Hollywood… è tutta n’antra cosa

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ATTO PRIMO

Maurizio DEramo

(matricola SIAE n194158)

(e-mail: maumony@tiscali.it)

HOLLYWOOD tutta nantra cosa

COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI

(Nuova Edizione 2012)

Personaggi in ordine di apparizione:

CESIRA la portiera del caseggiato;

INES (MOGLIE di LUCIANO) inquilina dello stabile;

BETTINA inquilina, sua confidente;

TURIDDU inquilino siciliano, molto geloso;

LUCIA moglie un po svampita di Turiddu;

OSVALDA inquilina dalla fama di iettatrice;

ROMOLETTO figlio di Cesira ed Augusto;

AUGUSTO marito di Cesira;

MARIA giovane inquilina;

NINA altra inquilina;

MAGA CIRCE chiaroveggente;

MICHELE er monnezzaro;

OPERAIO montatore di macchine a gas;

LINVESTIGATORE chiamato da Turiddu;

VENDITRICE PORTA A PORTA cerca di vendere la Treccani

LUCIANO inquilino dello stabile;

ATTO PRIMO

Scena prima (Cesira e Ines)

(Siamo nellandrone di uno stabile popolare della seconda met degli anni sessanta. Al centro della scena c la guardiola della portineria, ai suoi lati si aprono i due ingressi alle scale condominiali. In un angolo c unedicola mariana con una statuetta della Madonnna, piena di fiori. Dalla guardiola esce Cesira, la portinaia, con una vestaglietta indosso e un fazzoletto in testa, comincia a canticchiare Moon River, fingendo di ballare con la scopa che ha in mano).

CESIRA (Verso il pubblico) Me presento, me chiamo Cesira mo ve domandate, ma una co sto nome, che po fa nella vita? (Con un gesto della mano mostra lintero corpo) a portiera, solo quello po fa certo poi er fatto desse nata qua, nun che mha aiutato parecchio che ne so, fossi nata a Hollywood, a Neweyork era tutta nantra cosa ma che volete fa so nata qui a Roma, Caput mundi ah, ciavr pure li vantaggi sua per voi mette, ann in giro p Hollywood che magari incontravo pure un regista famoso che me faceva fa li firmi (Qui comincia quasi a sognare le scene dei film di cui va parlando) Via cor Vento, Er gigante, Colazione da Tiffany (Tornando in se) qui a Cinecitt, ar massimo posso fa a comparsa in qualche firme de Maciste Pure a me ma rovinato a guera mo ve domandate che centra la guera che finita pi de 20 anni fa e io nun ero manco nata (Quasi scusandosi della bugia) vabb pesse nata ero nata ma na creatura tanto carinabella paffutella, c d treccine No, dicevo che la guera mha rovinata da parte de padre, s, perch dovete da sap che mi padre aveva trovato un lavoro ar nord allacciaierie de Terni doveva trasferisse l co mi madre, ma poi co la guera, mi padre partito per fronte e mi madre rimasta qui a RomaRione Monti.

(entra in scena, dalle scale, la sora Ines)

INES (rivolta al pubblico) Ancora c sta storia de la guerra oh, nun se ne po pi lha raccontata dumila vorte

CESIRA (alla donna) Ma stavate ann da quarche parte?

INES Stavo ann a prenne er latte (esce dal portone)

CESIRA - E fatelo (poi rivolta al pubblico) Ve stavo a d, poi quando la guerra finita cera la fame tanta-, cera er lavoro poco- e cerano li palazzi rotti dai bombardamenti questo qua per fortuna no a mi padre un vecchio gerarca (Si azzittisce e azzittisce pure il pubblico) aho, nun se po d na parola ormai fori moda dicevo che uno che mi padre aveva conosciuto durante la campagna de Grecia, je propose de ven a fa er portiere qua, e lui ce venitte ce venisse ce ve, insomma c venuto e qui semo rimasti.

INES (che rientrata con in mano la bottiglia del latte, rivolgendosi al pubblico) Mo ve rifila a solita storia che se po vant come li negozi de via der Tritone o de li Coronari, der fatto che la premiata ditta Ciceroni, che poi lei, ti la portineria de sto palazzo fin dar 1946

CESIRA (alla sora Ines) Ma lo posso d io, o lo dovemo da raccont in due?

INES Se ce tenete tantofate, fate che io vado a casa, perch io cho da fa, io (esce di scena, entrando nella tromba della scala)

CESIRA (al pubblico) Allora, ve stavo a d che morti mamma e pap, limmobile rimasto a me insomma na bella eredit, nun me posso lament, ma Hollywood tutta nantra cosa (Esce di scena, rientrando in guardiola, mentre ricomincia a canticchiare Moon river, ramazzando).

Scena seconda (Bettina e Cesira)

BETTINA (Entra in scena provenendo da una delle scale, con in mano una copia di una rivista) A Sora Cesira, ndo state? Ve devo da rid er Grand Hotel che mavete prestato lartro giorno

CESIRA Ecchime, sora Bett, stavo a d na pulita dentro la guardiola

BETTINA Ammazza quante notizie Avete letto, dice che ar Parlamento hanno presentato na come la chiameno ah, s na bozza na bozza de legge sur divorzio ma poi perch la chiamano bozza nun lho mica capito

CESIRA Forse perch quando discuteno le leggi litigano e se danno tante de quelle botte Botte bozzi deve esse p quello

BETTINA Si, ma stavolta sar na bella battaglia pure er Papa s arrabbiato un saccoer matrimonio nun se deve da tocc! ha detto lartro giorno alludienza Ma che semo matti mo se sposamo, se lasciamo, divorziamo oh, se mi marito trova qualche sgallettata pi giovane e me lascia, ma a me chi me se pija? No, nun se po fa, er divorzio nun se deve da fa, mica stamo in America

CESIRA Bhe, in America forse esagerano su ste cose per in qualche caso pure da noi, nun sarebbe mica tanto sbagliato guarda i Pantaleo, quelli dellultimo piano lavete sentiti litig ieri sera? So stati tutta la serata a disse parolacce

BETTINA E che na novit?

CESIRA Per me, se le so pure date, ho sentito un rumore de piatti rotti avojia ad alz er volume der televisore, lavemo sentiti tutti

BETTINA Lavemo a sora Ces, lavete sentiti a voi nun ve sfugge gnente er Messaggero ve fa n baffo

CESIRA E letica der lavoro che faccio, devo da sap tutto de tutti nun se sa mai, oh dovesse da ven la polizia pe qualche indagine, che figura ce faccio si nun s gnente Ce va de la riputazione

BETTINA Me pare giusto (Si sentono dei rumori sopraggiungere dalla parte delle scale. Bettina guarda da quella parte) Oh, sora Ces, nascondemose, che stanno a scenne le scale

CESIRA Ma chi?

BETTINA Er cornuto c madama Lucrezia insomma i Pantaleo(Entrano tutte e due nella guardiola)

Scena terza (Turiddu e Lucia Pantaleo, e poi la signora Osvalda)

TURIDDU (entra per primo in scena guardandosi attorno, poi visto che non c nessuno, fa entrare anche la moglie) Oh, mi raccomando, Lucia, evita di fare la solita

LUCIA Ma la solita cosa?

TURIDDU Quella che se mette in mostra componiti che stai per uscire, che poi tutti ti guardano.

LUCIA Ma se tengo addosso o cappotto certo che la gente me guarda, me prende p scimunita, fa no caldo che se schiatta e io sto accus (Indica il cappotto che indossa, chiuso fino allultimo bottone)

TURIDDU Cos deve essere (Guarda verso luscita e rimane preoccupato) oddio, fammi toccare ferro, tira fuori tutti i corni e fai gli scongiuri, guarda chi sta arrivando la signora Osvalda, quella porta na jella addosso che quando incrocia un gatto nero per strada, il gatto si tocca e scappa via

LUCIA Sei il solito terrone superstizioso corna, cornetti, gobbi ma la voi firn!

TURIDDU Io non sono superstizioso che sono previdente (Apre la giacca e mostra alla moglie uninfinit di corni che ha attaccato allinterno) e co una come quella l di previdenza ce ne v assai.

(Preceduta da un tuono, entra la signora Osvalda, una donna sulla sessantina, tutta vestita di nero. Tiene in mano un carrellino della spesa)

OSVALDA Buongiorno signori Pantaleo, tutto bene?

TURIDDU Fino ad adesso si ora chi lo pu dire, siamo nelle mani del Signore (Tocca un corno che tiene in tasca e questo si rompe e cade per terra. Si rivolge in sottovoce alla moglie) Oddio, s rotto co questa nun bastano neanche gli amuleti tocca and in pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia!

OSVALDA Solo una cortesia, ieri sera avete messo il volume del televisore molto alto non sono riuscito a prendere sonno e quando non dormo penso e quando penso mi vengono strane idee

TURIDDU (Sottovoce verso il pubblico) Strane idee non basta la jella? (Poi rivolgendosi alla signora Osvalda) Non si preoccupi Signora Osvalda, da stasera terr il volume basso dorma, dorma pure

LUCIA Ma invece di stare sempre in casa, perch non si prende uno svago, che ne so una sera al cinema fanno dei bei film allo Splendor, poi sta qui a due passi

OSVALDA Non me ne parli signora, lultima volta che ho messo piede in un cinema, ha preso fuoco la pellicola e per poco non bruciavamo tutti vivi

(Turiddu fa altri scongiuri)

LUCIA Ma adesso non pi quello di una volta, tutto rifatto, e ci sono anche le uscite di sicurezza, e

TURIDDU (Interrompendo la moglie) Oh, Luc, ma tu come le sai tutte ste cose?

LUCIA - (Cercando una scusa) Ma ci sono andata co Mamm quando venuta a trovarci lultima volta

TURIDDU Mamm? Ma se so due anni che non viene a Roma, e allepoca abitavamo vicino alla Stazione

LUCIA Si, stavamo vicino alla stazione Tiburtina

TURIDDU No! Stavamo vicino alla Stazione Tuscolana

LUCIA (Sempre imbarazzata) Beh, come mi sbaglio di stazione, mi sbaglio di cinema sono tutti uguali

TURIDDU Certo io vado a vedermi Via col vento a Termini Sar, ma sta cosa non mi convince mica tanto E sai che ti dico? INDAGHEREMO (Forza molto queste parole)

LUCIA Dai Tot, tardi, saluta la signora Osvalda e usciamo a fare la spesa dai saluta.

TURIDDU - (Turiddu prende la mano di Osvalda per salutarlo, mentre con laltra nascosta dietro la spalla fa le corna. La donna per non gliela lascia. I due rimangono per alcuni secondi cos, con lui che cerca di liberarsi dalla stretta e lei che gliela tiene) Signora Osvalda, lieta di averla incontrata, ma purtroppo il dovere ci aspetta, dobbiamo fare un po di giri mi raccomando stia bene

(Turiddu, alla fine, si libera dalla stretta, e mentre Osvalda comincia a stringere la mano di Lucia, si pulisce platealmente la mano sulla giacca)

OSVALDA (Stringendo la mano a Lucia, e anche in questo caso non lasciandogliela subito) Stia bene pure lei e non vada di corsa che questa vita moderna cos frenetica ci fa rischiare sempre gli infarti (Turiddu fa le corna, e comincia a mettere fretta alla moglie per andarsene, soprattutto perch non vuole stare in presenza di Osvalda) Signora Lucia, stato un piaceremi raccomando il volume del televisore. (Osvalda si avvia verso le scale, prima di scomparirne allinterno, per si risente il rumore di un tuono)

(Rimasti soli, Turiddu prende la mano della moglie e la guarda perplessa)

TURIDDU Bisognerebbe sterilizzarla. C il rischio che si secca e casca

LUCIA Dai co sto fatto della jella

TURIDDU Devo farlo troppo pericoloso! (E sputa platealmente sulla mano della moglie, per poi pulirgliela con il fazzoletto. Dopo di che escono di scena dalla parte del portone)

Scena quarta (Cesira e Bettina, Romoletto)

(Cesira e Bettina escono dalla guardiola)

CESIRA Oh, questi nun se nannaveno pi

BETTINA Per, sarebbero pure na bella coppia peccato che litigano sempre

CESIRA (Estasiata) Eh s, proprio come Riciard Burton ed Elisabette Tailor. Pure loro s na bella coppia peccato che nun fanno artro che beve e litigma lavete vista s che bella lei in Cleopatra? (Sembra cadere in trance)

BETTINA (Dandogli una botta, quasi per farla tornare alla realt) No, sora Ces, nun so come voi, io ar cinema ce vado na vorta gni morto de Papa ma ho visto le fotografie de lui su Grand Hotel ammazza che schianto! Che bellomote credo che lei nun se lo lascia scapp

ROMOLETTO (Arriva da fuori con un pallone in mano) A m, ci fame!

CESIRA Aho, sto ragazzino sta sempre a magnA Romol ma che ciai er verme solitario. Aspetta che arrivo e te faccio na rosetta co a mortadella, mo v dentro e datte na lavata senza fa storie, se no dopo te rompo! Anzi te faccio rompe da tu padre quando torna! A proposito ma quando torna so gi le cinque e mezza aveva detto che annava a piasse le sigarette oh va a ved che co la scusa de ann a compra le nazionali quello me sparisce pe sempre

BETTINA Torna, torna, nd v quello se cambia casa je tocca pure ann a lavor per davvero e allora so dolori nha mai fatto gnente in vita sua

CESIRA Eppure na vorta nun era cos era bello

BETTINA (perplessa) Augusto?

CESIRA -simpatico

BETTINA (sempre pi perplessa) Augusto?

CESIRA -aiutante

BETTINA Aitante, se dice aitante, sora Ces

CESIRA Va beh, aitante lo chiamavano er mejo tacco della Maranella Dovessivo ved come ballava era mejo de Fredde Astaire

BETTINA (Quasi prendendola in giro) E voi chi eravate? Ginge Roger?

CESIRA Bh, allepoca ero na libellula, poi che volete co la gravidanza qualche etto

BETTINA Etto?

CESIRA -Beh, famo qualche chilo lho preso

VOCE FUORISCENA DI ROMOLETTO A m, ci fame!

CESIRA Ma quanto rompe sto regazzino Sora Bett, ve devo da lasci, vado a d er pane allaffamati

BETTINA Nun ve preoccupate vado via pure io che tra poco torna mi marito e quello quando arriva a casa come me vede pensa a na cosa sola

CESIRA - (Ammiccando in modo allusivo) Ah s

BETTINA Ma che avete capito pensa solo ar fatto che je devo da prepar subbito la cena che cha fame si, magari ciavesse qualche artra idea ma nun corro mai de sti pericoli, ioSe vedemio, sora Cesira (Esce verso le scale, mentre Cesira entra in guardiola).

Scena quinta (Augusto, Maria e Nina)

(La luce della scena viene leggermente abbassata per dare il senso della sera).

AUGUSTO (Verso la guardiola) Ecchime, so tornato! Ma nun ora de magna? (Poi guarda verso le scale, e vedendo arrivare Maria, cerca di darsi un certo tono, mettendosi bene la camicia che indossa e pettinandosi con le mani, i capelli) Anvedi chi arriva

(Compare nella scena Maria, una delle inquiline)

AUGUSTO (Cercando di parlare un italiano pi che perfetto) Signorina Maria, buonasera si va a lavoro, eh?

MARIA Che vuole, mi tocca anche stasera, ormai mi sono abituata al turno notturno ma limportante lavorare da quando pap morto non pi come primacon la pensione che passano alla mamma ci arriveremmo appena a met mese. Per fortuna che ho trovato questa assistenza notturna alla suocera del signor Danieliuna bravissima signora, un po fuori di testa, per

AUGUSTO Ma oggigiorno, chi non lo fuori di testa per esempio anchio

MARIA Anche lei ha problemi di arteriosclerosi?

AUGUSTO No, i miei problemi sono daltro genere che vado fuori di testa appena vedo lei

MARIA (Imbarazzata) Ma signor Augusto

AUGUSTO Lei qui vede solo il portinaio, ma dentro di me c un uomo che arde damore

MARIA (Imbarazzata) Non dica cos, signor Augusto, mi fa imbarazzarelei decisamente un belluomo, ma purtroppo sposato e certe proposte non posso proprio accettarle anzi dovrei arrabbiarmi parecchio con lei ma

AUGUSTO Ma?

MARIA (Sempre imbarazzata) Ma che certi complimenti fanno sempre piacere ad una ragazza specialmente quando una ragazza allantica come me

AUGUSTO Allantica in che senso

MARIA Deve sapere che con pap non era mica facile frequentare delle compagnie maschili, lui era un uomo daltri tempi

AUGUSTO Cos lei con gli uomini in un certo senso

MARIA No, no in tutti i sensi ma mi faccia scappare che mi sono gi dilungata troppo (esce quasi di corsa dal portone)

AUGUSTO Hai capito la santarellinain tutti i sensi

(Si sente in sottofondo la sigla di carosello e poi parte uno spot pubblicitario)

AUGUSTO (Verso la guardiola, tornando a parlare in romanesco) Ces, gi ora de Carosello, ma stasera nun se magna? (entra nella guardiola, pochi istanti dopo, da una delle scale arriva quasi di corsa la sora Nina).

NINA Ma nun c pi nessuno? Porca miseriaccia! Nun ho fatto in tempo a ved chi era lui e m che je racconto allartri? Mamma mia che figuraccia che ce faccio!-(rientra nella tromba delle scale)

Scena sesta (Turiddu e Lucia)

(Mentre in sottofondo ce sempre la pubblicit, qualche istante dopo entrano Turiddu e Lucia).

LUCIA Ancora co sta storia, Tot

TURIDDU Certo, mi devi spiegare come faceva a conoscerti

LUCIA Ma chi lo conosceva.

TURIDDU Non ha fatto altro che parlare con te, tutto ci-ci ci-ci

LUCIA Tot, stavamo comprando una cucina a gas una cosa che adopriamo noi donne, logico che spiegava a me come funziona

TURIDDU E perch tutto quel ci-ci ci-ci? Tutti sorrisi e ammiccamenti?

LUCIA Ma che sorrisi e ammiccamenti il loro modo di lavorare come la chiamano ah s, strategia aziendale. Devono far sentire il cliente a proprio agio. Cos linvogliano a comprare

TURIDDU Ma se sono io che pago, perch non invogliava me?

LUCIA Perch lo sanno tutti che alla fine la donna a decidere

TURIDDU Sar, ma INDAGHEREMO (Forzando la parola).

LUCIA (Scimmiottandolo) Indagheremo indagheremo Tot,ma non che te vulissi arruol nei Carabinieri? Dovevo dar retta a mamm, me lo diceva sempre: Non ti sposare con un siciliano, quelli so gente strana e tu, sei proprio tutto strano e poi i proverbi non sbagliano mai: Marito e buoi dei paesi tuoi.

TURIDDU Mamm, mamm, bona quellaE poi sto fatto che la deve venire a montare un operaio specializzato, poi

LUCIA Mica si monta da sola tu lo sai fare?

TURIDDU E che sono un operaio specializzato nel montare cucine, io?

LUCIA Allora lo vedi lascia fare a chi sa montare nun pe te!

(I due vanno verso le scale ed escono di scena).

(Buio, per dare il senso del tempo che passato).

Scena settima (Turiddu e Maga Circe)

(Alla riaccensione della luce, Turiddu cammina nervosamente in su e gi per il landrone. Sembra aspettare qualcuno)

TURIDDU E proprio vero, quando cerchi una persona, non riesci mai a trovarla una settimana che aspetto questa Maga Circe e non riesco mai a beccarla me ne hanno parlato tanto bene speriamo che sia allaltezza della situazione!

(Da una delle scale esce la Maga Circe, una donna dai fianchi molto pronunciati, che lei camminando- dimena a destra e a sinistra. Bench grassa, la donna accompagna ogni gesto che fa

con molta grazia. In mano tiene una grande palla di vetro. Poi vedendo Turiddu, comincia apertamente a fare la sexy).

TURIDDU Finalmente! Buongiorno Signora Maga Circe sono sette giorni che la sto cercando! Avrei bisogno proprio del suo aiuto

MAGA CIRCE Sono qui apposta! Per i vostri problemi di cuore, di salute, di corna

TURIDDU - Ecco, apposta proprio di questo che vorrei parlarle

MAGA CIRCE - Pu venirmi a trovare nel mio studio

TURIDDU Studio? Ma se lo sanno tutti che avete un banchetto a piazza Navona! No, no mi serve subito subito

MAGA CIRCE Come subito

TURIDDU S, subito e che ci vuole

MAGA CIRCE Ma mica gli posso leggere il futuro qui in mezzo al portone!

TURIDDU - e perch no! Un minutino s, s (La spinge sulla sedia) ecco qui

MAGA CIRCE Ma come qui sulla seggiola

(Turiddu non gli d tregua e spinta sulla sedia, si sente costretta ad assecondarlo).

TURIDDU Vorrei sapere qualcosa su mia moglie

MAGA CIRCE Sono qui apposta! Ecco vedo, vedo (Intanto la palla di vetro si accesa) che siete un uomo(La palla si spenge) no. Non vedo pi! (La palla si riaccende) ah, s! Rivedo! Vedo che siete un uomo (Quasi svenevole) che uomo! Tutto dun pezzo alto bello con due spalle.

TURIDDU Oh, Maga io non voglio sapere di me, io sono venuto qui per mia moglie.. per sapere se ci sono altri uomini intorno a leise mi tradisce!

MAGA CIRCE Quella? Ma che gliene importa morto un papa se n fa un altro ci sono tante belle donne in giro

TURIDDU Come lei, immagino

MAGA CIRCE Bh, non per vantarmi

TURIDDU Lasci stare, non si vanti

MAGA CIRCE Guardi che ho un fisico che(Luomo, che per non gradisce).

TURIDDU Le dico che meglio lasciar perdereanzi, a propositodicono sempre che io faccio baccano a casa ma pure lei non scherza cosera tutto quel rumore ieri

MAGA CIRCE E che avevo il falegname a casa

TURIDDU Capisco le stava allargando le porte(Fa il gesto per indicare i fianchi della donna)

MAGA CIRCE Ma cosa dice.

TURIDDU Allora rinforzava il lettonon si sa mai che si dovesse rompere la notte Vabb, ma torniamo al problema Ste corna ci sono o no!

MAGA CIRCE Va bene se proprio insiste vedo vedo (Si stropiccia gli occhi) per la miseria vedo davvero (Verso il pubblico) Stavolta m riuscito per davvero!

TURIDDU Che vede, che vede? (Fa il gesto delle corna)

MAGA CIRCE Vedo una donnae fiori

TURIDDU Una donna di fiori, s poi c il quattro a bastoni e lamericana a coppe Ma lei fa la Maga o fa le carte

MAGA CIRCE Anche quelle! Sono qui apposta!

TURIDDU Si va bene, ma io voglio sapere di mia moglie, delle corna!

MAGA CIRCE Corna corna e chi pu saperlo?

TURIDDU Ma come chi pu saperlo, la Maga lei lei che lo deve sapere

MAGA CIRCE Sembra faciledi questi tempiqui gi tanto se riesco a indovinare tre numeri a lotto anzi li vuole un bel terno guardi che ogni tanto riesco a vincere qualche cosina insomma riesco ad arrotondare

TURIDDU Arrotondare ancora di pi (Fa un gesto come per indicare le fattezze della donna) Bh, certo con quel sede cio volevo dire con quella fortuna che si ritrova non deve essere difficile vincere (Guarda i fianchi ed il fondo schiena della donna)

MAGA CIRCE - Guardi, dia retta a me giochi: 49 le corna, 13 i fiori e 89 uomobello come lei.

(Turiddu sembra spazientirsi, mentre proprio in quel momento passa l vicino la signora Osvalda. C il solito tuono)

TURIDDU Tuonama se c il sole (Entra nel landrone la signora Osvalda che sta uscendo a fare la spesa) ora capisco!

(In quel momento si sente un botto e la palla di vetro si spenge definitivamente)

MAGA CIRCE Oh! Me se rotta la palla!

TURIDDU (Indicando Osvalda) E che in giro c un sacco di gente che fa solo quello rompere le (Fa il gesto con le mani per indicare la palla)

MAGA CIRCE Vabb, ma io adesso come lavoro?

TURIDDU Ma che ne so! Io, invece, vorrei sapere adesso come faccio ste corna ci sono o no? Mi toccher rivolgermi a qualcuno di pi serio. Non ci sono pi le maghe di una volta!

(La Maga Circe rientra sconsolata nella tromba delle scale, mentre Turiddu esce, molto contrariato)

Scena ottava (Monnezzaro e Augusto)

(Subito dopo luscita di Turiddu, arriva il monnezzaro, ha in mano un grosso sacco di juta, ancora vuoto. Augusto, uscito dalla guardiola sta appoggiato al muro della guardiola, col suo solito fare stanco).

AUGUSTO Tu arrivi m?

MONNEZZARO Perch, ce so problemi?

AUGUSTO Ma na vorta, a monnezza nun sarriccoglieva la matina presto?

MONNEZZARO Na vorta pure i landroni delle scale, se pulivano de mattina prestoE che so cambiati li tempi

AUGUSTO E ciai ragione, co sto callo poi, arsasse presto

MONNEZZARO Ce se stanca subbito e poi te vi subbito la voja de rimettete a letto, e che mho dici a me pensa che m me tocca pure famme tutti sti piani a piedi nascensore no, eh?

AUGUSTO E che voi f, lAmministratore nun vole, dice che stamo ar Centro Storico, lascensori nun so decorosi, so fatti pe li palazzoni delle periferie, delle borgate

MONNEZZARO Morammazzallo! Tanto lui mica se li fa i piani a piediLUI!

AUGUSTO Se li fa se li fa, quanno se tratta dann a prenne i sordi de le pigioni, se li fa de corsadovessi ved pare no sputnik!

MONNEZZARO S, ma mica ci sto sacco de robba sulla schiena (Glielo mette davanti, quasi sotto il naso)

AUGUSTO Aoh! E levate, senti quanto puzza ma che ce metti l dentro, i gatti morti

MONNEZZARO Ma che ne so che se magnano questi, nun pi come na vorta tutte schifezze allamericana ma te le ricordi quelle belle faciolate de na vorta?

AUGUSTO E come si nun me le ricordo le fagiolate co le patate a tocchetti a coda alla vaccinara er timballo aoh, stamose boni che gi m venuta fame m sbrighete che tardi si n nun potemo annasse a fa la partita ar bare.

MONNEZZARO S, s, famme sbrig che tardi pe davvero

(Luomo mentre sta per entrare nella tromba delle scale chiamato da Augusto)

AUGUSTO Ah Mich, prima de ven ar bare, per, datte na lavata, che sinn co sta puzza ammazzi quarcheduno

(Il Monnezzaro dopo averlo mandato a quel paese con un gesto plateale, rientra nella tromba delle scale.Rimasto solo Augusto si gira intorno e fa la faccia un po schifata per la puzza, poi si rimette a sedere).

Scena nona (Bettina, Augusto e Cesira)

(Entra Bettina).

BETTINA Ecched tutta sta puzza?

AUGUSTO E appena salito er monnezzaro dovessivo sent quanno ripassa p annassene c tutta a robba sporca che cia dentro er sacco sembra che appena uscito dalle fogne.. che poi nun ce starebbe mica tanto male l dentro la faccia da sorcio ce lha gi ammazza quant brutto

BETTINA Ma chi? Michele?

AUGUSTO S, Michele er monnezzaro

BETTINA Bh, pe esse brutto brutto forte

AUGUSTO Robba che se casomai se specchia, dalla paura je vengheno linfantioli certo non tutti ponno esse belli come me ci un profilo grecoche modestamente

BETTINA A d er vero de profilo ve se vede solo la panza, per se dite che greconun lo metto in dubbioio a scola ho fatto solo la quinta elementare

AUGUSTO Ma diteme, volevate mi moglie?

BETTINA Certo nun volevo a voi

AUGUSTO Ciavete li gusti barbari, nun sapete quello che ve perdete

BETTINA er profilo greco, immaggino(Fa un gesto con le mani ad indicare la pancia)

AUGUSTO Donna de poca fede mo ve vado a chiam Cesira Eentra dentro la guardiola)

VOCE FUORI CAMPO DI CESIRA Arivo nattimo

BETTINA (Spazientita dallattesa) Dateve na mossa, che ve devo da raccont na cosa

CESIRA- (Esce dalla guardiola con la scopa in mano e comincia a ramazzare per terra, dando palesemente fastidio alla comare) Che c, pare che vha mozzicato na tarantolame stavo a ved la televisione, danno un firme de Gheri Grente s quant bravo

BETTINA Ancora co sto cinema a sora Ces, er cinema ce lavemo dentro casa tutti i giorni bast ann ar mercato e ne senti de storie se li sceneggiatori de Hollywood venissero qua, ma sai le storie che senventerebbero

CESIRA Dite, dite, che poi varicconto le mie

AUGUSTO (Esce anche lui dalla guardiola) Aho, gi state a fa taja e cuce su tutti, gi de prima matina

CESIRA De prima matina? Aug, quasi la mezza

AUGUSTO A mezza? Ammazza come passa er tempo

CESIRA e BETTINA (In coro) Quanno nun se fa gnente

AUGUSTO Vabb ho capito, fammene ann, che mejo

CESIRA Ma ndo vai che quasi ora de magn

AUGUSTO Tanto ora che finite de chiacchier, voi due, passa nantra mezzora giusto er tempo de ann ar bare e famme na partitina a cartepoi torno

CESIRA Ma nun me dovevi aiut a sporver er portone?

AUGUSTO C tempo c tempo sinn oggi pomeriggio che faccio? (Esce dal portone)

CESIRA (Sconsolata) - Che faccio? Come ar solito dormiecco che fai Ma come devo da fa co stomo

BETTINA Se potrebbe buttallo ar Tevere tanto inquinato pe inquinato, nun se naccorgerebbe nessuno Vabb, ma tornamo a noive stavo a raccont de oggi ar mercato

CESIRA Ah, s, diteme ch successo?

BETTINA Va ricordate Giovanna a zinno, insomma avete capito (Fa un gesto con le mani per far capire le fattezze del seno della donna) a moglie der farmacista, quella che rimasta vedova un paio danni fa

CESIRA Come n, mi marito annava a compr ogni du giorni un pacchetto de casc solo pe ann alla cassa e guardaje vabb se semo capiteStava sempre co na scollatura de quelle e ad Augusto je cascavano locchi dentro come se a me, me mancassero largomentazioni (E gonfia il busto, facendo risaltare il seno florido)

BETTINA Dice che stamattina stava ar mercato a fa n po de spesa quanno lhanno scippata

CESIRA (intanto comincia a scopare per terra, colpendo di tanto in tanto- con la scopa, i piedi di Bettina) Poveraccia me dispiace ma qual er problema?

BETTINA Er fatto che li sordi che janno rubato lo sapete quanto dice che ciaveva n tasca?

CESIRA E che ne so? A pensione der marito?...

BETTINA S, lallero ha detto alle guardie che stava ann in banca a vers trecentomila lire capite trecentomila lire

CESIRA E che ha svaliggiato a banca dItalia me sa che quella s nventata tutto p lassicurazione

BETTINA E quello che credevamo tuttinvece poi le guardie hanno fatto laccertamenti e pare che a sora Giovanna li fa spesso i versamenti de sto genere.

CESIRA Trecentomila lire e do li trova ma che ha vinto alla Sisal?

BETTINA Totocalcio, sora Ces, m se chiama totocalcio

CESIRA E va beh, per me sempre Sisal ce so cresciuta c a Sisal

BETTINA S, ve le dava vostra madre quanno ciavevate fame lasciamo st stavo a divve che ar mercato n se f altro che d che sotto sotto a tutti sti sordi ce deve da esse n giro de cravattari, se no de peggio

CESIRA Hai capito la sora Giovanna, zitta zitta

BETTINA M, stanno tutti ad aspett levorversi delle notizie

CESIRA Bettina mia, teneteme informata de tutto, mariccomando mica posso riman cos nellincertezza

(Stufa che Cesira non fa altro che ramazzare con la scopa andandole appositamente addosso, Bettina le toglie con violenza la scopa dalle mano e la poggia sul muro)

BETTINA Oh, cos la famo finita! Invece voi che me dovevate da d?

CESIRA Ce sta novit sur fronte de le corna

BETTINA Chi i due dellurtimo piano?

CESIRA No, stavolta so artre anche se m che ce penso pure quelli stanno inguagliati beneva be quello ve laricconto poi Stavio a d che ieri sera, a sora Nina, quella der primo piano

BETTINA Bona, quella antro giornale radio quasi quasi ce frega a tutte e due

CESIRA Na digerite proprio quella, eh vabb, ve stavo a d, che ieri sera stava co la porta aperta per il cardo, cos p fa un po de corente

BETTINA o pe fasse li fatti dellartri

CESIRA Po esse pure per tornamo art racconto a sora Nina mha detto che ieri sera a n certo momento ha visto pass Maria, a fija de la sora Nunziata. Subbito dopo lha sentita discore co nomo qui davanti alla guardiola la voce de lui nun lha riconosciuta, ma dice che parlava benissimo un vero signorelui je stava a fa dellavance e lei sembrava che quasi ce stava il bello che lei ja detto per che nun se poteva fa solo per fatto che lui era sposato poi hanno sentito la voce de mi marito che tornava a casa, e quelli se la so svignata Aho! Augusto capace de rovin sempre tutto.

BETTINA Quindi tutta sta storia e nun sapemo nimmanco chi lui? (Riprende la scopa e gliela porge con forza) A sora Ces, ma annate a fa quello che sete bona a fa

CESIRA Infatti! Lunico indizio che avemo che sembrava n signore chi po esse er sor Nicola?

BETTINA Chi o stagnaro? A sora Ces, ma fateme er piacere. n signore quello quello si e no cha la terza elementare, e poi a cortesiaNo, devesse quarcunartro

CESIRA E se chiamamo proprio la sora Nina e se lo famo raccont da lei?

BETTINA (sconsolata) Se n ci ha artro da fa

Scena decima (Cesira, Bettina, Monnezzaro e Nina)

CESIRA - (Si avvicina alle scale e comincia a gridare) Sora Nina che potete scenneSto qui in guardiola

VOCE FUORISCENA DI NINA Nattimo solo e arivoHo sentito che c pure a sora Bettina

BETTINA Nun je sfugge gnente la pozzinammazzalla

(Quasi in contemporanea le due donne cominciano a sentire una puzza sgradevole).

BETTINA Che sto tanfo de fogna

CESIRA Star pe scenne er monnezzaro

(Pochi istanti ed infatti dalla tromba delle scale esce il monnezzaro, con sulle spalle il sacco di juta stavolta colmo di rifiuti).

MONNEZZARO Da sta parte ho fatto m vado nellaltra scalase vedemmo domani sora Ces.

CESIRA A domani Mich (Poi rivolta a Bettina) Ma che fa, questa nun scenne

(Le due donne sembrano spazientirsi, ma passano solo pochi istanti che entra in scena Nina, calma e tranquilla, con in testa una retina che le copre i bigodini).

NINA Buongiorno a tutte e due se commentava de lartra sera, eh

CESIRA Che dite, se nannamo dentro da me? Cos ve faccio pure n ber caff

BETTINA Bona idea

(Vanno dentro la guardiola)

Scena undicesima (Cesira, Bettina, Nina e Turiddu)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Mentre a caffettiera bolle, ariccontatece quarcosa su come potemo scopr chi era lui

VOCE FUORISCENA DI NINA A Sora Ces, nun so riuscito a cap bene, per lei ha detto che era sposato

(entra nel androne Turiddu che sente le voci dalla guardiola ed incuriosito rimane ad ascoltare).

VOCE FUORISCENA DI BETTINA Bh de sposati e signori, ce ne so pochi dentro st palazzo potrebbe esse er sor Danilo, er maestroche ne dite voi?

VOCE FUORISCENA DI NINA- No, lui no, era affacciato ar barcone pochi minuti prima, stava in canottiera e carzoncini se scenneva me ne sarei accorta

VOCE FUORISCENA DI CESIRA E se fusse stato er sor Luciano, c la moje che s ritrova te credo che s messo a fa er cascamorto c quella

VOCE FUORISCENA DI BETTINA Certo pe esse brutta a moje proprio brutta che volete che ve dico po esse lui davanti a na bella ragazza a quello je po esse pure venuto o schiribizzo de provacce

(Entanto Turiddu sembra sempre pi nervoso)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Ma m, lei ndo sta?

VOCE FUORISCENA DI NINA- Sta su a casa, dove volete che sta

VOCE FUORISCENA DI CESIRA E cos, sembrava che lei ce stesse

VOCE FUORISCENA DI NINA- No, per ja fatto cap che la cosa nun je dispiaceva insomma la sapete della serie me va ma nun posso, per se insisti

(Turiddu sembra esplodere e comincia a correre verso le scale)

TURIDDU Lucia! (Scompare di scena)

CESIRA (Entrando in scena, seguita dalle due comari che rimangono per sulluscio della guardiola) - Ma chi era che ha strillato?

NINA- M sembrato er signor Pantaleo devesse tornato a casa presto oggi

CESIRA - E te credo geloso com oggi ciaveva loperai dentro casa

BETTINA Loperai?

CESIRA Beh, uno solo je sta a mont la nuova cucina a gasna Zoppas a cinque fochipure questi hanno fatto li sordi stanno a rifasse un pezzo de casa alla vorta.. ma ndo li trovano tutti sti quattrini

NINA Sora Ces, sta usc er caff

CESIRA Daje, annamosene dentro mejo che se famo laffari nostri

(Le tre donne rientrano in guardiola, mentre cominciano a sentirsi gli strilli provenienti dalle scale)

VOCE FUORISCENA DI TURIDDU Se ne vada, disgraziato, fetuso che se no lammazzo!

CESIRA (Riesce tutta allarmata dalla guardiola) - Ma che tutto sto casinonun se po prenne manco n caffe in santa pace

Scena dodicesima (Operaio, Cesira, Augusto)

OPERAIO (Arrabbiatissimo verso Turiddu che rimane nelle scale) Aoh, che maniere se sete scemi statevene ar paese vostro!

CESIRA Ma che successo? C chi ce lavete?

OPERAIO C quer matto de siciliano entrato dentro casa e nantro po ammazza me e la moje Io gi stavo a divent scemo co quella macchina der gas che nun vole funzion, m ciamancava pure questoA porti, sai che te dico? Io me ne vado, io te salutoma te saluto alla Modugno

CESIRA E come sarebbe?

OPERAIO (Cantando la canzone di Modugno) Ciao, ciao bambina!

(Esce dal portone, incrociando Augusto che invece rientra in scena)

AUGUSTO Oh, ma chi era sto matto? Ecchime, so tornato pronto da magn?

CESIRA Aug, statte bono che tutta corpa tua

AUGUSTO M che ho fatto so stato solo a famme na partitina ar bare avr perso si n du piotte, mica casca er mommo

CESIRA - Va, va dentro che mejo che se lartra sera te ne stavi a casa, m sapevamo n sacco de cose in pi

(La donna spinge il marito dentro la guardiola. Nel frattempo giungono le strilla dei Pantaleo che litigano e ad un tratto le loro urla sono superate dal volume del televisore che viene alzato. Cesira si riaffaccia dalla guardiola.)

CESIRA Oh, aricominciano, hanno riarzato er volume der televisore nsai le parolacce che se staranno a d Mejo ann dentro (Rientra dentro la guardiola)

Scena tredicesima (Signora Osvalda, Cesira)

(Entra la signora Osvalda, in camicia da notte e con una maschera di bellezza in faccia, fatta con i cetrioli)

OSVALDA Beh, si siamo alle solite. mi avevano detto che non avrebbero pi alzato il volume del televisore Signora Cesira! (Verso la guardiola)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Un attimo che arivo

(Si sente il rumore di bicchieri che cadono)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Porca la miseriaccia sozza er servizio bono tutto pe terra

OSVALDA Signora Cesira!

VOCE FUORISCENA DI CESIRA nattimo che arivo ho detto e che ciavete tutti la prescia stamattina qui me se rotto tutto. (Si affaccia dalla guardiola)

OSVALDA Finalmente siete arrivata

CESIRA Ah, eravate voi m capisco (Anche lei, seppur di nascosto fa le corna)

OSVALDA Signora Cesira, lei deve intervenire i signori Pantaleo hanno di nuovo rimesso il volume del televisore a tutto spiano inconcepibile, lo si sente fin da quaggi li avevo pregati di non farlo, ma loro niente se ne infischiano

CESIRA No nun lo fanno apposta che cianno n problema

OSVALDA Non mi interessa dei loro problemi ne ho tanti anchio guardi qua, mi sono caduti tutti i cetrioli

CESIRA E lei ce metta le zucchine

OSVALDA A me piaciono i cetrioli! Sa che le dico: che di problemi ne avr anche lei se non gli dice qualcosase n alla prossima riunione di condominio firmo per labolizione della portineria.

VOCE FUORISCENA DI AUGUSTO Li mortacci de Pippo! me so tajato porca sozza!

CESIRA (Quasi parlando fra se) Aveva detto che ce lavrei avuti i problemi nun mha fatto manco rifiat che quello gi se more

OSVALDO Io ho detto tutto, la saluto (Va verso le scale e scompare)

CESIRA (Facendogli dietro le corna) Poi n vero che porta jella arivo Aug Nun me mor dissanguato (Rientra nella guardiola)

Cala il sipario - Fine primo atto

ATTO SECONDO

Scena quattordicesima (Nina, Augusto, Cesira)

(La scena sempre la stessa. Davanti alla guardiola c per Augusto seduto su una sedia, con fare stanco e con la mano abbondantemente fasciata. Arriva Nina dalla tromba delle scale).

NINA Sor Aug, che state a fa l seduto, ancora c qua mano infagottata

AUGUSTO Oh, io so malato

NINA Ma se s dieci giorni che ve sete fatto male nun ve pare davecce giobbato pure troppo?

AUGUSTO Oh, potrei pure chiede li danni ar Condominio me so fatto male durante lore de lavoro

NINA Ma se ve sete fatto male tajando na fetta de pane ma che volete fa la vittima c me ce stavo pure io quanno successo, che nun ve laricordate.

AUGUSTO Ciavete ragione, sora Nina per er dolore ce sta io so malato

NINA Na scusa come nantra p nun fa gnente

AUGUSTO Se, tallero a me me fa male

NINA Ecco vostra moje che torna dalla spesa qua pora donna a farete mor de fatica prima o poi

AUGUSTO A chi tocca nsegnugna tanto tocca a lei

(Entra Cesira)

CESIRA Buongiorno sora Nina, ce state pure voi n vedete (Verso il marito) com ridotto male tra poco qua mano je casca oh, da quando che s fatto male che nun fa pi gnente gi n faceva gnente prima, figuramose adesso.

AUGUSTO So malato

CESIRA S, de mente

NINA Ve lascio, sora Ces, devo danna pure io a fa npo de spesa, ma prima na domanda bh avete saputo gnente, poi

CESIRA De chi? O de quale?

NINA Bhe, de tutti nun me dite che nun sete riusciti a sap gnente de Maria

CESIRA (Scuotendo la testa) Gnente!

NINA Vord che state proprio adinvecchia! Sora Ces, state a perde corpiNun vera mai successo prima de nun sap na cosa de sto genere bh, allora na cosa ve la dico ioma nun ve sete accorta de quer ber ragazzo che sta sempre qui davanti da na settimana e prende nota de tutto quello che succede qua dentro, chi entra chi esce ogni tanto scrive quarcosa cor lapise su un blocchetto me sa proprio che deve da esse n poliziotto in borghese

CESIRA Bh, pe avello visto lho visto ma nun mero accorta de tutte ste cose Chi sar? E poi perch sta quiVa a ved che pure da noi ce sta qualche giro strano come quello della sora Giovanna oh, cos me spiegherei tante cose, come tutte quelle spese che fanno i Pantaleo, ad esempio Pu darsi pure che nun sia n poliziotto, ma uninvestigatore privato na specie de Marlove der firm Er grande sonno

AUGUSTO Er grande sonno?

CESIRA Aug, n firme americano anche se potrebbe sembr la vita tua, para para

NINA Ve saluto fateme sap quarcosa, poi

AUGUSTO Ma quarcosa de che?

CESIRA (Al marito) Poi te lo spiego Ve saluto sora Nina

(Nina esce dal palazzo).

CESIRA Ma Aug, tu nun hai mai visto per caso er sor Luciano che fa insomma che ce prova co la piccola Maria?

AUGUSTO Er sor Luciano? Pozzinanmmazzallo! Ma sposato c d fiji

CESIRA E allora? Che uno sposato nun po provacce c Maria?

AUGUSTO No, pe provacce, ce po pure prov che vor d, che uno che ci moje se deve d na martellata o buttasse dar ponte dAriccia? Per Maria c er sor Luciano no me casca n mito

CESIRA Oh, mica ho detto che sicuro sembrerebbe sai voce de popolo

AUGUSTO Ah, ecco

CESIRA - de palazzo

AUGUSTO Ah, ecco

CESIRA - famo de inquilini

AUGUSTO - Famo tu, a sora Bettina e a sora Nina Amo fatto er trio monnezza a Nina, a Pinta e a SantaMaria

CESIRA Come sei simpatico senti, io vado dentro a mette er sugo sur foco visto che stai qua senza fa gnente d nocchiata ma nun te stanc troppo, mariccomanno

AUGUSTO Va, va.. c poco da prenne n giro

Scena quindicesima (Augusto e Maria)

(Rimasto solo, Augusto accende una radiolina a transistor che sta sul bancone della guardiola. Pochi istanti dopo arriva Maria dalla parte delle scale).

MARIA Buongiorno, signor Augusto, ancora con quella mano fasciata

AUGUSTO (In italiano e dandosi il solito tono da signore) Signorina Maria buongiorno bhe che vuole, il taglio stato profondo e secondo i medici la ferita poteva anche portare a danni irreparabili

MARIA Per fortuna che non cosi, vero?

AUGUSTO Per fortuna, no per volevo dirle che che girano strane voci su lei e su di un inquilino che le farebbe la corte non me lo sarei mai aspettato laltra sera mi aveva respinto in malo modo e poi vengo a sapere che

MARIA Signor Augusto! Non so di cosa sta parlando Non credo di aver nessun corteggiatore e poi non vero che lho cacciato in malo modo, ho solo detto che non mi sembrava il caso che insomma, poi qui non mi sembra n il momento e n tantomeno il posto giusto di parlare di certe cose, qua anche i muri hanno orecchie

AUGUSTO Questo vero per non mando gi il fatto del signor Luciano

MARIA Ma che centra il signor Luciano

AUGUSTO Questo me lo dovrebbe dire lei

MARIA Io? Ma signor Augusto

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Augusto, c chi stai a parl?

AUGUSTO (Si avvicina alla guardiola, e rivolgendosi alla moglie in romano) Niente non ti preoccupare il postino (Verso Maria, in italiano) Lo vede con chi vivo? Lei non sa quanto deprimente per me vivere con una donna cos sciatta, ineducata, popolana lei invece cos signorile, dolce, delicata

MARIA Va bene, adesso mi lasci andare, che se esce sua moglie sono dolori la saluto Augusto (Va verso luscita, ma prima di imboccare il portone si gira e gli manda un bacio con la mano)

AUGUSTO (Quasi estasiato) Maria, Maria tu mi fai diventar matto (Poi mentre entra nella guardiola, in tono sciatto) Aho! Ma st sugo pronto?!

Scena sedicesima (Turiddu, linvestigatore e Osvalda )

Turiddu entra in scena dalla parte delle scale. Si ferma davanti alla guardiola, si guarda intorno e quando comprende che non c nessuno, fa un cenno alluomo che sta di fuori. Nel frattempo si sente il rumore di un auto che frena e di un incidente).

TURIDDU - Signor Coluzzi vengavenga

INVESTIGATORE (Esitando, entra in scena) - Signor Pantaleo, buongiorno ma non mi sembra il caso di incontrarci qui dentro.

TURIDDU - Solo per un attimo, non c nessuno novit, novit?

INVESTIGATORE No, sono due giorni che sua moglie esce solo per fare la spesa, si ferma davanti ai banchi della frutta, del pane, della carne insomma di quello che deve comprare e poi ritorna a casa senza dare nessuna confidenza ad alcuno insomma un comportamento irreprensibile.

TURIDDU - Star cercando di sviare le indagini

INVESTIGATORE Questo non lo so, ma sta di fatto che in questi pochi giorni che la pedino non ha fatto nulla di male ma sa, il nostro lavoro ci insegna che bisogna aspettare per mesi non succede niente e poi le corna spuntano dietro langolo e avviene lirreparabile

TURIDDU - Ma noi stiamo qui in agguato, non vero noi INDAGHIAMO!

INVESTIGATORE Come dicevo, a dire il vero sono io che indago e volevo ricordarle quel piccolo anticipo che le avevo chiesto.

TURIDDU - Ah s, lanticipo non c problema

TURIDDU - Oddio, guarda chi arriva (E fa le corna)

INVESTIGATORE Chi?

TURIDDU La signora Osvalda quella porta una jella addosso

INVESTIGATORE Ma su, non siamo superstiziosi

TURIDDU Dia retta a me guardi come sono premunito (mostra tutti gli amuleti che ha nella giacca) tocchi, tocchi pure che meglio

(Entra, accompagnata dal solito tuono. la signora Osvalda, sempre col suo carrellino della spesa).

OSVALDA - Signor Pantaleo, buongiorno

TURIDDU - (Sconsolato) Buongiorno

OSVALDA - Avete sentito il botto?

TURIDDU - Che botto? Ah, s, effettivamente qualcosa ho sentito poco f

OSVALDA (Comincia a raccontare laccaduto quasi contenta della cosa) Il botto! Lincidente pensate, che stavo attraversando via dei Serpenti, quando mi sono trovato una cinquecento parcheggiata, di traverso, per met sul marciapiede, ma cos in malo modo che non mi permetteva di passare col carrellino della spesa. Mi sono detto chi era quellimbecille che parcheggia cos maleanche perch cera il pericolo che qualcuno gli andasse addosso bh non ci credereste, ma pochi attimi dopo

TURIDDU - (Interrompendolo) Scommetto che arrivata unaltra macchina e patapum!?

OSVALDA Bravo! E Arrivata una vecchia bianchina che lha presa in pieno dovreste vedere come glielha ridotta

INVESTIGATORE (Preoccupato) In che via era?...

OSVALDA - In via dei Serpenti

INVESTIGATORE (Sempre pi preoccupato) Che tipo di macchina?

OSVALDA - Una cinquecento

INVESTIGATORE (Preoccupatissimo) - di che colore?...

OSVALDA (Sempre pi contenta della cosa) Gialla tutta nuova nuova

(Linvestigatore accusa il colpo come se fosse stato trafitto da una coltellata e cade a terra, sembra morto.)

TURIDDU M morto il signor Coluzzi oddio! (Turiddu si avvicina e sente se respira) E vivo! Respira bisognerebbe fargli la respirazione bocca a bocca! No, io non gliela faccio

OSVALDA Fermi tutti! Ci penso io!

(A questo punto linvestigatore si alza di scatto)

INVESTIGATORE A posto! Sto bene! Sto bene!

OSVALDA Che fregatura! E quando mi ricapita unoccasione cos!

TURIDDU (Verso linvestigatore) Problemi? Ma signor Coluzzi, non mi dica che lei ha una cinquecento gialla? Capisco, capisco (fa le corna, seguito nellesempio dallinvestigatore che per sicurezza tocca anche i corni che Turiddu tiene allinterno della giacca)

OSVALDA (Verso linvestigatore) Coraggio, signor Coluzzi, che la vita un passaggio

(I due uomini ricominciano platealmente a fare gli scongiuri)

OSVALDA (Verso Turiddu) - Sono contento di vedere che da un po di tempo sta evitando di fare del baccano inutileme ne compiaccio adesso la saluto, che devo andare sopra e prepararmi qualcosa da mangiare, da quando ho perso il mio terzo marito (Si fa il segno della croce) mi tocca fare tutto a me, andare alla posta, pagare le bollette e poi le cose di casa ed gi tardi a proposito potrebbe farmi la cortesia di dirmi che ore sono?

(LInvestigatore guarda distinto lorologio che ha al polso).

INVESTIGATORE Sono le sono le guarda un po che strano, mi si fermato il rolex

TURIDDU - Che strano? No no normale (Fa di nuovo le corna)

OSVALDA Ma lei signor Coluzzi proprio sfigato! Va bene, non fa nulla, guardiamo il mio (E quasi a prenderlo in giro, gli mostra il suo orologio che funziona benissimo) ora che la saluto (Esce dalla parte delle scale)

INVESTIGATORE Me ne vado anchio prima che mi scopri qualcuno... cos vado pure a controllare la macchina

TURIDDU - Va bene, va bene

INVESTIGATORE A proposito per quellanticipo

TURIDDU Si, si lanticipo glielo dar, non si preoccupi.

INVESTIGATORE S, ho capito che me lo dar, che un anticipo tale perch viene dato allinizio di un qualcosa prima del termine della prestazione, se no sarebbe un saldo

TURIDDU - S, capisco infatti lanticipo glielo dar prima che finisca linvestigazione, se no gli darei un saldo

(Linvestigatore va verso luscita cercando di capire ancora le parole di Turiddu)

INVESTIGATORE Saldoanticipo saldo macchina saldo orologio (Poi capendo di essere stato preso in giro, fa un gesto con la mano tra il saluto e unimprecazione, ed esce di scena).

Scena diciassettesima (Turiddu e Venditrice)

(Nellandrone entra una donna. Ha in mano una borsa e molti fascicoli. Vede Turiddu che sta uscendo e lo ferma)

TURIDDU Miiii.ma cuje sta bedda fimmina ?

VENDITRICE Buongiorno! Lei abita qui?

TURIDDU Si Le posso essere utile?

VENDITRICE Le sarei molto grata. Sono una venditrice porta a porta. Volevo sapere se potevo incontrare i condomini per presentare i miei prodotti.

TURIDDU Mi sa che dovrebbe parlarne con la portiera la signora Cesira- (indica la guardiola)

VENDITRICE (accentuando la parlata con un tono molto sdolcinato, con Turiddu) Me la pu chiamare sarebbe veramente gentilissimosa sono stanchissima

TURIDDU Onoratissimo miii aspetti che la chiamo (affacciandosi alla guardiola) Signora Cesira Signora Cesira.

VOCE FUORISCENA DI AUGUSTO Cesira nun c e io sto a magn! A sor Pantaleo, nun me rompa, torni dopo!

TURIDDU Il solito screanzato, fannullone e mangia pane a tradimento!

VENDITRICE Un vero signore

VENDITRICE Rosa di Maggio (allunga la mano per presentarsi)

TURIDDU E allora io? Crisantemo di novembre

VENDITRICE Ma no! Che diceSpiritosoE il mio nome: Rosa, per gli amici Rosetta Di Maggio Di Maggio il cognome

TURIDDU Ah, mi scusi (le da la mano) Io Salvatore Pantaleo (facendo laccattivante) per le amiche Turiddu .Pantaleo il cognome

VENDITRICE - Vendo treccani le interesserebbe?

TURIDDU Tre cani? No, non posso sono troppi... Vivessi in Villa gi in Sicilia, a Canicatttanto, tantoma qui in appartamento. Poi nel Condominio non vogliono animali e comunque, di che razza sarebbero?

VENDITRICE Ma che dice .sono libri

TURIDDU Libri?... una razza che non conosco forse intendeva i libridor? quella sc lha anche mio cognato

VENDITRICE No no c un equivocoio non volevo venderle un cane..parlavo dellenciclopedia treccani

TURIDDU Mi scusi. Ma se non ho un cane, che ci faccio dellenciclopedia sui cani? Che me la compro solo per tenerla l, sul tinello a fare la muffa? E poi, chiss quanto costa?

VENDITRICE Un vero affare: solo un milione e duecentomila lire ma pagabili in piccole cambiali da ventimila lire

TURIDDU Minchia! Allanima dellaffare! Ci vado in pensione a forza di pagare le cambiali! No, no. E poi con un milione e duecentomila lire mi compro un canile .e non tre cani

VENDITRICE Ma che centrano i cani?

TURIDDU Signorina Ciriola!

VENDITRICE (contrariata) Rosetta prego!

TURIDDU Come sarebbe a dire: Che centrano i cani! Sono due ore che sta cercando di vendermi un cane anzi tre..e poi lenciclopedia sui cani? Ma che mi vuole prendere in giro? A miaaa?! Ma se ne vada, lei e tutti i suoi cani! Che se n, qui finisce a schifio!

VENDITRICE Ma chi le vuole vendere dei cani! Io parlavo di Treccani.

TURIDDU Vede appuntoLei conferma. me ne voleva dare tre, mica uno uno, due e tre tre!

VENDITRICE Ma io parlavo di altre coselibri.. enciclopedia .cultura..Lei mi sembra proprio matto!

TURIDDU Guardi che se non se ne v subito, chiamo il signor Augusto! Quello se gli interrompi il pranzo, viene fuori e mozzica peggio di un bulldog!

VENDITRICE (sempre pi arrabbiata) Ma s, me ne vado qui, non solo siete tutti degli analfabeti, ma anche un branco di pazzi! (seccata, esce dal portone)

TURIDDU Ma perch ABBAIA eeee ARRABBIA cos!

Scena diciottesima (Turiddu e Augusto)

(Turiddu rimasto nel landrone, indeciso sul da farsi, mentre esce dalla guardiola Augusto).

TURIDDU Ah, finalmente ha finito di mangiare

AUGUSTO S, stavo a fa merenda, a questora der pomeriggio me vi sempre un languorino

TURIDDU Eh, s povero bambino il languorino delle quattro e fuori succedono di tutti i colori se non cero io questo palazzo diventava un canile

AUGUSTO (meravigliato) Na capisco mica ma che fa, sta a casa oggi, eh gnente lavoro?

TURIDDU No, no sto andando ho fatto un po tardi, ma vado.

AUGUSTO La signora tutto bene?

TURIDDU A proposito di mia moglie. Signor Augusto le vorrei chiedere una cosa(Si avvicina ad Augusto e lo prende sottobraccio) riservata, capisce una cosa che deve rimanere tra me e lei, una cosa da uomo a uomo

AUGUSTO (Liberandosi, quasi schifato, dallabbraccio di Tiruddu) Me dica purema a me le cose sozze nun me piaceno

TURIDDU Perch dovrebbe essere sozza?

AUGUSTO A me, sta cosa da omo a omo nun me sconfiffera mica tanto

TURIDDU Ma no, era un modo di dire.. parlo di una cosa come dire intima

AUGUSTO O vede che ci ragione? Nun se po fa Arriva, me se mette sotto braccio, me savvicina co sta storia de fa na cosa tra omo e omo ma che devo da pens?

TURIDDU Guardi che si sbaglia volevo solo uninformazione un po delicata

AUGUSTO Bh, allora, dica tutto, mero sbajato

TURIDDU Visto che lei qui vede tutto e se vuole sa tutto se lei si informasse le sarei veramente grato poi a Natale le dar una bella mancia

AUGUSTO Io menformo, per famo a ferragosto, perch a Natale mancano ancora sei mesi

TURIDDU Va bene, a ferragosto... Volevo chiederle se lei ha mai visto qualche inquilino inquietare insomma molestare, mia moglie?

AUGUSTO Me possino cecamme. Nun ho mai visto gnente de gnente s moje me sembra tanto da santa donna

TURIDDU Sicuro neanche il signor Luciano?

AUGUSTO Er sor Luciano pure c su moje?

TURIDDU (Va su tutte le furie) Come sarebbe a direpure c su moje? Allora vero, c stato qualcuno io laccido!

AUGUSTO (Cercando di calmarlo) - No, carmo, che sapevo che er sor Luciano dava fastidio a nantra m de su moje casco dalle nuvole per me posso nform

TURIDDU Si informi, si informi che poi come ho detto le sar grato

AUGUSTO Menformo s쒅 io a questo se c quarcosa de vero je meno pure sto sozzo!

TURIDDU Bene, bene Augusto io la saluto e si ricordi, le sar grato a Natale (Ed esce dal portone)

AUGUSTO Ma nunavevamo detto a ferragosto

TURIDDU Vabbene a Ferragosto! (Rivolgendosi, poi, verso il pubblico) Tanto io in Agosto sto in vacanza

Scena diciannovesima (Augusto)

(Augusto rimasto solo davanti alla guardiola commenta ad alta voce)

AUGUSTO Hai capito quello fa er cascamorto c Maria e ce prova pure co la moglie de Pantaleo Si lo pijo lo rompo (Fa un gesto con la mano come a dire che gli spezza il collo) dico vabb provacce c Madama Lucrezia... ma lascia sta le creature come Maria quella me piace a menun poi mica vol du fave c n piccione (Ci pensa su) o s du piccioni c na fava bho? Na cosa, per, la so, i piccioni se magnano e so pure boni ah, Ces, d piccioncini arrosto, no?

(Entra in guardiola. Si fa buio in sala, per dare il senso di temporalit)

Scena ventesima (Cesira e linvestigatore)

CESIRA (ricomincia a spolverare, poi guarda allinfuori e vede linvestigatore) - Allora cha ragione a sora Nina C quer ragazzo qui de fora (Cerca di rassettarsi, di mettere in mostra le sue corpulenze, poi si sporge fuori e gli fa un cenno) Scusi lei si dico a lei. Ha bisogno de quarcheduno je serve ninformazione? Nun se vergogni venga, venga pure.

(Entra linvestigatore)

INVESTIGATORE - Buongiorno no, non si preoccupi stavo aspettando una persona

CESIRA E me ne so accorta. E na settimana che sta l ad aspett ci fatto le radici Se vole po chiede pure a me er lavoro mio ninformazione nun se rifiuta a nissuno

INVESTIGATORE- No, ma le pare

CESIRA nse preoccupi chieda pure.

INVESTIGATORE - Basta che rimanga tra noi

CESIRA Muta come n pesce

INVESTIGATORE Sono un investigatore privato e sto prendendo delle informazioni su una vostra inquilina

CESIRA (Estasiata) - Proprio come Malove lavevo detto io e chi sarebbe st inquilina?

INVESTIGATORE La signora PantaleoSe lei cos gentile da passarmi qualche notizia (Gli porge una banconota nelle mani)

CESIRA Ma che fa, cerca de compra le informazioni mie da un ber regazzo come lei nun me lo sarei mai aspettato. Ma che davvero davvero se crede che io spiattello tutto p npo de sordi Io ci na dignit se v sap quarcosa da me, basta chiedemelo, per i sordi no quelli nonun so veniale io.

INVESTIGATORE Mi scusi, non volevo offenderla si capisce che lei ha una dignit da salvaguardare (Quasi prendendola in giro) e soprattutto che una signora di classe portinaia ma di classe

CESIRA (Pavoneggiandosi) Bh, lei s che se ne intende in fatto de donne chiss quante ne ha conosciute e quante ne ha fatte piagne

INVESTIGATORE Piangere? E perch?

CESIRA- Perch n ragazzo bello come lei come quei marinai che hanno na donna n ogni porto..

INVESTIGATORE Ma s allora, sa dirmi qualcosa sulla signora Pantaleo?

CESIRA Ma che v che je dico er marito st l sempre a rompe l c sta mania della gelosia ma a me lei me pare proprio na donna a posto un po svanitella, qualche vorta, ma a posto poi la mano sur foco nun ce la posso mette ma chi po esse sicuro de gnente ar tempo doggi pure io chiss incontrassi un ber ragazzo che me facesse perde la testa chiss che du cornetti a m marito

INVESTIGATORE Tutto qui?

CESIRA Volemo fanne quattro?

INVESTIGATORE Ma no intendevo dire che non c mai stato qualche problema

CESIRA Guardi, signor signor vede lei se preoccupa della signora de sopra e nun mha neanche detto come se chiama

INVESTIGATORE Romeo Coluzzi (Gli porge la mano) e lei la signora?

CESIRA (Dandosi un tono da perfettina) Cesira Ciceroni (Gli porge la mano e linvestigatore gli fa il baciamano). Com galante lei, solo che Romeo se poteva chiamcome quello de Uilliam Scespir

INVESTIGATORE Bene cara Cesira, (Le riprende la mano) mi raccomando del nostro incontro non deve saperlo nessuno neanche suo marito

CESIRA Fossi matta! Quello proprio nun lo deve da sap ma che fa, va gi via?

INVESTIGATORE No, mi rimetto di sentinella dallaltra parte del marciapiede ci vediamo, signora Cesira

CESIRA Speriamo, sarei molto lieta

(Linvestigatore esce).

CESIRA (In modo enfatico) Proprio n ber ragazzoartro che Marlove (Si mette a recitare quasi fosse tra le nuvole) Romeo, Romeo perch tu sei Romeo.

Scena ventunesima (Cesira, Bettina e Augusto)

(Entra Bettina con in mano le sporte della spesa. Vede Cesira imbambolata che guarda verso il cielo. Dapprima anche lui si fissa verso quel punto imprecisato, cercando di vedere cos che ha rapito Cesira, poi le d una manata per svegliarla)

BETTINA Sora Ces, che avete fatto pare che sete stata a Fatima e avete vista a Madonna

CESIRA Quasi nun ho visto la Madonna, ma langelo Gabriele de sicuro Ho conosciuto linvestigatore ammazzalo quant bello e dorce. Mha fatto er baciamano e mha detto che so na signora de classe

BETTINA S, de quinta elementare perch sulle medie ci qualche perplessit che lavete fatte

CESIRA Ma che sete nvidiosa?

BETTINA Io? Sai quanto me ne frega piuttosto, novit?

CESIRA Nessuna novit, tutti sto periodo stanno a parl de a signora Lucia, ma de Maria proprio gnente, poi pure er sor Luciano pare che sia sparito. So n po de giorni che nun lo vedo

BETTINA Po darsi che je sieno arivate le voci e f apposta a nun fasse ved

CESIRA Tutto po esse

AUGUSTO - (Esce dalla guardiola, mangiando un pezzo di pano intinto nel sugo) Cesira er sugo pronto, che faccio butto la pasta?

CESIRA Aspetta faccio io sora Bettina ve saluto, vado a preparaglie da magn, se dovesse deper (Poi guardando la canottiera del marito tutta sporca di sugo) guarda che roba s fatta a medaglia, peggio de li ragazzini se decoratoal valore della forchetta e der cucchiaro

BETTINA A me, nvece me toccherebbe da torn indietro nun me so scordato er vino p mi marito per sapete che ve dico ma chi se ne frega stavolta saccontentaio me ne vado s

CESIRA Fate bene acqua der rubinetto rinfresca (Entra in guardiola)

AUGUSTO Ce lavete tutti co sti poveri mariti

(Anche Bettina prende la via delle scale).

Scena ventiduesima (Augusto)

AUGUSTO (rivolgendosi allediocola mariana che sta nellandrone) Madonnina, che ne sanno ste donne de noi omini pensa che a me na vorta me chiamaveno er mejo tacco da Maranella (improvvisa due passi di danza, ma si blocca accusando un dolore lombare, da sciatagia) morammazzata! Na vorta me ce chiamaveno famo ventanni fa (poi si guarda la pancia) bh, famo pure dieci chili fa (si rivolge alla madonna, come se lei avesse parlato) che dici? Famo quindici?... (tentenna la testa, per poi arrabbiarsi) eh, no! Venti no! So troppi!

Scena ventitreesima (Augusto e Maria)

(Augusto poi prende dalla tasca un pettinino e cerca di pettinarsi, servendosi dello specchio che sta vicino ledicola mariana, ma il pettinino gli cade dentro uno dei vasi. Lui per recuperarlo tira fuori i fiori dal vaso, proprio mentre entra in scena Maria che torna dalla spesa con due pesanti borse. Lei si ferma un attimo per riprendere fiato. Augusto, a questo punto, accorgendosi della sua presenza, si dirige verso di lei, con in mano ancora i fiori tolti dal vaso).

AUGUSTO Bentornata, signorina Maria, spetti che le do una mano

MARIA Sempre il solito galante lei, ma non voglio disturbarla poi ha sempre la mano malconcia.

AUGUSTO Lo vede, lei meglio di qualsiasi medicina. Come lho vista il dolore alla mano passato. (Facendo ci gli mostra la mano fasciata con cui, per, tiene i fiori tolti dal vaso)

MARIA Per me?

(Augusto rimane un po spiazzato, poi guarda la statua della Madonnina e fa un gesto quasi per scusarsi del fatto che costretto a regalare alla ragazza i fiori)

AUGUSTO S, sono per lei

MARIA Signor Augusto (Sembra contenta del regalo, ma poi si da un contegno) non posso accettarli. La ringrazio del pensiero, ma come faccio

AUGUSTO Ci penso io a portarglieli su

MARIA No, non intendevo questo che mia madre mi far un sacco di domande

AUGUSTO E lei gli dica che glielo ha regalato un ammiratore Su, dai. Comincio ad andare su (Prende i fiori e le borse e comincia a salire le scale)

(Maria, indecisa, dapprima si guarda intorno e poi, quasi costretta, sale anche lei).

Scena ventiquattresima (Cesira e Augusto)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Aug! E pronto!

(Passano pochi istanti che non sentendo risposta, lo richiama e poi esce dalla guardiola)

VOCE FUORISCENA DI CESIRA Aug! E pronto! Ma che nun ce senti?...

CESIRA Oh, questo m sparito allora de pranzo? m nevica Augusto!

(Augusto di corsa scende dalle scale)

AUGUSTO Ecchime, arrivo!

CESIRA Ma ndo stavi?

AUGUSTO Io?... io (cercando di trovare una scusa e molto affannato) No, gnente, ero salito su p le scale oh, cha ragione er monnezzaro ammappale come so faticose ero annato a d nocchiata a ved se la tinteggiatura che ha fatto fa lamministratore era venuta benee chi lo v sent a quello, se quarcosa annata male

CESIRA Oh, m nevica p davvero te stai a interess der lavoro

AUGUSTO Certo che menteresso! Pare che nun faccio mai gnente dentro sta casa

CESIRA - (Fa uno sguardo con la faccia come per dire Ma senti cosa dice questo) Daje entra dentro, mejo che vieni a magn (lo scimmiotta) Pare che nun faccio gnente dentro casa

(mentre Augusto entra nella guardiola, Cesira perde un po di tempo a sistemare la sedia davanti la guardiola).

Scena venticinquesima (Maga Circe e Cesira)

(La Maga Circe esce dalla tromba delle scale con la solita sfera di vetro in mano, proprio mentre Cesira sta per rientrare in guardiola)

MAGA CIRCE Buongiorno a voi, sora Ces prima de andarvene, diteme ce so novit?

CESIRA Bh, a d la verit, ce le dovrebbe d lei le novitchi a maga

MAGA CIRCE Oh, io leggo er futuroquanno me riesce mica er passato!

CESIRA Allora stamo freschi

MAGA CIRCE Per quarcosa la so pure io modestamente so tutta a verit sulla storia della sora Giovanna, a vedova der farmacista!

CESIRA Tutta la storia? ma tutta, tutta?

MAGA CIRCE Tutta!

CESIRA Allora diteme tutto, nun me lasciate sulle spine

MAGA CIRCE Allora, sembrerebbe che

CESIRA (La interrompe subito) - Ah, incominciamo bene mavevate detto che sapevate tutto, e m partimo da sembrerebbe ah, o o nun mica stamo a parl de pizza e fichi se fa presto a d n giro frescacce io cho na reputazione da sarvaguard!

MAGA CIRCE Avete ragione sora Ces allora, er nipote, der fratello, della zia, der cognato della sora Giovanna

CESIRA (La interrompe di nuovo, stavolta arrabbiata) Ah! Ma sete stata ar mercato o allAnagrafe?

MAGA CIRCE Che devo fa le fonti so queste

CESIRA Vabb continuate pure

MAGA CIRCE Dicevo cheQUELLO (forza la parola) mha detto che li sordi che avevano fregato alla sora Giovanna, erano sordi puliti. Dice che quanno morto er marito, un po c laffitto della farmacia e n po c nassicurazione sulla vita che lui javeva ntestato, lei s comprata un paio de case e m se laffitta e voi che avevate subito pensato a male

CESIRA Tutto qua?

MAGA CIRCE E che volete fa

CESIRA Cos gnente storie de cravattai o de mignotte ah, gnente de gnente

MAGA CIRCE Sembra proprio cos

CESIRA Che micragna

MAGA CIRCE E mica tantoso sempre stati trecento mila liree voi la chiamate micragna

CESIRA Io intendevo d la storia misera misera. Armeno se cera de mezzo quarcosa de losco, potevamo stacce a discore p nantro paio de mesi invece cos gi tutto finito, de che voi parl

MAGA CIRCE Bh che volete, io in tutta sta storia quarcosa de bono lho rimediata un ber terno a lotto: 8-11 e 15 lho giocato e cho vinto pure cinquantamila lire

CESIRA ammazza che cu (Riprendendosi) che fortuna che varitrovate, sora Circe (Poi guarda i fianchi della donna) proprio na bella fortuna (E fa il gesto con le mani per indicare il fondo schiena della donna)

MAGA CIRCE Mo ve devo lasci che cho danna apr lo studio a Piazza Navona

CESIRA Lo studio?

MAGA CIRCE Vabb, er banchetto ve saluto, sora Ces (Esce dal portone dimenando i fianchi in modo rimarchevole)

CESIRA Te credo che vince a lotto c qua roba che se porta appresso famme anna a ved se Augusto ha finito de magn (Rientra in guardiola)

Scena ventiseiesima (Nina, Bettina, Turiddu e Augusto)

(La signora Bettina entra nellandrone con in mano lannaffiatoio e si ferma davanti ad una pianta di Ficus Benjamin che sta ad un lato del palco)

BETTINA Oh guarda com ridotta sta pianta parleno, parleno, ma quei due nun lannaffiano mai se nun ce fossi io.. da m che sabbe morta

(In quello stesso momento, dallaltra parte delle scale arriva anche la sora Nina)

NINA (Canticchiando) - Fiorin Fiorello, lamore bello

BETTINA Buongiorno, sora Nina, ve la cantate eh?

NINA E come no. Co na bella giornata come oggi, piena di sole. A me me vi voja de cant

BETTINA Beata voi io invece cho certe fregole oggi da quanno me so arzata che me va tutto storto devesse per fatto che ho litigato co mi marito. Mha detto che sto a divent sciattosae pens che nun faccio artro che segu li consigli de li giornali che me passa a sora Cesira me leggo sempre le rubriche de Confidenze su come vestisse su come truccasse cio giusto pe nun fa ved ste du rughe che cho vicino allocchi

NINA (Acida) Avete provato a mettece lo stucco dei carrozzieri?

BETTINA (Malignosamente) Ancora no che fate, me prestate un po der vostro?Tanto su de voi li risurtati nun se vedeno

(Entra Turiddu. Augusto lo vede dalla guardiola e lo chiama. Nina e Bettina continuano a chiacchierare tra loro, in sottovoce).

AUGUSTO - Signor Pantaleo mi scusi ma arrivato un pacco pe lei, della Postal Market (Esce dalla guardiola recando in mano un grosso pacco; sullinvolucro c lillustrazione di un sommozzatore)

TURIDDU (Si avvicina alla guardiola e prende il pacco) Grazie, Augusto

AUGUSTO Nun credevo che je piacesse la pesca

TURIDDU La pesca? No, che mia moglie mi aveva chiesto un costume nuovo per andare a Ostia, al mare e cos me lo sono fatto spedire

AUGUSTO Un costume? ma questo mica n costume na tuta da palombaro

TURIDDU (Tirando fuori una muta da sommozzatore) E che voleva, che gli davo retta e gli compravo un bikini?! Si, adesso la mando in giro sulla spiaggia in bikini o questa o niente mare! Voleva un due pezzi? (mostra ad Augusto che la muta divisa in due parti) E questi quanti sono Uno e due! Cha pure il cappuccetto!

AUGUSTO Peresse d pezzi, so du pezzi poi se o dice lei a moje la sua er pacco je lho consegnato io me faccio laffari mia e torno dentro

TURIDDU Bravo! La saluto Signor Augustoporto su questo coso (Si ferma un attimo da una parte dellandrone a richiudere il pacco. Le due donne non si sono accorte della sua presenza e riprendono a parlare normalmente, mentre Turiddu, facendo capolino da dentro la tromba delle scale, si sofferma a sentire la loro conversazione)

NINA A proposito di fiori dovreste vedere che mazzo di fiori che ha ricevuto la signora Lucia. Lho vista dalla finestra del bagno un mazzo grosso, grosso chiss chi glielo ha regalato

BETTINA Un mazzo de fiori?

NINA Approposito de fiori dovreste vedere che mazzo de fiori che ha ricevuto la signora Lucia. Lho vista dalla finestra del bagno un mazzo grosso, grosso chiss chi glielo ha regalato

NINA Me sa che deve essere stato er marito

BETTINA Quello? Nun ce lo vedo a faje n regalo de sto genere Dicheno tutti ch p certe cose n po tirchio, come se dice de braccio corto

NINA Allora sar stato qualcun altro Non vorrei proprio stare nei panni del marito Con una moglie cos

TURIDDU (Che ha sentito tutto in silenzio, a questo punto grida e corre per le scale) Lucia!

NINA Oddio, ma chi era, er marito?

BETTINA - Me sa proprio de s

NINA - Che dice, sora Bettina, ha sentito tutto?

BETTINA E me sa proprio de s

NINA Oh, io non ho visto e n sentito niente me ne vado. Arrivederci sora Bettina (Esce quasi di corsa di scena)

BETTINA Ammazzala peggio de scimmiette Nun vedo nun sento e nun parlo e poi sa tutto de tutti la possinammazzalla! (Va verso le scale)

Scena ventisettesima (Lucia, Turiddu, Cesira e Augusto)

(Si sentono delle urla e Lucia arriva di corsa dalle scale, inseguita dal marito).

LUCIA Lasciami stare! Aiuto! Questo mammazza!

TURIDDU E statte muta! E poi vergognati, dimmi dove st il tuo amante!

(Escono dalla guardiola Cesira e Augusto preoccupati dalle grida)

LUCIA Ma quale amante. Io non ho nessun amante lo vuoi capire!

TURIDDU E questi fiori allora! Chi te lha regalati? Dimmi chi stato!

LUCIA Ma che ne so! Lho trovati davanti alla porta!

CESIRA Aho! E che tutto st casino! E mica potete fa come a casa vostra! Un po de decoro

TURIDDU Dimmi chi il tuo amante?

LUCIA Ma quale amante. Io non ho nessun amante lo vuoi capire!

TURIDDU E questi fiori allora! Chi te lha regalati? Dimmi chi stato!

LUCIA Ma che ne so! Lho trovati davanti alla porta!

TURIDDU Ho le prove del tradimento, guardate! (fa vedere il mazzo di fiori)

(Augusto intanto cerca di nascondersi in guardiola).

CESIRA Aug, che fai te ne vai? Vi a damme na mano, se n questi saccoppano tocca divideli

(Augusto rientra in scena molto contrariato e con poca voglia di farlo).

TURIDDU Io non ce la faccio pi! Stavolta tammazzo a te e a quellaltro Come si chiama, dimmi come si chiama sto disgraziato! Sto fetentone!

LUCIA - Turuzzo, non c nessuna altro

TURIDDU Ed invece lo so che c dimmelo, chi ? Questo famoso signor Luciano? Dimmelo, se lui lammazzo!

Scena ventottesima

(Cesira, Augusto, Turiddu, Lucia, Bettina, Nina, Luciano, Ines, Maria, linvestigatore, Romoletto)

(Dal portone dingresso entra il signor Luciano, emaciato, con una valigia in mano, insieme alla moglie Ines)

LUCIANO Buonasera a tutti! Ma che c una riunione di condominio?

TURIDDU Ecco il lupus in fabula...

AUGUSTO Si, si ecco linfame, lapprofittatore!

(Sia Turiddu che Augusto vanno con tono minaccioso verso di Luciano)

LUCIANO Ma come vi permettete! (Si sente male, barcolla e viene fatto sedere, immediatamente sulla sedia di Augusto)

INES Aho, ma che volete da mio marito. Che sto poveraccio non saregge manco in piedi appena uscito dopo tre settimane dospedale per corpa de na colica

BETTINA (Che richiamata da ci che succede nel landrone, entra al volo dalla parte delle scale) Allospedale? Da tre settimane? Poveraccio

INES Sicuro s sentito male con i calcoli e lho portato subito al pronto soccorso. Era andato tutto bene e stava p usc, quando nun venuta a trovarlo allospedale a signora Osvalda? oh, com arrivata quella, Lucianuccio mio nun s risentito subito malei dottori nun cianno capito gnente de quello che ciaveva ma io lo so cos stato la jella che cha quella addosso la possinammazzalla.com arrivata lei sto poveraccio nantro po se ne andava al creatore poi a forza de prove e de medicine, finarmente guarito ed eccoce qua Ma se po sapere che avete tutti quanti da baccaja?

CESIRA (A Luciano) Cos sarebbero tre settimane che mancate de casa

LUCIANO Si, ma perche?

BETTINA E nun tornano li conti

INES Ma quali conti quelli dellAmministratore? V a vedere che tocca ricalcol le quote della spesa delle scale

TURIDDU No, i conti di mia moglie

NINA (Anche lei come Bettina, arrivata di corsa per impicciarsi su quanto accade) E anche quelli di Maria

INES Della signora Lucia e della signorina Maria? M che fanno pure loro le ragioniere? Lavorano per lamministratore?

CESIRA Ma che amministratore! Qui se tratta de corna! (guardando Turiddu) Delle sue e n, m nun so pi neanche le sue ma allora de chi so?

TURIDDU E no, se il Signor Luciano manca da tre settimane, vuol dire che non ha mai importunato mia moglie

LUCIANO (Si alza in piedi indispettito) Io che avrei fatto? Importunare vostra moglie? Ma se lo sanno tutti, che a me, me piacciono le bionde

NINA Ma vostra moje mica bionda?

LUCIANO (Sconsolato) Appunto

INES (Ammolla un ceffone al marito) Zitto tu! (scimmiottando il marito) A me me piaciono le bionde Nantra parola e te rimando allospedale tutto ingessato anzi sai che te dico: su a casa de corsa! Te le do io le bionde (Spinge il marito dalla parte delle scale ed esce di scena con lui).

LUCIANO Ma io stavo a scherz te lo giuro, scherzavo

(Come scompaiono dentro le scale, si sente lei che continua a rimproverarlo)

INES Deficiente! La borsa hai lasciato la borsa di l

(Luciano rientra quasi di corsa, tutto preoccupato)

LUCIANO La borsa fateme sbrig, senn quella mammazza de botte ve saluto a tutti

BETTINA e NINA (Insieme) Ma s cos, allora se ne potemo pure ann(A questo punto Bettina e Nina fingono di andarsene, ma rimangono dietro lentrata delle rispettive scale, pronte a captare ogni altra indiscrezione)

TURIDDU Ma allora Lucia, questi fiori chi te li ha regalati?

LUCIA - Lo vuoi capire che non lo so? Lho trovati davanti alla porta. Erano belli e li ho presi. Allinizio ho pensato che me li avessi regalati tu ma poi ho subito capito che non poteva essere, tirchio come sei

TURIDDU La mia non tirchieria diciamo parsimonia.

LUCIA - No, no tirchieria e basta

TURIDDU E cos dovrei credere che qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori davanti alla nostra porta e a quale pro?

LUCIA - E che ne so? Forse un ammiratore segreto. Uno galante, un uomo di altri tempi, di quelli che sanno cosa regalare ad una donna per renderla felice

TURIDDU Sar pure galante, sar pure un playboy, sapr pure far felice una donna, ma se tocca la mia donna solo con un dito io lo sconocchio!

MARIA (Che appena uscita dalla tromba delle scale) - Signor Turiddu, non si arrabbi, i fiori lho lasciati ioErano un regalo di un mio ammiratore ma per motivi personali non potevo accettarli e quindi ho pensato di lasciarli a vostra moglie. Ho suonato il campanello, ma non mi ha risposto nessuno, e allora li ho lasciati l, riproponendomi di avvisarvi in un secondo momento ma ahim me lo sono scordato non immaginavo di creare tutto questo trambusto.

(A questo punto entra anche linvestigatore)

TURIDDU (A Lucia) Quindi tu non centri niente.

LUCIA - Sono due ore che te lo sto dicendo. Turuzzo io voglio bene solo a te! Lo vuoi capire una volta per sempre! E smettila poi con questa gelosia

TURIDDU Meno male, allora vero quello che dice linvestigatore. Tu sei una moglie tutta casa e chiesa.

LUCIA No, Turiddu! Linvestigatore s sbagliato.

TURIDDU Come si sbagliato?

LUCIA Io sono una moglie tutta casa visto che sei cos geloso che non mi permetti neanche di andare in chiesa hai paura pure dei chierichetti

TURIDDU Allora se sei solo tutta casa vattinne su, a casa, march!

(Anche Lucia, molto contrariata, esce dallAndrone e prende la via delle scale, accompagnata da Turiddu)

CESIRA e BETTINA Ma allora sti fiori, chi lha portati

MARIA Scusate, ma questi sono affari miei

AUGUSTO (Dandosi il tono superiore e parlando in italiano) Va bene, giusto che sia cos, sono affari personali della signorina Maria e tali debbono rimanere come si dice tutto bene quel che finisce bene

CESIRA Aug, ma perch parli cos?

NINA (A bassavoce, quasi tra se) Oh, io sto tono lariconosco sembra sembraquasi

MARIA (Capendo il pericolo di dover dare delle spiegazioni) Io vi saluto a tutti (E fa per andarsene)

INVESTIGATORE Scusate, se mi permetto signorina Maria, vorrei farvi una domanda sembrer indiscreta, ma lindole del mio lavoro

MARIA S?

INVESTIGATORE Voi siete una bella ragazza non siete fidanzata, da quello che mi risulta, avete un corteggiatore che vi fa dei regali e voi che fate, li buttate via?

MARIA Grazie per i complimenti ma un ammiratore che, per ovvi motivi, non posso prendere in considerazione

INVESTIGATORE Da una parte me ne rammarico, ma da unaltra me ne rallegro cio non mi fraintendete che se quello tanto brutto da essere rifiutato da voi, ci possono essere tanti uomini pi interessanti ed aitanti che possono far breccia nel vostro cuore uomini belli, alti, con un lavoro serio alle spalle, un lavoro dintelletto, di osservazione, di ricerca, di

MARIA Ma che mi state facendo delle avance? E poi io non ho detto che brutto ho solo detto che non posso prenderlo in considerazione perch perch (Si ferma col discorso e cerca di andarsene) fatemi andare via

CESIRA, BETTINA e NINA (In coro, cercando di far confessare la ragazza) Perche ?Dai dillo

(Augusto cerca di nascondersi dietro tutti e di guadagnare a poco a poco la via del portone)

MARIA Purtroppo sposato e quei fiori non potevo certo portarli a casa mia madre mi avrebbe fatto mille domande

TURIDDU (Rientrando in scena in quel momento) - Sposato? Il fetentone!

CESIRA Sposato sposato

AUGUSTO (Che cerca di smorzare sul nascere ogni discorso) A Sor Pantaleo, ma a lei che je frega ormai avemo scoperto che nun ci le corna se ne po pure torn a casa

TURIDDU No! A questo punto voglio sapere tutto ho anche pagato linvestigatorevoglio sapere tutto!

INVESTIGATORE Io a dire il vero non ho visto una lira

NINA Sposato? Oh, di sposati che somigliano a sto fantomatico mister X., dentro a sto condominio ce ne so pochi anzi co quer tono nessuno insomma per quello che me aricordo vero che sembra che nun ce v gnente a fallo, visto che prima pure Augusto c riuscito e a dire er vero c riuscito pure bene, pareva lui

CESIRA Mi marito? Augusto? Quello?

MARIA (Sentendosi in colpa, esplode in una mezza confessione) Signor Augusto, scusatemi io non volevo non volevo (e comincia a piangere)

CESIRA Scusatemi de che? (Verso il marito) Aug, aoh, ndo stai? Che fai tannisconni? Ma che ciai? Che centri tu c tutta sta storia? Nun me d no, dai, nun ce posso crede

NINA (Facendo il segno delle corna verso Bettina), Me sa che lavemo trovato chi mister X

CESIRA No, nun lo posso crede Ma come, tu che ciai na moje (Si pavoneggia) che nun p vantamme per. Che fai te metti a f er cascamorto co st zeppetto rintorcinato!? E io che mero fatta ven i rimorsi de coscienza, che mero sentita na moje fedrifaga fredifa fre insomma qua cosa l, solo p av pensato nattimo che er sor investigatore nun era poi tanto male e tu che me combini Ma io me te magno io tammazzo! (E si scaglia verso il marito con brutte intenzioni, bloccata per, da Bettina e Turiddu)

INVESTIGATORE (Si mette davanti a Cesira e ne blocca la corsa) - Si calmi signora Cesira! Qui non si ammazza nessuno! E poi Maria non uno zeppetto rintorcinato un po mingherlina per

MARIA (Vanitosamente) Per?

INVESTIGATORE - insomma mingherlina, ma pur sempre una unabella ragazza (Quasi scaricandosi della tensione) Oh, ce lho fatta! Lho detto!

MARIA Dice veramente(Si avvicina allinvestigatore)

INVESTIGATORE Se lho detto lho detto

CESIRA Ah cosetti a me nun me ne frega gnente der ci-ci vostro, io m marito lammazzo lo stesso! (E va verso Augusto, vanamente fermata da Bettina e da Turiddu, questultimo passa poi nellaltro lato del proscenio, avvicinandosi ad Augusto)

BETTINA Carmateve, sora Ces nun vale a pena

CESIRA Vale, vale quanno lo vedete corco per tera, vedete se vale la pena

INVESTIGATORE (Tirando fuori la pistola che ha sotto la giacca, e riprendendosi dallenfasi con cui si dichiarato a Maria) In nome della legge, Signora Cesira vi intimo di fermarvi!

CESIRA (Nellimpeto di andare contro Augusto, gli ammolla un ceffone e lo manda a finire a lato della scena) Pupazz, levate de mezzo e butta sto giocattolo!

(Caduto a terra, linvestigatore subito soccorso da Maria)

TURIDDU Si calmi, signora Cesira su, insomma non poi successo nulla. Ma come dite sempre che il gelosone sono io e poi fate tutto questo macello insomma il fatto come si dice in tribunale- non sussiste. Mia moglie le corna non me le mise, Augusto ci ha provato ma con una bella ragazza come Maria, ma dove volevate che andavaadesso linvestigatore s pure pronunciato quindi va tutto bene perch volete rovinare tutto ammazzando vostro marito

CESIRA Dite? (Sembra fermarsi dalla rabbia, poi si riscatena) Per ci provato e io lammazzo! (Si rilancia verso il marito, sempre bloccata da Bettina)

(A questo punto si sente la signora Osvalda che per le scale sta gridando, arrabbiatissima)

OSVALDA Ma cos tutto questo baccano non si riesce mai a stare in pace

(Sul palco c il fuggi fuggi, il gruppo a destra si nasconde nelle scale, Cesira e Bettina dietro la pianta che sta al lato del landrone, mentre linvestigatore e Maria si nascondono dietro la guardiola)

OSVALDA M sono spariti tutti ma che channo avuto paura de me? Ma poi, a me che me frega(esce dal portone. A quel punto gli altri fanno capolino e scoperto che la signora Osvalda non c pi, escono nellandrone, mentre dalla portineria entra in scena anche il figlio di Cesira che va verso la madre abbracciandola)

ROMOLETTO A m ma perch voi ammazz pap

CESIRA Poi quando sei grande te lo spiego

ROMOLETTO Ma se ammazzi pap che dici, er 6 gennaio me la danno la befana de lorfanelli?

CESIRA Che ne so me sa de s perch?

ROMOLETTO Allora poi pure ammazz (Se ne va in guardiola, mentre Augusto si dispera ed inveisce per il tradimento del figlio).

CESIRA O vedete, ci pure er bene placido de li minori io lammazzo! (Riv verso il marito, sempre bloccata da Betto)

TURIDDU Ma signora Cesira, ma ci pensa a che figura ci facciamo tutti quanti domani saremo sulla prima pagina del Messaggero. Io gi me lo immagino: Dramma della gelosia in un palazzo di via Leonina tutti i particolari in cronaca E quali sono questi particolari? Nessuno non ci sono neanche le corna ma che figura ci facciamo!

CESIRA Nun me frega! Io lammazzo lo stesso!

BETTINA Ma che volete divent famosa volete ann a fin sur giornale guardate che poi annate a fin pure alle mantellate nun so si me spiego ve conviene?e poi p chi? Pe quello? A sora Ces, ma nun ciavete proprio nientartro da fa oggi?

CESIRA (Rabbonita) - Dite?

BETTINA Dico, dico ma nun lo vedete s che omo ve sete sposato nun solo magna er pane a tradimento perch pe magn, magna e pe nun fa gnente, nun fa gnete tutto er giorno ma cerca pure de mancavve de rispetto io pi che ammazzallo lo metterei fori de la porta allora s che lammazzate je toccherebbe anna a lavor tempo tre giorni e lo leggemo davvero sur Messaggero: Barbone trovato morto de fame sotto ponte Sisto

AUGUSTO No! De fame nooo!

CESIRA Me sa che ciavete ragione nun lammazzo pi!

(Augusto si porta la mano alla fronte e si toglie il sudore freddo che gli cala dalla stessa)

INVESTIGATORE Perdonatelo, stato molto meschino, ma un poveraccio

TUTTI INSIEME Si, perdonatelo

CESIRA Va b, pe sta vorta te faccio torna a casa ma si ce riprovi co quarcunartra te squarto allora s che vai a fin sur Messaggerosullannunci mortuari, per!

AUGUSTO Giuro che nun lo faccio pi(Si inginocchia a terra, in segno di scusa)

CESIRA Vojo proprio ved e da domani se cambia regime: le pulizie ner portone le fai te e se fanno de mattina presto! Va bene!

AUGUSTO Va b, famo alle nove?

CESIRA Alle sette!

AUGUSTO (sconsolato) Ma alle sette ancora notte

INVESTIGATORE Bene, adesso che tutto finito faccio la mia bella relazione, cos posso finalmente prendere il SALDO (Marca pesantemente la parola) della mia prestazione. Signor Pantaleo, gliela far portare in serata giusto il tempo di trascrivere tutto quello che ho visto e notato in questi ultimi giorni

BETTINA Ah, perch lei prenne nota de tutto quello che vede, de quello che fanno le persone pe cui investiga? Curioso Certo che se quarcuno leggesse la storia nostra ce potrebbe fa pure n firme o na commedia un po sciatta come noi, per

CESIRA Un firme na commedia, c la storia nostra mamma mia che tristezza proprio vero. (Quasi piangendo) Hollywood tutta nantra cosa

Cala il sipario, fine

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