Giambattista Spampinato
LE ARANCE DORO
Un atto
da Luigi Capuana
LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
PERSONAGGI:
IL RE DI VATTELAAPESCA
IL REUCCIO, suo figlio
LA REGINOTTA, sua figlia
IL CONTADINO, re di Panzafracca
LA SENTINELLA
IL CARDELLINO
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
ATTO UNICO
La scena rappresenta la sala del trono del Regno di Vattelaapesca. Sulla sinistra una pedana con due scalini e, sopra di questa, un maestoso trono.
IL RE (Viene dalla sinistra recando in mano lo scettro e la corona e sul braccio un lungo mantello, che poggia sul trono per avere le mani pi libere mentre parla, al proscenio, rivolto al pubblico)
Miei cari ragazzi, con tutto il mio cuore vi auguro una buona giornata, piena di felicit, salute e cose piacevoli ed anche utili. Sono venuto in mezzo a voi per raccontarvi una bella favola; di quelle che si raccontavano un tempo da tutte le nonne ai loro nipotini. Oggigiorno, invece, si raccontano storielle o barzellette, che divertono e fanno ridere, ma non contengono una morale: sono fine a se stesse.
E, siccome io sono vecchio, vi voglio raccontare una vecchia favola che sintitola: Le arance doro; ma chi sono io che, con faccia tosta, mi presento a voi ad imporvi il racconto della mia favola? Io, in questo momento, reppresento il Fabulatore ed anche un personaggio della favola: il Re del potente Reame di Vattelaapesca.
Ma diamo inizio al racconto con la tipica frase di prammatica: Cera una volta.
Cera una volta un Re che, nel suo regale giardino, possedeva un albero che produceva arance tutte doro. Quellalbero era linvidia degli abitanti del Reame, ma anche di quelli dei Reami viciniori. Ognuno di essi voleva possedere quellalbero per raccogliere i suoi preziosissimi frutti e diventare ricco sfondato come il Re di Vattelaapesca.
Lalbero, durante la produzione delle arance doro, notte e giorno, veniva guardato a vista da una sentinella che vigilava con gli occhi ben aperti, impedendo che eventuali malintenzionati o ladri di arance doro spogliassero il prezioso albero dai suoi frutti. Ma, una mattina, mentre il Re era intento a raccontare una bella favola ai bambini del Reame al Re piacevano un sacco le favole ed aveva il pallino di raccontarle una mattina, dicevo, arriva di corsa e molto agitata la sentinella
SENTINELLA (Venendo dalla destra)Maest! Maest!
IL RE Altol! Chi va l?
SENTINELLA (Fermandosi di colpo)Sono io, Maest, la Sentinella dellalberodelle arance doro!
IL RE Aspetta che indossi il manto regale e la corona, e prenda in mano lo scettrodi comando per assumere la funzione di Re. (Esegue) Ecco, ora sono ufficialmente il Re. Puoi parlare.
SENTINELLA Maest, successa una cosa grave!
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IL RE Parla, dunque! Non mi tenere sulle spine!
SENTINELLA Non trovo le parole per esprimermi
IL RE Calmati, figliuolo, e dimmi di che si tratta.
SENTINELLA Maest, successa una cosa terribile!
IL RE Questo lhai gi detto.
SENTINELLA No, avevo detto che successa una cosa grave.
IL RE E non la stessa cosa? Non farmi perdere tempo, raccontami tutto neiparticolari, se non vuoi che ti mandi al patibolo!
SENTINELLA Forse la cosa pi sensata, cos mi tolgo il pensiero prima. Maest,sono pronto.
IL RE A parlare?
SENTINELLA No, a morire!
IL RE Non esageriamo, ora!
SENTINELLA Glielo giuro, Maest, sono pronto!
IL RE Tu sarai un soldato zelante, ma, se ti mando a morte, chi mi dice che cavolo successo?
SENTINELLA Sua Maest ha ragione, non posso morire.
IL RE Proprio cos: non puoi morire; devi parlare, invece!
SENTINELLA E questo ancora pi difficile.
IL RE Ma, insomma, che successo di cos grave e terribile entit? E scoppiatauna guerra?
SENTINELLA Peggio, Maest!
IL RE I nostri mortali nemici hanno invaso il nostro territorio?
SENTINELLA Ancora peggio, Maest!
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IL RE Mia figlia, la Reginotta, scappata con lultimo suddito del Reame?
SENTINELLA Questa sarebbe poca cosa!
IL RE Come osi, miserabile, offendere la mia regale figlia con simili insinuazioni!
Meriti la morte!
SENTINELLA E poi, chi gli dice che cosa successo?
IL RE Hai ragione, non puoi morire, ma, ti prego, non fare morire me con questodubbio atroce! Io sono padre di famiglia ed ho tanti piccoli sudditi che anelano di conoscere il seguito della favola che avevo appena iniziato a raccontare. Ti prego, se non vuoi farlo per me, fallo almeno per loro.
SENTINELLA E va bene, lo faccio per i bambini e per la favola che deve avere ilsuo seguito.
IL RE Bravo, tu sei molto umano! Parla, dunque!
SENTINELLA Maest, le arance doro sono scomparse dallalbero.
IL RE Come? Quando? Perch?
SENTINELLA Come? Inspiegabilmente; quando? Questa notte; perch? Non loso!
IL RE E chi lo deve sapere, allora, miserabile? Io avevo messo te di sentinellaallalbero e, tu, le arance te le sei fatte rubare sotto gli occhi, che dovevano restare spalancati e vigili!
SENTINELLA Purtroppo, quando le arance sono scomparse, i miei occhi nonerano spalancati e neanche vigili.
IL RE Hai osato chiudere gli occhi? Ma io ti mando a morte!
SENTINELLA E, poi, chi gli racconta come li ho chiusi, dormendo come unghiro?
IL RE Parla, dunque, non te ne approfittare! Racontami tutto per filo e per segno!
SENTINELLA Ubbidisco, Maest. Mentre ero di guardia, verso la mezzanotte, arrivato un cardellino; si posato sopra un ramo e si messo a cantare: un canto melodioso e coinvolgente che mi faceva diventare le palpebre pesanti fino a farmi chiudere gli occhi.
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IL RE E ti sei addormentato come un babbeo!
SENTINELLA Ancora no anzi, per poter resistere al sonno, mi sono avvicinatoallalbero di arance doro ed ho scacciato il cardellino da quel ramo. Luccellino ha smesso di cantare ed volato via. Intanto, il mio sonno svanito come per miracolo.
IL RE Meno male!
SENTINELLA S, per, il cardellino ha fatto un volo attorno allalbero e si posato sopra un ramo pi alto ed ha ripreso a cantare. Ed ecco che mi tornato il sonno, ma, facendo uno sforzo, ho ricacciato il cardellino dallalbero.
IL RE Voglio sperare che questa volta se ne sia andato definitivamente!
SENTINELLA Macch! Ha fatto un altro giro ed andato a posarsi proprio incima riprendendo il canto. E canta e ricanta, mi sono addormentato e quando mi sono svegliato le arance non cerano pi.
IL RE Ed io sono rimasto orfano delle mie preziose arance! Va, per questa volta tiperdono perch sei rimasto vittima del canto incantatore del cardellino.
SENTINELLA Grazie, Maest. Sempre ai suoi ordini!(Via)
IL RE (Rivolto al pubblico) Avete sentito? Cera stato sicuramente un incantesimo.Il cardellino doveva avere dei poteri magici. Infatti, un comune cardellino non pu fare addormentare col suo canto la gente; semmai la tiene sveglia. Vuol dire che, alla prossima stagione, correr ai ripari: incaricher della guardia il Reuccio in persona. Il Reuccio fa parte della famiglia ed ha tutto linteresse di restare sveglio per non farsi rubare le bellissime arance.
Intanto, aspettando aspettando, trascorre lanno ed arriva la stagione in cui maturano le arance. Il Reuccio si pone di guardia. Per tre notti consecutive non succede niente, ma, alla quarta notte
REUCCIO (Arrivando di corsa)Maest! Maest!
IL RE Alto l! Chi va l?
REUCCIO Sono il Reuccio, Maest!
IL RE Ah! E perch hai abbandonato il tuo posto di guardia alle regali arancedoro?
REUCCIO Maest, successa una cosa grave!
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IL RE Questa frase lho gi sentita pronunciare.
REUCCIO Io non lho mai detta prima dora.
IL RE Eppure, lho sentita. Parla, che mi vuoi dire?
REUCCIO Maest, successa una cosa terribile!
IL RE Anche questa ho sentito.(Improvvisamente)Ah, le arance doro! Si sonorubate le arance doro!
REUCCIO Io non ci ho colpa, Maest!
IL RE Ti sei addormentato anche tu come il soldato che avevo messo di sentinellae che come te si presentato al mio cospetto ripetendo le stesse frasi: (Imitando) Maest, successa una cosa grave! Maest, successa una cosa terribile! (Con foga) Molto grave! Molto terribile, per Bacco! Vi siete addormentati entrambiconsentendo il furto delle arance doro! Le mie arance che valevano tanto oro per quanto pesavano!
REUCCIO Erano doro, Sacra Maest.
IL RE Giusto! Vedi? Mi hai fatto dire una corbelleria!
REUCCIO Scusate, Arcisacra Maest!
IL RE Basta con le sviolinate e raccontami come successo.
REUCCIO Io non ci ho colpa. E venuto un cardellino, si posato sopra un ramo esi messo a cantare. Col canto le mie palpebre diventavano sempre pi pesanti. Gli ho detto, allora: Cardellino impertinente, il tuo canto non mi fa niente! Hai voglia di fare il verso, col Reuccio tempo perso!. Ma lui era pronto a canzonarmi: Fior di basilico e fior di menta, il Reuccio si addormenta! Fior di latte e fior di panna, il Reuccio fa la nanna!. E canta e ricanta, ho dormito fino ad ora.
IL RE Proprio come successo alla sentinella nella scorsa stagione.
REUCCIO Ve lho detto che non ci avevo colpa!
IL RE Per questa volta ti perdono a patto che, alla prossima stagione, vi mettiate disentinella tu e il soldato per controllarvi luno con laltro. Se, malauguratamente, chiudete gli occhi e vi fate rubare le arance, vi mander a morte allistante!
REUCCIO Non succeder, statene certo, Sacra Maest!
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IL RE Ora ti puoi ritirare nei tuoi appartamenti principeschi!
REUCCIO Grazie, Maest, ai vostri ordini!(Via)
IL RE ( Si avvicina al proscenio e continua il racconto) Il Re era amareggiato perquanto era successo. Per due stagioni consecutive non aveva potuto raccogliere le sue preziose arance. Rischiava di diventare un re povero con tutte le spese che aveva per mandare avanti il Reame. Non se la sentiva di imporre altre tasse o gabelle ai suoi sudditi, che erano gi ridotti allosso, n poteva aumentare il costo dei tabacchi o della benzina, perch il signor Nicot, limportatore del tabacco in Europa, non era ancora nato e i cavalli, che erano lunico mezzo di trasporto, insieme ai muli, agli asini e ai buoi, non andavano a benzina. Doveva pazientemente attendere la prossima raccolta di arance doro per rimpinguare le casse dello Stato. Finalmente, dopo un lungo anno di attesa, le arance cominciarono a colorarsi doro e, immediatamente, il Re pone a guardia dellalbero di arance il Reuccio e il Soldato. Per una settimana tutto fila liscio; non succede niente; ma allinizio della seconda settimana (Arrivano ansanti il Reuccio e la Sentinella)
REUCCIO Maest, successa una cosa grave!
SENTINELLA Maest, successa una cosa terribile!
IL RE Siete diventati monotoni! Potete almeno cambiare frase!
REUCCIO Maest, successa una cosa terribile!
SENTINELLA Maest, successa una cosa grave!
IL RE (Con un grido)Basta! Volete burlarvi del vostro re?
REUCCIO Non sia mai, Sacra Maest. Ho cambiato la frase come avete ordinato.
SENTINELLA Anchio.
IL RE Nossignore, vi siete scambiate le frasi!
REUCCIO Scusate, Maest!
SENTINELLA Perdonate, Maest!
IL RE Scommetto che vi hanno rubato le arance. Non cos?
REUCCIO Come avete fatto ad indovinare?
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SENTINELLA Come lo avete arguito?
IL RE Ci voleva tanto a capire? La prassi uguale a quella delle altre stagioni.
REUCCIO Maest, abbiamo resistito al canto del cardellino per una settimana,dandoci pizzicotti lun con laltro per non dormire, ma, alla fine, ha vinto il cardellino.
IL RE Siete dei buoni a nulla! Lanno prossimo io in persona far la guardia allearance doro e vedrete che sar il cardellino ad addormentarsi in un sonno profondo!
(Stacco di buio; la scena si svuota dai personaggi; si riaccende la luce e rientra il Re ansante)
IL RE O voi di casa e fuori casa, gente di famiglia e di corte, servi, lacch,accorrete tutti! (Arrivano la Sentinerlla, il Reuccio e la Reginotta)
SENTINELLA Maest, comandate!
REUCCIO Maest, perch gridate?
REGINOTTA Maest, di che vi lagnate?
IL RE E successa una cosa grave! E successa una cosa terribile!
REUCCIO Le frasi che ha pronunciato Sua Maest non presagiscono niente dibuono!
SENTINELLA Anchio ho la stessa impressione.
IL RE Avete indovinato entrambi. Sono le stesse frasi che avete pronunciato voiquando, svegliandovi, vi siete accorti che vi avevano rubate le arance doro.
REUCCIO Ma le state pronunciando anche voi.
IL RE Non trovo altre frasi per esprimere la mia rabbia!
REGINOTTA Scommetto che vi siete addormentato e vi siete fatto rubare learance doro!
IL RE Gi per io non ci ho colpa. Ero l, di guardia, quando si posa su un ramoil cardellino che, con una bella faccia tosta, comincia a canzonarmi: Fior di spina e fior di rosa, il nostro Re or si riposa! Fior di viola e fior di gelsomino, il nostro Re or far un sonnellino!.
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REGINOTTA Ma voi non avete reagito?
IL RE Eccome! Ho cercato di afferrarlo per schiacciarlo come un moscerino, ma ilbirbante volato sopra il ramo pi alto, dove io no arrivavo e ha continuato a canzonarmi: Fior di giaggiolo e fior di margherita, il nostro Re or si far una bella dormita!, e canta e ricanta, mi sono addormentato di un sonno pesante!
REGINOTTA E fior di melanzane e fior di pomodoro, vi siete fatte rubare learance doro!.
IL RE S, ma non finir cos. Attenzione, mi rivolgo a tutti e lancio un bando pertutto il Reame: Chi mi porter, vivo o morto, il cardello canterino, ricever in dono una mula carica doro! Fedeli sudditi, disperdetevi per tutto il Reame e spargete la notizia!.
REUCCIO Sar fatto, Maest!(Via)
SENTINELLA Ai vostri ordini, Maest!(Via)
REGINOTTA Devo andare anchio, Maest?
IL RE Tu, ritirati nei tuoi appartamenti tra le tue ancelle a preparare il corredonuziale ch presto andrai in sposa!
REGINOTTA Ubbidisco, Maest!(Via)
(Dopo luscita della Reginotta, il Re si avvicina al proscenio e continua il racconto)
IL RE Passarono sei mesi senza che fosse successo niente. Il Reuccio era gitornato dal giro di propaganda del bando reale, ma alla reggia non si era ancora presentato nessuno che avesse notizie del cardellino. Il Re cominciava a perdere le speranze. E, man mano, che i giorni passavano, le casse del Reame diventavano sempre pi esigue. Aveva perso quattro raccolte di arance doro, una per ogni stagione di sonno profondo. Tutti volevano soldi: la Reginotta per completarsi il corredo; il Primo Ministro per le spese di governo; il Ministro della Guerra per mantenere la pace; il Ministro della Pace per non fare la guerra, eccetera eccetera. Il Re era preoccupatissimo e non sapeva a che santo votarsi. Una mattina, mentre passeggiava avanti e indietro nella sala del trono, escogitando qualche idea per potere fare soldi (Passeggia avanti e indietro con le mani dietro la schiena)
SENTINELLA (Venendo dalla destra)Scusate, Maest, se vi distraggo dai vostripensieri, ma c un contadino straniero che vuole parlarvi ad ogni costo.
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IL RE (Fermandosi)Un contadino?! Come osa un villano interrompere i mieipensieri? Arrestatelo e buttatelo nella cella pi oscura e profonda!
SENTINELLA Scusate se insisto, Maest, ma pare che il contadino abbia notiziedel cardellino incantatore.
IL RE Che aspetti, allora, ad introdurlo alla mia presenza? Vuoi forse andare alpatibolo?
SENTINELLA Perdonate, Maest Lo introduco subito.(Si allontana, tornandotosto con il Contadino) Entrate e prostatevi davanti a Sua Sacra Maest! (Poi, via)
CONTADINO (Eseguendo)Maest!
IL RE Alzatevi e parlate, villano! Mi hanno riferito che sapete dove trovasi ilcardellino fatato.
CONTADINO S, Maest, conosco il posto dove si trova e sono in grado diportarvelo vivo.
IL RE Che cosa chiedete in cambio?
CONTADINO Voi lo volete davvero quel cardellino?
IL RE Ad ogni costo!
CONTADINO Ed, allora, promettetemi la mano della Reginotta e lavrete in menodi tre giorni.
IL RE Come osate pensare che io possa destinare la Reginotta ad un bifolco comevoi?
CONTADINO Perch solo io potr farvi avere il cardellino incantatore in men chenon si dica.
IL RE Ah, s? Ed, allora, fate un passo avanti; fate dietro front; chinatevi;(IlContadino, ad ogni ordine del Re, esegue ubbidiente) prendetevi questo (Gli sferra un calcio nel didietro) e ringraziate la vostra buona sorte che non vi butto nella cellapi tetra a marcire per il resto dei vostri giorni! Ed ora andate, prima che mi penta della mia generosit!
CONTADINO Maest, le vostre minacce non fanno altro che ritardare il possessodel cardellino.
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IL RE La vostra richiesta inaccettabile. Non posso avere per genero un villanorifatto. Le regole della nobilt me lo vietano.
CONTADINO Io dico, invece, che non ve ne pentirete perch sar per voi un buongenero, affettuoso e rispettoso, e per vostra figlia, la Reginotta, un ottimo partito.
IL RE Se pronunziate unaltra parola, vi mando al patibolo!
CONTADINO Perdonate, Maest, se oso ancora discutere con voi, ma per ilvostro bene. Volete forse rinunziare ad un altro raccolto di arance doro? Il vostro Regno, cos, se ne andr in rovina.
IL RE Metter di guardia tutto il mio esercito e far catturare il cattivo cardello!
CONTADINO Anche se metteste di guardia tutti gli abitanti del Reame, siaddormenterebbero come ghiri e si farebbero rubare le arance doro.
IL RE Sentite, bifolco, facciamo un patto: voi mi porterete vivo il cardellino fatatoed io vi dar tanto oro per quanto pesate.
CONTADINO Maest, io rischio la mia pelle per riuscire a catturare il cardellino.
IL RE Perch, dove si trova?
CONTADINO Sulla cima di una montagna scoscesa e piena di mille pericoli.
IL RE Ditemi, villano, come siete venuto fin qui?
CONTADINO Con la mia fidata asina.
IL RE Vi faccio, allora, unaltra proposta: se mi porterete il cardellino, vi dartanto oro per quanto pesate voi e la vostra asina messi insieme.
CONTADINO Niente da fare, Maest; o la Reginotta o niente!
IL RE O la Reginotta o niente? E chi sei tu che osi imporre un vile ricatto alla miaregale persona? Vattene via, manigoldo, e ringrazia la tua buona stella che io rispetto lospitalit nel mio Reame! Se tu fossi mio suddito, tavrei gi condannato a morte!
CONTADINO Maest, vi avverto che ve ne pentirete di questa vostra decisione. IL RE (Chiamando)Sentinella! Reuccio! Venite subito al mio cospetto!
SENTINELLA (Presentandosi subito, seguita dal Reuccio)Comandate, Maest!
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REUCCIO Eccomi qui, Maest!
IL RE Cacciate via dal mio regno questo bifolco! Che non vi ritorni mai pi!(Via estacco di buio)
CONTADINO (Si porta al proscenio e, questa volta, continua, lui, il racconto) La Sentinella e il Reuccio mi scortarono con le armi in pugno al confine del
reame, accertandosi che io lavessi varcato e mi fossi allontanato dal confine.
Il Re, intanto, aveva ordinato che tutti gli abitanti del Reame, con un turno di cento persone per volta, facessero la guardia allalbero delle arance doro, armati di reticelle speciali, che aveva fatto costruire apposta, per catturare il cardellino incantatore.
Per un po di tempo luccello fatato non si fece n vedere n sentire e il Re gongolava di gioia, convinto che il cardellino non osasse sfidare la rete che i guardiani avevano posto attorno allalbero, ma, una mattina, allalba, andando ad ispezionare la guardia, trov le cento sentinelle addormentate e lalbero spoglio dalle belle e preziose arance.
E inutile dirvi quanta rabbia aveva in corpo il Re. Ve ne accorgerete da soli. (Buio e il Contadino scompare)
IL RE (Arrivando dalla destra)Faccio una strage! Faccio una carneficina! Sisono addormentati anche loro! Come hanno potuto, dopo che io avevo preso tutte le precauzioni? E incredibile! (Chiama) Sentinella! Reuccio! Subito al mio cospetto!
SENTINELLA (Arrivando)Comandate, Maest!
REUCCIO (Arrivando a sua volta)Ai vostri ordine, Maest!
IL RE Roba da non crederci!
REUCCIO E successa la cosa grave?
SENTINELLA E successa la cosa terribile?
IL RE Potete dirlo forte! Ancora una volta successa la cosa grave e terribile!Ero certo delle precauzioni che avevo preso: avevo messo in mano a ciascuna sentinella una rete speciale per catturare il cardello maledetto e un martello per darselo in testa, lun laltra, ogni cinque minuti in modo da restare sveglie, ma stato inutile: le sentinelle si sono addormentate ugualmente e le arance doro sono sparite nuovamente!
REUCCIO Che cosa possiamo fare, Maest?
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SENTINELLA Che comandate, Maest?
IL RE Portatemi subito al mio cospetto il Contadino! Sono costretto a scendere apatti con lui. (Il Contadino, come evocato, appare immediatamente)
CONTADINO Eccomi, Maest, ai vostri ordini!
IL RE Portatemi vivo il cardellino e la Reginotta sar vostra!
CONTADINO Parola di re?
IL RE Parola di re!
CONTADINO Eccovi il cardellino, Maest.(Tira fuori dalla bisaccia una piccolagabbia con il cardellino dentro e glielo porge) Lho catturato questa notte e ve lhoportato perch ero certo che mi avreste chiamato. Ora, rispettate il nostro patto e datemi la Reginotta.
IL RE Ma vuoi proprio la Reginotta?
CONTADINO S, con tutto il cuore!
IL RE Ma che te ne farai della Reginotta?
IL CONTADINO Ne far la mia sposa.
IL RE Ma non sa far niente: non sa cucinare; non sa cucire n rammendare; non safar le pulizie; anzi abituata ad essere servita a puntino. Che te ne farai di una moglie che sta sempre con le mani in mano? Non meglio un bel carico doro e di pietre preziose?
IL CONTADINO No, Maest, dovete darmi la Reginotta.
IL RE Oltre alloro e alle pietre preziose ti d la mia serva pi bella, che sar unabuona moglie; cucina da far leccare i baffi; cuce e ricama con mani di fata; fa il bucato lindo come la neve
CONTADINO Maest, io voglio la Reginotta.
IL RE (Deciso)Ed io la Reginotta non te la do!
CONTADINO E la vostra parola di re?
IL RE Ho la facolt di ritirarla.
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CONTADINO Quand cos, non voglio nulla. Tenetevi pure il cardellino e laReginotta, ma ve ne pentirete; parola di villano! (Esce infuriato)
IL RE Oh, finalmente me ne sono liberato e senza spendere nulla!(Al cardellino)Veniamo a noi, bellimbusto! Ora che sei nelle mie mani, voglio farti i martirii per tutte le pene che mi hai fatto patire! Ti strapper tutte le penne ad una ad una!
CARDELLINO Maest, non fatemi male ed io vi dir dove si trovano nascoste learance doro che vi sono state rubate.
IL RE Parola di cardellino?
CARDELLINO Parola di cardellino!
IL RE Dove sono nascoste?
CARDELLINO Si trovano nella grotta dei sette cunicoli, ma c un gigante con unfez rosso che fa la guardia alla grotta. Occorre conoscere la parola dordine per entrarvi, ma la conoscono due sole persone: il gigante dal berretto rosso e il Contadino.
IL RE Sempre lui!
CARDELLINO E un uomo potente.
IL RE A lui non chieder pi niente; me la far dire dal gigante.
CARDELLINO Al gigante hanno tagliato la lingua e non pu parlare.
IL RE E va bene, mi rivolger ancora al Contadino.(Chiama)Sentinella, porta almio cospetto il villano rifatto!
CONTADINO (Presentandosi)Eccomi a voi, Maest!
IL RE Ma non eri andato via?
CONTADINO No, Maest; sapevo che avevate ancora bisogno di me.
IL RE Facciamo un altro patto. Ho bisogno di entrare nella grotta dei sette cunicolie non conosco la parola dordine. Se me la sveli, la Reginotta sar tua.
CONTADINO Parola donore?
IL RE Parola donore!
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CONTADINO Prima, per, fatevi il segno della croce e sputate tre volte: a destra,a manca e in aria. (Il Re esegue) Bene, ora il giuramento sacro e non potrete essere spergiuro.
IL RE Qual , dunque, codesta parola dordine?
CONTADINO Formaggio e ricotta, apriti grotta!.
IL RE Bene, io vado; tu, se vuoi, mi puoi seguire.
CONTADINO Io vi aspetto qui, Maest.(Via)
(Il Contadino si avvicina al proscenio per continuare il racconto)
Il Re si rec alla grotta dei sette cunicoli; pronunci la parola magica e la grotta si apr. Il Re vi entr, attravers il primo cunicolo ed arriv in una sala grande dove erano ammucchiate cataste di diamanti. Il Re si riemp le tasche ed entr nel secondo cunicolo, che sboccava in unaltra grande sala, dove erano accatastati diamanti pi grossi e pi splendenti dei precedenti; svuot le tasche dai diamanti pi piccoli e le riemp di quelli pi grossi e cos continu a fare, man mano che usciva dai cunicoli dove trovava diamanti sempre pi grossi; finalmente, attravers lultimo cunicolo e arriv in una sala grandissima, dove erano ammonticchiate le arance doro del giardino reale. Trov una bisaccia, la riemp e torn alla Reggia, ripromettendosi di tornare alla grotta a prendere tutto quel ben di Dio, visto che conosceva la parola magica per entrarvi.
IL RE (Tornando con la bisaccia a tracolla)Eccomi qui. Ho ritrovato le miearance doro.
CONTADINO Bene, Maest, ora la Reginotta mia.
IL RE Senti, amico, chiedimi qualunque grazia, ma non chiedermi la Reginotta chnon te la posso dare.
CONTADINO E la vostra parola donore?
IL RE Le parole date con animo scontento, prima o poi, se le porta il vento!.
CONTADINO Come volete, Maest, io pi nulla ho da fare qua.(Via)
IL RE (Chiama)Miei fedeli sudditi, venite al mio cospetto! Reuccio, Reginotta,Sentinella, presentatevi subito alla mia presenza!
REUCCIO Maest, ordinate!
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REGINOTTA Maest, comandate!
SENTINELLA Maest, disponete!
IL RE Guardate che cosa ho trovato nella grotta dei sette cunicoli: un tesoro!(Svuota le tasche e la bisaccia e cadono a terra dei ciotoli) E le mie arance dorodove sono? Che fine hanno fatto i miei diamanti?
REGINOTTA Che arance?!
REUCCIO Che diamanti?!
SENTINELLA Solo pietre lisce stiamo vedendo!
IL RE Quel villano bifolco mi ha combinato un brutto scherzo, ma me la pagher!Reginotta, interroga il cardellino e fatti dire come potr riavere le mie arance doro.
REGINOTTA Subito, Maest!(Via)
REUCCIO Ma codeste pietre lisce da dove provengono?
IL RE Le pi piccole erano diamanti luccicanti e le pi grosse erano parte dellemie arance doro.
REUCCIO Maest, vi sentite bene?
SENTINELLA Avete preso un colpo di sole?
IL RE Io sto bene. E stato il Contadino a farmi questo scherzo.
REUCCIO Ma di che scherzo parlate?
IL RE Meglio che vi raccontoi tutto per filo e per segno.
SENTINELLA Siamo pronti ad ascoltare, Maest.
IL RE Questa mattina, dopo lennesimo furto delle arance doro, si present al miocospetto il Contadino col cardellino. Pretendeva la Reginotta in sposa in cambio del cardellino.
REUCCIO E voi avete accettato?
IL RE Fossi stato matto! Dopo un po di tira e molla, finalmente, mi lasci ilcardellino e and via. Interrogai, allora, il cardellino minacciandolo di strappargli
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tutte le penne se non mi avesse detto dove si trovavano le arance doro rubate. Il cardellino mi confid che erano nascoste nella grotta dei sette cunicoli la cui parola dordine per entrarvi la conosceva il Contadino. Ho dovuto venire a patti con lui per conoscerla e potere entrare nella grotta.
REUCCIO E vi siete entrato?
IL RE S, in ogni cunicolo vi erano diamanti sempre pi grossi e luccicanti, enellultimo vi erano accatastate le mie arance doro. Ho riempito le tasche di diamanti e una bisaccia di arance doro e sono tornato alla Reggia.
SENTINELLA Ma avete rispettato il patto col Contadino?
IL RE Come avrei potuto dare in moglie la mia unica figlia ad un bifolco!
REUCCIO Ecco perch i diamanti e le arance doro si sono trasformati in pietrelisce! Cera un incantesimo.
IL RE Ma io ho bisogno di quei diamanti e delle mie arance doro!
REGINOTTA (Ritornando)Maest, il cardellino dice che le arance doro sitrovano sempre dove le avete viste, ma per entrare nella grotta occorre conoscere unaltra parola magica che ve la pu svelare il Contadino.
IL RE Sempre lui! E va bene, andate a cercarlo e portatemelo alla mia presenza.
CONTADINO (Apparendo)Ai vostri ordini, Maest!
IL RE Eri dietro la porta? Scommetto che sapevi che ti avrei fatto cercare.
CONTADINO Proprio cos, Maest.
IL RE Facciamo lultimo patto: svelami la parola magica per entrare nella grottadei sette cunicoli e la Reginotta sar tua.
CONTADINO Maest, manterrete la vostra parola?
IL RE Ti prometto di mantenerla. Mi sono testimoni il Reuccio, mio figlio, lareginotta, tua promessa sposa e la fedele Sentinella.
CONTADINO Quand cos, ve la svelo: Salame e mortadella, apriti o grottabella!.
IL RE Grazie. Reuccio e Sentinella, andiamo!(Via)
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
(Stacco di buio; il Contadino scompare, mentre la Reginotta si avvicina al proscenio e continua il racconto)
REGINOTTA Il Re entr nella grotta e ne torn fuori carico di diamanti e diarance doro, anzi fece parecchi viaggi fino a quando svuot completamente la grotta.
Era contento e felice perch, con poco sforzo, era riuscito a rimpinguare le casse del reame di ogni ben di Dio: diamanti, brillanti, pietre preziose di ogni genere, monili doro, bracciali, collane, anelli, marenghi doro e tutte le arance che erano state rubate dal giardino reale. Ma, quando aveva finito di trasferire il tesoro dalla grotta alla Reggia, si present il Contadino a riscuotere la ricompenza, ma il Re, ancora una volta, non ne volle sapere. Gli promise in cambio parte del tesoro, ma il Contadino sincapon: O la Reginotta o niente!. E, allora, niente! disse il Re e il Contadino and via infuriato.
Intanto, da quando il cardellino era in gabbia, non si erano verificati pi furti darance, con grande soddisfazione del Re che gongolava di gioia.
La Reginotta si era molto affezionata al cardellino e se lo teneva sempre vicino parlandogli amorosamente.
A proposito, non c con me in questo momento; sar triste per la mia assenza; occorre che lo mandi a prendere. (Chiama) Sentinella, portatemi subito la gabietta con il cardellino!
SENTINELLA (Entrando con la gabietta)Eccovela, mia Reginotta.
REGINOTTA Grazie. Ti puoi ritirare.
SENTINELLA Ai vostri ordini.
REGINOTTA (Al cardellino)Cardellino, perch sei cos triste? Forse perch ti holasciato solo? Scusami, non lo far pi, ma tu fammi sentire la tua melodiosa voce.
CARDELLINO Non mi va di cantare.
REGINOTTA E perch mai?
CARDELLINO Ho il mio padrone che piange.
REGINOTTA E perch piange?
CARDELLINO Perch non ha quel che vorrebbe.
REGINOTTA E che vorrebbe?
CARDELLINO Vorrebbe la Reginotta. Dice: Ho lavorato a cuor contento e lemie fatiche sono sparse al vento!.
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
REGINOTTA Chi il tuo padrone? E forse quel villano bifolco?
CARDELLINO Mia cara Reginotta, quel villano bifolco, come lo chiami tu, piRe di Sua Maest, tuo padre.
REGINOTTA Se fosse vero, lo sposerei subito. Va a dirglielo e torna subito.
CARDELLINO Lo giuri?
REGINOTTA Lo giuro.
CARDELLINO Aprimi la gabbia e fammi volare.
REGINOTTA (Apre la gabbia, prende il cardellino e lo lancia in aria)Volalontano e torna col mio sposo!
(Si avvicina, quindi, al proscenio e continua il racconto)
Il cardellino vol via, ma non torn pi. La Reginotta divent tanto triste.
Il Re, che non sentiva pi cantare luccellino, chiedeva alla Reginotta come mai non cantasse. La Reginotta, per acchetarlo, doveva dire delle bugie: Maest, sta facendo la muta delle sue penne.
Trascorsero alcune settimane e il Re torn a chiedere come mai non sentisse cantare il cardellino. Maest, un po malato. Il Re si acchet, ma la povera Reginotta viveva in ambasce e imprecava contro il cardello traditore e contro il suo padrone.
Una mattina, mentre la Reginotta era pensierosa e guardava fuori dalla finestra, il Re si precipita nella sala molto agitato, ma felice
IL RE Reginotta, figlia mia, ti porto buone nuove, per tu non essere pi cos tristee fammi un bel sorriso.
REGINOTTA Di che si tratta, Maest?
IL RE Si presentato lambasciatore del grande e potente Reame di Panzafraccae ti ha chiesto in moglie per il suo Re.
REGINOTTA Maest, per ora non mi voglio maritare: voglio restare ragazza.
IL RE Non puoi farlo. Io ho impegnato la mia parola.
REGINOTTA Maest, le parole se le porta il vento!
IL RE Che fai, alludi?
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
REGINOTTA No, Maest, le stesse parole le avete ripetute voi stesso alContadino.
IL RE Io avevo i miei buoni motivi.
REGINOTTA Non avreste dovuto impegnare la vostra parola di Re.
IL RE Hai ragione, ma ora diverso.
REGINOTTA Maest, questa la mia volont: per il momento non mi vogliomaritare.
IL RE Quand cos, resterai chiusa nella tua camera, a pane ed acqua, fino aquando non ti convincerai a dir di s!
REGINOTTA Come volete, Maest, ma non mi piegherete.
IL RE La vedremo! Intanto, ti puoi ritirare.
REGINOTTA Ai vostri voleri!(Sinchina e via)
IL RE Che ragazza caparbia, ma ha da vedersela col sottoscritto!
REUCCIO (Arrivando anchegli agitato)Maest, arrivato il Re di Panzafraccae chiede di essere ammesso alla vostra presenza.
IL RE Ma aveva mandato il suo ambasciatore.
REUCCIO E lui lo seguiva a ruota perch molto impaziente di conoscere la suasposa.
IL RE E quella testarda e ostinata di tua sorella che si rifiuta di maritarsi! REUCCIO Ed ora come si fa?
IL RE Bisogna guadagnare tempo fino a quando lei non si convince. REUCCIO E se non si dovesse convincere?
IL RE La rinchiuder nel pi austero convento di clausura!
SENTINELLA (Arrivando)Maest, Sua Maest il Re di Panzafracca impaziente di porgervi i suoi pi ossequiosi omaggi e chiede di essere ammesso alla vostra regale presenza.
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
IL RE Introducilo.
CONTADINO- RE (E irriconoscibile. Vestito di abiti eleganti, parrucca,manto,corona e scettro) Maest, minchino profondamente per porgervi i miei pidevoti omaggi.
IL RE (Andandogli incontro senza riconoscerlo)Caro collega, io sono felice diabbracciarvi e di porgervi il benvenuto nella mia reggia, dove sarete il mio pi gradito ospite. Intanto, ho lonore di presentavi mio figlio, il Reuccio.
CONTADINO-RE Tanto piacere, ma sono impaziente di conoscere la Reginotta,mia futura sposa.
IL RE La Reginotta? Eh, gi la Reginotta giusto, ma
REUCCIO Maest, mia sorella, la Reginotta, indisposta.
IL RE S, proprio indisposta molto indisposta
CONTADINO -RE Oh, me ne dispiace tanto.(Al Reuccio)Fatemi il favore diportarle questo dono. Forse si sentir subito meglio. (Gli consegna uno scrignetto doro, intarsiato di brillanti)
REUCCIO Sarete subito accontentato.(Via)
IL RE C, forse, lanello di fidanzamento in quello scrignetto?
CONTADINO-RE No, lo scrigno contiene una tisana miracolosa che la far staresubito bene.
IL RE Speriamo che guarisca veramente, nel corpo e nella mente.
CONTADINO-RE Scommettiamo che si presenter tosto a ringraziarmi per ildono?
IL RE Conoscendola, mi pare impossibile.
CONTADINO-RE Staremo a vedere.(Non finisce di pronunziare la frase che laReginotta appare sorridente. In mano ha il cardellino) Avete visto? Ho vinto lascommessa. (Rientra anche il Reuccio)
REGINOTTA Grazie, Maest, per avermi portato il cardellino che credevo perso.
(Al padre) Ora, padre, lo sentirete cantare come prima.
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
CONTADINO-RE Il cardellino per sempre vostro.
REGINOTTA Vi ringrazio. Ed io cosa potr darvi in cambio?
CONTADINO-RE Lonore di concedermi la vostra mano a cui aspiro dalunghissimo tempo.
REGINOTTA (Porgendogli la mano)Sar felice di sposare il re, ma anche ilContadino.
IL RE Come sarebbe, il Contadino? Dobbiamo finirla con codesto Contadino! Miafiglia non pu sposare un bifolco contadino!
REGINOTTA Maest, non lavete riconosciuto? Il mio futuro sposo colui che siera presentato a voi sotto le mentite spoglie del Contadino, che vi ha consegnato il cardellino incantatore e a cui avete mancato di parola, ma che, in realt, Sua maest il Re di Panzafracca.
IL RE Non possibile!
CONTADINO-RE Sono proprio io. Spero che non mi rifiutate pi la mano dellaReginotta, vostra figlia.
IL RE Quand cos, ve la concedo con tutto il cuore, a patto che mi perdoniate.
CONTADINO-RE Patto concluso; e, speriamo, che abbiate imparato la lezione.
IL RE Potete scommetterci.
REGINOTTA Ed io sono felice di sposare tanto il Re quanto il Contadino, perchgi mi ero innamorata di lui. Prima, per, padre, ditemi quale sar il vostro regalo di nozze?
IL RE Vi regaler lalbero delle arance doro. Cos, voi sarete sempre pi ricchi,mentre io, finalmente, potr fare sonni tranquilli per tutto lanno.
CONTADINO-RE Andiamo a dare la notizia alla Corte e al Popolo.(D il braccioalla Reginotta che vi appoggia la sua mano e, seguiti dal Reuccio e dalla Sentinella, si avviano)
REGINOTTA Padre, voi non venite?
IL RE Andate, andate pure Vi raggiunger presto. Prima, per, devo concluderela favola iniziata ai miei piccoli amici.
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LE ARANCE DORO Un atto di Giambattista Spampinato
(Si avvicina al proscenio)
Miei cari ragazzi, siamo giunti al termine della favola che, spero, vi sia piaciuta. Siate contenti come la Reginotta e il suo Re Contadino, che vissero felici insieme al cardellino, ma non fate come il vecchio Re di Vattelaapesca. Se fate un patto con qualcuno, dovete rispettarlo ed onorarlo perch la parola data vale pi di un contratto scritto.
La morale della favola giusto sottolineare:
Non dare la tua parola se non la puoi rispettare!.
S I P A R I O
Baia Serena (Augusta), 28 agosto 1996.
Giambattista Spampinato
Via Orto Limoni n60 95125 CATANIA
Tel. 095.436657 Cell. 338.6374574.
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