LEHMAN TRILOGY
di Stefano Massini
Regia di Luca Ronconi
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 2
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
PERSONAGGI
Henry Lehman
Mayer Lehman
Emanuel Lehman
Philip Lehman
Herbert Lehman
Robert Lehman
Massimo De Francovich
Massimo Popolizio
Fabrizio Gifuni
Paolo Pierobon
Roberto Zibetti
Fausto Cabra
Pauline Sondheim, Carrie Lauer,
Ruth Lamar, Lee Anz Lynn
Solomon Paprinskij
Pete Peterson (greco)
Lew Glucksman (ungherese)
Testatonda Deggoo
Francesca Ciocchetti
Fabrizio Falco
Raffaele Esposito
Denis Fasolo
Martin Ilunga Chishimba
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Prima parte
Tre fratelli
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 4
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Capitolo I
Luomo del sogno / Il Sognatore (Luftmentsch)
Figlio di un mercante di bestiame, ebreo circonciso
con una sola valigia al fianco
fermo immobile
come un palo del telegrafo
sul molo number four del porto di New York.
Grazie a Dio per essere arrivato:
Baruch ha shem.
Grazie a Dio per essere partito:
Baruch ha shem.
Grazie a Dio per essere ora, finalmente, esserci, l, in America:
Baruch ha shem! Baruch ha shem! Baruch ha shem!
Bambini che gridano, facchini sotto il peso dei bagagli, stridere di ferro e cigolio di carrucole, in mezzo a tutto
lui
fermo in piedi
appena sbarcato
con indosso il paio di scarpe migliori, quelle mai messe
tenute in serbo per il momento in cui sar in America.
E infatti eccolo.
Il momento in cui sar in America
segnato gigantesco da un orologio di ferro e ghisa lass in alto
sulla torre del porto di New York: le ore 7 e 25 del mattino.
Otto chili in meno
nel mese e mezzo di traversata.
Una barba folta
pi di quella del rabbino,
cresciuta mai tagliata
in 45 giorni di su e gi
fra branda cuccetta ponte, ponte cuccetta branda.
Partito astemio da Le Havre,
HENRY 1844
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sbarcato a New York esperto bevitore,HENRY 1844
esperto a riconoscere al primo sorso
il brandy dal rhum, il gin dal cognac,
vino italiano e birra irlandese.
Partito da Le Havre ignaro di cosa fossero le carte, sbarcato a New York campione di scommesse e dadi. Partito timido, taciturno, assorto,
sbarcato convinto di conoscere il mondo: lironia dei francesi, la festa spagnola, lorgoglio schizzato dei mozzi italiani. Partito con lAmerica fissa in testa, sbarcato adesso con lAmerica davanti, ma non pi nei pensieri: negli occhi. Baruch ha shem.
Vista da vicino,
in questa mattina fredda di settembre,
per nulla imponente,
anzi, semmai, buffa.
Divertente.
Fu in quel momento
che qualcuno lo stratton per un braccio.
Era un ufficiale del porto,
divisa scura,
baffi bianchi, gran cappello in testa.
Annotava su un registro
nomi e numeri degli sbarcati,
facendo domande semplici e con inglese elementare:
Where do you come from?
Rimpar.
Rimpar? Where is Rimpar?
Bayern: Germany.
And your name?
Heyum Lehmann
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I dont understand. Name?HENRY 1844
Heyum
What is Heyum?
My name is Hey Henry!
Henry, ok! And your surname?
Lehmann...
Lehman! Henry Lehman
Henry Lehman.
Ok Henry Lehman: welcome in America. And good luck.
E mise il timbro:
11 settembre 1844.
Gli batt con la mano sulla spalla,
e se ne and a fermare un altro.
Henry Lehman si guard attorno:
Prese un bel respiro
afferr la valigia,
e con passo spedito
-nonostante non sapesse ancora dove andare-
entr
anche lui
dentro il carillon
chiamato America.
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Capitolo II
Chametz
HENRY
La stanza piccola.
Il pavimento di legno.
Assi inchiodate, una accanto allaltra,
in tutto - le ha contate - 64,
e a camminarci sopra scricchiolano:
si sente che sotto vuoto.
Una sola porta,
di vetro e legno,
con il mezuzah appeso al fianco come ordina lo Shem.
Una sola porta,
affacciata - direttamente - sulla strada,
sul nitrito dei cavalli e sulla polvere delle carrozze, sul cigolare dei carri e la folla di citt. La maniglia
di ottone rosso
gira male, a volte si inceppa
e allora va alzata, facendo forza, tirando:
a quel punto bene o male scatta.
Il negozio, s, non c che dire, vabbene, piccolo.
Uno sgabello per salire fino a met parete.
Una scala a pioli per arrivare - se occorre - pi in alto, dove stanno i berretti, i cappelli, i guanti,
i corsetti, grembiuli grembiulini e su in cima le cravatte.
Sulla destra in basso e dentro il bancone
stoffe arrotolate
stoffe grezze
stoffe avvolte
stoffe ripiegate
tessuti, panni, pezze
lana, juta, canapa,
cotone
cotone
soprattutto cotone
qui
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 8
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in questa strada di Montgomery Alabama,
dove tutto - si sa sta in piedi, si regge, sul cotone.
Cotone
Cotone
di ogni genere e qualit:
il seersucker,
il chintz,
il tela bandiera,
il beaverteen,
il doeskin che assomiglia al daino
e per finire
HENRY
il cosiddetto denim,
quel fustagno robusto
stoffa da lavoro
-non si strappa-
che qui in America arrivato dallItalia,
-non si strappa-
Sulla sinistra della stanza
non pi stoffe ma vestiario:
in ordine allineate sugli scaffali
giacche camicie sottane
pantaloni casacche
e un paio di cappotti.
Colori tutti uguali
grigio marrone e bianco
che tanto qui a Montgomery si serve solo gente povera:
nellarmadio, di vestiti buoni, uno, uno solo
per la funzione di domenica,
e i restanti giorni avanti tutta, testa bassa, senza guizzi
che in Alabama non si lavora per vivere
semmai si vive, questo s, per lavorare.
E lo sa bene
Henry Lehman,
ventisei anni,
tedesco di Rimpar, Baviera,
figlio di un mercante di bestiame,
ebreo circonciso
che da tre anni si guadagna da vivere
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 9
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sgobbando come un asino
HENRY
dietro quel bancone.
Lavorare, lavorare, lavorare.
Chiudendo a mala pena per Shabat
ma tenendo aperto, eccome, la domenica mattina
quando i neri delle piantagioni per due ore vanno tutti alla funzione e riempiono le strade di Montgomery:
vecchie, bambini, e donne
donne che - andando alla funzione - si ricordano della gonna rotta,
della tovaglia da cucire,
delle tende dei padroni da abbellire
e siccome domenica non Shabt:
prego, entrino, la domenica Lehman aperto.
Lehman.
Sar anche piccolo.
Ma il negozio per almeno suo.
Piccolo, minimo, minuscolo, ma suo.
C scritto grande H.LEHMAN sul vetro della porta.
E un giorno ci sar anche una bella insegna, sopra la porta, grande come tutta la facciata:
Henry Lehman stoffe e abiti
Baruch ha shem.
Aperto con ipoteche, garanzie, cambiali
e impegnando tutti quei pochi soldi che aveva: tutti.
Nemmeno mezzo cent davanzo. Tutto.
E ora, per chiss quanto: lavorare, lavorare, lavorare, che la gente compra la stoffa al metro lesinando perfino sui centimetri
e per fare cento dollari ci vogliono tre giorni.
Calcoli alla mano, che fa e rif tutti i giorni Henry Lehman.
Calcoli alla mano:
almeno tre anni per riprendere le spese, pagare i debiti,
dare a chi deve avere.
Poi, una volta pagato tutto, allora s che calcoli alla mano ma qui Henry Lehman si ferma:
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Intanto lavorare,
come dice il Talmud: gettare chametz, il lievito, e dopo?
Dopo si vedr.
gettare chametz, il lievito,
e dopo?
Dopo si vedr.
gettare chametz, il lievito,
e dopo?
Dopo si vedr.
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Capitolo III
Bulbe
Il secchio di vernice appoggiato per strada: |
EMANUEL |
Henry ha dato il compito a loro, |
|
per oggi pomeriggio finitemi linsegna. |
HENRY |
Sei metri per uno daltezza. |
|
Finire di dipingerla, |
|
mentre Henry riceve il cotone, |
|
e controlla la qualit, |
|
la controlla lui, di persona, meglio di tutti, |
|
la controlla montando sul carretto prima ancora di scaricare, |
|
il cotone grezzo soprattutto, |
|
che Henry lo compra |
|
direttamente |
|
dalle piantagioni: |
|
ha un accordo con Testatonda Deggoo, |
TESTATONDA |
un negrone di due metri e passa |
|
detto Testatonda perch in effetti ha un cranio perfettamente circolare, |
sempre incastrato dentro un cappellaccio di paglia chiara.
Testatonda Deggoo fa da capo alla piantagione Smith & Gowcer:
i bianchi hanno capito che gli schiavi lavorano di pi e meglio
se a comandarli c un nero come loro,
basta scegliere uno in gamba
e semmai pagarlo pure.
Testatonda Deggoo appunto un mezzascala:
sta a met fra gli schiavi e i bianchi
e il suo salario glielo pagano in cotone,
cotone grezzo, che lui poi rivende.
Ogni domenica, puntuale,
cantando il salmo,
col cappellaccio in testa di paglia chiara
e labito addosso della funzione, dove suona lorgano,
Testatonda Deggoo
attraversa tutto il viale di Montgomery
portando al negozio di Henry Lehman
un carretto di grezzo, matasse e rotoli:
Il secchio di vernice appoggiato per strada.MAYER
Per linsegna nuova
hanno scelto il colore giallo.
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Riunione di famiglia in casa Lehman.
Tutti insieme, la sera prima.
Scritta gialla sullo sfondo nero.
Dar nellocchio: porter clienti, lha detto Henry.
I due |
|
uno dopo laltro |
|
intingono il pennello |
|
e sgocciolando |
|
continuano il lavoro: |
|
puntigliosi |
|
attenti |
|
stando dentro i bordi disegnati |
|
- quelli li ha tracciati Henry, a matita - |
|
che le lettere sbafate non si possono vedere, ha detto Henry, |
HENRY |
e toglierebbero clienti, ha ragione. |
MAYER |
Ha ragione, Henry. |
|
La Elle di Lehman sar maiuscola. |
EMANUEL |
Dei due la dipinge Emanuel, |
|
Emanuel Lehman, |
|
cinque anni pi giovane di Henry, |
|
arrivato in America tre anni fa, pi o meno, |
|
quando lorologio in ferro e ghisa del porto di New York |
|
segnava mezzogiorno del 6 settembre 1847. |
|
Emanuel, s. O meglio: Mendel, che il suo nome vero. |
|
Ma qui in America, si sa, tutto cambia, perfino il nome. |
|
un ragazzo cresciuto in fretta, Emanuel, |
|
capelli scuri pi della pece, |
|
un paio di baffi da artigliere prussiano, |
|
carattere incendiario, |
uno che si infiamma, come dice Henry, ma se vieni in America devi starmi sotto
e infatti eccolo l, ora, Emanuel,
chinato a terra,
in ginocchio,
armato di pennello,
un grembiule addosso per non sporcare labito, che nel frattempo il negozio aperto e se qualcuno viene
un negoziante sporco di vernice non si pu vedere:
toglierebbe clienti.
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|
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|
Lha detto Henry. |
EMANUEL |
E ha ragione. |
|
Anche la B di Brothers sar maiuscola, |
|
maiuscola comera fino ad ora quella H di Henry |
|
che per sua decisione stata tolta, via, basta: |
|
da oggi non pi Henry Lehman ma Lehman Brothers. |
|
La B di Brothers la dipinge |
MAYER |
sudando |
|
curvo ripiegato |
|
col massimo impegno |
|
il terzo e ultimo dei fratelli, |
|
sbarcato come un pacco in America appena un mese fa, |
|
terrorizzato dal viaggio, dalloceano, dalle tempeste, |
|
perfino dal vecchio rabbino a cui era affidato, |
|
che lo portasse ai fratelli, laggi, in Alabama, |
|
perch in Europa faceva strani discorsi da liberale, |
|
lui, s, che era un ragazzino. |
|
Mayer Lehman |
|
Ventanni o gi di l, |
|
ritratto di sua madre, |
|
con le gote sempre rosse |
|
senza bere vino |
|
e una pelle liscia |
|
che ancora non gli spunta nemmeno la barba, |
|
liscia liscia come una patata appena sbucciata |
|
e suo fratello Emanuel |
|
non perde occasione davanti a tutti |
|
per chiamarlo in ebraico |
|
fischiandogli come a un cane |
|
Mayer bulbe! |
|
Mayer patata |
|
che poi Bulbe era il nome che aveva un cane, |
|
l in Europa, |
|
a casa loro, in Germania, Rimpar Baviera. |
|
Tre ragazzi, i Lehman Brothers. |
HENRY |
Henry. |
|
Emanuel. |
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Mayer.
Dei tre, Henry la testa lo disse suo padre, l in Baviera
Emanuel il braccio.
E Mayer?
Mayer bulbe quello che ci vuole fra la testa e il braccio,
perch il braccio non spacchi la testa
e la testa non umili il braccio.
Lhanno mandato qui in America anche per questo:
per dividere alloccorrenza gli altri due.
Una testa, una patata e un braccio:
ci saranno tutti e tre
sullinsegna nuova di legno pronta da appendere
grande bella grossa
a ricoprire tutta la facciata
Stoffe e abiti Lehman Brothers
EMANUEL MAYER HENRY
Ogni mattina
EMANUEL
come stamattina
i tre fratelli Lehman
si alzano alle cinque
che ancora buio, vanno accese le lampade con lolio di balena.
Nella casa di tre stanze
l in Court Square
per lavarsi c solo un secchio dacqua.
Era meglio in Germania ha detto Emanuel
al suo terzo giorno dAmerica,
ma dopo lo schiaffo che gli dette Henry in pieno viso
non si pi provato a dirlo.
Un altro giorno.
HENRY
Un altro giorno.
Un altro giorno.
Lana, canapa,
e cotone, cotone, cotone: the King Cotton,
che da oggi Henry la testa
ha avuto lidea:
i Lehman venderanno
dora in poi
non solo abiti e stoffe, no, abiti e stoffe non bastano pi:
venderemo anche tutto quello che ci vuole per coltivarlo, the King Cotton.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 15
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Emanuel il braccio ha alzato gli occhi e lha guardato male: |
EMANUEL |
Sono venuto in America per fare il commerciante, non lagricoltore. |
|
E infatti noi questo facciamo: il commercio. Vendiamo e venderemo. |
HENRY |
Io non voglio vendere i secchi e le vanghe per gli schiavi. |
EMANUEL |
Tu sei qui per fare quello che voglio io: il negozio lho aperto io. |
HENRY |
E sullinsegna c scritto Lehman Brothers. |
EMANUEL |
Perch lho detto io e lho voluto io, ma il negozio resta mio. |
HENRY |
Non mi sporco con le piantagioni: voglio vendere tessuti. |
EMANUEL |
HENRY |
|
Ho fatto i miei calcoli: i padroni delle piantagioni comprano semi, attrezzi, |
|
carri. |
|
I tuoi calcoli non sono i miei: io voglio la sicurezza. |
EMANUEL |
Tu sta zitto, sono io che |
HENRY |
E a questo punto che interviene Mayer Bulbe, |
MAYER |
liscio inodore come una patata: |
Ehil, Testatonda Deggoo: se vendessimo semi e attrezzi voi ce li comprereste?
Semi e attrezzi mister Lehman? God bless you! Li comprerei subito: il pi vicino che li vende sta oltre il Tennessee!
Emanuel sputa a terra, |
EMANUEL |
si inchina e ricomincia a dipingere linsegna, |
|
nera e gialla che attira clienti |
|
e per strada, lha detto Henry, si vedr pi di tutte: |
|
Lehman Brothers |
|
suona bene, |
|
suona molto bene. |
|
Anche questo lha detto Henry. |
HENRY |
E Baruch ha shem: |
|
Henry Lehman ha sempre ragione. |
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|
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|
Capitolo IV |
|
Chanukah (or what happened after the fire) |
|
Baruch atah adonai |
HENRY |
eloheinu melech ha'olam |
|
asher kid'shanu b'mitzvotav |
|
v'tzivanu l'hadlik neir |
|
shel Chanukah |
|
E la sera di Chanukah, |
|
proprio mentre Henry accende il settimo cero |
|
in piedi dietro al tavolo |
|
con Emanuel e Mayer |
|
Baruch ha shem |
|
E la sera di Chanukah |
|
prima di aprire i regali |
|
quando alla porta di casa Lehman |
|
bussano forte, forte |
|
che quasi viene gi tutto. |
|
Testatonda Deggoo non si mai visto cos agitato, |
|
senza il cappellaccio di paglia in testa, |
|
trema, piange, grida: |
|
God bless you mister Lehman: il fuoco! Alle piantagioni: il fuoco! |
|
E infatti nel buio della notte |
MAYER |
nellaria nel vento di questa serata strana |
|
c perfino qui, |
|
scendendo in strada, a Montgomery, |
|
-Henry Emanuel e Mayer |
|
il fumo dappertutto |
|
che brucia gli occhi |
e carretti che corrono, allimpazzata,
lungo i viali, allimpazzata,
gente con secchi, uomini, ragazzi,
il fumo nellaria
in gola nel naso
-Henry Emanuel e Mayer
Sta bruciando tutto, laggi, ai campi!
I dormitori degli schiavi,
i magazzini, le capanne
c tutta Montgomery per strada
c tutta Montgomery, correndo,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 17
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-Henry Emanuel e Mayer
MAYER
Bruciano quattro cinque piantagioni! Alle fiamme! Colonne di fumo alte quaranta metri come i campanili di laggi in Baviera,
fumo denso pieno compatto
come quello delle navi dallEuropa a Baltimora che Mayer Bulbe sogna ancora la notte. Si tinta di rosso perfino la notte,
verniciata come linsegna
i muri delle case, la strada:
riflessi
bagliori
gli scoppi assordanti da laggi in fondo, dove corrono ad aiutare e altri fuggono via
scappando
bambini in braccio
mezzi nudi
uomini e donne,
bianchi neri in fuga
crollando a terra
svenendo
non si respira
fumo in gola
nel naso
gli occhi
Brucia tutto, tutto, il cotone perso!
I cavalli si impennano
dentro al fumo
carrozze rovesciate
carretti sbandati
ruote che saltano
Correte al fiume! Ai canali: acqua!
Il rumore tutto intorno
un boato gigantesco riecheggia rimbomba fra le pareti fra i vetri
Brucia tutto, tutto, il cotone perso!
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 18 |
|
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|
Polvere cenere |
MAYER |
come pioggia dallalto |
|
grigio rosso nero bianco |
|
fiamme come lame in cielo |
|
-Henry, Emanuel e Mayer |
|
Feriti portati a spalla |
|
bende bagnate |
|
gambe braccia teste bruciate |
|
il calore nellaria il caldo |
|
Si alza il vento: crescer le fiamme! |
|
Al fiume! Al fiume! Portate acqua! |
|
Testatonda Deggoo col suo carretto |
|
la famiglia in salvo |
|
God bless you! Aiuto! |
|
chi bestemmia |
|
chi prega |
|
piena notte ma giorno |
|
Montgomery sveglia |
|
Le piantagioni in fiamme |
|
Non rester pi nulla. |
|
Non rester pi nulla. |
|
Non rester pi nulla. |
|
Baruch atah adonai |
HENRY |
eloheinu melech ha'olam |
|
asher kid'shanu b'mitzvotav |
|
v'tzivanu l'hadlik neir |
|
shel Chanukah |
E la sera di Chanukah,
proprio mentre Henry accende il settimo cero in piedi dietro al tavolo con Emanuel e Mayer
Baruch ha shem
E la sera di Chanukah
quando arriva la notizia:
cotone in fiamme,
tutto perso.
Ma al tempo stesso
Baruch ha shem
tutto nuovo da ricomprare
semi attrezzi carri
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 19
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
tutto da rifare,
per ricominciare
semi attrezzi carri
Prego signori: Lehman Brothers aperto,
Lehman Brothers ha tutto quel che serve.
TESTATONDA
Allora dimmi Testatonda Deggoo: da Smith & Gowcer che vi serve?
God bless you mister Lehman: tutto quanto, dallinizio.
E se il fuoco vi ha rovinati, come pagherete? |
HENRY |
I padroni si impegnano, con un accordo scritto. |
TESTATONDA |
Emanuel il braccio alza gli occhi e fissa Henry, malissimo. |
EMANUEL |
Sono venuto in America per i soldi, non per i fogli scritti. |
|
Se i soldi non ci sono come vuoi che paghino? |
HENRY |
Se i soldi non ci sono non gli vendiamo niente. |
EMANUEL |
Tu sei qui per fare quello che voglio io. |
HENRY |
Ma sullinsegna c scritto Lehman Brothers. |
EMANUEL |
Abbassa la voce e non mettermi le mani addosso. |
HENRY |
Lavevo detto che era meglio vendere tessuti. |
EMANUEL |
Noi vendiamo eccome, questi ci comprano tutto. |
HENRY |
Comprano ma non pagano! |
EMANUEL |
Tu sta zitto, sono io che |
HENRY |
E a questo punto che interviene Mayer Bulbe, |
MAYER |
infilandosi |
|
liscio inodore come una patata: |
Sta a sentire, Testatonda Deggoo: se seminate ora quanto c al raccolto?
TESTATONDA
Una stagione mister Lehman, ma poi prima di vendere il grezzo...
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 20
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
MAYER
E voi pagateci col cotone grezzo: un terzo del raccolto, fissato, da ora. Voi ce lo darete e noi lo rivendiamo.
God bless you, mister Lehman! |
TESTATONDA |
E la sera di Chanukah, |
EMANUEL |
proprio mentre Henry accende il settimo cero |
|
in piedi dietro al tavolo |
|
con Emanuel e Mayer |
|
Baruch ha shem |
|
E la sera di Chanukah |
|
quando qualcosa cambia la vita di tutti: |
|
vendevano stoffe e abiti, |
|
i Lehman Brothers. |
|
Ma da adesso |
|
il fuoco ha deciso: |
|
compravendita di cotone grezzo. |
|
Loro dellAlabama. |
|
Prodigi di una patata. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 21 |
|
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|
Capitolo V |
|
Spronare il cavallo! /Shpan dem loshek! |
|
Funziona cos: |
HENRY |
i Lehman danno alle piantagioni semi attrezzi e tutto quel che serve, |
|
le piantagioni danno ai Lehman cotone grezzo, |
|
i Lehman si riempiono il magazzino di cotone |
|
e a prezzo maggiorato |
|
- un p di pi, dice Henry, il doppio per Emanuel, |
|
un terzo: via di mezzo per Mayer Bulbe |
|
lo rivendono alle industrie. |
|
Tu mi dai il cotone, io lo rivendo. |
|
Tu mi paghi oggi col cotone, io riscuoter domani banconote. |
|
Affari? |
|
Affari. |
|
Another day, another dollar! |
|
La piccola stanza |
MAYER |
sul viale di Montgomery |
|
con la porta che sincastra la maniglia |
|
e la grande scritta nera e gialla Lehman Brothers |
|
diventata un andirivieni di gente diversa. |
|
Ora entrano i cappelli di paglia delle piantagioni, |
|
ma anche i sigari accesi degli industriali; |
|
gli stivali e le casacche delle piantagioni, |
|
ma anche le ghette e i completi di lino degli industriali, |
|
i neri come Testatonda Deggoo |
|
e i bianchi commercianti nordisti |
|
come Teddy Wilkinson, |
|
una botte incravattata, |
|
barba bionda, sempre sudato, |
|
immediatamente ribattezzato da Mayer Bulbe Maniperfette |
|
perch si vanta sempre |
ho le mani senza calli, perfette: mai toccata una vanga, conto solo i soldi. Per qualcuno Lehman vende semi e attrezzi, per qualcun altro Lehman smercia il cotone.
Lo comprano a peso doro, il cotone.
Dalla costa dellEst, dallEuropa, dagli altri stati del sud.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 22
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Vengono in Alabama da oltre il Mississippi,
e dalle imprese nordiste, quelle che prendono materia prima dal sud
e ci tirano fuori, come dicono loro, i prodotti.
Cos li chiama Teddy Wilkinson Maniperfette: i prodotti.
Voi datemi otto carri di grezzo, ve li pago a tariffa piena,
poi ci penso io a guadagnare sui prodotti,
affar mio, della mia industria.
Se vi va bene, firmiamo.
E firmarono, i Lehman Brothers da una parte
e Maniperfette dallaltra.
Accordo fatto.
Baruch ha shem.
Fornitori di cotone grezzo dal Sud al Nord.
MAYER
Da allora
Teddy Wilkinson si vede spesso
ogni volta compra otto carri di grezzo.
Ma se ne aveste di pi, li prenderei!
Lo dice ogni volta, buttando sul bancone
i suoi due pacchi di banconote.
Poi si asciuga il sudore, accende il sigaro:
Uno di voi Lehman ci verr una volta a vedere la mia industria.
HENRY
Ed Emanuel Lehman una volta
accett linvito.
E una fabbrica immensa con linsegna Wilkinson Cotton,
raccont al ritorno,
piena di gente che lavora per Maniperfette,
gente pagata, salariati non schiavi,
EMANUEL
la mia manodopera la chiama lui. Un casermone di venti metri daltezza, con un tubo gigantesco che esce dal tetto, fumante,
senza interruzione, notte e giorno,
come e pi del sigaro di Maniperfette,
che gira per lindustria vestito di bianco, a controllare, in mezzo a un chiasso infernale per quelle decine di telai a vapore,
che con rastrelli meccanici lunghi 7 metri alti 4 pettinano e spolano il cotone, di continuo,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 23 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
avanti e indietro, |
EMANUEL |
pettinano e spolano |
|
avanti e indietro |
|
pettinano e spolano |
|
avanti e indietro |
|
pettinano e spolano |
poi raccolgono e spingono su canali di ferro lunghissimi
pieni dacqua
dove donne tutte in fila sedute ai bordi sfilano matasse che Maniperfette passando controlla mentre un argano smista
migliaia di scomparti di filame
dentro gli avvolgitori
e da l agli intrecciatori in unaltra sala, e da l a unaltra e unaltra ancora tirando fuori il tessuto
non si strappa
fatto
finito
non si strappa
nuovo di zecca
ecco il prodotto gli avrebbe detto Maniperfette, asciugandosi il sudore, che l dentro
fra gli sbuffi del vapore
si suda il doppio.
E pi cotone grezzo mi trovate, meglio : ve lo compro io, tutto, tutto. A quel punto Emanuel o almeno cos racconta
avrebbe girato lo sguardo sui macchinari a vapore, che inghiottivano cotone grezzo
- quegli otto carri portati dallAlabama a tariffa piena - buttandolo gi, a carriole intere, voraci, ingorde,
ma cos tanto che Emanuel Lehman, incantato,
non pot non pensare
che se di carriole
ne avessero avute altre cento, duecento, mille se le sarebbero ingoiate, tutte, senza sosta,
per la gioia di Maniperfette e della sua manodopera, che gente pagata, salariati non schiavi.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 24
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Baruch ha shem.
Quando Emanuel finisce il racconto,
HENRY
Henry dietro il bancone fa finta di non capire.
Semplicemente perch lui la testa e suo fratello il braccio:
non viceversa,
e nessun braccio suggerisce idee alla testa.
Mayer Bulbe, per - che era e resta una patata
MAYER
pu permettersi di fare uno pi uno
con la chiarezza ingenua dei vegetali:
Bene, daccordo, se come dici, troviamo pi cotone.
Nessuno dei restanti Lehman Brothers
emette alcun suono di risposta.
Semplicemente perch nessuna testa e nessun braccio
accettano consigli da un tubero qualunque.
Mayer Bulbe, per proprio in quanto ch ortaggio
pu permettersi di fare due pi due:
E se non basta il grezzo che ci danno, compriamolo:
tanto poi lo rivendiamo a Maniperfette e il guadagno garantito.
Nessuno dei restanti Lehman Brothers
sembra aver sentito una parola.
Si fissano, questo s,
uno dietro il bancone
laltro appoggiato alla parete,
come una testa e un braccio che si studiano a vicenda
con lintruso di una specie di patata,
per di pi parlante:
Vediamo: se la piantagione di Testatonda ci vendesse il cotone per 15 dollari a carretto, potremmo chiederne a Maniperfette 25.
E a noi ne resterebbero 10. Moltiplicato per 100 carri, fanno 1000 dollari.
Pi del doppio di quanto guadagniamo fino ad ora.
Come diceva nostro padre? Spronare il cavallo.
E spronarlo fuori, via, lontano, fino a New Orleans! Spronare il cavallo.
Shpan dem loshek.
Ed con questa frase
che uninsignificante patata di ventuno anni
riesce nellimpresa di farsi rispondere da due esseri umani.
O meglio
per essere precisi
la testa ribatte in puro stile cerebrale:
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 25 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
Sullinsegna fuori non c scritto Compravendita |
|
e il braccio in puro stile manuale: |
|
Lo scrivo io domattina. Se vuoi. |
|
La conclusione se vuoi spiana |
HENRY |
decisamente |
|
il dialogo |
|
fra Henry Lehman ed Emanuel Lehman, |
|
e la mattina dopo |
MAYER |
subito
-Shpan dem loshek!-
un secchio di vernice
fa di nuovo la sua comparsa per strada,
a terra, accanto allinsegna appena smontata: Compravendita Cotone Lehman Brothers con tutte le iniziali maiuscole, come hanno deciso
di comune accordo
la testa e il braccio.
A dipingere la scritta,
curvo a terra,
qualcuno giura per
di aver visto
non un braccio
ma
una patata.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 26
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Capitolo VI
Lutto / Shiv
Qui a New Orleans laria secca.HENRY
Seduti su due piccoli panchetti di legno addossati alla parete, i due fratelli Lehman
aspettano
salutano
ringraziano
la porta si chiude
poi si riapre: un altro.
La barba lunga, tutti e due,
non pi tagliata da quando cominciato il lutto, da quando
qui a New Orleans
senza bussare
atradimento
la febbre gialla
si presa uno di loro nellarco di tre giorni.
E la malattia delle Antille, se ho ragione. Cos ha detto il dottor Everson,
quello che cura il morbillo ai figli degli schiavi. Lha detto scuotendo la testa, ieri laltro, quando entrato nella stanza
e alzando lolio della lampada
lha guardato in faccia:
quel colorito,
pi giallo del giallo dellinsegna Lehman Brothers.
E la malattia delle Antille, se ho ragione.
E se Dio non voglia ho ragione
Non ha finito la frase,
ieri laltro, il dottor Everson.
E rimasto in silenzio,
come ora i due fratelli
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 27
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seduti su due piccoli panchetti di legno
addossati alla parete,HENRY
mentre la porta si chiude
poi si riapre
ed entra un altro.
Osservano tutte le regole, lo hanno deciso:
Shiv e sheloshim,
come facevano in Germania,
tutte le regole come fossimo a Rimpar, laggi, in Baviera.
Non uscire per una settimana.
Non preparare cibo: chiederlo ai vicini, riceverlo e basta.
Hanno strappato un abito, come prescritto,
lhanno fatto a pezzi appena rientrati
dopo la sepoltura
al vecchio cimitero,
stanchi assetati sudati
che qui a New Orleans laria secca.
Anche il Qaddish lhanno recitato,
tutti i giorni,
mattina e sera,
i due fratelli Lehman,
da quando cominciato il lutto.
Il corpo lhanno chiuso in una cassa di legno scuro, Testatonda Deggoo lha inchiodata,
ha voluto farlo lui,
venuto fino qua,
ma coi migliori chiodi
e col migliore legno, il migliore di tutti, il pi costoso, comprato dai fratelli.
Il negozio con la maniglia che sinceppa oggi resta chiuso.
Oggi come ieri e laltro ieri.
Oggi e per una settimana ancora.
Sono dieci anni che esiste,
e in dieci anni non mai rimasto chiuso per cos tanto tempo, il negozio Lehman Brothers
sul viale di Montgomery Alabama.
Seduti su due piccoli panchetti di legno addossati alla parete,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 28
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i due fratelli Lehman
oraHENRY
aspettano
salutano
ringraziano
la porta si chiude
poi si riapre: un altro.
E il primo Lehman che muore qui in America.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 29
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Capitolo VII
Kish kish
Per andare bene ci vorrebbero almeno 20 dollari a carro.
Almeno.
E come minimo 400, 500 carri di cotone grezzo.
Come minimo.
Il che vuol dire il doppio delle piantagioni.
Il doppio.
Ecco: se tutte e dieci le pi grandi piantagioni dellAlabama
si convincessero a vendere cotone ai Lehman,
allora il commercio
allora s
inizierebbe
eccome
a convenire.
EMANUEL
Dei due fratelli rimasti
Emanuel Lehman il pi convinto.
Vuole agire, Emanuel,
come ogni braccio che si rispetti,
i conti sulla carta non gli bastano, vuole passare ai fatti.
In fondo, ma s, che ci vuole?
Basta presentarsi dai padroni del cotone
e spiegargli che il gioco merita anche a loro:
perch appena il raccolto pronto,
non passa neanche un giorno che si fanno il loro incasso passando tutto il grezzo ai Lehman Brothers
che dora in poi stanno l solo per loro
pronti subito a comprarglielo il cotone
e glielo pagano,
sissignori,
tutto,
-prezzo contenuto-
ma in contanti.
Tutto qui. Che ci vuole di pi?
Vuole agire, Emanuel:
e infatti lui che - con la barba ancora lunga per il lutto -
andato a bussare alle porte di tutti i padroni, si seduto sui loro divani in salotto,
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ha preso parte alle cene in veranda |
|
ha ascoltato figlie di proprietari che suonano il piano, |
EMANUEL |
lui che non sopporta n la musica n il piano |
|
Bravissima milady! Vostra figlia un prodigio, suonate ancora! |
|
Ma queste frasi |
|
a denti stretti |
|
con la faccia grigia |
|
e le cascaggini durante i concertini |
|
sono la massima diplomazia che gli riesce: |
|
Emanuel Lehman non un fine tessitore, |
|
non un politico |
|
non un sorridente |
|
glielo diceva sempre suo padre l a Rimpar in Baviera: |
|
tu non sei un Kish KIsh |
|
che vuol dire baci baci. |
|
Lipotesi di mettere alla prova |
MAYER |
laltro rimasto dei fratelli Lehman |
|
non viene nemmeno presa in considerazione. |
|
Un po perch nessuna patata si intende di diplomazia. |
|
Un po perch Mayer Bulbe ha in testa ben altro |
|
da qualche tempo |
|
da quando alla festa di Purm, |
|
dietro il tavolo delle frittelle |
|
ha dato un bacio in fronte a Barbara Newgass detta Babette, |
|
mormorandole allorecchio si dice |
|
Babette bella come la luna. |
|
che un risultato non comune |
|
per un ortaggio in vena di poesia. |
|
Diciannove anni, Babette. |
|
Una piccola voglia rossa sulla gota destra, Babette. |
|
Occhi chiari, Babette. |
|
Un fermacapelli di sughero a treccia, Babette. |
|
Capelli pi scuri che il legno del bancone, Babette, |
|
il bancone dove Mayer |
|
da qualche tempo |
|
sbaglia perfino le addizioni e sottrazioni |
|
-Babette- |
|
e dimentica il magazzino aperto |
|
-Babette- |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 31
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
e per distrazione non per altro
interrompe il digiuno MAYER assaggiando la zuppa di Testatonda Deggoo. Appunto: Babette, sempre: Babette.
Chi siano i Lehman Brothers lo sanno bene, i genitori di Babette Newgass. E anche i suoi nove fratelli.
Passano anche loro, come tutti, ogni giorno,
sul viale di Montgomery davanti allinsegna nera e gialla sulla porta che sinceppa la maniglia. Eppure proprio da l che parte
il padre di Babette,
seduto in poltrona,
circondato accerchiato alle spalle da tutti e otto i figli maschi -perch Babette lunica figlia femmina: mazel tov!
come un plotone di esecuzione
schierato
davanti a Mayer Bulbe
con labito elegante gi visto al funerale
ma i capelli pettinati,
un mazzolino di fiori, sudore freddo
e ahim la barba ancora lunga per il lutto.
Suo fratello Emanuel tre passi indietro,
immobile, muto,
costretto con la forza:
rappresentanza di famiglia.
Visto che vi presentate,
gradirei conoscere, ragazzo,
cosa fate esattamente in quel vostro negozio.
Un tempo ci vendevamo stoffe, signor Newgass, adesso non pi.
Babette e sua madre
nella stanza accanto con le serve di colore, sono appostate
con lorecchio alla porta e locchio alla serratura.
Se non vendete pi, a che vi serve un negozio?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 32
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Ma perch vendere vendiamo ancora, signor Newgass.
Vendete cosa?MAYER
Vendiamo cotone, signor Newgass.
E il cotone non stoffa?
Quando noi lo vendiamo non lo ancora, signor Newgass.
E se non stoffa chi ve lo compra?
Chi lo far diventare stoffa, signor Newgass. Noi stiamo nel mezzo, ecco. Stiamo proprio nel mezzo, signor Newgass.
Che razza di mestiere stare nel mezzo?
Un mestiere che non esiste ancora, signor Newgass: lo cominciamo noi.
Baruch ha shem! Nessuno vive di un mestiere che non esiste!
Noi s, Lehman Brothers. Il nostro mestiere
Avanti: cos?
E una parola inventata: siamo mediatori, ecco, s. Ah! E perch dovrei dare mia figlia a un mediatore?
Perch guadagniamo, signor Newgass! Meglio: guadagneremo. Giuro: fidatevi di me.
E su questo fidatevi di me
prodigiosamente
Mayer Bulbe sfodera un tale sorriso
cos convinto,
cos sicuro,
cos credibile,
che il signor Newgass e i suoi otto figli
di fatto
si arrendono
anzi di pi: si fidano
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 33
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
e fidandosi affidano
a una patata
lunica figlia e lunica sorella MAYER che irrompe festeggiando dalla porta.
Ma il pi sorpreso del trionfo
Emanuel Lehman. Fissa il fratello, con ammirazione,
lo guarda fare i complimenti alla signora, lo sente ridere, sciogliersi, scherzare
e perfino, cortesissimo,
baciare - Kish KIsh Kish KIsh-
proprio come lui, da buon braccio, non c verso: non sa fare.
La mattina dopo
- primo giorno di fidanzamento ufficiale -
-720 in meno al matrimonio Mayer Lehman
-un tempo detto Bulbe, adesso Kish KIsh viene formalmente arruolato:
a nome dei Lehman Brothers
star a lui
tenere rapporti e relazioni,
bussare alle porte di tutti i padroni,
con labito elegante del funerale andare in tutte le piantagioni, sedersi sui divani in salotto,
prendere parte alle cene in veranda ascoltare bambine che suonano il piano
e non gli costa perch anche Babette la sua Babette suona il piano
e insegna il piano
come nessunaltra.
Nel marzo 1857
- 94 giorno di fidanzamento -
-627 in meno al matrimonio grazie a Mayer Kish KIsh
a Babette e a Chopin
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 34
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
le piantagioni che vendono cotone a Lehman passano da cinque a sette.
Settembre 1857
-274 giorno di fidanzamento ufficiale -
- 447 in meno al matrimonio
grazie a Mayer Kish KIsh
a Babette e a Schubert
le piantagioni che vendono cotone a Lehman
passano da sette a dieci.
MAYER
Gennaio 1858
-394 giorno di fidanzamento ufficiale -
-327 in meno al matrimonio grazie a Mayer Kish KIsh
a Babette e a Beethoven
le piantagioni che vendono cotone a Lehman passano da dieci a quindici.
Giugno 1858
-544 giorno di fidanzamento ufficiale -
-177 in meno al matrimonio grazie a Mayer Kish KIsh
a Babette e a Mozart
le piantagioni che vendono cotone a Lehman passano da quindici a diciotto.
Dicembre 1858
-720 giorno di fidanzamento ufficiale -
-1 in meno al matrimonio
grazie a Mayer Kish KIsh
a Babette e a Johann Sebastian Bach
le piantagioni che vendono cotone a Lehman passano da diciotto a ventiquattro.
Mazel tov!
Ventiquattro fornitori di cotone grezzo.
DallAlabama al confine con la Florida.
DallAlabama al South Carolina. DallAlabama a New Orleans. Piantagioni, piantagioni, piantagioni: distese di schiavi a lavorare notte e giorno
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 35
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
il cui cotone grezzo
prima o poi
lo acquista Lehman Brothers.
2500 carri allanno di cotone grezzo.
50.000 dollari di guadagno
che passano da una piccola stanza di Montgomery con la maniglia che sinceppa ancora.
Comprare e rivendere.
Comprare e rivendere.
Comprare e rivendere.
Comprare e rivendere.
Fra le due cose
proprio nel mezzo
mediatori
stanno i Lehman Brothers.
Oggi chiuso per nozze
sta scritto sul cartello appeso alla porta.
Ed Emanuel LehmanEMANUEL
come regalo di matrimonio
ha fatto arrivare
da New Orleans
un bellissimo
pianoforte a coda.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 36
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo VIII
Something about New York
Non cera mai stato, Emanuel, a New York.
Un alveare, pens dai finestrini della carrozza
mentre folle di ogni tipo
gli sfilavano intorno,
tutto e il contrario di tutto,
EMANUEL
contemporaneamente,
senza il minimo decoro: spudorato eppure grande,grandissimo, eccelso, New York
Baruch ha shem!
La Fiera del Cotone
occupava si pu dire pi o meno un quartiere.
Venditori e compratori
si affollavano da ogni parte:
tavoli di trattative, cartelli con le tariffe, rotoli di stoffe
e cotone grezzo, lavorato, lavorabile,
lavagne con tutti i prezzi, appena scritti e subito corretti,
zeri zeri zeri zeri
nuvole di gesso
accenti diversi,
di commercianti da ogni dove:
tube cilindri e sigari accesi
tintinnio di monete
pacchi di banconote
cento volte pi che Teddy Wilkinson Maniperfette
tintinnio di monete
pacchi di banconote
fra le barbe degli ebrei Rotschild,
Sachs, Goldman:
e sullo sfondo, oltre la cupola di vetro e ferro, le navi del porto di Manhattan
che dallAmerica imbarcano il cotone
per il mondo.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 37
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Emanuel cammina fra la gente
con il mento alto,
spavaldo nonostante non sia nessuno EMANUEL perch sa
-sa benissimo-
che dietro il suo cognome
dietro Lehman Brothers
laggi in Alabama
ormai aspettano
allineati in fila
2500 carri allanno di cotone grezzo
Cerco cotone, certo, ma la qualit che voglio viene solo dallAlabama.
Questa frase arriva |
? |
a Emanuel Lehman |
|
da un tavolo a destra |
|
dove una dozzina di incravattati trattano |
|
avvolti nel fumo dei sigari |
|
arriva chiarissima |
|
al suo orecchio |
|
nonostante la folla e il rumore assordante. |
|
Io se volete vendo il grezzo dellAlabama. |
EMANUEL |
Un distinto signore altissimo |
|
con capelli bianco candidi |
|
e una barba da rabbino lo squadra: |
|
Voi? Avete una piantagione? Voi? |
Non possiedo nessuna piantagione, ma vendo il cotone di 24 piantagioni.
Gli altri vecchi ridono di gusto.
Has! Signori! Che vuol dire? Ci prendete in giro?
Rivendo il cotone di 24 piantagioni: loro me lo vendono, io ve lo rivendo.
Gli altri vecchi ridono di gusto.
E che razza di mestiere ?
Lehman Brothers: mediatori.
Gli altri vecchi ridono ancora pi di gusto.
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Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
A che prezzo? |
|
Quello che conviene sia a voi che a me. |
|
Nessuno pi ride. |
|
Bene ragazzo: incontriamoci. |
HENRY |
Avrete immagino un ufficio qui a New York. |
|
Adesso no, signore. Ma dalla prossima settimana di certo. |
EMANUEL |
Allora cercate di Louis Sondheim, a Manhattan. |
HENRY |
E detto questo, |
|
riprendendo il suo bastone con pomello doro |
|
il signore altissimo fa un cenno |
|
a qualcuno fra la folla: tardi, vuole andarsene. |
|
Dalla folla viene fuori, |
PAULINE |
in abito bianco e cappello di paglia, |
|
una ragazza esile come i rami di certi alberi appena piantati |
|
laggi in Germania, a Rimpar, in Baviera. |
|
La ragazza guarda Emanuel, per una frazione di secondo, |
|
infastidita |
|
divertita |
|
seccata |
|
incuriosita |
|
da quel ragazzo che la fissa. |
|
Questa mia figlia Pauline. |
HENRY |
Fa a tempo a dire il candido rabbino, |
|
prima di prendere la figlia sotto braccio |
|
e sparire, fra la gente. |
|
A suo fratello Mayer |
EMANUEL |
tre giorni dopo |
|
Emanuel |
|
disse solo che in Liberty Street numero 119 |
|
cera un fondo vuoto pronto a diventare ufficio. |
|
Perch a New York, Mayer, |
|
solo a New York, |
|
che il cotone diventa banconote. |
|
Non gli disse niente |
|
ovviamente |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 39
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
non poteva
non gli disse niente di Pauline Sondheim.
Del suo cappello di paglia.
Del suo abito bianco.
Non gli disse niente.
Se non che a New York doveva tornarci,
subito,
immediatamente,
con la massima fretta,
senza perdere tempo,
fare subito i bagagli,
anzi no
anzi s
o meglio domattina.
E laltro Lehman
non cap una parola.
O meglio
cap benissimo
che anche un braccio
qualche volta
pu perdere la testa.
MAYER
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 40
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo IX
Matrimonio / Kiddushin
Matrimonio commerciale |
EMANUEL |
fra Montgomery e New York. |
|
Mayer vive a Montgomery, |
MAYER |
dove il cotone ci sta di casa, |
|
Emanuel sta a New York, |
|
dove il cotone diventa banconota. |
|
Mayer vive a Montgomery |
|
fra le piantagioni del Sud. |
|
Quando passa in carrozza per il viale principale, |
|
i neri si tolgono il cappello per rispetto. |
|
anche Testatonda Deggoo |
|
che glielo dice sempre ai bambini di Mayer e Babette: |
|
voi siete i figli di mister Lehman Cotton. |
|
Emanuel vive a New York, |
EMANUEL |
e quando passa in carrozza per Manhattan, |
|
non c nessuno che si tolga il cappello |
|
perch come lui a New York ce ne sono centinaia. |
|
Ci non toglie che Emanuel si senta lunico, il pi grande. |
|
E niente pi pericoloso di un braccio |
|
che si sente grande |
|
perch una testa nel peggiore dei casi pensa in grande |
|
ma un braccio ahim agisce. |
|
Se ne avuta una prova |
|
quel giorno in cui Emanuel Lehman si present |
|
ufficialmente |
|
a Manhattan |
|
con un mazzolino di fiori |
|
l, alla porta del palazzo di Louis Sondheim |
|
cercando non del padre |
|
ma di sua figlia Pauline: |
|
Buongiorno, signorina. |
|
Voi non mi conoscete: mi chiamo Emanuel Lehman, |
|
diventer qualcuno e vi chiedo di sposarmi. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 41
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
La ragazza |
PAULINE |
questa volta con abito azzurro |
|
e senza cappello di paglia |
|
lo guard per molto pi che un attimo |
|
infastidita |
|
divertita |
|
seccata |
|
incuriosita |
|
prima di ridergli in faccia: |
|
Io sono gi fidanzata! |
|
Ah s? Ma non con Emanuel Lehman. |
EMANUEL |
Chiunque sia non vi conviene. Non quanto me. |
|
E questo chi lo dice? |
PAULINE |
Io stesso. Non potreste fare un matrimonio migliore, |
EMANUEL |
e al tempo stesso anche un affare: vendiamo il cotone di 24 piantagioni. |
|
Complimenti ma io che centro? |
PAULINE |
Centrate molto dal momento che ci sposeremo, io e voi. |
EMANUEL |
Io e voi? |
PAULINE |
Lascio a vostro padre decidere la data e la kethubh. |
EMANUEL |
E a me cosa lasciate? |
PAULINE |
Perch? Volete qualcosa? |
EMANUEL |
Quando la porta di casa Sondheim |
|
si chiuse |
|
violentemente |
sulla sua faccia,
Emanuel Lehman non si perse danimo:
dette a se stesso appuntamento
l davanti
fra non pi che una settimana
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 42
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
e mise il mazzolino di fiori dentro un vaso |
|
per non doverlo ricomprare. |
|
Nei sei giorni che seguirono |
EMANUEL |
incontr i venditori e compratori di cotone |
|
di tutta New York, |
|
firm contratti con affaristi di Wilmington, Nashville e Memphis, |
|
piazz cento tonnellate di cotone a Ovest |
|
dove arrivava adesso la nuova ferrovia |
|
e si risparmiava dunque |
|
abbondantemente |
|
sui carretti. |
|
Nellufficio di Liberty Street 119 |
|
sotto linsegna nera e gialla |
|
Lehman Brothers Cotton from Montgomery Alabama |
|
entrarono i Rotschild e i Sachs, |
|
i Singer e i Blumenthal |
|
perch un braccio |
|
se un buon braccio |
|
sa agire |
|
concretamente |
|
eccome. |
|
Buongiorno, signorina. |
|
Sono venuto sette giorni fa: mi chiamo Emanuel Lehman, |
|
sono il principale fornitore di vostro padre e vi chiedo di sposarmi. |
|
Pauline Sondheim |
|
questa volta con abito lill |
|
lo guard per molto pi che un attimo |
|
infastidita |
|
divertita |
|
seccata |
|
incuriosita |
|
prima di ridergli nuovamente in faccia: |
|
Non vi avevo gi risposto? |
PAULINE |
S ma non come volevo. |
EMANUEL |
Quindi? |
PAULINE |
Quindi lascio a vostro padre decidere la data e la kethubh. |
EMANUEL |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 43
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Quando per la seconda volta
la porta di casa SondheimEMANUEL
si chiuse
violentemente
sulla sua faccia,
Emanuel Lehman non si perse danimo:
dette a se stesso appuntamento
l davanti
puntualmente
fra non pi che una settimana
e mise il mazzolino di fiori dentro un vaso per non doverlo ricomprare perch un braccio
se un buon braccio
sa agire
concretamente
eccome.
Buongiorno, signorina.
Sono venuto sette giorni fa e sette giorni prima: mi chiamo Emanuel Lehman, sono uno dei pi ricchi ebrei di New York e vi chiedo di sposarmi.
Pauline Sondheim
questa volta con abito turchese
lo guard per molto pi che un attimo
infastidita
divertita
seccata
incuriosita
e stava per ridergli nuovamente in faccia
quando lui
anticip la mossa
e
concretamente
da buon braccio:
Ho capito, signorina: ci vediamo fra sette giorni.
E dopo sette giorni ritorn.
E dopo altri sette.
Dopo altri sette.
Dopo altri sette.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 44
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Al terzo mese,
ventiquattresimo ritorno,
Pauline Sondheim
questa volta con abito estivo
gli fece trovare la porta gi aperta
e una cameriera lo aspettava allingresso.
EMANUEL
La signorina Pauline Sondheim oggi non in casa?
Vi aspetta in salotto, signor Lehman, con suo padre. Date a me il cappello.
Il giorno delle nozze
vennero industriali da tutto il Nord
e i padroni di 24 piantagioni del Sud,
venne suo fratello Mayer con Babette Newgass e i loro primi figli, Testatonda Deggoo mand un tacchino dallAlabama.
Quella sera
Emanuel Lehman
disteso nel suo letto
guardando il soffitto
pens che adesso in effetti le cose
gli stavano andando veramente bene.
Aveva una moglie.
Una sede a Montgomery.
Un ufficio a New York.
Pacchi di banconote in cassaforte.
Ventiquattro fornitori di cotone al Sud
e cinquantuno compratori al Nord.
E cullato da questi pensieri
stava per addormentarsi,
serenamente,
quando un vento gelido
per una frazione di secondo
gli carezz un orecchio:
cera solo una cosa al mondo che forse poteva distruggergli tutto
e cio una guerra
fra il Nord e il Sud.
Ma era solo un brutto pensiero,
di quelli che carezzano un orecchio prima di dormire.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 45
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Lo chiuse in un cassetto
e
prese sonno
tranquillamente.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 46
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Capitolo X
A little glass
La prima cannonata della Guerra di Secessione
sveglia Mayer Lehman
che non ancora lalba,
tre giorni dopo che Montgomery si proclamata
capitale degli Stati del Sud.
Il cotone saluta il Nord America!
ha gridato ieri per strada
sventolando la nuova bandiera
perfino un uomo calmo
come il dottor Everson,
che fino a un anno fa a New Orleans
curava il morbillo ai figli degli schiavi.
Arruolati nellesercito,
partenza per il fronte:
esente solo
chi pu pagare 300 dollari,
fra cui i fratelli Lehman.
HENRY
La prima cannonata della Guerra di Secessione
sveglia Mayer Lehman a Montgomery
col pensiero fisso ai magazzini di cotone.
Spalanca le finestre:
Montgomery impazzita,
stendardi e bandiere,
gente per strada festeggia la guerra,
manifesti dovunque con Jefferson Davis:
scoppiata la rivolta,
gli Stati del Cotone se ne vanno dallUnione,
gli Stati delle piantagioni,
degli schiavi,
dei mezzascala,
indipendenza!
Il cotone saluta il Nord America!
La prima cannonata della Guerra di Secessione
sveglia Emanuel Lehman a New York
col pensiero fisso ai compratori dellazienda:
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 47
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se Nord e Sud si staccano,
allimprovviso, HENRY come faranno i Lehman a stare nel mezzo? Se come niente fosse
si alza un muro
fra Testatonda Deggo
e Maniperfette,
come far il cotone a diventare banconota?
Spalanca le finestre:
New York impazzita,
un carillon stonato,
stendardi e bandiere,
gente per strada festeggia la guerra, manifesti dovunque con Abramo Lincoln: scoccata la resa dei conti,
gli Stati dellIndustria vogliono giustizia, basta schiavi, basta privilegi, tutti uguali: Costituzione e Diritti!
Corsa allesercito,
a Montgomery come a New York:
si arruolano ufficiali con le divise cucite dal sarto
e gente qualunque con le divise che passa il reggimento.
Berretti, baionette, fucili,
cannoni, artiglieria, moschetti,
Nord contro Sud
Sud contro Nord
marciare compatti
rispondere uniti
Abramo Lincoln per lUnione
Jefferson Davis per la Confederazione
nel mezzo
fra i due
compressa
incastrata
come un bicchiere di vetro
una montagna
gigantesca
di cotone.
Il suocero di Emanuel Lehman EMANUEL a New York
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 48
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Louis Sondheim
altissimo candido barba da rabbino
si schiera convinto
con Abramo Lincoln:
Se vince il Sud falliranno le industrie
e allora caro Emanuel
non venderete pi una libbra di cotone!.
Il suocero di Mayer Lehman |
MAYER |
a Montgomery |
|
Isaac Newgass |
|
sprofondato nella sua poltrona |
|
circondato da nove figli: |
|
Se vince il Nord chiuderanno le piantagioni |
|
e allora caro Mayer |
|
non avrete pi una libbra di cotone!. |
|
Nel mezzo |
HENRY |
fra i due |
|
compressi |
|
incastrati |
|
come un bicchiere di vetro |
|
i Lehman Brothers. |
|
Di 24 piantagioni che gli vendono cotone |
MAYER |
otto sono bruciate |
|
nove fallite |
|
sette resistono, con i denti e col fucile. |
|
Dei loro 51 compratori |
EMANUEL |
trenta hanno chiuso |
|
dieci sono in guerra |
|
undici resistono, con i denti e col fucile. |
|
Il Sud non vende pi cotone al Nord. |
HENRY |
Il Nord non compra pi cotone al Sud. |
|
La sede Lehman di Montgomery chiude i battenti: |
|
tirate le tende, doppia mandata. |
|
Lufficio Lehman di Liberty Street 119 |
|
vetri rotti |
|
insegna bruciata |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 49
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durante la rivolta di New York
le barricate
contro la guerra
contro la crisi
contro il Nord, contro il Sud,
contro Unione e Confederazione.
contro chi non paga
contro chi non vende
nel mezzo
fra i due
compressi
incastrati
come un bicchiere di vetro
i Lehman Brothers.
Emanuel Lehman
a New York
lui che un braccio
non si rassegna:
vuole agire.
Gli importa dei soldi
gli importa degli affari
solo il cotone
solo il cotone
salvare il salvabile:
fra le cannonate,
-mentre 120.000 muoiono a Chattanooga
disperatamente un Lehman
-mentre 70.000 muoiono ad Atlanta
imbarca
-mentre 40.000 muoiono a Savannah
settecento tonnellate di cotone
su un bastimento per lEuropa
dove non c guerra
dove non c Unione n Confederazione
n Nordisti n Sudisti
ma soprattutto
dove si vende
ancora cotone!
EMANUEL
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 50
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Mayer Lehman
contemporaneamente
a Montgomery
lui che Kish KIsh e bulbe
cio una patata sentimentale
difende
a cuore aperto
lAlabama dove vive,
non gli importa dei soldi
non gli importa degli affari
si dimentica il cotone
-che tanto andato-
e fra le cannonate,
-mentre 50.000 muoiono in Georgia
eroicamente un Lehman
-mentre 70.000 muoiono a New Orleans
si proclama
-mentre 20.000 muoiono in Virginia
Io, Mayer Lehman, difensore del Sud!
e coi soldi della Lehman
riscatta prigionieri
coi soldi della Lehman
finanzia gli armamenti
coi soldi della Lehman
sostiene vedove, orfani, feriti
ma soprattutto
dice addio
per sempre
al cotone!
MAYER
Ed qui che
senza saperlo
fra le cannonate
Lehman Brothers
riesce
miracolosamente
a restare in piedi
perch
mentre mezza America va in frantumi
in questa o in quella direzione
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 51
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
-Nord
-Sud
-Unione
-Confederazione
-Abramo Lincoln
-Jefferson Davis
i due fratelliHENRY
Emanuel e Mayer
fecero
luno il contrario dellaltro
e
a fine terremoto
in un mare di macerie
solo
un bicchiere di vetro
era rimasto in piedi.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 52
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Capitolo XI
Il Rabbino lingua / Reb Lashon
Da quando i nordisti hanno vinto la guerra,
Montgomery
non pi la stessa.
La sede Lehman Brothers con linsegna nera e gialla
certo
sta sempre l
con la maniglia che allimprovviso di nuovo sinceppa.
Quella non cambiata.
N cambiata la veranda di Mayer Lehman,
in quella casa grande lungo il viale di Montgomery,
dove Babette sua moglie
insegna il pianoforte ai suoi bambini:
Sigmund, Hattie, Settie, Benjamin
voi siete i figli di mister Lehman Cotton
gli diceva un tempo Testatonda Deggoo
quando ancora andava in giro
col suo cappellaccio di paglia infilato in testa,
un tempo,
pochi anni fa eppure mille,
quando ancora in Alabama cerano le piantagioni
ed esistevano gli schiavi.
MAYER
Mayer Lehman
nel frattempo
da mattina a sera
corre in lungo e in largo
per Montgomery
e di pi: per lAlabama intera,
e oltre oltre,
fino al Mississippi e Baton Rouge
cercando di convincere se stesso
che la guerra non si persa
e che il Sud
-con il cotone e il resto-
in fondo in fondo
no
sta in piedi
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 53
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
non ancora morto.
Quanto cotone mi darete col prossimo raccolto, mister Tennyson? Firmiamo laccordo, tutto come prima, come un tempo.
MAYER
Ma di che parlate, mister Lehman? Quale cotone? Quale raccolto?
Ve lo compro tutto, al solito prezzo.
C stata una guerra nel mezzo, non ve ne siete accorto?
S ma andata, finita: la vostra piantagione rimasta in piedi, vi compro...
Aprite gli occhi, Lehman: guardatevi intorno.
Quello che non distrutto comunque distrutto.
Qui c da ricominciare da capo: ricominciare dal basso, ricostruire tutto.
In carrozza,
tornando a Montgomery,
con il cavallo stanco,
Mayer Lehman stasera
per la prima volta
osserva il paesaggio:
piantagioni chiuse
con il cartello In vendita,
magazzini bruciati,
gli alloggi dove un tempo stavano gli schiavi: vuoti,
recinti spaccati,
terra rimossa,
carcasse di carretti
esoprattutto dappertutto silenzio
come un grande gigantesco cimitero steso come tutta lAlabama
forse tutto il Sud sprofondato perso moribondo.
In carrozza,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 54
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
tornando a Montgomery,
con il cavallo stanco,MAYER
Mayer Lehman stasera
pensa
che forse
come quella volta quindici anni fa cera ancora Henry
quando scoppi lincendio
e furono loro,
i Lehman Brothers,
a far rinascere Montgomery.
Il giorno dopo
in abito scuro
sotto due bandiere
Mayer Lehman
in piedi sorridente
-sa farlo, lui, Kish KIsh davanti al tavolo del Governatore
che occhiali sul naso di foggia francese lo guarda perplesso
come si guarda un pazzo:
Riformulate lofferta mister Lehman: credo di non aver capito.
Certo eccellenza. Ricostruiamo noi. Dallinizio, da capo, tutto, come
Pardon, calma. Ricostruite con i soldi dello Stato?
Sissignore: voi ci date i capitali. E Lehman Brothers rif nuova lAlabama, pi
Calma, fermo: a quanto ne so, Lehman Brothers vende cotone.
Siamo i primi nel commercio del grezzo, eccellenza, quindi spetta a noi
Non correte, vi prego: se parlate cos veloce non vi seguo.
Io, Governatore dellAlabama,
dovrei dare i capitali per ricostruire a unazienda di stoffe?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 55
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Non siamo dei sarti, eccellenza: siamo uomini daffari.MAYER
Ma esperti di cotone.
Sissignore, daccordo: siamo nati dal cotone. Come voi, daltra parte:
non vero che avevate una piantagione un tempo?
Se dal cotone viene fuori un Governatore,
dal cotone non pu nascere una banca? Fidatevi di me.
E su questo fidatevi di me
Prodigiosamente
Mayer Lehman sfodera un tale sorriso
cos convinto,
cos sicuro,
cos credibile,
che il Governatore dellAlabama
di fatto
si arrende
anzi di pi: si fida
e fidandosi affida
a una ex-patata
milioni di dollari di capitale.
Unica condizione:
sopra quella porta
con la maniglia che sinceppa
venga cambiata
di nuovo
linsegna:
Lehman Brothers
e
nero su giallo
accanto
Bank for Alabama
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 56
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo XII
Il burattinaio / Der boykhreder
Da quando i nordisti hanno vinto la guerra
New York
non pi la stessa:
un fuoco dartificio dopo laltro,
una sorpresa dopo laltra,
sempre di pi
sempre di pi
sempre meglio
e lo sente,
lo avverte
nellaria
Emanuel Lehman
mentre in carrozza
con sua moglie Pauline
portano alla scuola ebraica
Milton, Philip, Hariett ed Eveline.
Vestiti perfettamente,
pettinati, composti, educati,
staranno in classe con i figli dei Sachs, dei Singer,
dei Goldman, dei Blumenthal:
come loro faranno al Tempio la bar-mitzvah,
come loro impareranno equitazione,
come loro proveranno quel nuovo sport
portato a New York da miss Mary Outerbridge, chiamato tennis.
e come loro suonaranno, certamente, il violino.
EMANUEL
Philip Lehman non ha ancora sei anni
e gi lo suona perfettamente.
E il migliore degli allievi,
il migliore alla scuola ebraica,
il migliore alle prove di coro,
sa gi leggere e scrivere
in ebraico in tedesco e in inglese
sa contare fino a cento
in ebraico in tedesco e in inglese
alle feste per stupire tutti
sa indicare su un atlante
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 57
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
dov quel puntino chiamato Rimpar, Baviera. |
|
Piuttosto, Philip, fa sentire a tutti come sei bravo in geografia: |
EMANUEL |
con quali citt commercia tuo padre? |
|
Pittsburgh, St.Louis, Cincinnati, |
PHILIP |
Detroit, Millwaukee, Chicago |
|
Sei solo a met, Philip: fa sentire ai signori le altre. |
EMANUEL |
Portland, Seattle, Bismarck, |
PHILIP |
Toronto, Saint Paul, Denver |
|
Non ti distrarre, Philip: ne mancano altre. |
EMANUEL |
Columbia, Halifax, Oakland! |
PHILIP |
Avete sentito che prodigio? E prima di andare a giocare, Philip: |
EMANUEL |
quale il tesoro di tuo padre? |
|
Il cotone! |
PHILIP |
Il cotone? Ma che dici, Philip? Non ti distrarre! |
EMANUEL |
Come dice sempre tuo padre? |
|
Lehman Brothers si regge su un pilastro e questo 腔 |
|
Il caff! |
PHILIP |
Bravissimo Philip! Va pure a giocare. |
EMANUEL |
Accanto alla Borsa del Cotone |
|
hanno aperto la Borsa del Caff. |
|
Emanuel Lehman ne fa parte, |
|
come i Goldman i Blumenthal, |
|
i Sachs, i Singer: |
|
Baruch ha shem per the King Coffee! |
|
Sostituto prodigioso del cotone: |
|
il caff parte da New York |
|
contrattato |
|
firmato |
|
pagato |
|
imbarcato |
|
salpa, via, per mezzo mondo. |
|
Lo chiedono in Europa, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 58
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
in Canada, in tutto il mondo. |
|
Lehman Brothers aveva 24 piantagioni di cotone, |
EMANUEL |
ora ha 27 fornitori di caff. |
|
Ma anche il caff, |
|
come dice Emanuel Lehman, |
|
fa guadagnare, certo, ma non fa arricchire |
|
Stammi bene a sentire Mayer, |
|
non sono venuto fino qui per salutarti. |
|
Ho deciso una cosa, e ti riguarda: |
|
non puoi pi stare qui, |
|
c bisogno di te a New York. |
|
Io a New York? |
MAYER |
Eravamo daccordo che sarei rimasto qui: |
|
io a Montgomery, tu lass in Liberty Street. |
|
Diavolo! Che razza di patata sei? |
EMANUEL |
C stata la guerra, Mayer, cambiato tutto: |
|
il porco cotone finito, ora c tuttaltro! |
|
E poi ho deciso: vieni, mi servi e basta. |
|
Sto ricostruendo lAlabama, coi soldi dello Stato. |
MAYER |
E questo puoi farlo anche da New York! |
EMANUEL |
Anzi: lo farai meglio. Si muove tutto a New York ormai. |
|
Insomma, sono tuo fratello maggiore, so cos giusto per te. |
|
Ed in questo momento |
|
che nel rettangolo della porta |
|
compare il dottor Everson |
|
che non cura pi il morbillo ai figli degli schiavi. |
|
Fissa Emanuel, |
|
quel suo bel vestito, |
|
stringe gli occhi fra le ciglia folte: |
|
Mio Dio siete voi signor Emanuel: non vi riconoscevo cos cambiato. |
|
State a New York, adesso, si vede dal vestito. |
|
Vostro fratello Henry quando venne qui a Montgomery, |
|
prima ancora di aprire il negozio, sapete, |
|
diceva sempre che a New York lui voleva finire. |
|
Laveva promesso a vostro padre |
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Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Dice solo questo |
EMANUEL |
il dottor Everson, |
|
come un burattino |
|
nel rettangolo della porta, |
|
mosso coi fili da chiss chi, |
|
l, in alto, |
|
come se queste parole |
|
fossero necessarie alla storia |
|
e una marionetta, |
|
una qualunque, |
|
dovesse saltar fuori |
|
prima o dopo |
|
a dirle. |
|
Emanuel Lehman non guarda il fratello: |
|
tiene fissi gli occhi |
|
su quella marionetta, |
|
come Mayer che non smette di fissarla. |
|
Tutti e due, |
HENRY |
in quel preciso istante |
|
sentono una brezza |
|
carezzargli lorecchio |
|
ed una brezza che profuma di mattina, |
|
di un secchio di vernice, |
|
di pennelli sgocciolanti, |
|
di tre fratelli che sollevano uninsegna, |
|
mille anni fa |
|
insieme |
|
come in questo momento |
|
una testa |
|
una patata |
|
un braccio. |
|
Rimasero in silenzio, |
|
per chiss quanto, |
|
pensando a New York |
|
che aspettava entrambi |
|
perch |
|
Henry ha ragione. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 60 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
E non vi fu bisogno daltro. |
|
Capitolo II |
|
Wall Street |
|
Lequilibrista |
SOLOMON |
poco pi che un ragazzo. |
|
Si chiama Solomon Paprinskij, |
suo fratello lo shammes del Tempio.
Solomon si ferma
in piedi
davanti al grande palazzo.
Sceglie due lampioni,
a distanza di cinquanta metri.
Ecco: questi due.
Proprio a un passo
dal portone dingresso.
Solomon apre una valigia,
tira fuori il suo filo dacciaio,
lo stende
dritto
teso
arrampicandosi
su per i lampioni.
La strada pronta:
il filo a posto.
Cosa manca?
Il coraggio.
Solomon Paprinskij se lo d:
tira fuori una bottiglia,
butta gi un bel sorso di cognac
poi
sale su,
va in posizione,
Solomon Paprinskij,
e inizia a camminare.
Perfetto.
Aereo.
Leggerissimo.
Non sbaglia un passo,
Solomon Paprinskij:
il migliore equilibrista
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 61
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
che New York conosca. |
|
E da oggi |
SOLOMON |
ha deciso: |
|
star qui |
|
tutti i giorni |
|
mattina e sera |
|
a fare il suo esercizio. |
|
Filo teso |
|
dritto fra i lampioni |
|
l |
|
a un passo |
|
dal nuovissimo portone |
|
della Borsa di Wall Street. |
|
Perch |
EMANUEL |
ora |
|
in questa citt condannata a parlare |
|
hanno perfino aperto |
|
un posto tutto nuovo |
|
gigantesco |
|
sta in Wall Street, |
|
e si chiama Borsa, |
|
Borsa degli Scambi. |
|
Idea geniale ha detto Emanuel. |
|
Idea newyorkese ha pensato Mayer. |
MAYER |
Invece di contrattare |
EMANUEL |
il ferro alla Borsa del Ferro, |
|
la stoffa alla Borsa delle Stoffe |
|
il carbone alla Borsa del Carbone |
|
hanno fatto una Borsa unica, |
|
immensa, |
|
grandissima, |
|
newyorkese, |
|
una sinagoga |
|
con soffitti alti pi che una sinagoga, |
|
dove in centinaia, folle, eserciti, |
|
da mattina a sera |
|
ininterrottamente |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 62 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
parlano |
|
dicono |
EMANUEL |
trattano |
|
gridano |
|
da mattina a sera |
|
ininterrottamente |
|
parlano |
|
dicono |
|
trattano |
|
gridano |
|
da mattina a sera |
|
ininterrottamente |
|
parlano |
|
dicono |
|
trattano |
|
gridano |
|
da mattina a sera |
|
ininterrottamente |
|
perch la cosa eccezionale |
MAYER |
-almeno cos sembrata a Mayer |
che l dentro in Wall Street da mattina a sera ininterrottamente vendono ogni cosa:
ferro, stoffe, olio, carbone,
e ogni razza di cosa che tu possa immaginare l in vendita
sul banco esposta
anche se in realt a dire il vero non ce n traccia: non c il ferro non c la stoffa non c lolio non c il carbone
non c niente a Wall Street eppure
c tutto a Wall Street
non c il ferro ma c la parola ferro non c la stoffa ma c la parola stoffa
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 63
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
non c il carbone ma c la parola carbone |
|
e |
|
l fuori |
SOLOMON |
davanti a questo tempio di parole |
|
Solomon Paprinskij |
|
da oggi |
|
tutti i giorni |
|
far il suo esercizio |
|
in piedi sul filo. |
|
Chiss se laria |
MAYER |
buttata fuori da tutte quelle bocche |
|
finir mai per fare una tormenta |
|
che lo scaraventi |
|
gi di sotto. |
|
E lunico pensiero |
|
che Mayer Bulbe |
|
riesce a formulare, |
|
mentre cammina |
|
con le ghette a strisce |
|
sul marciapiede di Wall Street |
|
verso il portone, |
|
il portone dingresso. |
|
Anzi: |
|
non vero che questo lunico pensiero. |
|
Laltro pensiero |
|
che di certo |
|
a Philip |
|
suo nipote |
|
piacer Wall Street, eccome: a lui s. |
|
E Mayer ha ragione. |
EMANUEL |
Perch Philip, |
|
figlio di Emanuel |
|
- nato a New York: |
|
nel suo sangue |
|
nemmeno una goccia |
|
n di Germania |
|
n di Alabama. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 64
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
una macchina parlante. Portentosa.
Philip agli occhi di suo zio un altro mistero.
MAYER
E nato da un braccio
ma non muove un dito:
la sua prodezza tutta labbra.
PHILIP
Governa le parole, Philip,
a ventanni
sfodera i discorsi come nessuno fa,
snocciola domande e si d lui stesso le risposte,
sar che gioca a tennis da sempre
e a tennis la pallina deve sempre stare in gioco,
non deve mai finire fuori campo,
sempre su, Philip
sempre in alto, Philip
sempre in aria, Philip
e lui cos fa, bravissimo:
gioca a tennis con i discorsi, con le parole,
senza far cadere mai la palla.
Cos parla di economia, Philip
parla di politica, Philip
parla di finanza, Philip
e di ebraismo
e di cultura
e di musica
e di moda
e di cavalli
e di pittori
e di cucina
e di paesaggi
e di ragazze
e di valori
e di amicizie
e di New York, soprattutto: Philip ci nato.
Non credo esista citt migliore al mondo, egregio signor zio:
New York offre ai miei occhi il meglio dellAmerica e leco dellEuropa,
non so come voi la pensiate
ma se mi interpellaste al proposito
vi direi che essa sta al pianeta terra
come lOlimpo alla Grecia Antica:
luogo divino e al tempo stesso umano, egregio signor zio, o se preferite che io vi parli nel solco dellebraismo,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 65
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
vi dir che essa come il Ner Tamid che arde senza lolio sacro:
creazione delluomo e nel contempo miracolo; PHILIP per cui a chi non ama questa citt si pu solo dire
che come negare la luce del sole, egregio signor zio, e se voi siete di questi vi imploro di non dirmelo: perdereste molto della stima che vi devo,
per cui pur nella curiosit del chiedervelo preferisco in fondo non saperlo
e a voi risparmio limbarazzo del dirmelo,
con la qual cosa
con permesso
essendo atteso
viriverisco egregio signor zio e mi congedo.
Strabiliante.HENRY
Nuovo, Philip.
Nuovissimo, Philip.
Figlio di New York, Philip.
S, MAYER non c alcun dubbio:
gli piacer Wall Street.
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Capitolo III
Shavuoth (festa ebraica)
Yehud Ben Tem
scrive
nelle Massime dei Padri:
avrai cinquantanni per farti saggio,
ne avrai sessanta per farti sapiente.
EMANUEL
Emanuel Lehman
che di anni ne ha sessanta
non sa se la sapienza abbia a che fare con i sogni,
ma sta di fatto
che la notte sogna.
E sogna sempre la stessa cosa.
Inizia come un gioco.
C una stalla, col bestiame.
Perch siamo di certo in Germania
-Rimpar, laggi, in Baviera-
Due bambini, lui e Mayer.
Fanno il loro gioco preferito:
lappoggia-moneta.
Semplicissimo.
Basta mettere una moneta a terra.
E poi se ne appoggia sopra unaltra
poi unaltra tocca a Emanuel -
poi unaltra tocca a Mayer
poi unaltra tocca a Emanuel -
poi unaltra tocca a Mayer
poi unaltra tocca a Emanuel -
poi unaltra tocca a Mayer
poi unaltra tocca a Emanuel -
poi unaltra tocca a Mayer
e la colonna delle monete
in equilibrio
cresce
cresce
cresce
cresce
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Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
cresce
cresceEMANUEL
nel sogno la colonna alta altissima
talmente alta
che Emanuel inizia a salirci sopra,
a scalarla
si arrampica
su
su
su
pi in alto
Emanuel
ancora
su
su
su
pi in alto
Emanuel
ancora
finch
lass in cima
quasi a toccare il vento
il cielo si apre
allimprovviso
si spalanca
come a Shavuoth
e con un rombo
un frastuono
assordante
esce fuori
correndo
allimpazzata
una locomotiva
fischiando
dritta velocissima contro Emanuel
-il treno! -
contro Emanuel
-il treno! -
contro Emanuel
-il treno! -
contro Emanuel
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 68 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
-il treno! - |
|
Da quando sua moglie Pauline |
EMANUEL |
riposa sotto un blocco di marmo, |
|
non c pi nessuno |
|
che gli tenga la mano |
|
mentre Emanuel cade |
|
precipita |
|
gi |
|
dalla colonna |
|
travolto |
|
fatto a pezzi |
|
dal treno. |
|
Il sogno torna ogni notte. |
|
Ed Emanuel lo aspetta |
|
ma in poltrona: |
|
dorme l, seduto. |
|
Perch sdraiato a letto |
|
si sentiva soffocare |
|
dal fumo dei binari. |
|
Ma questo un segreto. |
Perch da quando sua moglie Pauline
riposa sotto un blocco di marmo,
non c nessuno al mondo
che sappia di quel treno,
puntualissimo,
orario notturno.
C da capirlo:
come potrebbe un braccio
dire in giro a Wall Street
che possiede una banca
ma non investe in ferrovie
perch ogni notte
ha il terrore del treno?
Non pu dirlo, Emanuel.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 69
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Non pu dire
che per la prima voltaEMANUEL
ebbene s
ha paura.
Ed un bel problema.
Perch di ferrovia
parlano tutti, a New York
e soprattutto
ne parlano a Wall Street,
l dentro
oltre quel portone scuro
dove Solomon Paprinskij
tutte le mattine
stende il filo
d il suo sorso di cognac
e fa lequilibrista.
Sarete di certo entrati nel mercato delle ferrovie, mister Lehman. In quale esattamente avete investito? La Pacific Railways?
O la Chicago United?
La Trans-Atlantic?
Noi abbiamo puntato sulla North-Western.
Posso consigliarvi la Middle-Southern?
Lunica consolazione
-la via duscita-
per Emanuel
sta nellet.
Perch ormai ha capito
-lha dovuto capire, Emanuel, per forza-
che un braccio
quando invecchia
resta pur sempre braccio
ma il gomito vince sul polso
e la mano quella che agisce
si fa sempre pi lontana
Quindi
possibile
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 70
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
-eccome- |
|
che a un braccio anziano |
EMANUEL |
si chieda non pi di fare: |
|
ma di far fare. |
|
Ottimo. |
|
Non pi agire, |
|
ma spronare gli altri. |
|
Quella smania che per tutta la vita |
|
gli ha detto di smuovere, fare, tentare, |
|
ora pu essere smuovete, fate, tentate. |
|
Freme, Emanuel. |
|
Non sta nella pelle. |
|
Pi che sempre? |
|
Pi che sempre. |
|
Gli sembra che allimprovviso |
|
tutto il mondo si sia contratto |
|
in un bottone |
|
e che New York sia lasola: |
|
basta un piccolo minimo gesto |
|
e avremo il mondo in palmo di mano. |
|
Fare, quindi. |
|
Esserci, quindi. |
|
Osare. Osare. Osare. |
|
Ma siccome un gomito pu meno di un polso, |
|
Emanuel non guida di persona la carrozza: |
|
d le dritte al nuovo cocchiere, |
|
che per lui esegue: |
|
Come mi avevate chiesto, egregio signor padre, |
PHILIP |
ho portato Lehman Brothers |
|
ancora pi nel cuore del mercato del carbone; |
|
ne consegue che abbiamo da oggi il controllo |
|
delle entrate di qui ad un anno |
|
di tutto il mercato del combustibile |
|
calcolato sulle tariffe di Wall Street. |
|
Tengo tuttavia a informarvi, egregio signor padre, |
|
che ho condotto in porto la trattativa |
|
solo e solamente |
|
perch voi lavete chiesto, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 71
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
essendo io del tutto convinto
(e non essendo peraltro il solo)
che un nostro investimento
nel mercato del carbone
sia del tutto privo di senso
essendo esso destinato a essere
in capo a pochi anni
azzerato, egregio signor padre,
dallimporsi del business ferroviario
dei cui pregi potrei darvi elenco,
sempre che vogliate davvero guardare ai capitali.
Perch anche tu con questa fissazione ferroviaria, Philip? |
EMANUEL |
Noi li abbiamo gi i capitali, figlio mio: |
|
abbiamo il controllo di ferro, stoffe, carbone e caff di tutta New York. |
|
Potrei definirli - se mi permettete - |
PHILIP |
il mercato degli zero virgola pi zero virgola pi zero virgola. |
|
Che per alla fine ci d milioni. |
EMANUEL |
Dopo trenta pagine di somme. |
PHILIP |
Se tu avessi la mia esperienza, Philip |
EMANUEL |
Non ho i capelli bianchi, egregio signor padre, |
PHILIP |
ma proprio perch li ho neri
vi dir che se devo impiegare la vita che ho davanti, vorrei farlo con una sfilza di numeri davanti alle virgole, non dietro.
Se concordate con me,
molleremo presto questo brodo di caff per la ferrovia. Se invece preferite contare i chicchi anzich i milioni vi risparmio limbarazzo del dirmelo,
con la qual cosa
con permesso
essendo atteso
vi riverisco
egregio signor padre
e mi congedo.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 72
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
E se il giovane cocchiere |
EMANUEL |
sfidasse lui la locomotiva di Shavuoth? |
|
Forse Emanuel |
|
potrebbe tornare a dormire tranquillo. |
|
Basterebbe |
|
che Emanuel e Mayer |
|
si affidassero al cocchiere, |
|
alla sua formidabile bravura in fatto di parole. |
|
Basterebbe. |
MAYER |
Basterebbe. |
|
Peccato solo che Mayer |
|
pi che invecchia |
|
e pi non scorda di essere un ortaggio. |
|
Piantato a terra: |
|
cresciuto fra le zolle, col sole, con lacqua. |
|
Ed per questo |
|
che lui si occupa del caff. |
|
Solo di quello. |
|
Marrone scuro, il caff: |
|
come la terra dove nasce la patata. |
|
E poi il caff si pesa, sta nei sacchi: |
|
come quel cotone di una volta, |
|
Ti sei rovinato gli occhi, fratello mio, |
EMANUEL |
ed colpa del tuo stramaledetto caff. |
|
Cosa centra il caff con gli occhi? |
MAYER |
Zero virgola pi zero virgola pi zero virgola. |
EMANUEL |
Come parli? |
MAYER |
EMANUEL |
Le cifre del caff sono piccole, Mayer, e stanno tutte dietro la virgola. Vuoi contare i chicchi anzich i milioni?
Io non mi accontento di sommare gli zero virgola: voglio i capitali.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 73
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Noi li abbiamo gi i capitali, Emanuel: |
MAYER |
abbiamo il controllo del mercato del ferro, del carbone, del caff, di |
|
Zero virgola pi zero virgola pi zero virgola. |
EMANUEL |
Che d un milione. |
MAYER |
Dopo trenta pagine, certo, e con due occhi in meno. |
EMANUEL |
Ognuno ha i danni del suo mestiere. |
MAYER |
Ma come ragioni, Mayer? |
EMANUEL |
Come un Lehman: nostro padre prese il morbo dal bestiame, |
MAYER |
Henry la febbre gialla dalle piantagioni, |
|
io posso perdere la vista col caff. |
|
Stammi a sentire: ho i capelli bianchi, Mayer, |
EMANUEL |
e se mi devo dannare lultimo straccio di vita, |
|
voglio farlo con una sfilza di numeri davanti alle virgole, non dietro. |
|
Ed per questo che molleremo il tuo caff per la ferrovia. |
|
La ferrovia parole. |
MAYER |
Non ho fondato una banca per gli zero virgola. |
EMANUEL |
E io non ho fondato una banca per le parole. |
MAYER |
Fu in quel momento |
EMANUEL |
che dimprovviso Emanuel cap. |
Come faceva Mayer a credere nella ferrovia, se Emanuel non gliela mostrava, in costruzione,
meravigliosa, sorprendente,
ma soprattutto meccanica,
reale, realissima,
concreta, concretissima,
tutta fatta di ferro e acciaio,
fuoco, bronzo,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 74
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
fulmini, morse e frese?
Decise.
Doveva agire.
EMANUEL
Doveva illuminare la mente vegetale del fratello cos come la visita a Teddy Wilkinson trentanni fa illumin la sua.
Fu fissato un incontro
per la fine di novembre.
Ferrovia di Baltimora.
In costruzione.
Lentusiasmo di Emanuel? Incontenibile.
Per tutto il viaggio
non smise
un solo momento
di decantare a Mayer
quello che li aspettava: operai al lavoro, cento volte
mille volte pi che nelle piantagioni,
a perdita docchio
colate di ferro fuso
e poi stridere di acciaio
e poi chiasso infernale
e poi
e poi
e poi
E poi quando arrivarono
li sorprese
il silenzio.
Totale.
Perfetto.
MAYER
Una valle.
Un fiume.
Cespugli.
Mosche.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 75
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
La ferrovia correr l in mezzo, il tracciato gi nero su bianco. |
EMANUEL |
Ecco: su questo foglio potete vederlo disegnato. |
|
E il cantiere? Quando aprir? |
MAYER |
Quando voi ci darete i fondi. |
DAVIDSON |
Sulla carta? |
MAYER |
Sulla carta, mister Lehman. |
DAVIDSON |
E quando sar pronta la ferrovia? |
MAYER |
Nei termini previsti dallaccordo, anche se per voi ai fini dellaffare |
|
ininfluente. |
DAVIDSON |
Dieci anni? |
MAYER |
Oppure venti, trenta, quaranta: ininfluente. |
DAVIDSON |
Allora cos influente? |
MAYER |
Che voi diciate una parola. |
DAVIDSON |
Che parola? |
MAYER |
La parola s. |
DAVIDSON |
Quel sorriso enorme |
EMANUEL |
chiamato Archibald Davidson |
|
aggiunse molto altro |
|
ed apr almeno sei o sette fogli |
|
grandi come lenzuoli |
|
dove la ferrovia era perfettamente tracciata. |
|
Nero su bianco. |
|
I Lehman annuirono, certo. |
|
Mentre annuivano |
MAYER |
Mayer pens che linchiostro |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 76
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
aveva lo stesso colore scuro del caff,
e che su quei fogli ne scorreva talmente tanto
che forse
-altro che treni
-era giusto interessarsi
semmai
al mercato dellinchiostro.
MAYER
Emanuel Lehman,
invece
muto, immobile, senza parole,
non perse un attimo di vista
gli abiti di sartoria
di quelli dellUnited Railways:
erano abiti di prima classe,
di una stoffa raffinata,
pregiatissima,
cotone
uno splendido
costosissimo
cotone.
EMANUEL
E mentre
si chiedeva che cotone fosse,
una voce alle sue spalle
si fece sentire
forte
chiara
come quella dei cocchieri
che richiamano un cavallo:
Egregio mister Archibald Davidson,
i vostri fogli pieni di disegni
incanterebbero un bambino,
ma noi non siamo venuti da New York
per guardare dei disegni e dirvi bravo:
alla scuola ebraica i ragazzini
hanno un gran talento coi pastelli,
disegnano case e ponti
eppure nessuno li finanzia come costruttori.
Mio padre e mio zio, egregio mister Davidson,
si aspettano da voi ben altro:
PHILIP
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 77
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
cifre, numeri, sostanza.
Quanto vi occorre dalla nostra banca?
Quanto siete disposti a pagare in interessi?
E con che tempi di rientro del nostro capitale?
Avete davanti i fratelli Lehman, se non ve ne siete accorto:
mio padre e mio zio parlo a nome loro
accetteranno di investire in ferrovie
solo e solamente
se i guadagni per la Banca avranno sette zeri.
Milioni, egregio mister Davidson, avete compreso bene.
Se lunit di misura anche per voi questa,
la ferrovia pu portare il nome Lehman,
e vi diciamo costruitela.
Se invece preferite disegnarla
vi risparmiamo limbarazzo del dircelo,
con la qual cosa
con permesso
essendo attesi per altri investimenti
vi riveriamo
egregio mister Davidson
e ci congediamo.
PHILIP
Un momento, prego.
Parlate di finanziare le ferrovie:
intendete obbligazioni
da voi emesse per darci capitale?
DAVIDSON
Egregio mister Davidson,
PHILIP
ci avete scambiati per caso
per una ditta di stoffe?
Mio padre e mio zio qui presenti
intendono certo obbligazioni
che noi riscuoteremo:
chi sottoscrive ci d i soldi,
noi glieli renderemo con un piccolo interesse.
Nel frattempo voi avete i capitali
che ci renderete con un notevole interesse.
In questa differenza sta il guadagno.
Per noi, certo. Ma per voi anche.
La proposta della United Railways cinque milioni di rientro.
DAVIDSON
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 78
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Egregio mister Davidson, |
PHILIP |
n mio padre n mio zio qui presenti |
|
sono commercianti di caff, |
|
la nostra insegna dice banca, |
|
le banche ragionano vi ho detto a sette zeri. |
|
Tradotto significa dieci milioni: il doppio. |
|
Mi permetto di offrirne sette. |
DAVIDSON |
Mio padre e mio zio qui presenti |
PHILIP |
non scenderanno sotto i nove. |
|
United Railways non pu superare gli otto. |
DAVIDSON |
Lehman Brothers non va sotto i nove. |
PHILIP |
Otto e mezzo un giusto compromesso. |
DAVIDSON |
Per mio padre e mio zio qui presenti |
PHILIP |
una perdita, spiacente. |
|
Dunque non accettate niente se non nove? |
DAVIDSON |
N mio padre n mio zio qui presenti |
PHILIP |
intendono svenarsi. |
|
E sia: nove milioni. |
DAVIDSON |
Mio padre e mio zio qui presenti |
PHILIP |
saranno lieti di siglare laccordo, |
|
egregio mister Davidson. |
|
E il padre e lo zio l presenti |
EMANUEL |
strinsero la mano. |
|
Ipnotizzati. |
|
Galleggiando dentro un mare di parole. |
MAYER |
Strinsero la mano. |
|
Mayer Lehman ed Emanuel Lehman |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 79
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
da una parte,
Archibald Davidson delle United Railways EMANUEL dallaltra parte.
Strinsero la mano.
Una stretta
che valeva nove milioni.
Da quella notte
Emanuel Lehman
non dorm pi in poltrona
ma sdraiato nel suo letto.
Non temeva nessun treno.
Perch il suo cocchiere
era diventato
improvvisamente
un capostazione.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 80
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo IV
Bar-mitzvah
Yehud Ben Tem |
HENRY |
scrive |
|
nelle Massime dei Padri: |
|
cinque anni giusta et per studiare le Scritture, |
|
dieci anni per studiare la Mishn, |
|
a tredici anni inizi a rispettare le mitzwoth, |
|
quindici anni e studierai la Ghemar. |
|
Ebbene, |
EMANUEL |
ora che il secolo sta quasi per finire |
|
la famiglia Lehman di New York |
|
offre un bel campionario |
|
di et assortite. |
|
Perch i figli non mancano: |
MAYER |
undici in tutto, |
|
quattro di Emanuel, |
|
sette di Mayer, |
|
e quanto alle et |
|
c limbarazzo della scelta. |
|
Herbert Lehman |
HERBERT |
il pi piccolo dei figli di Mayer: |
|
ha smesso di tirare la barba |
|
seduto sulle ginocchia di suo padre. |
|
Ora ha nove anni |
|
e va alla scuola ebraica. |
|
Presto |
|
come i suoi fratelli |
|
dovr raccontare |
|
lascesa di Davide, |
|
come and la storia dei Maccabei, |
|
per filo e per segno la vita di Giuseppe, |
|
Esa col piatto di lenticchie, |
|
Caino che uccise il fratello, |
|
Jonah nel ventre del pescecane. |
|
Herbert tutte queste cose |
|
dovr saperle. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 81
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Certo.
Per adessoHENRY
sta seduto in fondo allaula
sempre un po distratto,
dimentica perfino di alzarsi in piedi
quando il rabbino Lewinsohn
-che ha pi denti in bocca che capelli in testa una volta al mese scende in classe e interroga i bambini:
Adesso quando vi chiamo, mi direte
in perfetto ordine
tutte le piaghe dEgitto:
a partire da lei, signorino Rotschild.
Hashem trasform il fiume Nilo in sangue, Rab Lewinsohn.
Bene Rotschild. La seconda piaga, Wolf.
Hashem invase lEgitto di rane, Rab Lewinsohn.
Bene Wolf. Terza e la quarta piaga, Libermann.
Hashem mand le zanzare, Rab Lewinsohn, e poi i tafani.
La quinta piaga sua, signorino Strauss.
Hashem fece morire il bestiame dEgitto.
Ottimo, Strauss. Ed ora suo fratello mi dir la sesta. Ulcere su uomini e animali, Rab Lewinsohn.
Bravi entrambi. La settima, signorino Altschul?
Cadde la grandine.
Ne cadde moltissima, Altschul. Lottava piaga, Borowitz?
Invasione di locuste.
Locuste, sissignore. La penultima piaga, Cohen?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 82
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Scesero le tenebre, Rabbino. |
|
E lultima piaga la voglio da lei, Herbert Lehman. |
|
Hashem fece morire i bambini dEgitto. |
HERBERT |
E sbagliato, Lehman: Hashem non fece per niente questo. |
HENRY |
Ma io non sono daccordo. |
HERBERT |
Come sempre: lei vuole interpretare, |
HENRY |
invece che imparare. Dice la Scrittura: |
|
A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto. |
|
Non sono daccordo, Rab Lewinsohn. |
HERBERT |
Dire primogeniti non dire bambini, Lehman! |
HENRY |
Ma io non sono daccordo con la decisione di Hashem, rabbino. |
HERBERT |
Lehman! |
HENRY |
Non sono daccordo con nessuna delle piaghe, ecco. |
HERBERT |
Cosa devo sentire! |
HENRY |
Non sono daccordo con la strategia delHashem: |
HERBERT |
perch massacrare il popolo dEgitto, che non aveva colpa? |
|
Questo intollerabile! |
HENRY |
A mio parere Hashem - invece che perdere tempo in piaghe |
HERBERT |
doveva direttamente uccidere il signor faraone, |
|
e cos gli Israeliti sarebbero stati subito liberi, e |
|
Hashem non prende consigli da Herbert Lehman! |
HENRY |
Ma Herbert Lehman fa parte del popolo eletto. |
HERBERT |
Lei deve tacere, ragazzino! Immediatamente! |
HENRY |
Se volete io star zitto, Rabbino, |
HERBERT |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 83
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
ma si sappia che non sono daccordo. |
|
Nonostante abbia nove anni, |
HERBERT |
sono poche le cose |
|
su cui Herbert Lehman |
|
daccordo. |
|
Non daccordo |
|
per esempio |
|
su tutto questo gran parlare |
|
che si fa in famiglia |
|
del petrolio. |
|
Il petrolio. |
EMANUEL |
Liquido come il caff, |
MAYER |
nero come il caff. |
|
E puzzolente, |
HERBERT |
s: |
HENRY |
come la ferrovia. |
HERBERT |
Sar per questo che |
EMANUEL |
lidea piaciuta subito, |
|
sia a Mayer che a Emanuel, |
|
quando Philip li ha portati laggi, |
|
in Oklahoma, |
|
e poi in Ontario |
|
a vedere i pozzi in azione: |
|
trivelle agitatissime |
PHILIP |
rumore da non dire |
|
schizzi neri fino al cielo, |
|
rubinetti da giganti |
|
e ferro |
|
e tubi |
|
e condutture. |
|
Insomma, il petrolio c: si vede. |
|
Non come quelle obbligazioni ferroviarie |
MAYER |
che Philip ama tanto, |
|
foglietti pericolosi |
|
con sopra tanti numeri, |
|
foglietti che i cassieri della Lehman |
|
danno via in gran quantit |
|
per finanziare i treni di domani |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 84
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
come dicono i manifesti |
|
che Philip ha fatto stampare |
|
e attaccare sui muri |
|
a New York e oltre. |
|
Di soldi, certo, ne entrano in banca. |
|
Philip sostiene che ne entrino a valanga. |
|
Pi che con quelle tre vecchie CO: |
|
COtton-COffee-COke |
|
Cotone-Caff-Carbone. |
|
Mayer sorride. Annuisce. |
|
Emanuel fa lo stesso. |
|
Ma di fatto |
EMANUEL |
nessuno dei due |
|
sa cosa si muova |
|
esattamente |
|
dentro quella stanza |
|
che un tempo era di Mayer, |
MAYER |
ora sulla porta c la targhetta Philip Lehman |
PHILIP |
mentre i due vecchi hanno due tavoli |
EMANUEL |
nello stesso ufficio. |
|
Una sola cosa |
HENRY |
stata chiara a tutti e due, |
|
quando nella sede di Liberty Street 119 |
|
venuto |
|
Charles Dow |
|
il giovane giornalista |
|
che ha dato a Wall Street |
|
perfino un giornale. |
|
Charles Dow |
|
si presentato |
|
per fare unintervista |
|
ai due vecchi fratelli. |
|
Philip si seduto |
|
in fondo alla stanza |
|
ed ha ascoltato senza battere ciglio. |
|
Ma quando la domanda stata: |
|
Se la banca fosse un forno, quale sarebbe la farina? |
|
Emanuel ha detto I treni! |
|
Mayer Il caff! |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 85 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
Poi Emanuel ancora Il carbone! |
|
E Mayer Un tempo il cotone! |
HENRY |
Philip |
|
allora |
|
ha alzato la voce |
|
e ha commentato la Scrittura |
|
come un ragazzino alla Bar-Mitzvah |
|
per essere accolto fra i grandi: |
|
Egregio signor Dow, |
PHILIP |
la farina che lei chiede |
non sarebbe
n il caff
n il carbone
n il ferro dei binari:
n mio padre n mio zio qui presenti
hanno timore a dirle che siamo commercianti di denaro.
La gente normale, vede,
usa i soldi solo per comprare.
Ma chi come noi ha una banca
usa i soldi
per comprare soldi
per vendere soldi
per prestare soldi
per scambiare soldi
ed con tutto questo
che noi
mi creda
mandiamo avanti il forno.
Mayer sorride. |
MAYER |
Emanuel fa lo stesso. |
EMANUEL |
Come due fornai |
HENRY |
che a un tratto |
|
non sanno |
|
cos il pane. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 86
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo V
Il giocatore di carte / Der kartyozhnik
Yehud Ben Tem |
PHILIP |
scrive |
|
nelle Massime dei Padri: |
|
a diciotto anni penserai a sposarti, |
|
venti anni li hai per correre, |
|
trenta per farti forte, |
|
quaranta per farti furbo. |
|
Philip Lehman |
EMANUEL |
ha riempito tutte le caselle, |
|
non ne ha lasciata vuota neanche una. |
|
Perch Philip Lehman |
|
non lascia che niente gli sfugga. |
|
Dallet di sedici anni |
|
tiene unagenda |
|
sempre aperta sulla scrivania, |
|
dove segna in stampatello |
|
tutti i suoi problemi, |
|
e giorno per giorno |
|
deve scrivere in stampatello |
|
anche la soluzione. |
|
LA SOLUZIONE EGIAPRONTA, BASTA CHIAMARLA. |
PHILIP |
questa la frase |
|
che Philip Lehman ha scritto |
|
in stampatello |
|
sulla prima pagina |
|
di ogni agenda. |
|
Gli venne in mente di scriverla |
|
quel giorno in cui |
|
in Liberty Street |
|
comparve allangolo della strada |
|
un nano col cilindro |
|
vestito tutto di giallo, |
|
che sopra una cassetta della frutta |
|
faceva il gioco delle tre carte. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 87
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Philip rimase fermo per ore,
lPHILIP
immobile
a fissarlo:
quasi nessuno riusciva a vincere,
la carta vincente si nascondeva sempre.
Eppure cera:
fra le tre,
era l,
coperta, ma cera.
A portata di mano.
Semplicissimo.
Basta girare la carta giusta.
Semplicissimo.
Che ci vuole?
Per girare la carta giusta
basta non distrarsi.
Philip si sforz, quel giorno:
incoll lo sguardo sulle dita veloci del nano, fiss su quelle mani i suoi occhi
La carta vincente questa.
E vinse.
Non fu fortuna, lo sapeva.
Fu tecnica.
Philip non prov a vincere:
lui decise di vincere.
Da allora
da quel giorno
Philip Lehman non si distrae.
Si sforza, spietato,
non ammette deroghe:
sa che se terr il controllo
non gli sfuggir la carta vincente.
Seguire il movimento.
Fissare le dita del nano,
non perdere il tragitto delle carte,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 88
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
tenere il controllo
tenere il controlloPHILIP
controllo
controllo
controllo
come giocando a tennis
si controlla la pallina
che stia sempre fra le righe del campo
contenuta
riquadrata
controllata.
E il controllo Philip Lehman ce lha.
Oh se ce lha.
Sempre.
Perch la sua vita
non mai in corsivo:
tutta scritta in stampatello.
A ventanni
-che per Yehud Ben Tem let della corsa Philip Lehman
Ha scritto sullagenda
in stampatello
FERROVIA UGUALE CAPITALI, CAPITALI UGUALE LEHMAN
e -senza perdere di vista le dita del nano - fra tutte le ferrovie
ha scelto quelle che da Est vanno ad Ovest, non quelle che da Nord vanno a Sud, perch
-senza perdere di vista le dita del nano - Philip Lehman ha capito
che la nuova frontiera lasse Est-Ovest: il Sud ormai a che serve? Dopo la guerra? Il Sud un ricordo, nulla di pi. E poi ci sono migliaia di pazzi
che ora vanno verso Ovest
tutti a cercare loro,
quindi cosa meglio che dargli un treno?
Ragionamento fila.
Soluzione a portata di mano.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 89
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
La carta vincente questa.
E ha di nuovo vinto.PHILIP
Fortuna?
No.
Una tecnica.
Atrentanni
-che per Yahuda Ben Tem let della forza Philip Lehman si rafforzato - eccome se lha fatto-
con i pozzi di petrolio.
Ha scritto sullagenda
in stampatello
INDUSTRIA UGUALE ENERGIA, ENERGIA UGUALE PETROLIO
La carta vincente questa.
E ha di nuovo vinto.
Fortuna?
No.
Una tecnica.
Aquarantanni poi
-che per Yahuda Ben Tem let della furbizia
Philip Lehman si fatto furbo - ed il suo capolavoro - scrivendo
sullagenda in stampatello
NOVECENTO UGUALE NEVROSI, NEVROSI UGUALE SVAGO
e fra tutti gli svaghi da finanziare
ha puntato sul tabacco.
O meglio: sulla National Cigarettes
che sissignore una scommessa
perch le sigarette sono piccole, sono per tutti, diventeranno come il pane e se vuoi far soldi
devi arrivare alle cose semplici
prima che diventino semplici:
La carta vincente questa.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 90
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
E ha di nuovo vinto.
Non fortuna, tesoro mio:
solo tecnica, sai? Solo tecnica!
PHILIP
Cos dice Philip,
a sua moglie,
ogni volta.
Sono sposati da anni.
Perch compiuti i diciotto,
la mattina dopo il compleanno,
Philip Lehman
ha scritto sulla sua agenda
RISOLVERE PROBLEMA MATRIMONIO.
e da l una freccia a
SCEGLIERE BUONA MOGLIE,
dove poi ha sostituito BUONA con GIUSTA.
Dopo attenta riflessione
Philip Lehman
-senza perdere di vista le dita del nano
ha concluso che i requisiti essenziali erano questi:
1)che sia una ragazza mite
2)che sia di famiglia pari grado
3)che non abbia propensione a spendere
4)che non sia una suffragetta
5)che anteponga il t al caff
6)che apprezzi larte
e via dicendo
un elenco ragionato
di circa 40 voci
-fra lo spirituale e il domestico-
tutte scritte in stampatello
munite ognuna di punteggio da uno a cinque
per un totale ipotetico
di 200 punti
definibile moglie perfetta.
Controllo.
Controllo.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 91
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Controllo.
Non contento.
PHILIP
Philip Lehman pianific
una tattica scientifica
per investigare
una rosa ristretta di dodici candidate
che egli stesso aveva scelto
depennando i nomi
dalla lista dei benefattori del Tempio.
Il numero di dodici
non era casuale,
pattuendo Philip con se stesso
di dedicare il tempo di un mese
allattento studio di ognuna di esse:
in capo a 12 mesi
quindi un anno
-senza perdere di vista le dita del nano egli avrebbe potuto considerare risolto il punto MATRIMONIO
e
passare
dunque
pi proficuamente
ad altro.
Inizi cos
lanno matrimoniale
le cui operazioni
furono annotate
scrupolosamente
secondo schema fisso
in stampatello
sullagenda:
MESE: SHEVT.
CANDIDATA: ADELE BLUMENTHAL
PORTAMENTO: DIMESSO
SPIRITO: TEDIOSA
CULTURA: SCOLASTICA
SINTESI: GIOVANE NONNA
PUNTEGGIO: 60 SU 200.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 92
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
MESE: ADR
CANDIDATA: REBECCA GINZBERG
PORTAMENTO: BATTAGLIERO
SPIRITO: PUNGENTE
CULTURA: FRECCIATE
SINTESI: GRANDE FATICA
PUNTEGGIO:101 SU 200.
PHILIP
MESE: NISSN
CANDIDATA: ADA LUTMAN-DISRAELI
PORTAMENTO: AUSTERO
SPIRITO: ACCIGLIATO
CULTURA: MASSIMA
SINTESI: UN RABBINO
PUNTEGGIO: SU 120 SU 200.
MESE: IJR
CANDIDATA: SARAH NACHMAN
PORTAMENTO: FANCIULLA
SPIRITO: PRIMAVERILE
CULTURA: PRESSAPPOCO
SINTESI: IMPREPARATA
PUNTEGGIO: 50 SU 200.
MESE: SIVN
CANDIDATA: PAULETTE WEISZMANN
PORTAMENTO: OMBROSO
SPIRITO: LUNATICO
CULTURA: INSONDABILE
SINTESI: UN RISCHIO
PUNTEGGIO: 30 SU 200.
MESE: TAMMZ
CANDIDATA: ELGA ROSENBERG
PORTAMENTO: DECORATO
SPIRITO: INGESSATO
CULTURA: ELEMENTARE
SINTESI: CERAMICA DIPINTA
PUNTEGGIO: 71 SU 200.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 93
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
MESE: AV
CANDIDATA: DEBORA SINGER
PORTAMENTO: TUTTA OCCHIALI
SPIRITO: INTELLETTUALE
CULTURA: SUPERIORE
SINTESI: ACCADEMICA
PUNTEGGIO: 132 SU 200.
PHILIP
MESE: ELL
CANDIDATA: CARRIE LAUER
PORTAMENTO: SOBRIO
SPIRITO: TIEPIDO
CULTURA: MEDIA
SINTESI: BUONA MINESTRA
PUNTEGGIO: 160 SU 200.
MESE: TISHR
CANDIDATA: LEA HELLER HERZL
PORTAMENTO: SCIATTO
SPIRITO: MELANCONICO
CULTURA: SULLO SFONDO
SINTESI: LACRIMA FACILE
PUNTEGGIO: 70 SU 200.
MESE: CHESHVN
CANDIDATA: MIRA HOLBERG
PORTAMENTO: LANGUIDO
SPIRITO: AFFETTUOSA
CULTURA: MODESTA
SINTESI: MOLTE SMORFIE
PUNTEGGIO: 140 SU 200.
MESE: KISLV
CANDIDATA: LAURA ROTH
PORTAMENTO: COLORATO
SPIRITO: GIOCOSO
CULTURA: QUA E L
SINTESI: RIDE TROPPO
PUNTEGGIO: 130 SU 200.
MESE: TEVTH
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 94
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
CANDIDATA: TESSA GUTZBERG
PORTAMENTO: FEMMINILEPHILIP
SPIRITO: PIACEVOLE
CULTURA: PI CHE BUONA
SINTESI: PERFETTA
NOTA: NON PU AVERE FIGLI
PUNTEGGIO: INUTILE
RIEPILOGO: 160 SU 200, CARRIE LAUER.
CHIEDERE APPUNTAMENTO DOMATTINA
SIGNOR BERNARD LAUER
Il matrimonio
ebbe luogo
-dopo idoneo fidanzamento-
nei tempi e nei modi
stabiliti in stampatello
sullagenda di Philip Lehman.
Egli scrisse tutto quanto,
non perse il controllo di niente,
dal colore della kuppah
al numero di stoviglie del ricevimento
compresi i nomi dei camerieri.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 95
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo VI
Un tsvantsinger
Yehud Ben Tem |
EMANUEL o MAYER |
scrive |
|
nelle Massime dei Padri: |
|
settantanni per fare un sunto, |
|
ottanta per godere il paesaggio. |
|
Mayer Lehman e suo fratello |
|
vanno per i settanta |
|
ma questo sunto |
|
ancora non lhanno fatto. |
|
Sar che tutto avrebbero pensato, |
|
fuorch di ritrovarsi |
|
coi capelli bianchi |
|
a maneggiare dei foglietti |
|
dove tutto un calcolo. |
|
Funziona cos, |
EMANUEL |
ora pi o meno lhanno capito: |
|
la Lehman sceglie su cosa investire, |
|
ma invece che metterci soldi |
|
li fa mettere alla gente |
|
sotto forma di prestito: |
|
tu mi affitti i tuoi soldi, |
|
io te li render fra un tempo x con linteresse. |
|
Nel frattempo per io li uso: |
|
faccio credito |
|
e ci guadagno sugli interessi. |
|
Credito agli industriali, |
|
credito ai costruttori, |
|
credito a chiunque produca |
|
credito a chiunque porti |
|
prima o dopo |
|
capitali. |
|
Sar. |
MAYER |
Ma qui sembra tutto diverso. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 96
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Perch
-anche se non lo dicono-
n Emanuel n Mayer
hanno scordato
quella moneta da venti
che mille anni fa
laggi in Germania, Rimpar, Baviera
stava incorniciata
dentro un quadretto
appeso al muro:
la prima tsvantsinger
guadagnata
da Lehman padre
col bestiame.
E accanto al quadretto
ce nera un altro
con la centesima tsvantsinger
e un altro
con la millesima
e poi
poi basta
che mille tsvantsinger
sono una fortuna, figli miei,
e Baruch ha shem se un giorno anche voi le metterete insieme.
Anche se non lo dicono
n Emanuel n Mayer
possono evitare di pensare
che alla Lehman Brothers
di tsvantsinger
ne entrano diecimila al giorno
e di quadretti
ce ne vorrebbero
uninfinit,
che mettendo tutte in fila
le tsvantsinger
si farebbe un ponte
da New York
alla Baviera.
EMANUEL
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 97
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Soldi come fiumi. |
|
E di pi. E di pi. |
|
Perch i Lehman ce lhanno nel sangue |
|
di lavorare a testa bassa |
|
senza sconti |
|
senza pause |
|
senza soste |
|
Egregio signor padre, |
PHILIP |
non c ragione che voi vi stanchiate cos tanto: |
|
lasciamo ai dipendenti la fatica vera, |
|
voi qui sedete pi in alto: |
|
non scordate che siete un proprietario, |
|
a voi spetta solo coordinare, |
|
muovere i pezzi sulla scacchiera. |
|
E infatti Emanuel coordina: |
EMANUEL |
sposta persone come pedine, |
|
non si sposta pi dal suo ufficio, |
|
delega gli altri, |
|
controlla il lavoro |
|
e il lavoro va a gonfie vele |
|
se non c giorno |
|
che rispetto al giorno prima |
|
non abbia il segno +, |
|
l |
|
su quei registri |
|
dove ormai Mayer ha smesso di annotare |
MAYER |
non perch si sia finito gli occhi, |
|
ma perch da solo era impossibile far tutto, |
|
e ora a segnare i numeri |
|
c un ufficio |
|
con sei persone |
|
che Philip paga |
|
dieci ore al giorno |
|
per fare solo quello. |
|
Egregio signor zio, |
PHILIP |
non c ragione che voi facciate un lavoro da impiegato: |
|
lasciamo ai dipendenti la contabilit, |
|
voi qui sedete pi in alto: |
|
non scordate che siete un proprietario, |
|
a voi spetta solo la firma. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 98
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
E Mayer firma, |
MAYER - EMANUEL |
ogni giorno, |
|
col fratello, |
|
a fine serata, |
|
il bilancio col segno +. |
|
Segno +: firmano Mayer Emanuel Lehman. |
|
Segno +: firmano Mayer Emanuel Lehman. |
|
Segno +: firmano Mayer Emanuel Lehman. |
|
Egregio signor zio, egregio signor padre, |
PHILIP |
non c ragione che voi facciate i revisori: |
|
lasciamo ai dirigenti la firma del bilancio, |
|
voi qui sedete pi in alto: |
|
non scordate che siete i proprietari, |
|
a voi spetta scegliere |
|
su chi e cosa investire. |
|
Naturalmente non da soli: |
|
c un Consiglio dAmministrazione, |
|
da adesso. |
|
Consiglio di Amministrazione. |
HENRY |
Saggia decisione |
|
per non fare passi falsi, |
|
per non perdere la rotta, |
|
per volare basso. |
|
Emanuel e Mayer |
|
se ne sono accorti |
|
allimprovviso |
|
quando ormai era tardi |
|
e ormai puoi solo rassegnarti. |
|
Eliah Baumann: costruttore edile. |
MAYER - EMANUEL |
I due fratelli Lehman lhanno incontrato |
|
perch linvestimento potrebbe convenire. |
|
Ci ha pensato a lungo, Mayer. |
|
E ci ha pensato Emanuel. |
|
Stesso pensiero, stessa intuizione: |
|
lindustria America sta crescendo, |
|
quindi aumentano le fabbriche, |
|
quindi aumentano gli operai, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 99
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
quindi aumentano gli immigrati quindi dove andranno ad abitare? C da raddoppiare il numero di case. Costruire a pi non posso. Tirar su periferie intere.
Investimento sicuro: mattoni, calce.
Rendimento certo, a scadenza breve termine.
Ragionamento cristallino:
potrebbe averlo fatto Philip.
Investire in case per gli operai.
Perfetto.
Puntare su Eliah Baumann: costruttore edile.
Quando Emanuel e Mayer
finiscono di parlare
c un lungo silenzio.
Qualcuno tossisce.
Nessuno parla.
Uno sorride.
Egregio signor padre,
egregio signor zio,
da parte nostra c la massima considerazione per questa vostra prospettiva. Resta il fatto che al momento
un nostro impegno nel ramo edile sarebbe del tutto nuovo, inatteso, e prima di investire
in casette per gli ispanici dovremmo chiederci come fare
ad aiutare questo s la rete dei trasporti.
Perch si d il caso, egregi signori,
che noi abbiamo dato a questo paese le ferrovie, ed stata una rivoluzione
che per gi adesso ahim non basta:
dopo aver unito le due coste degli Stati Uniti, puntiamo adesso a unire i continenti. E occorreranno, vi anticipo, degli anni.
MAYER - EMANUEL
HENRY
PHILIP
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 100
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Ma lidea in sintesi questa:
faremo una cordata di finanziatori:
venti, trenta, cinquanta banche
e insieme allo Stato
chiederemo in affitto per un secolo
allo Stato di Panama
una fascia di 99 km
fra il Pacifico e il Golfo dei Caraibi.
A quel punto taglieremo a met il continente,
da parte a parte,
da oceano a oceano,
faremo un canale che ora non c
e tutti i bastimenti
-lintero commercio mondiale-
dovr scegliere se pagarci il passaggio
o navigare giorni e giorni
intorno a Capo Horn.
Mettiamo ai voti le proposte?
O forse non occorre?
Emanuel sorride:
per lui non occorre.
pur sempre suo figlio
quello che parla.
EMANUEL
Anche Mayer sorride:
nemmeno per lui occorre,
sono pur sempre i suoi figli
quelli che stanno applaudendo.
MAYER
Ma in quella sala
tutta vetri e specchi
al secondo piano di Liberty Street
i due vecchi
da quel giorno
si videro sempre meno.
Anche Philip sorride
Anche suo figlio un giorno
Sieder nel consiglio damministrazione
Per ora piace solo disegnare a Robert.
HENRY
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 101
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo VIII
Lutto / Shiv
Seduto su una sedia di velluto blu |
MAYER |
addossata alla parete, |
|
lultimo vecchio dei fratelli Lehman |
|
aspetta |
|
saluta |
|
ringrazia |
|
la porta si chiude |
|
poi si riapre: un altro. |
|
Perch la famiglia Lehman |
|
osserva tutte le regole, lo ha deciso: |
|
Shiv e sheloshim, |
|
come facevano in Germania, |
|
tutte le regole come fossimo a Rimpar, laggi, in Baviera. |
|
Non uscire per una settimana. |
|
Non preparare cibo: chiederlo ai vicini, riceverlo e basta. |
|
Hanno strappato un abito, come prescritto, |
|
lhanno fatto a pezzi appena rientrati |
|
dopo la sepoltura |
|
al vecchio cimitero. |
|
E anche il Qaddish lhanno recitato, |
|
tutti i giorni, |
|
mattina e sera, |
|
tutta la famiglia, |
|
i ragazzi in prima fila, |
|
da quando cominciato il lutto. |
|
Ora, |
EMANUEL |
con un filo di voce |
|
gli occhi stanchi |
|
seduto su una sedia di velluto blu |
|
addossata alla parete, |
|
lultimo vecchio dei Lehman |
|
aspetta |
|
saluta |
|
ringrazia |
|
la porta si chiude |
|
poi si riapre: un altro. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 102
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Il corpo lhanno chiuso in una cassa scura, |
|
senza manici |
EMANUEL |
senza decorazioni |
|
senza niente |
|
come fu quella di Henry, |
|
mezzo secolo fa. |
|
La sede di Liberty Street 119 |
|
con le sue vetrate alte fino ai lampadari |
|
oggi resta chiusa. |
|
Oggi come ieri e laltro ieri. |
|
Sono quasi cinquantanni che esiste, |
MAYER |
e non mai rimasta chiuso per cos tanto tempo, |
|
la sede Lehman Brothers |
|
di Liberty Street 119. |
|
Ed anche in Wall Street |
|
alla Borsa dei Cambi |
|
le bandiere sono tutte gi, a mezzasta. |
|
Buffo pensa il vecchio Lehman |
|
dal momento che |
|
n lui n suo fratello |
|
ci mettevano pi piede da un bel pezzo, |
|
ora che l si parla solo |
|
di azioni e di titoli e di Borsa. |
|
Seduto su una sedia di velluto blu |
|
addossata alla parete, |
|
lultimo vecchio dei Lehman |
|
ora |
|
aspetta |
|
saluta |
|
ringrazia |
|
la porta si chiude |
|
poi si riapre: un altro. |
|
La folla tutti gli ebrei di Manhattan |
|
fa la coda ormai da ore |
|
davanti alla porta di casa: |
|
sanno la notizia dal New York Times, |
|
che gli ha dedicato la prima pagina. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 103
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Buffo pensa il vecchio Lehman |
EMANUEL |
dal momento che |
|
n lui n suo fratello |
|
leggevano pi una sola pagina del giornale, |
|
ora che si scrive solo |
|
di azioni e di titoli e di Borsa. |
|
Folla silenziosa. |
|
Entrano due alla volta, |
|
nella grande casa sulla 547th Street |
|
dove oggi le tende sono tenute basse: |
|
non fanno splendere |
|
fino per strada |
|
la luce dei lampadari enormi |
|
che vanto di Carrie Lehman |
|
non vanno a gas ma a luce elettrica. |
|
Folla silenziosa. |
SOLOMON |
Entrano due alla volta, |
|
c anche Solomon Paprinskij |
|
lequilibrista di Wall Street |
|
che in ventanni |
|
dal sul filo |
|
non mai caduto. |
|
Tutto come Legge prescrive, |
HENRY |
tutto come a Rimpar, laggi, in Baviera, |
|
anche se adesso |
|
solo uno |
|
lunico rimasto |
EMANUEL |
ricorda la Germania. |
|
E se la porta in spalla, |
MAYER |
dentro il nuovo secolo, |
|
nel Novecento. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 104
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Seconda parte Padri e figli
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 105
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo IX
Horses
Ormai per Shabbath |
SOLOMON |
New York si ferma. |
|
Chiusi i negozi, |
|
vuoti gli uffici. |
|
Le contrattazioni a Wall Street |
|
si chiudono il venerd sera |
|
ed bene che sia cos |
|
perch il sabato |
|
sarebbe deserto. |
|
Anche Solomon Paprinskij |
|
lequilibrista |
|
di Wall Street |
|
non si vede per Shabbath. |
|
Non arriva |
|
come ogni mattina |
|
a stendere il suo filo |
|
fra i lampioni |
|
e non beve |
|
il suo sorso di cognac |
|
l |
|
a un passo dal portone scuro. |
|
Da quando i bastimenti |
HENRY |
scaricano |
|
ogni giorno |
|
sui moli americani |
|
centinaia di immigrati, |
|
a New York |
|
un cittadino su quattro |
|
ha cognome ebreo. |
|
Sar che questi ebrei |
EMANUEL |
non sono come quelli di una volta. |
|
Nossignore. |
|
Come noi ma diversi. |
|
Carrie Lehman tiene a precisarlo, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 106
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
un punto fisso,
il discorso preferito,
tutti i pomeriggi
in cui
nella gran casa sulla 54th Street
si trattiene
con la moglie
di Henry Goldman.
E un rito, ormai.
Uguale identico a quello dei mariti,
Lehman e Goldman,
che tutti i giorni
vanno a pranzo
al Ristorante Delmonicos.
Le mogli no.
Niente pranzo.
Loro solo t.
Mi si dice che i macellai kosher hanno una fila di venti metri. |
CARRIE |
Un altro po di t, signora Goldman? |
|
Philip me lha portato direttamente dallInghilterra. |
|
Finir che con tutti questi ebrei, |
GOLDMAN |
pur di vendere ci daranno la carne guasta. |
Ho fatto dire ai garzoni che li pagheremo di pi, per non avere storie. CARRIE Un sorso di latte nel suo t?
Un dadino di zucchero, grazie. |
GOLDMAN |
Ma non si affidi alla servit, signora Lehman: la nostra cuoca ci derubava. |
|
Ho aspettato che Henry tornasse da Panama, e lho fatta cacciare. |
|
La nostra cuoca sta a servizio da sei anni, non mi preoccupo. |
CARRIE |
Vuole dirlo a me? Era ben di pi. E come ci ha trattati. |
GOLDMAN |
Tremo allidea di doverne assumere una di colore. |
|
Ah no! La servit che gira in casa non pu essere nera. |
CARRIE |
Ho sparso la voce al Tempio ma non mi illudo. |
GOLDMAN |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 107
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Il fatto che questi ebrei degli ultimi dieci anni |
CARRIE |
sono tutti russi o gi di l. |
|
Non si capisce nemmeno cosa dicono. |
|
E sono poveri, con addosso degli stracci! |
|
Ne ho visti certi sotto la neve senza cappotto. |
|
Unaltra tazza, cara Goldman? |
|
Con piacere, cara Lehman. |
GOLDMAN |
Mio marito sostiene che non dovrebbero farne pi entrare. |
|
Anche Philip ne convinto. |
CARRIE |
Non si lamentino poi se un ebreo su tre fa il criminale. |
|
Quando leggo la cronaca sul Times, confesso che ho paura. |
GOLDMAN |
Soprattutto se mio marito in Canada. |
|
Anche Philip a New York sempre di meno, |
CARRIE |
ma in queste zone le bande dei giudei non salgono. |
|
Si sparano laggi, ai quartieri bassi. |
|
Un pasticcino? |
|
Squisito come sempre. |
GOLDMAN |
Troppo buona. |
CARRIE |
Domani per verr lei da me. |
GOLDMAN |
Spiacente cara, non posso: |
CARRIE |
domani mattina |
|
nostro figlio Robert |
|
avr il suo primo cavallo. |
|
Cavalli. |
ROBERT |
Robert Lehman ha dieci anni |
|
ma ne va gi pazzo. |
|
Il bambino conosce le razze, |
|
distingue un berbero da uno scozzese, |
|
un arabo da un purosangue, |
|
sa quanto vale uno |
|
e quanto vale un altro. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 108
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Perch ormai
qui a New York
dacch scoccato il secolo nuovo
la parola dordine valore.
Ogni cosa
ha un prezzo,
ogni cosa ha una quotazione.
Tutto a New York
porta unetichetta,
come le scarpe nelle vetrine,
come la frutta sopra i banchi,
ma il brivido
il vero brivido
sta nel fatto che
quel prezzo
pu
deve
sempre
trasformarsi
cambiare
cambiare
cambiare.
Ecco:
cos come Robert Lehman ama i cavalli che corrono,
cos suo padre Philip ama i prezzi che cambiano:
PHILIP
Egregi signori del Consiglio,
il concetto di Borsa Valori presto detto:
un ombrello costa 3 dollari.
Ma se il New York Times annunciasse
allimprovviso
tempesta per due mesi,
allora gli ombrelli andrebbero a ruba
e il loro prezzo aumenterebbe.
Ma se girasse voce che gli ombrelli
attirano i fulmini,
allora ecco che il loro prezzo scenderebbe un po.
Bene, egregi consiglieri:
io vi dico che sta tutto qui.
Le aziende si quotano in Borsa,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 109
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
cio vendono il loro nome: |
|
chi crede in loro ne acquista le azioni, |
PHILIP |
che poi pu tenere o vendere. |
|
Se unazienda sana, se forte, |
|
le sue azioni saranno preziose |
|
e nessuno le vender. |
|
Ma se lazienda scivoler |
|
-per i pi strani motivi- |
|
allora chi ne ha le azioni le vender |
|
per riavere i suoi soldi |
|
e questa sfiducia significa crollo. |
|
Come un cavallo |
|
che se non vince pi, perde valore, |
|
ma se trionfa, costa una fortuna: |
|
io vorrei che Lehman Brothers |
|
diventasse appunto |
|
in questo senso |
|
una scuderia. |
|
S. |
MAYER |
Perch ormai |
|
saranno dieci anni |
|
pi o meno |
|
-da quando li lasci zio Mayer- |
|
che quellinsegna con su scritto Bank |
|
va stretta a Philip |
|
come un cravattino al collo. |
|
E poco serve |
|
che ora linsegna non sia pi di legno |
|
ma tutta di vetro e di ferro battuto, |
|
disegnata in stile liberty |
|
da un architetto di fiducia: |
|
per la Lehman Brothers quotata in Borsa, |
|
che emette titoli e smista azioni |
|
offrendo consulenze |
|
e manovrando mercati |
|
quelle quattro lettere B-A-N-K |
|
sono quasi unoffesa. |
|
Vorrebbe cambiarle nome, Philip, |
PHILIP |
e ha perfino portato la proposta |
|
al Consiglio dAmmnistrazione, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 110
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
in quella sala tutta vetri e specchi
al secondo piano di Liberty Street.
Non sono daccordo: |
HERBERT |
per niente al mondo non sono |
|
n sar mai daccordo. |
|
E la reazione di suo cugino Herbert, |
|
entrato in Consiglio da pochi anni, |
|
a cui questa moda della Borsa |
|
proprio non torna: |
|
Perch dovremmo chiuderci |
|
dietro la porta di Wall Street? |
|
Il mondo sta fuori dalla Borsa, |
|
non su quelle lavagne, Philip! |
|
Il mondo il mercato, |
PHILIP |
egregio cugino Herbert: |
|
chi vende, chi compra |
|
Non sono daccordo: |
HERBERT |
tuo padre e il mio |
|
hanno fondato una banca, |
|
tu vuoi farne un circolo di finanzieri. |
|
Io e te parliamo della stessa cosa, |
PHILIP |
solo che per me il denaro piccolo, |
|
mentre le azioni sono capitali. |
|
Non sono daccordo: |
HERBERT |
le azioni sono un traffico di pochi |
|
mentre una banca aperta per tutti: |
|
presta soldi, fa credito, tiene risparmi. |
|
Spiegami perch mai |
|
dovremmo trasformarla in un club! |
|
La verit che tu ti ostini |
PHILIP |
a voler contare gli zero virgola, |
|
mentre io ho gi i capelli bianchi, Herbert, |
|
e se mi devo dannare la vita, |
|
voglio farlo con una sfilza di numeri |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 111
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
davanti alle virgole, non dietro. |
|
Non sono daccordo: |
HERBERT |
per niente al mondo non sono |
|
n sar mai daccordo. |
|
Giungiamo allora |
PHILIP |
a un compromesso, |
|
egregio cugino Herbert? |
|
Nessun compromesso. |
HERBERT |
Dimmi se ti piace: |
PHILIP |
Lehman Brothers come una persona. |
|
Appunto: tu vuoi farne una macchina. |
HERBERT |
Al contrario: |
PHILIP |
se Lehman Brothers una persona, |
|
vuol dire che avr due gambe e due braccia. Sbaglio? |
|
Va avanti. |
HERBERT |
Le gambe saranno la banca. |
PHILIP |
Le braccia saranno la Borsa. |
|
Non sono daccordo, ma |
HERBERT |
Ma? |
PHILIP |
Proverai a convincermi |
HERBERT |
mentre beviamo un whisky. |
|
E cos and |
HENRY |
pi e pi volte |
|
fra Philip Lehman figlio di Emanuel |
|
ed Herbert Lehman figlio di Mayer, |
|
lotta senza pari |
|
fra un Lehman sempre in stampatello |
|
e un Lehman sempre a scalciare, come un cavallo |
|
duello di spade |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 112
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
fra lerede di un braccio
e quello di un ortaggio
inconciliabili
ma
puntualmente
riconciliati
da un whisky puro malto.
Finch
la legge Volstead
nel 1920
mise fuori legge
lalcol.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 113
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo X
Nisht trinken bronfn!
Solomon Paprinskij |
SOLOMON |
stamattina |
|
ha steso il suo filo |
|
da lampione a lampione, |
|
dritto |
|
teso |
|
poi salito su |
|
e quando ha iniziato a camminare |
|
per poco non ha perso lequilibrio, |
|
ha barcollato, |
|
fermo in aria, |
|
poi si ripreso. |
|
Suo figlio Mordechai |
|
un ragazzo con gli occhi verdi, |
|
futuro equilibrista, |
|
sta sempre l a guardare il padre |
|
da sotto il filo. |
|
Stamattina |
|
quando Solomon per poco non cadeva |
|
suo figlio si fatto avanti |
|
come per salvarlo |
|
ma Solomon da lass |
|
lha bruciato con lo sguardo: |
|
un equilibrista |
|
che non cade da trentanni |
|
non ha bisogno |
|
nossignore |
|
n di ragazzi |
|
n di sorsi di cognac. |
|
Meno male |
MAYER |
perch |
|
da quando lalcol |
|
fuorilegge |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 114
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
una bottiglietta costa il triplo:
il contrabbando degli alcolici,
dice il Wall Street Journal,
sta dividendo la malavita.
LAmerica ormai
un campo di battaglia,
fatto a pezzi
in lungo e in largo
da sirene dei pompieri
e carcasse in fiamme di vetture.
Vetture, appunto.
Chiss cosa avrebbe pensato
il vecchio Emanuel
se invice che andarsene
lass
fra i Patriarchi
avesse visto gli Stati Uniti
appena ricoperti di binari
e gi impazziti
non per i treni
ma per queste macchine a motore
tutte fumo e chiasso
con fanali come occhi
e piene zeppe di benzina,
per cui il petrolio andato alle stelle
Con questo piano
di riempire lAmerica
di autisti,
chauffeur,
benzinai,
meccanici
e carrozzieri
neri di fumo
ma puri dalcol
Herbert Lehman
non daccordo.
HERBERT
Egregio cugino Herbert,
per quanto tu sia contrario,
mi preme dirti e dire a questo Consiglio
PHILIP
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 115
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
che lattivit di Borsa di Lehman Brothers ha fruttato solo nellultimo anno
un attivo triplicato:
abbiamo portato sul mercato
il fior fiore dellindustria automobilistica, ognuno vuole compare titoli, anche i piccoli risparmiatori
Non sono daccordo: |
HERBERT |
chi ci pu dire che i tuoi titoli |
|
non saranno rivenduti? |
|
Chi ci pu dire che il gioco non si guasta, |
|
e che gli americani |
|
non vorranno indietro i soldi? |
|
Gli americani non hanno interesse a farlo, |
PHILIP |
per la semplice ragione |
|
che grazie ai titoli le fabbriche li assumono, |
|
esportano i prodotti |
|
e danno benessere allo Stato. |
|
Non sono daccordo |
HERBERT |
Mi sorprenderebbe il contrario, |
PHILIP |
egregio cugino Herbert, |
|
ma se giungessimo |
|
a un compromesso? |
|
Nessun compromesso. |
HERBERT |
Lehman Brothers un fiume, |
PHILIP |
che porta acqua al mare. |
|
Il mare leconomia degli Stati Uniti. |
|
Se tu, egregio cugino, |
|
non vuoi navigare il fiume, |
|
perch non porti la tua barca in mare? |
|
Mi stai dando ordini? |
HERBERT |
Al contrario: |
PHILIP |
ti suggerisco di salire pi in alto, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 116
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
per darne tu a me.
Ecco.
Chiss cosa avrebbe detto MAYER suo padre Mayer
se invece di andarsene
lass
fra i Patriarchi
lavesse visto, il suo Herbert,
lasciare il posto alla banca di famiglia
per andare a far politica,
sissignore,
dire non sono daccordo
non pi al secondo piano di Liberty Street
ma
addirittura
niente meno
come Governatore di New York.
EMANUEL
Certo, poi,
per un posto che si libera
ce n uno che si riempie.
E per quel posto
Philip era strasicuro
di aver scelto molto bene.
Egregio figlio mio,
fra i tanti modi
in cui potrei iniziarti questo discorso,PHILIP
ti dir che ho scelto la tua passione:
lo sport del polo.
Ad ogni ripresa del gioco
voi cambiate cavallo.
E la regola pi importante, se non sbaglio, ed questo che ne fa uno sport per pochi, perch chi gioca deve avere cinque, sei cavalli. Lehman Brothers,
che da tuo nonno passata a me,
come il gioco del polo:
vuole che siano pronti a entrare in campo
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 117
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
non uno ma pi cavalli. |
|
Ed per questo che valuto sia giusto |
|
farti entrare, egregio figlio, |
|
nel Consiglio della banca. |
|
Non sono daccordo. |
ROBERT |
A Yale ci insegnano |
|
che niente pi vecchio |
|
-superato, intendo, se non peggio- |
|
che il principio di una banca di famiglia, |
|
dove basta portare un cognome |
|
per star seduto nel Consiglio. |
|
La banca porta il nostro nome, |
PHILIP |
solo noi sappiamo cosa rappresenta. |
|
Non sono daccordo: |
ROBERT |
a Yale ci insegnano che il mercato |
|
fatto di tutti i suoi azionisti, |
|
non solo di chi ha una sigla. |
|
Cos una banca dovrebbe aprirsi, |
|
non chiudersi: chiamare dentro altri. |
|
Gli altri non sanno cosa ho fatto |
PHILIP |
e perch lho fatto, |
|
gli altri non sanno i piani che ho |
|
sulle industrie, sul petrolio, su |
|
Non sono daccordo: |
ROBERT |
a Yale ci insegnano |
|
-e io sono daccordo- |
|
che niente pi vecchio |
|
del puntare solo sullindustria. |
|
I nostri tempi sono a una svolta: |
|
il nuovo secolo spazza via tutto, |
|
c da puntare sui consumi, |
|
radio, cinema, teatri, |
|
lintrattenimento. |
|
Non ho diretto trentanni una banca |
PHILIP |
per dare i soldi alle ballerine! |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 118 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
Neanche su questo sono daccordo. |
ROBERT |
E poi nessun cavallo vince una gara |
|
solo correndo: il fantino deve stupire gli altri, |
|
coglierli di sorpresa, inventare. |
|
Sta l la differenza, signor padre, |
|
fra un purosangue |
|
e un ronzino da carrozza. |
|
Se vi fidate di me, |
|
potr darvi le mie idee per cambiare tutto. |
|
Se invece preferite continuare lOttocento |
|
vi risparmio limbarazzo del dirmelo, |
|
con la qual cosa |
|
con permesso |
|
essendo atteso |
|
vi riverisco e mi congedo. |
|
Fu l, in quel momento, |
HENRY |
che Philip cap |
|
allimprovviso |
|
che fra suo figlio Robert |
|
e suo padre Emanuel |
|
era vicino |
|
pi al secondo. |
|
Che fosse gi un uomo vecchio? |
PHILIP |
Non volle nemmeno pensarci. |
|
Gioc a tennis un pomeriggio intero. |
|
Ma sapeva benissimo |
|
che non gli sarebbe bastato |
|
il tennis. |
|
Per dirsi di star bene |
|
doveva |
|
semplicemente |
|
alzare |
|
il prima possibile |
|
una carta vincente. |
|
E cos fu. |
EMANUEL |
Perch |
|
quando |
|
di l a poco |
|
il Wall Street Journal |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 119
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
titol a piena pagina:
lAmerica entra in guerra
Philip Lehman
sapeva che anche lui
era l in trincea.
Lehman c.
Schierata.
In prima fila.
Pronta a marciare.
Sissignore.
Lehman contro i vecchi imperi
ormai ridotti a pezzi:
Lehman in guerra contro i vecchi,
contro gli Asburgo
Lehman in guerra contro i vecchi,
contro i Turchi
e
s
ebbene s
Lehman in guerra contro i vecchi
contro la Germania.
PHILIP
Chiss se con i nostri soldi
hanno distrutto Rimpar.
HENRY
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 120
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo XI
Model-T
Yehud Ben Tem |
PHILIP |
scrive |
|
nelle Massime dei Padri: |
|
avrai cinquantanni per farti saggio, |
|
ne avrai sessanta per farti sapiente. |
|
Philip Lehman |
HENRY |
che di anni ne ha sessanta |
|
non sa se la sapienza abbia a che fare con i sogni, |
|
ma sta di fatto |
|
che la notte sogna. |
|
E sogna sempre la stessa cosa. |
|
Inizia come un gioco. |
PHILIP |
Nel giardino di una vecchia casa |
|
c Philip con suo padre Emanuel. |
|
Il sole abbagliante. |
EMANUEL |
E la festa di Sukkoth: |
|
per stasera dovr esser pronta |
|
la capanna |
|
con il tetto pieno di fronde |
|
e foglie di salice e festoni. |
|
Cos facevano ogni volta |
HENRY |
un tempo |
|
come usava l a Rimpar, Baviera. |
|
Il sole abbagliante. |
EMANUEL |
Emanuel ha gi costruito |
|
tutta la capanna: |
|
ora va decorato il tetto. |
HENRY |
Questo tocca a te, figlio mio: |
EMANUEL |
fa di questa sukk |
|
la sukk pi bella che puoi, |
|
io ti guardo. |
|
Philip si fa avanti. |
PHILIP |
Il sole abbagliante. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 121
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Sale su una scala:
mette sul tetto
tralci dedera
-Bravo Philip!
e foglie di palma
-Bravo Philip!
e rami
-Bravo Philip!
e frutta
-Bravo Philip!
e ghirlande
-Bravo Philip!
ma poi nel giardino entrano
tutti i suoi fratelli, le sue sorelle
Facciamo il tetto ancora pi bello, Philip!
e gli portano
altri tralci
-Ancora di pi, Philip!
altre foglie
-Ancora di pi, Philip!
altri rami
-Ancora di pi, Philip!
altre ghirlande
-Ancora di pi, Philip!
ma poi nel giardino entrano
tutti gli ebrei del quartiere, una folla,
e anche loro hanno foglie
hanno rami
hanno alberi interi
e il tetto della sukk diventa enorme
diventa gigantesco
-Sta per crollare tutto, Philip!
ma poi nel giardino entra
tutta lAmerica, bianche, neri, italiani
e portano pietre, stecchi, tronchi
-Sta per crollare tutto, Philip!
-Sta per crollare tutto, Philip!
-Sta per crollare tutto, Philip!
-Sta per crollare tutto, Philip!
Segreto.EMANUEL
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 122
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Da non dire a nessuno.
Da non scrivere neppure sullagenda
perch lo stampatello
con i sogni non funziona
e le dita del nano hanno trenta dita.
E poi come si fa?
Come si pu dire in giro
che il capo della Lehman Brothers
si sveglia terrorizzato
invece che dormire sonni sereni
ora che tutti
proprio tutti
negli Stati Uniti
si sono fatti prendere
dalla moda della Borsa
perch da quando la guerra
-la guerra contro i vecchi, l in Europa-da quando la guerra
stata vinta
o non lAmerica a guidare il mondo?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 123
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo XII
Der akrobatik
Solomon Paprinskij |
SOLOMON |
ha settantanni suonati. |
|
Eppure |
|
da cinquantanni che cammina sul filo |
|
davanti a Wall Street |
|
non mai caduto. |
|
Philip Lehman |
PHILIP |
va anche lui per i settanta. |
|
Eppure |
|
da cinquantanni che guida la Lehman |
|
dentro Wall Street |
|
non mai caduto. |
|
Solomon Paprinskij |
SOLOMON |
non ha bisogno |
|
di suo figlio equilibrista, |
|
cos come |
|
ha fatto a meno del cognac. |
|
Philip Lehman |
PHILIP |
non ha bisogno |
|
di suo figlio economista, |
|
cos come |
|
ha fatto a meno di dormire. |
|
Fra |
EMANUEL |
Solomon Paprinskij |
|
e |
|
Philip Lehman |
|
tuttavia |
|
c |
|
una piccola |
|
banale |
|
differenza |
|
ed unagenda |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 124
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
su cui scrivere in stampatello.
Bobbie una risorsa
ha scritto Philip Lehman.
Poi per ha aggiunto
Per il futuro.
Bobbie Lehman
fino a allora
non che un ufficio
non ce labbia.
Sta al primo piano di One William Street,
la nuova sede.
Bobbie sta l.
Aspetta.
Pronto.
Non il suo turno. |
ROBERT |
Non scattato. |
|
Non scatta neanche quando |
PHILIP |
Philip Lehman |
|
formalmente |
|
va in pensione |
|
ma con il patto |
|
che tutto ancora |
|
tutto |
|
senza eccezioni |
|
tutto resti sul suo tavolo. |
|
Niente cambiato |
|
da quando quel ragazzo |
|
andava in giro per lEuropa |
|
a comprar quadri, tele, ritratti |
|
e scriveva a casa |
|
Invia denaro, Dad. |
La differenza che ora
-questo s Bobbie Lehman ha una scrivania.
Pu interessarsi di affari, certo. Pu farlo.
Coi suoi amici. Quelli di Yale.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 125
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Cose da ragazzi. |
ROBERT |
E le cose da adulti, allora? |
|
Quali sono? |
|
Lehman Corporation. |
HENRY |
Creatura di Philip Lehman. |
|
Finanza pura. |
|
Lehman Corporation. |
|
Che vuol dire Fondi Comuni di Investimento. |
|
Investire soldi solo per fare soldi. |
|
Nessuna sigla da finanziare, |
|
nessuna industria da lanciare, |
|
nessun mercato da esplorare: |
|
soldi per soldi. |
|
Adrenalina pura. |
|
Perch c il brivido, continuo. |
|
Il brivido del rischio. |
|
Quello che non fa dormir la notte, |
|
perch Philip Lehman |
|
orma non chiude occhio |
|
da quando |
EMANUEL |
nel suo incubo |
|
la capanna di Sukkoth |
|
porta davanti uninsegna gigantesca |
|
con su scritto HOLDING. |
|
So che non vi interessa, |
|
ma il mio consiglio, se vi va una volta di sentirlo, |
ROBERT |
finirla, signor padre: tutto qui. |
|
Finirla con la corsa allimpazzata, |
|
con i prestiti a chiunque |
|
finirla con i titoli a valanga |
|
finirla con la Lehman Corporation |
|
O volete far finta di non accorgervi? |
|
Non il tuo turno, Robert. |
PHILIP |
Daccordo: voi diversamente da me, |
ROBERT |
me lo dite sempre, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 126
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
avete conosciuto lAmerica da piccola.
Avete visto mio nonno
sommare gli zero virgola,
e mio zio contare chicchi di caff.
Ma questo che vuol dire?
Questo che centra?
Non il tuo turno, Robert. |
PHILIP |
Solo perch lAmerica stata povera, |
ROBERT |
dobbiamo ingozzarci ora senza sosta? |
|
Noi siamo come unautomobile |
|
che per non ha i freni |
|
-e voi lo sapete- |
|
ma pur sapendolo, signor padre, |
|
la fate facendo salire su su su |
|
in cima a una montagna |
|
solo perch il motore forte |
|
solo perch il motore un bolide |
|
e resiste eccome!- |
|
resiste benissimo allo sforzo |
|
Ma io vi chiedo: |
|
arrivato lass in cima |
|
come farete a scendere senza freni? |
|
Non il tuo turno, Robert. |
PHILIP |
Eppure dovreste saperlo |
ROBERT |
che nessuna salita dura in eterno: |
|
c sempre la discesa, dopo. |
|
Non il tuo turno, Robert. |
PHILIP |
Davvero: |
ROBERT |
non so come fate a dormire sereno. |
|
La mattina presto |
HENRY |
ogni giorno |
|
come stamattina |
|
Philip Lehman |
|
per cavalcare londa |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 127 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
arriva in Wall Street |
|
col sorriso in faccia. |
|
Compra un giornale |
EMANUEL |
ogni mattina |
|
dal ragazzo italiano |
|
che strilla allincrocio. |
|
Col sorriso in faccia. |
|
Beve un caff |
MAYER |
servito al banco |
|
sfogliando il giornale |
|
leggendo le cifre |
|
del mercato azionario. |
|
Col sorriso in faccia. |
|
Solomon Paprinskij |
SOLOMON |
a quellora gi pronto, |
|
tutte le mattine |
|
come stamattina |
|
in piedi sul filo |
|
teso |
|
dritto |
|
Salve signor Paprinskij! |
|
Salve mister Leh. |
|
E come se il tempo |
|
si fosse bloccato. |
|
In quel momento. |
|
Stop. |
|
Alt. |
|
Fermo. |
Solomon Paprinskij
per la prima volta
caduto gi
caduto a terra.
La caviglia storta,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 128
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
si rotta
slegata
per sempre
ma suo figlio Mordechai
con gli occhi verdi
gi sul filo
saltato
cammina
in equilibrio
leggero
aereo
perfetto
come se Solomon
non fosse caduto
come se Solomon
non fosse crollato
E gioved 24 ottobre.
Dellanno 1929.
PHILIP
ROBERT
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 129
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo I
Ruth
TeddyHENRY
il primo agente di borsa a farsi fuori.
Si spara in bocca alle 9:17 del mattino nei bagni di Wall Street.
E fuggito, Teddy. Se l data a gambe appena ha capito
che di l in sala contrattazioni allimprovviso
tutti vendono vendono vendono
- ma che diavolo succede oggi? vendono
vendono
- che c oggi nellaria?
Da anni, ormai: aumentare valore, crescere il prezzo,
questo gli hanno insegnato, pi costa pi forte,
pi costa pi grande, pi costa pi festa, s va bene, daccordo,
ma se poi allimprovviso qualcuno vende? Teddy fuggito.
Si chiuso in bagno. Proiettile.
Grilletto.
Fuoco.
Sparo.
Sparo!ROBERT
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 130
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
E partono veloci i cavalli in corsa!
Tutti schierati, allineati,
nessuno per ora stacca,
col numero uno Nelson, secondo Davis, terzo Sanchez, quarto Tapioca, quinto Vancouver, sesto
il cavallo di Bobbie Lehman il numero 6, il purosangue, Wilson, dodici trofei,
dodici gare,
dodici podi,
dodici volte Bobbie Lehman seduto sugli spalti, abito bianco cravatta bianca, candido
col cannocchiale,
senza agitarsi, compassato
neanche quando Wilson col numero 6 stacca,
come suo solito,
e inarrestabile
inarrestabile
inarrestabile
taglia il traguardo,
Wilson vince
Wilson vince
Wilson vince
Bobbie sorride.
Nientaltro. Sorride.
Sa che le scende un po di sangue dal labbro? |
RUTH |
Prego, signorina? |
ROBERT |
Ho detto che ha una goccia di sangue, qui, sul lato della bocca. |
RUTH |
Io? S? |
ROBERT |
Lei, certo. Come si fosse morso le labbra. |
RUTH |
Io non mi mordo le labbra. |
ROBERT |
Mi permette di toglierla? |
RUTH |
Toglierla? |
ROBERT |
Col mio fazzoletto: se le scende, macchier il vestito Posso? |
RUTH |
Se necessario. |
ROBERT |
Urgente. |
RUTH |
Prego. |
ROBERT |
Ecco fatto. |
RUTH |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 131
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Lei cortese, signorina: le sono debitore. |
ROBERT |
Sar anche cortese ma non signorina. |
RUTH |
E sposata? Conosco suo marito? |
ROBERT |
Jack Rumsey, ex-marito. |
RUTH |
Mi dispiace. |
ROBERT |
Non dispiace a me. Viva il divorzio. Festeggio ancora. |
RUTH |
Esplicita. |
ROBERT |
Realismo, puro realismo. Anzi, mi offra da bere. |
RUTH |
Sono atteso alla premiazione. |
ROBERT |
E il suo cavallo che ha vinto? |
RUTH |
Cos pare. |
ROBERT |
Accidenti, lei Robert Lehman? |
RUTH |
Fino a prova contraria. |
ROBERT |
Lo credo bene che si morde la labbra. |
RUTH |
Non mi mordo affatto le labbra. |
ROBERT |
Oh se lo fa, lo fa tantissimo. |
RUTH |
Si sbaglia. |
ROBERT |
E il sangue sul labbro? |
RUTH |
Un caso. |
ROBERT |
Scommettiamo? |
RUTH |
Non scommetto mai. |
ROBERT |
Mi fa ridere! Vengo con lei alla premiazione? |
RUTH |
Non permesso. |
ROBERT |
Scherza? A voi Lehman permesso tutto, da mordersi le labbra in gi.RUTH
Le ho gi detto che |
ROBERT |
Non si ripeta: noioso. Andiamo alla premiazione. |
RUTH |
Ma se mi chiedono |
ROBERT |
Se le chiedono chi sono dica Ruth Lamar. |
RUTH |
Ruth Lamar. |
ROBERT |
Ecco, fermo: lo vede che si morde le labbra? Ho vinto io. |
RUTH |
Vernon |
EMANUEL |
il secondo agente di borsa |
|
a farsi fuori. |
|
Si spara nel cervello alle 10:32 del mattino |
|
alla sua scrivania |
|
secondo piano di Wall Street. |
|
Da quando cominciato |
|
questo gioved dinferno |
|
che tutti vendono allimpazzata, |
|
Vernon non si fermato un attimo, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 132
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
non si perso danimo:
i suoi titoli per ora ancora reggono,
c un crollo, s, ma del 3%,
per resistere basta rassicurare
dire che se tutti gli altri cadono,
si possono fare un attimo dopo grandi affari, basta rassicurare, s, rassicurare, accendi unaltra sigaretta, Vernon,
il crollo adesso del 5%,
non una grande perdita il 5%,
accendi unaltra sigaretta, Vernon,
legge i numeri sul tabellone:
Goldman Sachs in perdita di 30 milioni, accendi unaltra sigaretta, Vernon,
controlla le sue azioni: meno 15% in neanche mezzora,
rialza gli occhi al tabellone,
Goldman Sachs perde 40 milioni,
accendi unaltra sigaretta, Vernon,
controlla le sue azioni: meno 25%,
cos non mi rialzo,
cos non mi rialzo,
Goldman Sachs perde 50 milioni,
accendi unaltra sigaretta, Vernon,
meno 27%
meno 30%
meno 34%
cos non mi rialzo,
cos non mi rialzo,
accendi unaltra sigaretta, Vernon,
apre il cassetto,
meno 37
proiettile,
meno 38
cos non mi rialzo
meno 40
grilletto
meno 44
fuoco
meno 47
Meno 4, meno 3, meno 2, meno 1RUTH
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 133
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Taglio del nastro: Evviva!
Applausi di tutta la sala.
Mostra di Pittura Collezione Lehman.
Bobbie Lehman a suo agio,
Bobbie lintenditore
Bobbie lesperto
abito bianco cravatta bianca,
ha appena elogiato i poteri del chiaroscuro, Applausi di tutta la sala. E a fine conferenza
fila di complimenti al signor Lehman,
che stringe le mani, saluta, alle signore fa il baciamano.
Ruth Lamar alle sue spalle,
fuma la sua Philip Morris:
anche quelle le finanzia Lehman Brothers.
Sai che quando parli in pubblico ti tremano le dita?
Lasciami salutare le persone: buonasera signora Thornby. |
ROBERT |
Eppure cos: ti tremano le dita, ti ho osservato, lo faccio ogni volta. |
RUTH |
Mi d fastidio che gli altri ti vedano guardarmi. |
ROBERT |
Come se non lo sapessero. |
RUTH |
Abbassa la voce. Per molti sei ancora una donna sposata. |
ROBERT |
Divorziata. |
RUTH |
Non lo sanno. Buonasera signor Guitty. |
ROBERT |
Ecco: vedi che ti trema la mano? |
RUTH |
Perch non sono tranquillo, tutto qui. Ho 37 anni, non voglio pensino che faccio
il ragazzino con |
ROBERT |
Con la signora Rumsey. |
RUTH |
Abbassa la voce. Buonasera signora Downs. |
ROBERT |
Allora sposami. |
RUTH |
Prego? |
ROBERT |
Sposiamoci, accidenti. Lho fatto gi una volta, so che non si muore.Tanto |
|
solo uno scambio danelli, n pi n meno. Per, ti avverto, pretendo come |
|
minimo un viaggio in Europa. |
RUTH |
Sei una donna po esigente, non ti pare? |
ROBERT |
Sono una donna pratica, bello mio. Quindi avanti: s o no? |
RUTH |
La mattina del gioved nero |
MAYER |
Gregory il terzo agente di borsa a farsi fuori |
|
con un colpo di pistola. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 134
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Peter il quarto.
Jimmy il quinto.
Dave il sesto.
Fred il settimo.
Mitch lottavo.
Sono scesi dal tram,
come tutti i giorni,
sono entrati alla Borsa,
come tutti i giorni,
hanno aperto i listini,
come tutti i giorni
e l il disastro,
come se sul tram
-quello che prendono ogni mattina il capolinea non fosse a fine corsa ma saltasse fuori
cos dun tratto
tutti fuori: scendere, capolinea Capolinea?
Capolinea.
Wall Street piena di folla, e ne arrivano altri, laggi,
-capolinea -
e altri e altri e altri ancora
questi vogliono i loro soldi
- capolinea -
e altri e altri e altri ancora
questi vogliono i loro soldi
fuggono
Gregory, Peter, Jimmy, Dave, Fred, Mitch fuggono
questi vogliono i loro soldi
proiettile
grilletto
sparo
Che bei botti fanno
questi petardi e fuochi artificiali
scoppiati qui per strada
per festeggiare gli sposi!
Bobbie Lehman e Ruth
RUTH
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 135
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
in automobile
fotografi e curiosi
al 7 west 54Street
dai finestrini della Studebaker
salutano con la mano.
Questa gente ha tempo da buttare.
Sono i dipendenti della banca, Ruth. |
ROBERT |
Ancora peggio: ti odiano e vengono a salutarti. |
RUTH |
Non credo di essere odiato. |
ROBERT |
Nessuno schiavo ama il negriero. |
RUTH |
E non credo di essere un negriero. |
ROBERT |
Tu sei il vice del negriero. |
RUTH |
E il negriero sarebbe mio padre. |
ROBERT |
Non posso dirlo? |
RUTH |
Ormai lhai detto. |
ROBERT |
Il mio realismo, Bobbie, sano realismo. |
RUTH |
Il mondo non sempre orrendo come sembra a te. |
ROBERT |
Infatti molto peggio. |
RUTH |
ROBERT |
|
Guarda quel bambino col cartello: c scritto GRAZIE MISTER LEHMAN. |
|
Non per te, Bobbie: di certo per tuo padre. |
RUTH |
Prego? |
ROBERT |
Ogni volta che si cita tuo padre, batti il ciglio.Vorr pur dire qualcosa.RUTH
Che centra ora mio padre? ROBERTRUTH
Limmortale Philip. Quando dicono GRAZIE MISTER LEHMAN solo per lui.
Sei una donna terribile. |
ROBERT |
Sono dellIllinois. |
RUTH |
Hubert il nono agente di Borsa |
HERBERT |
a farsi fuori a Wall Street |
|
il gioved nero. |
|
Bill il decimo. |
|
Peter lundicesimo. |
|
Si buttano di sotto |
|
dai piani alti del palazzo. |
|
Si buttano di sotto |
|
a fine giornata |
|
quando chiaro che niente come prima. |
|
Hubert sale di corsa le scale fino allultimo piano. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 136
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Bill arriva al quarto.
Peter spalanca una finestra.
Hubert sul cornicione.
Bill sul parapetto.
Peter sul davanzale.
E gi.
E gi.
E gi.
Gi di quanto, Bobbie? |
RUTH |
Ti ho detto di non chiedermelo. |
ROBERT |
Non ho diritto di sapere? |
RUTH |
La banca non cosa tua, Ruth. |
ROBERT |
Certo: tenetevela stretta. |
RUTH |
Ti prego di non intrometterti. |
ROBERT |
Perch invece che una donna non hai sposato la banca? |
RUTH |
Sta crollando tutto, ti chiedo di capire. |
ROBERT |
Sta crollando tutto e io devo star zitta e buona? Qui dentro valgo meno che un
soprammobile. |
RUTH |
Non lho mai detto. |
ROBERT |
Ma lho capito adesso. Quanto avete perso? |
RUTH |
Tanto. |
ROBERT |
Quanto? |
RUTH |
Milioni. |
ROBERT |
Lo voglio sapere. |
RUTH |
Non sono autorizzato. |
ROBERT |
Ho o non ho il cognome Lehman? |
RUTH |
Ma tu non sei una Lehman! |
ROBERT |
Daccordo, Bobbie, tutto chiaro: noi due divorzieremo presto. |
RUTH |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 137
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo II
Rainbow
All'appuntamento |
PHILIP |
-all'ora stabilita - |
|
mancano tre minuti. |
|
Philip Lehman si pettina le tempie, |
|
dietro le sue spalle |
|
appesa al muro |
|
la targa con su scritto |
|
GRAZIE MISTER LEHMAN. |
|
Bussano alla porta. |
|
Ci siamo. |
|
Avanti. |
|
Bobbie entra, chiude la porta, |
|
si siede. |
|
Ti ascolto, Robert. |
|
Prego? |
ROBERT |
Dimmi tu. E non risparmiarmi niente. |
PHILIP |
L'orologio sulla parete: assordante. |
|
Bobbie prende un bel respiro. |
|
Philip intreccia le dita. |
|
La situazione questa, signor padre: |
ROBERT |
delle nostre consociate, dodici hanno dichiarato fallimento. |
|
I fondi di investimento sono azzerati. |
|
Abbiamo perso otto volte quello che era previsto. |
|
Il mercato dei titoli bloccato, |
|
J.J.Riordan si sparato ieri notte |
|
e la United States Bank annuncia bancarotta. |
|
Ti ascolto, Robert: la tua previsione. |
PHILIP |
La mia previsione, signor padre? |
ROBERT |
La tua previsione. |
PHILIP |
PHILIP |
ROBERT |
PHILIP |
ROBERT |
ROBERT |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 138Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
Lo Stato dar la colpa della crisi alle banche. Molte falliranno, non reggeranno al colpo,
anche perch le industrie iniziano gi a chiudere,
se le industrie chiudono non daranno indietro i prestiti, senza i soldi dei prestiti, le banche salteranno.
E' possibile che Lehman Brothers fallisca?
Non lo posso escludere.
Va' avanti.
Le prime banche che andranno in crisi le lasceranno crollare a picco, senza muovere un dito:
lo Stato ha bisogno di far vedere che non ci aiuta.
Dir di pi, se posso permettermi, penso che sia nostro interesse che alcune banche chiudano:
daranno la sensazione che il caos al culmine, ma da domani sembrer un ricordo.
Ecco perch sconsiglio di aiutare banche in crisi:
se chiederanno prestiti a Lehman Brothers, neghiamoli.
Lo Stato far lo stesso, vedrete: e dir che erano mele marce.
Dopo questo primo momento, per, io credo,
lo Stato avr bisogno di banche forti, che stiano in piedi, perch senza banche non c' ripresa.
Quindi sono convinto che se Lehman Brothers sopravvive al primo mese, non ci faranno fallire, e ne usciremo pi forti.
E quale sar il prezzo? |
PHILIP |
Le banche non saranno pi libere: |
ROBERT |
lo Stato ci vorr controllare, |
|
metteranno regole, norme, limiti. |
|
Da oggi a pochi mesi l'economia si fermer, |
|
i disoccupati cresceranno, |
|
il sistema adesso va incontro alla paralisi. |
|
Per quanto tempo? |
PHILIP |
Tre, quattro, forse cinque anni. |
ROBERT |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 139
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
E cosa intendi fare per salvarci? |
PHILIP |
Io? |
ROBERT |
Tu, Bobbie. |
PHILIP |
L'orologio sulla parete: assordante. |
ROBERT |
Philip guarda fuori dalla finestra. |
|
Ed in questo momento |
|
che inizia a piovere. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 140
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo III
Noach
Piove a dirotto |
GLUCKSMAN |
sullinsegna |
|
Glucksman Marble Lamps |
|
appesa |
|
sulla facciata di mattoni grezzi |
|
in questo angolo ungherese |
|
di Manhattan |
|
dove un ragazzino di sei anni |
|
con le gote come due meloni |
|
prova a vendere ai passanti |
|
gli scarti della fabbrica. |
|
Lampade artigianali. |
|
Il moccioso ci sa fare, certo. |
|
Prende di nascosto |
|
tutto quello che suo padre butta. |
|
Poi ci scrive sopra un prezzo |
|
e lo rivende come fosse nuovo |
|
di nascosto: |
|
eccolo, sul marciapiede. |
|
Oggi sta l da ore |
|
col suo ombrello, |
|
ma nessuno si fermato. |
|
Nessuno ha voglia di comprare, |
|
quando piove a dirotto. |
|
Piove a dirotto anche |
PETERSON |
sullinsegna di ferro |
|
24 Hour Diner |
|
in questo angolo |
|
un po greco |
|
di Nebraska |
|
dove lunica attrazione |
|
una tavola calda |
|
aperta 24 ore al giorno, |
|
tavola calda greca |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 141
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
gestita da immigrati,
aperta una decina di anni fa
dal signor Petropoulos
pardon: Peterson (cambiar nome meglio).
Suo figlio Pete
seduto al banco del ristorante
fa i compiti di scuola:
i quaderni puzzano un po dolio,
ma chi se ne importa
perch suo padre
ha deciso di fargli imparare la matematica facendo i conti della cucina. Quanto spendo.
Quanto guadagno.
Materia prima.
Olio olive pane spezie.
Incassi.
Mattina sera pranzo cena.
Ieri abbiamo guadagnato 40 dollari,
35 se contiamo la corrente elettrica.
Problema: quandto guadagneremo di meno, oggi, visto che ci sono meno clienti tutte le volte che piove a dirotto?
Appunto, piove a dirotto. |
HENRY |
Anche fuori dalla finestra di Bobbie Lehman |
|
che in testa ormai |
|
ha solo una maledetta Arca. |
|
Si fa presto a dire unArca. |
ROBERT |
Perch mai Noach deve costruire unArca? |
|
Va bene salvare lumanit, |
|
va bene sopravvivere al diluvio, |
|
ma perch mai proprio su una nave? |
|
Bobbie Lehman le odia le barche. |
EMANUEL |
Preferisce di gran lunga gli aerei. |
|
Li adora. |
|
Perch laereo si stacca da terra, |
|
laereo si allontana, |
|
laereo si lascia tutto alle spalle, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 142
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
se ne va, lass,
dimentica tutto,
milla miglia sopra i campi di battaglia
Perch Noach il patriarca doveva salvare gli uomini |
ROBERT |
-e gi non cosa da poco- |
|
ma almeno aveva una famiglia. |
|
Bobbie nossignore. |
|
Bobbie a casa ha un campo di battaglia. |
|
Ruth non ci sta a fare la moglie del patriarca. |
|
Ruth vuole essere lei, il patriarca. |
|
Non le va a genio che Bobbie salvi il mondo, |
|
e torni la sera dicendo lArca procede. |
|
Procede, certo, e io sto qui a fare la statua. |
RUTH |
Saprai tutto, a suo tempo. |
ROBERT |
Quando? |
RUTH |
Quando lo sapranno tutti. |
ROBERT |
Ma per chi mi hai preso? |
RUTH |
Calmati. |
ROBERT |
Qui dentro valgo meno che un soprammobile. |
RUTH |
Non lho mai detto. |
ROBERT |
Ma lho capito adesso. |
RUTH |
Ruth |
ROBERT |
Sta attento, Bobbie, sta molto attento: penso al divorzio. |
RUTH |
Dura vita quella del patriarca. |
ROBERT |
Bobbie ci prova, certo. |
|
Ma non un caso che da qualche mese |
|
le dita delle mani |
|
gli tremano di continuo |
|
Ci hai fatto caso, Bobbie? |
RUTH |
si morde le labbra di continuo |
ROBERT |
Lo fai ancora, Bobbie? |
RUTH |
gli suda la fronte di continuo |
ROBERT |
Asciugati la fronte, Bobbie. |
RUTH |
la lingua gli si attacca sul palato di continuo |
ROBERT |
Non ti senti bene, Bobbie? |
RUTH |
e dal palato non si stacca |
ROBERT |
non si stacca |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 143 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
non si stacca |
|
non si stacca |
|
Tant. |
PHILIP |
Tocca a te, caro Bobbie. |
|
A te e a nessun altro, Bobbie. |
|
Quindi avanti, Bobbie. |
|
Con impegno, Bobbie. |
|
Un giorno le acque scenderanno, Bobbie. |
|
E allora, vedrai Bobbie, lumanit dir Grazie, mister Lehman! |
|
Ecco. |
ROBERT |
Appunto. |
|
C anche questo. |
Lumanit dir Grazie, mister Lehman!
Ma quale mister Lehman?
Perch Noach il patriarca doveva salvare gli uomini
-e gi non cosa da poco- |
|
ma almeno non aveva concorrenza. |
|
Noach non aveva un cugino Governatore. |
HERBERT |
E lAmerica tutta |
ROBERT |
gi da ora |
|
in coro |
|
Grazie, mister Lehman! |
|
Grazie, mister Lehman! |
|
Grazie, mister Lehman! |
HENRY, MAYER, EMANUEL |
No, Bobbie, non sei tu. |
|
Non dicono a te. |
|
Torna a inchiodare lArca. |
|
E non distrarti, Bobbie |
|
perch ormai sul pianeta terra |
|
piove piove piove |
|
diluvia |
|
ininterrottamente. |
|
Sono fallite trentasei banche, o non lo sai? |
|
Vuoi essere tu la trentasettesima? |
|
Goldman Sachs ha perso 120 milioni di dollari. |
|
Un americano su cinque licenziato. |
|
QuestArca, Bobbie, dov? |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 144
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Finalmente sei tornato a casa, Bobbie. |
RUTH |
Ruth, non sono stato a divertirmi. |
ROBERT |
Cosa vorresti dire, scusa? Che io ho giocato tutto il giorno? |
RUTH |
Non ho detto questo. |
ROBERT |
Ti si legge in viso. |
RUTH |
Oggi ho fatto un accordo con la Schenley Distillers. |
ROBERT |
Sarebbe? |
RUTH |
Distillerie. Ora che bere tornato legale |
ROBERT |
Vuoi salvare lAmerica facendola sbronzare? |
RUTH |
Ruth |
ROBERT |
Ho sentito alla radio un discorso di tuo cugino. |
RUTH |
Ah s? |
ROBERT |
Idee chiare, parole giuste, concetti forti. |
RUTH |
Io vado a letto. |
ROBERT |
Di gi? |
RUTH |
Buonanotte. |
ROBERT |
Mi sento una donna sola, Bobbie. |
RUTH |
Accendi la radio e ascolta mio cugino. |
ROBERT |
Anche tuo padre ha detto che bravo. |
RUTH |
Gi. |
ROBERT |
Altro problema. |
|
Occorre dire che Noach il patriarca non aveva padri? |
|
Bobbie invece s. |
|
Figlio mio, non vorrai davvero spendere i soldi della banca |
PHILIP |
per finanziare televisori? |
|
Ognuno ne vorr uno in salotto. |
ROBERT |
Ne sei sicuro, Bobbie? Vuoi salvare lAmerica coi televisori? |
|
Devi stare attento a non fare passi falsi. |
PHILIP |
Un televisore in ogni casa: io e Ruth ne abbiamo gi uno. |
ROBERT |
Hai visto, Bobbie? Guarda: tuo cugino Herbert in Germania. |
RUTH |
Io al suo posto non sarei andato. |
ROBERT |
Ma cosa diavolo dici? |
RUTH |
Adolf Hitler non mi piace. |
ROBERT |
Lui non in Germania per Hitler. |
RUTH |
Ah no? |
ROBERT |
Herbert porta il saluto dell'America all'Europa democratica. |
RUTH |
ROBERT |
Non gli basta dirigere New York? Vuol fare il Governatore di Berlino?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 145 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
Tu lo invidi, credo. |
RUTH |
Io vado a letto. |
ROBERT |
Di gi? |
RUTH |
Buonanotte. |
ROBERT |
Mi sento una vedova, Bobbie. |
RUTH |
Guarda mio cugino in televisione. |
ROBERT |
Domani chieder il divorzio. |
RUTH |
SEPARAZIONE DORO, FRA RUTH LAMAR E IL CUGINO DEL |
HERBERT |
GOVERNATORE LEHMAN. |
|
Gi, il Governatore. |
|
Non divorzia lui. |
|
perch Herbert Lehman felicemente sposato. |
|
Da anni e anni e anni. |
|
Lui e sua moglie Edith, in coppia, fanno da esempio allAmerica. |
|
Grazie mister Lehman. |
|
No, Bobbie, non dicono a te. |
ROBERT |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 146
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo IV
Golyat
Quando una vasca da bagno piena, |
HENRY |
apri lo scarico |
|
e in un attimo si svuota. |
|
Cos and con il diluvio universale: |
|
a un certo punto Hashem apr lo scarico |
|
e lacqua se ne and. |
|
Bobbie il patriarca |
|
gli va dato atto |
|
ce lha fatta. |
|
Non avr costruito unArca, |
|
ma la sua barca a remi stata a galla. |
|
Poi lacqua ha preso a scendere |
|
Ed eccoci ancora coi piedi per terra. |
|
Strana cosa calpestare il suolo |
ROBERT |
dopo che quasi quasi te leri scordato. |
|
Sar per questo che Bobbie non dorme? |
|
O meglio, dorme e si sveglia, di soprassalto. |
|
Nel suo sogno sempre uguale |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
c un gorilla gigantesco |
|
appeso sulla cima |
|
di One William Street, |
|
proprio lass |
|
sopra linsegna Lehman Brothers. |
|
Passano gli aerei, |
|
i preferiti di Bobbie, |
|
e il mostro li afferra come moscerini, |
|
li stritola e li scaraventa a terra, |
|
poi si batte il petto |
|
assordante |
|
e sta per distruggere ogni cosa |
|
-la banca di famiglia!- |
|
quando una fanciulla |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 147
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
bionda
esce da una finestraHENRY, EMANUEL, MAYER
ed talmente bella
talmente donna
che il gorilla
ipnotizzato
si arresta
la guarda
la prende in palmo di mano
la carezza
Ecco, a questo punto
che di solito Bobbie compare,
gi per strada,
svolta langolo di un isolato,
armato di una fionda e cinque pietre lisce
mira dal basso contro il mostro, sa che lui pu, pu, pu ucciderlo, con tutta la forza che ha
tende la fionda e lancia
ma la pietra cade l a nemmeno un passo allora ricarica la fionda
mira dal basso
sa che lui pu, pu, pu ucciderlo, tende la fionda
e lancia
ma la pietra si frantuma in pezzi e di nuovo
di nuovo ancora
Bobbie trema
tutto sudato
la lingua incollata al palato
grida, grida, terrorizzato,
grida alla ragazza che salti gi,
lui la salver,
subito, ora, salti gi
perch il mostro pazzo
e la far a pezzi come i suoi aeroplani,
grida Bobbie, grida,
ROBERT
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 148 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
sempre pi forte, |
|
Salta gi, Ruth! Salta gi, Ruth! |
|
Ruth. |
RUTH |
Seconda moglie. |
|
Stesso nome. |
|
Sposata dopo un mese dal divorzio. |
|
HENRY, EMANUEL, MAYER |
Perch Hashem vide che Adamo voleva una compagna, la cre dalla sua costola
e disse che era cosa buona.
Ruth Owen. |
RUTH |
Gi sposata, Ruth. |
|
Con tre figlie, Ruth. |
|
Ottima famiglia, Ruth. |
|
Sua madre ambasciatrice. |
|
Suo padre uomo di partito. |
|
In famiglia siamo tutti democratici, Bobbie caro, sai? |
|
Davvero Ruth cara? |
ROBERT |
Democratici fino allosso, Bobbie caro. |
RUTH |
Fino allosso, cara Ruth? |
ROBERT |
Democratici come tuo cugino Herbert! |
RUTH |
Bobbie sorride. |
ROBERT |
Non pu dire cosa pensa. |
|
Evviva mio cugino Herbert. |
|
Evviva il New Deal! |
|
Non male avere appoggi in politica, |
HERBERT |
ora che la vasca senza acqua |
|
e di nuovo si calpesta il suolo. |
|
Perch senza politica, |
|
Bobbie lha capito, |
|
non c banca. |
|
Senza politica non c industria, |
|
senza politica non c economia. |
|
Che puoi farci, Bobbie? |
|
Prendine atto, cos. |
|
Che colpa hai tu |
|
se tuo cugino Herbert e il suo amico Roosvelt |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 149
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
hanno messo regole dovunque?
Non si pu licenziare.
Non si pu sfruttare.
Non si pu sottopagare.
Bel capolavoro: cos che cavolo di fine fa lindustria?
In famiglia siamo tutti democratici, Bobbie caro, sai?
ROBERT
RUTH
Fine del lavoro nero.
HERBERT
Fine manodopera dassalto.
Garanzie garanzie per tutti.
Democratici fino allosso!
Niente pi libert, tutto controllato.
RUTH
HERBERT
Diritti, diritti,
contratti, contratti,
assicurazione, vecchiaia, malattia,
Grazie mister Lehman!
Grazie di cosa?
RUTH
ROBERT
Cos non c pi impresa.
Se non c impresa non c banca.
Se non c banca non c Lehman.
Sarebbe questo il New Deal?
Era meglio il vecchio: costava meno.
Democratici come tuo cugino Herbert! Bobbie sorride.
RUTH
ROBERT
Non pu dire cosa pensa.
Evviva mio cugino Herbert.
Sbaglio o a volte ti tremano le labbra, Bobbie?
RUTH
La verit
che appena Hashem ha svuotato la vasca
l sotto non cera pi il pianeta terra.
Cera un altro mondo.
Irriconoscibile.
Cerano cuochi greci
e artigiani ungheresi
che mandano i figli a studiare economia.
Nelle Universit.
GLUCKMAN, PETERSON
Appena Hashem ha svuotato la vasca
l sotto venuta fuori una specie di foresta
HENRY, EMANUEL, MAYER
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 150
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
piena di mostri e di gorilla.
Uno di questi, gigantesco,
-tutto fatto di contratti, malattia, vecchiaia e di diritti-sta attaccato alla facciata della banca -la banca di famiglia!-
e sta per buttar gi tutto.
Quindi Bobbie |
MAYER |
demolita la scialuppa |
|
si messo la corazza di David |
|
e in mano la sua fionda. |
|
Imparare a uccidere, questo ci vuole. |
|
Altro che Arca. |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
Soprattutto ora, |
|
soprattutto adesso, |
|
che finalmente ha smesso di piovere |
|
ma ha iniziato a grandinare. |
|
C una bella differenza |
EMANUEL |
fra pioggia e grandine, |
|
perch la pioggia bagna |
|
ma la grandine colpisce, ferisce, ammazza, |
|
viene gi dal cielo come pietre |
|
e in un battibaleno |
|
ha distrutto Pearl-Harbor. |
|
Lha detto il notiziario radio. |
GLUCKMAN, PETERSON |
Lhanno sentito in un ristorante greco |
|
e in una fabbrica ungherese. |
|
Per cui Lehman Brothers investir, sissignore, in guerra. |
|
Tanto per cominciare gli aerei. |
ROBERT |
Gli aerei, certo, quelli del sogno, |
|
quelli che il mostro accartoccia con un dito. |
|
Vogliamo o non vogliamo battere Golyat? |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
E sia: milioni. |
|
Aviazione ultramoderna? |
ROBERT |
E sia: milioni. |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
Caccia bombardieri? |
ROBERT |
E sia: milioni. |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 151 |
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Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
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Missili ad alta tecnologia? |
ROBERT |
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E sia: milioni. |
HENRY, EMANUEL, MAYER |
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Dora in poi David avr un aiuto dal cielo. |
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E poi? Poi contro un mostro non si pu sparare sassi. |
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Qui ci vogliono armi, truppe, carri armati, |
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da spedire laggi lontano |
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in Europa in Normandia, |
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contro i tedeschi |
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perch da un po di mesi |
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il gorilla del sogno |
ROBERT |
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ha sopra la bocca un paio di baffetti. |
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HENRY, EMANUEL, MAYER |
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E siccome la strada dallAmerica a Berlino non poca, |
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Lehman Brothers fornisce carburante. |
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Petrolio a fiumi. |
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Halliburton. |
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Petrolio a fiumi. |
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Kerr McGee |
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Petrolio a fiumi. |
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Ecco, ora tutto pronto. |
ROBERT |
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Bobbie ha la sua fionda armata. |
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Sta volta vincer il suo sogno. |
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Corre verso il mostro, |
HERBERT |
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svolta langolo dellisolato, |
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si ferma davanti al palazzo |
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e |
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Ma che significa questo? |
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C un altro David |
HERBERT |
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al posto suo, |
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gi in posizione, |
tende la sua fionda,
e non fa a tempo neanche a mirare
che una folla di gente
scende per strada
e lo porta in trionfo:
Grazie mister Lehman!
Grazie mister Lehman!
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 152
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
No, Bobbie, non dicono a te.
Mentre lui lo portano in trionfo
tocca a te uccidere il bestione.
RUTH
Nella Torah tutto pi semplice.
HERBERT
David non aveva un cugino democratico che sta sui giornali con Winston Churchill.
David non aveva una moglie democratica
RUTH
che guarda Herbert in televisione
Tuo cugino Herbert, me lo sento, lo faranno senatore.
E perch non Presidente?
Potrebbe.
Tranquillamente.
Tu non trovi, Bobbie?
Io vado a letto, Ruth.
Sei invidioso di tuo cugino?
Affatto.
Non condividi la sua battaglia?
Del tutto.
Noi siamo sempre stati democratici, fino allosso.
Non ne dubito.
Se si candidasse al Senato non lo voteresti?
Buonanotte.
Non potrei mai avere un marito di colore opposto.
Prego?
Divorzierei, senza rimpianti.
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
ROBERT
RUTH
Ma quel che peggio
che nei Testi Sacri
David
riesce a uccidere Golyat,
una buona volta
lo vide cadere, gi stecchito: eccome.
HENRY, EMANUEL, MAYER
Mentre il mostro appeso l in alto
nossignore
di morire non ne vuol sapere.
Prova, Bobbie.
Prova, ancora.
Riprova Bobbie.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 153
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Con pi forza, ancora.
Prova, Bobbie.
Prova, ancora.
Riprova Bobbie.
Con pi forza,
con pi forza,
con pi forza,
con pi forza!
Niente da fare.
E se invece che una fionda |
ROBERT |
provassimo una bomba atomica? |
|
Finanziare la fionda con la F maiuscola. |
PHILIP |
Idea niente male, Bobbie. |
|
Questa volta GRAZIE MISTER LEHMAN |
|
potrebbero dirlo a te. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 154
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo V
Shiv
Oggi -ειρηνικά!- si festeggia. |
GLUCKMAN, PETERSON |
Non un passo da nulla: |
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dal contare le olive e i capperi |
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a laurarsi con pieni voti. |
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Questo passo Pete Peterson lha fatto. |
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Laurea alla Northwestern University, Illinois. |
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Anche la famiglia Glucksman festeggia |
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perch loro figlio Lew |
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a forza di corsi serali |
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si preso anche lui il suo foglio di carta, |
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ebbene s, ce lha fatta. |
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Non si pu non festeggiare. |
|
La famiglia Lehman |
EMANUEL |
invece non festeggia: |
|
in lutto. |
|
Familiari. |
Solo loro.
Nessun altro ammesso.
Sono venuti da tutta lAmerica
Perch in tutta lAmerica ormai
i Lehman sono sparsi.
I parenti stretti dovrebbero star seduti
su sedie addossate alle pareti
dovrebbero aspettare
salutare
ringraziare
e star l tutto il giorno.
In realt non lo faranno.
Cos vorrebbe il rito antico,
quello che ormai superato.
Neanche la barba
si sono lasciati crescere,
la barba del lutto,
di Shiv e sheloshim,
la barba incolta come usava l in Germania, un secolo fa,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 155
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
prima che partissero quei tre fratelli
che ora stanno dentro una cornice,
e poi chiss se Rimpar
dopo la fine di Hitler
sta ancora in piedi
o l'hanno rasa al suolo.
Direbbe il rito di non uscire per una settimana. |
MAYER |
Figurarsi! Come se l'economia si fermasse ad aspettare. |
|
C' mezzo mondo da rimetter in piedi, e pensa a tutto l'America. |
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Lehman Brothers ormai firma contratti su tutta la terra, |
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perch la guerra stata un business |
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ma ancor di pi lo sar ricostruire. |
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Direbbe il rito di non preparare cibo: |
EMANUEL |
chiederlo ai vicini, riceverlo e basta. |
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Figurarsi! Come se la servit fosse in vacanza. |
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Direbbe il rito di strappare un abito, |
MAYER |
farlo a pezzi appena rientrati |
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dopo la sepoltura |
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al vecchio cimitero. |
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Figurarsi! Sono cose di folklore, |
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o al meglio cose da rabbini, |
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cose che fanno quegli ebrei |
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venuti in America da poco, |
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quelli scappati dall'Europa |
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dove a essere ebreo ti uccidevano nei campi. |
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Li vedi subito, li riconosci, quegli ebrei, |
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perfino da come stanno seduti al Tempio. |
|
Perch se sei americano, hai l'America dentro, |
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e se sei europeo ti si legge in faccia. |
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Gli ungheresi, per esempio. |
|
Gente un po con la campagna dentro, ecco, |
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gente che usa lascia |
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e non mangia: sbafa, |
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infatti ha grandi pance |
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e gote come due meloni, |
|
poi si rizza in piedi |
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e fa quei riti strani da ebrei dEuropa. |
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Gli ungheresi! |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 156
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Ora che sono sangue americano, i Lehman, |
EMANUEL |
chi se li ricorda i riti dell'Europa? |
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Ebrei riformati, ci tengono a dirlo. |
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Che come dire Facciamo a modo nostro. |
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E nel modo nostro non si strappano i vestiti. |
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Il Qaddish per s. |
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Quello lhanno recitato, |
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mattina e sera, |
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tutta la famiglia, |
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da quando cominciato il lutto. |
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La sede della banca in One William Street |
PHILIP |
oggi nonostante tutto resta aperta. |
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S, perch si d il caso |
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che ormai alla Lehman Brothers |
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si decida tutto nel lunch del luned, |
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cio un bel pranzo |
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di tutti i partners. |
MAYER |
E i partners hanno deciso |
|
a maggioranza: 3 minuti di silenzio, per tutto il personale. |
|
Niente di pi niente di meno: |
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c' il mondo intero che ci sta a guardare, |
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l'America una grande azienda |
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e Wall Street non pu dormire |
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perch la terra gira intorno al sole |
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e sui mercati non fa mai buio. |
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Lo sanno bene, i partners. |
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Loro che in aereo si fanno su e gi il pianeta, |
EMANUEL |
rappresentando se stessi e Lehman Brothers, |
|
perch i partners sono quelli |
|
semplicemente |
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che nella banca |
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ci hanno messo i soldi, |
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talmente tanti |
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che un pezzo di fatto loro. |
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Percentuale. |
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Frazione della torta. |
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Paul Mazur, Jhon Hertz, Monroe Gutman |
|
e una decina daltri |
|
niente sangue Lehman |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 157
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azionisti
uomini daffari
niente sangue Lehman
chiamati dentro
invitati dentro
perch una banca una banca
e vuole i capitali.
Giusto: i capitali.
Oggi alla Borsa
le bandiere staranno a mezz'asta.
Chiss se qualcuno ci far caso.
Per chi non lo sapesse, PHILIP Philip Lehman morto.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 158
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Capitolo VII
Migdal Bavel
Lee Anz Lynn la nuova moglie di Bobbie.
La precedente ha divorziato un anno fa.
Il Fortune scrisse
Divorzio a sei cifre per il cugino del Senatore Lehman.
Ma stavolta Bobbie ci fece una risata
perch adesso a Bobbie interessa altro.
Giusto ieri, ieri sera,
Bobbie era in Arabia.
45 milioni di dollari solo lanno scorso
per il petrolio degli sceicchi.
Con loro Bobbie si guarda negli occhi,
parla di arte e di cavalli arabi,
invita i principi
sul suo cabinato di 144 piedi
ormeggiato nella baia di Long Island.
Dopodomani
Bobbie sar in Per,
dove si scavano altri pozzi
e dopo il Per a Sumatra.
Sul suo Boeing 707
rimbalza Bobbie
come una biglia
da una parte allaltra
che il mondo piccolo
come un tavolo da biliardo,
e se oggi gioca a golf con Eisenhower
domani avr il suo cocktail,
s, a Singapore.
E oggi?
Inaugurazione!
Sede nuova di Parigi.
Guy de Rotschild in prima fila.
Francesi,
tedeschi,
olandesi,
ungheresi.
Ungheresi?
LEE ANZ
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 159
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Visti qui, cos, eleganti,
sotto questi lampadari
gli ungheresi non sembrano gente di campagna gente con lascia e le grandi pance.
Ma si sa: Parigi d nuova luce a tutto.
Respirare, a pieni polmoni. Sugli affari Lehman Brothers non tramonta mai il sole. Leconomia spostarsi, solo questo, leconomia aeroporti, alberghi, hotel,
eaerei
aerei aerei aerei
Noi siamo Lehman Brothers a Tokyo siamo Lehman Brothers a Londra siamo Lehman Brothers in Australia siamo Lehman Brothers perfino a Cuba ebbene s
fra i comunisti
perch chi che traffica in banane e insieme alle banane
manda armi e munizioni?
Bobbie Lehman
ha tutto il mondo
dentro il palmo della mano.
Sar per questo che la mano trema?
O non forse per il sogno che Bobbie fa ogni notte?
C One William Street,
il palazzo dove un tempo
stava appeso quel gorilla.
Ma di mostri non c traccia.
Anzi.
Una folla di affaristi, finanzieri, tutti incravattati e con valigia fa la fila per entrare. Arabi, francesi, giapponesi,
brasiliani e peruviani
EMANUEL, MAYER
PHILIP
LEE ANZ
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 160
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
tutti hanno appeso al collo
un gran cartello
con su scritto
Grazie mister Lehman
e stavolta Bobbie tutto per te,
HERBERT
solo per te, |
|
che da quando tuo cugino si ritirato |
|
non c altro Lehman sulla piazza. |
|
Bobbie infatti sorride, |
ROBERT |
sorride e respira, a pieni polmoni, |
|
perch lui sta lass, |
|
nellattico, |
|
allultimo piano, |
|
dove si tocca il cielo, |
|
e da lass chiama tutti a salire. |
|
Quando arrivano l in cima, |
EMANUEL, HENRY, MAYER |
tutti incravattati e con valigia
Bobbie alza un dito
e mostra a tutti il cielo:
se metteranno una sullaltra le valigie
-quelle valigie piene di titoli e contratti-
sono talmente tanti
che di valigie faranno una scala
una torre
sopra One William Street
una torre altissima immensa
e da lass, da lass in cima,
Lehman Brothers
dominer la terra.
Ecco, allora
che quellesercito
tutti quanti
incravattati e con valigia
annuisce soddisfatto,
si inginocchiano
uno dopo laltro
e mettono gi la loro valigia,
fanno il basamento
poi sopra
poi sopra
perfettamente
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 161
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
ma quando si arriva della torre al terzo piano |
|
qualcosa pi non torna |
ROBERT |
e metti la valigia qui! |
|
"Aqu dnde?" |
VOCI REGISTRATE |
Im Laufe meiner! Sil vous plait. |
|
"عض يت ب ي ق ح ان ه!" |
|
"ان ه ؟ن يأ" |
|
"ىل ع ىدم يدل ب!" |
|
"Pon la maleta aqu!" |
|
"Por encima de mi!" |
|
"ここに私のスーツケースを入れて" |
|
"ここどこ" |
|
"私のオーバー" |
|
"Путь мой чемодан здесь!" |
|
"Вот где?" |
|
"Только через мой!" |
|
把我的手提箱在这里 |
|
在这里呢 |
|
在我的 |
|
E ogni notte |
LEE HANZ |
quando la torre di valigie crolla |
|
Bobbie si sveglia terrorizzato. |
|
E non si riaddormenta. |
|
Il primo tentativo |
EMANUEL, MAYER? |
lha fatto coi telefoni. |
|
Investimento di milioni: |
|
International Telephone & Telegraph Corporation. |
|
Milioni di miglia di cavi telefonici |
|
stesi come fiumi sul pianeta terra: |
|
dopo aver riempito il mondo di televisori, |
|
ora riempiamolo ancora di pi di telefoni. |
|
Comunicare, people. |
ROBERT |
Comunicare. |
|
E vuoi vedere che a forza di telefonate |
EMANUEL, MAYER? |
troviamo il modo di parlare una lingua sola? |
ROBERT |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 162
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Niente da fare. |
HENRY |
Nel sogno di Bobbie |
|
semplicemente |
|
la torre non pi fatta di valigie |
|
ma di telefoni che squillano, squillano, |
|
in continuazione |
|
e siccome nessuno |
|
sa come si dice fateli smettere! |
|
i telefoni squillano |
|
squillano |
|
VOCI REGISTRATE |
|
"اهل ع ج ف قو ت!" |
|
"بجأ ىل ع ف تاه لا!" |
|
Rpondre au tlphone!" |
|
"Сделать их остановить!" |
|
"Ответ на телефон!" |
|
"Odbierz telefon!" |
|
"彼らが停止してください" |
|
"電話に出なさい" |
|
"Sagutin ang telepono!" |
|
让他们停下来 |
|
接电话 |
|
E la torre finisce per crollare, sempre. |
ROBERT |
Fu cos che nacque |
PHILIP |
coi soldi Lehman Brothers |
|
la Digital Equipment. |
|
Non perch Bobbie Lehman |
|
volesse seminare computer in America |
|
come aveva fatto coi televisori. |
|
No, niente del genere. |
|
Anche se questo disse ai partner |
|
nel lunch del luned |
|
dentro il ristorante francese |
|
allottavo piano di One William Street: |
|
Noi punteremo sui computer, signori. |
ROBERT |
Ma non i computer che si fanno adesso, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 163
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
quelli che di spazio riempiono una stanza
e non funzionano se non c laria fredda come in frigo per cui chi ci lavora si ammala trenta volte lanno.
Noi creeremo computer per tutti.
E con i computer creeremo un linguaggio per tutti, la lingua dei computer, sistemi operativi, moduli di calcolo per tutto il pianeta terra. Perch se tutto il mondo user i computer,
tutti parleranno la lingua dei computer.
Lera dei computer
fu aperta
da Lehman Brothers
per non far crollare la Torre di Babele.
HENRY
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 164
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo VIII
I have a dream
Intorno al tavolo,
tavolo di cristallo
cristallo lungo quanto tutta la stanza
sulle poltrone nere
sono seduti
tutti quanti
uno accanto allaltro
penna in mano
fogli per appunti
occhiali da vista
portacenere
sigarette sigari
bicchieri di liquore
Bobbie capotavola
gran completo
lunch del luned
ottavo piano One William Street
tutti seduti
abito scuro
i partner Lehman Brothers
non perdono parola
quando parla il Direttore Marketing.
ROBERT
Io rifletto oggi qui con voi sul verbo comprare.
Comprare che vuol dire?
Vuol dire dare soldi in cambio di qualcosa.
Questo qualcosa ha un valore, il valore un prezzo.
Il prezzo sono i soldi che mi dai.
N pi n meno.
Perfetto.
Se vuoi che la gente compri
devi dirle tutto il contrario.
Devi dirle che non sta comprando.
Devi dirle io e te non facciamo uno scambio,
perch sei tu che stai vincendo,
io accetto questo prezzo a malincuore
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 165
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
ma tuttavia ebbene s lo accetto |
|
anche se si sappia ci rimetto. |
ROBERT |
Questa la novit, signori. |
|
Questa la linea del marketing. |
|
Dire a tutti che chi compra ci guadagna |
|
e chi vende sta perdendo. |
|
Marketing |
|
dire a tutti che vinci se compri, |
|
se compri trionfi |
|
se compri mi batti |
|
se compri sei il primo. |
|
Marketing, signori, |
|
far passare il concetto |
|
che solo chi compra vince la guerra, |
|
e siccome siamo tutti in guerra |
|
chi compra sopravvive. |
|
Tutti seduti |
MAYER |
abito scuro |
|
i partner Lehman Brothers |
|
non perdono parola |
|
scrivono |
|
annuiscono |
|
sorridono |
|
ai partner Lehman Brothers |
|
intorno al tavolo cristallo |
|
questo discorso piace. |
|
Se noi faremo entrare in testa |
|
al mondo intero |
|
che comprare vincere, |
|
allora comprare vorr dire vivere. |
|
Perch lessere umano, signori miei, non vive per perdere. |
|
Vincere il suo istinto. |
|
Vincere esistere. |
|
Se faremo entrare in testa |
|
al mondo intero |
|
che comprare esistere, |
|
noi romperemo, signori miei, |
|
quellultima vecchia barriera che si chiama bisogno. |
|
Il nostro obiettivo |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 166
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
un pianeta terra
in cui non si compri pi nulla per bisogno ma si compri per istinto.
O se volete, concludendo, per identit.
Solo allora le banche, signori,
diventeranno immortali.
Straordinario. |
ROBERT |
Bobbie a capotavola sorride. |
|
E quando Bobbie sorride un caso. |
|
Sorride Bobbie |
|
perch quando suo nonno Emanuel e i suoi fratelli |
|
fondarono la banca |
|
sognavano un impero di cotone e di caff, |
|
e quando suo padre Philip |
|
la lanci in Borsa |
|
sognava di treni e cherosene |
|
ma adesso |
|
adesso il piano tutto un altro |
|
qui si parla di vita eterna, gente, |
|
di dare un senso al mondo, |
|
non so se mi spiego |
|
I have a dream, yes |
|
I have a dream |
|
e il sogno |
|
nientemeno |
|
che limmortalit. |
|
Mentre tutto il mondo |
PARTNER o EMANUEL, MAYER? |
in questi anni 60
ha il terrore di scoppiare
allimprovviso
per qualche nuova bomba nucleare
noi prendiamo la rincorsa
saltiamo il fosso
e voil
non solo siamo dappertutto
ma ci saremo
dora in poi
in eterno.
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 167
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Lehman Brothers ci scommette.
Voto a favore
Allunanimit.
E avanti allora con il nuovo marketing:
limportante vendere,
limportante che le casse si riempiano,
limportante che la gente compri,
e se Standard & Poors
ci tiene il termometro fisso sotto il braccio
anche noi ce labbiamo un termometro
eccome
e sono i supermercati.
Super store.
Mega store.
Manifesti pubblicitari grandi come case.
E un fiume di soldi che scorre tutti i giorni
come un mare
un oceano
gigantesco
sterminato
di bandiere Coca-Cola
rosse
rosse
rosse come quelle della Russia
rosse come quelle della China
rosse come linvidia
di tutta quella parte di pianeta
che sotto la falce
e sotto il martello
si rode
eccome
di non poter comprare
but I have a dream, yes
I have a dream
ed di vendere prima o poi anche a voi,
vendere
vendere
vendere
a tutti quanti
carrelli pieni
ROBERT
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 168
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
consegna a domicilio
senza preferenzeROBERT
senza distinzioni
bianchi e neri
non deve pi far differenza:
siamo tutti uguali
perch tutti abbiamo il portafogli
vendere
vendere
vendere
senza primi e senza ultimi
senza posizioni
uomini e donne
non deve pi far differenza:
siamo tutti uguali
perch
.perch tutti abbiamo un conto in banca I have a dream, yes
I have a dream
ed che tutti i soldi dora innanzi siano uguali
sotto il sole e
non solo sotto il sole,
perch la NASA ci ha chiesto soldi per mandare un uomo sulla Luna: I have a dream, yes,
I have a dream
ed far soldi anche lass. Bobbie sorride.
Lehman Brothers in eterno. Poi si morde il labbro. Lehman Brothers in eterno. Bobbie hai capelli bianchi. Lehman Brothers in eterno. Ma dopo di me
con chi?
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 169
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo IX
Egel haZahav
Va bene |
HERBERT |
che i nostri militari |
|
non c giorno |
|
che non muoiano in Vietnam |
|
e tutti i giorni |
|
in televisione |
|
riprendono le bare. |
|
Va bene che John Fitzgerald Kennedy |
|
laggi a Dallas |
|
morto |
|
cos davanti a tutti |
|
allimprovviso |
|
davanti agli occhi del mondo |
|
davanti agli occhi dellAmerica. |
|
E va bene che due settimane dopo |
|
Herbert Lehman |
|
pure lui |
|
morto |
|
allimprovviso |
|
fatto sta |
|
che tutta questa morte nei dintorni |
ROBERT |
a Bobbie Lehman non fa pi nessun effetto. |
|
Anzi: sorride. |
|
Sempre pi spesso. |
|
Perch Bobbie alla fine si convinto: |
|
lui non pu morire, |
|
non lo riguarda, |
|
perch Hashem non pu far morire |
|
chi guida un popolo eletto. |
|
A 74 |
|
sei giovanissimo, Bobbie Lehman. |
|
Il cognome s, lo so, ungherese. |
GLUCKSMAN |
Non siamo vigliacchi come quelli che lo cambiano. |
|
E poi voi Lehman eravate ebrei tedeschi, lo so. |
|
Se voi eravate tedeschi, potr essere io ungherese. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 170
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
O gli ungheresi non le vanno a genio?
Se non le vanno a genio me lo dica e me ne vado, che qui in banca avrete pure una valanga di soldi ma io ho una valanga di idee,
e non le porto dove non mi piace.
Lei non fa sconti, mister Glucksman. |
ROBERT |
Si dice in giro che lei sintende di cavalli; |
GLUCKSMAN |
bene, allora lo sa meglio di me |
|
che i cavalli forti sono quelli che scalciano. |
|
E questo cavallo che ho davanti |
ROBERT |
in cerca di una scuderia? |
|
Una scuderia pu darsi. Una gabbia no grazie. |
GLUCKSMAN |
Lho cercata io, mister Glucksman, |
ROBERT |
perch la sua fama la precede: |
|
lei sembra il migliore trader |
|
che ci sia in America. |
|
Voi qui avete una divisione Trading? |
GLUCKSMAN |
Non ancora. |
ROBERT |
Ma vorrei aprirne appunto una, |
|
e forse vorrei che lei la dirigesse. |
|
Lei mi sembra che non sappia di cosa parla. |
GLUCKSMAN |
Guardi che quelli come me |
|
non fanno un mestiere da penna stilografica, |
|
non fanno cene di gala |
|
e non portano i polsini. |
|
Allora mi spieghi esattamente, per capire: |
ROBERT |
cosa fate voi traders. |
|
Stiamo davanti ai computer, mister Lehman, |
GLUCKSMAN |
con un telefono a questorecchio |
|
e un altro telefono sullaltro. |
|
Noi compriamo e vendiamo azioni |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 171
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
contemporaneamente
in dieci Borse in tutto il mondo
non solo a Wall Street,
noi compriamo dove conviene
e rivendiamo dove si guadagna,
spostiamo titoli e valori,
qualche centinaio al giorno,
anzi spesso
pi che volentieri
noi facciamo in modo
che un titolo di merda,
uno scarto,
sembri un titolo potente
e quando vale il doppio
lo rifiliamo a chi ci casca.
Lei dirige una signora banca,
qui tutto brilla,
ci sono un pacco di soldi e tanta bella eleganza, noi invece facciamo il lavoro quello sporco dove contano solo i soldi e la furbizia. Una Divisione Trading
pu farle fare milioni al giorno,
ma si tolga dalla testa di metterci in salotto:
noi siamo gente da sala attrezzi
e le buone maniere non sono roba nostra.
Mi ha convinto, mister Glucksman: |
ROBERT |
quando crede che potremmo cominciare? |
|
Per tirarle su una Divisione dal nulla |
GLUCKSMAN |
mi ci vogliono un paio di mesi. |
|
I traders li scelgo io, tutta gente sveglia. |
|
E poi le ripeto: |
|
non possiamo stare qui fra i suoi velluti. |
|
Ci dia unaltra sede e quella sar casa nostra. |
|
E gi pronta, se vuole, |
ROBERT |
a cinque minuti da qui, in Water Street. |
|
Vuole subito vederla? |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 172
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Bravo Bobbie. |
PHILIP |
Morgan Stanley una banca di vegliardi. |
|
Goldman Sachs un ospizio a cielo aperto. |
|
Lehman Brothers no. |
|
Lehman Brothers avr una Divisione Trading, |
|
sede distaccata in Water Street, |
|
impero dUngheria, |
|
lontano dai velluti, |
|
lontano dai polsini, |
|
qui tira unaltra aria |
|
che quando Paul Mazur |
EMANUEL |
partner anziano |
|
insieme a Bobbie |
|
ci ha messe piede |
|
per poco il vecchio Paul non sveniva per terra. |
|
Ma Bobbie non risponde, no: |
ROBERT |
Bobbie sorride. |
|
Prende sotto braccio il vecchio, |
|
se lo trascina dietro |
|
nella divisione Trading |
|
stanzoni grandi come hangar |
EMANUEL |
tavoli di legno e plastica |
|
lunghi come banchi di droghiere |
|
e lampade lampadine |
|
schermi di computer |
|
uno accanto allaltro |
|
separati solo da pacchi di ciambelle |
|
quel che resta di take-away cinesi, |
|
lavagne elettroniche impazzite |
|
mazze da baseball |
|
guantoni da boxe |
|
ragazzi da ogni parte, |
|
in maniche di camicia, |
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ridendo, correndo, |
|
urlando come pazzi |
|
con le gole e con le dita |
|
Tokyo 654328 prendi 7 |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 173
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
76579 colloca!
98754890 Saigon 14 lascia!
Francoforte 12668964 rilancia!
Sospendi 65479!
Colloca e raddoppia!
sul pavimento
manciate di foglietti
accartocciati come foglie
lattine di Coca Cola
portacenere fumanti di sigarette
e lass
un uomo con le gote come due meloni,
che dirige lorchestra dellinferno intero
ma senza bacchetta,
piuttosto con unascia.
Dietro di lui |
GLUCKSMAN |
sulla parete |
|
la foto immensa |
|
di una negra nuda |
|
spalmata doro |
|
con su scritto |
|
La Dea della Borsa. |
|
Paul Mazur |
EMANUEL |
partner storico |
|
ha giurato che |
|
non metter pi piede |
|
a Water Street |
|
impero dUngheria |
|
e nel lunch del luned |
|
porter ai colleghi |
|
tutto il suo disdegno. |
|
Ma la Divisione Trading |
PHILIP |
gi dopo un mese |
|
ha gi triplicato gli utili. |
|
Triplicare gli utili |
|
ai partners Lehman piace. |
|
Anche se l dentro |
|
in Ungheria |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 174 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
si adora unaltra dea. |
|
Paul Mazur |
EMANUEL |
76 anni |
|
muore poco tempo dopo. |
|
Bobbie sorride: |
|
non un suo problema. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 175
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo X
Twist
Bobbie Lehman ha 78 anni. |
ROBERT |
E balla il twist. |
|
Ha passato la vita a tremare, |
|
che c di male |
|
se ora |
|
il patriarca |
|
ha una santa voglia |
|
voglia di ballare? |
|
Tutto il mondo balla il twist. |
|
Ballano i russi di Breznev |
|
e ballano i cinesi mentre giocano a ping pong, |
|
ballano gli arabi che ci vendono petrolio |
|
e ballano in Europa tenendosi per mano. |
|
Ballano in Giappone, senza soste, a ciclo continuo, |
|
ballano in America |
|
dove se non balli |
|
sei fuori dal giro. |
|
Ballano automobili, camion, motociclette, |
|
che se non hai le ruote ai piedi |
|
come fai a ballare? |
|
Ballano case, cottage, terratetti, villette, |
|
che ognuno deve avere un tetto |
|
per poter ballare! |
|
Ballano frigoriferi, frullatori, lavatrici, |
|
che la corrente elettrica |
|
d la forza per ballare! |
|
Ballano cinema, televisori, antenne, |
|
che nessuno balla |
|
senza farsi guardare! |
|
Balla Lew Glucksman, |
GLUCKSMAN |
balla con unascia in mano, |
|
e va detto: eccome se sa ballare. |
|
Balla con tutta la Divisione Trading, |
|
infilata l dentro Water Street |
|
impero dUngheria, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 176
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
dove quelli di One William Street
non mettono mai piede
anzi se possono
cambiano anche strada
perch quella roba
nossignore
quella bolgia
non Lehman Brothers.
Peccato che per Lehman Brothers
balli il twist
saltellando sugli zeri
che lUngheria moltiplica a valanga.
Quindi balla Lew Glucksman,
balla il twist e la ciarda,
con le gote rosse come due meloni,
balla con i suoi computer
sempre accesi mattina e sera
fissi a elaborare
a buttar fuori zeri zeri zeri
che poi con gli zeri
ci pensiamo noi a ballare.
Bobbie Lehman ha 80 anni. |
ROBERT |
E balla il twist. |
|
ballano le tastiere dei computer |
|
ballano i calcolatori |
|
ballano le stampanti |
|
ballano quei nuovi assunti |
|
ragazzi sorprendenti |
|
che non ballano con uomini n donne |
|
ma coi numeri |
|
lultimo entrato in corsa |
|
balla Dick Fuld |
ALLIEVO? |
trentanni e non li dimostra |
|
balla Dick Fuld |
|
ballerino provetto |
|
balla Dick Fuld |
|
che a ballare coi numeri un maestro |
|
balla Dick Fuld |
|
attaccato al suo computer |
|
balla Dick Fuld |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 177
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
che balla coi milioni
balla Dick Fuld
fa piroette in borsa
balla Dick Fuld
ma solo in Water Street
balla Dick Fuld
e balla con Lew Glucksman
solo con lui
perch Dick odia le banche
e chiunque ne fa parte.
Bobbie Lehman ha 85 anni.
E ballando riesce a far ballare
anche chi non ne ha pi voglia,
come i vecchi partners
di One William Street,
quelli che hanno scelto
di ballare un po il sirtaki
sopra il tavolo cristallo
e per farselo insegnare
hanno chiamato
Pete Petropulos
(pardon: Peterson)
greco
pardon: americano
Balla Pete Peterson
banchiere puro
balla con sua moglie Sally
balla con uno stipendio di 300,000 $
PETERSON
balla con la banca Lehman Brothers
che per lui One William Street
e quella soltanto
lui non balla n con gli ungheresi
n con i loro pazzi
non balla con Lew Glucksman,
perch gli fa paura lascia,
non balla con Dick Fuld
che nel sirtaki
sembrerebbe un orso.
Peterson odia Glucksman,
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 178
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Glucksman odia Peterson,
la Banca odia la Borsa,
la Borsa odia la Banca,
ma ballano comunque
odiandosi
che limportante non fermarsi.
Bobbie Lehman ha 90 anni |
PHILIP |
e balla il twist. |
|
Lui lo sa che fermarsi |
|
ormai vietato, |
|
che quando balli |
|
devi ballare |
|
finch tu regge il fiato |
|
senza sosta |
|
senza respiro |
|
sempre pi forte. |
|
Bobbie Lehman ha 93 anni |
ROBERT |
e balla il twist |
|
ne ha 100, anzi. |
|
Forse 140. |
|
Balla il twist, Bobbie, |
|
balla forsennatamente, |
|
forse non se n accorto |
|
che ballando il twist |
|
lultimo dei Lehman |
|
morto. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 179
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Capitolo XI
Squash
La targa sulla porta dellufficio
dice Presidente.
Stava un tempo
Sulla porta di Bobbie Lehman.
Ora indica un altro,
da dieci anni almeno.
Ora tutto appartiene
a lui,
al nuovo capo Lehman Brothers.
Eppure nellaria
non c proprio niente di greco.
Il presidente Pete Peterson
siede al suo posto.
I giornali del mattino.
Lordine degli incontri
previsti per il giorno.
Il pi importante
per
il primo.
Quando bussano alla porta,
Peterson si alza,
si ricompone la cravatta
ed ecco il greco e l'ungherese:
uno davanti all'altro.
Uno alle sue spalle ha olive e capperi.
L'altro ha le lampade di marmo.
Uno un banchiere perfetto.
L'altro un trader d'assalto.
Uno il Presidente Lehman Brothers.
L'altro manda avanti la miniera d'oro.
PETERSON
Il greco e l'ungherese:
uno davanti all'altro.
Silenzio lungo un secolo.
Peterson sorride.
Quand'era al Governo con Richard Nixon
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 180 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
ha imparato a sorridere anche ai nemici, |
|
ha un dono perfetto, |
|
un sorriso a comando. |
|
Glucksman no, lui no. |
GLUCKSMAN |
Lui il sorriso non lo comanda affatto, |
|
e infatti sta l, seduto, |
|
come un rinoceronte |
|
che punta col corno, |
|
e fa versi strani col naso |
|
perch come dice il suo pupillo Dick Fuld |
|
L'economia si divide in cravatte e bestie, |
|
e siccome le cravatte non respirano |
|
decisamente meglio essere bestie. |
|
Peterson si ricorda bene |
PETERSON |
-stava al Governo con Nixon- |
|
si ricorda bene |
|
di quando gli Stati Uniti |
|
spalancarono i mercati cinesi |
|
mandando a Pechino |
|
una squadra di ping pong. |
|
Ora qui vuole fare lo stesso. |
|
O non un'idea? |
|
Ping pong |
PHILIP |
greco ungherese. |
|
E sia. |
|
Pallina in campo. |
|
Caro Glucksman, di cosa vuoi parlare? |
PETERSON |
Io? Di niente. |
GLUCKSMAN |
Eppure sei qui. |
PETERSON |
Sai perch. |
GLUCKSMAN |
Lo intuisco. |
PETERSON |
Niente nascondino. |
GLUCKSMAN |
Come vuoi. |
PETERSON |
Parla chiaro. |
GLUCKSMAN |
Parla tu. |
PETERSON |
Sei il Presidente. |
GLUCKSMAN |
Lo sono. |
PETERSON |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 181 |
|
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15 |
|
Appunto. |
GLUCKSMAN |
Va' avanti. |
PETERSON |
Sei il capo ma non dovresti esserlo. |
GLUCKSMAN |
Pallina fuori campo. |
PHILIP |
L'Ungheria ha risposto troppo forte. |
|
Peterson sorride. |
|
E' bravissimo a farlo. |
|
Uno a zero per la Grecia. |
|
Rimette la pallina in campo. |
|
Caro Glucksman, che intendi dire? |
PETERSON |
Che ora basta. |
GLUCKSMAN |
Basta cosa? |
PETERSON |
Con i re di un tempo. |
GLUCKSMAN |
Io sarei re? |
PETERSON |
Sei Presidente. |
GLUCKSMAN |
Vuoi per caso... |
PETERSON |
Voglio la banca. |
GLUCKSMAN |
Pallina fuori campo. |
PHILIP |
L'Ungheria nervosa. |
|
Peterson sorride. |
|
E' bravissimo a farlo. |
|
Due a zero per la Grecia. |
|
Rimette la pallina in campo. |
|
Caro Glucksman, non stai esagerando? |
PETERSON |
Nientaffatto. |
GLUCKSMAN |
Una banca una banca. |
PETERSON |
Siamo noi che la mandiamo avanti. |
GLUCKSMAN |
Tu credi? |
PETERSON |
Ho i dati. |
GLUCKSMAN |
Io ritengo... |
PETERSON |
Ora basta. |
GLUCKSMAN |
L'Ungheria butta via la racchetta. |
PHILIP |
Prende la palla, la schiaccia col tacco. |
|
Partita conclusa |
|
che il ping pong un balletto |
|
e come direbbe il giovane Dick Fuld |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 182
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Lo squash, lui s, che uno sport da maschio. Perfetto.
Ora il gioco lo comanda Glucksman.
E sar squash, all'ultimo colpo,
dove vince chi schiaccia pi duro..
Quindi, Peterson, mi merito la banca.
La banca intera in mano alla tua truppa. |
PETERSON |
Sempre meglio della vostra muffa. |
GLUCKSMAN |
Non meglio dividerci i ruoli? |
PETERSON |
Non mi basta la met del piatto. |
GLUCKSMAN |
Vuoi sbafare la ciotola intera. |
PETERSON |
Pur di levarla ai topi banchieri. |
GLUCKSMAN |
E se la ciotola non fosse d'accordo? |
PETERSON |
Palla persa dall'Ungheria. |
PHILIP |
Vantaggio per la Grecia. |
|
Peterson sorride. |
|
E' bravissimo a farlo. |
|
La palla di nuovo in campo. |
|
Dicevo, Glucksman, che non sei amato. |
PETERSON |
Vuoi dire dai partners? Me ne sbatto: vecchi. |
GLUCKSMAN |
E se quei vecchi ritirano la quota? |
PETERSON |
Non lo faranno, e se lo fanno pago. |
GLUCKSMAN |
Se ti lasciano in dieci, sar un capitale. |
PETERSON |
Il capitale in cassa, non sar un danno. |
GLUCKSMAN |
Ma cos ti troverai in ribasso. |
PETERSON |
Voglio la banca, voglio la tua poltrona. |
GLUCKSMAN |
Farmi da parte ti coster milioni. |
PETERSON |
Dimmi quant', avrai domani i soldi. |
GLUCKSMAN |
Punto a favore dell'Ungheria. |
PHILIP |
Ma ecco la Grecia |
PETERSON |
interrompe il gioco |
|
si prende la palla. |
|
Voglio una fila di zeri |
|
e una percentuale sul tuo fallimento. |
|
Sarebbe? Meno discorsi. |
GLUCKSMAN |
Se dovrai vendere le quote Lehman Brothers, |
PETERSON |
se dovrai cederle pur di fare cassa, |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 183
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
io avr di ogni vendita una percentuale. |
|
Che patto imbecille. |
GLUCKSMAN |
Affare fatto? |
PETERSON |
Fatto. |
GLUCKSMAN |
Lewis Glucksman, sei il nuovo presidente. |
PETERSON |
Neppure un anno |
HENRY |
dopo quell'incontro |
|
Lehman Brothers |
|
l'immortale marchio |
|
era sul banco |
|
al migliore offerente. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 184
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Epilogo
Monday Lunch
Intorno al tavolo, |
HERBERT |
tavolo di cristallo |
|
cristallo lungo quanto tutta la stanza |
|
sulle poltrone nere |
|
sembra il lunch del luned |
|
anche se notte |
|
anzi |
|
fra poco lalba. |
|
Dentro la stanza il silenzio regna. |
|
Sei uomini anziani. |
|
Aspettano la notizia. |
|
Henry a capotavola. |
|
Spetta a lui, da sempre. |
|
Mayer Bulbe |
HENRY |
gli sta seduto accanto. |
|
Emanuel un braccio, |
|
vuole agire, |
|
in giornate come queste |
|
di star seduto non se ne parla. |
|
Suo figlio Philip |
|
tiene unagenda |
|
davanti agli occhi, |
|
la penna in mano, |
|
scrive frasi in stampatello. |
|
Bobbie Lehman |
|
seduto davanti a suo padre, |
|
gli trema di nuovo la mano, |
|
e si rimorde il labbro. |
|
Herbert il senatore |
|
rimette lora |
|
sullorologio a pendola |
|
ma tanto qui il tempo |
|
uno strano concetto. |
|
Henry ripiega in tasca il fazzoletto di cotone, |
|
poi guarda i fratelli: |
|
E come si chiama? Scordo sempre il nome. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 185
Piccolo Teatro di Milano Teatro dEuropa 2014/15
Nessuno risponde.
Dico: chi stato alla fine lultimo presidente?
Philip sfoglia la sua agenda: |
ROBERT |
Dick Fuld. |
|
Mayer Bulbe fa una smorfia, |
MAYER |
stringe le spalle, |
|
una patata lessa. |
|
Emanuel |
EMANUEL |
che era e rimane un braccio |
|
tira un calcio a una sedia |
|
e la getta nel mezzo. |
|
Bobbie sospira. |
ROBERT |
Herbert Lehman |
HERBERT |
si gratta la testa |
|
Spero ancora che vorranno salvarla. |
|
Non vedo speranza. |
PHILIP |
Nel 29 noi non salvammo nessuna banca. |
ROBERT |
E di nuovo nella stanza il silenzio regna. |
HERBERT |
Sei uomini anziani |
|
aspettano la notizia. |
|
Squilla il telefono. |
|
Henry risponde. |
|
Fissa gli altri. |
|
Riattacca. |
|
Un minuto fa, mi dicono, morta. |
HENRY |
Si alzano in piedi. |
|
Intorno al tavolo. |
|
Tutti. |
Di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi Lehman Trilogy - 186
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Faranno crescere la barba
nei prossimi giorni,
come dice il rito
Shiv e sheloshim,
rispetteranno la legge
com prescritto
in ogni precetto.
E mattina e sera
reciteranno il Qaddish
come usava a Rimpar,
laggi, in Baviera.
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