Alice dei diritti

Stampa questo copione

Alice dei diritti

Di Maria Mancani

PERSONAGGI:

VOCE FUORI CAMPO

ABRAMO

ALICE

REGINA

MAMMA PENNY

GIORNALISTA

ASSASSINO

NAZISKIN

PADRE

I FIGLIA

II FIGLIA

III FIGLIA

GIARDINIERE

CAPPUCCETTO ROSSO

CENERENTOLA

HOSTESS

CAVALIERE

POLLICINO

GENERALE

Il lavoro nasce dagli approfondimenti fatti sui diritti del fanciullo. E costituito di dieci quadri o scene, tanti quanti sono i principi approvati nel 1959. Il testo base da cui stato tratto il copione Il grande libro dei diritti edito da Amnest International.

Questa in sintesi la storia. Alice, fuggita dal libro Alice nel paese delle meraviglie, intraprende un viaggio che la porter a conoscere la situazione dei bambini nel mondo. Incontra allinizio Abramo, personaggio biblico, che le racconta di suo figlio Isacco. Intanto entra in scena la Regina di cuori che invece di tagliare le teste, come nel libro da cui proviene, proclama il diritto alla vita per tutti i bambini del mondo. Da questo momento la Regina accompagner per tutto il viaggio la nostra protagonista e proclamer gli altri nove diritti man mano che le varie realt glielo suggeriranno. Accanto ad Alice e la Regina troveremo una giornalista che, alla ricerca sempre di notizie eclatanti, sar di grande aiuto nella soluzione dei problemi. Incontreremo razzisti fanatici e un giardiniere filosofo che spiegher ad Alice i motivi per cui si razzisti. Seguiranno i bambini extracomunitari, soli e ignoranti, che suggeriranno alla regina di proclamare il diritto alla famiglia e allistruzione. Ancora, Mamma Penny ci convincer della necessit del diritto alla salute; entreremo in una realt in cui dominano il denaro, la produzione e laddestramento alla guerra (il piano del M.I.C. :Militare Industriale Commerciale) con bambini-soldato o bambini sfruttati (Iqbal) con relativi Cavalieri del lavoro e Generali Militari; naturalmente seguiti tutti dalla proclamazione del diritto di essere protetti dallo sfruttamento e dalla guerra. Difficile rappresentare il diritto allidentit culturale: abbiamo dovuto ricorrere al racconto di due immigrati che, non volendo perdere le proprie tradizioni e la propria cultura, sono costretti a tornare nella loro terra dove li attendono gli stenti. E Pollicino? I piccoli si ascoltano malvolentieri e Pollicino insiste perch la regina simpegni a far rispettare il diritto di essere ascoltati. Infine Cappuccetto Rosso e Cenerentola, usciti dalla loro storia, incontrano bambini infelici, spenti, spaventati: sono le vittime degli Orchi Gentili, di quegli adulti che sottopongono i bimbi ad abusi sessuali..

Ma come faranno la regina e Alice a diffondere la cultura dei diritti? C la televisione, la radio e la stampa e ora anche Internet......

E i balletti? Cosa centrano? Li abbiamo inseriti per vivacizzare lo spettacolo e sottolinearne alcune parti.

1 - Money Money (dal film cabaret) introduce il tema dello sfruttamento;

2 - The typewriter, la macchina da scrivere (da un film di Jerry Lewis) ci presenta lambiente della sede di un giornale:

3 - Ballo dei girasoli (tratto da un brano di Fantasia di Disney), le differenze sono regali;

4 - Ninna nanna - Il bisogno dei bambini di essere coccolati;

5 - Marcetta militare (dal filmlArmata Brancaleone):accompagna lentrata in scena

dei soldatini;

6 - Marcia di Radesky, accompagna i fanatici razzisti;

Filo conduttore musicale che accompagna tutto lo spettacolo e il Dies Irae di Verdi.

SIPARIO CHIUSO

(Dallo schermo TV, a sinistra della sala, si proiettano immagini da "ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE ")

VOCE FUORI CAMPO: " ... ma Alice come molti personaggi dei libri, si stancata di rimanere nella sua storia, vuole uscire, cambiare,entrare nella realt, anzi nella realt dei bambini. Cos ha deciso ... del resto, UN LIBRO NON E' UNA PRIGIONE! " Si apre il sipario

ABRAMO: (entrando e rivolgendosi ad Alice che si guarda intorno un po spaesata) Buongiorno Alice. Sono la tua guida e ti accompagner all'inizio del tuo viaggio

ALICE: (Con naturalezza) Ciao

ABRAMO: Tu sai chi sono io? Conosci il mio nome?

ALICE: (Incerta) Eh... s ma... dimmelo tu. (Fra se) Io ti chiamerei nonnino.

ABRAMO: Va bene, io sono Abramo. Vedi, ho voluto che il tuo viaggio nell'infanzia cominciasse proprio da me, perch tanto tempo fa mi successo qualcosa di molto importante per l'infanzia. Un giorno... ma siediti, voglio raccontarti una storia e in onore di una storia ci si siede comodi.

ALICE: (Entusiasta) Che bello, racconta anche le storie! (Fra se) E' il massimo come nonno!

ABRAMO: Devi sapereche a quei tempi, la gente, aveva paura dei suoi dei perch pensava che arrabbiandosi avrebbero mandato ogni tipo di disgrazia.Cos, per tenerseli buoni, gli offrivano sacrifici e doni, primizie, agnelli giovani epersino bambini.

ALICE: Oh!

ABRAMO: Si, proprio cos. Uccidevano i bambini perch pensavano di far contenti i loro dei. Quegli dei di sventura!

ALICE: Ti prego nonno questa storia troppo triste.

ABRAMO: Neanche a me piace, ma era cos. Io ero il solo nella regione a non avere paura del mio Dio. Ero convinto che fosse uno solo e che mi amasse. E non avevo paura. Mi sentivo amico del mio Dio!

ALICE: (Abbracciandolo) Si nonnino, tu s che eri furbo. Cos la tua storia mi piace, continua.

ABRAMO: Ma ecco che un giorno il mio Amico mi disse:

VOCE F. C.: Abramo vorrei che tu mi sacrificassi tuo figlio, l sulla montagna!

ALICE: Oh no, anche Lui come gli altri!

ABRAMO Non posso uccidere mio figlio, impossibile

ALICE: (Battendo le mani) Bravo, bravo!

ABRAMO: Non darmi troppi meriti! Fin da allora capivo che non giusto uccidere i bambini, lasciarli morire. Il bambino la luce del mondo.

VOCE F.C: Lumanit ha il dovere di dare il meglio di s

ALICE: Meno male che nessuno oggi pensa ad uccidere i bambini. (Ripensandoci) e cos, vero nonnino?

ABRAMO Ah s e chi lo dice?Avvivinandosi ad Alice ma parlando pi a se stesso) Il tuo viaggio nellinfanzia, mia cara, non proprio una passeggiata

ALICE (balbettando) Nessuno pensa di uccidere i bambini

ABRAMO: (Lentamente) No, ma li sacrifica ad altri dei. (Velocemente in modo ossessivo) guerra, droga, razzismo, denaro, velocit, comodit, avidit (lentamente) il risultato lo stesso.

(Entra in scena la regina)

REGINA: Basta, basta. Si taglino loro le teste.

ABRAMO Chi ? (ad Alice)

ALICE E la regina di cuori. Ha un brutto carattere!

REGINA Aliiiiiiiiiice! Partiamo

ABRAMO : Bene Alice. Io abito al piano biblico. Ti consiglio di andare al piano della realt storica. (esce)

REGINA Ricordami di accordare ai bambini il diritto alla vita

ALICE e alla sopravvivenza e allo sviluppo

REGINA In maaaarcia.. (escono ed entra un ragazzo con il relativo cartello. Poi buio. Cambio scena. Segnale H

Secondo quadro

ALICE (entrando e gurardandosi attorno un po spaesata, entra mamma Penny)

MAMMA P.: Avvicinati piccina, lasciati guardare. Come ti chiami?

ALICE: Alice. (Con aria saputella) e sto viaggiando!

MAMMA P.: Viaggi?

ALICE: Si, e tu che fai? Stai sempre qui?

MAMMA P.: Beh, quasivedi, io sono un'infermiera, un'infermiera della notte. Sono un po' tutte le mamme messe insieme accanto ai loro bambini da curare. Sono una SUPERMAMMA.

ALICE: Una supermamma? Allora io ti stavo aspettando. Aspettavo proprio te!

MAMMA P.: Mi aspettavi? Ma se non ci siamo mai conosciute

ALICE: Io intuivo di doverti incontrare

MAMMA P.: Calma piccina, parli come un libro stampato e io non sono molto istruita.

ALICE: (Fra se) Come ha fatto a scoprirlo. (A voce alta) Voglio dire signora chenel mio viaggio, nel grande palazzo con nonno Abramo, con la regina di cuori si, abbiamo proclamato il DIRITTO ALLA VITA PER TUTTI I BAMBINI e allora come fanno, dico io, i bambini a vivere

MAMMA P.:(Interrompendola) Capisco, capisco perch mi aspettavi. I bambini io li aiuto a vivere: che se ne farebbero della vita se nessuno li aiutasse a vivere

ALICE: (Quasi continuando lo stesso discorso) E non li amasse quantoquanto tutto il mondoquantotanti mondi messi insieme

MAMMA P.:( Sorride compiaciuta) Li curo, li consolo, li accarezzo, racconto loro le storie io sono la tua seconda tappa: dopo il diritto di vivere, IL DIRITTO DI ESSERE CURATO. Vedi, hai capito tutto.

ALICE: Si signora, anzi s supermamma! Ma che fai? Stai piangendo?

MAMMA P.: Piangendo? No, no piuttosto vieni Alice, vieni nel paese delle meraviglie. Eccole le meraviglie che dormono, ecco i miei bambini.

ALICE: (Indicando l'ingresso a destra) Le meraviglie reparto di cardiologia, dermatologia, neurologia logia logia mamma per me ora ci vuole il reparto di tristologia.

MAMMA P.: Vieni. Vuoi che ti canti qualcosa? Lo faccio sempre quando i bambini hanno il magone.

( Alice non risponde, si siedono entrambe e poggia la testa sulle ginocchia di mamma Penny che si mette a cullarla e a cantare una ninna nanna - MUSICA (blues o altro) . Mamma Penny fa scivolare la testa di Alice dalle sue ginocchia, l'adagia e raggiunge il gruppetto di infermiere che danzano sulle note di una ninna nanna cullando neonati-fantocci. Entra in scena la reginanon appena finita la ninnananna. Alice si sveglia. )

REGINA: Sapessi come sono stanca ! Ho visitato tutto lospedale ed ora voglio partire(Prendendo Alice per mano) Che risoluzione mi consigli di prendere prima di lasciare questo capitolo, ehm questo reparto

ALICE Proclamare il diritto di essere curato

REGINA Effettivamente proprio largomento adatto (portandosi avanti, rivolta verso il pubblico) Vi annuncio limminente Diritto alla salute (manda baci a due mani come una star. Esce seguita da Alice mentre entra il DIRITTO ALLA SALUTEin cartellone.Buio).

Terzo quadro

(si apre con balletto macchina da scrivere )

GIORNAL.: (afferrando Alice per un braccio) Salve signorina, lei si trova nel piano delle verit giornalistiche. Venga, venga

ALICE: ( Guardandosi intorno) Oh finalmente, grazie.

GIORNAL.: Prego miss, si accomodi.

( Si avvicinano al proscenio e si siedono )

GIORNAL.: ( Con tono professionale, digitando ) Alice del paese delle meraviglie ci dichiara

ALICE: Ma come fa a sapere chi sono?

GIORNAL.: E' il mio mestiere miss. So tutto, leggo tutto, TUTTURUTUTTO (MUSICA - Sfuma la musica) Esclusivo! Cosa cerca Alice? Perch la nostra eroina fuggita per andare nel paese dell'infanzia?

( Entra in scena la regina )

REGINA: Ehi ehi, ci sono anch'io! Anch'io sto viaggiando, anzi sto correndo, mi sto stancando, massacrando, stravolgendo.

GIORNAL.: ( Sorridendo ironico accenna un inchino ) Maest.

REGINA: ( Con buffo sussiego ) Pu proseguire, le consento di proseguire. (Scandisce) Il viaggio della regina di cuori.

GIORNAL.: Proseguiamo l'intervista, si. Che amori impossibili cerca di dimenticare Alice? Grazie, cara Alice, di avere accettato di rispondere alle nostre domande.

ALICE: Ma naturale. Un' eroina ha dei doveri verso il suo pubblico.

GIORNAL.: Ebbene, la grande domanda del suo pubblico questa: perch dopo pi di cento anni passati nella sua storia ha deciso di mettersi in viaggio? E Isacco? E la visita in ospedale? Cosa cerca di scoprire Alice?

ALICE: Isacco? L'ospedale? Chi le ha raccontato tutto questo?

GIORNAL.: Io, come le ho detto, so tutto, tutturututto

REGINA: (compiciuta)Suvvia, non ti dare tante arie

ALICE: Oh maest! Non avr fatto questo?

REGINA: Certo, ho informato la stampa. Un eroe di cui non si parla un eroe morto.

GIORNAL.: Certo, certo.

REGINA: E io ho adesso una missione. Affidarle, caro lei, uno scoop.

GIORNAL.: Uno scoop?

REGINA: Uno scoop! Certo! Tutto falso quel che si dice sull'infanzia: i bambini spensierati, i bambini felici..sa cosa ho scoperto, caro lei?

GIORNAL.: Mi dica, mi dica.

REGINA Che molti bambini non possono contare su una famiglia serena. Perci proclamo immediatamente il Diritto alla famiglia per tutti i bambini della terra!

(Si presenta il relativo Cartellone. Luce su di esso)

REGINA: Inoltre i bambini, molti bambini, vengono anche uccisi, non vengono curati, sono abbandonati a se stessi (E' sul punto di piangere), soli,sulla stradaLi vede questi? (entrano tre bambini con delle lettere in mano) I loro genitori sono partiti tanto tempo fa per lavorare nei paesi ricchi e poterli mantenere. Hanno mandato lettere che essi non sanno leggere.Vogliono solo riavere i loro genitori. Mi faccia un annuncio sul suo giornale mentre io insegner a queste creature a leggere e a scrivere. E proclamo solennemente il DIRITTO ALLISTRUZIONE E ALLEDUCAZIONE (esce insieme ai ragazzi mentre entra il relativo Cartellone)

Quarto quadro

GIORNAL: Ultime notizie, ultime notizie dal mondo della narrativa per ragazzi! Pare che Alice sia fuggita dal paese delle meraviglie. Qualcuno lha vista in compagnia della regina di cuori impegnata nella politica sociale.

( A luce crescente entra chiosco giornali, i giornali sono bagnati. appaiono i personaggi della strada che guardano i giornali e si cercano )

ASSASSINO: Mah non ci sono.

NAZISKIN: Ed io? Nemmeno io!

ASSASSINO:Ma insomma, pi che ammazzare che si deve fare? E sui giornali niente, niente, nessuno dice niente!

GIORNAL: Guardate il volto di questi signori! Chi li ha visti? Tre ragazzini sono alla ricerca disperata di questi signori. Si tratta dei loro genitori. Alice e la regina di cuori sono interessati alla vicenda (entra restando sullo sfondo Alice)

( Entrano altri Naziskin, marcia Radesky )

N. 1: Viva noi

TUTTI Si

N. 2: Abbasso tutti gli altri!

TUTTI Si

N. 3: Fuori gli stranieri!

TUTTI Si

N. 4: Liberiamo la nostra terra!

TUTTI Si

N. 5: Viva noi

TUTTI Si

N. 6: Morte agli immigrati!

TUTTI Si

N.1 Abbasso gli ebrei, gli arabi, i Turchi, i Polacchi, gli zingari, i mangiapane a ufo, i neri, i rossi, i marroni,i tizio e i caio e tutte le maledette razze

TUTTI Si

N.2 I neri in Africa.

N.3 I giapponesi in Giappone!

N.4 Basta! Per ora lasciamo stare i giapponesi, daccordo?

TUTTI Si

N.4 Quando diciamo fuori gli stranieri, sono soprattutto gli stranieri poveri. Per i ricchi, si vedr poi. Daccordo?

TUTTI Si

N.4 Un principe arabo miliardario prima di tutto un miliardario, poi un principe e poi un arabo. Daccordo?

GIORNAL.(che intanto se ne stava da parte) E in un giornale ci sono dei giornalisti. Daccordo?

TUTTI Si

GIORNAL. E voi siete in un giornale. Daccordo?

TUTTI Si

GIORNAL. E siete dei giornalisti?

TUTTI No

GIORNAL. E allora che state a fare qui? Su, fuori!(escono tutti seguiti dal giornalista)

Quinto quadro

ALICE: (portandosi sul proscenio) Perch tanta violenza? (A voce alta) Cos' uno straniero? Io ho solo incontrato esseri umani: un giornalista, un'infermiera, dei bambini. Persone, (A voce alta) mai un straniero. Tutti diversi ma armonizzati, un po come gli strumenti di unorchestra: persone-violino, persone-cornamuse, persone-chitarra, piatti, fisarmoniche

( C' gi in scena un'altra figura rimasta in disparte che adesso viene illuminata )

GIARD. Insomma una grande orchestra umana dove tutte le differenze creino unarmonia con il cielo al di sopra

ALICE esatto. E possibile tutto questo?

GIARD. Perch lo chiedi a me?

ALICE Perch pensavo che un giardiniere potrebbe avere dei punti di vista diversi da quelli che odiano gli stranieri

GIARD. Xenofobi

ALICE Come dice?

GIARD. Xenofobi vuol dire chi non ama gli stranieri Razzisti!

ALICE Razzisti!

GIARDIN. :Un razzista pensa che ci siano razze superiori e razze inferiori, pensa di essere di origine divina e pensa di eliminare gli altri perch sono pericolosi.

ALICE: Per questo le teste rapate mi hanno fatto paura poco fa.

GIARDIN. :Ti hanno fatto paura perch hanno paura.

REGINA: (Si avvicina al giardiniere) Per favore, per favore vorrei capire questa storia di paura contagiosa.

GIARDIN. :Sicuro. Faccio un esempio. Prendiamo una pianta che si sente importante, superiore ad un ravanello. Lo mortifica, lo schiaccia, lo distrugge. In realt questa pianta che ora si sente superiore, all'inizio non aveva fiducia in s, non credeva di poter piacere a nessuno, anzi si sentiva odiata.

ALICE: Continua continua

GIARDIN: Sentendosi odiata, aggredisce e violenta.

ALICE: Oh!

GIARDIN.: I violenti hanno paura, temono la pace, sanno solo fare guerra. Capisci perch chi ha paura fa paura?

ALICE: Continui, continui

GIARDIN.: Invece, tornando agli uomini, se tutti capissero che un uomo per essere un uomo ha bisogno degli altri, di quelli che non sono uguali a luiImpossibile essere uomo senza gli uomini che non sono io: lindiano, larabo, il cinese, il pigmeo: ho bisogno dellAfrica, dei poli e dellAmazzonia. Le nostre differenze sono dei regali

ALICE: Allora ho capito! Grazie! le differenze sono dei regali.

REGINA: (entrando) Le differenze sono dei regali. (Rivolta al giardiniere) Io i giardinieri come lei li faccio primi ministri. Se lei accetta proclameremo insieme il DIRITTO ALLA PROTEZIONE CONTRO IL RAZZISMO per tutti i bambini del mondo

GIARDIN.: Grazie, molto gentile, ma io no grazie. Il mio sogno riuscire a fare un girasole blu.

ALICE: Perch blu?

GIARDIN.: Non so. Per offrire una differenza in pi nella Terra.

( Entrano i girasoli. BALLO DEI GIRASOLI. Escono di scena girasoli e giardiniere)

(entra il DIRITTO ALLA PROTEZIONE CONTRO IL RAZZISMO.)

Sesto quadro

GIORNAL. (entrando) Formidabile, sbalorditivo..(afferra il telefono) Maest, venga, e porti anche Alice e porti la famiglia che finalmente si riunita.. devo intervistarli.I lettori hanno diritto allinformazione(al pubblico) Certo che linformazione corre sul filo della stampa.sono stato bravo .ve li ricordate quei ragazzini in cerca dei genitori? LI HO TROVATI

PADRE (mentre entra al giornalista che lo saluta) La prego, faccia presto. Dobbiamo partire..

I FIGLIA Quando?

II FIGLIA Perch?

III FIGLIA Ora che sappiamo leggere, qui potremmo sistemarci tutti quanti..

(il giornalista annuisce)

PADRE Sapete perch non possiamo restare? (rivolto alla moglie) Vuoi spiegarglielo tu?

MADRE (si porta avanti insieme agli altri; parla pi al pubblico ma di tanto in tanto guarda il compagno e gli altri) Ve lo spiego con una metafora. Raccontandovi una storia

I FIGLIA Che bello! Le storie! Come tanti anni fa, l al nostro Paese!

MADRE Cera una volta un leone che aveva voluto vedere la grande citt. Era un leone della savana: orgoglioso, indolente, che ruggiva ogni tanto, e in citt lo trovarono straordinario. Ma un giorno gli dissero: tu sei un vero leone, va benissimo, ma noi qui non siamo dei leoni e se vuoi restare, devi assimilarti. E in che cosa consiste questassimilazione? Domand il leone. Consiste nel vivere, pensare, pregare, parlare come quelli che dominano; in una parola uniformarsi al resto della popolazione. Vuol dire non essere pi un leone se non nellaspetto puramente esteriore diventare una specie di cane- leone. Cos tutti ti riconosceranno come uno dei nostri. E un grande onore, te ne rendi conto? Il leone accett, ma non fu pi un vero leone..

PADRE Ecco cosa ne stato di vostro padre: assimilato e interiormente vuoto. Tutto ci che faceva di me un leone della savana: la mia cultura, i miei costumi, le mie credenze, sta tutto scomparendo. Allora voglio tornare a casa, ritrovare la mia leonessa, i miei leoncini e ritrovarmi anchio. Se avessi potuto mantenere la mia identit culturale, avrei potuto integrarmi pur restando me stesso, ma questa citt rifiuta le differenze

MADRE Leoni siamo e leoni dobbiamo essere, mai pi cani n cagnette.

REGINA La vostra storia mi ha dato unidea eccellente. Proclamer il diritto allidentit culturale e religiosa per i bambini di tutto il mondo; Cos non si potr pi obbligare nessuno a rinnegare la sua cultura, la sua lingua, le sue tradizioni o le sue credenze con il pretesto dellassimilazione

(entra il DIRITTO ALLIDENTITA CULTURALE, mentre escono di scena tutti tranne Alice e la reginai)

Settimo quadro

CAPPUCCETTO ROSSO Entrando e rivolgendosi al pubblico) Avete visto la regina? E Alice? Sono fuggita dal mio libro: anchio volevo visitare il mondo della realt ed ora ho qualcosa da dire..

CENERENTOLA Anchio sono fuggita dalla mia storia ed ho visitato case e quartieri dove i bambini piangono ed hanno paura.

CAPPUCC. Paura di che e di chi?

CENEREN. Degli Orchi gentili!

CAPPUCC. Se sono gentili, non sono Orchi

CENEREN. Invece s!Orchi che chiedono ai bimbi vieni carino! Guarda che ti d! Non dire a nessuno che ci incontriamo!.

CAPPUCC. Ma perch i bambini non si rifiutano?

CENEREN. Perch credono che gli adulti non possono ingannarli. Si fidano.

CAPPUCC. (con laria di chi ha capito tutto) e se si rifiutanovengono minacciati violentati. Picchiati dagli Orchi che si erano camuffati da persone gentili e premurose.

CENEREN. Proprio cos. E la cosa peggiore che i bambini si vergognano di raccontare a chi li potrebbe aiutare..Cos subiscono un maltrattamento dopo un altro.

(entrano Alice e la regina. Cenerentola e Cappuccetto tentano di dire qualcosa, ma la regina le ferma)

REGINA So tutto, sono gi stata informata. Perci proclamo solennemente il Diritto per i bambini alla protezione del loro corpo contro gli abusi sessuali e ogni forma di maltrattamento

(entra il relativo cartellone mentre tutti escono)

Ottavo quadro (money money balletto, carta moneta in mano)

(Una hostess sistema la sigla MIC. BENVENUTI IN TECNOCRAZIA. GEMELLAGGIO.Entrano Alice e la regina che guardano incuriosite le scritte)

REGINA (alla hostess indicando linsegna) Mi dica di che gemellaggio si tratta?

HOSTESS Ogni anno a questepoca celebriamo lanniversario della riunione delle nostre tre associazioni in una sola realt MILITARE, INDUSTRIALE, COMMERCIALE. E la festa del MIC. Stupenda! Vedr Oh! Ma ecco il commendatore cavaliere(presentandogli un signore che entra in quel momento)

CAVALIERE Maest, cosa fa lei qui!?

REGINA Be, io viaggio. Mi interesso dei bambini

CAVALIERE Aaah, i bambini! Ma lo sa che leconomia di certi paesi meno favoriti si regge sul loro lavoro di formiche? Sono milioni i bambini che lavorano come bestie,sa. Si trovano bambini dappertutto: dal fondo delle miniere alle colture di coca, dalle industrie alledilizia, alle manifatture di tappeti e scarpe di cuoio per non parlare del commercio della droga, s, s, Milioni di ammirevoli, piccoli forzati che si ammazzano di lavoro, obbedienti, disinteressati, coraggiosi,ammirevoli davvero!

REGINA Ma sono dei bambini..

CAVALIERE Proprio per questo.non magnifico?

REGINA Voi trattate i bambini come se fossero strumenti! Restituite loro il tempo dellinfanzia, il tempo per giocare.. e sa che le dico? Alice aiutami (entra Alice)

ALICE Mi dica, Maest

REGINA Voglio proclamare il Diritto alla protezione contro lo sfruttamento dei bambini sul lavoro. Il Diritto al riposo e al gioco

(esce il relativo cartellone)

Nono quadro

POLLICINO: (Arrivando di corsa) Maest, maest ci sono anch'io.

REGINA: Chi sei marmocchio?

ALICE: (Rivolta al pubblico) Lo riconoscete? E' Pollicino. Anche lui uscito dal suo libro.

POLLICINO: Maest mi aiuti! Un vecchio matto, non so da che storia uscito, mi vuole mi vuole prendere per fare non so cosa, per fare l'eroe.

REGINA: (Sorride) Ma va, chi pu voler

GENERALE: (Fuori scena) Assolutamente, assolutamente, difendere, conquistare. (Entra a passo di marcia seguito da bimbi soldati sulla musica brancaleone)

ALICE: ( Rivolta al pubblico) E questo?

REGINA: Un mio suddito?

( Il generale e la regina sono uno di fronte all'altro. Pollicino nascosto dietro la regina e le tira la gonna )

GENERALE: Maest, anche noi come lei ci interessiamo di bambini,sa!, La stupir per esempio, il numero dei Paesi in guerra, in cui i bambini combattono fin dagli otto, nove anni. E non negli uffici, ma alle armi, al fronte, feriti, uccisi o torturati proprio come grandi! Hanno una tale fiducia, una volte galvanizzati, un tale entusiasmo, se lei sapesse, un eroismo.Forza e via.

REGINA ma sono solo dei bambini

GENERALE S, legioni di bambini di cui facciamo veri eroi: basta addestrarliObbedire, addestrare..

POLLICINO: (Imitandolo) Obbedire, addestrare.

REGINA: (A Pollicino piano) SssssSssss (Al generale) A chi, a cosa?

REGINA: (Innervosita) Questo lo dice lei!!!

GENERALE: Come?

REGINA: (Mentre Pollicino viene fuori tirandole la gonna lo accarezza e rivolgendosi al generale) Col mio permesso pu andare.

POLLICINO: (Gridando) Insomma, mi volete ascoltare? Riguarda i diritti dei bambini.

GENERALE: Ehi, ragazzino! Ci vuoi lasciare in pace? In fatto di diritti i bambini ne hanno due: quello di stare zitti e quello di rispondere quando li si interroga. Capito? E adesso fuori dai piedi!

REGINA: Ma fuori dai piedi lei! (Rivolta a Pollicino) Non farci caso. Per lui i bambini vanno bene solo ad essere addestrati.

GENERALE: Addestrati si, assolutamente! E questo qui mi sembra particolarmente maleducato, se vuole il mio parere

REGINA (rivolta a Pollicino) Vuoi il suo parere tu?! (Pollicino scuote la testa) Me lo immaginavo! Neanche io! Ebbene, vecchio mio, mi spiace per lei ma dovremo fare a meno del suo parere. Perci pu andare. Lei non capace di ascoltare i bambini

GENERALE (al pubblico) Avete sentito? che carattere! Una vera tigre, quella donna! E spiritosa per di pi! Cos spiritosa..(si allontana fregandosi le mani e sempre sulla musica di brancaleone e seguito dai soldatini, esce)

POLLICINO: Ecco maest. Proprio questo il problema dei bambini, quello di farsi ascoltare, anche a scuola lo stesso ma noi, noi vogliamo dire il nostro parere sulle cose che ci riguardano, i grandi devono assolutamente ascoltarci.

REGINA: Il diritto alla parola, insomma.

POLLICINO: IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATI. I grandi non devono sempre decidere senza sentire noi quando le cose riguardano proprio noi. devono sentire il nostro parere; e dovremmo contare anche su qualcuno che possa proteggerci caso mai facessimo delle sciocchezze. In una parola dovremmo avere tutti quei diritti che possano aiutarci a farci rispettare

REGINA: (Pensierosa) Hai ragione, hai ragione proclameremo tutto ci. Vai a cercare Alice e il giornalista. (Pollicino esce. La regina si porta avanti) Tutti i bambini del mondo hanno il diritto di esprimersi e di essere ascoltati.(entra il relativo cartellone)

(Entrano Alice e il giornalista)

REGINA Voglio la televisione, la stampa e la radio per proclamare solennemente tutti i diritti del bambino. (Al giornalista) Mi farai il piacere di fare di questa proclamazione un avvenimento. Arrangiati, ma esigo la notizia di apertura del telegiornale delle venti su tutti i canali, dei flash speciali su tutte le radio, le agenzie di stampa e tutto il resto..ALICE E LA REGINA DI CUORI IN PRIMA LINEA PER DIFENDERE IL BAMBINO.

ALICE si, perch i bambini contano sui loro dieci diritti (entra striscione. Musica finalecon sigla di telegiornale)

SIPARIO

    Questo copione è stato visto: