Ad ali spiegate

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di Peter Yeldham

Personaggi:

ELIZABETH

SAMANTA

CHARLIE

SIR. GEORGE

JOHN JENS

CRAIG

JOE

MYRTLE

HENRI

YVONNE

LOUIS


Il salotto di un appartamento di lusso in un albergo - In fondo il. panorama di New York. - Mobilio standardizzato - A destra, una camera da letto, a sinistra una porta che d su un salottino - Un'altra porta d sul bagno - Al centro, un corridoio lungo, con tante porte -

Sono le 14.30 di un pomeriggio di aprile -

Una cameriera sta facendo le pulizie: porta sulle braccia lenzuola e asciugamani usati che butta in un carrello di servizio - Entra un cameriere, Joe, portando una scatola di fiori -

JOE Myrtle, dovresti aver gi finito, qui dentro. Muoviti o faremo tardi per la seduta dallo psichiatra.

MYRTLE Mi sbrigo pi che posso!

JOE A trenta dollari per volta, arrivare in ritardo!

MYRTLE Va bene, va bene... (continua a raccogliere le cose)

JOE Non t'interessa sapere per che la nostra relazione sta andando in malora?

MYRTLE S, certo...

JOE E allora, presto! (l'aiuta)

MYRTLE E' colpa mia se quelle due disgraziate si alzano soltanto all'ora di pranzo?

JOE Myrtle, quelle due disgraziate non sono due disgraziate. Una addirittura la figlia di una Lady inglese... gente con un sacco di soldi!

MYRTLE Non sapevo che gli inglesi avessero i soldi!

JOE Oh, li hanno, li hanno... (guarda il biglietto sui fiori) - Lady Elizabeth Warner. E' roba aristocratica, Myrtle. Ah, l'Europa!

MYRTLE Vuoi dire, che stata eletta Lady Europa?

JOE Ora capisco perch la nostra relazione un fallimento!

MYRTLE Perch?

JOE Perch sei corta di cervello, ecco.

MYRTLE Non c' bisogno dello psichiatra per sentirselo dire. Me lo dicono tutti!

JOE Appunto.

MYRTLE Altri fiori?

JOE S, e sempre dallo stesso. Dev'essere proprietario di un'agenzia funebre.

MYRTLE (esamina la scatola) - Eh no, questi sono fiori freschi. Deve essere innamorato, quel tizio. Tu non mi hai mai regalato dei fiori!

CAMERIERE Vuoi dei fiori? (li tira fuori da un vaso) - Eccoli!

MYRTLE Oh, Joe, davvero sono per me?

(LI BUTTA SUL CARRELLO MENTRE ENTRANO ELIZABETH E SAMANTA - DUE RAGAZZE GIOVANI, MOLTO CARINE, ELEGANTI ELIZABETH INDOSSA UNA COSTOSA PELLICCIA DI VISONE - SAMANTA VESTE SEMPLICEMENTE E SEGUE CON RISPETTO ELIZABETH)

ELIZABETH Quei poveri fiori!

(I DUE CAMERIERI PRENDONO UN'ARIA COLPEVOLE - ELIZABETH INDICA LA SCATOLA DI CELLOPHANE)

Samanta, tirali fuori da quell'orribile scatola, lasciali respirare!

SAMANTA S, Milady.

(ELIZABETH SI TOGLIE LA PELLICCIA, JOE SI AFFRETTA AD AIUTARLA - ELIZABETH PORGE LA BORSETTA A SAMANTA, CHE PRENDE POI ANCHE IL VISONE)

ELIZABETH Spero che abbiate finito- Aspetto una persona.

MYRTLE Tutto a posto, signorina. (esce spingendo il carrello)

JOE Io... ho portato su i fiori per Milady... e anche un vaso...

ELIZABETH Oh, un vaso... che carino, Samanta...

SAMANTA (carica, fruga nella borsetta, ne toglie un nichelino, lo porge al cameriere)

JOE (sprezzante) - Mille grazie. (esce)

(ELIZABETH SIEDE SU UNA POLTRONA, E SI METTE UNA SIGARETTA IN BOCCA)

ELIZABETH Samanta, l'accendino!

SAMANTA (lascia cadere tutto a terra) - Eh no!

ELIZABETH Cosa c'?

SAMANTA La signora esagera di nuovo! Fai troppa scena!

ELIZABETH E tu dai mance troppo scarse.

SAMANTA Fa pi autentico, compensa la tua cattiva recitazione.

(TIRA FUORI UN BLOCCO DA STENOGRAFA, MATITA E OCCHIALI - ELIZABETH LA GUARDA, TRANQUILLA)

ELIZABETH Ho modellato il mio personaggio su Lady Diane.

SAMANTA Non l'avevo capito. Senti, carina, siamo qui per far soldi, non per passare in rassegna la guardia reale. Su, altezza, sbrigati, sono quasi le tre!

ELIZABETH Oddio!

(AFFERRA IL VISONE E LO PORTA NELL'ALTRA STANZA - POI METTE LA BORSETTA SUL TAVOLO - POI CAMBIA POSTO AL TAVOLINO DEL TELEFONO)

SAMANTA (legge il cartoncino) - Affettuosamente, Charlie.

ELIZABETH Si sta scaldando.

SAMANTA Direi che arrivato al punto di ebollizione. Sugli altri cartoncini c'era scritto: "Il suo amico Charlie".

ELIZABETH Secondo me, stiamo sbagliando. Dovremmo chiederne ventimila.

SAMANTA Non essere avida. Diecimila pi che sufficiente. La regola aurea in questo gioco la discrezione.

ELIZABETH Ma talmente innocente. Scommetto che l'ultima cosa che ha baciato ieri sera, prima di andare a letto, il suo orsacchiotto.

ELIZABETH Ieri ho nominato la pillola e lui mi ha chiesto se avevo mal di testa.

SAMANTA (sorride) - Beh, di questi tempi un uomo cos una rarit. (guarda l'orologio) Ma in ritardo.

ELIZABETH Non mi mai importato se un milionario in ritardo. Quando arriver qui sar pi ricco...

SAMANTA D'accordo, ma le banche chiudono fra un quarto d'ora.

ELIZABETH Arriver in tempo, non preoccuparti. Probabilmente rimasto imbottigliato nel traffico di Wall Street.

SAMANTA Gi. Con il suo garofano all'occhiello e quel sorriso scemo in faccia!

(NEL CORRIDOIO APPARE CHARLIE - BUSSA - ELIZABETH FA IL SEGNO DI VITTORIA - SAMANTA LA SPINGE VIA)

Su, presto!

(ELIZABETH CORRE NELLA STANZA A SINISTRA - SAMANTA INFORCA GLI OCCHIALI E VA AD APRIRE - ENTRA CHARLIE JACKSON, BEN VESTITO, SUI TRENTACINQUE, CON UNA GRANDE SCATOLA DI CIOCCOLATINI)

CHARLIE Buongiorno, Samanta. Mi apiace di essere in ritardo, ma il traffico di Wall Street infernale... Ehm... c'... c' Lady Elizabeth?

SAMANTA Signor Jackson, oggi Milady piuttosto sconvolta...

CHARLIE Sono venuto in un brutto momento? SAMANTA Oh no, no.

CHARLIE Potrei scendere allo Yacht Club e salire pi tardi, se crede...

SAMANTA No, rimanga. Pu esserle di conforto vedere una faccia amica.

(APPARE ELIZABETH - SI APPOGGIA ALLO STIPITE, IN POSA TRAGICA)

CHARLIE Mia cara Elizabeth,..

ELIZABETH Oh, Charlie, sei venuto...

(CHARLIE LE SI AVVICINA CON LA SCATOLA IN MANO - LEI GLI VA INCONTRO, LUI SI CHINA OLTRE LO SCATOLONE COME PER BACIARLA - CI RIPENSA E LE BACIA UNA MANO - ELIZABETH PRENDE LA SCATOLA)

ELIZABETH Come sei gentile...

CHARLIE Eh no.... i cioccolatini sono per la tua segretaria...

SAMANTA Grazie!

CHARLIE Questo per te. (trae dalla tasca una scatolina - elizabsth l'apre e ne estrae una collana di brillanti)

ELIZABETH Charlie, ma meravigliosa!

CHARLIE Delle pietre, ecco tutto. Stamattina mi sono alzato presto e ho fatto colazione da Tiffany... permettimi... (passa alle spalle di elizabeth e allaccia il filo di brillanti)

ELIZABETH Avrai da lavorare, Samanta, immagino.

SAMANTA Oh s, naturalmente. (prende i cioccolatini)

ELIZABETH E ringrazia il signor Jackson. Non ti hanno insegnato l'educazione, oltre che la stenografia, al Brook Street Bureau?

SAMANTA (con una smorfia) - Grazie infinite, signore.

CHARLIE Non c' di che.

SAMANTA Vado a battere a macchina la corrispondenza, Milady.

ELIZABETH Guarda di non far sbagli.

(SAMANTA ESCE)

CHARLIE Ecco!

ELIZABETH (sfiora con le dita la collana) - Non dovevi fare una pazzia simile!

CHARLIE Sciocchezze. Tanto per consolarti. Hai passato un brutto momento, ultimamente.

ELIZABETH Oh, si vede?

CHARLIE No, sei bellissima. Ha telefonato?

ELIZABETH (allarmata) - Chi?

CHABLIE Terence.

ELIZABETH Terence?

CHARLIE Tuo marito!

ELIZABETH Ohhh... Terence... S, ha telefonato... (rientra nella routine abituale) - Oh mio Dio, stato orribile, spaventoso... non sapevo che un essere umano potesse essere cos vendicativo!

CHARLIE Tu hai bisogno di una stampella, mia cara.

ELIZABETH Una stampella?

CHARLIE Su cui appoggiarti!

ELIZABETH (gattina) - Oh s... sei tanto caro, Charlie... Ma Terence, stato un vero trauma per me. Naturalmente era ubriaco, incoerente. Vuole che torni immediatamente a Londra, altrimenti mi denuncia per abbandono del tetto coniugale.

CHARLIE Non penserai di...

ELIZABETH Forse dovr. Sai, c' quell'annuncio umiliante sul Times in cui Terence declina ogni responsabilit per i miei debiti...

CHARLIE Sull'edizione americana non c'era. Qui sei tranquilla.

ELIZABETH Non lo sono affatto. Ha chiuso il mio conto corrente... e adesso sono senza un soldo, in un paese straniero.

CHARLIE Per hai i titoli che ti ha lasciato tuo padre, no?

ELIZABETH S.

CHARLIE Allora, tutto risolto. Te li compro io. Ho portato l'assegno... Diecimila dollari. (mostra l'assegno)

ELIZABETH No, non posso... i miei titoli saranno fruttiferi solo tra un anno. Non leale da parte mia.

CHARLIE Sciocchezze.

ELIZABETH Ho. Li vender tramite un agente di cambio.

CHARLIE Ma ci vuole tempo, e ti prender una commissione! (tenta di metterle in mano l'assegno) E' un assegno circolare, pagabile in contanti e al portatore. Prendilo, ti prego.

ELIZABETH Ho paura....

CHARLIE Di me?

ELIZABETH Della tua gentilezza. Il pensiero che tra noi ci siano questioni di denaro mi odioso!

CHARLIE Dolce, innocente Elizabeth... Tu hai bisogno di vendere dei titoli...io posso comprarli... una normale transazione d'affari.

ELIZABETH Se solo potessi crederlo...

CHARLIE Devi!

(CONTINUA A TENERE SOLLEVATO L'ASSEGNO - ELIZABETH LANCIA UNA RAPIDA OCCHIATA ALL'OROLOGIO, POI ACCETTA L'ASSEGNO)

ELIZABETH E va bene... ti credo.

(POGGIA L'ASSEGNO SU UN TAVOLINO- POI DA UN CASSETTO ESTRAE UN FASCIO DI TITOLI AZIONARI)

ELIZABETH Ecco i titoli.

CHARLIE Vedo... tutto regolare. (li poggia sul tavolino)

ELIZABETH Tu fai sembrare tutto cos semplice, Charlie... (squilla il telefono) Samanta!

SAMANTA S... Pronto! S, 1'appartamento di lady Elizabeth Warner...un momento, prego. C' un fattorino nell'atrio, con un pacco da Bergford Goodmann.

CHARLIE Bel negozietto!

ELIZABETH Le scarpe che ho ordinato. Vuoi scendere tu a prenderle, Samanta?

CHARLIE Ma il fattorino potrebbe salire...

SAMANTA (vivacemente) - Scendo subito. (riattacca - prende il blocco, e l'assegno)

ELIZABETH Cosa c'?

SAMAHTA C' che... che bisognerebbe pagare...

CHARLIE Permettimi....

ELIZABETH No, Charlie, te lo proibisco. (d qualche dollaro a Samanta) Cosa fai con quell'assegno?

SAMANTA Devo versarlo in barca?

ELIZABETH No, ci penso io. Lo avrai, il tuo stipendio, non preoccuparti!

SAMANTA Non sono affatto preoccupata. Cerco solo di fare il mio dovere.

ELIZABETH Puoi farlo andando a prendere le scarpe.

SAMANTA Sissignore! (esce come una furia)

(ELIZABETH FA UNA SMORFIETTA E POGGIA L'ASSEGNO A FACCIA IN GI SUL TAVOLINO)

ELIZABETH Certe volte insopportabile. Mi comanda a bacchetta! (si avvicina a Charlie) So bene che il fattorino poteva portarle di sopra, le mie scarpe... ma volevo qualche minuto tutto per noi...per poterti ringraziare.

CHARLIE E per poco non rovinavo tutto!

ELIZABETH Non potevi indovinare... Sai, Samanta un tesoro. Mi talmente affezionata...

CHARLIE Come la capisco!

ELIZABETH Lo dici davvero? (lui si avvicina, lei si allontana) - Gradisci un whisky?

CHARLIE S... doppio.

ELIZABETH Te lo preparo io... (apre il frigobar) Cosa stavo dicendo? Ah, Samanta... peccato che abbia le orecchie lunghe... origlia alle porte.

CHARLIE Oh...

ELIZABETH Non hai notato che una delle sue orecchie era pi rossa dell'altra?

CHARLIE (sempre pi vicino) - E' orribile!

ELIZABETH Ma preferisco non impedirglielo. Quando si sopprime una cattiva abitudine, c' il rischio di vederne nascere una nuova. Potrebbe diventare... che so, una ninfomane!

CHARLIE Una ninfo.....

ELIZABETH O cleptomane? Non ricordo cosa ha detto il mio medico...

CHARLIE Beh, dipende da quello che farebbe... (alza il bicchiere) - Cin!

ELIZABETH (seria) - Cin! (Charlie le e' quasi addosso)

CHARLIE E adesso, rilassati... i problemi sono finiti. Anzi, sai che ti consiglio? Va a Reno, a chiedere il divorzio...

ELIZABETH Oh s... appena possibile...

CHARLIE Domani.

ELIZABETH Domani?

CHARLIE S, col mio aereo privato... Andremo nel mio ranch del Nevada... ti piacer... solo ad un tiro di anello da Reno... Sei settimane insieme... noi due soli... tu, io e i cactus.

ELIZABETH Ma Charlie....

(LUI LA BACIA APPASSIONATAMENTE-DAPPRIMA LEI RIMANE FREDDA, POI LE SUE BRACCIA SI ALLACCIANO AL COLLO DI LUI - E' CHIARO CHE LE FA PIACERE - POI SI STACCANO E ELIZABETH GLI MOLLA UN SONORO SCHIAFFONE)

CHARLIE Ma Elizabeth!

ELIZABETH (recita, furibonda) - Tutti gli stessi, voi uomini! Una donna nei guai, per voi una preda facile. Credevi di approfittare di me, facendomi un piccolo favore, eh? Bene, di favori del genere io non so che farmene! (prende l'assegno e lo strappa) Ecco cosa ne faccio del tuo assegno! Il tuo sporco, sordido assegnino! E restituiscimi i miei titoli! (li riprende) - E vattene immediatamente, tu sei peggio di Terence!

CHARLIE Di chi?

ELIZABETH Di mio marito!

(CORRE NELLA STANZA ACCANTO - CHARLIE BUSSA ALLA PORTA)

CHARLIE Elizabeth! Apri... Elizabeth... E va bene, mi sono lasciato andare, scusami... E' stata una cosa cos orribile?

ELIZABETH Avevo fiducia in te, Charlie!

CHARLIE Senti, Elisabeth, vieni fuori...

ELIZABETH Credevo volessi darmi una mano, per amicizia!

CHARLIE Ma certo... soltanto che sono un uomo normale, sano, col sangue nelle vene! E tu, una ragazza desiderabile... e quella che tu chiami amicizia in queste condizioni e una cosa impossibile!

(LA PORTA SI APRE E APPARE ELIZABETH, ANNUENDO TRISTEMENTE - TIENE I PEZZI DELL'ASSEGNO LACERATO E LI FA CADERE NEL CESTINO)

ELIZABETH Il tuo povero assegno....

CHARLIE Non importa, te ne far un altro...

ELIZABETH No, meglio di no. Non dobbiamo permettere che il denaro si metta fra noi due. A domani.

(GLI PRENDE LE MANI- CHARLIE RIPRENDE A DIRE)

CHARLIE Stasera...

ELIZABETH No. Sono troppo scossa. (lo spinge verso la porta)

CHARLIE Ma io non sono scosso...

ELIZABETH S che lo sei...

CHARLIE No, no, sono tranquillissimo. (allarga le braccia) Guarda, non ti tocco!

ELIZABETH Charlie, non voglio uscire con te, stasera...

CHARLIE Ma perch?

ELIZABETH Perch, se proprio vuoi saperlo, sento per te esattamente quello che tu senti per me...

CHARLIE Elisabeth!

(LEI LO SPINGE FUORI E GLI CHIUDE LA PORTA IN FACCIA - CHARLIE BUSSA FRENETICAMENTE)

Elizabeth... giuro che sapr controllarmi!

ELIZABETH (che trattiene le risa) - Pu anche darsi, tesoro... ma non sono sicura di te!

(APPARE SAMANTA NEL CORRIDOIO)

SAMANTA Oh, signor Jackson... se ne sta andando?

CHARLIE Beh... io... (fa il disinvolto) Certo, certo... Ci vediamo stasera a cena, Elizabeth...

ELIZABETH No, non dobbiamo precipitare. A domani, tesoro.

CHARLIE A domani, tesoro!

(ELIZABETH GLI CHIUDE LA PORTA IN FACCIA - CHARLIE FA PER BUSSARE DI NUOVO, POI VEDE IL CAMERIERE CHE PASSA NEL CORRIDOIO - FA UNA SMORFIA, E SI ALLONTANA. LE DUE RAGAZZE SI GUARDANO)

SAMANTA Che gli hai fatto?

ELIZABETH Niente. Toccagli una mano, e prende fuoco! Allora?

SAMANTA Ce l'ho fatta per un miracolo, mancava un minuto alla chiusura! Diecimila dollari! (vuota la scatola di scarpe e una pioggia di dollari cade sul pavimento!)

ELIZABETH Evviva!

SAMANTA Mi hai visto scambiare gli assegni?

ELIZABETH Sei stata di una destrezza impagabile. E la mia esibizione?

SAMANTA Leggermente esagerata, direi.

ELIZABETH Beh, a lui piaciuta.

(BUSSANO - POI LA PORTA SI APRE E APPARE LA TESTA DI CHARLIE - HA IN MANO LA CHIAVE DELLA STANZA)

GHARLIE: La chiave era rimasta nella toppa...

ELIZABETH Charlie!

(SAMANTA SI BUTTA A TERRA PER NASCONDERE I DOLLARI - CONTEMPORANEAMENTE ELIZABETH SPINGE FUORI CHARLIE)

CHARLIE Domani, a che ora?

ELIZABETH Perch non vieni a colazione domattina?

CHARLIE La prima colazione, vuoi dire? Alle sei va bene?

ELIZABETH Alle nove.

CHERLIE D'accordo... alle nove. Porter lo champagne. Ciao... ciao.

ELIZABETH Ciao... ciao. (chiude l'uscio)

(SAMANTA NEL FRATTEMPO HA MESSO I SOLDI NELLA SCATOLA)

SAMANTA C' mancato poco... A che ora si parte?

ELIZABETH Abbiamo un aereo al Kennedy Airport fra due ore.

SAMANTA Andiamo, allora.

(CORRE A PRENDERE LE VALIGIE GI PRONTE - ELIZABETH VA AL TELEFONO)

ELIZABETH Qui lady Warner. Vuole prepararmi il conto e chiamarmi un tass? Diciamo... tra cinque minuti. S, certo, sono stata benissimo qui da voi... (rimette gi il microfono)

(APPARE SAMANTA)

Via come il vento! (escono veloci)

(LA SCENA RIMANE VUOTA PER UN MOMENTO. POI IN FONDO AL CORRIDOIO APPARE JOHN JENS E' INSIEME AL CAMERIERE. E' TUTTO AGITATO)

JOHN JENS Il signor Jackson... Charlie Jackson.

JOE Mai visto qui dentro. Quale camera ha detto?

JOHN JENS Non ho parlato di camera... non un cliente dell'albergo.

JOE E allora, signore, spiacente, ma io non pos... so...

JOHN JENS Senti, non ho tempo da perdere, io. Sono dell'FBI.

JOE L'FBI? Lei un poliziotto?

JOHN JENS Gi. (mostra velocissimamente una carta in un piccolo astuccio) Allora, ti decidi a parlare, o vuoi finire a Sing-Sing?

JOE Le ripeto che su questo piano non c' nessun signor Jackson...

JOHN JENS Ma stato qui... la vittima di due truffatrici.

JOE Due truffatrici? Ma allora... due ragazze?

JOHN JENS Penso di s.

JOE Qui dentro... allora... (entrano nella camera) Se ne sono andate!

JOHN JENS (si guarda attorno, poi rovista nei cassetti) Due truffatrici internazionali... due pericolosissime ladre... (a Joe che sta guardando l'orologio) Ma cosa fai?

JOE Addio seduta dallo psichiatra!

JOHN JENS Cosa intendi dire?

JOE Niente, niente.....

JOHN JENS Tu mi nascondi qualcosa. Attento, con noi dell'FBI nessuno la fa franca. Siediti l.

JOE Io? Perch?

JOHN JENS Interrogatorio di terzo grado. (accende una lampadina e la proietta sul malcapitato)

Allora, nome, cognome e anno di nascita!

JOE Oh, santo cielo!

B U I O


SCENA SECONDA

Dieci giorni dopo - Appartamento d'albergo quasi identico a Parigi - fa parte della stessa catena internazionale - Panorama di Notre-Dame e Tour Eiffel - La cameriera Yvonne esce dalla stanza abbottonandosi il vestito - il cameriere Louis esce dalla stessa stanza annodandosi la cravatta - S'infila la giacca.

LUOIS Merci bien, Yvonne, merci! (apre la porta) Stasera, camera ventidue, in fondo al corridoio a destra. D'accordo?

YVONNE D'accordo!

LUOIS Bon.

(APPAIONO SAMANTA E ELIZABETH - ELIZABETH FA LA SEGRETARIA - E' CARICA DI PACCHI E PACCHETTI)

Pardon, mesdames ... (esce)

(YVONNE VA NELLA STANZA)

SAMANTA Dovremmo far pagare il conto dell'albergo a quei due. Passano pi tempo di noi in queste stanze.

(RIAPPARE YVONNE CON DELLE LENZUOLA)

YVONNE Ah, madame, bonjour... comment allez-vous?

SAMANTA Trs bien, merci. Ha finito?

YVONNE Oui, madame.

ELIZABETH Ha rifatto il letto? (con intenzione)

CAMERIERA Madame stata a far spesa, s? Trs chic!Mais trs cher... molto caro!

SAMANTA A chi lo dice!

YVONNE Madame, l'ho portata su dal bureau. Cioccolatini. Qualcuno l'ha lasciata per lei.

SAMANTA (le d una mancia) Merci.

YVONNE Merci, Madame! (esce) Et bon repos.

SAMANTA Ha rubato di nuovo il mio profumo. Detesto la disonest, non la sopporto!

ELIZABETH Prendi un cioccolatino. Immagino che li abbia mandati il caro Henri. C' un biglietto?

SAMANTA No...

(ENTRANO NELLA STANZA - DAL BALCONE FA CAPOLINO CHARLIE - SI SENTONO PARLARE LE DUE RAGAZZE)

ELIZABETH Samanta, non hai la sensazione di essere gi stata qui?

SAMANTA Infatti. New York, Santiago, Panama... niente cambia, eccetto la lingua. E le vittime!

(SQUILLA IL TELEFONO - CHARLIE SI NASCONDE DIETRO UNA TENDA - ELIZABETH ENTRA CON IL FINTO TELEFONO CHE CONSEGNA A SAMANTA MENTRE RISPONDE ALLA CHIAMATA)

ELIZABETH L'appartamento della signora Jefferson. Oh s, un instant, monsieur. (porge il ricevitore a Samanta) E' il gobbo di Notre-Dame.

(SI SCAMBIANO I TELEFONI - ELIZABETH, MENTRE SAMANTA RISPONDE, FA SCORRERE IL FILO DEL TELEFONO FINTO FINO ALLA PORTA DELLA CAMERA DA LETTO)

SAMANTA Hi, Henri... sei stato cosa, honey? Preoccupato per me? Sei un angelo. Vuoi portarmi l'assegno questo pomeriggio? Non c' fretta, ma se insisti... Oh, tu lo sai che ho piena fiducia in te, Henri... So che posso seguire tranquillamente i tuoi consigli... A che ora?

ELIZABETH Le banche chiudono alle quattro.

SAMANTA Alle tre e mezzo, va bene? Va bene, allora a trois heures e demi... (ride) Oh, mi fai arrossire... Sei un manigoldo: Au revoir, cheri, a tout-a-l'heure.

(APPENDE CON UNA SMORFIA. INTANTO, DALLA TERRAZZA, CHARLIE E' PASSATO NELLA STANZA E FA IL NUMERO SUL TELEFONO FINTO)

SAMANTA Peccato non aver chiesto pi di 400.000 franchi.

ELIZABETH Controlla i tuoi impulsi, Samanta. Non mi dici sempre che l'ingordigia porta alla rovina?

SAMANTA Ah s? I tuoi impulsi invece li conosco bene!

ELIZABETH Cosa vorresti dire?

SAMANTA Non farmi parlare, o... (squilla il telefono) - Che sia ancora lui?

ELIZABETH Pronto? (il telefono continua a squillare) - Pronto! Oh, mio Dio!

(FISSANO TUTTE E DUE IL TELEFONO FALSO)

ELIZABETH (prende la cornetta, terrorizzata) - Pronto, pronto!

(DALLA PORTA APPARE CHARLIE CON IL TELEFONO IN MANO)

CHARLIE (parlando nella cornetta) Dispositivo estremamente interessante!

ELIZABETH Charlie!

SAMANTA Soffoco....

CHARLIE (mettendo gi il telefono) Spero fino a crepare!

ELIZABETH Su, non arrabbiarti, Charlie... ti posso spiegare tutto....

CHARLIE (l'ira lo fa apparire pi risoluto di quanto in realt sia) Oh, ne sono sicuro! Ne avrai pronte un mucchio, di spiegazioni! Siete una bella coppia di imbroglioni!

ELIZABETH (fingendo di piangere) Losapevo che sarebbe andata male! Non te l'avevo detto che non bisognava fare niente di disonesto?

SAMANTA (fingendo di piangere) Me l'avevi detto, vero. Siamo solo delle dilettanti... E' la prima volta, ed finita male. E' colpa mia!

ELIZABETH No, Samanta, la colpa non tutta tua... anch'io sono colpevole...

SAMANTA La colpa tutta della signora Thatcher!

CHARLIE Ehhhhh?

ELIZABETH Con quelle poche sterline che il governo inglese lascia esportare, cosa ci fai a New York?

SAMANTA Gi... e cos ci siamo trovate a terra... senza risorse... Cosa vuol fare, adesso?

CHARLIE Chiamo la polizia.

ELIZABETH No, aspetta!

CHARLIE Per quale ragione devo aspettare?

ELIZABETH Ma... ma la polizia francese!

CHARLIE Beh, certo, siamo a Parigi!

SAMANTA Ma... successo a New York!

CHARLIE Mai sentito parlare di estradizione?

SAMANTA Lei bluffa!

CHARLIE Vediamo! (solleva il ricevitore) Insomma, sperate davvero che io me ne vada senza aver fatto niente?

SAMANTA No. Sarebbe chiedere troppo.

ELIZABETH Dopo tutto, ci sentiamo colpevoli.

CHARLIE Siete colpevoli!

SAMANTA E lei, allora?

CHARLIE Come... io?

SAMANTA Gi, lei. Quale motivo l'ha spinto a fare ci che ha fatto a New York?

CHARLIE Ma io volevo solo fare un favore ad una giovane donna nei guai!

SAMANTA Vuol dire che voleva metterla nei guai! Si buttato addosso a Elizabeth come un falco!

CHARLIE Io....

SAMANTA Sapeva che i titoli erano autentici... una facile transazione finanziaria. Si detto: forza, Charlie, fatta!

CHARLIE Ma insomma!

ELIZABETH All'uomo piace creare un obbligo morale ad una donna...

SAMANTA ...perch gli obblighi morali conducono a proposte immorali!

CHARLIE Molto freudiano.

ELIZABETH Ma vero!

SAMANTA Abbiamo deciso di essere leali con lei, Charlie. Vogliamo farle una proposta. Le dobbiamo diecimila dollari, giusto?

CHARLIE Sbagliato. Pi l'aereo, fa dodicimila.

ELIZABETH Dodicimila!

CHARLIE Viaggio sempre in prima, io!

SAMANTA Bene, non litighiamo. Date le circostanze, e tutto il disturbo che hai avuto... vediamo: le restituiamo la met.

CHARLIE La met?

ELIZABETH Non una cattiva offerta.

CHARLIE Ma io voglio tutto.

ELIZABETH In questo caso, devi darci il tempo di trovare il denaro.

CHARLIE Oh, a me basta un assegno...

SAMANTA Sfortunatamente in questo momento siamo al verde, ma aspettiamo dei fondi, perci... se vuol tornare stasera verso le sette, beviamo una cosa insieme, e pu anche invitarci fuori a cena!

CHARLIE Questo il colmo della sfacciataggine !

ELIZABETH Se preferisci, ti invitiamo noi, a cena!

CHARLIE Mi prendete per un imbecille? Credete che io non sappia niente, di Henri?

(REAZIONE DELLE DUE RAGAZZE - RIDE)

CHARLIE Deve venir qui oggi per essere imbrogliato, come a suo tempo avete imbrogliato me, vero? E un'ora dopo sarete in volo, lontane da Parigi...

ELIZABETH Non hai fiducia in noi, Charlie?

CHARLIE Hai indovinato! Rivoglio i miei soldi.

SAMANTA Va bene, signor Jackson, ci denunci pure. (a Elizabeth) Facciamo i bagagli!

CHARLIE Aspettate un minuto!

ELIZABETH Scusa, tesoruccio...

SAMANTA Le dispiace di farmi passare?

CHARLIE Aspettate.....

ELIZABETH Gli abiti nuovi mettili nella tua valigia... (toglie dai cassetti alcuni oggetti) Tienili un momento, per favore!

CHARLIE Da' pure...no! (lascia cadere) Venite qui!

ELIZABETH Non dimenticare lo spazzolino da denti!

CHARLIE Aspetta!

ELIZABETH Mi spiace, ma sei troppo appiccicoso!

CHARLIE Eh no... Ferma! (urla) - Nessuno esce di qui!

SAMANTA Ti sbagli, noi ce ne andiamo.

CHARLIE Non senza i vostri passaporti, immagino!

(CON UNA RISATA TRAE DI TASCA UNA DOZZINA DI PASSAPORTI- LE RAGAZZE AGGHIACCIATE SI FERMANO)

Signora Jefferson... Prudence Jones... Luisa Savorelli... Elizabeth Warner... ecco tutte le prove che voglio!

SAMANTA Mascalzone!

CHARLIE Vi siete divertite alle mie spalle, eh? Adesso tocca a me. Non potete partire senza questi!

ELIZABETH E di questi, che ne dici? (tira fuori altri passaporti) - Irene von Wurteaberg...

SAMANTA Lady Cintia Dunhill...

ELIZABETH Colette Duverger...

SAMANTA Contessa D'Avignon!

CHARLIE ...da cui il famoso ponte!

SAMANTA Precisamente. E adesso, come la mettiamo?

CHARLIE Date le circostanze, manger uno dei miei cioccolatini.

ELIZABETH I tuoi cioccolatini?

CHARLIE Non crederai che siano un dono di Henri, vero?

(VUOTA LA PARTE SUPERIORE DELLA SCATOLA E TIRA FUORI UN MINUSCOLO REGISTRATORE)

Un registratore tascabile...

(manovra e chiude) Tutto quello che stato detto qui dentro registrato! Volete sentire il nastro?

ELIZABETH Sei un autentico mascalzone, non trovi? Dove hai imparato questi sporchi trucchi?

SAMANTA Liz, non ce la far! Non abbiamo pi niente da perdere!

(SI MUOVE FULMINEAMENTE VERSO CHARLIE COPRENDO UN'ENTRATA - ELIZABETH CORRE A COPRIRE L'ALTRA - INSIEME SI DIRIGONO SU CHARLIE, CHE INDIETREGGIA FACENDO SINISTRI RUMORI CHE SI ASSOCIANO ALLO JUDO E AL KARATE - UNA DELLE RAGAZZE COLPISCE COL PALMO DELLA MANO UN TAVOLINO CHE VA IN PEZZI)

CHARLIE Non ci guadagnerete nulla a....

SAMANTA Neppure tu ci guadagnerai. Abbiamo studiato il karat!

ELIZABETH Siamo cinture nere!

SAMANTA Ci hanno insegnato a colpire i centri nervosi...

ELIZABETH Paralizzandoli!

SAMANTA E quando sono paralizzati, rimangono paralizzati!

CHARLIE Santo cielo! Statemi a sentire... per piacere... calmatevi!

(BUSSANO ALLA PORTA)

CHARLIE Avanti!

HENRI Madame Jefferson! C'est moi, Henri!

ELIZABETH Santo cielo... lui! Ma in anticipo!

CHARLIE Divertimenti e giochi sono finiti! Fatelo entrare!

HENRI Madame Jefferson! (bussa) - C'est moi. votre petit chou!

CHARLIE Questo, ragazze mie, il momento della verit! Vediamo se siete veramente in gamba!

(LE RAGAZZE RESTANO IMMOBILI MENTRE CHARLIE- VA AD APRIRE. APPARE HENRI - HA UN GRAN MAZZO DI FIORI, E L'ESPRESSIONE RAGGIANTE)

HENRI Monsieur?

CHARLIE Bonjour Monsieur, comment a va?

HENRI Trs bien, merci et vous-memes? (guarda nella stanza) Bonjour! (fa un piccolo inchino) Henri Durant.

CHARLIE (inchino) Charles Jackson.

HENRI Un tuo amico, cara?

SAMANTA Beh... ... ...

CHARLIE Al contrario... Io rappresento il marito della signora. Il signor Jonathan Jefferson. E' stato mio penoso dovere comunicare a questa bella signora che il suo conto corrente alla National Bank di Nashville, Tennessee, stato blocaato. Che il gi nominato signor Jonathan Jefferson non si assume pi la responsabilit di ogni debito o spesa in cui la signora possa incorrere. Sono stato chiaro?

HENRI Trs clair, monsieur. (a Samanta) Tuo marito un mostro. Un essere disumano.

CHARLIE Ah no, debbo avvertirla, che il signor Jefferson una persona altamente rispettata, un pilastro della comunit. E anche molto incline alla lite giudiziaria...

(FA UN CENNO A ELIZABETH, CHE CORRE A NASCONDERE IL TELEFONO FINTO MENTRE EGLI SI METTE DAVANTI A HENRI)

HENRI (cercando di vedere Samanta da dietro Charlie) Chrie, per te una cosa terribile!

SAMANTA Terribile... Henri... terribile!

HENRI E' un tipico esempio di sadismo americano contro il sesso debole!

CHARLIE In America, signore, il signor Jefferson viene considerato come appartenente al sesso debole. Io ho terminato la mia missione. Nulla di personale: lei, signora, completamente libera di fare ci che vuole, d'ora in poi.

SAMANTA (eroica) Credo di s, signor Jackson.

CHARLIE Benissimo. (a Henri) Se mai dovesse capitare a Nashville, Monsieur, mi venga a trovare. Sar un piacere dividere con lei lo sciroppo di menta e il pollo fritto dei sud! Arrivederci.

(esce dignitoso)

HENRI Pollo fritto e sciroppo di menta! E' orribile!

SAMANTA E' la pietanza favorita di mio marito.

HENRI Oh, povera cara...

SAMANTA Lasciaci soli, Elizabeth.

ELIZABETH Come vuole, signora... (esce)

HENRI Ti ho portato un piccolo cadeau... come si dice... un regaluccio.

SAMANTA Oh Henri, come sei caro...

HENRI (toglie di tasca una scatoletta - Samanta l'apre e ne estrae una collana di perle)

SAMANTA Henri, ma meravigliosa!

HENRI Delle perle, ecco tutto. Stamattina ho fatto un salto da Cartier...

SAMANTA Non dovevi fare una pazzia simile...

HENRI Sciocchezze. Tanto per consolarti. Tuo marito un bruto...

SAMANTA Un terribile egoista, piuttosto. Se tutto non era a puntino, come voleva lui, mi metteva il broncio per settimane intere. E mi obbligava a mangiare sottaceti in continuazione.

HENRI (interessato) - Oh Dio... perch?

SAMANTA Ha una fabbrica di sottaceti, con tremila operai che li mettono sott'olio.

HENRI Mon Dieu, mais c'est terrible! Pollo fritto, sciroppo alla menta e sottaceti. Che barbarie!Tu lo amavi?

SAMANTA (grave) - Non lo so pi. Porse stata soltanto un'infatuazione... gli ho dedicato un anno della mia vita, e adesso lui blocca il mio conto corrente!

HENRI Non devi preoccuparti per questo, chrie.

SAMANTA Oh Henri, sei tanto caro!

HENRI Tesoro mio... (le si avvicina e le prende una mano) - Mon petit chou! (la bacia)

SAMANTA Vuoi, vuoi un cioccolatino?

HENRI No. Io voglio te!

SAMANTA Oh... ti prego, Henri!

HENRI Ma che c'? E' normale, no?

SAMANTA Beh, forse... ma parlandoti della tragedia della mia vita, dicendoti la profondit dei miei sentimenti non credevo che li avresti trattati con leggerezza...

HENRI Ma nemmeno per sogno, mia cara... (si separa) - Ci di cui hai bisogno attualmente ... ... un appoggio.

SAMANTA Una stampella.

HENRI Ecco, s: una stampella su cui appoggiarti! E vedrai che accanto a me, fra un mese potrai dire: "sono una donna felice!"

SAMANTA Un mese! E come vivr senza un soldo, in un paese straniero?

HENRI Nessuna bella donna straniera in Francia! E poi... hai i titoli che ti ha lasciato tuo padre, no?

SAMANTA S...

HENRI E alors? Te li compro io... (Samanta fa un gesto) - Insisto! Ecco l'assegno... 400.000 franchi!

SAMANTA Non posso, Henri.., saranno fruttiferi solo fra un anno. Non leale da parte mia!

HENRI Sciocchezze. Li spenderai in abiti nuovi... Su, prendilo... (le mette in mano l'assegno)

SAMANTA Ho paura...

HENRI Di che?

SAMANTA Della tua generosit... non ci devono essere questioni di denaro, tra noi...

HENRI Macch denaro... dimenticalo... rispondi all'unico richiamo che conta!

SAMANTA Quale?

HENRI Quello della felicit... dell'amore! Chrie!

(LA BACIA D'IMPETO - FINISCONO TUTTI E DUE A GAMBE ALL'ARIA SUL DIVANO - POI SI SENTE IL RUMORE DI UN SONORO SCHIAFFO)

Ahi... ma perch?

SAMANTA Voi uomini siete tutti uguali... una donna nei guai per voi non che una preda... credevi di poter venire a letto con me facendomi un piccolo favore,eh? Eh no... no! Nooooo! (esce coll'assegno in mano)

HENRI Chrie... chrie... chrie!

(si mette a bussare)

B U I O

(MEZZ'ORA DOPO, SAMANTA, ELIZABETH E CHARLIE STANNO BRINDANDO CON DELLO CHAMPAGNE)

ELIZABETH (sta spartendo un mazzo di banconote francesi in una grande scatola da scarpe) - Mille per te...

SAMANTA E mille per me...

CHARLIE (in maniche di camicia, col bicchiere in mano, in mezzo alle valigie) - E mille per me!

ELIZABETH Mille per te... Mille per me... e mille per te... (Charlie beve di nuovo)

CHARLIE Alla salute!

ELIZABETH Mille per te, mille per me e mille per Charlie. (Charlie gira le spalle) Per te, per me e per Charlie... (si infila un mucchietto nella scollatura)

CHARLIE Correggo: due di pi per Charlie!

ELIZABETH Va bene... (con riluttanza rif la conta)

CHARLIE (intascando il denaro - alza il bicchiere) - A un rapporto durevole di reciproca fiducia!

(LE DUE RAGAZZE BEVONO IN SILENZIO)

ELIZABETH E... da quando fai questo "mestiere"?

CHARLIE Da quando mi scacciarono da Cambridge.

SAMANTA Fra i tanti, a New York, dovevamo attaccare proprio con un...

CHARLIE Prego! Non siete state voi a prendere l'iniziativa, ma io. Per una settimana intera ho girato per la hall dell'albergo...

ELIZABETH Tu volevi imbrogliare noi?

CHARLIE Precisamente! Mi sembravate adattissime allo scopo.

ELIZABETH Allora la nostra messa in scena ti aveva ingannato!

CHARLIE Lo riconosco.

SAMANTA E la collana di brillanti?

CHARLIE L'ho fatta mettere sul tuo conto da Tiffany. Vi staranno cercando in tutta New York!

ELIZABETH Ah!

CHARLIE Per essere delle dilettanti, siete abbastanza in gamba. La sostituzione dell'assegno era ottima. Nel complesso, un'operazione niente male!

ELIZABETH Ti costata diecimila dollari!

CHARLIE Lo considero un prestito. (indica le banconote) - E questa, una parte degli interessi!

SAMANTA Come ci hai ritrovate?

CHARLIE Ma non vi avevo perdute, bambine mie! Io sono un professionista... All'aeroporto Kennedy ho saputo della vostra partenza per Parigi... vi ho seguito con il prossimo volo... ho fatto il giro degli alberghi di lusso, ed eccomi qua!

SAMANTA Molto astuto! Bene, dovunque tu sia diretto, ti auguriamo buon viaggio. Fra poco Henri comincer a sentire i morsi del dubbio...

CHARLIE A che ora parte il vostro volo?

SAMANTA (da' un'occhiata all'orologio) C' ancora tempo.

CHARLIE Orly o Le Bourget?

SAMANTA Che t'importa?

CHARLIE Ditemi almeno dove andate...

ELIZABETH A Roma.

(insieme)

SAMANTA

A Nizza.

CHARLIE (si copre l'orecchio con la mano) - Come avete detto?

ELIZABETH Nizza!

SAMANTA Roma!

CHARLIE Siete le pi grandi bugiarde che abbia mai conosciuto. Vi divertite a fare questo lavoro, ecco la verit.

SAMANTA Charlie, non diciamoci au revoir... diciamoci addio. Possiamo avere i nostri passaporti, per piacere?

CHARLIE Quali sono i due che userete stavolta? Ah s... (li sfoglia) - Contessa Luisa Grimaldi e Fraulein Else Schmidt. (li consegna alle ragazze) - Indovinato?

ELIZABETH Come diavolo...?

CHARLIE Non sono un principiante, io. La contessa Luisa Grimaldi e la sua cameriera hanno prenotato sull'Olympic Airways, volo 704, Parigi-Atene, in partenza alle 19.30. E sullo stesso aereo viaggia il capitano Charlie St. John Montgomery, del Ministero degli Esteri. Il suo motto di famiglia e "Falla agli altri, prima che gli altri la facciano a te."

SAMANTA Quelli che vogliono farla da padroni non ci interessano!

CHARLIE Non ci penso nemmeno. Vi sto solo proponendo una societ: tre persone di gran talento... saremo invincibili!

SAMANTA Facciamo benissimo da noi, senza bisogno di spartire in tre i profitti!

CHARLIE Ma io vi porter del lavoro extra! Con le vostre facce e il mio cervello non possiamo fallire!

SAMANTA Liz, digli che la sua proposta non c'interessa! (Elizabeth non parla) - Elizabeth!

ELIZABETH Charlie ha ancora quel nastro...

CHARLIE Vedo che sei una ragazza di cervello!

SAMANTA Non vorrai ricattarci, spero.

CHARLIE Quest'atmosfera di diffidenza non utile a nessuno di noi tre. Qui ci vuole un atto di fede! (estrae dalla tasca il nastro e lo lancia a Samanta) - Ecco il nastro. Ed eccomi davanti a voi, nudo e disarmato. Chiedo formalmente di entrare a far parte della vostra societ.

ELIZABETH Beh... dobbiamo pensarci.

CHARLIE Santo cielo, pi difficile che entrare nel Mercato Comune!

ELIZABETH Direi che hai affrontato abbastanza bene la situazione con Henri... ma di te non sappiamo niente.

CHARLIE E il mio gesto? Che altro posso fare per provarvi la mia sincerit?

(SAMANTA STA FACENDO QUALCOSA AD UN TAVOLINO - IMPROVVISAMENTE SI SENTE LA VOCE DI FRANK SINATRA CHE CANTA A TUTTO VOLUME: STRANGER IN THE NIGHT - CHARLIE E ELIZABETH SI GIRANO - SAMANTA MOSTRA AI DUE: ILNASTRO CHE HA INFILATO NEL PICCOLO REGISTRATORE)

SAMANTA Questa ero io o Liz?

CHARLIE Bene, bene, bene... mi crederete se vi dico...

ELIZABETH E

SAMANTA Nooo!

CHARLIE Vi ho dato il nastro sbagliato, ecco la verit. Ma dove l'ho messo... (si fruga in tasca) - Ah, gi, l'ho spedito al mio avvocato di Ginevra per metterlo al sicuro. Non vorrei lasciarlo in giro, vero, quel nastro? Potrebbe capitare in mani... Beh., a voi la prossima mossa!

SAMANTA Indubbiamente sei il pi grande, il pi pericoloso, il pi infido imbroglione che abbia mai conosciuto!

CHARLIE Lusingato. E non dimenticate quella faccenduola dei diecimila dollari che mi dovete...

SAMANTA Hmmm... beh, possiamo considerarlo un anticipo sugli utili della societ!

CHARLIE Anticipo? Quanto valgono le azioni della ditta?

SAMANTA L'hai detto tu, siamo tre persone di gran talento. Le prospettive di espansione sono immense. Prendere o lasciare!

CHARLIE Ad una condizione: che io sia trattato alla pari.

ELIZABETH Ma naturalmente, Charlie caro. Siamo tutti uguali!

CHARLIE "Alcuni per sono pi uguali di altri" dice Mao Tse Tung. (esita) - E va bene, accetto. E' una sfida! Comincer dalla gavetta... (abbraccia le due ragazze) - e far carriera!

ELIZABETH E adesso, via, ad ali spiegate... oppure ci troveremo di fronte il caro vecchio Henri.

(PARTONO DI GRAN CARRIERA - DOPO UN ATTIMO, DAL CORRIDOIO, SBUCANO YVONNE E JOHN JENS)

YVONNE Je vous repete, monsieur, que je ne peux pas vous donner aucune information!

JOHN JENS (questa volta porta degli occhiali scuri ed un completo candido) Quante volte devo dirle che non capisco un'acca della sua lingua!

YVONNE Allez chez le directeur... il direttore. Lui potr darle tutte le informazioni che vuole.

JOHN JENS: Senta un po': due ragazze... hum... e un giovanotto. Alto, bruno... dallo sguardo non molto intelligente...

YVONNE Uffa... le ho detto che non posso!

JOHN JENS (trae di tasca qualcosa)

YVONNE E niente mance... io sono una persona onesta...

JOHN JENS Ma che mance, e mance... (mostra il cartoncino) - Polizia... police... FBI...

YVONNE Oh mon Dieu!

JOHN JENS Allora?

YVONNE Io... io... non so... l! (indica la stanza)

JOHN JENS Ah, bene. Andiamo! (la spinge verso la porta - l'apre di scatto, entra - la stanza e' vuota) - Sono spariti!

YVONNE Non ci sono pi... Ils sont partis!

JOHN JENS Partis... partis... Ogni volta la stessa storia!

YVONNE Come dice?

JOHN JENS Niente, niente. (siede distrutto su una poltrona)

YVONNE Posso andare, signor FBI?

JOHN JENS Non mi chiamo FBI. Appartengo a... (fa un gesto come per dire: lasciamo perdere)

(SI APRE LA PORTA E APPARE LOUIS)

LOUIS Oh, te voil enfin... je te cherchais partout! (l'abbraccia)

JOHN JENS Beh?

LOUIS Oh, mi scusi, signore... io, io... io cercavo.

JOHN JENS Mi sembri un tipo sospetto, tu. Vieni avanti, ecco, cos... Allora, nome, cognome, anno di nascita...

LOUIS Oh, santo cielo!

B U I O


SCENA TERZA

Appartamento d'albergo a Londra - Si sente il big ben che batte le quattro - Le porte finestre del balcone danno su un panorama londinese - Elizabeth, vestita con lussuoso buon gusto, guarda dal balcone - Squilla il telefono.

ELIZABETH Hello... yes... qui la marquesa Cardona-Aguilo... Sir George Smith? Grazie, lo preghi di salire.

(RIATTACCA E LEVA DI MEZZO IL TELEFONO VERO, CHE NASCONDE IN UH CASSETTO - ENTRA IL CAMERIERE, UN TIPO GAIO E CHIACCHIERONE)

CAMERIERE Ha ordinato il t, madame?

ELIZABETH Grazie.

CAMERIERE Qualche biscottino? Qualche pasticcino?

ELIZABETH No, grazie.

CAMERIERE Oh, lei di carattere forte! Io non resisto a un bel dolce... Bene, li lascio qui, nel caso che il suo ospite li gradisca...

ELIZABETH (secca) - Va bene.

CAMERIERE Tanto vale... da noi il t del pomeriggio viene sempre servito... le mettono in conto quindici scellini pi la mancia.... secondo me abbastanza forte. Non il t, naturalmente, il prezzo!

ELIZABETH (gli d la mancia) - La ringrazio. Non ho bisogno d'altro.

CAMERIERE Grazie. Se desidera qualcosa, basta che telefoni al servizio del piano e chieda di Craig. Craig sono io... veramente mi chiamo Alberto, ma Craig fa pi moderno, non trova?

(BUSSANO - CRAIG VA ALLA PORTA ED APRE)

Prego, signore!

(ENTRA SIR GEORGE - HA UNA VALIGETTA DA DIPLOMATICO - AVANZA CON LA MANO TESA - E' UN RICCO FASULLO SOCIALISTA)

SIR GEORGE Marquesa... temo di essere un po' in ritardo.

ELIZABETH Mio caro sir George, non si preoccupi.

SIR GEORGE Ero appena uscito dai Comuni, quando sono capitato in mezzo ad una manifestazione. Un elettore mi ha dato un colpo sul cappello. Tremenda, questa gente, tra un'elezione e un'altra...

ELIZABETH Come vanno le cose al governo?

SIR GEORGE A dir la verit, non lo so. La signora Thatcher non mi dice mai niente... (guarda verso il t)

ELIZABETH Ho ordinato il t, ma forse lei preferisce qualcosa di pi forte?

SIR GEORGE Se per lei fa lo stesso, prenderei un bicchierino.

ELIZABETH Whisky va bene?

SIR GEORGE Mi sta benissimo.

ELIZABETH Versi pure lei. Faccia come fosse a casa sua!

SIR GEORGE Molto molto gentile. (si avvicina al frigobar e si versa una dose generosa di whisky)Esente da dogana, eh? Alla faccia del fisco!

ELIZABETH Abitare cos vicino a Gibilterra un vantaggio. Io compro tutto l, in zona franca.

SIR GEORGE Eh, dobbiamo tenerci forte alla nostra rocca! E dobbiamo tenerne lontani tutti quei mangiatori di paella! Con il dovuto rispetto al suo defunto marito, gentile marquesa!

ELIZABETH Mi chiami Elizabeth... tutti mi chiamano cos. Conservo il titolo unicamente per rispetto alla memoria del povero Alfonso.

SIR GEORGE Gi... gi... da quanto tempo ha perduto il suo sostegno... per cos dire?

ELIZABETH Tre anni fa. Povero Alfonso... era una macchina sportiva cos bella... ma lui sempre stato un pessimo guidatore! Molto spagnolo quando prendeva le curve sulla costiera, anche quando non ce n'erano! (sorride tristemente) - Per mi ha lasciata ben provvista. Tutto su una banca svizzera.

SIR GEORGE Ah capisco. (guarda l'orologio) - A che ora il nostro amico...

ELIZABETH Dovrebbe essere gi qui.

SIR GEORGE E' una persona per bene, vero? Ci si pu fidare? Non combiner pasticci?

ELIZABETH Sir George, vuole scherzare? E' la discrezione in persona! (bussano) Sar lui, immagino.

(APRE - CRAIG, SAMANTA E CHARLIE APPAIONO - CHARLIE E' SU UNA POLTRONA A ROTELLE, SAMANTA E' VESTITA DA INFERMIERA E SPINGE LA POLTRONA - CHARLIE PORTA OCCHIALI ED E' VESTITO IH MANIERA FORMALE)

ELIZABETH Herr Doktor!

CHARLIE (accento svizzero tedesco) - Buon pomeriggio. Sono un po' in ritardo, eh? Grazie, buonuomo.

CRAIG Prego, prego...

(SAMANTA GLI DA' UNA MANCIA - CRAIG ESCE)

CHARLIE Il famoso t del pomeriggio, per cui tutto si ferma, ja? Ach, molto bene...

ELIZABETH Herr Doktor Heinziche Strube... Sir George Smith.

CHARLIE (porge la mano, batte i tacchi nella poltrona a rotelle) - Felice di conoscerla, Sir George!

SIR GEORGE (gli stringe la mano) - Ehmm... come sta, Doktor Strube?

CHARLIE (correggendolo) - Strube! Abbiamo fatto tardi per ammirare il vostro splendido Hyde Park.

(guarda Samanta) - Dove pu stare la mia infermiera fin quando non ne riavr bisogno? Se esce dall'albergo si perder, oppure si lascer avvicinare da sconosciuti... Una testa dura!

(SAMANTA FA UNA SMORFIA)

ELIZABETH Pu aspettare nell'altra stanza!

CHARLIE Eccellente! Wollen Sie ins andere Zimmergehen?

SAMANTA Jawohl, Herr Doktor. Approfittare per studiare vostra lingua, ja?

CHARLIE Sar molto difficile, molto difficile. Povera piccina, non portata per le lingue!

(SAMANTA ESCE STIZZITA)

Prego, sieda. Per me molto difficile, dopo mio incidente.

SIR GEORGE Che cosa le successo?

CHARLIE Cinque quintali d'oro cadono sulle mie gambe mentre stavamo scaricando da aeroplano congolese. E adesso, avere una bella infermiera , come dite voi, scoraggiante.

SIR GEORGE Perch?

CHARLIE Vedere il frutto e non coglierlo!

SIR GEORGE Come? Ohhh! (ride) Capisco, capisco! Buonissima, questa!

ELIZABETH T, Herr Doktor?

CHARLIE Danke, meine liebe Marquesa.

ELIZABETH Sir George?

SIR GEORGE Se non ha nulla in contrario, io prendo un altro whisky.

(ELIZABETH VERSA IL T)

(scandendo) - Abbiamo a-vu-to u-no splen-di-do tempo-ve-ro?

CHARLIE Il tempo, s. Il mercato del denaro, no. Troppi su e gi col dollaro! Peggio del barometro in marzo!

SIR GEORGE Ah... ah... Le piace scherzare, Herr Doktor?

CHARLIE Niente scherzi. Noi in Svizzera, non scherziamo mai su faccende di denaro.

SIR GEORGE Noi non possiamo farne a meno, invece. La marquesa mi ha detto che lei in banca...

CHARLIE Gi. Quello che voi chiamate: gnomo di Zurigo.

SIR GEORGE Oh, solo un nodo di dire...

CHARLIE A me piace. Altri miei colleghi permalosi, no.

ELIZABETH (si intromette porgendo un bicchiere a Sir George) - Sir George...

SIR GEORGE (con un sorriso) - Grazie, Elizabeth...

CHARLIE Mia cara, vorrebbe lasciarci per qualche minuto?

ELIZABETH Ma certo... ho qualche lettera da scrivere, del resto... prego, accomodatevi! (esce)

SIR GEORGE Bella donna!

CHARLIE Con bel conto in banca!

(BEVONO IL T E IL WHISKY - SI OSSERVANO)

SIR GEORGE Bene, bene, bene...

CHARLIE Siete amici da molto tempo, lei e la Marquesa?

SIR GEORGE L'ho incontrata per la prima volta una settimana fa, ma...ehm... spero di vederla molto di pi...

CHARLIE Molto bene per la marquesa. Io penso che molto sola da quando il marchese annegato.

SIR GEORGE (sobbalza e il whisky gli va di traverso) - Annegato? Credevo fosse morto in un incidente di macchina.

CHARLIE Ma s, certamente!

SIR GEORGE E' annegato... in un incidente stradale?

CHARLIE Tutto il viale... attraverso il giardino, dritto nella piscina... a fondo!

SIR GEORGE Ooh...

CHARLIE Questa storia triste. Vogliamo parlare di affari?

SIR GEORGE Cos mi ha accennato Elizabeth...

CHARLIE Io rappresento un consorzio svizzero di uomini d'affari... ah, prima le mie credenziali. (tira fuori documenti da una borsa di cuoio)

SIR GEORGE Non necessario, amico mio.

CHARLIE Prego, insisto! Chiamer al telefono Zurigo. Voglio che lei parli con il mio socio, il direttor Hartenbuttel.

SIR GEORGE (d una rapida occhiata alle carte) - Non era necessario, ripeto...

CHARLIE Tutto dev'essere perfettamente regolare, no?

SIR GEORGE S, naturalmente.

CHARLIE Vede, il gruppo finanziario rappresentato da me ha fatto grande scoperta!

SIR GEORGE E sarebbe?

CHARLIE Gas naturale. In gran quantit. Nel vostro canale!

SIR GEORGE Il nostro canale?

CHARLIE Manica! Noi siamo pronti ad investire venticinque milioni di franchi svizzeri. Pensi a cosa significa, sir George... vicinissimo a Londra e a Parigi, gas in enorme quantit per i due paesi. La Francia ha gi un'opzione!

SIR GEORGE Un'opzione? Ma il canale nostro, perdio!

CHARLIE E' per questo che voglio contattare un altro esponente del vostro governo. E chi, meglio di lei, in grado di presentarmelo?

SIR GEORGE Certo, certo...

CHARLIE Permetta che le mostri la relazione geologica... (tira fuori una carta)

SIR GEORGE Io di cose tecniche ne capisco poco...

CHARLIE Perforeremo qui... qui... e qui! Qui sotto c' pi gas naturale che alla Camera dei Comuni! (ride) Umorismo inglese, vero?

SIR GEORGE Molto spiritoso.

CHARLIE (accavallando le gambe) - Danke schn! Lei che ne pensa ?

SIR GEORGE Interessante... (debolmente) - Interessante.

GEORGE Voi inglesi avete vinto la guerra... vincerete anche la battaglia del gas naturale! In fondo avete inventato il radar, la televisione, il jet, le banche...

SIR GEORGE A proposito di banche, voi svizzeri avete inventato una cosa alla quale noi non avevamo mai pensato.

CHARLIE Che cosa!

SIR GEORGE Il conto corrente numerato.

CHARLIE Oh, uno dei nostri successi meno importanti. Insieme all'orologio a cuc!

SIR GEORGE Lasci perdere l'orologio a cuc. Mettiamo le carte in tavola. Quanto danno in Svizzera d'interesse? E quante sterline potrei... (esita) - la cosa rimane tra noi, vero?

CHARLIE Prego, lei mi offende! Qui siamo come in un confessionale!

SIR GEORGE Quante sterline pu trasferire per me su un conto numerato?

CHARLIE Quante lei vuole. Cinquecento, cinquemila...

SIR GEORGE Trentamila sterline. Naturalmente io sono leale verso il mio paese ma... (Charlie fa un gesto rassicurante) ...ma dopo le prossime elezioni uno potrebbe restare anche senza la camicia...

CHARLIE I rischi della politica.

SIR GEORGE Allora,, pu farlo?

CHARLIE Ma certo, non affatto un problema.

(SQUILLA IL FALSO TELEFONO)

Hallo... ach... grazie. E' Zurigo. Vuole parlare con il mio socio?

SIR GEORGE No, no, meglio di no.

CHARLIE Ja, rimango in linea. Pu aprirle subito il conto numerato...

SIR GEORGE (nervoso) - Non per telefono, dottor Strube. Non si mai abbastanza prudenti. Meglio prudenti che pentiti dopo.

CHARLIE Hallo, qui Strube. Willie, wie gehts? Come sta Bertha? Dille che mangi meno strudel! (a George) La moglie del mio collega ha un problema di peso...

SIR GEORGE (a disagio) Capisco...

CHARLIE Wilhelm, parla inglese perch sono con sir...

(SIR GEORGE SI METTE UN DITO SULLE LABBRA)

un amico influente. Credo che potr aiutarci! Va bene, d'accordo,auf wiedersehen! (riappende) Domani le dar il numero del suo conto, e lei spedir un assegno alla banca!

SIR GEORGE Fossi matto! Un assegno? Con tute le spie del ministero del tesoro che ci sono in giro? Liquido contante!

CHERLIE Come vuole. Me lo porti domani.

SIR GEORGE Non occorre. Mi sono fidato della parola della marquesa. Ho il denaro qui dentro!

CHARLIE E lei ci aiuter ad ottenere quella concessione?

SIR GEORGE Far del mio meglio... (si deterge il sudore) E adesso... prenda il mio contante. Non posso andare in parlamento con questa roba!

CHARLIE Le far una ricevuta.

SIR GEORGE No!!! niente sulla carta.

CHARLIE (scandalizzato) - Ma molto irregolare... nessuna formalit...

GEORGE Voi banchieri! Basta che lo porti a Zurigo... cos com', tutto liquido!

CHARLIE Prego... prego... mi permetta almeno di rilasciarle due parole...

SIR GEORGE Niente da fare... Domani sistemi il trasferimento di credito, e poi mi dia il numero del mio conto. Dopo di che, vedr ci che posso fare per il gas naturale.

CHARLIE Lei fa un affare d'oro, sir George!

SIR GEORGE Non sono uno sciocco, Herr Doktor!

CHARLIE No davvero!

SIR GEORGE Tenga lei la valigetta fino al nostro prossimo incontro. Vuol contarlo?

CHARLIE Mi basta la sua parola. Siamo uomini d'affari, ma anche uomini d'onore. Domani da lei, alle quattro, Le va?

SIR GEORGE Perfetto!

(ENTRA ELIZABETH CON UN SORRISO DI SCUSA)

ELIZABETH Signori, spero di non disturbare....

SIR GEORGE No, che dice? Elisabeth? Abbiamo avuto un colloquio molto soddisfacente.

ELIZABETH Ne sono felice. Vuole che chiami la sua infermiera, Herr Doktor?

CHARLIE Ach, cara marquesa, non si liberer di me cos facilmente. Lei sa benissimo che dobbiamo parlare del suo conto corrente!

ELIZABETH Santo cielo! Questo significa che ho di nuovo speso troppo! (a Sir George con una voce da bambina) - E' un orco, quest'uomo!

SIR GEORGE Su, su, non sia troppo severo con lei, amico mio. Allora, ci vediamo pi tardi? Per cena?

ELIZABETH Volentieri.

SIR GEORGE Prenoto un tavolo al Caprice per le otto, va bene?

ELIZABETH Ci troviamo l.

SIR GEORGE Io sono un animale notturno... dopo andremo al Garrison a fare baldoria!

ELIZABETH Oh, splendido!

SIR GEORGE Auf wiedersehen, Herr Doktor! A domani!

CHARLIE (batte i tacchi) Auf wiedersehen!

(SIR GEORGE ESCE)

(ULTIMO SORRISO DI ELIZABETH CHE SI TRASFORMA IN SMORFIA)

ELIZABETH Con me non far baldoria di certo!

(CHARLIE SALTA FUORI DALLA CARROZZELLA ED ABBRACCIA ELIZABETH - I DUE FANNO LA PARODIA DI UN BALLO BUFFO- APPARE SAMANTA CON UNA BORSA DI TELA DA AEREO, PRENDE IL FALSO TELEFONO- ACIDA)

CHARLIE (sollevando la valigetta) Pensareche non ha voluto neppure una delle mie ricevute false!

SAMANTA (fredda) - Ti sei spinto pericolosamente sull'orlo del precipizio. Se avesse voluto parlare con Zurigo?

CHARLIE Punto sempre sulla fortuna, io, tesoro! Ma che ti prende, Sam? Su, ridi!

SAMANTA (fredda) - Partiamo col volo delle 18.30 per Istanbul, coincidenza a Francoforte. (si allontana)

(I DUE SI GUARDANO)

CHARLIE Ma cos'ha?

ELIZABETH Non lo so.

(RIAPPARE SAMANTA CON LE VALIGIE)

CHARLIE Andiamo, ragazza mia, che ti succede?

SAMANTA Sono stufa delle parti che debbo recitare da quando ci sei tu! Ho spinto quella maledetta poltrona a rotelle per mezza Europa!

CHARLIE Devi ammettere che un'idea splendida!

SAMANTA S, e io sono l'idiota che ti scarrozza in giro! Spingo quella dannata carrozzella nelle porte girevoli degli alberghi... dentro e fuori gli aerei... oggi abbiamo fermato il traffico in Park Lane... e lui saluta come la regina madre mentre io gli faccio attraversare la strada!

CHARLIE Ma tesoruccio...

SAMANTA Non sono il tuo tesoruccio, n il tuo qualsiasi altra cosa!

ELIZABETH (che si e' preparata) - Piantatela, voi due. E tu, Samanta, non dimenticare che in Turchia sarai la signora Van der Zoon di Amsterdam.

CHARLIE Gi, peccato. La poltrona a rotelle una trovata talmente ingegnosa che...

SAMANTA Ah no, quella dannata carrozzella la lasciamo all'aeroporto di Francoforte, come stabilito! E se proprio lo vuoi sapere, io diffido di te, Charlie!

CHARLIE Diffidi di me... perch?

SAMANTA Non lo so, ma diffido! Specie quando fai il gentile, il simpatico...

CHARLIE Lavoro come un cane, e che ci guadagno? Insulti!

SAMANTA Che ti aspettavi? Una carezza sulla testa e una scatoletta di carne doggy doggy?

ELIZABETH Tesorini, andiamo. E' ora di levare le tende!

SAMANTA Tu non t'impicciare, Liz!

CHARLIE S, non t'impicciare,Liz!

SAMANTA Non mi fido di te, Charlie Jackson!

CHARLIE Vuoi almeno dirmi il perch?

SAMANTA Non lo so ancora...

ELIZABETH Scusate se mi intrometto... ma non potreste finire di litigare a Istanbul? E' ora di muoverci. (nel frattempo ha messo la valigetta sotto il cuscino della carrozzella)

BUSSANO ED ENTRA CRAIG.

CRAIG Posso venire a riprendere il vassoio del t, madame?

ELIZABETH S, certo.

CRAIG (si arresta e fissa Charlie) Oh...il signore cammina!

CHARLIE Io? Beh... s... io... un miracolo!

CRAIG Un miracolo?

CHARLIE Voglio dire... un miracolo della medicina! Los, gehen wir! andiamo... (siede sulla carrozzella) - Presto, infermiera!

(SAMANTA LO SPINGE FUORI - ELIZABETH GLI DA' UNA MANCIA)

CRAIG Grazie...

(FUORI NEL CORRIDOIO I TRE ACCELERANO L'ANDATURA, POI CHARLIE SI ALZA DALLA CARROZZELLA E CORRE, SEGUITO DALLE DUE DONNE. CRAIG SI GRATTA LA TESTA)

CRAIG Questa poi! (squilla il telefono)

Pronto? Una chiamata da New York? Ma io... Come? Mi spiace, questo l'appartamento della marquesa Cardona Aguilo... non c' nessun Jackson, qui... Non conosco nessun Charlie Jackson... come? qui parla Craig... voglio dire Alberto, ma mi faccio chiamare Craig... pi moderno... come? (rimette gi la cornetta) Che razza di villanzone!

B U I O

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