D U E P A Z Z I I N V A C A N Z A!
(c o m m e d i a b r i l l a n t e i n d u e a t t i)
d i C a l o g e r o M a u r i c i e Rosanna Maurici
(versione in italiano)
Titolo originale in dialetto siciliano:
DU PAZZIIN VACANZA
P e r s o n a g g i
F o r t u n a t o (il pazzo)
R i t a (la pazza)
C e t t i n a (la sorella di Fortunato)
G i r o l a m o (il marito di Cettina)
Giovanna (la figlia di Cettina)
Rosetta (vicina di casa)
E m a n u e l e (il figlio di Rosetta)
Tel. autore abit. 090/638009
cell. 3393359882
D U PAZZIIN VACANZA
Brillante in due atti di Calogero e Rosanna Maurici
( Titolo originale in dialetto siciliano)
Essere stato l'autore pi rappresentato in quest'anno (2002) molto drammatico della mia vita, mi ha spinto proprio quando pensavo che la mia creativit stesse per finire, a scrivere questo lavoro, avendone gi un altro nella mente.
Sarei felice che qualche compagnia si mettesse in contatto per scrivere qualche dramma, perch sono quelli che prediligo, quelli che mi provocano emozioni pi forti, ma s che cosa ben difficile o forse impossibile, perch ormai tutti, dalle compagnie, registi, attori, vogliono ridere.
Non dimenticando l'attore pi importante che merita sempre pi rispetto sotto tutti gli aspetti: il pubblico, senza il quale il teatro non avrebbe motivo di esistere e che da alcuni anni vuole spensieratezza, passare due ore lontano dai problemi che ci attanagliano quotidianamente.
Ormai, rientra nel mio stile scrivere commedie brillanti ma attuali con un messaggio finale ben preciso da trasmettere a ciascuno.
Non tralasciando la comicit, stavolta ho voluto scrivere una commedia diversa, quasi impossibile che possa capitare, anche se tutti concordano che sovente la realt supera la fantasia.
Probabilmente qualcosa di vero sar capitato, io mi auguro di n, perche la storia talmente incredibile che viene difficile credere che possano capitare situazioni del genere.
In ogni caso era cosi forte la voglia di scrivere qualcosa di diverso, di una storia impossibile, che il pomeriggio del 16/09 02, trovandomi a letto, pensando in un attimo alla trama, mi trovai sopra nel mio studio, e sedutomi davanti al compiuter cominciai a scrivere questo lavoro.
In un primo momento avevo dato il titolo: cu cci cummatti cu i pazzima subito dopo, con l'aiuto di mia moglie e mia figlia nasceva: DU' PAZZI IN VACANZA.
In tre ore ho scritto un atto, ripresi l'indomani ed in due ore e mezzo il secondo.
Ovviamente, il tutto serve sempre per sdrammatizzare, per divertirci facendo divertire; anche se in qualche passaggio della commedia si pu trovare qualche situazione veramente accaduta, assicuro che puramente casuale.
La signora Cettina, e Girolamo sposati da anni, abitano in un paese della Sicilia.
Un giorno riceve una telefonata dal direttore del manicomio di Roma dove rinchiuso
Fortunato (il fratello) il quale le comunica che, avendo migliorato il suo stato psichico, viene inserito in un nuovo programma di terapia; quindi viene mandato in vacanza proprio a casa della sorella.
Fortunato, (il Pazzo) porta con s una bella sorpresa: Rita, la compagna della sua vita, anche lei psichicamente fragile.
Cettina si trova a sopportare, ad assecondare assieme alla figlia ed al marito Girolamo (vera vittima) tutte le stranezze dei due vacanzieri.
Un infermiere molto strano siciliano ma che lavora a Roma proprio dove si trova Fortunato, incontrandosi in sicilia.
Una vicina di casa con il fratello che studia psichiatria s' inseriscono perfettamente nella storia rendendo ancor pi coinvolgente ed esilarante la storia. Alla fine Girolamo non sopportando fisicamente e psicologicamente questa situazione. Prende?
(commedia dedicata)
Al bravissimo Gerlando Tarallo ed a tutti i componenti della del laboratorio teatrale di Agrigento.
A Giuseppe Castelli ed a tutti i componenti della compagnia di Ribera (Ag)
All'amico amante del teatro e dei miei lavori - Dino Grasso.
All'amico regista Gennaro Gerbino ed a tutti i componenti della compagniaKoin di Venetico (Me)
Alla compagnia di professionisti dei Portici di Agrigento
All'amico amante del teatro e dei miei lavori-Tonino Famulari-
A Rosa e Provvidenza Munafo, a Gaziella Velardi e a tutti i componenti della compagnia.
A Fortunato Manti ed a tutti i componenti della compagnia.
Alla regista Cettina Arcodia ed a tutti i componenti della compagnia
A tutta la mia famiglia che mi stata vicino in un momento drammatico della mia vita.
S C E N A I
(Girolamo, Cettina, Giovanna)
(Cettina, sta parlando al telefono col direttore del manicomio di Roma dove rinchiuso il
fratello, mentre parla entra il marito si versa da bere e comincia ad ascoltare)
Cet. Grazie direttore, ho capito tutto, cercheremo di fare il possibile e di aiutarli,
specialmente che mio fratello miglioratoho capito, deve essere come una
vera vacanza. Grazie arrivederci (chiude)
Gir. Che ci sono notizie buone.(stava bevendo qualcosa)
Cet. Viene mio fratello.
Gir. ( Rimane stupito e butta pure quello che stava bevendo, poi arrabbiato) Gi qu
dentro non si regge ora ci voleva anche quel pazzo di tuo fratello.
Cet. Stannno ristrutturando la clinica e i prprfessori hanno detto di alloggiare
presso i parenti, stanno mandando quelli che sono migliorati.
Gir. Ma non se lo potevano portare i professori.
Cet. Dici che deve essere una vera vacanza.
Gir. Io una vacanza in ventanni non ljhoi mai fatta e sono buono di testa.
Lui in cosi poco tempo e non buono di testa qu dentro si fa la vacanza con
presenza e pancia
Cet. Per una settimana non la fine del mondo.
Gir. Ma se quando venuto l'ultima volta pper unora mi stava facendo uscire il senno
e poi una sttimana con uno che non buono di testa mi sembra un anno.
Cet. Ma perch tu sei meglio di lui?! di testa!
Gir. Meglio di te sicuro, pure tu hai un filo di pazzia(pausa) ma almeno
migliorato?
Cet. Ti ricordi che prima piangeva sempre, a ogni parola cche diceva
Gir. Mi ricordo che a me mi rompeva
Cet. Ora non piange pi(Gir. Si rallegra) Ora invece ride sempre.
Gir. E che gli ha fatto l'effetto contrario?!
Cet. Per sempre megglio che piangere.
Gir. (addolorato e comico ) Si per io me lo devo piangere!
Cet. I dottori dicono che un piano di terapia nuovo, li seguono fino alla stazione
Senza farsi accorgere, un medico e due infermeri poi ci ssono tre novit
Gir. A forza di novit manda all'aldil
Cet. A prima , che finalmente gli arrivata la famosa pensione.
Gir. Almeno ci facciamo la spesa.
Cet. LA seconda che si fatto fidanzatoe si vuole sposare.
Gir. Immagino quando vicino all'altare scambia il sacerdote per il sacrestano
E che questa santa donna!
Cet. E' come lui!
Gir. Pazza?!
Cet. E' un poco pi equilibrata, ogni tanto esce fuori dal seminato.
Gir. Un poco pi equilibrata, dipende quando si fa la convergenza!
Cet. Viene assieme a lei ( Girolamo, se seduto si alza di scatto)
Gir. Non ti azzardare, non possaimo combattare con uno, figuramoci con due.
Cet. Ormai sono in viaggio, pomeriggio arrivano, pensa piuttosto che ha la pensione
Gli hanno dato anche gli arretratii.
Gir. Un sacco di arretrati e noi restiamo consumati, attaccati e rovinati.
(entra Giovanna, la figlia un tipino stravagante con uno specchietto si guarda o
un cellulare in mano)
Gio. Ciao papi, mamma mi devo comprare qualche maglietta e un geans.
Gir. Per ora c' crisi
Gio. Sapete ho sognato lo zio che mi rideva sempre , ma ridere! lui che piange
Sempre stavolta rideva, e mi diceva che da molto no ci vediamo, sar bon segno.
Gir. (al pubblico) Ha lasciato lo stampo anche nel sogno!
Cet. Pi tardi arriva .
Gio. No, per favore io sempre esco
Gir. (Al pubblico) Siccome dentro ci stai assai!
Gio. Pap, a mamma ormai abituata da quanto tempo ci combatte, ma tu diventi
strano.
Cet. E? da una vita che tuo padre strano!
Gir. Non resto solo stranofregaou, abbandonato e arrotolato
Gio. Ma mamma quanto resta.
Cet. Una sttimana sicuro
Gir. Perch c pericolo che restano di pi? (con grande mimica)
Cet. Giono pi giono meno.
Gir. Meglio giorno in menoUn giorno una vita(disperato) una vita.
Cet. A proposito, si chiama Rita la fidanzata.
Gio. La fidanzata!?(ride) si fatto fidanzato? Certo deve avere una pazienza questa
donna.
Gir. Ma quale pazienza, come lui , e vengono assieme.
Gio. Ah! no mamma, conu uno restavo pi fuori che dentro, con due mi resto
fuori completamente.
Gir. Non pigliare la palla in balzo tu, devi collaborare perch al pi
Presto una settimana deve volare volare .
Gio. (sensuale) Pazienza, vuol dire che gli prendo un po di soldi, cosi mi compro la
maglietta corta con l'ombelico che si vede di fuori, una minigonna, lei calze a
rete
Gir. Cosi ti pigliano pi zoccola! Cammina gi ssono esaurito e devo combattere anche
con te
Gio. Meglio con me che con lo zio
Cet. Cercate di finilla perch io mi devo concentrare, prima era uno ora sono duei.
Gir. Concentrati, io gi sono concentrato di pomodoro, spremuto e messo dentro una
bottiglia.
Cet. Girolamo, una volta era difficicile combattere con questi, ora siamo nel duemila.
Gio. Pap il 2000 viene ogni mille anni
Gir. Tutti spiritosi siete
Gio. Io vado da Giacomo che mi ha telefonato (esce)
S C E N A II
( Girolamo, Cettina, Rosetta, vicina di casa)
Gir. Non mi dire che lo facciamo coricare nel nostro letto, io non permetto.
Ogni volta vuole spazio,lui si corica nel letto matrimoniale e noi nel
lettino, e poi devo sopportare le tue pedate, l'altra volta mi hai buttato in terra.
Cet. E che vuoi se il lettino stretto.
Gir. U lettinu stretto, ma sempre io resto ristretto.
Cet. Stavolta peggio perch sono duealtri letti grandi non ne abbiamo.
Gir. (disperato) Mamma mia mamma mia che prima d'arrivare ci pigliasse
Una pazzia.
Cet. Sei fuso, ma se gi ssono pazzi.
Gir. Ah! Vero , sono fusochiuso
Cet. E fori uso!.. (bussano, entra la sig.ra Rosetta, vedova di un noto pneumologo)
Ros. Bongiorno! Scusate, volevo chiedervi un favore
Cet. Si possiamo con tutto il cuore
Gir. Col fegato e con il polmone
Ros. Graziegrazie di cuoreSapete che mio figlio Emanuele studia
psichiatria e sapete come si dice
Gir. Oggi a te e domani a me
Ros. Sig. Cettina le volevo chiedere, dato che sta venendo suofratello Fortunato, se
mio figlio ogni tanto potesse fare un poco di pratica, se ogni tanto potesse
osservarli, scrutarli, dato che sono duema magari anche con uno dei due.
Gir. Si, due al prezzo di uno! Ora diventiamo oggetto di studio.
Cet. Non si preoccupi signora Cettina, appena arrivano dica a ssiuo figlio che
po venire quando vuole per non fategli capite che medico della testa.
Cet. Ma come l'ha saputo
Ros. Sua figlia parlava con tutti e poi l'ha detto anche a mio figlio.
Gir. Signora Rosetta ca comu mai parla sempre in italiano.
Ros. Da quando mio figlio si sta laurendo, si deve essire pi finemio marito ci
teneva tanto che prendesse la laura, meglio psichiatria, perch in questa
disciplina c' solo da capire la testa e non da vedere e toccare, lo sapete che gli
manca un poco di vista.
Cet. Ogni tanto ci faccio controllare a mio mairo perch sulla bona strada.
Ros. Mio figlio lo dice sempre, per impazzire non ci vuole nientei.
Gir. Che bello conforto!
Cet. Va bene signora non si preoccupi.
Ros. Graziegrazie di cuoreci vediamo. ( toccandosi il cuore a destra)
Cet. Ma il cuore a sinistra
Ros. Ma il mio talmente grande che si espande fino a destra.(poi esce)
S C E N A III
(Girolamo, Cettina, Emanuele, Fortunato, Rita, Giovanna)
Cet. QUESTA non sa CHE IL CUORE a sinistra.
Gir. Ma questo suo figlio che quasi cieco come si sta laurando
Cet. Con la testa si studia no ccon gli occhi.
Gir. Quanto mi vado a fare una partita al bigliardo prima che arrivano.
(mentre esce entra Emanuele)
Ema. (un paio di occhiali col vetro spesso, alcuni nei sparsi in viso, sulla fronte e nel
mento, capelli con la riga al centro ed elegantino, gil e papillon, insomma tutto
di un pezzo) Signora Cettina graziegrazie di cuore, signora Cettina si
tagliata i capelli.
Gir. LA signora Cettina l, io sono Girolamo
Ema. (si avvicina a Cettina) Grazie ..grazie di cuore, di cuore quando mi laurer, la
visita a suo marito gli e la faccio sempre gratis( ogni tanto si mette il mignolo
dentro l'orecchio grattandosi, e qualche volta esce la lingua)
Gir. (gli si avvicina) Ma perch proprio a me!
Ema. (Girol. si era spostato ed Emanuele credendo di trovarlo nelle stesso posto si
avvicina dove lo aveva lasciato, prima di vederlo fa scena) Gli e lo dico
subito
Gir. Qu sono, no di lato, girati.(lo mette bene Girolamo)
Ema. Sa come si dice: Chi pratica un anormale prima o poi finisce male
Gir. (al pubblico) Questo venuto per i esaminare me!esco altrimenti manco la
partita al bigliardo posso fare(prima di uscire)
Ema. Sig. Girolamo, graziegrazie di cuore di cuore
Gir. A proposto, Emanuele quando ti laurendi
Ema. Prestotroppo presto (ride) Graziegrazie di cuo re(Gir.esce)
Cet. Non ti preoccupare, quando un favore si po fare
Ema. Ora vado perch devo andare a studiare fra un mese devo fare la tesi,
sa mi viene il mal di pancia con la tesi.
Cet. Pure a me la frittura mi appesantisce
Ema. Ci vediamo (sbatte in qualche posto)
Cet. IO ci vedotu forse
Ema. No dico ci vediamo dopo. (Cet. Annuisce, prima di uscire Ema Grazie)
Cet. (si siede sfinita) Ma proprio ciecocomunque quanto vado a comprare un
Po di filetto altrimenti mio fratello non mangia. (mentre esce, entra Giovanna.)
Gio. Mamma mi ha scambiato per te Emanuele, mi ha detto: signora Cettina era a
casa e Si trova fuoi prima di me e dire che io sono uscito prima di lei.
Cet. Stai dentro che ora vengo (esce, poi Giov. v nella sua stanza, un attimo prima
che i due pazzi si affacciano in scena una musica inquietante "tipo twin peaks"
subito dopo si affacciano i due pazzi: Fortunato ha un pantalone sotto il
ginocchio, calzettoni di diverso colore, anche Rita vestita strana, tiene davanti
nell'apposito porta bambini una bambola come se fossa la figlia, entrambi
tengono un borsone, capelli in aria, si fermano vicino la porta fissi verso il
pubblico poi si girano lentamente ognuno verso l'altro, poi entrano lentamente, si
fermano sempre fissi al pubblico posano il borsone, fanno dei gesti strani)
For. (fa il verso del gallina e si scuote pure) CHicchirichi..Chichirichiiii
Rit. Fortunato, ma questa sicuro la casa.
For. Mi pare che conosco il divano, sempre quello
Rit. Come mai non ci aspetta nessuno?!
For. Per sicurezza andiamo e controlliamo la casa di prima. ( prendono il borsone, si
girano lentamente invertendosi di posizione, arrivano di profilo e si feramno)
Rit. Ma io ero messa da questo lato prima
For. Pure io ero messo al posto tuo. (guardano il borsone ed intuiscono)
Rit. Il borsone non l'abbiamo girato.(lo girano, poi in maniera confusa fanno un
paio di giri ma tornano sempre nella posizione sbagliata)
For. (rigirano il borsone, loro confusamente ritornano nella posizione giusta di quando
sono entrati)
Rit. Ora noi siamo giusti, pero il borsone non con il suo verso
For. Lo sai che ti dico, per non sbagliare andiamocene all' indietro. (prendono il borsone
e lentamente se ne vanno all'indietro accompagnati sempre dalla solita musica)
Gio. Mi sembrava di avere sentito parlaremah!(accende la radio e comincia a
ballare un ritmo movimentato, dopo un poco entrano Fortunato e Rita: Fortunato
si mette a ballare, anche Rita accenna al ballo, poi fa ballare la bambola)
Gio. (se ne accorge dopo alcuni secondi e spegne la radio) Zio
Rit. (arrabbiata) Non capisci che la piccolina si puo' svegliare?!
For. Appoggiamola subito(Rita la mette sul divano con la testa giusta )
No cosi, ca ci v il sangue in testa(la capovolge, testa in gi piedi in s)
Rit. Ma cosi ci v nei piedi il sangue!?
For. Meglio in testa.
Rit. Non piglia fresco vero?(poi a Giovanna) E' Bella vero?
Gio. (accondiscende) Che bella!zio come si chiama
For. Io volevo mettergli SFASATAla zia invece disse, meglio PAZZARELLA
(si ferma un attimo) Perch non dici che ti piace questo nome, dillo dillo che ti
piace. (batte le mani sulle coscie e qualche altro movimento a soggetto)
Gio. (spaventata) Sisi mi piace, bello ?
Rit. Fortunato lha detto una volta sola bello . (Fortunato s'innervosisce di pi)
For. Dillo tre voltetre volte a voce forte(Giovanna lo f) Piglia qualcosa che la
mettiamo di sopra n troppo pesante n troppo leggera.(mentre Giovanna v,
fanno le coccole a Paziotica, subito dopo entra Giovanna con la copertina, e gli e
la mettono)
Rit. Pi tardi la facciamo mangiareci vuole il latte.
For. Gli e lo facciamo comprare, l piccolina deve crescereMa ti chiami sempre
Giovanna?!
(Ricordarsi di battere spesso le mani nelle coscie soprattutto quando
s'innervosisce, poi a soggetto qualche altro gesto anormale ed ogni tanto il verso
della Gallina CHICCHIRICCHI! Poi scuotendo anche il sedere)
Gio. Certo.
For. Questa Rita tutta a me vita(ride prolungatamente in modo buffo )
Gio. Piacere
Rit. Grazie non c' di che ca- che- chi- co- cu- (spesso anche lei due gesti anormali)
For. QUESTA Rituzza tutta a me vituzza(ride allo stesso modo) Prima CHE
abbiamo trovato la casa passato uninuestadovinavu a mezzora, abbiamo bussato in quattro case
prima. (ride) poi abbiamo sentito musca e io scaltro ho capito che questa era la
casa.Tu a Rita la devi chiamare zia hai capito...hai capito
Rit. E da tre mesi che siamo sposati, poi ci vogliamo fare fidanzati!
Gio. Bello ssono contenta
For. (serio) Perch volevi esserei scontenta? (arrabbiato) Qu dentro se non siete tutti
contenti rompo tutte cose(con veemenza) CHICCHIRICHIIIII!
Gio. Si zio, calmati, tutti content siamo
For. Tutti..tutti..tutti.( mentre ride entra Cettina)
Cet. Fortunato
For. ( era di spalle) Chi mi chiama, (si gira)
Cet. Fratello io sono (risponde senza girarsi)
For. Ho visto che sei tu(nervoso le mani nelle cosce) per mentre rido non voglio
essere disturbato, chiamato e interrumpato altrimenti mi sentu mali, non posso
sfogare e posso fare danno.
Cet. Va beneva bene ( Fortunato si gira)
For. Ti presentu Rita tutta a me vita(ride sempre prolungatamente)
Rituzza tutta a me vituzza(ride)
Cet. Buon giorno
Rit. Bongiorno, bonasera e bonanotte!
Gio. Mamma io vado a sistemarmi la stanzetta. (v)
Rit. Ma questa casa quante stanze ha
Cet. Quattro.
Rit. E'pi piccolina di dove abitiamo noi, l abbiamo cinquanta stanze e dieci bagni.
For. Ma li siamo all'Hotel a cinque cuoriMa ti chiami sempre Cettina
Cet. Certo.
For. Filetti ne hai in casa
Cet. Certo. Ma dimmi come vi siete conosciuti con Rita.
For. Era un poco fuori di testa, io che sono dentro di testa, gli sono stato vicino.
Cet. Ah! Ho capitovi volete bene tewnto vero
For. Assai assaisei ccntenta che ti ho portato compagnia, cosi c' la casa piena
Ora vai a comprare il fegato, a Rita gli piace il fegato
Cet. Fra un po ci vado. (Rita ogni tanto controlla Paziotica)
For. Orasubitonon mi fare arrabbiare perch poi mi sfogo(entra Gir.)
Gir. ( verso il pubblico) Mamma mia
For. Questo sempre tuo marito
Cet. Certo.
Fort. Mi sembrava che lavevi cambiato.
Gir. Signora bongiorno. (Rita si alza dal divano)
Rit. Bongiorno, bonasera e bonanotte!..
For. Perch hai salutato a le prima. Non lo fare mai pi perch se m'arrabbio poi
sfogo e roumpo quello chi mi viene prima o prendo a pedate a cchi mi viene
prima che preferisci!?..
Gir. Tutti due cose buone sono.
For. (A Rita) Ti presento (Rita si alza di scatto e gli d la mano)
Rit. Pure l'altra mano(gli e li stringe entrambi prolungatamente)
Gir. (al pubblico) E quando mi lascia questa!
Gir. Piacere, sono il cognato.
For. Quale ccognatoil marito di mia sorella!
Cet. Signora Rita si accomodi.
For. Ti chiami sempre Girlamo.
Cet. Girolamo, Fortunata no Girlamo.
For. Girlamo Fortunatadue nomi haimah! peggio dei pazzi!
Rit. Ma lui chi il direttore.
For. Il direttore(ride)
Cet. Lui il padrone di questa casa.
For. (serio con gesti anormali) Quando ci sono io non ci sono padroni, ci sono
garzoni (ride) A proposito il letto sempre quello, cambiatelo perch ora ogni
mese vengo in vacanza.
Gir. (al Pubblico) Che siamo contentima sempre in Sicilia poi vi stufate.
For. Io sono siciliano, lei siciliana,l a casa ce labbiamo, i camerieri ce labbiamo.
(Ride poi non vede ridere il cognato e gli si avvicina con occhi spalancati) Hai
qualcosa incontrario.
Gir. Nono..
For. E allora ridiridirideti tutti(ridono tutti e Gir. Fa scena)
Rita accomodati, (poi al cognato) se vuoi anche tu, fai come se fossi
Dentro casa tua(Rit. Si accomoda sul divano stando attenta alla bambola e si
toglie pure le scarpe, Fortunato si avvivina a lei odora i piedi dell'amica e respira
serenamente, poi dice:) Odorate anche voi i pedi delle mia scimietta e come se
respirati aria pura di montagna. All'Hotel fanno a gara pi javurari i so pedi (Gir.e
Cet . Si guardano sbalorditi) Ancora non vi moviti (s'innervosisce con movimenti da
pazzo) Scimietta preparati (preparare un piccolo sgabello o qualche sedia)
Rit. (romantica) Che bello quando mi chiami scimietta!
Cet. Si, si fratello lo stiamo facendo(va prima lei, dopo averlo fatto)
For. E' aria di montagnavero?!.. (lo assecondano e rispondono) meglio!!!!
Gir. Io pi tardi vengo ho un appuntamento e sono in ritardo.
Rit. (si alza di scatto) Scimbanz
For. (romantico) Che bello quando mi chiami Scimbanz
Gir. ScimiettaScimbanzmenomale che non hanno portato a Tarzan!
Rit. Non vuole odorare i miee piedi (s'innervosisce co i soliti gesti e qualche
chicchirichii)
For. (s'innervosisce di pi di prima) AH!quando si arrabbia la mia scimietta divento
peggio di un pazzo.( entra Cettina e cerca di calmarlo, Fort. cerca di calmare Rita)
Gir. ( li guarda disperato, poi al pubblico) Mi pare a me che loro restanu qu e io mi
Me ne vado al manicomio.
Cet. Stava scherzando Girolamo, li sta odorando(Cet. Si avvicina al marito) leva
l'occasione. (Gir. Si avvicina pianissimo verso Rita, quando arriva Fort. lo blocca)
For. Alt!..non mi piace come sei venutotroppo moscio, troppo lento , troppo piano.
Vai di nuovo dove eri messo e vieni pi veloei(Gir. Si tira i capelli)
Rit. E vacci pi veloce.(Gir. Si avvia pi veloce, ma triste)
For. (lo blocca di nuovo) Alt, troppo triste, fallo di nuovo
(Gir. si rimette a posto e riparte veloce e pi contento, odora, resiste al cattivo
odore )
For. E' veru che meglio dell'aria pura
Gir. (resistendo) Sisi con quest aria pura qualsiasi malatia si cura (scappa per
l'altra stanza accennando al vomito, mentre Fort. ride prolungatamente )
Cet. Forse ora meglio che vi riposate
For. Che dice tu Rituzza . (rientra Girolamo scombussolato)
Rit. Si cosi ci laviamo, ci sciaquiamo, ci facciamo la doccia e poi il bagno.(poi
dice qualcosa oll'orecchio di Fort. Rita si mette a cantare Donna Rosa, stonata )
For. (accompagnandola con gesti a ritmo di musica) Chi vucichi vuci!
Rit. Fortunato non mi hanno battuto le mani(Fort. va su tutte le furie)
For. Battete le mani a zia(lo fanno) Pure i piedii pedi (battono i piedi saltellando)
Cettina cercate di lavari bene il bagno, perch dopo tutto quello che ha buttato
Girlamo, Rituzza, la mia scimietta
Rit. (romantica) Che bello quando mi chiami scimietta
For. Cettina, ti stava dicennu che Rituzza non sopporta i cattivi odori, lenta di
stomaco
Cet. Non ti preoccupare, salite dai, se non ci siamo quando scendetei, vuol dire che
Siamo a comprare il fegato(Rita nel frattempo prende la bambola e la tiene con
Cura sussurandole: Bellabella di mammmmamammmma, Gir. Si mette la
mani nei capelli)
For. Mammmma cu quattru M O ci siete o non ci siete a noi non ci interessa.
(mentre vanno ridono, preferibilmente accompagnati da una musica ritmata )
(S C E N A IV)
(Cettina, Girolamo, Giovanna, Fortunato, Rita, Sig. Rosetta, Emanuele)
Cet. (si siede sfinita) Dio ci scanzi e liberi da pazziaSantissima Maria (entra Gir.)
Gir. Madonna pia, sua sorella zia . (entra Giov. scena recitata a rosario fin dall'inizio)
Cet. Ora pare che siamo chiusi dentro una tana.
Gir. Non vedo l'ora che questa settimana
Gio. Papa', pazienza e coraggio .
Gir. Dopo aprile veni maggio .
Gio. Quando vanno in bagno ci vanno abbracciati.
Gir. Basta che non chiamano me per essere asciugati. ( fine rosario)
Gio. Ma a me non mi pare che migliorato, gli avete odorato i piedi!..(stupita)
Gir. Pirma che se ne vanno non so che danno faranno.
Cet. LA situazione pesante perch sonoc questamica
Gir. Ma quale amica, per ora sono mici, poi diventano sorelle, siete tre soprelle!
Gio. Io a momenti me ne vado dai Giacomo a sentire un po di musica.
Gir. Tu vai da Giacomo, a me le gambe mi fanno Giacomo Giacomo.
Cet. Ora usciamo a fare un po di spesa e nel frattempo l lasciamo da soli, il dottore
mi mi ha detto che ogni tanto meglio che stanno soli.
Gir. A noi in quattro giorni questi ci buttano fuori, a casa affittata possiamo andare.
Gio. Ora comincio a cercargli i primi soldi.
Gir. Non ti risicari di comprarti l maglietta con l'obelisco di fuori.
Gio. Pi tardi ci vediamo(esce)
Cet. Avanti usciamo e mentre passiamo avvisiamo A Emanuele
Gir. Il pischiatrico, appena si incontranoavanti usciamo, lasciamoli soli,
quannu il gatto non c', i topi abbaiano! (stanno per uscire ed entra Fortunata)
For. Cettina comu mai sei ancora qu(i due risaltano e poi si girano lentamente)
Cet. Stiamo uscendo
For. Dimmi supposte di tachipirina in sciroppu ne avetei! A Rituzza ci fa male
lorecchio, a tromba di pistacchio.
Cet. Non ne abbiamo. (Fort. Uncolpo di CHicchirichi!!! Poi Rita abbaia)
For. Comprali(escono) Non vedo l ora che mi fidanzo, certo dove sto io e questa
casa c una differenza, quello un hotel di prima categoria, per preferisco
qu l, ci sono troppe persone strane. (entra Rita cambiata di
abito sempre strano e si ferma vicino la porta chiamando:)
Rit. Scimbanz!..
For. (romantico) Che bello quando mi chiami scimbanz (poi chiama lei) Scimietta!
Rit. (romantica) Che bello quando mi chiami Scimietta. (mentre va a prenderla,
bussano.)
For. Non mi ricordo a chi tocca prima abbracciarimi a me o a te
Rit. Manco io mi ricordofallo tu prima.
For. No tu(continuano per tre quattro volte finendo Rita) Allora facciamo il tocco.
Pi di dieci vinco io, pi di dieci vinci tu (buttano entrambi dieci e
dieci, poi per non sanno quanti sono) Sono sedici
Rit. No, sono noce(continuano rimanendo con le mani aperte, bussano )
For. Chi rompre le uova nel panino. (va ad aprire, entrano la sig. Rosetta col figlio)
Prima di parlare mi devi dire quanto sono questi (prende anche le mani di Rita)
(stava guardando Emanuele, ma la madre lo fa di parte)
Ros. Venti
For. (ride) Allora ho vinti io uscite per orauscite perch siamo impegnati,
aspettate fuori poi vi chiamo io (li caccia, mentre esce Emanuele sbatte la faccia
nella porta, Fort. e Rita si siedono nel divano) Non mi ricordo con quele devo
cominciare con il braccio sinistro o quello destro
Rit. Comincia con quello del centro(mentre fanno scena)
For. Chiudi le orecchie e gli occhi.
Rit. Se chiudo gli occhi non ti sent, se chiudo le orecchie non ti vedo(in quel
Momento entra Giovanna)
Gio. Ziooh! scusa
Rit. Ho fatto la figurina dello scema.
For. (comincia ad agitarsi con i soliti gesti, poi da pugni sopra il tavolo) Non mi devi
Disturbare perch poi non sfogo e rompo tutto (occhi spalancati)
Rit. (si alza di scatto, anch'essa occhi spalancati e gesti anormali) Dentro la nostra
casa si bussa prima, noi siamo in vacanza, Fortunato qu dentro sono pazzi.
For. Hai fatto pioangere a Ritaa me vita Rituzzaa me vituzza ( rompe
qualcosa, Giovanna spaventata si mette in un angolo)
Gio. Scusa zio non volevo disturbare, la prossima volta busso
For. Bussi(mentre la soffoca, poi si calma, mentre Giovanna spaventatissima dice)
Gio. Non non capita pizio non respiro. Non capitap pi
For. Non respirivuoi respirare bene(Giovanna annuisce)
vai dalla zia e odora i piedi perch tu non lhai fatto, vai che ti senti bene poi.
Gio. Non c'ero io(Giov. v ad odorare)
For. Respiri meglio adesso(Giovanna annuisce mentre si trattiene il vomito)
Gio. Zia devo andare in bagno.
Rit. A fare a pisciatella (mentre Giov. v, bussano, entrano Rosetta ed il figlio)
Ros. Bongiorno
Rit. Bongiorno, bonasera e bonanotte
For. Siete quelli di poco fa,entrate (entrano) Ora uscitei, perch vi devo chiamare io
Io(escono, mentre esce Emanuele sbatte nella porta) Rita quando dici tu li
chiamamo(senza dimenticare spesso i soliti gesti, dopo un poco apre la porta e
li chiama)
Ros. Bongiorno (salutano, si presentano, Emanuele prima che d la mano passa un
poco di tempo, poi sbatte con la testa in qualche posto)
For. Che cieco o orbo! (chiede per il figlio)
Ros. Ci manca qualche grado. Mio figlio un dottore e vi vuole conoscere
For. Io ci presento a Rita tutta a me vita Rituzza, tutta a me vituzza (ride, poi
si accorge che non ridono ed arrabbiato) Perch non ridete, rideti se no non sfogo
e faccio danno. (impauriti mamma e figlio cominciano a ridere)
Ros. Comincia a studialli a mamma
Ema. Mi scusi sig. il posto dove siete ricove(la madre gli fa segnale) volevo dire
dove siete alloggiati si trova a Roma vero. ( mignolo dentro l'orecchio)
Rit. Lei come lo sa, era in vacanza l
For. A lei chi c'interessa dove il nostro alloggio(occhi spalancati)
Ema. Dovrei andarci, so che in via Garibaldi, volevo sapere a che altezza si trova.
For. Al quarto pianoperch al primo c'era un amico che morto con un male alla
prostituta, al secondo piano un altro amico con un itterus cerebrale
Rit. AL terzo unamica mia gli venuta una crisi ostretrica e ci siamo trasferiti al
Quarto piano.
Ros. Che siete simpatici, ma al quarto piano abitate assieme
For. Per ora noperch siamo (romanticone) sposati, ma appena ci fidanziamo si.
Rit. Dottore, ogni tanto io ho qualchi girone di testa, ma cosa .
Ema. Ma c' qualche ipertensione familiare(ricordarsi del mignolo e della lingua)
Rit. Ultimamente no
Ema. (si alza, va vicino la madre) La prossima volta vi prendo la pressione.
Ros. Io tua mamma sonoloro sono l(entrano Girolamo e Cettina.)
Cet. Ah! che bello siete pure qu.
Ros. Abbiamo fatto conoscenzasono due simpaticoni...grazie, grazie di cuore.
di cuore. (toccandosi a destra)
Gir. Ma il cuore a sinistra
Ros. Il mio taaaaalmente grande che si espande anche fino al fegato.
Ema. Graziegrazie di cuore, di cuore (lo ripete anche Girolamo)
Cet. (nel frattempo prende le sedie per la signora Rosetta e il figlio) Prego...
signoraaccomodativi. Aspettiamo un quartodura a cassa per pagare.
For. (Rosetta si siede, mentre Emanuele vicino la sedia fa un po' di scena per trovare
la sedia e riuscire a sedersi)
Rit. Il dottore non come quelli che ci sono nel nostro Hotel, quelli mi sembrano
troppu strani, e certi volte non vedono niente. ( Emanuele sta per sedersi e cade
per terra)
Gir. Lui invece vede! (cercano di prendere Emanuele)
Ema. No, faccio da solofaccio da solo( poi si siede sopra la madre, dopo un po'
finalmente lo fanno sedere nella propria sedia)
Ros. Mio figlio a vostra disposizione per qualsiasi cosa
For. Bene, perch mi deve spiegare tante cose(si avvicina) sa poi vogliamo
Allargare la famiglia, sa chi non rischia non raschiain tutte le cose cosi,
anche quando si gioca al grattatutto.
Gir. (si gratta) A me pure mi viene di grattare dappertutto.
Rit. Scimbanz
For. Che bello quando mi chiami scimbanz.
Ros. Osserva Emanuele, osserva(in disparte)
For. Scimiettadimmi
Rit. Che bello quando mi chiami scimiettaandiamo perch sono stanca.
For. Cettina tutto pronto, a stanza da letto. Ora mentre siamo in stanza dda letto,
voglio massimo silenzio (occhi spalancati verso il pubblico) Luci spente,
perch la luce mi fa salire i nervi, la mattina non fate troppo traffico.
Rit. ( si alza si mette frontale verso il pubblico, occhi spalancati senza
Muoversi) Quando andate in bagno non fate rumore, camminate a piedi scalzi e
non tirate l'acqua della cassetta, l'indomani quando noi finiamo di andare in
bagno, entratei e tirate e pulitela carta igenica deve essere liscia e non
ruvida, se no mi viene il pruritone nel culetto, deve essere di colore gialla e
disegnata con tanti fiorellini, la tovaglia del bid deve essere cambiata ogni ora e
tri minuti, deve essere colorata e mai scura, perch le cose scure mi fanno
divintare triste (due botte nella testa) e pazza.
For. Per colazione, io voglio un piatto di latte con un po di caff, tre gocce di th con
due cucchiai di miele amaro
Rit. A me una tazza di marmellata, con due gocce di caff, un ovo alla coccolona e
dieci tipi di biscotti tutti diversi peri fila indiana soprai il tevolino(tutti stupiti)
i tovaglioli tutti piegati e di tre colori diversi: rosso rosso e rosso
noi ci dobbiamo rilassare perch(entrambi) Siamo in vacanza." (se ne vanno
abbracciati ridendo prolungatamente accompagnati sempre dallo stesso
ritmo musicaleCettina e Girol. rimangono a bocca aperta, poi Cettina li
segue )
Ros. Emanuele osserva, studiali osservasono due du pazzi veriveri
Gir. Osserva che mi moglie fa la servasono du pazzi veri veriio sto
Facendi il cameriere .
Ema. Per! c'e da vedere tanto in questi due.
Gir. (al pubblico) Da vedereQuando ci viene la vista.
Ros. Ora togliamo il disturboe graziegrazie di cuore, di cuore
Ema. Grazie grazie di cuore ( si dirigge dal lato opposto e sbatte)
Gir. Io penso che una settimana non ci duro (entra Giovanna)
Ros. Arrivederci e Gra (stava salutando)
Gir. Non ringraziate che no ce n di bisogno. (Rosetta esce, prima di uscire
Emanuele)
Ema. Sig. GirolamoGrazie..grazie di cuore(Gir. S'innervosisce)
Gio. Pap siamo consumati, pensi che ci arriviamo ad una settimana?!!!.
Gir. (fare qualche tic di uno dei due pazzi poi abbaia) Io penso di no, perch lo sai
forse me ne vado in vacanza. (Giov. Lo guarda stupita) (Fine I Atto)
I I A T T O
S C E N A V
(Girolamo, Cettina, Giovanna, Fortunato, Rita)
Cet. Stavol sto soffrendo veramente.
Gir. Perch le altre volte non hai soffrito. Io ho sempre soffrito, quado lo vedo.
Cet. I medici dicono che lo dobbiamo tenere sotto occhio, perch poi dobbiamo dire
come si comportano, le cose giuste che fanno in che modu li fanno, vogliono le
nostre sensazioni
Gir. Che vogliono fatto un tema!
Cet. LA prossima volta gli diciamo che stiamo partendo.
Gir. Quelli se ne fregano, loro vengono, se trovano chiusa la porta la scassano ed
entrano,non hai capito che la casa diventata di loro prorpiet. Cara mia, l'ospite
come il pesce, dopo tre giorni nuota. (entra Giovanna)
Gio. Che traffico finu a stanotte tardi, lei diceva che la piccolina sonno non ne aveva
Lui gli diceva che forse aveva mal di stomaco e le volevano fare l'acqua con
l'alloro
Gir. L'acqua con l'alloroche gli venissea lei, a lui e a so soro(Cet. lo guarda)
Gio. Io non c la faccio pi a sentirli, a vederlie siamo alla prima giornata!..
Cet. Ma sei tu non ci si mai dentro
Gir. Non solo loro due, ci voleva anche la bambolama sono proprio fusi, altro che
sono migliorati. (disperato)
Cet. Non hai capito che una te ra pi a i medici vogliono capire come si
comportano.
Gir. E' una terapia ci vuole per me una terapia(in quel momento entra Fortunato)
For. (stanco) Bongiorno(tutti rispondono cambiando atteggiamento ma rimanendo
seduti)
For. Quando saluto si rispunde alzandosi(si alzano tutti dicendo: BONGIORNO)
Cet. Hao dormito bene fratello.
For. Ma quale dormire, a piccolina ci ha fatto fare nottattaah! i pensieri di un padre
Quando i figli sono piccolini sono (alza la voce ) grossigrossi(poi si
siede(abbassa la voce) speriamo che stanotte dormiamo tutti.
Cet. (al marito) Guarda in questo momento com' sereno
For. (poi si alza di scatto, arrabbiato, occhi spalancati, soliti gesti alzando la voce) Per
prima che la piccolina si sentita male, c'era troppo rumore, vorrei sapere chi
faceva questo rumore, non solo che il primo giorno di vacanza stato rovinato,
la piccolina, di altre persone non voglio che soffre , vorrei capiri chi stato chi
stato
Cet. Fortunato, sono i vicini di casa, hannu due neonati e la nottei fannou traffico,
piangono.
For. E non fannu dormire alla mia piccolina, (mentre cammina agitato) ci vado,
ci vadoci vado.
Cet. Girolamo bloccalo(Giovanna si fa di parte)
Gir. E chi si risica! (Cet. poi si fa coraggio)
Cet. Fortunato, aspetta ora ci vado io, a momennti scende Rita, meglio che stai tu
For. (si calma) Scende Ritala mia vitaRituzza la mia vituzza
Cet. Girolamo vero che ora ci andiamo noi e glie ne diciamo quattro
Gir. Anche otto!
For. (serio) Facciamo dodici
Gir. Si, anche sediciquattro pi quattro meno(entra Rita con Paziotica fra le
braccia tenuta con amore, con il ciuccio che le toglie e le mette)
Rit. (canta) Dormi bambina bellae poi la mamma ti fa vedere la stella
For. Dormi bambina(invita a cantare, prima cantano Giov. e Cet. poi anche Gir.)
Gir. (prima di cantare fa scena, la moglie fa capire di togliere l'occasione, e canta)
DORMI BAMBINA BELLAE POI LA MAMMA TI FA VEDERE UNA STELLA
(poi al pubblico) Le cose che riesce a farmi fare lui, manco dieci pazzi ci
riescono.
Rit. Fortunato, la piccolina ha bisogno del latte
Cet. Quale latte
Rit. Quello tutto di un pezzoquello sano
Cet. Ah! si, quello sano, hai capitoi Girolamo il latte sano
Gir. Veramente non ho capito. (gli si avvicina Fortunato)
For. Tu la testa te la devi aprire, sei chiusou e forse pure fuso(ride prolungatamente)
Gio. Ho capitoio qual il latte tutto di un pezzo, quello sanoil latte intero
Ziu, io sto uscendo lo compri io
Rit. Veramente a che la piccolina calma, io e Fortunato dobbiamo uscire, tu
Ci accompagni(tutti dicono va bene)
Gir. Pure io esco, ho una riunione di condominio. (sta per uscire, Fortunato lo chiama)
For. Dove vai tu(Gir. si ferma vicino la porta) Io non ti ho dato delega, quando non
ci sono io, il padrone di casa, la riunione non si ci v, unaltra volta ci andiamo,
tu tieni la piccolina, falla dormire, guardala sempre, appena si sveglia dacci il
ciuccio
Rit. Noil ciuccio no, non gli e lo deve togliere
For. Noil ciuccio no non glie lo devi togliere(prende Paziotica alla moglie e la da
A Girolamo,questi mentre la prende fa scena, mimica, grande espressivit)
Cet. Si, fratello ci sono pure iovoi andate tranquilli, Giovanna accompagnai.
( mentre escono Giovanna , il padre e la madre si lanciano delle occhiate, escono)
S C E N A VI
(Cettina, Girolamo, Fortunato)
Cet. Dai Girolamo, fra sei giorni se ne vanno
Gir. Fra sei giorni se ne vanno ma prima a me mi ricoveranno
Cet. LA prossima volta non capita pi(si sente parlare Fortunato sta per rientrare)
Mamma mia stanno arrivando, come mai.
Gir. Non c la faccio pi (disperato senza accorgersi si mette il cicciu in bocca)
Cet. (si appresta a prendere la bambola per terra, cerca il ciuccio che non trova)
Dov il ciuccioGirolamo dov(si gira e lo vede in bocca al marito)
Tieni tieni che sta arrivando(entra Fortunato)
For. (con la mano tesa) Cettina dammi i soldi per il latte
Gir. (al Pubblico) Pure!(Cettina gli e li d)
For. (vede Gir. coccolare Paziotica) Bravo Girlamobravo, bene la tieni. (esce)
Gir. (va su tutte le furie) Pure i soldi dobbiamo dargli(lo ripete)
Cet. Non t' agitare di pi che poi vengono l'affanni
Gir. Intanto mi passono in fretta gli anni Certo questo ci lascia senza mutande
quando esco, se no esaurisco,a momenti mi viene un icx(esce)
S C E N A VII
(Cettina, Emanuele, Rosetta, Girolamo)
Cet. Devo dire che ha ragione, a me sembra che mio fratello peggiorato,a i medici ci
dico che l ho visto peggio, cosi non viene pi, non posso fare altrimenti, prima
per devo farmi assegnare la delega dellea pensione, e devo capire sti arretrati
che fine hanno fatto. ( posa la bambola, bussano, entrano Emanuele Rosetta)
Ros. Buon giornosignora non disturbiamo vero!
Cet. Ma quale disturbo, un piacere. (Emanuele fa scena, sbatte in qualche posto, poi
spesso si mette il dito mignolo dentro un orecchio come per pulirsi e ogno tanto
apre la bocca tutta e sbadiglia in un modo strano)
Ema. (verso la madre) Signora Cettina, (Emanuele ha un papillon pi grande)
Ros. Noi dopo domani, partiamo, andiamo a Roma, perch Emanuele deve controllare
la vista, sa, le parlo come una sorella, forse gli migliorata.
Cet. (al pubblico) Come migliorato mio fratello!
Ros. Poi facciamo un giro nella clinica proprio dove ricoverato suo fratello.
Ema. Infatti, vorrei prima di partirediciamo cosii almeno esaminarlo un paio di
volte ancora, perch prima di visitare la clinica, vorreidiciamo cosii
senza andare in fondodiciamo cosiiperch se uno va in fondo a certe
imprevedibili circostanzediciamo cosiidove finiamo?
Cet. (al pubblico) Oh! gioia, dovrebbero esaminare a te. Finiamo in fondodiciamo
cosi(entra Girolamo)
Ros. Quando parla cosi bene, rimango incantata!..
Gir. Non c' verso, manco con la macchina posso camminare,ho fatto marcia indietro
e ho messo sotto un cane, ho fatto marcia avanti e ho messo sotto un gattusto
esaurendo.
Ros. Sig. Girolamo, ci vuole pazienza, calma, tranquillit, serenit, sangue freddo
Gir. Il vocabolario mi sta dicendo.
Ros. Essere ottimistiEmanuele secondo te che significa perch cosi irrequieto.
Gir. Sintemu o psichiatrico.
Ema. Ma vede, questa situazione, diciamo cosii che sta attraversando, diciamo
cosii normale che in un rapporto di convivenza, diciamo cosiin questa
situazione cosi trascendendalediciamo cosiiche si crea diciamo cosii
(mentre Girolamo lo guarda a bocca aperta stupito) una situazione nella quale
se il rapportodiciamo cosiviene a mancaresi crea confusionee diciamo
cosii il cervello entra in una situazione particolarediciamo cosima passer.
Gir. ( si gira verso il pubblico con grande mimica) Sulu diciamo cosi capivu!
Ros. Quando lo sento parlare cosi con questi termini tecnici, se non fossi sua madre
m'innamorerei.
Gir. (al pubblico) Per me se lo puo prendere anche quandi noparla!
Cet. Girolamo, Emanuele venuto(lo blocca Rosetta)
Ros. Signora, la pregola pregoil dottor. Emanuele, serve anche per dare carica a
mio figlio
Cet. Mi scusi, Girolamo Emanuele, il dottore (Girolamo la interrompe)
Gir. ( imitando Rosetta) Cettina, prima devi dire il dottore, no Emanuele, se no si
scarica
Cet. Il dottore Emanuele, prima di partire, vuole vedere un paio di volte i du
Gir. Villeggianti
Ema. Sa, signora io ho capito da quel poco che ho visto suo fratello che non proprio
pazzo-pazzo-pazzo-pazzo cio quattro volte pazzo.
Cet. Ah! si, e com'!
Gir. Pazzo dieci volte!
Ema. PAZZO! Una sola voltaLo stesso fatto che hanno dato per nome diciamo cosi
alla Bambola Paziotica, significa che sono pieni di creativit, si divertono,
giocando, sapendo o non sapendo che giocando si divertono, cosi la loro pazzia,
incosapevolmente diciamo cosii diventa pi serena.(allungare sempre
la i)
Gir. (alla moglie) Ma chi cacchio dice questo!
Ros. Se mio figlio arrivato a questa conclusione, vuole dire che questa. Ma non
un amore quando apre la bocca!
Gir. Questo appena va a visitare qualche manicomio lo fanno rimanere l.
Ros. Ma per ora i due dove si trovano.
Cet. Sono andati a fare un po' di spesa cosi si svagano un poco.
Gir. Chiss cosa stanno combinando!
Ros. Comunque, piu tardi ritorniamo, anche noi dobbiamo fare un poco di spesa,
spero di non disturbaree graziegrazie di cuoredi cuo re. (si tocca a dx.)
Sa il mio cuore talmente grande che si espende fino alla colecisti.
Cet. Ci credo ci credo..Arrivederci(Gir. fa scena)
Ema. Arrivedercie graziegrazie di cuoredi cuo re (un po' di scena ed escono)
(ricordarsi di uscire ogni tanto la lingua e di grattarsi l'orecchio col mignolo)
S C E N A VIII
(Girolamo, Cettina, Giovanna, Fortunato, Rita)
Gir. A questa stu cuore ci si espande fino al sederino Non basta tuo fratello e la sua
Fidanzata vci si mettono anche questi.
Cet. Tanto si sta laurannu
Gir. Questo manco fra ventanni si lauranna.(entra Giovanna disperata)
Gio. Per favore non mi dite pi di accompagnarli, perch io non mi sento.
Cet. Che successo.
Gio. Sono al cimitero!
Gir. (contento) Sono mortie come fu raccontachi stato questo scaltro
Gio. Ma che morti! Prima volevano comprare il latte al panificio, non li ho potuti
convincere, sono entrati nel panificio, lo zio al panettiere gli ha chiesto per il latte,
e Rita ha detto : CROCCANTE ! meno male che il panettiere di quanti segnali
gli ho fatto ha capito, poi siamo usciti, siamo andati al supermecato, finalmente
abbiamo comprati il latte, uscendo dal supermercato c'era il funerale della signora
Rizza la vedova Ciccazzo,ci sono andati appresso e si sono messi in prima fila,
tutti pingevano e loro ridevano, risate ma risatePap vai a prenderlii,
Gir. Ma chi io poi non possono sfogare e mi mazziano. Speriamo invece che gli danno
Qualche botta in testa a tutti due, crepano e poi si che li vado a prendere, ma per
Metterli dentro la bara(in quel momento entrano, For. tiene una borsa nella
quale ci sono buste di latte, Rita corre da Paziotica)
For. La piccolina tutto a posto
Cet. Si, tutto a posto Girolamo lha fatto mangiare pure
Gir. Si, si sazia pure, poi ha fatto anche il ruttino
Rit. Fortunato , io vado sopra e la metto a letto nella nostra stanza(v)
Cet. Quanto costato il latte Fortunato.
For. Che ne so io, a quella che batteva (fa segno con le mani) ho detto che poi pagavo
c'erano tante persone e noi siamo passati.
Rit. Per abbiamo chiesto permesso a tuttti
Gir. Vai a pagati altrimenti siamo sula bocca ti tutti.
Cet. (a Fort.) Dammi i soldi che ti ho dato che ci vada io.
For. (arrabbiato occhi spalancati e gesti) Perch e li devo dare, me li hai dato poco fa,
io te li do solo quando tu mi li cerchi prima che li li chiedo io.Piuttosto prepara
gli altri. (Giovanna fa segnale al padre che se ne v nella sua stanza)
Gir. Lho detto io che ci lascia senza mutande!.
Cet. Va bene ora vengo.
Gir. Vieni subito cche sto uscendo (Cettina esce)
For. Dove vai tu, se si sveglia la piccolina gli devi cambiare il pannolino.
S C E N A IX
(Fortunato, Girolamo, Giovanna, Rita)
For. Girlamo, quando tu muori(Girolamo si tocca) sti funerali cosi tristi non li
Voglio vedere, te lo voglio fare allegroallegro(ride prolungatamente)
Gir. (al pubblico) Mi prenota la bara a colori!
For. Sai la tua lontananza mi mancava!
Gir. (facendo scena) Pure a me!
For. Dimmi fra tea e mia sorella ci sono arttriti?
Gir. Arttriti no, un po di dolori aromatici!
For. Sai ogni tanto gioco al grattatutto, se vinco, gli spiccioli li do a te e con gli altri
Faccio una pazzia. (ride allo stesso modo) Comunque ora siamo qu, vicini
vicini, (si avvicina e Gir. si sposta) Fammi capire quanto mi vuoi bene
Gir. Minchiuni! Assai..assai
For. Dammi un bacetto
Gir. (al pubblico) E dopo il bacetto che vuole questo! (un po' di scena poi gli da il
bacio)
For. Vol dire che doveve succedere che succedesse. Ora vado da Rita(v)
Gir. Ho l'impressione che lui gli si aggiusta la testa, e a me mi si sfascia, cosi poi
Vengo io in vacanza(ride prolungatamente come Fortunato poi entra Giov.)
Gio. Pap ma che ridi come lo zio?!
Gir. (si spaventa) Eh! Ma si sicura? Non che sono i primi sintomi! E quando verrei
in vacanza, mi porterei anche la bambolaa sbrodolina(ride)
Gio. Pap, ma non possiamo fare niente, ancora manco due giorni sono passati.
Gir. Che possiamo fare, ormai ce li dobbiamo piangerequesto il nuovo
programma di terapia per rompere la testa a noi e portarci fuori via!..
Gio. Questi che li hanno accompagnati per ora se la stanno spassando.
Gir. E noi ci stiamo scassando!..
Gio. Pap, io vorrei uscire
Gir. E chi mi lassci solo con loro! Aspetta che arriva la mamma.(si sente cantare,
Rita che canta Donna Rosa in modo stonato)
Gio. E' convinta di essere una cantante coi fiocchi. (nel frattempo entra Fortunato)
For. La sentite, non ha una voce di un angelo! (non rispondono subito, Fort. si adira)
A voi dico, (comincia a dare pugnui e calci ovunque) vero che ha una voce di
un angelo!?
Gio. Si, zio, siveru pap ha una voce magnifica di un angelo.
For. Perch non avete risposto subito.
Gio. Perch talmente bella che mi stava impalsamando...
Gir. A me mi stava addormendando
For. (convinto, con un tono diverso) Sto facendo di tutto per falla partecipare a
Sanremo, un girono all'Hotel venuta Nilla Pizza, appena lha sentita cantare
svenuta.
Gir. CChi sta Nilla Pizza
Gio. LA cantante papNilla Pizza!..
Gir. Ah! sisi Nilla Pizza quella che quando sente cantare il peli ci arriccia.
(entra Rita, Fortunato batte le mani e d invita gli altri a farlo gridando Brava)
Rita si siede sul divano, Fortunato le va incontro)
For. Girlamo, appena esce, comprami le supposte, non a sciroppo, quelli che si
mettono normali, per la sera prima di dormiri me la metti tu, perchi a Rita
quando vede il buchino del sederino ci fa senso e prima che la mette la fa
squagliarei tutta(ride)
Gio. Pap usciamo, lasciamoli un po solicos compriamo pure le supposte.
Gir. Che soli e soli, tute cose rompono
Gio. (sempre sottovoce) Niente rompono.
Gir. Senti Fortunata io e Giovanna, dobbiamo andare dal dentista, io mi devo togliere
una mola, Giovanna, un deneie poi compriamo le supposte.
Gio. Fra un po ritorniamo
For. Girlamo, mentri passi chiama a quel dottore, ci vorrei parlare(escono)
S C E N A X
(Fortunato, Rita, Girolamo, Cettina, Rosetta, Emanuele)
(Entrambi seduti sul divano frontalmente verso il pubblico )
For. Scimietta
Rit. Scimbanzci abbracciamo (bussano)
For. Siamo usciti(continuano ad abbracciarsi, mentre entrano Rosetta e Emanuele)
Ros. (Appena li vede)Osserva a mamma, osserva, sono abbracciati. (Eman. Guarda
da un'altra parte, poi la mamma lo sistema) Bongiorno(i due risaltano)
For. Sa dotture, io gli volev o dire che il marito di mia sorella, mi preoccupa. Non mi
Pare tanto bene di testa, ha un ticket nervoso, lo vedo strano, non respira bene, e
Rita che tutta la mia vita, ci fa l'aeriusole con i suoi piedia proposito voi come
respirate. (Rosetta subito)
Ros. Benissimobenissimosa mio marito, Professore dei Polmoni
Rit. Professore dei PolmoniFortunato u canuscemu ti ricordi?
For. Professore era u nomi e dei Polmoni u cognomi?
Ros. (assecondandoli) Eh! Sisi Emanuele osserva, senti
For. Dottore ma lei chi dici ca Girlamo, e un pocu sfasato
Ema. Ma vede, io penso che diciamo cosilui sta attraversando un momento brutto
alle volte diciamo cosi ci possono essere dei problemi che diciamo cosisi
possono tuttavia manifestare in un momento brutto diciamo cosisenza che lui
tuttavia vorrebbe.
For. Proprio quello che pensavo io
Ema. Lui non dovrebbe tuttavia ...( Fort. lo interrompe)
For. Ecco tutta la via non lo dovrebbe fare lui, la via la fa sempre tutta e si stanca
specialmente, Via dei Matti(ride Prolungatamente)
Ros. Osservaosserva Emanuele. (in quel momento entra Cettina)
Ros. Signora domani partiamo(in quel momento Rita grida: ZITTI)
For. ( a tutti) Parlate in silenzio
Rit. A piccolina si svegliata(va nell'altra stanza, For. La segue)
Cet. Era l figlia della signoraMah! Signora Rosetta non ne posso pi, (entra
Girolamo) mio marito sta esaurendo ed io sto sfinendo
Gir. E loro se se stanno fragando.
Ema. Sig. Girolamo, vedo che un po.
Gir. Se mi vedi tu ci credo
Ros. Grazie a voi mio figlio puo' fare una tesi pi precisa, analizzando e osservando
questi due tipi, ha capito ancor meglio questo mondo, un mondo strano, difficile.
Ema. Sig. Girolamo, le auguru un futuro, sereno, tranquillo, tuttavia se dovesse avere
dei problemi simili a suo cognato la curer sempre gratis.
Gir. Che bello futuro chi mi augura.
Cet. Dr. Emanuele, lei pensa che mio fratello pu peggiorare o pu migliorare.
Ema. Certo che il tempo a mia disposizione stato poco per capire, tuttavia io ho
potuto capire diciamo cosila situazione non mi sembra cosi, nella sua
fattispecie, nell' apparenza, diciamo cosi evanescente, ma trasportata dal loro
mondo diciamo cosifantastico, creativodiciamo cosidifficile da capire.
Gir. (stupito al pubblico) E' proprio difficile da capire.
Ros. (stupita) Un angeloun angelorimango stupefatta a sentirlo parlare cosi
Cet. Ma dr. Emanuele ma lei pensa che(Girolamo la blocca)
Gir. Per favore non ci fare pi domande ho capito che.diciamo cosi!
(entra Fort. e Rita col biberon che da il latte a Paziotica.)
Ros. Emanuele osserva questa(Emanuele fa scena si gira e si rigira)
Ema. Sig. Fortunato, appena arrivo a Roma, e visito il suo Hotel, vuole salutato
qualcuno.
For. Si, tanti saluti al mio amico di stanza strambalato di testa
Rit. E alla mia amica pazzarina.
Ros. Va bene, adesso andiamoe graziegrazie di cuoredi cuo re
Ema. Grazegrazie di cuore..di cuo.re(si salutano ed escono)
S C E N A XI
(Girolamo, Cettina, Rita, Fortunato, Giovanna)
Gir. (con ironia) Chissu sar un dutturi coi fiocchi. (Fortun. s'incavola)
For. Coi fiocchi c' solo Rita che tutta a me vitanon lo dire pi coi fiocchi.
Solo Rita quando canta una cantante coi fiocchi, volete sentire di nuovo la sua
voce .(Cet. Gir. l'assecondano Gir. comincia a fare qualche tic. )
Cet. Lo sappiamo che ha una bella voce(Fortunato si avvicina al cognato).
For. Cognato i ldottore mi ha detto che sei strano, Cettina fagli passare una visita dalla
Testa al cervello, meglio prevenire che impazzire. (mentre Rita da il biberon a
Paziotica) (ride prolungatamente, mentre Girolamo aumenta i tic e si dispera)
Ora Girlamo va a comprere il fegato, il filetto, poi quando Paziotica finisce di
mangiare, gli fa fare il ruttino, cosi poi ti faccio riempire i polmoni belli di
aria(Gir. fa ancora scena)
Gir. Quanto vado in bagno
Rit. Prima cci devo andare io
For. Prima Ritache da molto che se la trattiene. (Gir. si dispera di pi)
Rit. Fortunato tieni l piccollina
For. La facciamo tenere a Girlamo, io vengo e ti aiuto(vanno)
Gir. (con molta mimica, si dispera, fa dei ticpoi coccola Paziotica come fa Rita e
Fortunato, in quel momento entra Giovanna, guarda assieme alla madre il padre,
stupiti poi si guardano loro meravigliate, Giovanna chiama il padre, Cettina
chiama il marito, questi non rispondetutto ad un tratto comincia a gridare:)
Non disturbate se no la piccolina non fa il ruttino
Gio. Pap ma che sti prende!
Cet. Girolamo, ma chi ti senti male(in quel momento entra Fortunato)
For. Girlamo, stasera mi faccioil bagno, siccome non cia rrivo con la mano, tu mi
lavi le spalle (se ne rientra, il quel momento squilla il telefono, Cettina lo
prende)
Cet. Prontoah! Professore dica va beneva benepazienza!
Era il professore, dice che i lavori per la ristrutturazione ddella durano ancora
unaltra settimana e il nuovo programma di terapia si allunga.
Gir. (tic) Le spalleil biberonil latte CroccantePaziotical'aria pura
Cettina, tieni a paziotica facci mangiare tutto il latte(Cettina la prende, e
Girolamo inizia a fare pi scena con gesti che fa il cognato e Rita) Sto
venendo
Gio. Pap dove vai
Gir. A momenti vengo(entra nell'altra stanza)
Gio. Mamma siamo consumatima che gli ha preso a pap
Cet. E' disperato, come me e come te
Gio. Ma scherzava o faceva vero con tutti i tic
Cet. E che ne sonon sto capendo niente pi(comincia ad abbaiare)
Gio. Ma io dico che scherzava
Cet. (A paziotica mentre la dondola) E mangia tuancora qu ce lha stu latte!
Gio. Mamma, ma che parli con la bambola
Cet. Chi io?! Ma che dici
Gio. Mamma stavi parlando con Paziotica
Cet. Ma se ha mezzora che se lo tiene nella gole questo latteise entra mio fratello
poi s'incazza perch non mangia
Gio. O santo cielo non ci so credendoMamma ritorna in tepoco fa abbaiasti.
Cet. Ho abbaiato come una gallina?
Cet. Mamma mia che mi sta prendendoho Avuto cinque minuti di appannamento.
(entra Girolamo con una valigia, vestito esattamente com'era Fortunato quando
arrivato in casa: pantaloni sotto il ginocchio, calzettoni di diverso colore.
Cettina e Giovanna rimangono fissi a guardarlo)
Gio. Pap dove staia andando
Cet. Girolamo do sta andando(Gir. posa la valigia, batte le mani sulle coscie)
Gir. CHicchirichiiii! (risponde la moglie abbaiando) Sto andandoa Roma all'Hotel a
cinque cuori, vediamo appena vengo in vacanza voglio trovare trovare a tutti sti
camerieri. (prende la valigia sta per uscire, si ferma vicino alla porta, e ritorna
indietro) A lei, e puru a lei (al pubblico) appena ritorno voglio lavate le spalle,
porto a mio figlio ciccio bello e gli deve dare da mangare e pure a lei, si a lei
che ha da quando venuto mio cognato che ride sopra le mie spallelei ci
saprebbe combattere. DU' PAZZI IN VACANZA !? (2002)
(elaborata da Pietro, Rosanna Maurici e dallo stesso autore)
( Per ogni rappresentazione necessaria l'autorizzazione dell'autore e dell'elaboratore)
Rappresentata dall' associazione "Ridere per stare bene" di Messina con la regia dello stesso autore, con grande successo. Dall' associazione Solunto di Santa Flavia Pa; dalla compagnia Blu Ski di Reggio Calabria; Rappresentata gi ad aprile (2003) al teatro Cristo Re di Messina con diverse repliche
dall'associazione Ridere per Stare bene con la regia dello stesso autore ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Rappresentata dallassociazione Chimera Con Tommy Maugeri; Al Teatro Pegtaso di Ostia- Roma; dallassociazione Il Nuovo Carrozzone di Catania al teatro Grottasmeralda di Catania ed al teatro Annibale di Francia a Messina; Rappresenta in Liguria dalla compagnia Reimughe Surve di Montalto; anche a San Remo. Iin preparazione di altre compagnie.
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