Delitto e Castigo
di Fedor Dostoevskij
(versione e riduzione teatrale di Glauco Mauri)
ATTO PRIMO
SCENA I
- IN CHE SOGNO MALEDETTO MI STO GETTANDO? -
RASKOLNIKOV Settecentotrenta passiesattamente settecentotrenta passi dal mio portone a quella casa ma bisogna farsi notare il meno possibile. Non devo fare molta strada: solo settecentotrenta passie scavalcher lostacoloNe sar capace?...Ma s, tutto nelle mani delluomo e tutto quello che luomo si lascia scappare di mano solo per vigliaccheriaUn atto di coraggio, una parola nuova: ecco di che cosa hanno paura gli uomini. Ma per me non ci sono ostacoli, barrieree cos sar. (Toglie la scure dal laccio) Il laccio sotto lascella uninvenzione geniale: non si pu andare per la strada con una scure in mano. So come devo fare: ho notato tutto quando le ho portato in pegno lorologio dargento. Quarto piano, due piccole stanze, tappezzeria gialla, gerani e tendine di mussola alla finestra, il lettoe sotto il letto la cassetta della vecchia. Cera una luce strana del sole che tramontavaCi sar anche allora quella luce? Non voglio pensarci. (Si mette la giacca e sistema la scure nel laccio) Ecco cosNon regger, non regger. Perch dunque, perch?...Ecco cos, con la mano tratterr lestremit del manico e la scure non si muovernessuno si accorger di nullaIn che sogno maledetto mi sto gettando?
Raskolnikov indietreggia e scompare nel buio.
SCENA II UFFICIO DI PORFIRIJ
- LINTERROGATORIO -
Porfirij seduto di spalle su una poltrona; si vede solo il fumo di una sigaretta.
ILJA PETROVIC (Legge la deposizione di Kock) E fu cos che assieme al portiere dello stabile situato vicino a piazza della Sennaia scoprii con orrore i cadaveri della vecchia usuraia Alona Ivanovna e di sua sorella Lisaveta. Entrambe orrendamente sfigurate giacevano sul pavimento in un lago di sangue. (A Porfirij) Larma del delitto non stata ritrovata, ma pare si trattasse di una pesante arma contundente molto affilataforse una scure. (A Kock) Come mai vi trovavate l?
KOCK Avevo un appuntamento con Alona Ivanovna lusuraia. Lei stessa mi aveva fissato lora. Avevo bisogno di denaro, subito. Non era la prima volta che andavo a impegnare qualche oggetto da quella vecchia strega.
ILJA PETROVIC Signor Kock!
KOCK Chiedo scusa ma quella vecchia ha succhiato sangue a tanta gente e
ILJA PETROVIC Andate avanti.
KOCK Erano tra le sette e le otto di sera. Sono salito al quarto piano e ho tirato il campanello della sua porta. Una voltae una secondae poi ancorama silenzio: nessuno apriva. Allora ho cominciato a scuotere con forza la maniglia ma niente. Alona Ivanovna ho gridato vecchia strega. Lisaveta, mia bellezza meravigliosa, aprite sono io Kock, Kock mi conoscete, no? Aprite! Ma niente. Ho tirato dieci volte di fila il campanello quando ho sentito dietro di me la voce di un uomo che mi diceva Buona sera Signor Kock. E lei chi ? gli ho chiesto. Al Gambrinus qualche giorno fa, non si ricorda? Le ho vinto al biliardo tre partite di seguitoAh! Riconobbi quelluomo perch quel fatto del biliardo mi aveva bruciato moltissimo. Io sono un grande giocatore, stimato, conosciuto da tutti e voi capite
ILJA PETROVIC Va bene, va bene. Proseguite.
KOCK E mentre io riprendevo con rabbia a scuotere la maniglia della porta, lui mi fa Si fermiguardi: la porta cede se la si spinge un po. Vuol dire che non chiusa a chiave ma solo col catenaccio interno E allora? dico io Non capite? Vuol dire che qualcuno in casa. Se fossero uscite tutte e due avrebbero chiuso dallesterno con la chiave e non col catenaccio dallinterno. Per chiudersi dentro bisogna essere in casa. Dunque qualcuno l dentro ma non vuole aprire. O sono svenute oppure... Oppure? E lui: Qui evidente, evidente: c qualcosa che non v. Aspettate qui, io scendo gi a chiamare il portiere. E cos sono rimasto solo. Ho suonato ancora una volta il campanello, ho spinto di nuovo con forza la portama niente: questa era chiusa dallinterno col catenaccio. Allora mi sono chinato a guardare dal buco della serratura, ma non ho visto nullaperch allinterno cera infilata dentro la chiave. Dunque era vero: qualcuno era in casa. Mi sono spaventato a morte e anchio mi sono precipitato gi dove quellaltro aveva gi trovato il portiere e dopo un po, mentre salivamo, ci siamo scontrati con due giovani che come dei matti gridando e scherzando si precipitavano gi dalla scala.
ILJA PETROVIC (A Porfirij) S, Mikolka e Mitka. Due imbianchini che stavano decorando un appartamento vuoto al secondo piano della casa e che avevano terminato il lavoro della giornata. Ma anche loro non hanno visto nulla. Li abbiamo gi interrogati E poi?
KOCK Arrivati al quarto piano la porta era aperta, siamo entrati e abbiamo trovato i corpi dellusuraia e di Lisaveta sua sorella stesi a terra col cranio fracassato in un lago di sangue. Nessun altronon cera pi nessunonessuno.
RASUMICHIN (Da fuori) Raskolnikov! Rodion Raskolnikov!
ILJA PETROVIC (A Porfirij) E Rasumichin il vostro parente. Aveva chiesto di vedervi, non so per che cosa.
RASUMICHIN Sei uno stupidos un vero stupido.
A un gesto di Porfirij Kock e Petrovic escono.
- TUTTI SONO VENUTIASPETTAVO SOLO VOI -
RASKOLNIKOV (entrando) Pianopiano Dimitrisei pazzo! Ma che ti ha preso?
RASUMICHIN Porco, figlio di un cane!
RASKOLNIKOV Ma cosa ho detto?
RASUMICHIN Darmi del Romeoa me.
RASKOLNIKOV Scusateci, vi prego. (Presentandosi) Rodion Romanovic Raskolnikov. Perdonate, signor Porfirij.
PORFIRIJ Ma che dite. Mi fa molto piacere conoscervi. E poi siete entrati in modo cos divertente. E tu, Dimitri, non saluti?
RASUMICHIN Buongiorno, Porfirij.
RASKOLNIKOV Non so perch si arrabbiato tanto. Gli ho detto solo che mi ricorda il bel Romeonientaltro.
PORFIRIJ Adirarsi tanto per un cos grazioso complimento.
RASUMICHIN E io la ritengo unoffesa.
PORFIRIJ E poi perch rompere i mobili: per lerario un danno.
RASUMICHIN Anche tu, Giudice Istruttore, contro di me!
PORFIRIJ Sempre il solito Dimitri. Lo conosco bene. Sono lieto di conoscervi. Avevo gi sentito parlare di voi.
RASUMICHIN Basta, al diavolo tutti! Questo il mio amico Rodion Romanovic Raskolnikov. Ediciamo un ex studente. Anche lui ha sentito parlare molto di te e quando gli ho detto che noi due eravamo parenti ha voluto conoscerti: deve parlarti di un certo affare. Ecco tutto.
PORFIRIJ Vi prego, accomodatevi. Dite pure. In che cosa posso esservi utile?
RASKOLNIKOV Ho sentito che avete interrogato tutti i proprietari degli oggetti dati in pegno che sono stati trovati in casa di quellavecchia
PORFIRIJ S, la vecchia usuraia che stata assassinata.
RASKOLNIKOV S. L ci sono anche due oggetti che mi appartengonoAvevo bisogno di denaro e proprio tre giorni prima del delitto
PORFIRIJ Tre giorni prima del delitto?
RASKOLNIKOV S, tre giorni primaanchio ho portato a quella vecchia un anello che mia sorella mi aveva dato quando sono venuto a Pietroburgo e poi lorologio dargento di mio padre. E lunica cosa che mi rimasta di lui. Sono cose di poco conto, varranno cinque o sei rubli in tutto ma mi sono particolarmente care. Vorrei chiedere a voi cosa devo fare.
PORFIRIJ E semplice. Dovete presentare unistanza alla polizia in cui chiedete di informare il Giudice Istruttore che segue il caso e
RASUMICHIN E questo sei tu.
PORFIRIJ E questo sono io. E dovete dichiarare che tali oggetti appartengono a voi e che volete riscattarli. Tutto qui.
RASUMICHIN (Ride) Riscattarli!
RASKOLNIKOV Ecco, riscattarliIl fatto che in questo momento non ho denaroe sarebbe difficile per meno, io vorrei soltanto dichiarare che quegli oggetti mi appartengono e non vorrei che andassero perdutie appena avr mezzi sufficienti
PORFIRIJ Capisco. Allora, potete mandare direttamente a me la vostra richiesta.
RASKOLNIKOV Su carta semplice?
PORFIRIJ Ma si. Anche su un foglio di carta qualsiasi.
RASUMICHIN Lo vedi a che servono i parenti?
RASKOLNIKOV Scusatemi se vi ho disturbato per una cosa cos poco importante ma confesso che mi sono molto spaventatoquando ho saputo
RASUMICHIN Spaventato? Ha fatto addirittura un salto quando ieri gli ho detto che tu interrogavi i clienti di quella vecchia usuraia.
PORFIRIJ Quei vostri oggetti a voi cos cari non potevano in nessun modo andare perduti. Aspettavo da un pezzo la vostra visita.
RASUMICHIN Che? Aspettavi la sua visita? Ma come facevi a sapere che anche lui aveva impegnato della roba l, da quella vecchia?
PORFIRIJ Entrambi i vostri oggetti, lanello e lorologio dargento, erano l, avvolti nello stesso pezzo di carta, e sulla carta c scritto chiaramente a matita il vostro nome e anche il giorno in cui li avete portati.
RASKOLNIKOV I proprietari degli oggetti impegnati devono essere moltissimi e ricordarseli tutti deve essere estremamente difficileAvete una memoria sorprendente.
PORFIRIJ Tutti i pignoranti sono venuti e mi sono ormai notiAspettavo solo voi!
RASKOLNIKOV E che sono stato male in questi ultimi giorni.
PORFIRIJ Rasumichin me lha detto. E ho anche sentito che eravate molto sconvolto non so per che cosa. Ma anche adesso mi sembrate pallido.
RASKOLNIKOV Non sono affatto pallido. Sto benissimo.
RASUMICHIN Ma non dire bugie. Fino a ieri delirava per la febbre. Ci credi Porfirij, non si reggeva in piedi. Ero andato a trovarlo. Sudava, diceva cose senza senso. Ma appena mi sono voltato dallaltra parte, zitto zitto se l svignata di nascosto e se n andato per le strade fino a mezzanottenel pi completo delirio.
PORFIRIJ Possibile? Nel pi completo delirio?
RASKOLNIKOV Stupidaggininon credeteci.
RASUMICHIN E la cosa pi folle che in una bettola incontr un povero ubriaco che laveva commosso con il racconto della sua vita disperata: tre bambini affamati, una moglie mezza pazza e una giovane figlia che si prostituiva per dar loro da mangiare; e lui labbracci e piansero tutta la notte uno tra le braccia dellaltro. Dimmi tu se non era in preda al delirio.
RASKOLNIKOV Il signor Marmeladov era un uomo molto infelice.
PORFIRIJ Ah, Marmeladov! Quel poveretto che ieri stato schiacciato dai cavalli di una carrozza nel quartiere della Sennaia.
RASKOLNIKOV S, lui, oggi c stato il funerale.
RASUMICHIN E lui dopo il funerale sai cosa ha fatto? E andato a casa della vedova e le ha donato tutto il denaro che possedevapoco ma per lui era un tesoro. Ecco perch ora non ha neanche un soldo per riscattare i suoi pegni.
PORFIRIJ Un gesto di grande umanit.
RASUMICHIN Sei proprio pazzo, Rodia!
RASKOLNIKOV Basta cos, Dimitri! Abbiamo gi importunato abbastanza. Vi sarete certamente annoiato, scusateci.
PORFIRIJ Ma che dite? Tuttaltrotuttaltro. Voi mi interessate, io vi guardo e vi ascolto con molta curiosite lo confesso, sono contento che finalmente siate venuto a trovarmi.
RASUMICHIN Lo senti? Parla proprio come un Giudice Istruttore. Ah, la polizia. Tutta la vostra intelligenza si basa su questo: se un uomo ha denaro oppure no. Per voi, ad esempio, chi era povero e poi si mette improvvisamente a fare spese o a frequentare le bettole certamente un ladro.
PORFIRIJ La rovina dei ladri proprio quando cominciano a spendere. Ma non tutti sono cos stupidi. (A Raskolnikov) Voi, signor Raskolnikov, lo fareste?
RASKOLNIKOV Io? No. Io prenderei i soldi, sceglierei un posto nascosto dove nessuno possa vedermi, solleverei una pietra e metterei tutto l sotto. Poi per anni non vado a prendere niente, neanche un rublo, per un anno, per due, magari per tre annie la polizia cerchi, cerchi puretutto mi aspetter l, sotto la pietra.
RASUMICHIN Devo dire che hai fantasia, fratello.
PORFIRIJ E intelligenza. Lidea della pietra veramente brillante.
RASUMICHIN Attento Rodia, il Giudice Istruttore ti ammira: pericoloso! Io lo conosco.
PORFIRIJ S, debbo confessarlo signor Raskolnikov, voi mi interessate molto sin da quando ho letto un vostro articolo. Del delitto non ricordo pi il titolo. Due mesi fa ebbi il piacere di leggerlo sulla rivista Parola Periodica.
RASUMICHIN Bravo Rodia! Hai scritto un articolo e non lo dicevi? E la prima volta che lo sento.
RASKOLNIKOV Ma come avete fatto a sapere che larticolo era mio: non firmato.
PORFIRIJ E vero: vi solo uniniziale.
RASKOLNIKOV Appunto.
PORFIRIJ A noi questo bastaMi ha molto interessato.
RASUMICHIN E di che trattava larticolo?
RASKOLNIKOV Cercavo di analizzare, ricordo, lo stato psicologico dellassassino durante tutto il corso del delitto.
PORFIRIJ E sostenevate che lesecuzione del delitto sempre accompagnata da uno stato morboso di malattiamolto, molto interessanteMa quello che mi ha maggiormente colpito un pensiero che si trova alla fine dellarticolo. Voi dite che vi sono uomini che non solo possono ma hanno pieno diritto di compiere ogni specie di delitto e che per loro la legge non esiste.
RASUMICHIN Come? Un diritto al delitto?
PORFIRIJ Secondo il signor Raskolnikov tutti gli uomini si dividono in due categorie: quelli comuni e quelli non comuni. I primi devono vivere nellobbedienza e non hanno diritto di trasgredire la legge, perch appunto sono uomini comuni. I non comuni invece hanno il diritto di commettere ogni sorta di delitti e di violare come vogliono la legge, proprio perch sono uomini non comuni E questo che voi affermate, o mi sbaglio?
RASUMICHIN No, non pu essere che tu abbia scritto questo, Rodia!
RASKOLNIKOV No, non dico precisamente questo. Io non sostengo che gli uomini non comuni hanno il diritto di commettere ogni sorta di delitti. Ho semplicemente detto che luomo non comune ha il dirittonon gi un diritto legalizzatoma un diritto suo di autorizzare la propria coscienza a scavalcare certi ostacoli s, anche il delitto ma solamente quando una sua idea, utile talvolta per tutta lumanit, lo esiga. Secondo me se Keplero e Newton per rendere note agli uomini le loro scoperte avessero dovuto sacrificare la vita di uno, dieci, cento persone che si opponevano a quelle scoperte ostacolando cos il progresso, ebbene Keplero e Newton avrebbero avuto il diritto, anzi il doveredi eliminare quelle dieci o cento persone per far conoscere le loro scoperte a tutta lumanit. In definitiva io, s, credo che per legge di natura gli uomini si dividono in due categorie: una inferiore che composta dagli uomini comuni che servono unicamente a procreare esseri simili a loro e una superiore, quella degli uomini Veri che hanno il dono e la capacit di annunciare una Parola Nuova. I primi sono gli inerti spettatori del presente, i secondi sono i Signori dellavvenire. I primi servono a popolare il mondo e lo aumentano numericamente, i secondi muovono il mondo e lo spingono verso il futuro. Naturalmente, gli uni e gli altri hanno lo stesso diritto di esistere. E alloraViva la guerra eterna di tutti contro tutti. Fino al Giudizio Finale.
PORFIRIJ Signor RaskolnikovVoi credete in Dio?
RASKOLNIKOV SCi credo.
PORFIRIJ Ealla resurrezione di Lazzaro?
RASKOLNIKOV Perch mi fate questa domanda?
RASUMICHIN Ma che fate voi due? Scherzate? Vi prendete in giro lun laltro. E tu, parli sul serio Rodia? Mi spaventi. Parli con tanto fanatismo. Autorizzi il delitto se la tua coscienza te lo permette? Questo pi terribile di quanto lo sarebbe unautorizzazione legale a uccidere.
PORFIRIJ Ed anche pericoloso. Con questo pensiero sarebbero in molti che per superare gli ostacoli che impediscono di realizzare le loro idee si sentirebbero in diritto di commettere un assassinio.
RASKOLNIKOV Devo ammettere che tali casi possono capitare. Il mondo pieno di stupidi e presuntuosi che possono cadere in questo tranello.
PORFIRIJ Ecco, vedete. E allora?
RASKOLNIKOV La societ sa difendersi bene: deportazioni, carceri, Giudici Istruttorilavori forzati. Perch preoccuparsi? Cercate il colpevole.
PORFIRIJ E quando labbiamo trovato?
RASKOLNIKOV Avr quel che si merita.
PORFIRIJ Ma riguardo la sua coscienza?
RASKOLNIKOV Chi ce lha e riconoscer il suo errore soffrire questo sar il suo castigooltre ai lavori forzati.
RASUMICHIN Ah, s! Gli uomini non comuni come tu li chiami hanno il diritto di uccideree non devono neppure soffrire per il sangue versato?
RASKOLNIKOV Devono! Che vuol dire? Non questione di permettere o di vietare. Soffrano pure se hanno piet delle loro vittime. La sofferenza e il dolore sono sempre un dovere per una coscienza nobilee gli uomini veramente grandi devono provare in questo mondo una infinita tristezza.
PORFIRIJ Perdonatemi signor Raskolnikovnon arrabbiatevi ma non posso farne a menouna piccola domandain verit non so bene come esprimermiunideuccia un po scherzosapsicologica.
RASKOLNIKOV Bene, ditemi questa vostra ideucciapsicologica.
PORFIRIJ Eccoquando scrivevate il vostro articolo non possibile che anche voi vi consideraste eh eh! almeno per un momento, un uomo non comune?
RASKOLNIKOV E possibile.
PORFIRIJ E se cos non avreste potuto anche voinon soconsiderando magari sfortunata la vostra vita, per difficolt economiche o per dare un contributo al progresso dellumanitnon avreste potuto anche voi decidere di scavalcare lostacolo eBeh, per esempio rubareuccidere?
RASKOLNIKOV Anche se avessi scavalcato lostacolo non lo direi certamente a voi, a un Giudice Istruttore.
PORFIRIJ Ma nonoio me ne interesso cos, soltanto per meglio comprendere il vostro articolo. Diciamo per curiosit letteraria.
RASKOLNIKOV Bene!...Scusate il disturbo.
PORFIRIJ Ma come, ve ne volete gi andare?
RASUMICHIN Scusalo Porfirij. La febbre dei giorni scorsi lha un po scombussolato.
PORFIRIJ Capisco, capisco. Molto lieto di avervi conosciuto. E quanto alla vostra richiesta state tranquillo. Scrivete come vi ho detto. Meglio per se passate di personauno di questi giornimagari domani. Alle undici ci sar di sicuro. Sistemeremo tuttoparleremo. Voi poi siete una delle ultime persone ad essere stato l e potreste forse anche dirmi qualcosa
RASKOLNIKOV Volete interrogarmi ufficialmente?
PORFIRIJ No, perch? Non necessario, per il momento. No, non mi avete capito. Vedete, io non trascuro nessuna occasione. Ho gi parlato con tutti i pignorantiho raccolto le loro deposizionie voi come ultimoAh, ecco a propositovoi siete stato l in quella casa, tra le sette e le otto, non vero?
RASKOLNIKOV S, tra le sette e le otto di sera.
PORFIRIJ E salendo quella scala, tra le sette e le otto di sera, non avete visto, per caso, al secondo piano un appartamento aperto ricordate? un appartamento vuoto con dentro due pittori che imbiancavano le pareti non li ricordate?
RASKOLNIKOV Due imbianchinino, non li ho vistie non ricordo nemmeno che ci fosse un appartamento aperto.
RASUMICHIN Ma che dici Porfirij? Quei pittori lavoravano dentro quellappartamento il giorno in cui avvenne il delitto e lui te lha detto poco fa era stato l tre giorni prima del delitto. E tre giorni prima i pittori non cerano. Come avrebbe potuto vederli? Ma che domande gli fai?
PORFIRIJ Oh, che stupido! Ho confuso le date. Che il diavolo mi porti. Tutta questa faccenda mi ha ingarbugliato le idee. Per me, vedete, cos importante sapere se qualcuno ha visto quei due pittori tra le sette e le otto che mi sono immaginato che voi avreste potuto dirmi qualcosa. Perdonatemi! Ho proprio fatto confusione.
RASKOLNIKOV Ma se mi fossi confuso io e avessi detto che avevo visto i pittori? Sarebbe stato un bel guaio per me, vero? Voleva dire che non ero stato l tre giorni prima ma lo stesso giorno del delittoe forse
PORFIRIJ Ma non cos.
RASUMICHIN Porfirij.
RASKOLNIKOV No! E un Giudice Istruttore: giusto che cerchi di sapere.
RASUMICHIN Bisogna stare pi attenti Porfirij.
SCENA III UNA STRADA
- E SE LAVESSI UCCISA IO? -
RASUMICHIN Fermati Rodia. Fermati. Ma dove diavolo ti sei cacciato? Rodia! Non credo, non posso crederci.
RASKOLNIKOV Non lo credere. Tu sei troppo ingenuo e, come al solito, non ti sei accorto di nulla ma io ho pesato ogni parola.
RASUMICHIN Tu sei diffidente perci le hai pesateS, riconosco che il tono di Porfirij era piuttosto strano
RASKOLNIKOV Strano? Offensivo, direi.
RASUMICHIN S, hai ragione cera in lui qualcosaLa storia degli imbianchini
RASKOLNIKOV Era un tranello, non capisci?
RASUMICHIN Ma perch? Perch? Solo perch tu eri stato in quella casa deve sospettare di te? Sospetta sempre di tutti lui.
RASKOLNIKOV Forse voleva spaventarmi mostrandomi che lui sa.
RASUMICHIN Ma sa che cosa?
RASKOLNIKOV Non lo so. Ma in questo c una sua psicologia. Gioca come il gatto fa col topo. E domani, con la scusa della lettera da portargli, un altro interrogatorio.
RASUMICHIN Ma un mascalzone se cos.
RASKOLNIKOV E sia! A questo punto ci piglio proprio gusto.
RASUMICHIN Rodion calmati: questa sera vado io da Porfirij e ci parlerchiarir tutto.
RASKOLNIKOV Dimitri? E se veramente lavessi uccisa io quella vecchia?
RASUMICHIN Ma che dici?
RASKOLNIKOV Pensaci.
RASUMICHIN Rodia tu sei malato sul serio.
RASKOLNIKOV Pensa quante opere buone, utili si potrebbero realizzare con i soldi di quella vecchia usuraia. Quante persone sollevate dalla miseria, e tutto con il suo denaro. E poi cosa significa la vita di quella vecchiaccia stupida e cattiva. Non pi della vita di un pidocchio, di uno scarafaggio. Forse anche meno perch quella vecchia faceva solo del male: soffocava la vita di tanta gente. Era cattiva e inutile. Inutile!
RASUMICHIN Capisco. Forse era una persona indegna di vivere ma questa la natura umana.
RASKOLNIKOV La natura la si pu correggere.
RASUMICHIN S, s tu parli, predichi, ma la uccideresti tu, di persona, quella vecchia?
RASKOLNIKOV Iono. No di certo. E per la giustizia non per me Dimitri, ascoltami. Tu sei buono, intelligente e puoi forse comprendermiaiutami aMa adesso non ho bisogno di nulla, proprio di nulladi nessun aiutonessun aiutocapito?
RASUMICHIN Stai cominciando a farneticare come nel delirio dei giorni scorsi.
RASKOLNIKOV Ho parlato nel delirio? E di che parlavo?
RASUMICHIN Oh, bella! Di che parlavi? Si sa di cosa si parla nel delirio.
RASKOLNIKOV Di che parlavo!?
RASUMICHIN Rodia.. cose confuse, incomprensibili. non ricordoun campanello ecco un suono di campanello dicevicose cos.
RASKOLNIKOV Addio Dimitri. Io stessoda me solosenza nessun aiutoda me soloO forse c qualcuno cheBeh, ora basta! Lasciami, lasciatemi in pacetutti.
RASUMICHIN Rodia?...Ma va al diavolo!
SCENA IV CAMERA DI SONJA
- SONJA E I TREDICI RUBLI DARGENTO -
Sonja a letto semisvestita. Raskolnikov entra e resta al buio.
SONJA Chi ?Avanti, entrateentrate pureCi conosciamo?...Entrate. Ma chi l?
RASKOLNIKOV Non vi spaventatenon sono venutomi chiamo Raskolnikov, Rodion Romanovic RaskolnikovHo conosciuto vostro padre, il signor Marmeladov.
SONJA Raskolnikov. Ah, siete voi. Scusatemi (si copre)...ScusatemiIl mio povero padre schiacciato cos da quei cavalliVi ho visto al suo funerale e so cosa avete fatto per noi. Mia madre me lha dettograziei soldi che le avete datoDio che vergogna! Perch siete venutoqui. Ho tanta vergogna. Perdonatemi.
RASKOLNIKOV Non c nulla da perdonaree io poi sarei il meno degno a perdonare. E tardi, scusatemaSono venuto da voiForse non vi vedr mai pi.
SONJA Voipartite?
RASKOLNIKOV Non soma domani tuttoS, domani voglio che tutto finiscae sono venuto perch devo dirvi una cosa. Bisogna pure parlare con qualcuno. Ci sono dei momenti in cui luomo ha bisogno di andare da qualcuno e parlareparlareMa perch state in piedi? Sedete. Come siete magra. Che mani delicate avete. Le dita sembrano quelle di una morta.
SONJA Sono sempre stata cos.
RASKOLNIKOV Anche prima?...Anche quando abitavate a casa vostra?
SONJA S.
RASKOLNIKOV Io in questa camera la notte avrei paura.
SONJA Io mi ci sono abituata.
RASKOLNIKOV Givostro padre mi ha raccontato tutto di voitutta la vostra storia. Come una sera, non cera nulla da mangiare, i bambini piangevano e voi siete uscita di casa alle sei e siete tornata dopo qualche ora. Avete posato senza dire una parola tredici rubli dargento sulla tavola, poi vi siete gettata sul letto con la faccia verso il muro e vi siete messa a piangeree vostra madre pass tutta la notte in ginocchio davanti al vostro letto a chiedervi perdono.
SONJA Oggi mi sembrato di averlo visto.
RASKOLNIKOV Chi?
SONJA Mio padre. Andavo per la strada e l allangoloerano da poco passate le novee lui camminava davanti a me. Mi sembrava proprio lui.
RASKOLNIKOV Stavatepasseggiando?
SONJA S
RASKOLNIKOV Certosi capisce che fate questa vita: dovete pensare a vostra madre, ai vostri fratelli. Quanti sono?
SONJA Tre. Poleska la pi grande, ha dieci anni.
RASKOLNIKOV E quale sar il vostro domani?
SONJA Non lo so.
RASKOLNIKOV E se vi ammalerete. Vi porteranno allospedalee i bambini? Cosa ne sar di loro?
SONJA Io credo nella Divina Provvidenza.
RASKOLNIKOV La Divina Provvidenzaallora non accadr proprio nulla. E non riuscite a risparmiare? Mettere da parte qualcosa?
SONJA No.
RASKOLNIKOV Ma ci avete provato?
SONJA S, ci ho provato
RASKOLNIKOV E non ci siete riuscita. Naturale. Che domanda stupidaE non guadagnate tutti i giorni?
SONJA No.
RASKOLNIKOV La tua sorellina Poleska far la tua stessa fine, lo sai? Una sera uscir di casa e dopo qualche ora torner e poser anche lei sulla tavola tredici rubli dargento e poi si getter sul letto a piangere per la vergogna, con la faccia verso il muro come hai fatto tu.
SONJA No! Dio non permetter un simile orrore.
RASKOLNIKOV Oh, Dio! Ne permette tanti altri di orrori.
SONJA No! Dio la protegger.
RASKOLNIKOV Ma forse Dio neanche esiste. (Sonja piange. Raskolnikov improvvisamente si inginocchia davanti a lei)
SONJA Che fate? Che fate? Perch vi siete inginocchiato davanti a me?
RASKOLNIKOV Non mi sono inginocchiato davanti a te: mi sono inginocchiato davanti alla sofferenza umana.
SONJA Ma iovivo nel peccato.
RASKOLNIKOV Che tu sia una peccatrice vero ma sei una peccatrice soprattutto perch hai ucciso e venduto te stessa inutilmente. Questo orrendo. Con il tuo sacrificio non salverai nessuno perch questo il mondo in cui viviamo: un mondo cattivo, crudele. Sonja, tu preghi molto Dio?
SONJA Che cosa sarei senza Dio.
RASKOLNIKOV Ma Dio cosa fa per te?
SONJA Non chiedete. Non ne siete degno! Egli tutto!
RASKOLNIKOV (Tra s) Una pazza! Una pazza! E questo cos? Il Vangelo? Un Vangelo quie da dove viene?
SONJA Me lhanno portato.
RASKOLNIKOV Chi te lha portato?
SONJA Me lha portato Lisaveta, glielo avevo chiesto io.
RASKOLNIKOV Lisaveta?...Lisaveta Ivanovna, quella che stata uccisa insieme alla sorella usuraia?
SONJA S. Eravamo molto amiche.
RASKOLNIKOV Dove si parla di Lazzaro? Dov che si parla della resurrezione di Lazzaro?
SONJA Non l che dovete guardareSi trova nel Quarto Vangelo, quello di Giovanni.
RASKOLNIKOV Trovami quel passo e leggimelo.
SONJA Non lavete mai letto?
RASKOLNIKOV Quando studiavo, tanto tempo fa. Leggi!
SONJA E in chiesa non lavete mai sentito?
RASKOLNIKOV In chiesa non ci vado. E tu? Ci vai spesso?
SONJA No!
RASKOLNIKOV Appunto.
SONJA Ci sono stata la settimana scorsa perch ho fatto dire una messa funebre per Lisaveta. Dicono che lhanno uccisa con una scure.
RASKOLNIKOV Le volevi bene a Lisaveta?
SONJA Sera una donna buona. Veniva da me di radoSapete non era possibile. Leggevamo eparlavamo. Ora lei vede Dio!
RASKOLNIKOV Leggi.
SONJA Perch devo leggere? Tanto voi non credete
RASKOLNIKOV Leggi! Voglio cos! Leggevi pure a Lisaveta, no? Leggi!
SONJA Venne dunque Ges e trov Lazzaro che era gi sepolto da quattro giorni. E molti dei Giudei eran venuti da Marta e Maria a consolarle per la morte del loro fratello. Marta avendo sentito che veniva Ges gli and incontro e gli disse: Signore se tu fossi stato qui non sarebbe morto il fratello mio. E Ges cos le parl: Risorger il fratello tuo. Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me, sebbene sia morto, vivr. Credi questo?S, o Signore! Io credo che tu sei il Cristo, il Figliuolo di Dio. Allora Ges profondamente commosso si rec alla tomba. Era quella una caverna e un pietra vi stava sopra. Disse Ges: Togliete la pietra detto questo grid a gran voce: Lazzaro vieni fuori. E Lazzaro usc, lui che era morto. Ecco, questa la resurrezione di Lazzaro.
RASKOLNIKOV E Lazzaro usc, lui che era morto Sonja, sono venuto per dirti una cosa. Oggi ho deciso di chiudere con tutti. Non ho pi madre, non ho pi sorella, non ho pi amici. Non voglio pi nessuno. Adesso ho solo te. S, Sonja. Sono venuto per dirti questo: siamo stati maledetti tutti e duee andremo insieme.
SONJA Ma andare dove?
RASKOLNIKOV Non lo so! Come potrei saperlo? Sento per che la nostra strada la stessa. Questo so, ne sono sicuro. Se parlerai con loro nessuno ti capir. Ma io ho capito: ho bisogno di te. E per questo che sono venuto.
SONJA Cosa volete dire?
RASKOLNIKOV Non hai fatto anche tu quello che ho fatto io? Anche tu hai scavalcato lostacolo. Anche tu hai distrutto la tua vita, come io ho distrutto la mia. Ma non si pu reggere a tanto e se resterai sola impazzirai come capita a me.
SONJA Perch parlate cos?
RASKOLNIKOV Perch impossibile vivere come fai tu continuando a piangere illudendoti che Dio non permetter il male. Dimmi che cosa accadr domani se ti ammali e ti porteranno allospedale? Tua madre gi mezza pazza. E i bambini? La tua cara sorellina Poleska si perder come te e gli altri per la strada. Possibile che tu non abbia mai visto agli angoli delle strade i bambini che le madri mandano a chiedere la carit? Lo sai in quale ambiente vivono? L i bambini non possono rimanere bambini. L a sette anni si depravati e ladri. Eppure i bambini sono limmagine di Cristo Dei fanciulli il regno di Dio Egli ci ha ordinato di rispettarli, di amarli, essi sono lumanit futura.
SONJA E allora cosa bisogna fare?
RASKOLNIKOV Distruggere, distruggere quel che bisogna, quel che giusto distruggere, una volta per sempre, e prendere su di noi tutto il peso del dolore e della responsabilit. Non capisci? La libert e il potere! Ecco! Soprattutto il potere! Per schiacciare tutte le creature tremanti, meschine, inutili: tutto il formicaio. Questa la meta. Ricordatelo! Forse lultima volta che parlo con teE questo il testamento che ti lascio. Se domani non torner saprai ogni cosa dagli altri. Se invece domani verr, ti dir chi ha ucciso Lisaveta. Addio!
SONJA Voi sapete chi lha uccisa?
RASKOLNIKOV Lo so e te lo dir. Per questo Sonja sono venuto. Ho bisogno di dirtelo. A te, a te sola! Io ti ho scelta. Ti ho scelta per dirtelo gi da quando tuo padre mi parl di te e dei tredici rubli dargento. AddioNonon darmi la mano
SCENA V UFFICIO DI PORFIRIJ
- AVETE MAI VISTO UNA FARFALLA GIRARE INTORNO A UNA CANDELA? -
PORFIRIJ Venite, venite di qua carissimostaremo pi tranquilli. Sapete una parte del mio ufficio anche il mio alloggio. Me lo fornisce il Governo. Bisogna adattarsima adesso me lo stanno ripulendo un po. Sedetevi, carissimo, sono molto felice di rivedervisedete, vi prego. Ma forse non vi piace che vi chiami carissimocos tout court? Non consideratelo un eccesso di familiarit, vi prego. Ecco mettetevi qua sul divano.
RASKOLNIKOV Vi ho portato la richiestariguardo allorologio. Va bene cos o devo aggiungere qualcosa?
PORFIRIJ Che cosa? La richiesta? Ah, ss (legge). Va benissimo, non occorre altro.
RASKOLNIKOV Voi, mi pare, diceste ieri che volevate interrogarmi ufficialmente sui miei rapporti conquella donna assassinatalusuraia.
PORFIRIJ S, s, s. Ma non preoccupatevi. Abbiamo tempo. Abbiamo temponon c fretta. Non c frettaFumate? Una sigarettina? Eh, s questo ufficio anche il mio alloggio. Ecco perch mi trovate cos, oggi aspettavo solo voi. E modesto ma me lo fornisce il Governo. E unottima cosa avere un alloggio governativo. No? Non vi pare? (Ride)
RASKOLNIKOV (Ride) Certounottima cosa.
PORFIRIJ Unottima cosa, unottima cosaS, una cosa eccellente.
RASKOLNIKOV Signor Porfirij, voi sapete certamente che esiste un metodo giudiziario che tutti i Giudici Istruttori seguono: allinizio cominciare un interrogatorio da lontano parlando di cose insignificanti, del tutto estranee allinchiesta, allo scopo di distrarre linterrogato, tranquillizzarlo e renderlo cos meno prudente; e poi tutta un tratto, quando quello meno se lo aspetta, tac, stordirlo con un colpo alla nuca con una domanda pericolosa e fatale.
PORFIRIJ Il colpo alla nuca una geniale similitudine. E cos, cosMa che c? Ma cosa credete? Pensate forse che parlandovi dellalloggio governativo io abbia voluto distrarvieh? (Ride)
Anche Raskolnikov ride, poi improvvisamente serio.
RASKOLNIKOV Porfirij Petrovic, ieri mi avete espresso il desiderio che io venissi qui per sottopormi a non so quale interrogatorio. Io sono venuto. Ora se volete sapere qualcosa interrogatemi, altrimenti permettete che me ne vada. Ho da fare. Insomma tutto questo mi annoia profondamente InsommaSe volete interrogarmi, interrogatemi secondo le regole stabilite dalla legge. Altrimenti non ve lo permetter. E quindi addio! Non abbiamo nulla da fare insieme.
PORFIRIJ Ma che vi prende? Oh, signore! Ma cosa dite? Su cosa dovrei interrogarvi? Calmatevi vi prego. Vi accolgo come un ospite e voi, per questo mio maledetto ridereSono un uomo nervoso e la vostra spiritosa provocazione a proposito di certi interrogatori mi ha fatto ridere. Rido facilmente, anche per un nonnulla e data la mia complessione a volte temo persino che mi venga un attacco di cuore. Ma sedetevi, via. Per favore, altrimenti penser che vi siate offesoIo sono uno scapolo, un uomo per niente mondano, insignificantee per giunta un uomo rinchiuso in se stesso, invecchiato eeAvete notato Rodion Romanovic che quando si trovano insieme due persone intelligenti che non si conoscono ancora molto bene ma che si stimano a vicendaper esempio, come noi due adesso, per una buona mezzora non riescono a trovare un tema di conversazione? Si irrigidisconocome intimiditi. Tutti hanno degli argomenti per conversare: le signore, per esempio, le persone mondane, gli uomini dellalta societ, gli uomini di stato. Tutti! E invece le persone come noi, quelle cio che pensano, sono sempre impacciate e poco inclini a parlare. Da che dipende questo? Non abbiamo interessi di cui parlare? Oppureoppure siamo onesti e non vogliamo ingannarci lun laltro? Non so. Voi come la pensate? Ma su, posate il berretto. Sembra che non vogliate pi restareprovo disagio. Io invece sono cos contento che siate qui. Il caff non posso offrirvelo: non il posto adatto questo; ma perch non fermarsi cinque minuti con un amico per distrarlo un po. Sapete con tutti i miei doveri dufficioNon offendetevi se cammino sempre avanti e indietro ma ho bisogno di moto. Sto sempre seduto alla scrivania e ingrasso. Mi propongo sempre di fare un po di ginnastica. Mi dicono che dei Consiglieri di Statos, s proprio Consiglieri di Stato, saltano volentieri la corda Proprio cosGuarda un po dove finita la scienza del nostro secolo: il salto della corda! Ma riguardo ai nostri metodi giudiziari, agli interrogatori siete voi che avete prima accennato agli interrogatori vero: al principio linterrogato lo si tempesta di domande insignificanti come voi avete argutamente detto e poi allimprovviso lo si stordisce con una mazzata proprio come un colpo di scure alla nuca ehehS alla nuca secondo la vostra felice similitudine. Ma a volte io penso che un discorso da amico dia risultati migliori. Eh! Il mestiere del Giudice Istruttore unarte. Unarte ricca di fantasia. Beh o qualcosa del genere ehehSe non sbaglio voi studiate legge e vi preparate dunque alla carriera giuridica?
RASKOLNIKOV Studiavo leggetanto tempo fa.
PORFIRIJ Ebbene, allora eccovi un piccolo esempio per lavvenire. Non pensatemi cos presuntuoso da insegnarvi qualcosacon gli articoli che pubblicate sui delitti! No, mi permetto semplicemente di presentarvi un piccolo esempio che pu servirvi. Dunque, carissimo, se io ritenessi un individuo colpevole di un delitto e il caso fosse affidato a me, perch dovrei disturbarlo prima del tempo anche se avessi prove certe contro di lui? Perch non dovrei lasciarlo passeggiare libero per la citt? Ehehvoi ridete? (Raskolnikov non ride) Gli indizi magari ci sono, ma vedete, al processo bisogna presentare almeno una prova veramente certa, indiscutibile, una prova da due pi due fa quattroE se io lo metto dentro prima del tempo giusto pur essendo sicuro che lui mi privo forse dei mezzi per smascherarlo completamente. Perch? Ma perch se lo arresto lo metto in una posizione ben definita, ben precisa, in uno stato, diciamo, di tranquillit psicologica, perch sa di essere accusatoed ecco che lui mi sfuggir rinchiudendosi nel suo guscio. No. Io lo lascio libero, tranquillo, non lo faccio arrestare ma faccio in modo che in ogni ora, in ogni momento egli sappia o perlomeno sospetti che io so tutto, tutto! E giorno e notte lo spio, lo sorveglio senza tregua, cos che lui si trovi in uno stato continuo di attesa e di paurafinch alla fine sar vinto dallangoscia, perder la testae sar lui stesso a venire da meE i nervi, i nervi li avete dimenticati? Gente cos malata, pallida, irascibile. E poi la rabbia, la rabbia che certamente hanno dentro contro tutto e contro tutti. No, passeggi, passeggi pure per il momento: io so gi che la mia vittima e non pu sfuggirmi. Avete mai visto una farfallina girare intorno a una candela. Beh, lui si metter a girare, girare intorno a me di continuo come una farfalla intorno ad una candela. La libert cesser di essergli cara, comincer a confondersi, a intricarsi nei suoi pensieri come in una rete, langoscia lo soffochere lui continuer a girare, girare intorno a me in cerchi sempre pi piccoli, sempre pi stretti epaf! Mi voler direttamente in bocca e io linghiottirE questo, s, che d un gran piacere ehehnon credete? Ma vedo che pensate che io voglia divertirmi a raccontare storielle. Forse avete ragione: sono un buffone. Anche questa mia goffa figura che mi stata data da Dio suscita sempre negli altri pensieri comici. S, io sono un vecchio buffone, e dovete scusarmi. Voi siete un uomo ancora giovane e come tutti i giovani credete nella brillante forza dellintelligenza che permette di superare tutti gli ostacolilavete detto voianche il delitto! Anche lui, il mio uomo, crede nella sua intelligenza. Ma la natura dove la mettiamo? Spesso la natura viene in aiuto di un povero Giudice Istruttore. S, lui mentir, la sua intelligenza lo aiuter a mentire nella maniera pi scaltra ma proprio quando pensa di avere trionfato e di poter godere i frutti della sua scaltrezzaPaffete! Non so: per esempio cade svenutoPu accadere. La natura! Ammettiamo pure che abbia perso i sensi a causa delle sue penose condizioni fisicheComunquecomunque ha fatto nascere un piccolo sospetto. Aveva mentito in modo meraviglioso ma non aveva fatto i conti con la natura. Oppure unaltra volta, sempre sicuro della sua scaltrezza, assumer unaria sofferente, sbiancher il volto in un pallore voluto, simulatoma impallidisce in modo troppo naturale, troppo veroed ecco che di nuovo fa nascere nel giudice un altro piccolo sospetto, un dubbio. E ammesso che la recita in un primo momento funzioni, laltro durante la notte ci pensa sue se non uno scioccocapir. Cos passo dopo passo il nostro uomo si compromette sempre di pi. In che modo? Comincer a mettere le mani avanti, andr lui stesso a cacciarsi dove nessuno lo chiama e invece di tacere, si abbandoner a spiritose similitudini il cui significato sar capito da tuttie si metter a chiedersi: perch, perch tardano tanto ad arrestarmi. Ma perch siete diventato cos pallido? Rodion Romanovic? Vi sentite soffocare? Vi manca laria? Volete che apra la finestra?
RASKOLNIKOV (Ride) Nonon vi disturbate per carit. (Porfirij ride, Raskolnikov si interrompe bruscamente) Porfirij Petrovic! Ora finalmente non ho dubbi: voi mi sospettate dellassassinio di quella vecchia e di sua sorella Lisaveta. Se credete di avere il diritto di perseguitarmi legalmente, perseguitatemi; se volete arrestarmi, arrestatemi. Ma non vi permetto di ridermi in faccia. Non lo permetto. Capito Porfirij Petrovic? Non lo permetto!
PORFIRIJ Oh, Signore! Figliuolo mio! Ma che vi prende?
RASKOLNIKOV Non lo permetter.
PORFIRIJ Piano, piano! Di l ci sono gli impiegati, vi sentiranno urlare e se verranno qui che gli diremo? Sarebbe imbarazzante, no?
RASKOLNIKOV Non lo permetter, non lo permetter.
PORFIRIJ Dovreste bere un po dacqua. Questo un attacco. Su avanti bevetevi far beneRodion Romanovic, caro! Cos finirete per diventare pazzo ve lo dico io. Bevete, su. Almeno un sorso. Ma come fate ad avere cos poco riguardo di voiad angosciarvi tantoAnche Dimitri Rasumichin venuto ieri da me a parlarmi di questa vostra angoscia. S, daccordo avete ragione, io forse a volte ho un tono troppo sarcastico, un pessimo carattere e nel nostro primo incontro forsema loro, guarda un po cosa ti vanno a pensare! Oh, Signore! Venne ieri dopo avervi lasciato. Abbiamo pranzato insieme e lui parl, parl e io allargai soltanto le braccia, cosEra stato mandato da voi? No?
RASKOLNIKOV Rasumichin non ve lho mandato io ma sapevo che era venuto da voi e sapevo perch era venuto.
PORFIRIJ Lo sapevate?
RASKOLNIKOV S, lo sapevo. E con questo?
PORFIRIJ Con questoCon questo c che io conosco molte altre cose di voi: sono informato di tuttoPer esempio so che pochi giorni dopo il delitto siete andato in piena notte a visitare quellappartamentoS, lappartamento della vecchia usuraia. Lappartamento era vuoto ma voi, non so perch, avete tirato pi volte il campanello di quella porta e al portiere avete detto che volevate prenderlo in affitto. E il portiere poi venuto da me e mi ha detto che lo avete molto sconcertato con delle strane domande a proposito del sangueSe il pavimento era stato lavatoEh, sono cose cheCapisco il vostro stato danimo di allora: eravate ammalato. Rasumichin mi ha ricordato la febbreil delirioE capisco anche come vi sentite ora; ma cos finirete col perdere la ragione. Tutte queste chiacchiere, questi sciocchi sospetti vi hanno esasperato, vero? E non vedete lora che questa storia finisca finisca il pi presto possibile. E cos, no? Ho indovinato? Per a proposito della visita che ieri mi ha fatto Rasumichin, voi dovreste dire che venuto a parlarmi di sua iniziativa e nascondermi che lavete mandato voi. Ma voi non solo non lo nascondete ma anzi affermate decisamente che venne da me perch voi lo mandaste e che fu una vostra iniziativa.
RASKOLNIKOV Lo sapevo ma non fu una mia iniziativa, ve lho detto. Voi giocate con me come il gatto fa col topo. Volete spaventarmi, farmi credere di aver detto cose che non ho mai detto, insinuarmi dentro il sospetto, lincertezza. Voi giocate con i miei nervi malati. Vi mostrate tanto sicuro ma non fate altro che mentire. Io non vi credo!
PORFIRIJ Invece io sono sicuro che gi mi credete, almeno un po e far in modo che abbiate in me la pi assoluta fiduciaperchdesidero sinceramente il vostro bene.
RASKOLNIKOV Il mio bene e mi sospettate di un assassinio? Dite che conoscete tutto di me: dunque mi sorvegliate e volete farmelo sapere.
PORFIRIJ Mio caro, ma da voi che ho saputo tutto! Non vi accorgete che nella vostra agitazione siete voi stesso a dirmi tutto? Siete molto confuso. Infatti ditemi: se avessi anche il minimo sospetto su di voi, parlerei come vi parlo? No. Avrei raccolto ufficialmente la vostra deposizione, ordinato una perquisizione a casa vostra e forse chiss anche arrestato. Se ho agito diversamente vuol dire che non ho nessun sospetto su di voi.
RASKOLNIKOV (Grida) Voi continuate a mentire. Non so qual il vostro gioco, ma voi mentite. Sempre! Lo sento, non posso ingannarmiIo voglio sapere. Mi ritenete colpevole, s o no? Voglio sapere!
PORFIRIJ Perch voler sapere tante cose visto che nessuno vi ha dato finora il minimo fastidio. Siete proprio come un bambino: datemi, datemi il fuoco, voglio tenerlo in mano. Perch vi agitate tanto? Perch venite voi stesso ad offrirvi? Che ragione avete di venirmi a cercare? Eh?
RASKOLNIKOV Vi ripeto: non posso pi sopportare.
PORFIRIJ Che cosa? Lincertezza?
RASKOLNIKOV Basta! Basta! Smettetela di torturarmi.
PORFIRIJ Piano, pianoo sar costretto a chiamare qualcuno e sar peggio per voi. Parlo sul serio.
RASKOLNIKOV Arrestatemi ma smettete di giocare con me. Tu menti! Menti pagliaccio, pulcinella maledetto. Capisco tutto: sai che sono malato e mi torturi perch mi tradisca. Questo il tuo scopo.
PORFIRIJ Rodion Romanovic, pi di cos ormai non potete tradirvi.
RASKOLNIKOV Avanti, dammi dei fatti. Non hai nessuna prova, soltanto dei miserabili insignificanti sospetti. Nessuna prova, non hai nulla!
PORFIRIJ Vi ho trattato da amico.
RASKOLNIKOV Non voglio la tua amicizia. Ci sputo, sopra la tua amicizia. Ecco prendo il berretto e me ne vado. E tu che dirai, ora, Giudice Istruttore, se hai intenzione di arrestarmi? Che dirai?
PORFIRIJ Arrivederci.
RASKOLNIKOV No. Addio!
PORFIRIJ Come Dio vorr, come Dio vorr. Ma sento che noi due ci rivedremo ancora. E vero?...S, ci rivedremoci rivedremo.
RASKOLNIKOV E ci conosceremo a fondo?
PORFIRIJ E ci conosceremo a fondo!
RASKOLNIKOV Addio. (Via)
PORFIRIJ (Accende una sigaretta) Arrivederci.
ATTO SECONDO
SCENA I CAMERA DI SONJA
- VOLEVO DIVENTARE UN NAPOLEONEPER QUESTO HO UCCISO -
SONJA Voisiete tornato. Sono contentasperavo che tornaste.
RASKOLNIKOV E tardisono le undicivero?
SONJA SPoco fa lorologio dei padroni di casa ha battuto le ores, sono le undici.
RASKOLNIKOV Sono molto stanco. Ho camminato per oreMi sono trascinato per le strade senza sapere dove andavo. C stato un momento che ero cos stanco che stavo per sveniremi sono seduto a terrae una vecchia signora che teneva per mano una bambina vedendomi in quello stato ha avuto piet di me: Tieni, fratello, per amor di Cristo. Ha creduto fossi un mendicante e mi ha messo in mano una moneta. Ma io lho gettata via: non voglio la piet di nessunoma voglio continuare a vivere. Il Signore da la pace ai morti ma i vivi devono continuare a vivereVero Sonja? E cos? Vero Sonja che cos?
SONJA Mi fate pauraNon capisco. Cosa volete dire? Vi prego non parlate come ieri. Mi avete spaventata con tutti quei discorsi. Ho gi tanta pena nel cuore.
RASKOLNIKOV Povera Sonja.
SONJA Siete molto pallido, sedetePerch non parlate? Ditemi allora perch venite da me? Per tormentarmi ancora? Cosa cercate?
RASKOLNIKOV Vengo a mendicare le tue lacrime, la tua pena. Che vilt! Perch avveleno cos la tua vita?
SONJA Non dite questo. Che sarebbe stato di me senza di voi?
RASKOLNIKOV Oh!
SONJA Mio Dio, che avete?
RASKOLNIKOV Nulla Sonja, nulla che sono molto stancoMi fa male la testa, ho la febbreForse sto diventando pazzo. Mi sono tormentato e straziatoierie ieri laltroe in tutti questi giorni. Ma guarir e presto sar tutto finito. E se poi non guarissiOh, come tutto ci mi venuto a noiaMi chiedi perch sono venuto a tormentarti? Me lo chiedo anchioMa s, lo so, lo so perch sono venutoRicordi quello che volevo dirti ieri? Andando via ti dissi che forse ti salutavo per sempre ma che se fossi ritornato, ti avrei dettochi ha ucciso Lisaveta. Ebbene eccosono venuto a dirtelo.
SONJA Ma come fate a saperlo?
RASKOLNIKOV Lo so.
SONJA Lo hanno trovato?
RASKOLNIKOV No, non lhanno trovato.
SONJA E allora come fate a saperlo?
RASKOLNIKOV Indovina.
SONJA Mi fate paura. Come fate a sapere chi ha ucciso Lisaveta?
RASKOLNIKOV Lo soperch un mio amicoLui quella Lisaveta non voleva ucciderlaLha uccisa per caso. Lui voleva uccidere la vecchia mentre era sola in casaPer questo era andato da lei tra le sette e le otto di sera: sapeva che era sola. Ma poi entrata Lisavetaeha ucciso anche leiAlloraNon riesci proprio a indovinare?
SONJA No.
RASKOLNIKOV Guardami SonjaGuardami
SONJA Dio! Che hai fatto? Che hai mai fatto di te? Perch non ti ho conosciuto prima? Tutto sarebbe stato diverso. Perch non sei venuto prima da me?
RASKOLNIKOV Mi abbracci e mi baci dopo che ti ho detto quello che ho fatto? Ma capisci cosa sono?
SONJA Un infelice. In tutto il mondo non c nessuno pi infelice di te. Lo sento. Ma come hai potuto? Perch lhai fatto?
RASKOLNIKOV Per rubare.
SONJA Per rubare?...Avevi fame? Dovevi aiutare qualcuno? Forse tua madre?
RASKOLNIKOV Sforse volevo anche aiutare mia madre, mia sorellama no, non veronon questo. No, Sonja, no!...Non avevo cos famee non volevo aiutare nessunoMa basta, non torturarmiE stato tremendoL, in quella stanza con quella strana luce del sole al tramontoe quella vecchia sudiciaQuando le diedi in mano il pegno mi guard cattiva e mi sembr di vedere nei suoi occhi un lampo di derisioneForse aveva gi capito tutto. Stavo per fuggire ma lei and verso la cassetta che stava sotto il letto per riporre il pegno che le avevo portatoera a capo scoperto con quei radi, grigi capelli unti di grassoAllora tolsi la scure che tenevo nascosta sotto la giaccaeLei mand un sospiro come un grido debolissimo e cadde in ginocchiosollev le due mani sopra la testaCome faceva ad avere ancora tanta forza?...E in una mano continuava a stringere il mio pegnoE allora la colpii ancora una voltadue voltetenevo la scure con tutte due le mani.
SONJA No! No! Basta! Non voglio sentire!
RASKOLNIKOV Tutto, Sonja. Tutto devo dirti. Tutto!
SONJA Non voglio non voglio
RASKOLNIKOV Devo dirtelo! Sono venuto per questoHo bisogno di dirteloIl sangue sgorg come da un bicchiere rovesciato efinalmente stramazz a terraMi chinai con terrore a guardare: gli occhi erano spalancati come se volessero schizzare fuori eil visotutto il viso era devastato, sporco di sangueMi precipitai alla cassetta sotto il letto dove la vecchia nascondeva i pegni non riscattati: il suo tesoropresi con furia, braccialetti, orecchini, spille doronon sonon capivo nullae cominciai a riempirmi le taschemolti oggetti caddero in terraQuando a un tratto mi si gel il sangueUdii alle mie spalle un grido soffocato, come un gemitomi voltaie l in piedi stava Lisaveta. Aveva un grosso fagotto nelle mani e guardava impietrita la sorella stesa l in una pozza di sangue. Come se le mancasse laria non gridLe labbra le tremavano lievemente come fanno i bambini molto piccoli quando hanno paura di qualcosaandai verso di lei con la scuree lei sollev appena una mano come pere senza un grido
SONJA No! No!...Dio che hai fatto?!
RASKOLNIKOV Non lavevo previsto, non avevo previsto questoVolevo subito fuggireero terrorizzatoma bisognava lavare il sangue dalle manidalla scureCera un secchio pieno dacqua. Vi immersi la scure e le mani e mentre mi lavavoNon potevo credere ai miei occhi. La porta, la porta che dava sulla scala era rimasta aperta. Capisci? Aperta per tutto quel tempo. Come avevo potuto? Mi precipitai e la chiusi col catenaccio. E fu allora che sentii che qualcuno saliva su per la scalai passi si avvicinavano sempre di pisempre di pied ecco che un uomo si ferm proprio davanti alla porta e le grid di aprire. Ero sconvolto come paralizzato dalla pauraMi appoggiai con tutto il corpo alla porta trattenendo il respiro, in ascolto eil campanello cominci a suonarepoi arriv unaltra personaora erano in due e cominciarono a spingere con forza la portama il catenaccio resistevae intanto il campanello continuava a suonarea suonare Dio quel campanelloQuel suono stranometallicocome di lattaAlla fine se ne andaronosentii che scendevanoCon uno straccio lavai il sangue che sera raggrumato sulle scarpe. Rimisi la scure sotto la giacca. Tolsi il catenaccio e aprii lentamente la porta. Nessunonon cera nessuno. Per le scalenessun rumore: potevo finalmente fuggireIn basso cerano due uomini che parlavano col portiere dentro la sua guardiola. Nessuno mi vide mentre uscivo dal portone. Non so come feci ad arrivare a casa. Riportai la scure nella cantina da dove lavevo presa senza che nessuno se ne accorgesse e il giorno dopo, quei braccialetti, gli anelli, le spille dorotutti quei miseri oggetti rubatili sotterrai sotto una pietra in un cortile. Tutto ancora l e l resterannonon torner mai a prenderli.
SONJA Tu hai detto per rubarema allora? Perch hai ucciso?
RASKOLNIKOV Lo sai, Sonja? Se avessi ucciso solo perch avevo fameora sarei felice!
SONJA Non capisconon capisco
RASKOLNIKOV Ma perch piangi e mi abbracci? Perch non ho potuto resistere da solo e sono venuto a rovesciare la mia angoscia su di te? Soffri anche tu e mi sentir sollevato. Come puoi amare un uomo cos? Io sono cattivo, Sonja, cattivoe questo forse pu spiegare tante cose. E sono venuto da te perch sono cattivo. Ci sono uomini che non sarebbero venuti ma io s, perch sono un vigliaccoVenendo qui mi sono fermato sul ponte Nikolaevski. Guardavo la Neva scorrere nera sotto di meVolevo farla finita. Ho sempre creduto di essere un uomo coraggioso, fortenon dovevo dunque avere paurama poi
SONJA Ha vinto la ragione.
RASKOLNIKOV No, ho soltanto avuto paura dellacqua, perch sono un vigliacco, un debole. E cos! Ma ora io voglio spiegartidevoe non so come cominciare.
SONJA Hai fatto bene a venire da me. E meglio che io sappia. Parla e capir. Parla.
RASKOLNIKOV Volevo diventare un Napoleone, per questo ho ucciso! Puoi capire?
SONJA N-no. Ma tu parla e io capir dentro di me, capir tutto.
RASKOLNIKOV Questa la storia. Un giorno mi domandai: se al mio posto si fosse trovato Napoleone e per iniziare la sua carriera militare non avesse avuto n Tolone, n la Campagna dItalia, n tutte le altre belle e grandi imprese ma si fosse trovato come ostacolo una sudicia vecchia che bisognava uccidere per rubarle il denaro dalla sua cassetta (per la carriera, capisci?)Ebbene, lui avrebbe commesso il delitto o no? Si sarebbe sentito disgustato per unazione cos poco nobile? Questa era la domanda che mi ha tormentato per tanto tempo. Fino a quando, quasi allimprovviso, mi convinsi che Napoleone non solo non si sarebbe disgustato per una simile azione ma avrebbe ucciso la sua vecchietta senza darle nemmeno il tempo di un respiro. Senza nessuna esitazione. E allora smisi di torturarmi e seguendo un esempio tanto autorevoleho ucciso. E stato proprio cos, capisci? Non ti viene da ridere? S, Sonja, la cosa pi ridicola che stato proprio cos.
SONJA Ma possibile? Si pu uccidere cos?
RASKOLNIKOV Io ho ucciso soltanto un pidocchio, Sonja. Uno sporco, disgustoso, inutile pidocchio.
SONJA Ma era pur sempre una creatura umana. E un delitto!
RASKOLNIKOV Delitto? Che delitto? Ho ucciso una vecchia usuraia, non necessaria a nessuno che succhiava il sangue ai poveri. Questo sarebbe un delitto? No, io non lo penso.
SONJA Ma hai versato sangue.
RASKOLNIKOV Ma tutti versano sangue. Apri gli occhi Sonja. Nel mondo non si fa che versare sangue dovunque, a fiumi. Sangue che viene versato come champagne da coloro che poi vengono incoronati, riveriti da tutti e magari onorati come benefattori dellumanit. E quanti monumenti alla loro memoria! Uccidere la gente con le bombe, con le guerre forse pi rispettabile del mio delitto? Divorato dalla rabbia per questo mondo ipocrita e crudele per tanto tempo mi sono rintanato come un ragno nel mio buco. Divorato dalla rabbia contro tutto e contro tutti. Tu non conosci il mio canile. Come odiavo la mia lurida stanza. Eppure non volevo uscire. Non volevo. S, avrei potuto continuare gli studimia madre mi avrebbe mandato i soldi per le scarpe, i vestiti, il mangiare. Avrei potuto anche guadagnare qualche rublo dando lezioni. Ma non volevo, non volevo. La rabbia mi divorava. Giorno e notte stavo steso sul letto a pensarea pensareHo passato notti intere a pensare nelloscurit; non compravo nemmeno le candele per stare al buio. E mi domandavo sempre: perch sono cos stupido? Io sono pi intelligente degli altri, io possoe ho cominciato a capire: solo chi forte di mente e di spirito potr dominare gli uomini. E chi osa sputare anche sulle pi grandi e nobili cose diventer il loro signore, imporr a tutti la sua legge. E chi osa pi di tutti, su tutti avr ragione! Con lintelligenza e laudacia si pu diventare Signore degli imbecilli. Basta soltanto osare: tutto sta in questo. Mettersi al di sopra della Legge, sbarazzarsi della coscienza e prendere la morale per la coda e gettarla al diavolo. Io ho voluto osare e ho ucciso. Ho voluto osare un atto di coraggioe ho ucciso. Questa la verit. Non ho ucciso per fame o per aiutare mia madre o mia sorella o per essere un benefattore dellumanit stupidaggini. Ho ucciso semplicemente per me stesso, per me solo! Adesso lho capito. Io volevo sapere se anchio ero un pidocchio come tutti o un vero uomo. Volevo sapere se avrei avuto il coraggio di scavalcare lostacolo oppure no. Ero una paurosa debole creatura o avevo il diritto?
SONJA Di uccidere? Il diritto di uccidere?
RASKOLNIKOV Cosa mi ha trascinato in quella casa
SONJA Ti sei allontanato da Dio e Dio ti ha punito, ti ha abbandonato al diavolo.
RASKOLNIKOV Il diavolo e Dio sono sempre in lotta tra di loro e il loro campo di battaglia il cuore degli uominie questa volta con me ha vinto il diavolo. Lui mi ha trascinato a casa di quella vecchia. E solo dopo mi ha spiegato che non avevo il diritto di andare l perch sono anchio un pidocchio come tutti gli altri. Ed eccomi qua. Sarei venuto forse da te se non fossi un pidocchio? Accogli lospite.
SONJA Ma hai ucciso!
RASKOLNIKOV Me stesso ho ucciso, non la vecchia. Mi sono ucciso da me e per sempre. Che devo fare, Sonja?
SONJA Va per la strada, adesso, fermati in mezzo alla gente, inginocchiati e per prima cosa bacia la terra che hai insanguinato, poi inchinati a tutto il mondo, volgiti da tutte le parti e grida a tutti Ho ucciso.
RASKOLNIKOV Devo forse costituirmi? Andare ai lavori forzati. E questo che vuoi?
SONJA Accetta la sofferenza e la sofferenza ti salver, ti porter a una nuova vita.
RASKOLNIKOV La resurrezione di Lazzaro!? No, Sonja, non andr da loro. Non ne sono degni. Loro uccidono uomini a milioni e trovano sempre una giustificazione ai loro delitti e spesso se ne gloriano anche. Delinquenti e farabutti. Non ci andr. E poi che cosa direi? Ho ucciso ma il denaro lho nascosto per sempre sotto una pietra. Riderebbero di me. Vigliacco e imbecille mi direbbero. Non capirebbero nulla di me. No, non ci andr.
SONJA Ma come farai a vivere?
RASKOLNIKOV Lotter ancora.
SONJA Sar per tutta la vita.
RASKOLNIKOV Mi abituernon mi arrender a loro. Non hanno prove certe, solo indizi, vaghi sospetti. Mi difenderadesso ho imparato. Basta piangere, ti prego. Sonja, io ho bisogno di tema ho paura: non c pi amore dentro di me. Solo rabbiae forse sono incapace di amare.
SONJA Ma nel cuore di una persona che ama c tanto amore anche per il cuore dellaltro.
RASKOLNIKOV La peccatrice e lassassinoinsieme. Noi siamo entrambi maledetti e andremo insieme per la stessa strada.
SONJA Ti seguir ovunque tu vada. Qualunque strada tu scelgaEcco, prendi queste croci. Lo so che non credi ma prendile. Una di cipressoper teE questa di rameper me. Me lha donata LisavetaIo porter la croce di Lisaveta MettimelaE tu porterai la miaecco.
SCENA II IL PONTE
- ASSASSINOASSASSINOASSASSINO -
RASKOLNIKOV E possibile che sia accaduto tutto questo? Come ha potuto unidea cos orrenda entrare dentro di me? Cos ignobile dunque il mio cuore?... Forse sono malato! S, la vecchia non stata altro che una malattia. Volevo scavalcare lostacolo e andare oltreE invece ho ucciso non una persona ma un idea. Ho ucciso lidea ma non ho scavalcato niente: sono rimasto da questaltra parte. A tutto avevo pensato, a tutto. Avevo persino cucito un laccio sotto la giacca: nessuno cos poteva vedere la scure: una trovata geniale! E Napoleone? Ah, Napoleone, le Piramidi, Waterlooe la vecchia strozzina con Napoleone sotto il letto a frugare come un ladro nella cassettaChe miseria!...Ma la mia vita non pu essere finita con quella vecchia. Per te vecchia il Regno dei Cieli. Per me il regno della ragione, s, della volont, della forza. Ora mi necessaria la forza. E vedremoMi batterCi misureremoCosa devo fare? Accettare da vile ci che il destino mimpone e rinunciare ad osare, a vivere? La croce di SonjaHo gi la mia di croce da portare. No, Sonja, non avevo bisogno delle tue croci ma delle tue lacrime, del tuo dolore avevo bisognoforse anche del tuo amore. Oh, fossi solo e nessuno mi volesse bene e io stesso non volessi bene a nessunofossi solo!...Che strano! Mi sono fermato qui sul ponte, proprio nel punto preciso in cui ero solito fermarmi quando tornavo a casa dallUniversit. Quanto mi sembra lontano quel tempo! Perch mi sono fermato proprio qui? Ricordo che guardavo la Neva che scorreva serena sotto i ponti della citt, la cupola della cattedrale che splendeva nellaria limpidae quello spettacolo mi commuovevaE ogni volta mi stupivo di quel sentimento indecifrabile che mi spingeva a cercare di scoprire il mistero che sarebbe stata la mia vita. Perch mi torna in mente tutto questo? Ma ora tutti quei pensieri, quelle idee, tutti quei problemi di un tempo passato, i sogniora mi pare di vederli gi, gi in un abisso nerosotto i miei piedie anche me stesso gigie tuttotuttoAssassino?...Cosa?...Chi ha detto assassino?...Io non sono assassinoChi ha detto assassino?Dove sei? Chi sei tu uscito da sottoterra? Dove sei?...Chi ? Dovera e cosa ha visto? Tutto, tutto ha visto: qualcuno era in quella stanza. Ma dove stava? Da dove guardava? E come ha potuto vedere?...E mai possibile? (Urla) Perch solo ora fai sentire la tua voce?...No! Sto diventando pazzo! Basta, basta! Tutto questo deve finire. Questa incertezza, questattesa mi uccideNon posso continuare a vivere cos. Ma non andr da PorfirijPorfirij!...No, da lui no!
SCENA III CAMERA DI RASKOLNIKOV
- LUOMO E UN MISTERO DIFFICILE DA COMPRENDERE -
Raskolnikov entra e trova Porfirij seduto.
PORFIRIJ Eccoci qua! Non vi aspettavate certo questa visita Rodion Romanovic. Passavo da queste parti e ho pensato: Perch non salire cinque minuti a salutarlo. Ho saputo che avete avuto unaltra ricaduta del vostro male e alloraMa non chiudete mai a chiave? La porta era aperta. Non mi tratterr molto: solo il tempo di una sigarettina. Eh, queste sigarette! E veleno, puro veleno. Tossisco, mi si irrita la golae a volte mi viene laffanno. Io sono pauroso e giorni fa sono andato dal Dottor Marinskj. Mi ha visitato per pi di mezzora. Ho i polmoni dilatati a causa del fumo. Il tabacco fa male, lo so, ma con cosa lo sostituisco, non bevo. Il guaio che non bevo. Come vedete tutto relativo, Rodion Romanovic, tutto relativo Sono venuto a spiegarmi, carissimo Rodion Romanovic, s, a spiegarmi. Lultima volta che ci siamo incontrati c stata una strana scena tra noi duebeh, del resto anche nel nostro primo incontroMi sento molto colpevole con voi e ho deciso che molto meglio, dora in avanti, comportarci con la pi assoluta sincerit. Certi sospetti, certe scene non possono continuare. S, devo chiedervi scusa. Allora avevo per la testa un solo pensiero che mi rendeva diabolicamente convintoVedete, voi avete un carattere molto, molto irritabile e io contavo proprio sul vostro carattere. Volevo portarvi allestremoe vi aspettavo. Ho sperato molto in voi.
RASKOLNIKOV Perch mi dite tutto questo?
PORFIRIJ Perch dico questo? Perch sono venuto a darvi una spiegazione, ve lho detto. Perch voglio raccontarvi tutto sino in fondo, tutta la storia del mioaccecamento. Eh, s! Non posso definirlo altrimenti: accecamento nei vostri confronti. Vi ho fatto molto soffrire caro Rodion Romanovic e capisco cosa vuol dire aver sopportato certe cose per un uomo malato, orgoglioso e impazienteecco soprattutto impaziente di finirla Ho indovinato? Vero? Io non sono un mostro e vi parlo con assoluta sincerit. Confesso che appena vi ho conosciuto, pur non condividendo le vostre idee, ho intuito in voi i segni di una certa grandezza danimo anche se soffocata da un tremendo odio per la societe a poco a poco ho scoperto per vois, diciamo pure, un sincero affetto. Ridete? Oh, ne avete il diritto! Daltra parte fin dal primo momento non avete avuto simpatia per me. Pensate pure come volete ma da parte mia desidero cancellare questo vostro sentimento e dimostrarvi che anchio ho una coscienza e un cuoreEd eccomi quaForse non necessario dire per ordine come cominci tutta questa storia. Mi riuscirebbe difficileCome si fa a spiegare? Voci voci vagheNebulosi indiziAd esempio il vostro nome scritto dalla vecchia sulla carta che conteneva i vostri pegnima s sciocchezze, perMa stato soprattutto il vostro articolo pubblicato su quella rivista La Parola Periodica, ecco quelloCerto, capii lo stato di esaltazione con cui, magari durante notti insonni, lavevate meditato, con quale represso entusiasmo lavevate scritto. Ma questo represso entusiasmo molto pericoloso nei giovani. Pupuff! Allora vi presi un po in giro ma ora confesso che apprezzo molto quella vostra prima opera letteraria. Il vostro articolo fantasioso ma profondamente sincero. Vi lincorruttibile orgoglio della giovinezza, vi laudacia della disperazioneE quando lo lessi pensai subito Con questuomo la cosa non finisce qui! Cosa credete? Pensate che io non abbia fatto perquisire questa stanza? Ci sono stato qui, ci sono stato non ufficialmente ma ci sono stato. Sono venuto quando vi eravate di nuovo ammalato, steso qui nel vostro lettuccioE vi ho anche sentito nel delirio della febbre dire cose strane senza senso
RASKOLNIKOV Cosa dicevo?
PORFIRIJ Parlavate di uno strano suono che sembrava terrorizzarviun suono di campanellostrano, no?...Eh, s! Tutto fu esaminato qui, tutto da cima a fondo mainvano, nientePoi, a poco a poco mi si fece strada un pensieroPensai Ora questuomo verr da me! Verr senza essere chiamatoe molto presto. Un altro non verrebbe ma questo s. E audace, temerarioe se veramente colpevole un lottatore formidabile. E se colpevole verr! E cos aspetto, aspetto con una tensione tremenda. Non potete immaginare con quanta ansia vi ho aspettato. Ed ecco che tutta un tratto Dio vi manda. Come mi batteva forte il cuore appena vi vidi. Perch siete venuto a cercarmi? E la risata? Quella vostra stranissima risata quando con Rasumichin siete entrato nel mio ufficio la prima volta che ci siamo conosciuti. Esagerata! Allimprovviso mi sembr di intuire tuttoE poi la pietra. Ricordate? La pietra sotto la quale avreste nascosti gli oggetti se foste stato un ladro. Mi sembr proprio di vederla quella pietra laggi in un cortileAvete parlato di un cortile, no? E il campanelloquel suono di campanello che durante la vostra malattia continuava a tormentarvi. Dopo tutto questo come potete rimproverare certi miei atteggiamenticerti miei dubbi? Eh! Qui ci troviamo di fronte ad una storia del nostro tempo, una storia di questa nostra societ in cui il cuore degli uomini si ottenebrato. S, unepoca in cui si gioca pericolosamente con le idee che dicono che c bisogno di sangue per rinnovare la societ. Qui abbiamo a che fare con un sognatore esasperato forse dai libri che legge e che decide di scavalcare, come lui dice, lostacolo. Luomo ha deciso ma come se precipitasse dalla vetta di un monte o dalla cima di un campanile. Non ha tenuto conto della natura umana. E arrivato al delitto ma come se le gambe fossero di un altro. Ha dimenticato persino di chiudere la porta dietro di s e ha ucciso due persone per realizzare una sua teoria. Ha ucciso ma non ha saputo rubare nemmeno tutto il denaro e quel poco che riuscito ad afferrare lha poi nascosto sotto una pietra. E non gli bastata langoscia che ha sofferto quando stando dietro alla porta con la scure in mano ha sentito qualcuno che tentava di aprirlaE il campanello che suonava, suonavaNo, egli sere dopo torna in quellappartamento ormai vuoto per risentire il suono di quel campanello, per rivivere di nuovo morbosamente quella sua paura. Forse era ancora nello stordimento della malattia maoraora magari si ritiene una persona onesta, disprezza gli uomini e se ne va in giro per la citt come un angelo pallido.
RASKOLNIKOV AlloraChi ha ucciso?
PORFIRIJ Come chi ha ucciso? Ma voi avete ucciso Rodion Romanovic.
RASKOLNIKOV Io non ho ucciso.
PORFIRIJ S, siete stato voi. Voi siete lassassino.
RASKOLNIKOV Di nuovo con il vostro vecchio gioco, Porfirij. Sempre gli stessi trucchi. Ma non vi sono venuti a noia?
PORFIRIJ E smettetela, che me ne faccio ora dei trucchi? Ci fossero testimonima siamo solo noi due. Confessate o no per me lo stesso. Anche se voi negate io lo so! Lo so: voi siete lassassino.
RASKOLNIKOV Se cos perch non mi arrestate?
PORFIRIJ S, questa una domanda giusta! Non voglio arrestarvi. Sono venuto per farvi una proposta. Costituitevi e confessate tutto. Sar vantaggioso per voi e anche per me che mi toglier finalmente questo peso. Giuro davanti a Dio che combiner le cose in modo tale che la vostra confessione risulter assolutamente inaspettata e sincera. Tutta questa mia psicologia la distruggeremo completamente. Tacer tutti i sospetti su di voi, canceller ogni eventuale prova e il vostro delitto apparir come un ottenebramento della ragione causato dalla vostra malattia. Otterrete cos anche una riduzione della pena e chieder per voi comprensione.
RASKOLNIKOV Non c bisogno. Non me ne importa. Non voglio affatto la vostra comprensione e la vostra indulgenza.
PORFIRIJ Ecco proprio questo che temevo. Il vostro disprezzo per la comprensione. Non disprezzate la vita. Ne avete ancora molta davanti a voi.
RASKOLNIKOV Ci sputo sopra alla vita!
PORFIRIJ Ci sputate sopra. Ma avete gi vissuto molto? E avete capito molto della vita? Vi siete inventato una teoria sugli uomini, sugli uomini comuni e non comuni e lavete messa in pratica con un delitto ma fallita. E il risultato stata una cosa penosa, meschinauna cosa orrenda. E di questo fallimento ne provate vergogna. E il fallimento che vi tormenta non tanto il rimorso per ci che avete fatto. Ma voi non siete un delinquente, ne sono certo. Non lo siete affatto. Avete chiesto troppo a voi stesso e siete arrivato al limite estremo. E poi vi siete accorto di non esserne capace. So che non avete la fedeE allora abbandonatevi alla vita senza troppi ragionamenti, senza paura e la vita stessa vi riporter sulla riva e vi rimetter in piedi. A quale riva? Questo non lo so. Io so soltanto che avete ancora molto da vivere. Meno male che avete ucciso solo una vecchietta e sua sorella. Con la vostra teoria sul diritto di uccidere le persone inutili, avreste magari potuto commettere una carneficina. Bisogna ringraziare Dio. Che ne sapete? Avete compiuto un gesto tremendo. Non abbiate paura del cammino che vi attende. Non da voi! Siate forte e accettate quel che la giustizia esige da voi. Costituitevi e pagate la vostra colpa.
RASKOLNIKOV Dovrei pagare la mia colpa? In un mondo come questo? Dove si commettono delitti contro lumanit che nessuno poi vuole condannare? Dove le uccisioni legali infliggono uno strazio pi grande di qualunque delitto. La Giustizia! Come possono gli uomini essere giudici di altri uomini? Io credo che sulla terra nessuno possa punire un criminale se prima lui stesso, il giudice, non riconosca di aver compiuto dei crimini nella sua vita e di essere forse il primo colpevole del delitto che sta giudicando. Quando sar consapevole di ci, allora forse potr punire. Pagare la mia colpa in un mondo come questo, dove il pi forte schiaccia impunito il pi debole? Dove tutti sono contro tutti. No!
PORFIRIJ E vero: il mondo quello che Tutti contro tutti! Mavoglio raccontarvi una storiauna leggendanon so, forse un sogno. Si racconta che un tempo il mondo era condannato ad essere distrutto da una tremenda pestilenza mai vista prima che avanzava dallAsia verso lEuropa. Erano comparsi certi esseri microscopici che si insediavano nel corpo degli uomini. Questi piccolissimi esseri erano spiriti dotati di intelligenza e volont e gli uomini che li accoglievano in s, subito diventavano come indemoniati, posseduti da una furiosa pazzia. Per questi uomini si credevano saggi, intelligenti, infallibili come nessun altro lo era mai stato. Ognuno credeva che solo in lui fosse racchiusa la verit e si disperava guardando gli altri che non capivano e piangeva: la pazzia dilagava. Avevano perso il senso del bene e del male, non riuscivano pi a capire ci che era giusto e ci che era ingiusto, non sapevano pi n condannare n assolvere. Si ammazzavano tra di loro posseduti da una rabbia, da una crudelt insensata. Tutti contro tuttiappunto. Ognuno voleva imporre le proprie idee e nessuno riusciva pi a mettersi daccordo su nulla. A volte accadeva che si formasse qualche gruppo e, dopo aver ceduto su qualche punto, si mettevano daccordo e giuravano di restare uniti per sempre. Ma subito dopo si mettevano a fare cose completamente diverse da quelle che loro stessi un momento prima avevano giurato di faree cos gli uomini ricominciavano ad accusarsi fra di loro, ad odiarsi, a scannarsi. Intanto la pestilenza avanzava, morivano gli uomini, morivano le cose e le guerre, lodio divoravano il mondo. La leggenda dice che solo pochi uomini si salvarono: quelli che avrebbero potuto con il loro amore eliminare il male dalla terra. Matutti contro tutti e cos nessuno ha mai cercato di sentire la loro voce, nessuno mai! ha voluto ascoltare le loro parole.
RASKOLNIKOV Perch mi raccontate questo? Ma voi chi siete?
PORFIRIJ Chi sono io? Un uomo finito che forse ha capito qualche piccola cosa della vita maun uomo finito, niente di pi. Un uomo solo, invecchiato prima del tempo e che ha visto la sua vita passare come un fumoMa per voi diverso: voi dovete ancora vivere la vostra vitaVi parlo con sincerit.
RASKOLNIKOV Quando pensate di arrestarmi?
PORFIRIJ Ah! Per una giornatina o due posso ancora lasciarvi passeggiare.
RASKOLNIKOV E se fuggissi?
PORFIRIJ No, non fuggirete. Non credete pi nemmeno nelle vostre idee. Verrete da noi e sono certo che verrete con la decisione di accettare la sofferenzaPerch la sofferenza una grande cosa. Io lo so! Non badate al fatto che mi vedete cos tondo, e che mi comporto a volte come un goffo buffone. Io lo so! La sofferenza una grande cosa. Beh, andr a fare un giretto. Sar una bella serata purch non scoppi un temporaleDel resto sarebbe un bene. Rinfrescherebbe laria.
RASKOLNIKOV Porfirij Petrovic, siete un uomostrano e vi ho ascoltato per pura curiosit. Ma non vi ho confessato nulla. Ricordatevelo. Nulla!
PORFIRIJ Ma s, ma s me ne ricorderGuarda state tremando!...Non preoccupatevi: sar fatta la vostra volont! Per devo farvi una piccola richiesta un po scabrosetta ma importante. Nel casobehnel caso vi venisse lidea sciocca di chiudere questa storia in un altro modo es, insomma nel caso vogliate togliervi la vitama non credoallora lasciate un piccolo biglietto ma preciso, circostanziato. Oh due righe, due righettine basteranno. E accennate anche alla pietraa quella pietracosper onest. Ma ricordate. Accettare di propria volont la sofferenza il castigo pi nobile per i nostri errori. Arrivederci.
RASKOLNIKOV Porfirij perch fai tutto questo per me? Che uomo veramente sei tu?
PORFIRIJ Eh! Luomo un misteroun mistero difficile da risolvere. Io cerco di comprenderlo questo misteroproprio perch voglio essere un uomo. Capisci Rodion? Un uomocome teun uomo come tutti Felici pensieri e buoni propositi. (Via)
- LINIZIO -
RASKOLNIKOV (Solo) Una nuova inaspettata angoscia mi brucia dentro come la ferita di una verit terribileuna verit che mi spaventa comprendere. Cos? La legge di Dio in cui crede Sonja e la legge della natura umana reclama ci che le dovuto? La legge della verit mi grida il suo diritto? Non lo sonon riesco a rispondermi ma so che quel delitto inutile mi ha separato dallumanit. Nessun uomo ha il diritto di uccidere un altro uomo per quanto colpevole esso sia: anche lessere pi miserabile ha diritto al miracolo della vita. E io ho pagato per capire questo. E per potermi di nuovo accostare agli uomini ora devo costituirmi anche a costo di morire ai lavori forzatie rinunciare cos a vivereMa la vita dappertutto: la vita dentro di noi stessi e non nelle cose che ci circondano, non nelle mura che ci imprigionano. Il ricordo di ci che ho fatto brucer dentro di me sino alla fine dei miei giorni, vero. Ma io sono fatto di quella carne e sangue che pu amare e desiderare: e questa ancora vita. Intorno a me ci saranno uomini colpevoli di delitti come me e nelle loro colpe ritrover la mia e nel nostro cammino ci sentiremo fratelli. Un uomo tra gli uomini, sempre, anche nella sventura, anche nel dolore. Ecco in cosa consiste la vita, questo il suo compito.
(Va al proscenio, in sala si accendono le luci e al pubblico)
Sono io che ho ucciso la vecchia usuraia e sua sorella Lisaveta con una scure per rubare.
- Questo copione è stato visto: