte opaline. Queste porte, di cui il Tempo, verso la fine della scena, allontaner i battenti, saprono sulla via del Presente e le banchine dellAurora. Da per tutto, popolando armoniosamente la sala, una folla di bimbi coperti di lunghe vesti azzurrine. Alcuni giocano, altri parlano o meditano; molti sono addormentati, molti altri lavorano, fra i colonnati, alle invenzioni future, e i loro utensili, i loro strumenti, gli apparecchi che costruiscono, le piante, i fiori e i frutti che coltivano o che colgono sono lo stesso azzurro soprannaturale e luminoso dellatmosfera generale del Palazzo. Fra i bambini, rivestite dun azzurro pi pallido e pi diafano, passano e ripassano alcune figure dalta statura, duna bellezza sovrana e silenziosa, che pare siano angeli.

Entrano a sinistra, come di soppiatto, scivolando fra le colonne del primo piano, Tyltyl, Mytyl e la Luce. Il loro arrivo eccita un movimento fra i Bambini-Azzurri, che subito accorrono da tutte le parti e si aggruppano intorno aglinsoliti visitatori, contemplandoli con curiosit.

MYTYL

Dov lo Zucchero, la Gattina e il Buon Pane?

LA LUCE

Qui essi non possono entrare; conoscerebbero lavvenire e non obbedirebbero pi.

TYLTYL

E il Cane?...

LA LUCE

Neppure; bene chegli non sappia che cosa lattende nel corso dei secoliLi ho imprigionati nei sotterranei della chiesa

TYLTYL

Dove ci troviamo?

LA LUCE

Nel regno dellAvvenire, in mezzo ai bimbi che non sono ancora nati. Giacch il Diamante ci permette di veder chiaro in questa regione che gli uomini non scorgono, vi troveremo certamente luccellino Azzurro

TYLTYL

Guarda i bambini che accorrono

TYLTYL

Che non siano contenti del nostro arrivi?

LA LUCE

Niente affattoVedi bene, sorridono, ma sono stupiti

82

I BAMBINI AZZURRI

(accorrendo sempre pi numerosi) I piccoli Viventi!...Venite a vedere i piccoli Viventi!....

TYLTYL

Perch ci chiamano piccoli Viventi?

LA LUCE

Perch essi non vivono ancora

TYLTYL

E che fanno allora?

TYLTYL

LA LUCE

Aspettano il momento di nascere

TYLTYL

Il momento di nascere?

LA LUCE

S, vengono di qui tutti i bambini che nascono sulla nostra terraTutti aspettano la loro oraQuando i Padri e le Madri desiderano, si aprono quelle porte che puoi vedere l a destra, e i piccini discendono

TYLTYL

Quanti ve ne sono! Quanti ve ne sono!

LA LUCE

Ve ne sono anche di piNon si vedono tuttiPensa dunque, ce ne vogliono in sino alla fine del mondoNessuno saprebbe contarli

TYLTYL

E quelle grandi persone azzurre che fanno?

LA LUCE

Veramente non si sa beneSi crede che siano guardianiSi dice che verranno sulla terra dopo gli uominiMa non permesso dinterrogarli

TYLTYL

Perch?

LA LUCE

Perch il segreto della Terra

TYLTYL

E agli altri, i piccini, si pu parlare?...

LA LUCE

Certo, bisogna far conoscenzaTo, eccone uno pi curioso degli altriAvvicinati, parlagli

TYLTYL

Che bisogna dirgli?

83

LA LUCE

Quel che vorrai, come a un piccolo compagno.

TYLTYL

Si pu dargli la mano?

LA LUCE

Evidentemente, non ci sar nulla di maleMa su, non aver laria cos impacciataVi lascer soli, e starete pi ad agioDaltra parte ho da parlare con quella grande Persona azzurra

TYLTYL

(avvicinandosi al Bambino Azzurro e porgendogli la mano). Buongiorno!...(Toccando con un dito la veste azzurra del bambino). Che roba questa?

IL BAMBINO

(toccando gravemente con un dito il cappello di Tyltyl). E questa?

TYLTYL

To, il cappelloE tu non lhai, il cappello?...

IL BAMBINO

No. E per che farne?...

TYLTYL

Per dire buongiornoE poi, per quando fa freddo

IL BAMBINO

Che vuol dire far freddo?...

TYLTYL

Quando si trema cos: brrr! brrr!...e si soffia sulle mani e si fa cos con le braccia(Si sbraccia vigorosamente).

IL BAMBINO

Fa freddo sulla Terra?

TYLTYL

Ma s, a volte, dinverno, quando non si ha fuoco

IL BAMBINO

Perch non se nha?

TYLTYL

Perch costa caro e ci vuol denaro per comprar la legna

IL BAMBINO

Che cosa il denaro?

TYLTYL

Quello che serve a pagare

84

Il bambino

Ah!...

TYLTYL

Alcuni ce lhanno , e altri non ce lhanno

IL BAMBINO

Perch?

TYLTYL

Perch non sono ricchiSei ricco tu, forse?...Quanti hanni hai?...

IL BAMBINO

Nascer subitoFra dodici anniDimmi, bello nascere?

TYLTYL

Oh sE divertente!

IL BAMBINO

E tu come hai fatto!

TYLTYL

Non me ne ricordo pi!...Ora tanto tempo!

IL BAMBINO

Dicono che la Terra e i Viventi siano belli!...

TYLTYL

Ma s, non c male!...Vi sono uccelli, dolci, balocchiAlcuni li hanno tutti; ma quelli che non ne hanno, possono guardare gli altri.

IL BAMBINO

Dicono che le mamme aspettano alla portaSon buone le mamme, vero?

TYLTYL

Oh s!...Sono migliori di tutto ci che c!...Pure le nonne; ma muoiono troppo presto.

IL BAMBINO

Muoiono?...E che vuol dire?...

TYLTYL

Un bel giorno se ne vanno, e chi s visto s visto!...

IL BAMBINO

Perch?

TYLTYL

E chi lo sa?...Per malinconia, forse

IL BAMBINO

E anche la tua se n andata?

85

TYLTYL

Mia nonna?...

IL BAMBINO

La mamma o la nonna, che vuoi che ne sappia io?...

TYLTYL

S, ma non la stessa cosa! Prima se ne vanno le nonne. E gi triste abbastanzaLa mia era buonissima

IL BAMBINO

E che ci hai negli occhi?...Delle perle, forse

TYLTYL

Ma no; non sono perle

IL BAMBINO

E che cosa allora?...

TYLTYL

NullaE tutto questo azzurro che mabbaglia un po

IL BAMBINO

E come lo chiami?...

TYLTYL

Che cosa?

IL BAMBINO

Guarda!...quello che ti cade dagli occhi

TYLTYL

Niente, un po dacqua

IL BAMBINO

Ah! unacqua che esce dagli occhi?

TYLTYL

S, a volte, quando si piange

IL BAMBINO

Che cos piangere?

TYLTYL

Ma io non ho pianto; stato tutto questo azzurroMa se avessi pianto sarebbe stata la stessa cosa.

IL BAMBINO

E si piange spesso?...

TYLTYL

I ragazzi grandi no, ma le bambine sQui non si piange?

IL BAMBINO

Ma no, non so,

86

TYLTYL

Ebbene, impareraiTi servono per giocare quelle grandi ali azzurre?...

IL BAMBINO

Queste?...Sono per linvenzione che far sulla Terra.

TYLTYL

Che invenzione?...Hai inventato dunque qualche cosa?...

IL BAMBINO

Ma come, non sai?...Quando sar sulla Terra, bisogner che io inventi la Cosa che rende felici..

TYLTYL

E una cosa buona da mangiare?...Fa forse rumore?...

IL BAMBINO

Ma no, non si sente

TYLTYL

Peccato

IL BAMBINO

Vi lavoro tutti i giorni..E quasi finitaVuoi vederla?,,,

TYLTYL

AltroDov?...

IL BAMBINO

L, si vede di qui, tra quelle due colonne

UN ALTRO BAMBINO AZZURRO

(avvicinandosi a Tyltyl e tirandolo per la manica). Vuoi vedere la mia, di?

TYLTYL

Ma s, che cos?...

SECONDO BAMBINO

I trentatr rimedi per prolungare la vitaQui, in queste boccettine azzurre

TERZO BAMBINO

(facendosi largo tra la folla). Ed io arreco una luce che nessuno conosce(Sillumina tutto quanto di una fiamma straordinaria). E abbastanza curioso, non vero?...

QUARTO BAMBINO

(tirando per il braccio Tyltyl). Vieni dunque a vedere la mia macchina che vola in aria come un uccello senza ali!...

QUINTO BAMBINO

No, no; prima la mia, che trova i tesori che si nascondono nella luna!....

(I Bambini-Azzurri si stringono intorno a Tyltyl e a Mytyl gridando in coro: No, no, vieni a vedere la mia!...No, la mia pi bella!...La mia meravigliosa!...La mia tutta di zucchero!...La tua non

87

bellaQuesti mha rubato lidea! Ecc, ecc.. in mezzo a queste esclamazioni disordinate, si trascinano i piccoli Viventi dal lato dei laboratori azzurri, e ivi ciascuno degli inventori mette in moto la sua macchina ideale. E un torneare ceruleo di ruote, di dischi, di volanti, dingranaggi, di pulegge, di corregge, doggetti strani e ancora innominati, avviluppati dai bluastri vapori dellirreale. Una folla dapparecchi bizzarri e misteriosi si slanciano e si librano sotto le volte, o strisciano ai piedi delle colonne, mentre dei bambini svolgono carte e piani, aprono libri, scoprono statue azzurrine, portano enormi fiori giganteschi frutti che sembran formati di zaffiri e di turchesi).

IL BAMBINO AZZURRO

(curvato sotto il peso di colossali margherite azzurre). Guardate i miei fiori, dunque!

TYLTYL

Che cosa sono?...Non li conosco

IL BAMBINO AZZURRO

Sono margherite!

TYLTYL

Impossibile!...Grandi cos come ruote

IL BAMBINO AZZURRO

E CHE BUON ODORE HANNO!...

TYLTYL

(annusandole) Prodigioso!...

IL BAMBINO AZZURRO

Saranno cos quando io sar sulla Terra

TYLTYL

E quando?...

IL BAMBINO AZZURRO

Fra cinquantatr, anni, quattro mesi e nove giorni (Arrivano due Bambini-Azzurri, che portano come lampadario, appeso ad una pertica, un grappolo duva inverosimile, i cui acini sono pi grossi delle pere).

UNO DEI BAMBINI

(portatori del grappolo) Che te ne sembra dei miei frutti?

TYLTYL

Un grappolo di pere!...

IL BAMBINO

Ma che, uva!..Luva sar tutta cos quando avr trentanniHo trovato il mezzo

UN ALTRO BAMBINO

(oppresso da una cesta di mele azzurre grosse di meloni). E io dunque!...Guardate che mele!...

TYLTYL

Ma se son meloni!...

88

IL BAMBINO

Ma che!...Son mele, e non delle pi belle!...Saranno tutte cos quando io sar un vivente!...Ho trovato il sistema!...

UN ALTRO BAMBINO

(recando su una cariola azzurra dei meloni grossi come cetrioli). E i miei piccoli meloni?

TYLTYL

Ma se sono cetrioli!

IL BAMBINO DAI MELONI

Quando verr sulla terra, i meloni saranno superbi!...Sar il giardiniere del Re dei nove Pianeti

TYLTYL

Il Re dei nove Pianeti? Dov?

IL RE DEI NOVE PIANETI

(avanzando altero. Dimostra quattro anni, e pu a stento reggersi in piedi sulle gambette storte). Eccolo!

TYLTYL

Bene! Tu non sei grande

Il re dei nove pianeti

(grave e sentenzioso). Sar grande quel che far!

TYLTYL

Che cosa farai?

IL RE DEI NOVE PIANETI

Fonder la Confederazione generale dei Pianeti solari.

TYLTYL

(confuso) Ma davvero?

IL RE DEI NOVE PIANETI

Tutti vi faranno parte, eccetto Saturno, Urano e Nettuno, che sono a distanze esagerate e incommensurabili. (Si ritira con dignit).

TYLTYL

E interessante

UN BAMBINO AZZURRO

E lo vedi quello l?

TYLTYL

Quale?

IL BAMBINO

L, il piccino che dorme a pi della colonna

TYLTYL

Bene?

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IL BAMBINO

Porter la gioia pura sul Globo

TYLTYL

E come?

IL BAMBINO

Per mezzo delle idee non ancora formulate.

TYLTYL

E quellaltro, il piccino grasso che ha le dita nel naso, che cosa far quello?

IL BAMBINO

Deve trovare il fuoco per riscaldare la Terra quando il Sole sar pi pallido

TYTLTYL

E quei due che si tengon per mano e si baciano in continuazionesono fratello e sorella, forse?...

IL BAMBINO

Ma nosono glinnamorati

TYLTYL

E che cosa sono?...

IL BAMBINO

Non soE il Tempo che li chiama cos per celiaSi guardano tutto il giorno negli occhi, si baciano e si dicono addio

TYLTYL

Perch?

IL BAMBINO

Sembra che non potranno partire insieme

TYLTYL

E quel piccino color rosa, che sembra cos serio e si succhia il pollice, chi ?...

IL BAMBINO

Par che egli debba cancellare lingiustizia sulla Terra

TYLTYL

Ah!...

IL BAMBINO

Si dice che sia una fatica tremenda

TYLTYL

E quel rossiccio che cammina come se non ci vedesseE cieco, forse?...

IL BAMBINO

Non ancora; ma lo diventerguardalo bene; pare che egli debba vincere la Morte

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TYLTYL

E che cosa significa?...

IL BAMBINO

Veramente non so; ma si dice che la sua sar una cosa grande(indicando una folla di bambini addormentati a pi delle colonne, sui gradini, sulle panche, ecc.). e tutti quelli che dormono l, - quanti ve ne sono che dormono! non fanno nulla forse?...

IL BAMBINO

Pensano a qualche cosa

TYLTYL

A che?...

IL BAMBINO

Non lo sanno ancora; ma debbono portare qualche cosa sulla Terra; vietato di uscire a mani vuote

TYLTYL

E chi lo vieta?

IL BAMBINO

Il Tempo che vigila sulla portaVedrai quando aprirE molto seccante, sai

UN BAMBINO

(accorrendo dal fondo della sala, aprendosi un varco tra la folla). Buongiorno, Tyltyl!...

TYLTYL

To!...E come sai il mio nome?

IL BAMBINO

(che accorso e che bacia Tyltyl e Mytyl con effusione). Buongiorno!...Come stai?...Su, abbracciami, e anche tu, Mytyl!...Non c da meravigliarsi che io sappia il tuo nome, perch sono un tuo fratellinoHo saputo in questo momento che tu eri quiEro l in fondo in fondo, nellatto dimnballare le mie ideeD alla mamma che son pronto.

TYLTYL

Come?...Tu conti di venire da noi?

IL BAMBINO

Ma certo, lanno venturo, nella Domenica delle PalmeNon mi tormenterai troppo quando sar piccinoSono tanto lieto di averti abbracciato in anticipoDi a pap che riaccomodi la cullaNon si sta bene forse in casa nostra?...

TYLTYL

Senza dubbioLa mamma cos buona!...

IL BAMBINO

E il mangiare?

TYLTYL

SecondoCerti giorni c perfino il dolce, non vero, Mytyl?

91

MYTYL

A Capodanno e il giorno di PasquaLo fa la mamma.

TYLTYL

E in quel sacco che hai?Ci porti qualche cosa?

IL BAMBINO

(alteramente). Tre malattie: la scarlattina, la tosse asinina e il morbillo.

TYLTYL

Ah, nientaltro!..E dopo che farai?....

IL BAMBINO

Dopo?...Me ne andr

TYLTYL

Allora, inutile venire.

IL BAMBINO

E che, dipende da me?...(In questo momento si sente levarsi e spandersi una specie di vibrazione prolungata, potente e cristallina, che sembra emanare dalle colonne e dalle porte dopale, le quali so toccate da una luce pi viva).

TYLTYL

Che c蒅

UN BAMBINO

E il Tempo, che deve aprire le porte!...

A un tratto una vasta ondata si propaga nella folla dei Bambini Azzurri. La maggior parte lasciano le loro macchine e i loro lavoro, numerosi dormienti si svegliano, e tanto gli uni che gli altri voltano gli occhi verso le porte dopale e savvicinano a queste.

LA LUCE

(raggiungendo Tyltyl). Cerchiamo di nasconderci dietro le colonneBisogna che il Tempo non ci scopra

TYLTYL

Di dove viene questo rumore?

UN BAMBINO

E lAurora che si levaE lora, per i bimbi che debbono nascere oggi, di scendere sulla Terra

TYLTYL

E come discenderanno?...Vi sono le scale?

IL BAMBINO

VedraiIl Tempo tira i catenacci

TYLTYL

Chi il Tempo?

IL BAMBINO

92

E un vecchio che viene a chiamare quelli che debbono partire

TYLTYL

E un vecchio cattivo?

IL BAMBINO

No, ma non sente nessunoSi ha un bel supplicarloSe non il loro turno, egli respinge tutti quelli che vorrebbero andarsene

TYLTYL

E CHI PARTE VIA CONTENTO?...

IL BAMBINO

A rimanere non si allegri, e andar via neppureEcco, ecco!...Ecco che sapre!...

Le grandi porte opaline girano lentamente sui cardini. Si sente come una musica lontana: i rumori della Terra. Uno splendore rosso e verde penetra nella sala; e il Tempo, vegliardo dalta statura, dalla barba ondeggiante, armato di falce e di clessidra, appare sulla soglia, mentre si scorge lestremit delle vele bianche e dorate duna galera ormeggiata a una specie di banchina formata dai vapori rosei dellAurora.

IL TEMPO

(sulla soglia). Quelli la cui ora sonata son pronti?...

ALCUNI BAMBINI AZZURRI

(aprendosi un varco nella folla e accorrendo da tutte le parti). Eccoci!...Eccoci!...Eccoci!

IL TEMPO

(con voce burbera, ai bambini che gli sfilano dinanzi per uscire9. A uno a uno!...Ed ecco che se ne presentano pi di quanti ne occorrono!...Sempre lo stesso1Ma non mi ci pigliano! (Respingendo un bambino). Non il tuo turnoRientra, e aspetta fino a domaniNeppure tu, rientra e ritorna fra dieci anniUn tredicesimo pastore?...Non ne occorrono che dodiciNon siamo pi ai tempi di Teocrito o di VirgilioAncora medici?...Ve ne sono gi troppo, e sulla Terra se ne lagnanoE glingegneri, dove sono?...Si desidera un uomo onesto, uno solo, come fenomenoDov dunque luomo onesto?...Sei tu?...(Il bambino fa segno di s). Tu mhai unaria miserina miserinanon vivrai a lungo..Ohi, voialtri l, non tanta fretta, non tanta frettaE tu, che arrechi?..Nulla? ti presenti a mani vuote?...Allora non si passaPrepara qualche cosa; un gran delitto, se vuoi, o una bella malattia, quello che vuoi, m indifferentema qualcosa occorre(Scorgendo un piccino, che gli altri spingono innanzi e che resiste con tutte le forze). Ebbene, tu, che hai?...Sai beme che oraSi domanda un eroe che combatta lIngiustizia, sei tu, bisogna partire

I BAMBINI AZZURRI

Egli non vuole, signore.

IL TEMPO

Come?...Non vuole?...Dove si crede mai codesto mostricino?..Non si accettano reclami, non abbiamo tempo

IL PICCINO

(che viene spinto). No, no!...Non voglioPreferisco non nascerePreferisco rimanere qui.

IL TEMPO

Non si tratta di questoQuando loraSu, presto, avanti!

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UN BAMBINO

(facendosi avanti). Oh! Lasciatemi passare!..Prender io il suo posto!...Dicono che i miei genitori son vecchi e maspettano da tanto tempo.

IL TEMPO

NienteA ora e a tempoNon si finirebbe mai ad ascoltar tutti voi. Luno vuole, laltro rifiuta, troppo presto, troppo tardi(Allontanando dei bambini che hanno invaso la soglia). Troppo presto, piccini. I curiosi, indietro!...quelli che non partono non hanno nulla da veder fuoriOra avete fretta; e poi, quando sar giunto il vostro turno, avrete paura e retrocedereteVedete, eccone quattro che tremano come foglie(A un bambino che, sul punto di varcar la soglia, rientra con atto improvviso). Ebbene che c, che hai?...

IL BAMBINO

Ho dimenticato la scatola che contiene i due delitti che dovr commettere

Un altro bambino

Ed io il vasetto che contiene lidea per illuminare le folle

TERZO BAMBINO

Io ho dimenticato linnesto della mia pi bella pera.

IL TEMPO

Correte presto a cercarli!Non abbiamo pi che seicentododici secondiLa galera dellAurora gi batte le vele per mostrare che aspettaFinirete con larrivar tardi e non nascerete piSu, presto, allimbarco. (Afferrando un bambino che vuole passargli tra le gambe per arrivare alla banchina). Ah! tu, no, per esempio!...E la terza volta che tenti di nascere prima del tuo turnoChe io non ti ci colga pi, se no ti toccher unattesa eterna presso mia sorella, lEternit; e sai che non un divertimento. Ma su, siamo pronti?..Son tutti a posto? (Percorrendo con lo sguardo i bambini riuniti sulla banchina o gi seduti nella galera). Ne manca ancora unoHa un bel nascondersi, lo veggo tra la follaNon me la faccio fareVia tu, il piccino che chiamano lInnamorato, di, addio alla tua bella

I due piccini che si chiamano glInnamorati, teneramente allacciati e il viso livido di disperazione, si fanno innanzi verso il Tempo e gli singinocchiano ai piedi.

BIMBA

Signor Tempo, lasciatemi partire con lui!...

BAMBINO

Signor Tempo, lasciatemi restare con lei!...

IL TEMPO

Impossibile!...Non abbiamo pi che trecentonovantaquattro secondi

IL BAMBINO

Preferisco non nascere!...

IL TEMPO

Non si pu..

LA BAMBINA

(supplichevole). Signor Tempo, arriver troppo tardi!...

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BAMBINO

Non ci sar pi, quando lei discender!...

BAMBINA

Non lo vedr pi!....

BAMBINO

Saremo soli al mondo!...

IL TEMPO

Che volete che mimporti?...Reclamate presso la VitaIo non faccio che riunire e separare secondo gli ordini(Afferrando il bambino). Vieni!...

BAMBINO

(dibattendosi) No, no, no!...Anche lei!

BAMBINA

(aggrappandosi alle vesti del primo). Lasciatelo!...Lasciatelo!...

IL TEMPO

Ma vedete, non si tratta di morire, ma di vivere. (Trascinando il bambino). Su!...

BAMBINA

(tendendo follemente le braccia verso il bambino gi preso). Un segno!...Un solo segno!...Dimmi, come ritrovarti?...

BAMBINO

Ti vorr bene sempre!...

BAMBINA

Io sar la pi triste!...Tu mi riconoscerai! (Cade e resta distesa al suolo).

IL TEMPO

Fareste molto meglio a sperareE ora, tutto(Consultando la clessidra). Non ci rimangono pi che settantatr secondi

Ultime e violente ondate fra i bambini che partono e che restano. Si scambiano addii precipitosi: Addio, Pietro!...Addio Giovanni.. Hai ci che ti occorre?...Annunzia il mio pensiero! Hai il nuovo carburatore!...- Ti ritrover - Non perdere le tue idee - Non ti chinare troppo sullo spazio - Dammi tue notizie!... Credo che non si possa -S, s!...Tu prova a ogni modo -Cerca di dire se bello! Ti verr incontro!...- Nascer su un trono!...ecc.,ecc.

IL TEMPO

(agitando le chiavi e la falce). Basta! Basta!...Lancora levata!.

Le vele della galera passano e scompaiono. Si sentono le grida dei bambini sulla galera allontanarsi: Terra!..Terra!..Laveggo!...E bellaE chiara!...E grande. Poi, come se uscisse dal fondo dellabisso, un canto lontanissimo di letizia e dattesa.

TYLTYL

Che cosa c?...Non sono essi che cantanoLe voci sembrano diverse

95

LA LUCE

S, il canto delle Madri che muovono a incontrarli

Intanto il Tempo richiude le porte opaline. Si volta per dare unultima occhiata alla sala, e a un tratto vede Tyltyl, Mytyl e la Luce.

IL TEMPO

(stupito e furioso). Che c?..Che fate qui?...Chi siete?...Perch non siete azzurri?..Per dove siete entrati?...

Si fa innanzi, minacciandoli con la falce.

LA LUCE

(aTyltyl). Non rispondereHo lUccellino AzzurroLho nascosto sotto il mantelloFuggiamoGira il Diamante, ed egli perder le nostre tracce

Se la svignano a sinistra, tra le colonne del primo piano.

SIPARIO

ATTO SESTO

QUADRO XI

Laddio

La scena rappresenta un muro con una porticina. E lalba.

Entrano: Tyltyl, Mytyl, la Luce, il Pane, lo Zucchero, il Fuoco, il Latte.

LA LUCE

Tu non indovinerai mai dove siamo

TYLTYL

Certo che no, Luce, poich io non so

LA LUCE

Non riconosci questo muro e questa porticina?

TYLTYL

E un muro rosso e una porticina verde

LA LUCE

E questo non ti rammenta nulla?..

TYLTYL

Mi rammento che il Tempo ci ha messi alla porta

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LA LUCE

Che stranezza quando si sogna!..Uno non riconosce la propria mano

TYLTYL

Chi sogna?...Io, forse?

LA LUCE

Allora ioChi lo sa? Intanto questo muro circonda una casa che tu hai vista pi duna volta dopo la tua nascita

TYLTYL

Una casa vista da me pi duna volta?

LA LUCE

Ma s, piccolo addormentatoLa casa lasciata da noi una sera, precisamente, n un giorno pi n un giorno meno, un anno fa

TYLTYL

Precisamente un anno fa?...Ma allora?...

LA LUCE

Perbacco!...Non spalancare gli occhi come grotte di zaffiroE proprio la buona casa dei tuoi parenti

TYLTYL

(avvicinandosi alla porta). Ma credoInfatti..Mi sembraQuesta porticinaRiconosco il corridoioSon qui essi?...Siamo vicino alla mamma?...Voglio entrare immediatamenteVoglio abbracciarla immediatamente!...

LA LUCE

Un momentoEssi dormono profondamente, non bisogna risvegliarli di soprassaltoDel resto, la porta non si aprir che quando soner lora

TYLTYL

Che ora?..C da aspettar molto?...

LA LUCE

Ahim no!...Altri pochissimi minuti

TYLTYL

Non sei contenta di rientrare, tu?...Che hai dunque, Luce?..Sei tanto pallida, che ti si direbbe malata

LA LUCE

Non niente, figlio mioMi sento un po triste, perch vi debbo lasciare

TYLTYL

Lasciarci?

LA LUCE

E necessarioNon ho pi nulla da fare qui; lanno trascorso, ritorner la Fata e ti domander lUccellino Azzurro

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TYLTYL

Ma il fatto sta che non lho, lUccellino Azzurro!..Quello del Ricordo s tutto annerito, quello dellAvvenire s fatto rosso, quelli della Notte son morti e non ho potuto persuadere quello della ForestaE forse colpa mia se cambiano di colore, se muoiono se ne volano via?..Chi sa come la Fata ne sar spiacente e che sa che dir!...

LA LUCE

Noi abbiamo fatto ci che si potevaBisogna credere che non esista lUccellino Azzurro; o che cambi di colore quando vien messo in gabbia

TYLTYLO

E dov la gabbia?...

IL PANE

Qui, padroneFu affidata alle mie cure diligenti durante questo lungo viaggio; oggi che la mia missione finisce, ve la restituisco intatta e ben chiusa, quale lho ricevuta(Come un aratore che comincia a parlare). Ora, in nome di tutti, che mi sia permesso di aggiungere qualche parola.

IL FUOCO

Egli non ha la parola!

LACQUA

Silenzio!...

IL PANE

Le interruzioni malevoli dun nemico spregevole, dun rivale invidioso(Alzando la voce) non mimpediranno di compiere il mio dovere fino alla fineE, dunque, il nome di tutti

IL FUOCO

Non in nome mioIo lho la lingua!...

IL PANE

E dunque, in nome di tutti, e con una commozione repressa, ma sincera e profonda, che prendo congedo dai due bambini predestinati, la cui alta missione oggi finisce. Dando loro laddio con tutta la tristezza e tutta la tenerezza che una stima reciproca

TYLTYL

Come?...Ci dici addio?...Ci lasci dunque cos?...

IL PANE

Ahim! E necessarioVi lascio, vero; ma la separazione non sar che apparente, non mi sentirete pi parlare

IL FUOCO

Non sar una disgrazia

LACQUA

Silenzio!...

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IL PANE

(con gran dignit). Questo non mi tangeDicevo dunque: non mi sentirete pi, non mi vedrete pi sotto la mia forma animataI vostri occhi si chiuderanno alla vita invisibile delle cose: ma sar sempre qui, nella madia, sullasse, sulla tavola, accanto alla minestra, io che sono, oso dirlo, il commensale pi fedele e lamico pi vecchio delluomo

IL FUOCO

Ebbene, e io?...

LA LUCE

Su, i minuti passano, lora che ci far rientrare nel silenzio sta per sonareFate presto a baciare i bambini

IL FUOCO

(precipitandosi). Prima io, prima io! (Bacia e abbraccia violentemente i bambini) Addio, Tyltyl e Mytyl!...Addio, miei cari picciniRicordatevi di me, se avrete mai bisogno di qualcuno per metter fuoco in qualche parte

MYTYL

Ahi! Ahi! Mi scotta!...

TYLTYL

Ahi! Ahi! Mi brucia il naso!...

LA LUCE

Via, Fuoco, modera i tuoi trasportiNon sei nel caminetto qui

LACQUA

Che stupido!

IL PANE

E un maleducato.

LACQUA

(avvicinandosi ai bambini).Vi bacio senza farvi del male, teneramente, cari piccini

IL FUOCO

Badate, che vi bagna!...

LACQUA

Io sono amorevole e dolce; io son buona con gli umani

IL FUOCO

E gli annegati?...

LACQUA

Amate molto le Fontane, ascoltate i RuscelliCi sar sempre io

IL FUOCO

Ha innondato tutto!...

LACQUA

Quando vi riposerete, la sera, sullorlo delle Sorgenti ve n pi duna qui, nella foresta, - cercate

99

di comprendere ci che tentano di direNon ne posso piLe lacrime mi soffocano e mimpediscono di parlare

IL FUOCO

Non mi sembra!...

LACQUA

Ricordatevi di me quando vedrete il secchioMi vedrete pure nella brocca, nellinnaffiatoio, nella cisterna e nella chiavetta..

LO ZUCCHERO

(naturalmente ipocrita e dolciastro) Se rimane un posticino nel vostro ricordo, rammentatevi che a volte la mia presenza vi fu dolceNon posso dirvi di pi.Le lacrime sono contrarie al mio carattere, e mi fanno un gran male quando cadono sui piedi

IL PANE

Ipocrita!

IL FUOCO

Zucchero dorzo! Berlingozzi! Caramelle!

TYLTYL

Ma dove dunque si son cacciati Tyltyl e Tyl?...Che fanno?...(Nello stesso istante si sente gridare a perdifiato la Gattina)

MYTYL

(sgomenta). E Tylette che piangeLei si fa del male!...

Entra correndo la Gattina, ispida, arruffata, le vesti lacere, e col fazzoletto alla guancia, come se avesse il dolor di denti. Caccia dei gemiti corrucciati ed incalzata da presso dal Cane che gli scarica addosso colpi di testa, pugni e calci.

IL CANE

(battendo la Gattina). Ecco!...ne hai abbastanza?...ne vuoi ancora?...Ecco! ecco! Ecco!...

LA LUCE, TYLTYL E MYTYL

(precipitandosi per separarli). Tyl!...Sei pazzo!...Ma che modo!...Gi!...Vuoi finirla?...Si vista mai una cosa simile?...Aspetta! aspetta!... (I due vengono separati energicamente).

LA LUCE

Che c?Che cosa stato?...

LA GATTINA

(piagnucolando e asciugandosi gli occhi). E stato lui, signora LuceMha ingiuriata, mha messo dei chiodi nella minestra, mha tirato la coda, mha picchiata, e n on ho fatto nulla, nulla, nulla!...

IL CANE

(imitandola). Nulla, nulla! (A mezza voce schernendola9 Non importa, le hai prese, le hai prese, e forti, e ne avrai delle altre!...

MYTYL

(abbracciando la Gattina) Mia povera Tylette, dimmi dunque dove ti fa male..Pianger anchio.

100

LA LUCE

(severamente). La tua condotta tanto pi indegna in quanto scegli per darci questo triste spettacolo il momento, gi abbastanza penoso per s stesso, in cui stiamo per separarci da questi poveri bambini

IL CANE

(a un tratto disingannato). Separarci da quei poveri bambini?...

LA LUCE

S, lora che sai sta per sonareNoi rientreremo nel silenzioNon potremo pi parlare con essi

IL CANE

(cacciando a un tratto dei veri urli di disperazione e gettandosi sui bambini, che opprime di carezze violente e tumultuose). No! No!...Non voglio!...Non voglio!...Parler sempre!...Tu ora mi comprenderai, non vero, mio piccolo idolo?...S, s, s!...E ci diremo tutto, tutto!... E sar buonissimoImparer a leggere , a scrivere, e a giocare a domino!...E sar sempre pulitissimoE non ruber pi nulla in cucinaVuoi che faccia qualche cosa di meraviglioso?...Vuoi che baci la Gattina?...

MYTYL

(alla Gattina). E tu, TyletteNon hai nulla da dirci, tu?

LA GATTINA

(asciutta, enigmatica). Io vi amo tutti e due, secondo i vostri meriti

LA LUCE

E il mio turno, ora picciniVi do lultimo bacio.

TYLTYL E MYTYL

(aggrappandosi alla veste della Luce). No, no, Luce!...Rimani qui, con noi!...Pap non dir nullaDiremo alla mamma che sei stata buona

LA LUCE

Ahim, non posso!...Questa porta ci chiusa, e debbo lasciarvi

TYLTYL

Dove andrai cos sola soletta?...

LA LUCE

Non molto lontano, piccini miei, laggi, nel paese del Silenzio delle cose

TYLTYL

No, no; non voglioNoi verremo con teLo dir alla mamma

LA LUCE

Non piangete, miei cari picciniNon ho, come lAcqua, la voce; non ho che il mio splendore che lUomo non intendeMa io veglio su di lui fino alla fine dei giorniRicordatevi che son io che vi parlo in ogni raggio di luna che si effonde, in ogni stella che sorride, in ogni aurora che si leva, in ogni lampada che saccende, in ogni pensiero buono e chiaro della vostra anima(Suonano le otto dietro il muro). Ascoltate!...E loraAddio!..Sapre la portaEntrate, entrate!...

Essa spinge i bambini nellapertura della porticina che si socchiude e si richiude su di essi. Il pane sasciuga una lacrima furtiva. Lo Zucchero, lAcqua, tutti in lacrime, ecc., fuggono a precipizio e scompaiono a destra

101

e a sinistra, nelle quinte. Urli del Cane llangolo. La scena rimane vuota un istante, poi lo scenario che rappresenta il muro della porticina sapre per il mezzo, e scopre lultimo quadro.

QUADRO XII

Il Risveglio

La stessa scena del primo quadro, ma tutto, i muri, latmosfera, vi appare incomparabilmente, fantasticamente pi fresco, pi ridente, pi felice. La luce del giorno filtra lietamente per tutte le fessure delle impannate chiuse.

A destra, in fondo alla stanza, nei loro due lettini, Tyltyl e Mytyl sono profondamente addormentati. La Gattina, il Cane e gli Oggetti sono al posto che occupavano nel primo quadro, prima dellarrivo della Fata. Entra Tyl, la mamma).

MAMMA

(con tono di rimprovero, ma allegro) In piedi, su, in piedi! Poltroni!...Non vi vergognate!...Son gi le otto, il sole gi pi alto della foresta!...Dio! come dormono, come dormono! (Si china e bacia i bambini) Sono tutti roseiTyltyl sa di lavanda e Mytyl di mughetto(Baciandoli di nuovo). Come son carini i bambini!...Ma non si pu farli dormire fino a mezzogiornoNon si pu allevarli pigriE poi, mhan detto che non fa bene alla salute(Scotendo pianamente Tyltyl).

TYLTYL

(svegliandosi) Che?...La Luce?...Dov? No, no non te ne andare

LA MAMMA

La Luce?...Ma s che quie non da pocoC tanta luce come a mezzogiorno, e le imposte son chiuseAspetta un po, chio apra. 8Spinge le imposte, labbagliante splendore del giorno invade la camera). Ecco!...Che cosa hai?... hai laria tutta intontita

TYLTYL

(sfregandosi gli occhi). Mamma, mamma!...Sei tu

LA MAMMA

Ma s che son io1Chi vuoi che sia?

TYLTYL

Sei tuMa s, sei tu

LA MAMMA

Ma s, son ioNon ho cambiato di viso questa notteChe hai dunque per guardarmi cosi intontito? Ho forse il naso sottosopra?...

TYLTYL

Oh, come sono contento di vederti1E da tanto, da tanto tempoBisogna che ti baci subito subitoAncora, ancora, ancora!...E poi, proprio il letto mio!...E sto a casa!...

LA MAMMA

Ma che hai?...Non sei ancora sveglio?...Spero che non sei ammalatosu, fammi vedere la lingua..su alzati,

102

dunque , e poi vestiti

TYKTYL

To, sono in camicia!...

LA MAMMA

Certomettiti i calzoni e la giaccaSon l, sulla sedia

TYLTYL

E in viaggio sono andato sempre cos?...

LA MAMMA

Che viaggio?...

TYLTYL

Ma s, lanno scorso

LA MAMMA

Lanno scorso?...

TYLTYL

Ma s, certo a Natale, quando son partito

LA MAMMA

Quando sei partito?...Ma se non ti sei mosso di quiTho messo a letto ieri sera, e ti ritrovo questa mattinaHai sognato dunque?...

TYLTYL

Ma tu non capisci..Lanno passato son partito con Mytyl, la Fata, la Lucecome buona la Luce! Il Pane, lo Zucchero, lAcqua, il Fuoco. Essi si battevano continuamente..T dispiaciuto?...T dispiaciuto, molto?...E pap, che ha detto..Non potevo rifiutareLaciai un bigliettino per spiegare

LA MAMMA

Ma che mi vai contando?...Certo o sei malato o non sei ancora sveglio(Gli fa una sgridatina affettuosa). Su svegliatiSu, ti senti meglio?...

Tyltyl

Ma, mamma, tassicuroSei tu che dormi ancora

LA MAMMA

Come! Dormo ancora?...Son in piedi da sei ore! Ho fatto la pulizia da per tutto ed ho acceso il fuoco

Tyltyl

Ma domanda a Mytyl, se non veroAh, ne abbiamo avuto delle avventure!...

LA MAMMA

Come Mytyl?...Che cosa dunque?...

TYLTYL

Essa era con meAbbiamo riivisto il nonno e la nonna

LA MAMMA

(sempre pi sbalordita). Il nonno e la nonna?

103

S, nel Paese del RicordoEra sulla nostra stradaSono morti, ma stanno beneLa nonna ci ha fatto una torta di susineE poi i fratellini, Roberto, Giovanni, la sua trottola, Maddalena e Pierina, Paolina e poi Enrichetta

MYTYL

Enrichetta cammina con le mani e con i piedi!

TYLTYL

E Paolina ha ancora quel bottoncino sul naso

LA MAMMA

Avete trovato la chiave dellarmadio dove pap nasconde la bottiglia dellacquavite?...

TYLTYL

Pap nasconde una bottiglia dacquavite?

LA MAMMA

Cammina un po, voglio vedere se puoi camminare dritto(Tyltyl esegue). Ma no, non questoDio mio! che cosa hanno?...Sar che debbo perderli come ho perduto gli altri! (A un tratto, spaventata, chiama): Tyl! Tyl!..Corri! i bambini sono malati!...

Entra Tyl, il padre, calmo, con una scure in mano.

TYL

Che c?...

TYLTYL E MYTYL

(accorrendo allegramente per baciare il babbo). To, pap!...E pap!...Buongiorno, pap!...Hai lavorato molto questanno?

TYL

Ebbene, che c蒅Che cosa mai?...Non hanno laria di malati; hanno una bellissima cera

LA MAMMA

(lacrimosa) Non bisogna fidarseneSar come con gli altriAnchessi avevano una bellissima cera, fino allultimo; e poi il buon Dio se li prese. Non so che abbianoLi avevo messi a letto cheti e tranquilli ieri sera; e questa mattina, al risveglio, ecco che va maleEssi non sanno pi che si dicono; parlano dun viaggio..Hanno visto la luce, il nonno, la nonna, che son morti, ma stanno bene

TYLTYL

Ma il nonno ha ancora la gamba di legno

MYTYL

E la nonna i reumi

LA MAMMA

Li senti?...Corri a chiamare il medico!...

TYL

Ma no, ma no,Non sono ancora mortiOra vedremo(Si picchia alla porta) Avanti.

104

Entra la Vicina, una vecchietta che rassomiglia alla Fata del primo atto, e che cammina appoggiandosi a al bastone.

LA VICINA

Buongiorno e buone feste a tutti!

TYLTYL

La Fata Beriluna!

LA VICINA

Vengo a chiedervi un po di fuoco per farmi un po di minestraQuesta mattina fa freschinoBuongiorno, bambini, come va?...

TYLTYL

Signora Fata Beriluna, non ho trovato luccellino Azzurro.

LA VICINA

Che dite?...

LA MAMMA

Non me ne parlate, Vicina..Essi non sanno pi che si diconoe son cos da che si sono svegliatihanno dovuto mangiare qualche cosa che non era buona

LA VICINA

Ebbene, Tyltyl, non riconosci la tua vicina Berlingot?

TYLTYL

Come no?...Tu sei la Fata BerilunaSei in collera?

LA VICINA

Beriche?

TYLTYL

Beriluna.

LA VICINA

Berlingot, vuoi dire Berlingot..

TYLTYL

Beriluna, Berlingot, come ti pareMa Mytyl che sa bene

LA MAMMA

E il peggio questo, anche Mytyl

TYL

Bene, bene!...passercon un po di scapaccioni

LA VICINA

Lascia fare, non mette contoSo di che si tratta; un po di fantasticheria, e nientaltroAvranno dormito in un raggio di lunaLa mia nipotina, che molto malata, spesso fa cos anche lei

LA MAMMA

105

A proposito, come sta la tua nipotina?

LA VICINA

Cos, cosNon pu alzarsiil dottore dice che sono i nerviA ogni modo so bene ci che guarirebbe..Me lo chiedeva anche stamattina per regalo di Natale: unidea sua

LA MAMMA

S, lo so, sempre luccellino di Tyltylebbene, Tyltyl, non glielo darai finalmente. A quella povera piccina?...

TYLTYL

Che, mamma?...

LA MAMMA

LuccellinoPer quello che ti serveTu non lo guardi neanche piEssa ne muore di voglia da tanto tempo.

TYLTYL

To , vero, il mio uccellinoDov蒅Ah! ma ecco l la gabbia!...Mytyl, vedi la gabbia?...E quella portata dal PaneS, s, proprio quella; ma non contiene pi che un uccellino solo!..Chesso si sia mangiato laltro?..To, to! Ma azzurro!...Ma la mia TortorellaMa molto pi azzurra di quando son partito!...Ma questo lUccellino Azzurro che andavamo cercando!...Siamo andati cos lontano ed era qui!...Ah, ma straordinario!..Mytyl, lo vedi luccello?...Che direbbe la Luce?...Voglio spiccare la gabbia(Sale su una sedia e spicca la gabbia che porta alla Vicina). Ecco, Vicinanon ancora perfettamente azzurro; ma diventer, vedraiportalo presto alla tua nipotina

LA VICINA

Proprio?...Davvero?...Me lo dai, cos, immediatamente e per nulla?...Dio, come sar felice! (Baciando Tyltyl). Bisogna che ti baci!...Corro!...Corro!...

TYLTYL

S, s; va prestoAlcuni cambiano di colore

LA VICINA

Ti riferir ci che avr detto(Esce)

TYLTYL

(dopo aver guardato a lungo dattorno). Pap, mamma, che avete fatto alla casa?...E la stessa, ma pi bella

TYL

Come, pi bella?...

TYLTYL

Ma s, tutto ridipinto, tutto rimesso a nuovo, tutto riluce, tutto pulitoNon era cos, lanno scorso

TYL

Lanno scorso?...

TYLTYL

(andando alla finestra). E la foresta che si vede di quiE grande e bellaLa si direbbe nuova!...Che felicit star qui! (Andando ad aprire la madia). Dov il Pane! To, sono tranquillissimoE poi, ecco Tyl!...Buongiorno, Tyl, Tyl!...Ah!, ti sei battuto!...Ti ricordi nella foresta?...

106

MYTYL

E Tylette?...Essa mi riconosce, ma non parla pi

TYLTYL

Signor Pane(Palpandosi la fronte). To, non ho pi il Diamante! Chi che mha preso il cappello verde?...Tanto peggio! Non ne ho pi bisogno!...Scoppietta ridendo per far arrabbiare lAcqua. (Correndo alla fontana). E lAcqua?...Buongiorno, Acqua!...Che dice?...Parla ancora, ma non la comprendo pi bene

MYTYL

Non vedo lo Zucchero

TYLTYL

Dio come son felice, felice, felice!...

MYTYL

Anchio, anchio.

LA MAMMA

Ma che hanno dunque per saltare a quel modo?

TYL

Lasciali fare, non te ne importareGiuochiamo ad essere felici

TYLTYL

Io specialmente volevo bene alla Luce!...Dov la sua lampada?...Si pu accenderla?...(Guardandosi attorno). Dio! Com bello tutto questo, e come sono contento!

Si picchia alla porta.

TYL

Avanti!

Entra la Vicina, tenendo per mano una bambina duna bellezza bionda e meravigliosa che stringe fra le braccia la Tortorella di Tyltyl.

LA VICINA

Lo vedete il miracolo!

LA MAMMA

Possibile!...Cammina?...

LA VICINA

Se cammina?...Corre invece, balla, vola!...Quando ha visto luccello, ha spiccato un salto, cos, verso la finestra, per vedere alla luce se era veramente la Tortorella di Tyltyil!...nella via, come un angeloHo potuto seguirla a stento

TYLTYL

(avvicinandosi, meravigliato). Oh! Come rassomiglia alla Luce!...

MYTYL

E molto pi piccola

107

TYLTYL

Certo!...Ma crescer

LA VICINA

Che dicono?...Non stanno ancora bene?

LA MAMMA

Stanno meglio, passerQuando avranno fatto colazione, tutto sar finito.

LA VICINA

(spingendo la bambina fra le braccia di Tyltyl) Su, piccina, ringrazia Tyltyl

Tyltyl, fatto a un tratto timido, d un passo indietro.

LA MAMMA

Ebbene, Tyltyl, che hai?...Hai paura duna bambina?...Su, bacialaSu, un bacionePi forteTu che sei sempre cos sfacciato!...Un altroMa che ti piglia dunque?...Si direbbe che tu voglia piangere

Tyltyl, dopo aver goffamente baciato la bambina, rimane un momento in piedi innanzi a lei, e i due bambini si guardano senza dir nulla, poi, Tyltyl, carezzando la testa delluccello.

TYLTYL

Non forse abbastanza azzurro?...

LA BAMBINA

Ma s, son contenta

TYLTYL

Ne ho visti dei pi azzurriMa quelli proprio azzurri azzurri, sai, si ha un bel fare, non si acchiappano.

LA BAMBINA

Non importa, molto bello

TYLTYL

Ha gi mangiato?...

LA BAMBINA

Non ancoraChe cosa mangia?...

TYLTYL

Tutto, grano, pane, granturco, cicale

LA BAMBINA

E come fa a mangiare, dimmi.

TYLTYL

Col becco. D, che ti faccio vedere

Fa per prendere luccello dalle mani della bambina, questa resiste istintivamente e, approfittando dellesitazione del loro gesto, luccello si libera e vola via.

108

LA BAMBINA

(cacciando un grido di disperazione). Nonna!...Se n volato!...(Scoppia in singhiozzi).

TYLTYL

Non nullaNon piangereLo riprender. (Facendosi innanzi al proscenio e rivolgendosi al pubblico):Se qualcuno lo ritrova, sia cos buono da renderceloNe abbiamo bisogno per essere felici pi tardi.

SIPARIO

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